lunedì 30 marzo 2020

Offida Rosso Docg '11 Grifola, Poderi San Lazzaro

Fondata all'inizio degli anni 2000, Poderi San Lazzaro si trova ad Offida (AP) nella parte meridionale della regione Marche.
Collocata a circa 290 metri sul livello del mare, a 15 chilometri dalla costa Adriatica e 25 dall'Appennino, dispone di circa 15 ettari vitati, per una produzione media annua di 50.000 bottiglie, destinate essenzialmente alla valorizzazione dell'autoctono.
L'azienda è in grado di proporre elevati standard su tutta la gamma, può quindi essere di riferimento a chi intenda cogliere lo stile produttivo, le peculiarità del territorio.
Una conferma di tale sintonia territoriale possiamo trovarla in questo Offida Rosso Docg Grìfola dell'annata 2011, ruvido quanto basta per ricordarci il tratto rurale d'origine, altresì aperto a gusti e tendenze metropolitane.
Ottenuto da uve Montepulciano provenienti da vigneti vecchi di 40 anni, maturato 16 mesi in barrique, affinato 6 mesi in bottiglia, si presenta rosso granato, mattonato sull'unghia, impenetrabile, con depositi tartarici.
Profilo olfattivo austero, scostante, più complesso che intenso; i toni sono quelli catramosi del vino d'antan.
Cenni speziati, radice di liquirizia, humus, riducono il frutto a ruolo di comprimario.
L'elevato tenore alcolico punge, sovrasta, si attenua solo dopo ossigenazione.
Al palato questa sorta di scontrosità olfattiva trova parziale smentita.
Le glicerine e il legno piccolo contrastano da par loro le durezze, ammorbidiscono un quadro ciononostante solido e puntuto.
Ritornano i contorni varietali fruttati, la ciliegia sciroppata e in confettura, financo sfumature torrefatte, creme brulèe.
Chiusura vibrante di tannino e di tenore acido/sapido.
Degustato a 19°C.
Valutazione @avvinatore 89/100.
Offida Rosso Docg '11 Grìfola
15% vol.
Consigliato su arrosti, coniglio in potacchio.
Abbinato su:
tagliata di manzo con rucola, balsamico, grana
Poderi San Lazzaro
contrada San Lazzaro, 88
63073 Offida (AP)
Tel. 3358252640
Email: info@poderisanlazzaro.it
Web: https://www.poderisanlazzaro.it/

