venerdì 30 ottobre 2015

Vasi vinari in cocciopesto al Simei 2015

I primi vasi vinari al mondo in cocciopesto sbarcano al Simei con importanti novità: il nuovo nato da 25 ettolitri, i risultati delle analisi su ossigenazione e cessione di metalli pesanti, le valutazioni organolettiche.
Milano - dal 3 al 6 novembre - Fiera Rho Padiglione 11 - stand T32
fonte: Ufficio Stampa Studio Umami
Sono italiani i primi vasi vinari al mondo in cocciopesto, toscani per la precisione, che da soltanto pochi mesi dall'uscita sul mercato nazionale ed estero hanno già fatto molto parlare di sé.
Sotto i riflettori delle principali emittenti televisive e raccontati dai più importanti quotidiani e riviste, i contenitori prodotti da http://www.drunkturtle.it/ si sono presentati per la prima volta al Vinitaly 2015 e tra pochi giorni sbarcheranno al Simei (Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento).

Ma che cosa sono esattamente questi contenitori?
I vasi vinari Drunk Turtle sono recipienti adatti per la vinificazione o per l'affinamento, prodotti con un materiale totalmente naturale ed antico, il cocciopesto, già conosciuto ed utilizzato dai romani e dai fenici, ma mai utilizzato fino ad oggi nel mondo dell'enologia.
Questa storica miscela composta da fermenti di laterizi macinati, sabbia, legante cementizio in bassa percentuale e acqua declorata, ha caratteristiche come la longevità, la resistenza ed un'elevata porosità, che la rendono unica ed irripetibile.
La forma ovoidale scelta per i vasi Drunk Turtle è stata pensata per facilitare la condensazione dei gas della fermentazione e la creazione di moti convettivi utili al mosto.
Essendo un materiale nuovo per il mondo dell'enologia, prove come la cessione di materiali pesanti e l'ossigenazione sono state necessarie per potersi affacciare al meglio sul mercato e riuscire a concorrere con altri recipienti da tempo conosciuti ed utilizzati come quelli in cemento, materiale non certamente nobile, in terracotta dalle piccole dimensioni ed in acciaio dall'estetica fredda e respingente.
Da gennaio 2015 fino al 15 di ottobre sono state fatte le analisi per valutare la cessione di materiali pesanti che hanno dato ottimi risultati.
Le prove di ossigenazione sono state eseguite per 4 mesi, da giugno a settembre, ed anche queste sono state più che soddisfacenti.
Le valutazioni organolettiche, dal canto loro, proseguono da gennaio e vengono svolte periodicamente comparando una partita di merlot in acciaio con una in cocciopesto.
Il vino affinato in cocciopesto risulta ad oggi, essere più aperto, pulito ed armonico, sia al naso che in bocca.
Ultimo nato in casa Drunk Turtle, a seguito di svariate richieste da parte di produttori anche esteri, il 25 ettolitri che sarà presente al Simei e va ad affiancare il 10 e il 17 ettolitri.
Drunkle Turtle perseguendo sempre la filosofia della qualità estrema, produce anche vasi vinari in getto di cemento 525 - titolo che sta ad indicare la tipologia più pregiata disponibile sul mercato - sabbia lavata, fibre di rinforzo naturali e acqua declorata.
Questi contenitori in cemento, che nascono in forma ovoidale come quelli in cocciopesto, possono essere personalizzati assecondando ogni desiderio, sia per ciò che riguarda le dimensioni, sia per ciò che concerne la decorazione esterna e di essi è possibile richiedere anche forme personalizzate.
Drunk Turtle sia per i vasi in cocciopesto che per quelli in cemento, non utilizza gabbie metalliche strutturali interne, al fine di evitare la formazione di dannose correnti elettrostatiche.

post correlato:
http://simei-2015-sostenibilita-e-analisi.html

mercoledì 28 ottobre 2015

Merano Wine Festival 2015, programma

Merano Wine Festival 24^ edizione 5-10 novembre 2015
Programma:
http://merano-winefestival/programma

Produttori:
http://merano-winefestival/wine-producers-2015

Degustazioni guidate:
http://merano-winefestival/international-winemasterclasses-2015

GourmetArena:
http://biodynamica/gourmetarena

Ticket Online:
(il biglietto d’ingresso per due giorni, comprende la MobilCard Alto Adige che permette di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici di tutta la Provincia di Bolzano)
http://merano-winefestival/tickets-packages

Orari di apertura
Bio & Dynamica
Venerdì | 6 novembre 2015 | 10:00-18:00
Merano WineFestival
Culinaria & Gourmet Arena
Sabato | 7 novembre 2015 | 10:00-18:00
Domenica | 8 novembre 2015 | 10:00-18:00
Lunedi | 9 novembre 2015 | 10:00-17:00
Luogo
Kurhaus di Merano
Corso della Libertà 33 | 39012 Merano (BZ)
www.kurhaus.it
post correlato:

lunedì 26 ottobre 2015

Guida vini Vitae 2016, Quattro Viti regione Marche.

È in arrivo l’edizione 2016 della Guida Vitae, che prosegue il progetto editoriale avviato nel 2015 da Ais (Associazione Italiana Sommelier).
La presentazione della Guida con la degustazione di tutti i vini premiati, avverrà a Milano venerdì 13 novembre 2015, dalle ore 14 alle ore 19 presso lo spazio The Mall del grattacielo Diamond Tower in piazza Lina Bo Bardi 1; tuttavia sono già disponibili on line le anteprime dei vini premiati con le Quattro Viti e con il Tastevin, lo speciale riconoscimento attribuito ai viticoltori che sono stati in grado di valorizzare un vitigno poco compreso o di dare nuovo valore a un territorio.
Per la regione Marche hanno ricevuto riconoscimento:
  • CASTELLI DI JESI VERDICCHIO CLASSICO IL CANTICO DELLA FIGURA RISERVA 2012 - Andrea Felici
  • CASTELLI DI JESI VERDICCHIO CLASSICO SAN NICOLÒ RISERVA 2013 - Brunori
  • CASTELLI DI JESI VERDICCHIO CLASSICO VILLA BUCCI RISERVA 2013 - Bucci
  • CIMAIO 2012 - Casalfarneto
  • CONERO GROSSO AGONTANO RISERVA 2011 - Garofoli
  • CONERO SASSI NERI RISERVA 2011 - Fattoria Le Terrazze
  • CONERO STILE LIBERO RISERVA 2011 - Angeli di Varano
  • KUPRA 2012 - Oasi degli Angeli
  • LACRIMA DI MORRO D’ALBA MARIASOLE 2012 - Lucchetti
  • LACRIMA DI MORRO D’ALBA PASSITO AMARANTO DEL POZZO BUONO 2012 - Vicari
  • MOSSONE 2012 - Santa Barbara
  • PELAGO 2011 - Umani Ronchi
  • QUINTA REGIO 2011 - Poderi Capecci San Savino
  • ROSSO PICENO SUPERIORE ROGGIO DEL FILARE 2012 - Velenosi
  • SANGIOVESE SALTAPICCHIO 2010 - Boccadigabbia
  • VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI CLASSICO SUPERIORE BALCIANA 2013 - Sartarelli
  • VERDICCHIO DI MATELICA CAMBRUGIANO RISERVA 2012 - Belisario
  • VERDICCHIO DI MATELICA JERA RISERVA 2011 - Borgo Paglianetto
  • VERDICCHIO DI MATELICA MIRUM RISERVA 2013 - La Monacesca
Sul sito http://www.aisitalia.it/ la lista completa:
http://www.aisitalia.it/Le_Quattro_Viti_AIS_2016.pdf

sabato 24 ottobre 2015

Locande con cucina nel cuore della Romagna

In Romagna, nei pressi di Galeata (FC) e di Dovadola (FC)
Osteria La Campanara e Trattoria Montepaolo
Locanda & Cucina
alleanza per il nuovo viaggiatore curioso e goloso
fonte: Associazione Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena
Locanda Osteria La Campanara - Pianetto di Galeata (FC)
Il micro borgo di Pianetto, uno splendido gioiello architettonico di pietra e di sasso, incastonato nell’alta valle del Bidente: ecco il regno di Roberto Casamenti e della sua compagna Alessandra, mentore intellettuale & cuoca sopraffina.
L’ex geometra e l’ex maestra fondarono qui dieci anni fa l’Osteria La Campanara nell’antica canonica del paese, affermatasi sulle più importanti guide gastronomiche e tre anni fa l’hanno sposata alla nuova Locanda.
I “nidi” per i moderni viaggiatori, constano di 7 camere di charme, mix di tecnologia e raffinato recupero della struttura esistente.
Piscina, bagno turco e piccolo centro benessere completano l'atmosfera di relax , compagni eletti del buon cibo e della suggestione degli scavi della città antica e Museo Archelogico Mambrini.
Qui siamo infatti nel Comune di Galeata, antica Mevaniola, città del re longobardo Teodorico e del grande San Ellero, con la sua Abbazia millenaria.
La cucina di Roberto e Alessandra (ove sono possibili anche mini corsi di cucina) è connaturata alle aziende agricole che forniscono all’osteria prodotti di qualità legati al circuito Slow Food: lavorazione dell'impareggiabile formaggio Raviggiolo, la manipolazione del pane realizzato con lievito madre e cotto nel forno a legna, visita a stalle e pascoli dove viene allevata la razza autoctona della bovina romagnola.
La verdissima Val Bidente offre possibilità di escursioni – sulla strada per Poppi e Arezzo - nel vicino Parco Nazionale delle foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna (Centro Visita in Santa Sofia), Diga e lago di Ridracoli, la visita a suggestivi rocche-castelli e interessanti musei in Civitella, Cusercoli , Meldola, Bertinoro e Forlimpopoli.
Per non parlare delle degustazioni nelle cantine vitivinicole, nonchè la conoscenza didattica del più grande gastronomo italiano in Casa Artusi a Forlimpopoli.
Locanda Osteria La Campanara
Via Pianetto Borgo, 24/a - 47010 Pianetto di Galeata (FC)
tel: 0543/981561
email:osteriaconlocandalacampanara@gmail.com
web: www.osterialacampanara.it
Locanda Trattoria Montepaolo - Montepaolo di Dovadola (FC)
Un terrazzo sulla magnifica Val Montone: la nuova Locanda di Franco Gamberini e della sua compagna Eleonora, integra la storica vocazione trattoristica di questo chef giovanissimo e creativo, laddove il cibo è lo strumento per comunicare il gusto per le cose semplici, buone, genuine.
Nel sereno ambiente panoramico di questo locale rustico-elegante, con una cucina ispirata ai sapori locali romagnoli, riveduti e rielaborati dalla sua mano ed intuizione, il piacere del cibo si unisce a quello del vino di qualità, con la ricerca di nuove cantine da proporre.
Le Camere e la Suites della Locanda Montepaolo, vecchio progetto che con tenacia Franco è riuscito a concretizzare nonostante le tante difficoltà, di una bella tonalità chiara nell’ambientamento of course rustico-elegante, sono ricavate nel ristrutturato casolare adiacente al ristorante.
Montepaolo, altura sui colli di Dovadola da dove si ammirano pianura e mare, è nota e frequentata per l’omonimo Eremo: luogo di riflessione spirituale del grande San Antonio di Padova, che lì a lungo meditò e assunse quel ruolo da protagonista nella storia del Cristianesimo.
La Locanda Trattoria Montepaolo risulta in posizione altresì strategica per visitare valori turistici e monumentali di questa parte di Romagna (Castrocaro Terme, Terra del Sole, i centri d’arte in Forlì e Faenza); nonché volge lo sguardo sulla Strada Statale 67 per Firenze, verso le gesta spirituali di Dante Alighieri (Acquacheta, Portico di Romagna, Val di Sieve).
Locanda Trattoria Montepaolo
Via Monte Paolo, 10 - 47013 Dovadola (FC)
tel: 0543 934406 - 348 2729098 - 0543 934406
email: info@trattoriamontepaolo.it
web: http://www.trattoriamontepaolo.it

giovedì 22 ottobre 2015

Simei 2015, sostenibilità e analisi sensoriale

ANALISI SENSORIALE: ASSET FONDAMENTALE PER IL SETTORE ENOLOGICO.
Due congressi patrocinati da OIV, Ceev, FIVS e relatori di calibro internazionale per tracciare l’identikit sensoriale del consumatore moderno.
Tutto a SIMEI 2015.
photo Simei
Sostenibilità e analisi sensoriale, due temi di grande attualità per il settore enologico che nella prossima edizione di SIMEI (Milano, 3-6 novembre 2015) saranno i focus dei Congressi Internazionali organizzati da Unione Italiana Vini e patrocinati nientemeno che da OIV (Organisation internationale de la vigne et du vin), Ceev (Comité Européen des Entreprises Vins), FIVS (Fédération Internationale des Vins et Spiriteux).
SIMEI è il punto di riferimento mondiale per il comparto della tecnologia del vino, non solo perché è una vetrina eccezionale delle migliori innovazioni del settore, ma anche perché è da sempre volontà di UIV, organizzatore della manifestazione fin dalla prima edizione del 1963, renderla un’occasione unica di formazione e aggiornamento professionale di altissimo livello.
Proprio a questo scopo anche nel 2015 per i Congressi Internazionali in calendario, sono stati chiamati i relatori più qualificati, ognuno in grado di dare il proprio contributo professionale e stimolare quello dei partecipanti.
Il 3 novembre si parlerà di Sostenibilità. “Sustainable viticulture as a tribute to wine quality”: il workshop sarà l’ideale prosecuzione del convegno fulcro dell’edizione 2013, un aggiornamento dello stato dell’arte per verificare a che punto è l’industria del vino in termini di sviluppo sostenibile.
A discuterne, come sempre, alcuni dei maggiori esperti in materia, tra cui i membri dello “Steering Committe” Ettore Capri Centro di ricerca sullo sviluppo sostenibile OPERA Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Osvaldo Failla Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali, Università degli Studi Milano, Philip Manson General Manager Sustainability at New Zealand Winegrowers co-chair of FIVS’ Sustainability Working Group, Allison Jordan Executive Director, California Sustainable Winegrowing Alliance, Vice President, Enironmental Affairs, Wine Institute.
La definizione classica del termine “sostenibilità” la caratterizza come un equilibrio tra aspetti sociali, culturali, economici e ambientali nella ricerca di soluzioni bilanciate ai bisogni del presente e del futuro.
Nonostante questo c’è nella pratica, una tendenza a far prevalere nel settore vitivinicolo l’aspetto ambientale, tralasciando o mettendo in second’ordine tutti gli altri.
Obiettivo del Congresso è quello di fotografare lo stato dell’arte rispetto alle principali iniziative in essere a livello globale, focalizzando l’attenzione sui diversi pilastri e sui diversi indicatori di quello ambientale, riportando nel contempo l’attenzione su un punto di vista più olistico nel giudizio di sostenibilità enologica, che necessariamente comprenda gli aspetti sociali ed economici e che includa anche l’analisi sensoriale come strumento di valutazione.

L’analisi sensoriale sarà il focus del Congresso del 4 novembre: “Discovery the sensory Factors” ne indagherà tutti gli aspetti, da quello scientifico a quello produttivo fino al punto di vista commerciale.
Anche in questo caso UIV ha convocato i maggiori esperti in materia.
Saranno infatti Anita Oberholser – PhD Cooperative Extension Specialist in Enology Department of Viticulture and Enology UC Davis – insieme a Hildegarde Heymann – Professor in Enology, Department of Viticulture and Enology, UC Davis – Ulrich Fisher – Kompetenzzentrum Weinforschung (Center for Wine Research) DLR Rheinpfalz Neustadt Germania – John Thorngate - Director, Sensory Department at Constellation Brands - Jennifer Jo Wiseman - V.P. Consumer and Product Insights, E. & J. Gallo Winery – a parlarne con i partecipanti al workshop.
La scelta di puntare l’attenzione specificatamente sull’analisi sensoriale nasce dall’impegno di Unione Italiana Vini nel dimostrare il suo valore scientifico come strumento di misurazione della qualità di un vino e il rigore dei suoi risultati, oggettivi e quantificabili.
Il dibattito che si svolgerà in occasione di SIMEI ha come obiettivo principale quello di arrivare alla codificazione di un linguaggio universale con scale di misura condivise: è questo infatti un passo necessario per il mercato.
È un format innovativo di completa condivisione dell’analisi sensoriale che coinvolge la comunità dei più accreditati stakeholder internazionali che sono chiamati a definire i profili sensoriali associabili alle diverse culture per tracciare un “identikit sensoriale” del moderno consumatore.

Il ruolo dei partecipanti ai due Convegni, diversi ma strettamente legati proprio dal fil rouge dell’analisi sensoriale nell’ambito enologico, sarà di primo piano.
UIV ha infatti deciso di riproporre l’originale formula interattiva in base alla quale al termine di ogni sessione di lavoro - cinque in tutto e ognuna autonoma - ci sarà una sorta di talk show, in cui tutti i presenti potranno intervenire in merito ai temi trattati, interagendo direttamente con i relatori e aderendo ad un’indagine sul livello di coinvolgimento al focus dell’analisi sensoriale.
photo Simei
Il programma dell’evento con tutte le informazioni:
http://www.simei.it/en/contenuti

SIMEI (Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento) è la fiera leader mondiale nella tecnologia del vino e l’unica manifestazione internazionale biennale che presenta contemporaneamente attrezzature, macchine e prodotti per la produzione, l’imbottigliamento e il confezionamento di tutti i liquidi alimentari.
Dalla prima edizione del 1963 SIMEI è organizzato da Unione Italiana Vini.

DATA 3 - 6 Novembre 2015
PADIGLIONI 9-11-13-15 del quartiere Fiera Milano, Rho (MI)
ORARIO dalle ore 09.00 alle ore 18.00.
fonte:
http://www.simei.it/IT/
post correlato:

martedì 20 ottobre 2015

Wine tour in pullman Castelli di Jesi con "Marche Flavoured".

Con l'autunno torna il wine tour in bus targato "Marche Flavoured".
Domenica 8 novembre 2015 dalle ore 10:00 alle ore 18:00, enoturismo in provincia di Ancona.
Visite e degustazioni con abbinamento cibo/vino in 3 eccellenti cantine dei Castelli di Jesi, muovendosi comodamente in bus.
Le cantine che andremo a visitare saranno:
Tenuta Mattei (Maiolati Spontini),
Azienda Agricola Ceci Enrico (S.Paolo di Jesi),
Azienda Agricola Quaresima (Cupramontana).
Aziende produttrici di Verdicchio Classico, Classico Superiore e vini rossi con uvaggi autoctoni, che saranno presentati anche in abbinamento con gastronomia locale.
_________________PARTENZE DA__________________
Civitanova Marche (parcheggio "Mercatone Uno" h.10),
Ancona sud (parcheggio "Pittarello" h.10.20),
Ancona nord (parcheggio "Gigolè" h.10.40)
*altre partenze su richiesta
_____________________COSTO______________________
€ 30 (comprendente: bus, visite alle cantine, 3 degustazioni dei vari vini di ogni azienda con abbinamento di cibo, assicurazione)
___________________INFO ADESIONI________________
333 8458530 / 329 0087414 / marche.flavoured@gmail.com

Org. Tec. C.M. viaggi - Macerata - Aut. Reg. n° 13795 - RCT C.C.V. Mondial Assistance - polizza 186404

Report wine tour Domenica 8 novembre 2015:
http://wine-tour-castelli-di-jesi-con-winesandtourism.html

lunedì 19 ottobre 2015

Verdicchio a Milano, Cupramontana Fuori Expo

Verdicchio a Milano, Cupramontana Fuori Expo dal 23 al 25 ottobre 2015.
Tre giorni dedicati alle eccellenze della capitale del Verdicchio dei Castelli di Jesi con laboratori di degustazione guidata a ingresso libero nello showroom Elica
photo by italianelbicchiere.it
Ufficio Stampa italianelbicchiere.it
Trasferta a Milano per il Comune di Cupramontana (An), che da venerdì 23 a domenica 25 ottobre farà tappa nel capoluogo lombardo per presentare le proprie eccellenze alimentari a migliaia di appassionati di enogastronomia.
Verdicchio a Milano, Cupramontana Fuori Expo” è il titolo della tre giorni che vedrà altrettanti laboratori di degustazione aperti al pubblico ospitati all’interno dello showroom Elica (via Pontaccio 8, zona Brera).

Gli spazi di via Pontaccio 8 (zona Brera) resteranno aperti venerdì dalle ore 17 alle 23, sabato dalle 11 alle 23 e domenica dalle 11 alle 21: durante i tre giorni sarà possibile conoscere da vicino i prodotti tipici del Comune dell’alta Vallesina, considerato la capitale del Verdicchio dei Castelli di Jesi, uno dei più importanti vini bianchi italiani, oltre ad essere sede del Museo internazionale dell’Etichetta.

Proprio al Verdicchio saranno dedicati tre laboratori di degustazione a ingresso libero guidati dal relatore dell’Associazione italiana sommelier Bruno Ferrari.
Venerdì 23 ottobre (ore 18.30 con replica alle 21.30) i riflettori si accenderanno sul Verdicchio Spumante in un percorso che accompagnerà i partecipanti tra le bollicine del Metodo Charmat, ideali al momento dell’aperitivo, fino al perlage più complesso delle versioni Metodo Classico, in grado di sfidare gli spumanti più prestigiosi.
Sabato 24, agli stessi orari, il focus sarà sulla recente mappatura dei vigneti di Cupramontana http://cupramontana-mappatura-vigneti.html : uno studio durato cinque anni ha permesso infatti di identificare i principali “cru” dei Verdicchio locali – distinti per terreni, microclimi e caratteristiche gustative – che saranno proposti in degustazione.
Il Verdicchio a tavola sarà, invece, il tema del laboratorio in programma domenica 25 ottobre alle ore 18, quando il principe dell’enologia marchigiana sposerà la gastronomia di Cupramontana.

domenica 18 ottobre 2015

Guida Veronelli 2016, regione Marche

Ottobre è il mese delle Guide Vini italiane.
Sono una decina le principali Guide, ognuna delle quali adotta differente metro di giudizio e differente taglio editoriale.
In conseguenza di ciò, le valutazioni raramente coincidono, perchè sono effetto dell'adozione di criteri più soggettivi che oggettivi; questo fatto, se da un lato può essere funzionale alla distintività della singola Guida, dall'altro può provocare un certo disorientamento tra i lettori.
Una conferma sostanziale di questa difformità di giudizi in ambito enoico, mi pare si possa ricavare dall'ultima edizione della Guida Oro I Vini di Veronelli 2016, disponibile in libreria a partire dal 22 ottobre 2015, ma le cui anteprime sono già on line.
La Guida curata da Brozzoni e Thomases, tradizionalmente prende più in considerazione i vini rossi rispetto ai bianchi ed anche la 28^ edizione conferma questo trend.
Il caso più eclatante mi pare sia quello della regione Marche, che vede 8 vini rossi premiati, secondo il mio punto di vista di eccellente fattura, ma incredibilmente nessun Verdicchio ottenere riconoscimento.
Super Tre Stelle regione Marche:
Conero Riserva Campo San Giorgio 2010 Umani Ronchi Osimo (AN)
Kupra Marche Rosso 2012 Oasi degli Angeli Cupra Marittima (AP)
Kurni Marche Rosso 2013 Oasi degli Angeli Cupra Marittima (AP)
Offida Rosso Barricadiero 2012 Aurora Offida (AP)
Offida Rosso Ludi 2012 Velenosi Ascoli Piceno (AP)
Oppidum Marche Rosso 2011 Ciù Ciù Offida (AP)
Rosso Piceno Superiore Campo delle Mura 2008 Terre Cortesi Moncaro Montecarotto (AN)
Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2012 Velenosi Ascoli Piceno (AP)

La Guida Veronelli 2016 ha premiato con il massimo riconoscimento Super Tre Stelle (tre stelle blu) 301 vini degli oltre 15.000 esaminati, ai quali è stato attribuito un punteggio pari o superiore a 94/100.
La lista completa:

venerdì 16 ottobre 2015

Hotel 2015 e Autochtona 2015 in video

photo by fierabolzano.it
Anche quest'anno Fiera Bolzano offre la possibilità di seguire Hotel e Autochtona, i due appuntamenti più importanti per i settori della ristorazione, hotellerie e produzione vinicola, in programma la prossima settimana da lunedì 19 a giovedì 22 ottobre.

Brevi e veloci reportage video all'interno di due canali Youtube dedicati, racconteranno tutte le attività, gli eventi e le novità direttamente dai settori espositivi.
Autochtona Channel - Hotel Channel
Autochtona Awards 2015
Partendo da nord, il premio Miglior Vino Rosso è andato al Raboso DOC Piave 2009 dell'azienda Ornella Molon Traverso.
È volato in Lombardia l’award nella categoria Miglior Vino Bianco, assegnato al Trebbiano di Lugana Brolo DOC 2014 di Cantina Marsadri.
Il premio Migliori Bollicine è andato invece al Lambrusco Rosé di Modena Spumante DOC Brut 2011 di Cantina della Volta.
Scendendo più a sud, la Toscana ha primeggiato nella categoria Miglior Vino Dolce con il "Vin Santo" DOC Colli dell'Etruria Centrale 2011 di Fattoria San Michele a Torri.
Infine, le isole: I Custodi delle Vigne dell'Etna ha ottenuto il riconoscimento per il Miglior Vino Rosato con il suo Alnus Etna Rosato DOC 2012, mentre il Premio Speciale Terroir, assegnato tradizionalmente all’etichetta che meglio rappresenta l’espressione del vitigno legato al suo territorio di riferimento, è andato alla Sardegna, con 'Entu, Vermentino di Sardegna DOC bio 2014 di Colline del Vento.
post correlato:
http://autochtona-2015-bolzano.html

mercoledì 14 ottobre 2015

Slow Wine 2016, Marche

I vini della regione Marche premiati dalla guida Slow Wine 2016 edita da Slow Food
VINO SLOW
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. Il Cantico della Figura 2012, Andrea Felici
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. Villa Bucci 2013, Bucci 
  • Falerio Pecorino Onirocep 2014, Pantaleone
  • K’Un 2012, Clara Marcelli
  • Lacrima di Morro d’Alba Sup. Orgiolo 2013, Marotti Campi
  • Offida Pecorino Artemisia 2014, Tenuta Spinelli
  • Offida Pecorino Donna Orgilla 2014, Fiorano
  • Offida Rosso Lupo del Ciafone 2012, San Filippo
  • Rosso Piceno Morellone 2010, Le Caniette
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Capovolto 2014, La Marca di San Michele
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Rincrocca 2013, La Staffa
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. San Michele 2013, Vallerosa Bonci
  • Verdicchio di Matelica Collestefano 2014, Collestefano
  • Verdicchio di Matelica Mirum Ris. 2013, Monacesca
GRANDE VINO
  • Conero Ris. Campo San Giorgio 2010, Umani Ronchi
  • Offida Rosso Ludi 2011, Velenosi 
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Apicus 2013, Ripa Marchetti
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. L’Insolito del Pozzo Buono 2013, Vicari
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Misco 2014, Tenuta di Tavignano
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Podium 2013, Gioacchino Garofoli
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Stefano Antonucci 2013, Santa Barbara
  • Verdicchio di Matelica Cambrugiano Ris. 2012, Cantine Belisario
VINO QUOTIDIANO
  • Lacrima di Morro d’Alba 2013, Stefano Mancinelli
  • Offida Pecorino 2014, San Filippo
  • Rosso Piceno Rosso Bello 2012, Le Caniette
  • Rosso Conero Le Terrazze 2013, Fattoria Le Terrazze
  • Rosso Conero Primo di Tre 2013, Angeli di Varano
  • Rosso Piceno Sup 2013, De Angelis
  • Rosso Piceno Sup. 2012, Aurora
  • Rosso Piceno Sup. Le Torri 2011, Tenuta Cocci Grifoni
  • Terre Silvate 2014, La Distesa
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Dominé 2014, Pievalta
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Il Priore 2013, Sparapani – Frati Bianchi
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Macrina 2014, Gioacchino Garofoli
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. San Nicolò 2014, Brunori
  • Verdicchio di Matelica Terra Vignata 2014, Borgo Paglianetto
  • Verdicchio di Matelica Villa Marilla 2014, Gatti Marco
Giudizi e valutazioni a questo sito:
http://www.slowfood.it/slowine/slow-wine-2016-con-verdicchio-e-montepulciano-le-marche-sono-in-grande-fermento/


=legenda=

Vino Slow
(tipicità, riconducibilità a vitigno e territorio).

Grande Vino
(livello assoluto).

Vino Quotidiano
(qualità-prezzo).




Presentazione Guida Slow Wine 2016:
Montecatini Terme (Pt)
Terme del Tettuccio
Sabato 24 ottobre 2015, ore 15.00
Maxi degustazione oltre 1000 etichette,
acquisto ticket on line:
http://www.ticketone.it/tickets.html

domenica 11 ottobre 2015

Offida, Marche, Italy

Promo video città.
Offida: provincia Ascoli Piceno, regione Marche.
Escursione nella città di Offida (AP) organizzata da www.picenumtour.it
http://youtu.be/1BcxNhZ0_Eo
Piazza del Popolo
l'arte del tombolo

venerdì 9 ottobre 2015

Cupramontana, presentazione risultati zonazione vigneti

La 78esima edizione della Sagra dell’Uva di Cupramontana (An), si è aperta con l’illustrazione delle sei zone territoriali individuate attraverso un lungo lavoro di analisi geologica e pedoclimatica.
photo by italianelbicchiere.it
comunicato stampa italianelbicchiere.it
Una terra vocata a una produzione enologica d’eccellenza, capace di evidenziare nel bicchiere peculiarità gustative strettamente legate al profilo geologico e pedoclimatico delle sue diverse contrade: la 78° edizione della Sagra dell’Uva di Cupramontana si è aperta giovedì 1 ottobre 2015 con la presentazione dei risultati del lungo lavoro di zonazione dei vigneti locali realizzato nell’ambito del percorso quinquennale di valorizzazione del Verdicchio.
A illustrare i diversi profili del vino del territorio, percorrendo con il calice in mano le sei diverse zone individuate all’interno del Comune di Cupramontana sono stati il coordinatore della guida Slow Wine per le Marche Francesco Quercetti e lo scrittore ed esperto di enogastronomia Maurizio Silvestri.
photo by italianelbicchiere.it
Il vino nel territorio di Cupramontana è sempre stato principalmente Verdicchio, che qui rappresenta storicamente uno dei baluardi della Doc dei Castelli di Jesi e nel corso degli anni si è sempre distinto per originalità e fedeltà territoriale, anche per la propensione a vinificare le uve di alcune zone o di singoli vigneti “in purezza” rispetto alla tendenza prevalente in altri Comuni ad assemblare uve provenienti da versanti diversi.
Proprio in virtù di questa caratteristica – ha sottolineato Francesco Quercetti – esiste la possibilità di individuare una certa riconducibilità dei vini ai diversi versanti di provenienza. In generale, a Cupramontana non si riscontrano la prontezza, l’ampiezza fruttata e la delicatezza olfattiva che è propria dei versanti più bassi della Doc, bensì un tratto aromatico molto complesso che emerge durante l’affinamento in bottiglia, anche dopo lunghi anni, una struttura robusta e tratti alcolici piuttosto importanti”.
Peraltro uno dei vini bianchi che hanno reso Cupramontana nota al mondo degli enofili fin dagli anni Ottanta è il Cuprese, ottenuto da uve Verdicchio provenienti da diversi versanti del territorio.
Infine, pur quantitativamente poco rilevante, esiste nell’area anche una produzione di vino rosso, proveniente da uve autoctone del centro Italia, principalmente Montepulciano e Sangiovese.
photo by italianelbicchiere.it
Lo studio del territorio – Il prezioso lavoro di analisi scientifica del territorio compiuto fino a oggi ha permesso di ricostruirne le peculiarità geologiche, idriche e agronomiche, ma anche storiche e culturali, che si ritrovano nei diversi vini.
In generale, dal punto di vista geologico il territorio cuprense – così come gran parte delle colline marchigiane – è stato in passato un fondale del Mare Adriatico: attraverso la combinazione di complesse dinamiche di trasgressione e regressione marina e di fenomeni tettonici le colline si sono formate nel periodo del Pliocene inferiore (più di 5 milioni di anni fa).
Ne consegue che la formazione geologica dominante è quella delle Argille Azzurre, che hanno caratteristiche diverse tra loro a seconda delle modalità di sedimentazione.
Inoltre una vasta parte del terroir cuprense – il versante che da San Michele e Manciano volge verso Staffolo – presenta una successione geologica diversa e più antica, risalente al Miocene, dominata dalla particolare formazione geologica Schlier e dalla formazione gessoso-solfiera.
Nel territorio di Cupramontana, così come in quello dei Castelli di Jesi in genere, non è possibile individuare suoli con caratteristiche assolutamente univoche – ha spiegato Maurizio Silvestri – poiché l’argilla è ovunque come una sorta di legante universale. Si può parlare dunque di “prevalenza” di una caratteristica su di un’altra a seconda del sottosuolo geologico e, seguendo la classificazione della carta regionale, si possono raggruppare alcune contrade a seconda dei suoli prevalenti”.

Le sei zone – Incrociando i dati geologici, ambientali e climatici che caratterizzano il profilo organolettico dei vini prodotti, è stato possibile individuare sei zone.
I versanti più noti, dove si trovano le contrade San Michele, Morella, Torre e Colonnara, sono quelli che guardano a sud–sud est, un’ampia sequenza di ripide colline assolate e ventilate che strizzano l’occhio al mare e in cui la vendemmia è solitamente precoce.
Potenza, struttura e sapidità si ritrovano nei vini del cru San Michele, mentre quelli di contrada Morella, con profilo simile, presentano un profilo aromatico, gustativo e salino leggermente meno complesso.
Il versante limitrofo a San Michele è quello di Manciano, Carpaneto, Brecciole e Accoli, un insieme di crinali con esposizioni variabili che volgono lentamente verso la piana di Jesi.
In questa zona i vini sono più freschi che potenti, sono dotati di buona salinità e aromi varietali.
Il versante ovest è occupato dalle contrade Salerna, San Bartolomeo, Barchio, Romita ed Esinante: le vigne sono rivolte verso l’Appennino e hanno esposizione mediamente fresca.
Molto spesso le uve di questo versante sono destinate a produrre spumanti dai profili aromatici interessanti.
A pochi passi si trova Poggio Cupro, il più alto dei cru cuprensi, situato sul versante nord ovest e le cui vigne tuttavia giacciono in un ampio crinale esposto a sud: i vini prodotti in questa zona solitamente godono di aromaticità ampia e solare, con sentori di fiori gialli e frutta, conditi di anice e ricordi minerali.
L’ultimo dei versanti cuprensi è quello di Pietrone, San Marco e Alvareto.
Situato nella zona nord-nord est di Cupramontana, è composto da crinali con diversa esposizione ed è l’area più fresca della zona.
Quello esposto maggiormente a nord e più aperto alle correnti fredde è sicuramente Pietrone.
Nella parte più alta le uve genericamente confluiscono nella produzione di spumante, mentre nel corpo centrale vengono utilizzate per la produzione di alcuni vini da singola vigna.
Sottoposte a surmaturazione (in alcune stagioni attaccate anche da muffa nobile) e raccolte negli ultimi periodi vendemmiali, le uve di questa zona mantengono ottimi caratteri di freschezza e salinità.
photo by italianelbicchiere.it
Mappatura delle 6 zone.
Zona gialla: Valle della Cesola (Contrada San Michele, Valle, Colonnara)
Zona marrone: Crinale Torre (Contrada Morella, Torre, Rovejano)
Zona verde: Valle della Cesola (Contrada Manciano, Carpaneto, Brecciole, Accoli, Spescia)
Zona azzurra: Versante nord e monte Follonica (Contrade Alvareto, Pietrone, San Marco di Sopra, San Marco di sotto, San Giovanni, Follonica)
Zona rosa: Versante ovest sud-ovest (Contrade Barchio, Esinante, Romita, Salerna, San Bartolomeo, Posserra, Malcupa)
Zona arancione: Frazione Poggio Cupro (Contrade Colmorino, Spezzo, Spezzole).

post correlato:
http://vino-di-cupramontana-diventa DeCo-html

mercoledì 7 ottobre 2015

Festival delle Terre 2015, Roma

12° FESTIVAL DELLE TERRE
PREMIO INTERNAZIONALE AUDIOVISIVO DELLA BIODIVERSITÀ
Non si vende la terra dove cammina il proprio popolo
Press Office / Artinconnessione
* La 12° edizione del Festival delle Terre - Premio Internazionale Audiovisivo delle Biodiversità torna a Roma dal 12 al 14 Ottobre 2015 negli spazi del Teatro Ambra Garbatella.
Il Festival delle Terre, organizzato dal Centro Internazionale Crocevia, presenta ogni anno una selezione di documentari italiani e internazionali che testimoniano l'universo dei diritti legati alla terra, attraverso gli occhi e le parole di chi ne è protagonista: piccoli produttori di cibo, comunità locali, popoli indigeni e tutti coloro che si battono in difesa della terra e della sovranità alimentare.
Storie che raccontano le resistenze e le alternative in un'ottica di conservazione della “biodiversità”, intesa come diversità biologica, sociale e culturale.
L'evento vuole contribuire a far conoscere l'identità culturale dei popoli, intesa, in senso lato, come l’insieme degli aspetti spirituali, materiali, intellettuali che contraddistinguono una società o un gruppo sociale.
Ecco perché l’iniziativa include anche vari documentari dedicati alla tematica dell'identità culturale e dei diritti dei migranti.
Non si vende la terra dove cammina il proprio popolo” Tashunka Witko (Cavallo Pazzo).
La dodicesima edizione del festival presenta 17 film dedicati a queste tematiche.
Quest’anno la 68ª Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2015 “Anno internazionale dei suoli” e l'evento romano sarà implementato dalla FAO.

La salvaguardia dei terreni per una migliore produzione alimentare e la tutela dei differenti ecosistemi della terra costituiscono da sempre questioni care al festival.
L’iniziativa ribadisce la necessità di incoraggiare il dibattito sull’argomento e dedica un’intera sezione tematica a tutte le opere audiovisive che trattano, illustrano, documentano l’impatto delle attività umane sulle terre per la produzione degli alimenti.

L'evento si articolerà in tre differenti sezioni tematiche:
1. Terre da rispettare, Terre da custodire, Terre da preservare, Terre da coltivare.
2. Popoli Indigeni: Racconti di dignità
3. Terre Resistenti: We feed the world. Resistenze e alternative.
photo by festivaldelleterre.it
L'inaugurazione del Festival delle Terre avrà luogo il 12 Ottobre alle ore 16.00 al Teatro Ambra.
Anche quest’anno il Festival del Centro Internazionale Crocevia propone un selezione di lavori provenienti sia dal cinema mainstream che da forme personali di film d’autore, documentari che raccontano storie utilizzando la lente del cinema del reale o quella del cinema di denuncia.
L'edizione si apre con una giornata interamente dedicata ai Popoli Indigeni che si conclude con la proiezione del film The Rice Bomber, lavoro coraggioso e provocatorio della regista Cho Li; dopo dodici edizioni, per la prima volta un film di fiction “poetico e politico” selezionato alla 64ª edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino nella sezione “Panorama”.
In programma nella seconda giornata del festival By the River (Sai Nam Tid Shoer) di Nontawat Numbenchapol, menzione speciale al 66° Locarno Film Festival.
Oltre a uno sguardo al panorama internazionale, anche tanti documentari di giovani registi italiani tra cui Brasimone di Riccardo Palladini (selezionato a Visions du rèel 2014), film sulla questione nucleare ambientato nell’appennino emiliano e Terra di transito di Paolo Martino (vincitore del premio Aquila Doc 2014), storia di un rifugiato curdo che tenta di raggiungere l’Europa affrontando tutte le difficoltà legate alla condizione di migrante.
Come di consueto il Festival, accanto a film provenienti dal mercato internazionale, ospiterà anche lavori di giovani emergenti ed autoproduzioni a dimostrazione di un rinnovato interesse per il documentario d’inchiesta e di denuncia.
Da quest’anno, oltre al Premio Crocevia, il premio Berta Film: un contratto di distribuzione, che permetterà al film vincitore di essere rappresentato sul mercato internazionale del documentario.
photo by festivaldelleterre.it
Il Festival delle Terre è organizzato dal Centro Internazionale Crocevia, associazione di solidarietà e cooperazione internazionale, attiva dal 1958 nei settori dell’educazione, della comunicazione e dell’agricoltura.
Crocevia promuove e implementa attività di formazione, campagne e progetti a sostegno di comunità indigene e contadine e si adopera nella costituzione di reti internazionali di solidarietà come il Comitato Internazionale per la Sovranità Alimentare (IPC on Food Sovereignity).
Programma:
12° FESTIVAL DELLE TERRE
12, 13, 14 ottobre 2015
Teatro Ambra Garbatella - Piazza Giovanni da Triora, 15 - Roma
Info:
www.festivaldelleterre.it
fb: festivaldelleterre
t. 3332258306
Prezzo per proiezione: 3 euro.

lunedì 5 ottobre 2015

Degustazione vini bianchi del Fermano

Domenica 4 ottobre 2015 si è tenuta a Fermo nella regione Marche, la prima edizione di "Di Uva in Vino", una manifestazione variegata, molto partecipata dal pubblico, imperniata su: folklore, mercatino dell'artigianato e delle eccellenze, convegno sulle prospettive del vino Fermano, degustazioni libere e degustazioni guidate di vini rossi e di vini bianchi del territorio.
Abbiamo partecipato alla degustazione guidata a cura di Ais Marche Delegazione di Fermo, di vini bianchi proposti da quattro aziende vinicole della provincia di Fermo.
Offida Passerina docg '14 - alcool 12,5% - circa € 9.
Santa Liberata
L'azienda con sede a Fermo, si estende anche nella limitrofa provincia di Ascoli Piceno; da qui provengono le uve Passerina destinate a questo vino dal colore giallo paglierino limpido e dai profumi intensi di pomacea, mela, pera e fiori bianchi.
Al gusto è molto piacevole, fresco e morbido.
Vino da aperitivi e antipasti di pesce.
Falerio Pecorino doc '14 - alcool 13% - circa € 9.
Cantina Di Ruscio
Ottenuto da uva Pecorino, fermentato e affinato in acciaio, si presenta alla vista di color giallo paglierino brillante.
Mediamente intenso al naso, caratterizzato da sensazioni di frutta fresca, pomacea, sfumature vegetali, mineralità.
Al gusto ha spiccata freschezza, è corposo e persistente.
Può accompagnare piatti impegnativi come ad esempio, rombo al forno, crostacei al vapore, tagliatelle ai frutti di mare.
Falerio Pecorino doc '13 Curtes - alcool 13% - circa € 12.
Le Corti dei Farfensi
Questo vino si colloca sulla falsariga del precedente.
Un Pecorino ugualmente con profumi agrumati d'erba cedrina, sottili e mediamente intensi, con l'unica variante che in bocca la freschezza tipica del vitigno, usufruendo di un anno in più d'invecchiamento, tende a virare su toni minerali, rendendo il quadro più avvolgente e maturo.
Marche bianco igt '13 Emmar - alcool 14% - circa € 15.
La Pila
La piccola azienda con sede a Montegiorgio, nasce nel 2006 e da pochi anni vinifica in proprio.
Propone questo vino ottenuto da uve Malvasia sottoposte a crioestrazione a -25° centigradi allo scopo di concentrare profumi, sapori, alcool e vinificate in acciaio.
Si presenta alla vista piuttosto consistente e di color giallo paglierino brillante.
Profumi sottili di frutta fresca, pesca gialla, sfumature esotiche, erbette aromatiche, maggiorana, acacia, che tornano al palato, per un sorso avvolgente, tendenzialmente morbido, pur se contrappuntato da eccellente freschezza.
Versatile in abbinamento: dai primi piatti di pasta, ai formaggi e ai salumi della tradizione locale.

sabato 3 ottobre 2015

Venezia Giulia igt ’13 Desiderium, Tenuta Luisa

Tenuta Luisa è un’azienda vinicola storica della Doc Isonzo in Friuli Venezia Giulia.
Dispone di circa 130 ettari di cui 85 vitati, per una produzione media annua di 350.000 bottiglie, divise in quattro linee commerciali: Edmida, Luisa, Brut Millesimeé, i Ferretti.
Alla collezione i Ferretti appartiene questo blend di Chardonnay, Sauvignon e Friulano, ottenuto da uve provenienti dai vitigni più vecchi e meno produttivi.
L’élevage su fecce nobili dura 10 mesi e l’affinamento delle tre varietà avviene separatamente: lo Chardonnay è affinato in tonneaux da 500 litri per 6 mesi, Sauvignon e Friulano affinati in acciaio.
Successivamente si procede all’assemblaggio con ulteriore affinamento di 3 mesi in acciaio e 2 in bottiglia.
Desiderium è prodotto in soli 3000 esemplari l’anno.
Si presenta alla vista di color giallo paglierino limpido.
In fase olfattiva appare moderatamente espressivo in prima battuta, ma tende ad aprirsi dopo breve ossigenazione, evidenziando i sentori di ananas, banana, frutto esotico che fanno da trave portante e le sfumature vanigliate e di crosta di pane.
Al palato sfoggia bella struttura, sapidità, sensazioni vivaci di frutto a polpa gialla, frutto di passione, accenni vegetali, toni vanigliati e amaricanti di pompelmo in chiusura.
L'avvolgenza alcolica contrappunta tali caratteri freschi, rendendo il quadro ben bilanciato e fine.
Versatile in abbinamento.
Temperatura di servizio non superiore a 10° centigradi.
Lo abbiamo degustato in una calda serata d'estate, su sgombri e merluzzi dell'Adriatico in griglia.
Venezia Giulia bianco igt '13 Desiderium - alcool 14% - circa € 14
Tenuta Luisa, via Campo Sportivo 13, Mariano del Friuli, località Corona (GO)
Tel: +39 0481 69680 - +39 345 8825321
Fax: +39 0481 69607
Email: info@tenutaluisa.it
Web: www.tenutaluisa.it
post correlato:

giovedì 1 ottobre 2015

Tre Bicchieri 2016, Marche

Come ogni anno www.gamberorosso.it comunica, divise per singola regione, le anteprime dei vini premiati con i Tre Bicchieri e gli altri premi speciali attribuiti dalla Guida Vini d'Italia 2016 che sarà ufficialmente presentata il 17 ottobre a Roma.
Elenco Tre Bicchieri 2016, regione Marche
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Villa Bucci Ris. ’13 - Bucci
  • Il Pollenza ’12 - Il Pollenza
  • Kupra ’12 - Oasi degli Angeli
  • Offida Pecorino Artemisia ’14 - Tenuta Spinelli
  • Offida Pecorino Donna Orgilla ’14 - Fiorano 
  • Rosso Piceno Morellone ’10 - Le Caniette 
  • Rosso Piceno Sup. Roccaviva ’12 - Terre Cortesi Moncaro
  • Rosso Piceno Sup. Roggio del Filare ’12 - Velenosi
  • Teodoro ’12 - Muròla 
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Il Cantico della Figura Ris. ’12 - Andrea Felici
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Stefano Antonucci ’13 - Santa Barbara
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Grancasale ’13 - CasalFarneto
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Il Priore ’13 - Sparapani - Frati Bianchi
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Misco ’14 - Tenuta di Tavignano
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Podium ’13 - Gioacchino Garofoli
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Qudì ’13 - Roberto Venturi
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Vecchie Vigne ’13 - Umani Ronchi
  • Verdicchio di Matelica Cambrugiano Ris. ’12 - Belisario
  • Verdicchio di Matelica Collestefano ’14 - Collestefano
post correlato: