martedì 31 maggio 2016

Cantina La Canosa a Rotella

Sabato 28 maggio 2016 in occasione della 24^ edizione di Cantine Aperte, abbiamo fatto visita a Cantina La Canosa in contrada San Pietro a Rotella (AP).
Ci troviamo ad un’altitudine compresa tra 350 e 500 metri sul livello del mare, all’interno della Comunità Montana dei Monti Sibillini, a circa 50 km dalla costa Adriatica, immersi in un paesaggio immacolato, intriso di ruralità, periferico rispetto ai flussi turistici di massa.
Qui nel 2004 Riccardo Reina imprenditore del settore beverage titolare della Ilva Saronno e di altri noti marchi, acquisì i primi ettari di terreno, affidando le scelte enologiche al Dott. Emidio Felicetti.
Oggi l’azienda si estende su oltre 190 ettari di cui 26 vitati di proprietà + 3 in affitto per una produzione media annua di 150.000 bottiglie e il resto destinato a bosco, seminativo, cantina di trasformazione, sala banchetti per serate a tema, struttura ricettiva per il soggiorno.
I moderni impianti consentono di elaborare volumi considerevoli, tant'è che l'obiettivo di breve periodo sarebbe proprio quello di aumentare la produzione, il cui mercato di riferimento è oggi prevalentemente interno e per una quota parte pari a circa il 30% estero (Usa, nord Europa, paesi Scandinavi).
L’azienda dispone di sito e-commerce per la vendita diretta on line.
Nell’accogliente punto vendita dotato di ampia terrazza con vista panoramica, abbiamo potuto degustare l’intera gamma, costituita da sei vini fermi, un Metodo Charmat da uva Passerina, un Metodo Charmat Rosè da uva Sangiovese, con prezzi al pubblico in cantina, compresi tra € 6 e € 12.
Qui di seguito alcuni vini degustati, contraddistinti da stile pulito, profilo netto, con bagaglio varietale che rifinisce il timbro identitario.
Offida Pecorino
Docg ’15
Pekò
alcool 14%
circa € 8
Ottenuto da uve Pecorino, si mostra alla vista di color giallo paglierino cristallino con riflessi verde oro.
Naso intenso di frutta fresca, pomacea, spunti di anice, mineralità.
In bocca procede lineare, sorretto da notevole freschezza, ricco di frutto.
Vino di corpo, destinato a maturare nel tempo, ma già ora convincente.
Rosso Piceno
Superiore Doc ’13
Nummaria
alcool 13,5%
circa € 9
Ottenuto da uve Montepulciano e Sangiovese, appare di color rosso rubino tendente al granato e lieve trasparenza.
Naso intrigante su note di piccoli frutti, amarena, speziatura dolce.
In bocca il frutto tende a virare su toni più maturi di cacao, caffè espresso ed erbacei.
Chiusura amaricante con ritorni di ciliegia.
Favorevole rapporto qualità prezzo.
In abbinamento su lasagne al forno con ragù di carne.
Marche Rosso
Igt ’13
Nullius
alcool 14%
circa € 12
Ottenuto da uve Sangiovese, si presenta alla vista di color rosso rubino concentrato.
Intenso corredo aromatico, caratterizzato da sentori balsamici e d’erbe aromatiche, amarena e sfumature vanigliate.
Soprattutto in bocca il carattere rusticano di un’uva non facilmente addomesticabile, trova spazio vitale.
Il quadro appare dinamico, tende a modificarsi con l’ossigenazione, alternando sensazioni verdi a quelle più mature.
In ogni caso denota continuità con le impressioni rilevate all’olfazione.
Certamente tipico, sapido in chiusura, con tannino autorevole.
Selvaggina in abbinamento.
Marche Rosso
Igt ’13
Musè
alcool 14%
circa € 12
Ottenuto da uve Montepulciano, si presenta di color rosso rubino scuro, compatto, impenetrabile, con riflessi porpora.
Corredo aromatico ben definito su sentori terziari di visciola e liquirizia, con spunti erbacei e vinosi solo accennati.
Piena corrispondenza gustolfattiva, si apre su toni di ciliegia, confettura, torrefazione.
Grasso in questa fase, profondo e lungo, con spessi tannini che contrappuntano decisi nel finale.
In abbinamento su carni succulente, alla brace, brasati, filetto al tartufo.
La Canosa
contrada San Pietro 6, frazione Castel di Croce, Rotella (AP)
tel: 0736 374556
fax: 0736 375256
web: http://www.lacanosaagricola.it/

domenica 29 maggio 2016

Weekend des Grands Crus de Bordeaux 2016

Union des Grands Crus de Bordeaux organizza l'11^ edizione del
Weekend des Grands Crus!
Degustazione Grands Crus, cene nei castelli membri e tour nei vigneti.
Un week-end d'eccezione per gli amanti dei grandi vini.

Avviso agli amanti di grandi vini!
Solo pochi giorni ci separano dalla 11ª edizione del weekend dei Grands Crus, 4 e 5 giugno 2016 a Bordeaux - Francia.
La degustazione esclusiva del sabato sarà l'occasione per degustare due annate di ciascuno dei 118 Castelli partecipanti!
Programma completo del fine settimana e biglietti sono disponibili sul nostro sito a metà prezzo per studenti e professionisti del vino.
Appuntamento a Bordeaux!
Dear Wine Lovers,
Only a few days before the 11th edition of the Weekend des Grands Crus, 4 & 5 June 2016 in Bordeaux - France.
During the exclusive tasting on Saturday, you will have the chance to taste two vintages of the 118 participating Châteaux!
Full program of the Weekend and tickets can be found on our website, half price for students and wine trade.
Looking forward seeing you in Bordeaux!
4 giugno – 5 giugno
Hangar 14
173 Quai des Chartrons, 33000 Bordeaux

contatti:
+ 33 5 56 51 91 91
grands.crus@ugcb.net
programma, espositori, tickets, prenotazioni:
http://ugcb.net/fr/catalogue