lunedì 23 marzo 2020

Vinitaly rinviato al 2021, possibile evento innovativo in autunno 2020

CdA straordinario per la ridefinizione di tutti gli assetti organizzativi e dei calendari Italia ed estero.
GRUPPO VERONAFIERE: NEW DEAL PER AFFRONTARE IL POST EMERGENZA CORONAVIRUS.
Il presidente Danese: «Ridefinizione di obiettivi e strategie del Gruppo per proseguire l’attività in Italia e all’estero e ripartire prontamente quando si tornerà a pieno regime».
Il direttore generale Mantovani: «Il post emergenza per noi si chiama rinascita. Rivoluzionato il calendario per sostenere il business delle imprese e dei settori. Vinitaly al 2021, nelle date già fissate nel calendario del prossimo anno: 18-21 aprile. Investimenti straordinari sugli eventi di settore all’estero».
Verona, 23 marzo 2020 – Il Gruppo Veronafiere ridefinisce gli assetti per riorganizzare la propria attività e affrontare sia l’attuale emergenza, sia la riprogettazione di tutte le azioni in vista della ripresa. «Il perdurare dell’emergenza Coronavirus a livello nazionale, con il susseguirsi dei decreti urgenti della presidenza del Consiglio dei ministri, e la più recente propagazione dello stesso a livello europeo e non solo, hanno reso improcrastinabili alcune decisioni. Per tali ragioni il consiglio di amministrazione, d’intento con la direzione generale e il management, ha deliberato oggi in merito a molteplici aspetti essenziali per il proseguimento dell’attività del Gruppo. Fra questi, la ridefinizione di obiettivi, strategie e investimenti per la messa in sicurezza dei prodotti, della propria clientela e del business dei settori correlati», sottolinea il presidente di Veronafiere Maurizio Danese. «Occorre ricordare – conclude Danese – che questa situazione complessa ha avuto un impatto dirompente anche sull’industria fieristica europea. Ad oggi, sono oltre 200 le manifestazioni sottoposte a revisione di calendario, con una perdita complessiva che sfiora i 6 miliardi di euro e 51.400 posti di lavoro a rischio, senza considerare l’indotto e la perdita di 39 miliardi di euro di export generati dalle rassegne internazionali per le PMI europee».
Di seguito i punti principali dei provvedimenti adottati dal CdA del Gruppo Veronafiere, riunitosi oggi in convocazione straordinaria.
Per la prima volta nella propria storia, anche Vinitaly dovrà posticipare la sua 54 ª edizione.
Con essa sono rinviate anche le concomitanti Sol&Agrifood ed Enolitech.
Le nuove date delle manifestazioni sono perciò riprogrammate al 18-21 aprile 2021, mentre Veronafiere concentrerà la seconda parte dell’anno 2020 al sostegno del business delle aziende italiane sui mercati.
Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: «Il post emergenza per noi si chiama rinascita, che fino all’ultimo abbiamo continuato a confidare potesse avvenire a giugno. Ma la crisi sanitaria si è, come evidente a tutti, decisamente inasprita e ciò che inizialmente sembrava possibile ora non lo è più. Vinitaly, In accordo con le organizzazioni di filiera, Vinitaly, Sol&Agrifood ed Enolitech si spostano quindi al prossimo anno. Per questo – conclude Mantovani –, oltre a lavorare con investimenti straordinari sui nostri eventi internazionali Vinitaly Chengdu, Vinitaly China Road Show, Wine South America (23-25 settembre 2020), Vinitaly Russia (26 e 28 ottobre 2020), Vinitaly Hong Kong (5-7 novembre 2020), Wine To Asia (9-11 novembre 2020) e le iniziative della Vinitaly International Academy, ci mettiamo a disposizione del settore e del sistema della promozione per considerare la realizzazione di un evento innovativo il prossimo autunno a servizio delle aziende».
La decisione del riposizionamento di Vinitaly al 2021 è stata presa d’intesa con i rappresentanti delle associazioni di settore: Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc, Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, Sandro Boscaini, presidente di Federvini, Luca Rigotti, coordinatore settore vino Alleanza Cooperative e Matilde Poggi, presidente della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.
Modifiche al calendario degli eventi.
Veronafiere, in quanto organizzatore diretto delle proprie rassegne, a causa dell’epidemia di Coronavirus ha dovuto necessariamente riposizionare nel giro di due settimane un calendario di eventi che ne conta circa 70 in programma nel corso dell’anno tra Italia ed estero, alcuni fortemente radicati nella loro stagionalità.
Di seguito il calendario con i principali eventi organizzati direttamente da Veronafiere o da terzi che hanno subito modifiche. 
EVENTO ITALIADATA IN CALENDARIONUOVA DATA
Model Expo Italy - Elettroexpo7-8 marzo 202021-22 novembre 2020
SportExpo6-8 marzo 2020Posticipato a data da definire
Samoter - Asphaltica -ICCX Southern Europe16 -20 maggio 202021-25 ottobre 2020
LetExpo16-20 maggio 2020Posticipato a data da definire
Automotive Dealer Day19-21 maggio 202015-17 settembre 2020
Veronafil22-24 maggio 202021-23 maggio 2021
Verona Mineral Show Geo business22-24 maggio 202021-23 maggio 2021
Vinitaly - Sol&Agrifood - Enolitech14-17 giugno 202018-21 aprile 2021
Opera Wine                                    13 giugno 202017 aprile 2021
Vinitaly And the City12 -15 giugno 202016-19 aprile 2021
Innovabiomed15-16 giugno 2020Posticipato a data da definire
Art Verona16-18 ottobre 202011-13 dicembre 2020
Oil&NonOil20-22 ottobre 202021-23 ottobre 2020 
EVENTO ESTERODATA IN CALENDARIONUOVA DATA
Vinitaly Chengdu22-25 marzo 2020Posticipato a luglio 2020
Fieragricola Marocco @Siam14-19 febbraio 2020Annullato
Living Italy @Design Shanghai12-15 marzo 202026-29 maggio 2020
Bellavita Expo Varsavia21-23 aprile 202030 giugno-2 luglio 2020
Vinitaly China - Road Show15-19 giugno 2020Posticipato
Bellavita Expo Amburgo20-24 giugno 202012-16 marzo 2021
Aggiornamento del 16/03/2021
Vinitaly 54^ edizione posticipata al 2022:

