martedì 29 novembre 2022

Offida Pecorino Docg '21 Danù, Costadoro winery

L’Azienda Costadoro nasce nei primi del ‘900 dall’unione di antiche e nobili famiglie del Piceno.
Nel 1969 il Conte Mimmo decide di iniziare a commercializzare i propri vini in bottiglia, acquistando ulteriori poderi nel territorio Piceno.
Gli attuali terreni della Costadoro, coltivati con metodo biologico, si estendono per circa 120 ettari lungo le dorsali e le valli dell’entroterra, tra i comuni di Offida, Ripatransone e limitrofi, fino a raggiungere le coste del vicino Mare Adriatico.
Due sono le linee produttive: linea Lo Puro (senza solfiti aggiunti), linea Biologico.
Il vino qui degustato fa parte di quest'ultima.
Fermentato parte in acciaio, parte in legno d'acacia con batonnage, si presenta giallo paglierino brillante, con riflesso verdognolo.
In evidenza marcatori che spesso e volentieri ritroviamo nei pecorino del sud delle Marche: frutta fresca, pomacea, banana e pera, agrume in sottofondo, così come la venatura minerale, di tipo sassoso, di pietra bagnata.
In bocca l'equilibrio è stabile.
All'interno dell'impalcatura acido/sapida, si affacciano connotazioni meno ruvide che ricordano vaniglia e prugna gialla matura; tuttavia la dotazione citrina non è facilmente addomesticabile e torna prepotente nel finale.
Vino di bella fattura, certamente non ambizioso, ma di facile approccio e versatile nell'abbinamento, in particolar modo su cucina di mare, fritture, cozze e vongole in guazzetto, linguine allo scoglio.
Valutazione @avvinatore: 89/100
Offida Pecorino Docg '21 Danù
14% vol.
Costadoro Società Agricola s.r.l.
via Monte Aquilino 2, 63039 San Benedetto del Tronto (AP) – Italia
T + F +39 0735 81781 +39 0735 86439
https://vinicostadoro.it/

mercoledì 23 novembre 2022

Guida Veronelli 2023, Tre Stelle Oro regione Marche

I Vini di Veronelli, criterio di valutazione:
Le Tre Stelle Oro sono attribuite ai vini che hanno ottenuto giudizio uguale o superiore a 94 centesimi.
Essendo per la Guida Veronelli la costanza qualitativa un valore, il riconoscimento è conferito esclusivamente ai vini già ai vertici nelle annate precedenti.
Per la Regione Marche hanno ricevuto Tre Stelle Oro:
  • Chaos Marche Rosso 2019 Le Terrazze AA 94
  • Conero Riserva Campo San Giorgio 2018 Umani Ronchi AA 94
  • Conero Riserva Cùmaro 2018 Umani Ronchi AA 94
  • Conero Riserva Nerone 2017 Moncaro AA 94
  • Conero Riserva Sassi Neri 2018 Le Terrazze AA 94
  • IX Prandone Marche Rosso 2019 Il Conte - Villa Prandone AA 95
  • Kurni Marche Rosso 2020 Oasi degli Angeli AA 95
  • Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2019 Velenosi AA 94
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Balciana 2020 Sartarelli AA 94
  • Zipolo Villa Prandone Marche Rosso 2019 Il Conte - Villa Prandone AA 94

venerdì 18 novembre 2022

Valpolicella Ripasso Superiore Doc '19 Valdimezzo, Casa Vinicola Sartori

Questo vino fa parte della linea aziendale dedicata al canale retail, comprendente anche Valpolicella Superiore, Amarone della Valpolicella e Lugana.
E' ottenuto da uve Corvina, Corvinone, Rondinella, Croatina, con percentuale prevalente della prima e maturato 12-18 mesi in botti di medie e grandi dimensioni prima dell'affinamento in bottiglia prolungatosi per altri 6 mesi, così come previsto da Disciplinare per la tipologia "superiore".
Nel mese di febbraio successivo alla vendemmia, il vino è stato "ripassato" sulle vinacce dell'Amarone, seguendo tecniche e tradizioni consolidate.
Valpolicella Ripasso Superiore Doc '19 Valdimezzo
13,5% vol.
Si presenta rosso rubino con riflesso granato.
Quadro di medio spessore, tuttavia brilla d'essenze fruttate e freschezza.
Netta è la risposta varietale: ciliegia, more e mirtilli, sottile speziatura, chiodo di garofano, sentori floreali che ricordano il geranio, descrivono l'essenziale della tipologia.
In bocca è succoso di frutto rosso, addolcito dalla ciliegia in apertura, proiettato su connotazioni amaricanti di rabarbaro e tamarindo in chiusura.
Vino nel solco della tradizione, adottabile nella quotidianità in considerazione del favorevole rapporto qualità-prezzo, a mio parere contempera fruibilità e valori enologici.
Risotto ai funghi porcini, fegato alla veneziana.
Valutazione @avvinatore 89/100
Casa Vinicola Sartori S.p.a.
Via Casette, 4
37024 Negrar in Valpolicella
Verona - Italy
Tel. +39 045 6028011
Fax +39 045 6020134
Email sartori@sartorinet.com
Web https://www.sartorinet.com/
Valpolicella Ripasso
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sabato 12 novembre 2022

Quattro Viti Vitae 2023, Regione Marche

Guida Vitae 2023 a cura di Associazione Italiana Sommelier.
Quattro Viti 2023 per la regione Marche.
BATATÉ 2019 - Clara Marcelli
BIANKO 2020 - Macondo
CACINELLO 2018 - Le Senate
CASTELLI DI JESI VERDICCHIO CLASSICO AMBROSIA RISERVA 2019 - Vignamato
CASTELLI DI JESI VERDICCHIO CLASSICO CRISIO RISERVA 2019 - Casalfarneto
CASTELLI DI JESI VERDICCHIO CLASSICO MISCO RISERVA 2019 - Tenuta di Tavignano
CASTELLI DI JESI VERDICCHIO CLASSICO RISERVA 2018 - Mancini
CASTELLI DI JESI VERDICCHIO CLASSICO UTOPIA RISERVA 2019 - Montecappone - Mirizzi
CASTELLI DI JESI VERDICCHIO CLASSICO VIGNA IL CANTICO DELLA FIGURA RISERVA 2019 - Andrea Felici
CASTELLI DI JESI VERDICCHIO CLASSICO VILLA BUCCI RISERVA 2019 - Bucci
COLLI MACERATESI RIBONA 2021 - Boccadigabbia
CONERO CAMPO SAN GIORGIO RISERVA 2018 - Umani Ronchi
CONERO ROSSINI RISERVA 2016 - Piantate Lunghe
CONERO VIGNETI DEL PARCO RISERVA 2017 - Moncaro
FALERIO PECORINO 003 ZEROZEROTRE 2021 - Castrum Morisci
GUERRIERO DELLA TERRA 2019 - Guerrieri
ISRA 2019 - Maria Letizia Allevi
LACRIMA DI MORRO D’ALBA PASSITO AMARANTO DEL POZZO BUONO 2020 - Vicari
LACRIMA DI MORRO D’ALBA SUPERIORE 2020 - Stefano Mancinelli
LU KONT 2019 - Il Conte Villa Prandone
MOSCATO SAUVIGNON PASSITO ESTASI 2017 - La Montata
OFFIDA PECORINO LUCIANO CAMPO VALLEROSA 2019 - Emanuele Dianetti
REGINA DEL BOSCO 2019 - Fattoria Dezi
ROSSO PICENO SUPERIORE ROGGIO DEL FILARE 2019 - Velenosi
ROSSOMATÓ 2018 - Valter Mattoni
SERRAPETRONA ROBBIONE 2015 - Terre di Serrapetrona
SORLIVIO 2018 - Vigneti Vallorani
TUSIANO 2015 - Lumavite
VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI CLASSICO SUPERIORE BALCIANA 2020 - Sartarelli
VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI SPUMANTE DOSAGGIO ZERO 1622 MDCXXII 2016 - Tenute Pieralisi Monte Schiavo
VERDICCHIO DI MATELICA GODENZIA RISERVA 2020 - Cantine Mecella
VERDICCHIO DI MATELICA MIRUM RISERVA 2020 - Fattoria La Monacesca
VERDICCHIO DI MATELICA NOI 150 RISERVA 2018 - Belisario

martedì 8 novembre 2022

Valpolicella Ripasso, wine making method

Il Ripasso di Valpolicella nasce storicamente come un "trucco enologico" segreto, finalizzato a migliorare vini deboli, scarsi dal punto di vista organolettico, ma si è rivelato nel corso degli anni un eccezionale successo commerciale.
Il Ripasso della Valpolicella è una di quelle straordinarie storie di uomini, territori e tradizioni, di cui il mondo del vino è fonte inesauribile; le sue origini si perdono nel passato, quando la gente beveva più vino che acqua e i vigneti dovevano produrre enormi quantità di uva, poco importa se il succo non durava a lungo, risultava diluito, povero di zuccheri, a basso contenuto alcolico, non molto concentrato.
Non di rado una partita di vino sviluppava difetti, ossidazioni, acidità acetica e altro, restando in cantina più a lungo del previsto.
In questi casi, il cantiniere aveva il compito di trovare soluzioni per rimediare alle criticità legate alla debolezza del vino; una di queste pratiche di cantina era il Ripasso, svolto di solito tra la metà di gennaio e la metà di marzo, successivo alla svinatura dell'Amarone o del Recioto e consistente essenzialmente nel travasare il vino da un tino all'altro, al fine di farlo sostare qualche giorno sulle vinacce di uve appassite.
vinacce
Il Metodo Ripasso in Valpolicella
Fin dall'antichità in quest'area si producevano tipicamente due vini.
Un vino Valpolicella base, fatto con uve fresche a settembre/ottobre, e il Recioto, un vino dolce prodotto con uve sottoposte a un periodo di appassimento di 3-4 mesi prima della fermentazione,  quindi molto concentrate, ricche di aromi e zuccheri.
A febbraio o marzo, dopo un periodo di fermentazione piuttosto breve al fine di trasformare soltanto una parte degli zuccheri in alcol, il vino dolce denominato Recioto era pronto, e veniva separato dalle bucce.
I produttori prendevano quindi un po' del vino più debole e insipido dell'autunno precedente e lo mettevano nei tini assieme alle vinacce del Recioto, ricche di zuccheri non svolti a seguito della fermentazione non completata.
Queste bucce, messe a contatto con il vino di qualità inferiore e da migliorare, innescavano una seconda fermentazione che:
• alzava il grado alcolico di uno o due punti
• estraeva il colore residuo nelle bucce
• aggiungeva struttura e corpo
Il vino che ne risultava era migliore, più alcolico e consentiva ai produttori di venderlo ad un prezzo più alto.
Questo metodo si chiama Ripasso perché consiste nel ripassare un vino Valpolicella sulle bucce inizialmente del Recioto, successivamente dell'Amarone.
Inizialmente i cantinieri non volevano che i clienti sapessero di questo "trucco" che usavano per migliorare un vino di seconda scelta; tuttavia a seguito dell'istituzione della Doc Valpolicella Ripasso nel 2007, la produzione triplicò nel giro di pochi anni e il successo commerciale spinse i produttori persino a vantarsi di ciò di cui in passato si erano vergognati.
La domanda era così elevata che rese impossibile avere abbastanza Ripasso utilizzando solo le uve del Recioto, la cui produzione in Valpolicella era ed è molto ridotta.
Per questo motivo i produttori iniziarono ad utilizzare anche le vinacce di Amarone che tuttavia sono meno ricche di zuccheri e di colore a causa di una fermentazione molto più lunga (40-60 giorni) rispetto a quella del Recioto.
Con questa tecnica affinatasi nel tempo, il mercato dei consumatori ha avuto a disposizione un vino molto vicino all'Amarone in termini di struttura e di aromi, ma a un terzo del prezzo.
svinatura Ripasso
Con gli anni, gli enologi hanno sviluppato tutta una serie di tecniche e migliorìe del processo, finalizzate a contemperare la crescente produzione di Ripasso con l'invariata disponibilità di vinacce di Amarone o di Recioto. 
Doppia fermentazione
Nella produzione del Ripasso circa il 70% delle uve viene pigiato e fermentato immediatamente dopo la vendemmia, mentre il restante 30% viene appassito per un mese o più e poi aggiunto per innescare una seconda fermentazione.
Amarone in piccolo
Le uve selezionate per il Ripasso vengono lasciate appassire per circa un mese prima di essere pigiate per la fermentazione.
Questo processo è letteralmente una tecnica di produzione dell'Amarone abbreviata.
In entrambi i casi il vino ottenuto, una volta messo per qualche giorno nella stessa vasca con le vinacce dell'Amarone, può essere legalmente etichettato come Ripasso.
Inoltre le vinacce di Amarone utilizzate per fare il Ripasso non vengono più pressate dopo la svinatura; in questo modo possono trattenere fino al 15% del vino Amarone che finisce nel Ripasso al momento della seconda fermentazione.
Le caratteristiche del Ripasso
Come ogni altro vino della Valpolicella, anche il Ripasso è prodotto con un blend di uve Corvina, Corvinone, Rondinella a cui si possono aggiungere fino al 15% di altri vitigni locali.
Se affina almeno un anno prima dell'imbottigliamento è classificato come Superiore.
Ripasso è spesso indicato come "piccolo Amarone" o con un meno lusinghiero "Amarone dei poveri".
Al di là delle semplificazioni, è in realtà vero che si tratta di un vino a metà strada tra il più semplice e facile Valpolicella e l'Amarone.
Tutte le caratteristiche dell'Amarone si ritroveranno quindi nel Valpolicella Ripasso, ma con un po' meno concentrazione e intensità, colore, profumi, bouquet, sentori, ecc.
Negli ultimi anni alcuni produttori hanno creato dei Valpolicella Ripasso così concentrati e intensi da poterli confondere con l'Amarone.
La storia dell'azienda Buglioni è diventata famosa.
In una degustazione alla cieca il loro Valpolicella Superiore Ripasso venne classificato come Amarone.
Quando il sommelier scoprì la verità, pare abbia detto che quel vino era un bugiardo.
L'azienda decise allora di chiamare il suo Ripasso "Il Bugiardo".
Cantina Buglioni, visita, degustazioni:
Abbinamento al cibo
Quando si tratta di abbinamento al cibo, il Ripasso è uno dei vini più versatili che possiate trovare.
Può infatti affiancare l'intero pasto, partendo da un antipasto saporito, e continuando con una pasta con un sugo elaborato, fino ai secondi di carne grigliata o arrosto.
A Verona si dice che il Valpolicella è il vino da tutti i giorni, mentre l'Amarone è per le occasioni speciali, il Ripasso invece è il tipico vino da fine settimana.
fonte:
http://www.veronissima.com/ita.html
Valpolicella Ripasso
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giovedì 3 novembre 2022

Degustazioni in Enoteca Giuli Pasquale, Porto San Giorgio

Sabato 17 settembre 2022 presso l'Enoteca Giuli Pasquale in Via Annibal Caro 1 a Porto San Giorgio (Fm), appuntamento con Anteprima Guida Vini d’Italia 2023, un Tour di Wine Tasting organizzato da Gambero Rosso per presentare i nuovi vini agli enoappassionati e agli operatori horeca in attesa dell’uscita della Guida Vini d’Italia 2023 programmata per il mese di ottobre.
Nella settimana dal 12 al 17 settembre l’appuntamento è stato in alcune tra le più rinomate enoteche di tutta Italia recensite da Gambero Rosso, per scoprire le nuove annate dei vini di oltre 40 cantine italiane.
Mie degustazioni e valutazioni presso Enoteca Giuli Pasquale.
1) Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Pinot Nero Pas Dosè '18 Casto, Bosco Longhino winery.
12% vol.
Area vocata per ciò che concerne Pinot Nero.
Vino di gran classe.
Valutazione @avvinatore: eccellente.
2) Barbaresco Docg 19 Serraboella, Bera winery.
14,5% vol.
Da uve nebbiolo, 10-11 mesi in rovere, più altri 8 mesi in bottiglia, grande struttura e finezza, frutto in confettura, note floreali, speziatura.
Valutazione @avvinatore: eccellente.
1) Bolgheri Rosso Doc '21 Scirè, Ceralti winery.
14% vol.
Terroir di sicuro affidamento.
Taglio bordolese con prevalenza cabernet sauvignon; vino ancora giovane, ricco di frutto e di tannino scalpitante, destinato ad evolvere positivamente.
Valutazione @avvinatore: buono.
2) Gutturnio Superiore Doc '20 il Valandrea, Il Poggiarello winery.
14% vol.
Da uve barbera e bonarda in percentuali pressoché paritarie, non particolarmente profumato, tuttavia corposo, pepato, frutto nero e sottobosco, tende all'amarotico.
Valutazione @avvinatore: buono.
1) Barbera d'Asti Superiore Docg '17 Sergio, Gozzelino winery.
14,5% vol.
Armonico, ben bilanciato tra parti dure e morbide, frutto rosso, essenze floreali, sfumature torrefatte, complessità.
Valutazione @avvinatore: ottimo.
2) Ruchè di Castagnole Monferrato Docg '21 Laccento, Montalbera winery.
15% vol.
Intensi profumi floreali e frutti di bosco, tannini ruvidi.
Valutazione @avvinatore: discreto.
1) Aglianico del Vulture Doc '20 Calice, Donato D'angelo winery.
14% vol.
Profumi e sapori varietali, proiettato sulle durezze.
Valutazione @avvinatore: discreto.
2) Puglia Igt Nero di Troia '18 Rosone, Placido Volpone winery.
14% vol.
Fin troppo evidente il tentativo di ammorbidire o edulcorare il tratto varietale.
Note di rabarbaro, tannino scomposto.
Azienda di proprietà dell'attore Michele Placido e della famiglia Volpone.
Valutazione @avvinatore: discreto.
Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Docg '20 Yang, F.LLi Barba winery.
13% vol.
Yang ipotizzo sia distorsione di Young, essendo questo un vino con caratteristiche giovanili, fresco e fruttato, oserei dire leggiadro, ciliegia ed erbette aromatiche, vino di territorio, esprime il tratto varietale, destinato al consumo nel breve periodo.
Valutazione @avvinatore: buono.
Enoteca Giuli Pasquale
via Annibal Caro 1
63822 Porto San Giorgio (Fm)

martedì 1 novembre 2022

Incrocio Bruni 54 Marche Igt '21, I Tre Filari winery

Vino destinato al consumo di massa, facilmente reperibile in grande e piccola distribuzione ad un prezzo ampiamente al di sotto della doppia cifra.
Incrocio Bruni 54 è un ibrido da impollinazione, ottenuto intorno alla metà degli anni '30 dall'insigne ampelografo marchigiano Prof. Bruno Bruni, incrociando verdicchio e sauvignon; si tratta quindi di un vitigno autoctono della regione Marche, la cui superficie vitata è assai ridotta e prevalentemente localizzata nella parte centro-settentrionale della regione.
Marche Igt Incrocio Bruni 54 vendemmia 2021
13,5% vol.
Vinificato in acciaio in modo tradizionale, si presenta giallo paglierino con riflesso verde-oro.
Decisamente "sauvignonesco" al naso, pungente e citrino, rilascia copiosamente sentori vegetali e floreali, foglia di pomodoro e scorza di limone, mela verde ed erbe di campo.
Vibrante al palato.
La tensione acido/sapida e l'agrume stimolano la salivazione, invitando al nuovo sorso; inoculazioni minerali di pietra bagnata, rivelatrici già al naso del ricco patrimonio genetico, conducono il gusto verso un finale saporito, salmastro.
Vino di bella fattura e favorevole rapporto qualità/prezzo; fresco e fruttato, esprime compiutamente il tratto varietale.
In abbinamento su cucina di mare, antipasti, primi piatti, spaghetti alle vongole, crudi di mare, carpaccio di polpo con rucola e datterini.
Valutazione @avvinatore 88/100
YouTube channel
Marche Igt Incrocio Bruni 54 vendemmia 2021, I Tre Filari winery
post correlato, English version:
Azienda Agricola I Tre Filari di Sabbatini Silvia
Contrada Bagnolo 38/A - 62019 Recanati (Mc) - Marche - Italy
Mail: itrefilari@virgilio.it
Telefono: (+39) 071 98 24 99
Mobile: Silvia – 335 80 89 885 Massimo – 338 28 70 044 Federico – 335 68 69 682 Serenella – 335 47 11 75
Web: http://www.itrefilari.it/