giovedì 26 maggio 2016

Terroir Marche, 2010 sfumature di rosso

Se le degustazioni verticali sono in grado di esprimere al meglio i tratti distintivi di un singolo vigneto o di uno stile aziendale, le degustazioni orizzontali (vini differenti di pari annata) spesso restituiscono in modo realistico la fotografia di una regione e delle sue potenzialità produttive.
L'annata 2010 nelle Marche, si è distinta come un'annata classica, nè troppo fredda nè troppo calda, consentendo maturazioni equilibrate se non tardive, in grado di produrre vini rossi dai tannini maturi e vibranti, adatti all'invecchiamento.
Nella giornata di sabato 21 maggio 2016 ad Ascoli Piceno nell'ambito della 2^ edizione di "Terroir Marche - Vini e Vignaioli Bio in Fiera" organizzata dal Consorzio Terroir Marche http://www.terroirmarche.com/ , la giornalista australiana Jane Faulkner ha presieduto in Palazzo dei Capitani, il laboratorio del gusto "2010 sfumature di rosso - Polaroid dei rossi marchigiani in un'annata classica", incentrato su due protagonisti indiscussi del territorio come Montepulciano e Sangiovese, spesso uniti in blend, a volte accompagnati ad altre uve.
La degustazione guidata non si è sviluppata nella maniera classica, quanto piuttosto in una sorta d'interscambio di opinioni tra relatori, produttori e pubblico.
Le mie valutazioni sui 7 vini messi in degustazione cieca, svelati a fine incontro.
Campione 1:
Rosso rubino con riflessi porpora, concentrato, limpido.
Naso speziato, amarena e confettura, profumi terziari.
In bocca è ricco di frutto, anche qui ciliegia vivida e amarena che fanno pensare al Montepulciano: avvolgente.
Rivela doti di freschezza nel frutto, come di vino più giovane.
Campione 2:
Rosso rubino tendente al granato, scarico sull'unghia.
Naso mediamente intenso su toni speziati, balsamici e terrosi.
In bocca è teso, con evidenze di tipo vegetale, speziate e d'erbe aromatiche, frutto sottotraccia e tannino vibrante, indirizzato su versanti rusticaneggianti che richiamano Sangiovese.
Campione 3:
Rosso rubino tendente al granato, concentrato, con unghia mattone.
Naso intenso e complesso, dove predominano la ciliegia e la spezia dolce.
Attacco morbido e finale tannico contraddistinguono la fase gustativa.
Note di ciliegia, accenni cremosi e vanigliati da affinamento in barrique.
Campione 4:
Rosso rubino concentrato, impenetrabile.
Naso in prima battuta mediamente intenso, si attiva dopo breve ossigenazione.
Complesso e austero in questa fase, imperniato su toni animali, pelliccia e balsamici.
Perfetta coerenza gustolfattiva.
Anche al gusto il quadro è severo e carnoso, ricco di frutto nero stramaturo e spessore tannico.
Vino a mio parere, di livello elevato.
Campione 5:
Rosso rubino molto concentrato, consistente.
Naso moderatamente intenso su toni balsamici ed erbe aromatiche, accenni affumicati, frutto nero in secondo piano, corteccia.
Quadro gustolfattivo sostanzialmente coerente, con ritorno di ciliegia e spezie al palato, che tuttavia non contrappuntano adeguatamente le sensazioni verdi.
Media persistenza.
Campione 6:
Rosso rubino tendente al granato, concentrato, non limpido, con residuo sul fondo.
Corredo aromatico su ciliegia e vaniglia, con spunti erbacei.
Anche in bocca predominano le sensazioni dolci e la visciola, con discreto spessore tannico.
Caldo e sapido in chiusura.
Campione 7:
Colore rosso rubino con riflessi porpora, consistente.
Naso contraddistinto da sentori vanigliati, balsamici e ciliegia in confettura.
Più materico in bocca che in fase olfattiva, con tannino bene integrato, mineralità, avvolgenze erbacee, cremose e frutto nero che enfatizzano sensazioni dolci.
Le etichette scoperte.
1) Marche Rosso Igt Sipario (Montepulciano) 14,5% - Pantaleone
2) Marche Rosso Igt Valturio (Sangiovese) 13,5% - Valturio
3) Marche Rosso Igt Sorlivio (Sangiovese) 13,5% - Vigneti Vallorani
4) Rosso Piceno Superiore Doc Terre di Giobbe (Montepulciano, Sangiovese) 13,5% - Fiorano
5) Rosso Piceno Superiore Doc (Montepulciano,Sangiovese) 13,5% - Aurora
6) Marche Rosso Igt Nocenzio (Montepulciano, Sangiovese, Cabernet) 14% - La Distesa
7) Offida Rosso Doc Baccofino (Montepulciano, Cabernet) 14% - Cantina PS 

martedì 24 maggio 2016

Cantine Aperte 2016 nelle Marche

Cantine Aperte 2016: la cultura del bere bene!
Cantine Aperte è ormai entrata nella tradizione di chi ama il vino ed il complesso e variegato mondo dell’enoturismo: l’ultimo fine settimana di maggio è un appuntamento che si aspetta con entusiasmo e con curiosità, è un momento per scoprire nuovi angoli del nostro territorio, per degustare le etichette preferite delle Cantine del Movimento Turismo del Vino o per conoscerne di nuove.
Arrivare, farsi accompagnare da chi quei luoghi li vive ogni giorno, in un giro che ci cali dentro la realtà stessa della cantina ed alla fine apprezzare il gusto non solo del calice di vino, ma di tutto il lavoro che c’è dietro.
Cantine Aperte è fin dalla sua prima edizione, tutto questo: è assieme un momento di incontro, di formazione, di scoperta e di piacere.
Diffondere la cultura del Bere Bene o, per meglio dire, del Vedi cosa Bevi è un impegno fondamentale che il Movimento Turismo del Vino Marche accoglie e del quale si fa portavoce sul territorio: quello del vino è un mondo che va approcciato sì con curiosità ma anche con attenzione, ai particolari, ai dettagli, alla nobiltà che è insita nell’arte di fare ottimi vini.
Nella due giorni di Cantine Aperte 2016, 28 e 29 maggio, le nostre Cantine – solo quelle che espongono il logo – saranno quindi liete di accogliere tutti gli amanti del vino e di condurli in questo affascinante mondo, fatto di mille sfumature, tanti quanti sono i profumi e le declinazioni sensoriali del vino stesso.
Anche quest’anno la degustazione dei vini in Cantina sarà libera, dopo l’acquisto della tasca e del bicchiere al costo di 10 euro.
Siamo orgogliosi di confermare l’impegno nel sociale del Movimento Turismo del Vino Marche, che devolverà in beneficenza parte del costo di ogni bicchiere acquistato, ad un’associazione molto importante per tutto il territorio marchigiano: le Patronesse del Salesi.
Spazio anche alla parte più ludica di questo weekend enoturistico: pubblica sulla nostra pagina FB Movimento Turismo Vino Marche o sul nostro account Instagram MTV_Marche la tua foto di Cantine Aperte 2016 con l’hastag #cantineapertemarche e condividi con noi la tua giornata.
Vieni a scoprire i premi sulla nostra pagina FB!
(fonte Movimento Turismo Vino Marche)
Cantine Aperte 24^ edizione.
28 e 29 maggio dalle ore 10 alle ore 18.
Tasca più bicchiere, al costo di 10 euro.
74 cantine marchigiane aderenti, info, contatti:
http://www.movimentoturismovino.it/MARCHE

domenica 22 maggio 2016

Epistenologia in Terroir Marche Vini e Vignaioli Bio

"Epistenologia - il vino e la creatività del tatto" edito da Mimesis, è il libro scritto da Nicola Perullo professore associato di Estetica all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che lo stesso autore, introdotto da Alessandro Morichetti collaboratore di varie testate on line di settore, ha presentato sabato 21 maggio 2016 ad Ascoli Piceno nel corso della seconda edizione di "Terroir Marche - Vini e Vignaioli Bio in Fiera".
Il libro teorizza un approccio diverso al vino, nella ricerca di modelli di consumo nuovi.
Di fronte a decenni di dominio incontrastato di assolutismo enoico, con bottiglie vivisezionate in rigide schede di assaggio e gusto ridotto a valore numerico, l'autore propone un approccio di tipo emozionale equiparabile all'incontro con una persona, non tanto come sostitutivo del sistema valutativo vigente, quanto piuttosto come opzione possibile a disposizione del consumatore.
L'idea di fondo sarebbe quella di togliere un po' d'intellettualità e aggiungere emozione all'atto degustativo, in considerazione del fatto che il vino per sua natura ci cambia, ci trasforma, consente di relazionarci.
L'assaggio quindi diventa un'estensione del rapporto individuale, un percorso personale sul vino non più inteso come oggetto da misurare.
Epistenologia quindi, intende essere il passaggio dal sapere sul vino al sapere con il vino, liberando il giudizio nell'immaginazione.
Acquisto on line € 8,50:
http://www.ibs.it/perullo-nicola/epistenologia-vino-creativita.html

La tesi proposta potrebbe in un primo momento destare delle perplessità; tuttavia a ben riflettere, rivela connotati oserei dire rivoluzionari, in quanto pur partendo da un dato certamente circoscritto come la sollecitazione emozionale dell'individuo indotta dall'assaggio, in realtà svela una progettualità di larga scala, volta a sperimentare percorsi formativi per un nuovo tipo di consumatore emozionalmente partecipe e su questa base provare poi a scardinare i modelli consumistici vigenti, imposti dal mercato e incancreniti su standard qualitativi sempre più bassi.
Nel corso dell'incontro abbiamo avuto la possibilità di applicare tali teorie emozionali, all'assaggio di ben 11 Vini Biologici bianchi, rossi e rosè, delle aziende aderenti al Consorzio Terroir Marche http://www.terroirmarche.com/
Parte dei vini degustati:
1) Metodo Classico Extra Brut da uve Verdicchio, Liana Peruzzi
2) Marche Passerina Igt '15 Chicca, Pantaleone
3) Offida Pecorino Docg '15, La Valle del Sole
4) Offida Pecorino Docg '14 Donna Orgilla, Fiorano
5) Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc '14, Col di Corte
6) Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Docg '13 San Paolo, Pievalta

venerdì 20 maggio 2016

Rosso Piceno Vigna Cacià '10, Vini Santa Liberata

Vigneti Santa Liberata è un'azienda storica della regione Marche, con radici che affondano negli anni '30, nata dall'iniziativa della famiglia Savini.
Ha sede a Lido di Fermo (Fm) e dispone di 90 ettari di vigneto dislocati nei comuni di Carassai (AP), Petritoli (Fm) e Sant’Elpidio a Mare (Fm), per una produzione media annua di circa 150.000 bottiglie.
E' certificata biologica e propone favorevole rapporto qualità-prezzo su tutta la gamma prodotti.
Il ricambio generazionale sta coinvolgendo la quarta generazione nella gestione di tutte le fasi, dalla produzione alla commercializzazione; questa iniezione di linfa nuova ha già prodotto buoni frutti, riqualificando l’offerta, soprattutto per ciò che concerne i vini bianchi da uva Pecorino e da uva Passerina, arrivati nelle ultime edizioni a livelli eccellenti.
Per quanto riguarda i vini rossi, il tragitto da percorrere per elevare gli standard probabilmente sarà più accidentato e tortuoso, ma le motivazioni e le doti professionali paiono esserci.
Ma veniamo alla degustazione di questo vino che a mio parere può essere adottato come riferimento per provare nelle successive edizioni, ad elevarne parametri ed impronta stilistica, senza tuttavia pregiudicare la tipicità.
Abbiamo avuto l’opportunità di testarlo durante le degustazioni libere di sabato 14 e domenica 15 maggio previste nella 2^ edizione di Artevinando, una manifestazione costituita da cinque eventi eno-artistici diluiti tra i mesi di aprile e luglio, organizzata nel centro storico di Sant'Elpidio a Mare (Fm) dall'Associazione Culturale Di Arte in Vino.
Produzione limitata di appena un migliaio di bottiglie per questo Rosso Piceno ottenuto da uve Montepulciano, Sangiovese con saldo di Cabernet Sauvignon e Canaiolo, provenienti dai vigneti di Petritoli di recente impianto, fermentato in acciaio, affinato 18 mesi in tonneaux di 350 litri più ulteriore affinamento in bottiglia.
Si presenta alla vista di color rosso rubino abbastanza concentrato.
Ventaglio di profumi moderatamente intenso, indirizzato su toni maturi, con evidenze di confettura di ciliegia, corteccia, accenni erbacei.
In bocca pur ricalcando la stessa falsariga, sembra invece sbilanciarsi su toni più freschi.
Quadro dinamico, caratterizzato da spessore tannico, note polpose di frutti rossi, sottofondo speziato e accenni floreali di geranio, dotato di margini evolutivi.
Assume un profilo stabile e convincente dopo adeguata ossigenazione.
Versatile in abbinamento, può accostarsi su pietanze a tendenza grassa o succulenta, anatra al forno, filetto di maiale in padella con salsa al vino rosso.
Vigneti Santa Liberata
Artevinando 2016
Rosso Piceno Doc '10 Vigna Cacià – alcool 14% - circa € 12
Vigneti Santa Liberata
http://www.vinisantaliberata.it/
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mercoledì 18 maggio 2016

Metodo Classico Brut Cuvèe '13 Mont'illi, Casale Vitali winery

Nella regione Marche, le province di Ascoli Piceno e Fermo non vantano grande tradizione spumantistica.
In questi ultimi anni il ricambio generazionale avvenuto in viticoltura ed esigenze di tipo commerciale, hanno prodotto maggiore sensibilità sulla tipologia, tant’è che risulta in continua crescita il numero delle aziende di questo territorio che si cimentano in produzione di Metodo Classico.
Una di queste aziende è Casale Vitali, piccola realtà a conduzione familiare, di antiche tradizioni mezzadrili risalenti agli anni ’70, oggi gestita dalla terza generazione perseguendo pratiche agricole a basso impatto ambientale ed estesa su 40 ettari di cui 20 di vigneto, 10 di frutteto ed il resto di ulivi, orto e seminativo.
Ci troviamo nel cuore della campagna marchigiana, nell’antico borgo medievale di Montelparo (Fm), a cavallo tra il Piceno e il Fermano.
I 20 ettari di vigneto coltivati esclusivamente con uve autoctone, danno una produzione media annua di 50.000 bottiglie.
L'azienda dispone di sito e-commerce per la vendita diretta on line.
Brut Metodo Classico Cuvèe ’13 Mont’illi ci pare un tentativo ben riuscito di recupero del gap storico che divide questo territorio da altri spumantisticamente più avanzati.
Ottenuto da uve Passerina 50% e Sangiovese 50%, con sosta di 25 mesi sui lieviti, si presenta alla vista di color giallo paglierino dorato, con fine e persistente perlage.
Bouquet di profumi intenso, con evidenze di crosta di pane e lieviti, poi sentori floreali, pera,  frutto a polpa bianca.
In bocca è citrino e minerale, su toni di frutta fresca, ananas e polpa d’agrume. 
Il sorso risulta gradevole, fruttato, con carbonica ben calibrata e non graffiante.
4.000 bottiglie prodotte.
Chiusura con cordoncino di canapa a serrare il sughero, in sostituzione della gabbietta metallica, a rimembrare tradizioni rurali arcaiche.
Casale Vitali
ad Artevinando 2016
Abbiamo avuto l'opportunità di testare questo vino spumante nel corso delle giornate dedicate alle degustazioni libere di sabato 14 e domenica 15 maggio, all'interno della 2^ edizione di Artevinando, una manifestazione costituita da cinque eventi eno-artistici diluiti tra i mesi di aprile e luglio, organizzata nel centro storico di Sant'Elpidio a Mare (Fm) dall'Associazione Culturale Di Arte in Vino.

Metodo Classico Brut  Cuvèe ’13 Mont’illi – alcool 12% - circa € 15 - sboccatura aprile 2016
Casale Vitali
http://www.casalevitali.it/

martedì 17 maggio 2016

Terroir Marche Vini e Vignaioli Bio in Fiera ad Ascoli Piceno

Ad Ascoli Piceno la 2° edizione di “Terroir Marche – Vini e vignaioli bio in fiera”

Dal 20 al 22 maggio degustazione di oltre 120 vini bio, laboratori con grandi firme del giornalismo enogastronomico, gemellaggio internazionale con la Mosella (Germania) e l’anteprima della mostra fotografica “Le Marche di Mario Dondero”
Ufficio Stampa Terroir Marche
Dopo il successo della prima edizione, nel week-end del 20-22 maggio tornerà ad Ascoli Piceno “Terroir Marche – Vini e vignaioli bio in fiera”, la fiera dedicata all’enologia regionale d’eccellenza che unisce gusto, natura ed etica. Ricchissimo il programma della tre giorni picena, che vedrà arrivare a Palazzo dei Capitani (Piazza del Popolo), sede principale della manifestazione, centinaia di wine lover provenienti da tutta Italia per incontrare i produttori, partecipare a degustazioni e laboratori e scoprire le Marche da punti di vista inediti e suggestivi. Obiettivo della manifestazione è infatti quello di valorizzare e promuovere le Marche attraverso il vino e i tesori naturalistici, artistici e culturali che ne fanno una regione ricca di fascino.
Il taglio del nastro ufficiale è in programma per sabato 21 al mattino.
Le tre principali novità dell’edizione 2016 di Terroir Marche
La prima novità è un importante gemellaggio internazionale con l’associazione Ecovin Mosel, che durante i giorni della fiera porterà nella città picena alcuni vignaioli biologici del territorio della Mosella, la patria del Riesling, per un confronto tra uno dei più apprezzati vini internazionali e le produzioni autoctone delle Marche. A rendere possibile questo inedito incontro nel bicchiere è il gemellaggio – uno dei più antichi d’Italia – stretto nel 1958 dalla città di Ascoli con quella di Treviri, luogo di nascita di Sant’Emidio, patrono della città picena.
La seconda novità è l’anteprima della mostra fotografica “Le Marche di Mario Dondero”, prima esposizione realizzata in Italia per raccontare la preziosa opera di uno dei fotografi e fotoreporter più importanti del Novecento italiano e, in particolare, il suo rapporto con le Marche, scelte come terra da vivere ed esplorare a partire dagli anni Novanta. Attraverso 40 scatti, dei fotografo scomparso lo scorso 13 dicembre a Petritoli (Fermo), i visitatori saranno accompagnati tra volti, scorci e paesaggi alla scoperta di uno spaccato unico del territorio regionale, visto, ripreso e raccontato ad altezza d’uomo. L’inaugurazione della mostra, prodotta dal consorzio Terroir Marche e realizzata in collaborazione con la Fototeca Provinciale di Fermo – cui è stato affidato il compito di salvaguardare lo sconfinato archivio fotografico di Dondero – si terrà venerdì 20 maggio, alle ore 18, a Palazzo dei Capitani. A seguire aperitivo offerto dal Caffè Bistrò, dove chi vorrà potrà fermarsi a cena con un menù dedicato. La mostra rimarrà allestita nei due giorni successivi, prima di essere riproposta al Forte dei Malatesta nel mese di giugno.
La terza novità è “Chef terroir”, una serata a quattro mani con due rinomati chef del territorio – Daniele Citeroni dell’Osteria Ophis di Offida e Andrea Mosca del ristorante Marili di Grottammare – in programma sabato 21 maggio, a partire dalle ore 19.30, al Chiostro di Sant’Angel Magno (via Sant’Angelo), dove si potranno assaporare sei diversi finger food – quattro salati e due dolci – abbinandoli con due calici di vino biologico e incontrando i vignaioli protagonisti della manifestazione. Il tutto sulle note della band tedesca Chris Kaiser Duo. Il contributo di partecipazione alla serata è di 17 euro. I posti sono limitati, prenotazione obbligatoria al 324.5938465.
Il programma del week-end
Banchi d’assaggio e sapori del territorio – Per l’intera durata del week-end (dalle 10 alle 19 di sabato e di domenica) all’interno di Palazzo dei Capitani (piazza del Popolo), saranno allestiti banchi d’assaggio con oltre 120 vini biologici prodotti dalle tredici cantine del consorzio Terroir Marche e da sei aziende vitivinicole biologiche della Mosella. Calice in mano, con un ticket d’ingresso di 12 euro i visitatori potranno degustare liberamente il Pecorino, la Passerina, il Verdicchio dei Castelli di Jesi, il Rosso Piceno, il Sangiovese, il Montepulciano, ma anche il Riesling e gli altri vini prodotti in una delle regioni enologiche più affascinanti d’Europa. Tutti i vini in degustazione potranno essere acquistati all’interno dell’enoteca Terroir Marche. In abbinamento, direttamente in fiera, i visitatori della fiera potranno gustare sapori tipici del territorio regionale proposti da produttori biologici oppure fare tappa nei ristoranti convenzionati con la manifestazione, che durante il week-end proporranno menù di degustazione studiati appositamente per la manifestazione a un prezzo speciale.
Laboratori d’autore – Arriveranno a Palazzo dei Capitani firme autorevoli del giornalismo enogastronomico italiano e internazionale per raccontare all’interno di cinque laboratori di degustazione guidata le Marche del vino, proporre una lettura originale della viticoltura della Mosella e aprire una riflessione a 360 gradi sui tanti modi per giudicare un buon vino. Sabato 21 maggio, alle ore 11, l’ambasciatrice della Mosella Sonja Christ-Brendemühl e il giornalista degustatore Pierpaolo Rastelli guideranno i partecipanti alla scoperta del metodo biologico in una regione dove il clima può essere davvero estremo, ma dove la luce e l’ardesia sono ingredienti fondamentali di un terroir eccezionale, in grado di regalare alcuni dei vini bianchi più longevi del mondo. Mentre alle ore 15 la giornalista australiana Jane Faulkner focalizzerà proporrà una “polaroid” dei due autoctoni rossi marchigiani, il Sangiovese e il Montepulciano, in un’annata classica nel laboratorio “2010 sfumature di rosso”. Alle ore 17 il professore di Estetica Nicola Perullo (Università Scienze Gastronomiche di Pollenzo) e il wine blogger Alessandro Morichetti spazieranno tra assolutismo enoico e immaginazione per capire come si riconosce e valuta un buon vino nel laboratorio “Epistenologia. Il mondo del vino tra i 100/100 di Robert Parker e la tovaglia a quadretti della nonna”. Domenica 22 maggio, alle ore 11, il focus andrà su uno dei vini rossi che hanno fatto la storia dell’enologia Marchigiana, letto e interpretato da giornalista e degustatore Francesco Falcone nelle sue diverse evoluzioni tra annate vicine e lontane all’interno del laboratorio “Barricadieri”. Alle 15, infine, il giornalista e degustatore Antonio Boco proporrà le sue “2010 sfumature di bianco”, viaggio tra i grandi vini bianchi delle Marche in un’annata caratterizzata da un’ottima freschezza aromatica.
Alla scoperta di Ascoli – I partecipanti alla fiera potranno partecipare a visite guidate (sia sabato che domenica alle ore 12 e alle ore 16) per conoscere il centro storico di Ascoli e alcuni suoi luoghi più significativi.

Il programma completo della fiera Terroir Marche 2016 è su www.terroirmarche.com


“Terroir Marche, vini e vignaioli bio in fiera” è patrocinata dal Comune di Ascoli e realizzata grazie al contributo e alla collaborazione di Bacino Imbrifero Montano (BIM) del Tronto, BF Imbottigliamento, Enovetro, Enologica Fenocchio, Grafiche Federighi, Giacobetti Maurizio Impresa costruzioni, DUEZETA costruzioni, Opera Light, Scatolificio Lucarini, Ermai, Amorin, Nuovo Arredo, Costruzioni Pelliccioni SRlL, Carifermo, Picenum Tour, Ais Ascoli Piceno e Rastal.

Il Consorzio Terroir Marche
Tredici cantine con storie e percorsi diversi, ma unite dalla volontà di valorizzare e promuovere nelle Marche una viticoltura biologica ed etica, in cui la difesa del territorio e dei beni comuni e la diffusione di colture e culture sostenibili vadano di pari passo con la produzione di etichette d’eccellenza. Nato il 1° maggio del 2013 su iniziativa di 5 produttori (Aurora di Offida, Fiorano di Cossignano, La Distesa e La Marca di San Michele di Cupramontana, Pievalta di Maiolati Spontini), a tre anni di vita il Consorzio Terroir Marche gode di ottima salute. Il numero dei soci è salito a 13 (si sono aggiunti Col di Corte di Montecarotto, Di Gilia di Cupramontana, La Valle del Sole e Paolini e Stanford Winery di Offida, Liana Peruzzi di Monte Roberto, Pantaleone di Ascoli Piceno, Valturio di Macerata Feltria e Vigneti Vallorani di Colli del Tronto), mentre è rimasto immutato lo spirito d’origine: produrre in prima persona, dalla vigna alla bottiglia, vini che abbiano un legame assoluto con il territorio di provenienza e contribuire a costruire un mondo migliore attraverso un’agricoltura migliore sono i tratti distintivi del sodalizio. Accanto alla collaborazione per l’organizzazione di fiere ed eventi, alla promozione di reti d’imprese per una gestione ottimale delle risorse e alla diffusione comune di una cultura rispettosa del territorio e della biodiversità, i soci di Terroir Marche condividono valori profondi legati dalla terra da cui provengono. Sono una famiglia di viticoltori aperta a tutti coloro che producono vino in regime di agricoltura biologica e che desiderano condividere questa visione etica nel rapporto tra i soci, con i consumatori e con l’ambiente in cui operano.
AURORA (Offida - Ascoli Piceno) L’azienda vitivinicola Aurora coltiva 32 ettari di terreno seguendo le tecniche e le ragioni dell’agricoltura biologica, perché fortemente convinta che la qualità sia in armonia con la natura. Lavora la terra senza stravolgere quello che la natura ha creato, nel pieno rispetto dell’ambiente. Aurora è nata nel 1979, attualmente è composta da cinque soci coltivatori diretti. Le coltivazioni dell’azienda sono cereali a rotazione, olivo, frutta e uva, che viene trasformata in azienda per ottenere Falerio, Rosso Piceno, Rosso Piceno Superiore, Offida Passerina Passito, Fiobbo Offida Pecorino e Barricadiero Offida Rosso. Aurora è anche un agriturismo, a disposizione degli ospiti ci sono 5 appartamenti di diverse grandezze per un gradevole soggiorno immersi fra le vigne bio.
COL DI CORTE (Montecarotto - Ancona) Giovane cantina nata nel 2012, Col di Corte coltiva 12 ettari di vigneto seguendo i princìpi e le tecniche dell’agricoltura biologica e puntando sui vitigni tipici e autoctoni. Il suo obiettivo è mantenere gli elementi salienti di una raffinata ma innovativa artigianalità in vigna e in cantina e quindi il pieno controllo della vinificazione senza intaccare l'espressione e la vocazione dei vitigni originari. il differente evolvere delle stagioni nel corso di ogni anno regala alle uve caratteristiche irripetibili: compito di Col di Corte è produrre vini ricchi di quelle sfumature che solo il rispetto delle diverse evoluzioni delle stagioni è in grado di regalare.
DI GIULIA (Cupramontana - Ancona) Tre ettari di terra esposti a Oriente a un’altezza di 470 metri, quattro vitigni (Verdicchio, Montepulciano, Sangiovese e Cabernet Sauvignon) e tredici varietà di olivi: l’azienda olivitivinicola Di Giulia interpreta l’agricoltura come narrazione e fiaba, un incessante tentativo di dar voce alla danza di ciò che vive. Niente concimazioni né lavorazioni profonde, ma solo accompagnamento accurato ad una crescita, selezioni attente sul campo e maternità d’accoglienza in cantina, dove si accettano i rischi di una bassa solfitazione e la gioia laboriosa di un lavoro prevalentemente artigianale. Nascono così vini autentici e con una forte identità, che vivono di relazioni e nelle relazioni tra le persone e la natura.
FIORANO (Cossignano - Ascoli Piceno) L’azienda biologica Fiorano è a Cossignano, nel cuore del Piceno, zona rinomata per l’alta qualità dei suoi vini tra cui spiccano l’Offida Pecorino e il Rosso Piceno Superiore. Nata nel 2003 da una precedente azienda, oggi è condotta da Antonio e Adriana insieme alle figlie Paola e Alessandra e al genero Paolo e si estende per 14 ettari. Tra le prime cantine della zona ad abbracciare l’agricoltura biologica, Fiorano vinifica direttamente le uve dei propri vigneti, produce olio extravergine di oliva e fa accoglienza agrituristica in un pregevole casale ristrutturato. Negli anni è cresciuto l’impegno per una conduzione sempre più ecosostenibile dell’azienda attraverso azioni concrete e la fondazione del consorzio Terroir Marche.
LA DISTESA (Cupramontana - Ancona) La Distesa è una comunità rurale dell’entroterra marchigiano, che si estende su due poderi nel comune di Cupramontana. L’attività prevalente è la coltivazione della vite per la produzione di vini di alta qualità secondo i dettami dell’agricoltura biologica, ma in azienda si trovano anche olivi, orti, foraggio e bosco. Le basse rese per ceppo, l’accurata selezione delle uve durante la vendemmia manuale, le fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, i bassi livelli di solforosa e gli attenti affinamenti sono parti fondamentali del lavoro aziendale. Nella cantina situata nell’assolata contrada San Michele di Cupramontana, le uve vengono vinificate per ottenere una limitata produzione di bottiglie destinate all’alta ristorazione, alle enoteche e ai privati. La Distesa offre anche soggiorno a turisti o lavoratori volontari attraverso la rete Wwoof.
LA MARCA DI SAN MICHELE (Cupramontana - Ancona) I nostri nonni facevano vino, i nostri padri non avevano altra scelta che quella di aiutare a fare il vino, prima di intraprendere un’altra strada, la loro, e noi, i figli, noi non abbiamo aiutato nessuno a fare il vino, abbiamo preso direttamente un’altra strada, verso le città. Poi siamo ritornati a fare il vino. Innamorati e curiosi della città, ma vogliosi di unirla alla bellezza di questa Marca. Lavoriamo con il Verdicchio, che seduto su queste colline si fa ombra con la montagna mentre allunga i piedi verso il mare, e il Montepulciano. Rispettiamo la terra, seguiamo i suoi cicli naturali cercando di curare i suoi malumori, senza propinarle intrugli chimici o pesticidi. In cantina abbiamo cominciato a vestire i panni di Panoramix giocando con i lieviti naturali e riducendo il contenuto di solforosa, ma senza voler sfidare ciecamente la sorte. Il nostro obiettivo è quello di produrre un vino in cui queste terre si riconoscano e noi riconosciamo loro, che sia digeribile e facilmente abbinabile.
LA VALLE DEL SOLE (Offida - Ascoli Piceno) La Valle del Sole, azienda vitivinicola a conduzione familiare, si trova a Offida, borgo di epoca medievale nato tra il mare Adriatico e i monti Sibillini e della Laga. L’azienda è composta da 11 ettari vitati e coltiva secondo il metodo dell’agricoltura biologica i principali vitigni autoctoni del Piceno: la Passerina, il Pecorino e il Montepulciano, antichi vitigni italici dai quali nasce la recente Docg Offida e la storica Doc del Rosso Piceno Superiore. Due denominazioni legate indissolubilmente a un piccolo e prezioso territorio, il sud delle Marche, caratterizzato da terreni prevalentemente argillosi, da esposizioni favorevoli, da brezze marine e da forti escursioni termiche. Fare il vino significa per noi lavorare in vigna, ascoltare la campagna ed esprimere attraverso il vino il rapporto tra l’uomo e l’ambiente. La Valle Del Sole è anche agriturismo e offre la possibilità di dormire e di gustare i piatti tipici del territorio in abbinamento ai propri vini.
LIANA PERUZZI (Monte Roberto - Ancona) Sui colli di Monte Roberto, nel territorio dei Castelli di Jesi, la piccola cantina Liana Peruzzi, guidata dall’omonima proprietaria, produce spumanti biologici metodo classico partendo da uve Verdicchio e Moscato. I vigneti, che si estendono su tre ettari di terreno, hanno più di trent’anni e sono a inerbimento perenne: un’oasi naturale in cui si creano le condizioni essenziali per produrre un vino “semplice”, capace di rispecchiare il terroir in cui nasce.
PANTALEONE (Ascoli Piceno) Piccola realtà nata tra equilibrio, ambiente, territorio, la cantina Pantaleone si trova a soli 5 km dal cuore di Ascoli Piceno, in località Colonnata Alta, a ridosso dell’Ascensione. Ai piedi dei vigneti, situati a 450metri sul livello del mare ed esposti a Sud Est, scorre il fossato chiamato Pantaleone. Questi elementi, insieme alla mineralità del terreno, determinano il carattere dei vini. La scelta della conduzione biologica è stata considerata il modo migliore per conservare un equilibrio naturale del territorio e dell’ambiente circostante e ottenere così un vino dal carattere territoriale nel rispetto del consumatore.
PAOLINI & STANFORD WINERY (Offida - Ascoli Piceno) La Paolini e Stanford Winery è una giovane cantina situata sui colli di Offida (AP), nata per produrre vini naturali fuori dagli schemi. I due fondatori, Raffaele Paolini e Dwight Stanford, si incontrano sui banchi di un master in Scienze gastronomiche: giornalista ascolano il primo e chirurgo americano il secondo, decidono di seguire la stessa grande passione per il vino di qualità. Dopo alcune esperienze tra Toscana e Sicilia, rilevano il bed&breakfast “Il Nascondiglio di Bacco”, piantano filari di vigneto seguendo fin da subito i dettami dell’agricoltura biologica e realizzano una cantina moderna e a minimo impatto ambientale. Qui producono vini tradizionali del territorio, come il Pecorino e il Montepulciano, ed etichette internazionali che nascono da alcuni vitigni francesi della zona del Bordeaux e della Valle del Rodano, dimostrando la straordinaria vocazione a produzioni d’eccellenza di quest’angolo delle Marche.
PIEVALTA (Maiolati Spontini - Ancona) Nel 2002 Alessandro, giovane enologo milanese, lascia Milano e approda nei Castelli di Jesi. Un salto nel buio concordato con l'azienda per cui lavora, la Barone Pizzini, decisa a investire fuori dalla Franciacorta. Maiolati Spontini diventa così la sua casa, dove impara a conoscere il Verdicchio di cui si innamora. Gestisce le vigne in regime biologico e nel 2005 arriva naturalmente alla scelta della biodinamica. Le vigne sono gestite con sovesci tra i filari e preparati biodinamici per rispettare al meglio il terroir di queste zone. L’azienda si estende per 27 ettari, di cui 22 a Maiolati Spontini intorno alla cantina, con vigne degli anni ‘70 poi rinfoltite e impianti moderni e densi su terreni argilloso-calacarei. L'altro podere si trova a San Paolo di Jesi, in contrada Follonica, un’altura ventilata con forti pendenze e suoli tufaceo-calcarei. Nel 2008 Alessandro è stato raggiunto a Pievalta da Silvia, prima collega in Franciacorta e poi compagna di vita.
VALTURIO (Macerata Feltria - Pesaro Urbino) L’Azienda Agricola Valturio nasce nel 2002 sul progetto ambizioso di riportare il Montefeltro alla produzione di vino di alto livello. La storia dell’azienda è una storia di perseveranza e passione: un’importante opera di bonifca di terreni abbandonati dagli anni ’60, il ripristino di vecchi terrazzamenti realizzati con le zappe, la riscoperta di un’antica sorgente di acqua ora usata nella nuova cantina, una cantina autosuffciente dal punto di vista energetico grazie al tetto fotovoltaico. Alcuni vitigni impiantati sono adatti ai terreni e storicamente presenti in queste zone, come l’Alicante e il Sangiovese, altri sono non autoctoni, come il Rebo e il Pinot Nero, per valorizzare le potenzialità del territorio. L’Azienda si trova a 500 metri di altitudine. Le vigne si estendono per 10 ettari con una disposizione ad anfiteatro rivolto a occidente, con pendenze che arrivano al 40%. Sono state messe a dimora da 7.000 a 10.000 piante per ettaro, allevate ad alberello. Le rese sono meno di 50 quintali di uva per ettaro.
VIGNETI VALLORANI (Colli del Tronto - Ascoli Piceno) L’azienda è nata nel 1963 per opera di Vallorani Livio e Fazzini Filomena, che la riscattarono dopo molti anni di lavoro nella proprietà con un contratto di mezzadria. Oggi è gestita dal figlio Giancarlo e dai nipoti Rocco e Stefano Vallorani (rispettivamente enologo e agronomo). Vigneti Vallorani si estende su una superficie di 8 ettari in un unico corpo di cui 7 a vigneto e 1 a uliveto. L’azienda coltiva varietà autoctone picene secondo i principi dell’agricoltura biologica. Tutte le lavorazioni in vigneto sono effettuate manualmente, così come la vendemmia e la selezione dei grappoli. I locali di produzione e affinamento sono stati realizzati con lo scopo di ridurre l’impatto ambientale e sono alimentati da un impianto fotovoltaico dedicato. La cantina, di recente ristrutturazione, è stata progettata allo scopo di rispettare, in tutte le fasi della vinificazione, l’integrità della materia prima. Tutti i vini, con nomi legati alla tradizione picena, sono stabilizzati utilizzando tecniche naturali come l'affinamento “sur lies”. La produzione attuale è di circa 20.000 bottiglie all’anno.
Le strutture ricettive convenzionate
Durante il week-end ai partecipanti a “Terroir Marche, vini e vignaioli bio in fiera” sarà riservato uno sconto del 10% nelle seguenti strutture ricettive convenzionate:
ASCOLI PICENO
Il giardino segreto (ilgiardinosegreto.eu - info@ilgiardinosegreto.eu)
Hotel & Residenza 100 Torri (centotorri.com - info@centotorri.com – telefono 0736.255123)
Albergo Sant'Emidio (albergosantemidio.it - info@albergosantemidio.it)
Attico D'Ancaria 30 (atticodancaria.it - info@atticodancaria.it)
B&B Piazza dl Popolo (bbpiazzadelpopolo.it - info@bbpiazzadelpopolo.it)
B&B ArcoAntico (www.bebarcoantico.com – 380.3478016)
B&B Il Battistero (battisteroascoli.it - info@battisteroascoli.it)
ROCCAFLUVIONE
B&B Il Rifugio dei Marsi (ilrifugiodeimarsi.it - info@ilrifugiodeimarsi.it)
CASTORANO
B&B Terramare (picenoterramare.it - telefono: 392.2686451)
OFFIDA
B&B La Tana del Serpente (latanadelserpente.com - telefono: 333.3271106)
MONTEPRANDONE
Hotel San Giacomo (hotel-sangiacomo.it - telefono: 0735.62545)
ACQUASANTA TERME
Country House Castel di Luco (casteldiluco.it - telefono: 0736.802319)
Agriturismo Laga Nord (agriturismo-laganord.it - telefono: 073.804888)
RIPATRANSONE
Agriturismo Iervascio (iervascio.it - telefono: 0735.97936)
B&B Domus Petrae (domuspetrae.it - telefono: 0735.90327)
B&B Il Podere del Nonno (ilpoderedelnonno.it - telefono: 333.2180559)
COMUNANZA
Agriturismo Le Selve (leselve.net - telefono: 329.0543480)
MONTEFIORE DELL'ASO
Agriturismo Il Poderino della Nonna (ilpoderinodellanonna.it - telefono: 0734.938141)
MONTALTO DELLE MARCHE
B&B Papa Tosto (papatosto.it - telefono: 339.7369653)
COSSIGNANO
Agriturismo San Michele (agriturismosanmichele.net - telefono: 0735.98457)
Agriturismo Galanti (agriturismogalanti.it - telefono: 338.8665312)
MONTEMONACO
Agriturismo La Cittadella dei Sibillini (cittadelladeisibillini.it - telefono: 0736.856361)
Agriturismo La Fattoria (fattoriadeisibillini.com - telefono: 0736.856264)
Hotel Monti Azzurri (hotelmontiazzurri.com - telefono: 0736.856127)
Hotel Guerrin Meschino (guerrinmeschino.com - telefono: 0736.856356)
ROSARA
Agriturismo Villa Cicchi, abbazia di Rosara (villacicchi.it - telefoni: 0736.252272 - 335.6657414)
Ristoranti e locali partner della manifestazione
Durante il week-end i partecipanti a “Terroir Marche, vini e vignaioli bio in fiera” potranno trovare i vini di Terroir Marche e menù a prezzo convenzionato nei seguenti locali.
ENOTECA KURSAAL Via Luigi Mercantini 66 | Ascoli Piceno - Telefono: 0736.253140
RISTORANTE VITTORIA Via dei Bonaccorsi 7 | Ascoli Piceno - Telefono: 329.6644987
OSTERIA OPHIS Corso del Serpente Aureo 54/B | Offida - Telefono: 328 3071254
IL BISTRO Via Vidacilio 12 | Ascoli Piceno - Telefono: 0736.252449
FLEURIE VINO E COSE BUONE Piazza Peretti 3 | Grottammare - Telefono: 327.0538857

lunedì 16 maggio 2016

Vini bianchi, vini rossi delle Marche degustati ad Artevinando 2016

Successo senza precedenti per Artevinando 2016.
Il cartellone costituito da cinque eventi eno-artistici diluiti tra aprile e luglio, organizzato nel centro storico di Sant'Elpidio a Mare (Fm) dall'Associazione Culturale Di Arte in Vino, ha visto dedicate alle degustazioni libere le giornate di sabato 14 e domenica 15 maggio ed in queste due occasioni le antiche mura di palazzo Sabbatini hanno fatto fatica a contenere l'afflusso di visitatori.
Per quanto ci riguarda abbiamo effettuato una serie di tasting, una parte dei quali fanno parte di questo post, mentre altri ne pubblicheremo prossimamente.
Offida Docg Pecorino '15 Fenèsia – alcool 13% - circa € 10
Terra Fageto
L'azienda opera in regime di biologico certificato.
Vendemmia leggermente anticipata per contenere il grado alcolico in un’annata rivelatasi particolarmente favorevole dal punto di vista meteo.
Ci appare giallo paglierino con riflessi verdi.
Già al naso prorompe di spiccata mineralità e di frutto, a significare la ricchezza del quadro ed il potenziale espressivo di questo Pecorino oggi in fase evolutiva, ma che troverà il giusto assetto nel medio- lungo periodo, dopo ulteriore fase di maturazione in bottiglia.
In evidenza sentori di pera e banana, floreali di mimosa, poi toni balsamici di canfora, tè verde e cellulosa, i quali ultimi definiscono un quadro per il momento ancora acerbo.
In bocca ha buon corpo è sapido, fresco di frutto e caratterizzato da sensazioni ammandorlate che hanno ruolo preminente dall’attacco fino in chiusura.
In abbinamento su fritto misto all’ascolana.
Colli Maceratesi Doc Ribona '15 – alcool 13% - circa € 7
Società Agricola Saputi
L’azienda di Colmurano (Mc), fondata negli anni ’80, estesa su 25 ettari, per una produzione media di 80.000 bottiglie all’anno, presenta questo vino ottenuto da uva autoctona Ribona detta anche Maceratino, dotato di favorevole rapporto
qualità-prezzo.
Si presenta alla vista di un bel colore giallo paglierino cristallino.
Fine e moderatamente intenso al naso, su toni di pomacea e mineralità, che trovano piena conferma anche in bocca.
Il sorso procede lineare, certamente non impegnativo, ma godibile.
Trova un buon punto d’equilibrio tra i toni morbidi di succo d’agrume e cera d’api che impattano di primo acchito e quelli più duri di tipo ammandorlato che caratterizzano il finale.
In abbinamento su antipasti di pesce, canocchie bollite.
Rosso Piceno Doc '12 Contrada Vallone – alcool 13,5% - circa € 13
Tenute Rio Maggio
Ottenuto da uve Montepulciano 70% e Sangiovese 30% provenienti da vigneti vecchi di 40 anni, fermentato in acciaio, affinato 9 mesi in barriques di secondo e terzo passaggio, si presenta alla vista di color rosso rubino limpido, tendente al granato.
I profumi moderatamente intensi di ciliegia in confettura, spezie dolci e cacao, confezionano un quadro olfattivo indirizzato su sensazioni mature.
Viceversa in bocca sembra più sbilanciarsi sui toni leggeri e rinfrescanti dell’amarena e del seme di melograno, corroborati da spessore tannico.
Vino di medio corpo e media persistenza, può trovare un buon abbinamento su spezzatino di manzo in umido con patate.
Colli Pesaresi Rosso Doc '13 Balòn - alcool 14,5% - circa € 11
Bruscia
L’azienda opera in regime di biologico certificato.
Questo vino ci ha favorevolmente impressionato per ciò che concerne il centrato assemblaggio delle uve in fase di vinificazione e per doti di struttura.
Ottenuto da uve Sangiovese 70% con saldo Merlot e Cabernet Sauvignon, affinato 18 mesi in rovere, più ulteriori 6 mesi in bottiglia, si presenta alla vista di color rosso rubino limpido.
Corredo aromatico intenso, che si sviluppa su sentori animali ed erbacei, cuoio, aghi di pino ed erbe aromatiche, ricordi di prugna e confettura.
Maturo e complesso in questa fase.
Al gusto conferma tali impressioni severe, corroborate da toni torrefatti, cioccolatosi e frutto nero stramaturo, che ammorbidiscono il quadro, contrappuntano nella giusta misura un tannino non graffiante e garantiscono buona persistenza.
In abbinamento su arrosto di vitellone al forno con erbe aromatiche, sfumato al vino rosso.
Offida Docg Rosso '11 Tumbulus - alcool 15% - circa € 15
Cantina Cherri d’Acquaviva
Ottenuto da uve Montepulciano 85% e Cabernet Sauvignon a saldo, con lungo processo di vinificazione che prevede sosta di 1 anno in acciaio, 2 anni in barriques e 6 mesi in bottiglia, si presenta consistente alla vista, di color rosso rubino tendente al granato.
Corredo aromatico austero, indirizzato su sentori di tipo idrocarburico, spezie, accenni muschiati e d’erbe aromatiche.
In bocca è caldo e grasso, ricalca la falsariga olfattiva, con aggiunta di pronunciati toni di torrefazione.
Il passaggio in legno piccolo e il saldo di uva internazionale, smussano il quadro, regalando un sorso rotondo, ulteriormente implementato da tannino levigato.
Vino corposo, può trovare un buon abbinamento su filetto di cinghiale in crosta, con crema di funghi.

giovedì 12 maggio 2016

Sforzato di Valtellina al Vinitaly 2016.

Dalla quantità di degustazioni fatte nel corso della 50^ edizione di Vinitaly, svoltasi a Verona dal 10 al 13 aprile 2016, abbiamo tratto questi due vini rossi di tradizione e di territorio, che sono riusciti a confortare il gusto personale, ma che al tempo stesso possono essere oggettivamente annoverati tra le espressioni migliori della viticoltura italica.
Si tratta di due Sforzato di Valtellina, dotati di struttura e finezza, provenienti dalla zona di montagna più terrazzata d'Italia, ottenuti da uve provenienti da appezzamenti posti in altura tra i 600 e i 750 metri laddove le temperature basse e la scarsa umidità rendono la buccia dell'acino più spessa e adatta all'appassimento.
Sforzato di Valtellina Docg '11 Ronco del Picchio
alcool 15% - circa € 32
Sandro Fay
via Pila Caselli 1, San Giacomo di Teglio (So)
tel: +39 0342 786071
fax: +39 0342 786058
email: info@vinifay.it
web: www.vinifay.it
Ottenuto da uve Nebbiolo, localmente chiamate Chiavennasca, fatte appassire per circa due mesi, fermentato in acciaio con macerazione sur lies per 10 giorni, maturato in barrique per 12 mesi, più ulteriore affinamento in bottiglia, si presenta alla vista di color rosso granato con trasparenza sul bordo, così come consueto per questa uva poco ricca di antociani.
Le successive fasi di degustazione esprimono compiutamente la ricchezza del quadro.
Al naso sensazioni profonde di frutto nero stramacerato, speziatura, sfumature resinate e idrocarburiche.
Anche al palato tornano queste sensazioni di tipo balsamico, poi la ciliegia, spunti di fiore essiccato e amaricanti.
Sforzato di Valtellina Docg '12 Albareda
alcool 16% - circa € 35
Mamete Prevostini
via D. P. Lucchinetti 63, Mese (So)
tel: +39 0343 41522
fax: +39 0343 41521
email: info@mameteprevostini.com
web: www.mameteprevostini.com
Ottenuto da uve Nebbiolo, localmente chiamate Chiavennasca, fatte appassire fino a fine gennaio dell'anno successivo alla vendemmia, fermentato in acciaio con macerazione sur lies per 20 giorni, maturato 18 mesi in fusti di rovere, più ulteriori 10 mesi in bottiglia, si presenta alla vista nel modo consueto per la tipologia, ossia di color rosso granato non molto intenso, con trasparenza sul bordo.
Anche in questo caso, così come nel precedente, le successive fasi degustative esprimono appieno vigore e ricchezza.
Naso caratterizzato da sentori di frutto maturo, mora, ciliegia in confettura, toni di tipo idrocarburico e speziati.
Anche in bocca conferma le stesse sensazioni, laddove frutto maturo, fiore appassito e speziatura di chiodo di garofano, confezionano un quadro asciutto, con tannino bene integrato.

lunedì 9 maggio 2016

Vino Naturalmente Vino 2016, Chiavari

Tempo di primavera, tempo di vino naturale.
Almeno per Chiavari (Ge) che, come ormai da tradizione, con l'arrivo di maggio farà ancora una volta da scenario all'annuale rassegna "Vino NaturalmenteVino", mostra-mercato dedicata ai produttori e ai distributori enologici che hanno per bene ultimo la qualità e la naturalità del prodotto realizzato nel pieno rispetto dell'ambiente in cui nasce.
comunicato stampa vinonaturalmentevino.it
Organizzato da Biowine, l'evento giunto alla 7^ Edizione, si svolgerà domenica 15 maggio dalle 11.30 alle 19.30, nell'ormai consueta location dei giardini della settecentesca Villa Rocca, nel cuore del centro storico chiavarese.
Durante l'intera giornata si potranno assaporare oltre centocinquanta etichette provenienti da gran parte delle regioni italiane, dal Piemonte alla Sicilia.
Un vero e proprio tour attraverso le cantine di tutto lo Stivale, per ascoltare dalla viva voce di chi la produce segreti ed abbinamenti gastronomici di ogni singola bottiglia.
Quattro saranno le aziende liguri presenti alla rassegna ed altrettante quelle provenienti dall'estero.
Tutte aziende agricole biologiche, guidate da un'unica filosofia naturale.
Tra esse anche micro produzioni come la Cantina Stillo che sugli altipiani della Sila in Calabria, produce ogni anno non più di 2300 bottiglie di pregiato Sileno Igp.

Per degustare i vini esposti, si potrà acquistare all'ingresso della rassegna, un calice di cristallo che rimarrà al visitatore come ricordo dell'evento e che funzionerà da passe-partout per sorseggiare bianchi, rossi, rosati, passiti e spumanti.

Come sempre una festa per appassionati e non.
Manifestazione pionieristica in Liguria, "Vino Naturalmente Vino" è cresciuta negli anni assieme alla consapevolezza collettiva del bere in modo del tutto genuino.
Mentre sempre più persone si avvicinano al mondo del vino biologico e biodinamico, altrettanto numerosi sono gli eventi nati negli ultimi anni che proprio dall'esperienza di VNV hanno tratto ispirazione.

Elenco Produttori:
-Liguria
Rondelli
San Nicola
San Sebastiano
Zangani
-Piemonte
Aimasso
Ca 'Richeta
Cascina Gentile
Castello di Grillano
Daglio
Forteto della Luja
Ilaria Salvetti
Ivaldi
La Colombera
Rocca Rondinaria
Rocco di Carpeneto
-Lombardia
Arcari e Danesi
Cortefusia
Dal Verme
Solo Uva
Tenuta Belvedere
-Veneto
Bellese Vini
Davide Vignato
La Dama
-Emilia Romagna
Borri Graziella
Cordani Marco
-Toscana
Lenzini
Paolo Marchionni a Vigliano
-Umbria
Hearth of Italy
Raina
Roccafiore
-Lazio
Il Vinco
-Campania
Luigi Maffini
-Calabria
Stillo
-Sicilia
Adamo
Etnella
Gulfi

Banchi assaggi e distribuzioni:
Champagne Geoffroy (Champagne)
Vincent Pinard (Loira)
Azzarri
New Deal
Co.Vi.Bio
Les Caves de Pyrene
Storie di Vite

Fuori Concorso:
Banco Kippis

Info e contatti:
Paolo Cogorno
E-mail: cogorno.paolo@gmail.com
Telefono: 331 8855577
Sito web: www.vinonaturalmentevino.it

domenica 8 maggio 2016

Vini d'Autore Terre d'Italia 2016, Lido di Camaiore.

Vini d'autore - Terre d'Italia
A Lido di Camaiore (LU) 4^ edizione e nuova prestigiosa location: in assaggio 80 aziende, 400 etichette da tutta Italia, vecchie annate e degustazioni a tema.
15 e 16 maggio Una Hotel, Lido di Camaiore (Lu).
comunicato stampa Studio Umami
Dopo il successo delle prime tre edizioni Vini d'Autore - Terre d'Italia cambia sede ed amplia il suo parterre.
L'attesissima kermesse, alla sua quarta edizione, si trasferirà, infatti, nel prestigioso Hotel Una di Lido di Camaiore (via Sergio Bernardini ex Viale Colombo, 335/337), a pochi passi dal mare.
Qui si potranno degustare i vini di un'ottantina di realtà italiane, che porteranno nel bicchiere il meglio della produzione del Bel Paese, grazie ad una selezione prestigiosa, eclettica e non scontata.
Saranno quasi 400 le etichette in assaggio, che consentiranno di intraprendere un viaggio attraverso tutto lo Stivale, dall'estremo nord fino al caldo sud.
photo by Studio Umami
Da non perdere domenica pomeriggio “Il ghiaccio come bellezza”, degustazione di sette grandi Eiswein tedeschi provenienti da vari territori ed elaborati con diversi vitigni.
Una cavalcata fino agli anni '80!
Posti super limitati solo su prenotazione (costo: 50 euro).
photo by Studio Umami
La manifestazione è ideata ed organizzata dal gruppo che dal 1999 dà forma e sostanza alla testata on line L'AcquaBuona (www.acquabuona.it) specializzata nell'informazione e nell'approfondimento su enogastronomia ed agroalimentare di qualità, raccontati in presa diretta e con immutata passione.
Un gruppo che è anche ideatore ed organizzatore, da nove anni, di Terre di Toscana, una tra le più importanti manifestazioni dedicate al vino toscano, dove ogni anno prendono parte 130 produttori e 3000 visitatori tra giornalisti, buyer, ristoratori, enotecari, distributori, sommelier ed appassionati.

Ingresso: 25 euro intero - 20 euro ridotto
Per accrediti operatori e stampa: info@acquabuona.it - tel. 3356814021

VINI D'AUTORE - TERRE D'ITALIA
UNA Hotel Versilia - via Sergio Bernardini ex Viale Colombo, 335/337

Per informazioni:
info@acquabuona.it
335.6814021 - 339.1177267 - 328.6486660
www.acquabuona.it

sabato 7 maggio 2016

Ciliegiolo d'Italia 2016, Narni (Tr)

La 2^ edizione di Ciliegiolo d'Italia si svolgerà dal 14 al 15 maggio 2016 in pieno centro storico a Narni (Tr), presso l'Auditorium di San Domenico (chiesa sconsacrata risalente al XII secolo) e presso la Sala Camino nel Museo della Città di Palazzo Eroli.
La manifestazione organizzata dall'Associazione Produttori Ciliegiolo di Narni (composta da 7 aziende della regione Umbria: Leonardo Bussoletti, Fattoria Giro di Vento di Az. Agr. Mazzocchi, Tenuta Casale Milli, Tenuta Fabrucciano, Agraria Ponteggia, Cantina Sandonna, Ruffo della Scaletta), è dedicata al Ciliegiolo di tutte le regioni in cui questo vitigno è presente.
Sono previsti banchi d'assaggio aperti al pubblico, stand gastronomici con i presidi Slow Food Terre dell'Umbria Meridionale, cooking show, seminari e degustazioni guidate.
Banchi di assaggio all'Auditorium di San Domenico, Via Giuseppe Mazzini 20:
- Sabato ore 12-21
- Domenica ore 12-19
Ingresso euro 10 (con bicchiere in omaggio).
Ingresso gratuito per giornalisti e operatori del settore, previa mail di richiesta accredito.

Seminari del sabato e della domenica mattina alle ore 10.30, Auditorium di San Domenico: ingresso gratuito.
Degustazioni guidate del sabato e della domenica, Museo della Città - Palazzo Eroli, Via Aurelio Saffi 1: su prenotazione.

programma, espositori:
http://www.ciliegioloditalia.it/

contatti:
Davide Bonucci - 328-5436775
Marina Ciancaglini - 339-8199734
info@ciliegioloditalia.it