giovedì 12 marzo 2020

Verdicchio Castelli di Jesi Doc Classico Superiore '18 Verde Ca'Ruptae, Moncaro winery

Fondata intorno alla metà degli anni '60 Terre Cortesi Moncaro è una delle cantine cooperative più importanti della regione Marche.
Dispone di circa 1.200 ettari vitati suddivisi tra le provincie di Ancona ed Ascoli Piceno, per una produzione media annua di 7/8 milioni di bottiglie; ha tre cantine di trasformazione, due in provincia di Ancona (a Montecarotto nell’areale del Verdicchio e a Camerano nell’areale del Rosso Conero), una in provincia di Ascoli Piceno (ad Acquaviva Picena nell’areale del Rosso Piceno).
Innumerevoli sono le etichette, rivolte a diverse fasce commerciali, capaci quindi di soddisfare qualsiasi esigenza.
Verde Ca' Ruptae è un Classico Superiore di bella stoffa, stabile su alti livelli in tutte le edizioni, riferimento d'eccellenza per la tipologia, altresì destinato al consumo di massa in considerazione del favorevole rapporto qualità/prezzo.
Ottenuto da uve Verdicchio provenienti da tre vigneti dell'area classica d'età compresa tra 8 e 30 anni sottoposte a criomacerazione prefermentativa, fermentato in acciaio con lieviti selezionati, maturato sulle fecce fini per circa 4 mesi, affinato in bottiglia, appare giallo paglierino limpido su tonalità verdi.
Profilo organolettico imperniato su freschezze agrumate, iodate, fiori e frutti bianchi, anice, mineralità, pietra focaia.
Pungente e citrino più al naso che al palato, laddove tornano le glicerine e gli effetti compensativi prodotti da sosta sur lies e batonnage.
Vena acido/sapida e toni ammandorlati appaiono nel finale a ricordarci il tratto distintivo.
Vino di territorio, fine e corposo, varietale.
Degustato a 15°C ad una /temperatura superiore a quella standard per i vini bianchi (10°-12°), al fine di dilatare i marcatori e favorirne la percezione.
Valutazione @avvinatore: 87/100.
Consigliato su cucina di mare o carni bianche, crostacei, sgombro al forno, risotto alla marinara.
Abbinato su frittura di mare:
Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore '18 Verde Ca'Ruptae
13,5% vol.
Moncaro
Via Piandole, 7/a 60036 Montecarotto (An)
Tel: 0731 89245
Fax: 0731 89237
Email: ecommerce@moncaro.com
Web: http://www.moncaro.com/it/

venerdì 6 marzo 2020

Falerio Doc time, degustazioni

La Denominazione d'Origine Controllata marchigiana Falerio fa riferimento all'intero territorio amministrativo delle provincie di Ascoli Piceno e Fermo.
Si fa derivare il nome della Doc Falerio dall'antica città "Faleria Augusta", l'attuale Falerone in provincia di Fermo: situata tra le opulente città di Ausculum (Ascoli Piceno) e Firmum (Fermo), era nota già ai tempi della Roma Imperiale per le ottime uve e per le produzioni agrarie in genere.
Ancor oggi nella moderna Falerone possiamo ammirare i resti dell'anfiteatro e del tempio romano a testimonianza di quella fama e delle radici storiche.
A partire dagli anni '70 Falerio diventa sinonimo di vino quotidiano, territoriale, di larga diffusione.
Accompagna egregiamente i piatti della tradizione, sia di terra che di mare: molluschi, crostacei, frittura di paranza, spaghetti alle vongole, zuppe di pesce, passatelli, maccheroncini al ragù, ciauscolo, formaggi freschi o semistagionati, olive all'ascolana, pollo in potacchio, persino focaccia farcita e pizza napoletana.
Preferibilmente in abbinamento a piatti con tendenza dolce, di media grassezza o morbidezza, che ne esaltino per contrasto i caratteri organolettici.
Due sono quindi le ragioni del successo avuto in passato: favorevole rapporto qualità/prezzo, versatilità d'abbinamento.
Per quanto riguarda le caratteristiche organolettiche, possiamo addentrarci in qualche ulteriore analisi.
Il vino Falerio essendo ottenuto da un blend di uve, può presentare delle variabili, anche in considerazione del terroir di provenienza; tuttavia si può a grandi linee individuarne i marcatori principali.
Il vino Falerio si presenta generalmente di color giallo paglierino brillante, occasionalmente con sfumature verdi.
Al naso non è molto intenso e complesso; presenta fini note floreali, frutta bianca, raramente di tipo tropicale, sfumature vegetali.
Al gusto è secco e sapido, si avvertono sensazioni fresche di acidità, pomacea, una certa ruvidezza dettata dalla maggiore o minore incidenza delle varie componenti del blend, di solito con finale lievemente ammandorlato.
Proprio tali caratteristiche organolettiche che favoriscono la versatilità d'abbinamento, lo hanno potuto etichettare come vino quotidiano e della tradizione.
Purtroppo nonostante tali valori enologici e tale retroterra storico culturale, la Denominazione è andata nel corso degli anni progressivamente squalificandosi, per il disinteresse dei produttori, per la crescente tendenza verso produzioni da monovitigno, per gli espianti di Trebbiano.
Oggi sul mercato non è raro trovare Falerio Doc anonimi, tendenzialmente acerbi, connotati da eccessiva magrezza.
Stante questa situazione, mi pare di poter dire che sia oggi complicato realizzare un progetto valido di recupero della tipologia; tuttavia è anche vero che per fissare il tratto distintivo territoriale, fattore sempre più indispensabile per ritagliarsi spazi di mercato e dare prospettiva, sarebbe utile ripartire dalle fondamenta.
Occorrerebbe cioè, secondo il mio punto di vista, avere il coraggio di ripercorrere sentieri dismessi o in stato di abbandono, per renderli di nuovo praticabili, provando a recuperare tipologie tradizionali in grado di veicolare storia.
Info di base Denominazione d'Origine Controllata.
La Doc Falerio fu istituita nel 1975, successivamente più volte modificata fino al 2014.
Base ampelografica, Trebbiano 20%-50%, Passerina 10%-30%, Pecorino 10%-30%; possono concorrere altre uve a bacca bianca autorizzate in regione Marche fino a un massimo del 20% (n.d.r.: Trebbiano funge da uva neutra, che non modifica il profilo fruttato di Passerina e quello acido/sapido di Pecorino).
Nel 2011 fu istituita la Doc Falerio Pecorino la cui base ampelografica è almeno 85% Pecorino.
Esiste un unico disciplinare per le due Doc, che norma le differenze tra le due tipologie per ciò che riguarda rese per ettaro, fittezza sesti d'impianto, composizione varietale, titolo alcolometrico.
Di seguito tre Falerio Doc annata 2018 paradigmatici degli attuali standard, tutto sommato dignitosi, freschi e fruttati, inadatti all'invecchiamento, da consumarsi preferibilmente nell'arco di due/tre anni.
Prezzo sullo scaffale circa € 6.
Degustati a 16°C, quindi a temperatura superiore a quella standard per i vini bianchi (10°-12°C), allo scopo di dilatare i marcatori e favorirne la percezione.
Falerio Doc '18
12% vol.
Società Agricola San Filippo
http://www.vinisanfilippo.it/
Limpido, giallo paglierino scarico.
Intenso al naso, ma non molto complesso.
Discreto equilibrio al palato tra parti dure e morbide: note agrumate, biancospino, impronta di tipo vegetale.
Sviluppa scarsamente in ampiezza e persistenza, tuttavia conserva l'impronta autentica, ammandorlata.
Può giovarsi di ossigenazione.
Valutazione @avvinatore: 73/100.
Falerio Doc '18
12,5% vol.
Tenuta De Angelis
http://tenutadeangelis.no-ip.biz/index.php/it/
Cristallino, giallo paglia con riflessi oro.
Mediamente intenso e complesso.
Polpa d'agrume, fiori bianchi, pulito, tendente al morbido con doti d'avvolgenza, laddove il ricco bagaglio glicerico, oppositore della vena acido/sapida, e il frutto tropicale, neutralizzatore del tratto "rurale" tipico, ammorbidiscono da un lato, ma offuscano il tratto distintivo dall'altro.
Valutazione @avvinatore: 73/100.
Falerio Doc '18 Oris
13% vol.
Azienda Vitivinicola Ciù Ciù
http://www.ciuciuvini.it/
Giallo paglia con riflessi verdi e oro, cristallino.
Mediamente intenso e complesso.
Spunti floreali in evidenza, fiore di zagara, mela golden, sottofondo di tipo vegetale, ruvidezze sapide e ammandorlate.
Calore alcolico e glicerine danno ampiezza, discreta persistenza, controbattono la vena acido/sapida che torna decisa nel finale, non pregiudicano la riconoscibilità.
Direi un Falerio nel segno della tradizione.
Valutazione @avvinatore: 77/100.

mercoledì 4 marzo 2020

Vinitaly rinviato a giugno,Veronafiere riposiziona le date

VINITALY, VERONAFIERE RIPOSIZIONA LA DATA:
DAL 14 AL 17 GIUGNO 2020
IL 13 GIUGNO L’ANTEPRIMA DI OPERAWINE CON WINE SPECTATOR
DECISIONE CONCERTATA CON LE PRINCIPALI ASSOCIAZIONI DI SETTORE, IL PRESIDENTE DELLA REGIONE VENETO E IL SINDACO DI VERONA
Verona, 3 marzo 2020 –In considerazione della rapida evoluzione della situazione internazionale che genera evidenti difficoltà a tutte le attività fieristiche a livello continentale, Veronafiere ha deciso di riposizionare le date di Vinitaly, Enolitech e Sol&Agrifood dal 14 al 17 giugno 2020, ovvero nel periodo migliore per assicurare a espositori e visitatori il più elevato standard qualitativo del business”. Così Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere in chiusura del Consiglio di amministrazione della Spa, riunitosi oggi.
Vinitaly, insieme ad OperaWine – ha proseguito il direttore generale –, si svolgerà quindi in un contesto temporale in cui grandi eccellenze del made in Italy, quali Cosmoprof e Salone del mobile, per esempio, avranno il compito di rilanciare con forza l’attenzione dei mercati internazionali e l’immagine dell’Italia. In questo frangente ringraziamo le aziende per la fiducia che ci stanno dimostrando”.
La decisione è stata frutto di un’attenta analisi dei dati disponibili oltre che dell’ascolto delle posizioni degli stakeholder del mercato, incluse le principali associazioni di settore: Unione Italiana Vini, Assoenologi, Federvini, Federdoc, Federazione Vignaioli Indipendenti e Alleanza delle Cooperative settore vitivinicolo.
Lo spostamento a giugno di Vinitaly e di altre importanti manifestazioni internazionali nelle città di Milano e Bologna – spiega Maurizio Danese, presidente di Veronafiere – è un segnale che il made in Italy scommette su una pronta ripresa economica nei settori chiave del sistema-Paese. Auspichiamo quindi che il nuovo calendario fieristico nazionale possa generare una rinnovata fiducia ed essere strumento con cui capitalizzare la ripartenza del nostro Paese”.
Veronafiere attiverà una task force per assistere i propri clienti in ogni ambito necessario alla riorganizzazione delle manifestazioni posticipate e in stretta collaborazione con le associazioni di riferimento predisporrà tutte le azioni di incoming necessarie a garantire la presenza di buyer e operatori professionali qualificati.
Sulle nuove date, inoltre, Confcommercio Verona e Cooperativa Albergatori Veronesi hanno espresso massima disponibilità per favorire lo spostamento delle prenotazioni.
Nel 2021 Vinitaly sarà in calendario nelle sue date consuete (18-21 aprile); date che sono frutto dell’accordo con Union des Grands Crus de Bordeaux (UCGB) col quale dal 2013 c’è un accordo nato per incontrare le esigenze dei protagonisti del mondo del vino, buyer e stampa internazionale in particolare.
TUTTE LE NUOVE DATE DELLE INIZIATIVE DI VINITALY
Vinitaly Design International Packaging Competition 25 marzo 2020
5StarWines / Wine without Walls 15-17 aprile 2020
VIA-Vinitaly International Academy 8-12 giugno 2020
Vinitaly and the City 12-15 giugno 2020
OperaWine 13 giugno 2020
Vinitaly-Sol&Agrifood-Enolitech 14-17 giugno 2020
LE DICHIARAZIONI DELLE ASSOCIAZIONI DI SETTORE
Ernesto Abbona, presidente Unione Italiana Vini: “Condividiamo in pieno le scelte di Veronafiere, sia per quanto riguarda la decisione presa, sia per la relativa collocazione temporale insieme ad altri grandi eventi come Cosmoprof di Bologna e il Salone del Mobile di Milano, che daranno un segnale importante per la ripresa del Paese”.
Sandro Boscaini, presidente Federvini: “Occorre dare un messaggio forte al Paese. Se agiamo uniti nel contesto dello spostamento di data, non solo di Vinitaly, ma di altri grandi eventi internazionali che si svolgeranno in Italia a giugno, potremo contribuire in modo corale al rilancio dell’immagine positiva che merita il made in Italy”.
Riccardo Cotarella, presidente di Assoneologi: “La decisione assunta da Veronafiere su Vinitaly e supportata dalle associazioni della filiera, deriva da considerazioni intelligenti e imprenditoriali. Non si può immaginare un Vinitaly fiore all’occhiello del settore vitivinicolo italiano, nonché evento che tutto il mondo ci invidia, ridimensionato più o meno fortemente nelle presenze di operatori che al momento danno previsioni non soddisfacenti. Questo significa tutelare l’operatività dei nostri produttori e allo stesso tempo proteggere l’immagine del vino italiano e di Vinitaly nel mondo”.
Matilde Poggi, presidente Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti: “Siamo d’accordo con Veronafiere sulla necessità di modificare le date in calendario di Vinitaly. Giugno è l’ultima data utile per un evento sul vino. Come Fivi siamo comunque pronti ad un grande impegno per partecipare, dal momento che questo mese è dedicato tradizionalmente alle lavorazioni in vigna”.
Riccardo Ricci Curbastro, presidente Federdoc: “La nostra posizione è di non dare messaggi negativi al mercato, specie in un momento cruciale per il sistema Paese e per il settore. La situazione negli ultimi giorni è stata diversa da quella sperata e per questo ci sentiamo di condividere la scelta di Veronafiere e di stare sulla stessa linea di Vinitaly, pur consapevoli che ci sarà molto da fare”.
Luca Rigotti, coordinatore settore vino di Alleanza Cooperative: “Condividiamo la scelta di Veronafiere per lo spostamento delle date di Vinitaly. Ora lavoriamo assieme alla fiera affinché il mondo del vino possa dare un messaggio positivo all’economia nazionale”.
Vinitaly 54^ edizione rinviata al 2021: