mercoledì 27 dicembre 2017

Enoturismo in legge bilancio.

Legge Bilancio: Dario Stefàno (Gruppo Misto), “Norma su Enoturismo è realtà".
Le cantine che vorranno far conoscere e promuovere il vino nei luoghi e negli spazi di produzione, e raccontare la bellezza delle autoctonie, avranno accesso a semplificazioni, agevolazioni e ai benefici fiscali previsti per gli agriturismo. E’ un grande successo che dà dignità ad una particolare branca di un settore strategico che in Italia vale più di 2,5 miliardi di euro all’anno e che ora, con una norma specifica, è destinato a crescere esponenzialmente nei prossimi. Si parlava da tempo di norme per l’enoturismo: oggi c’è una legge che è finalmente realtà". E’ il commento del senatore Dario Stefàno (Misto), Capogruppo in Commissione Agricoltura di Palazzo Madama, all’approvazione definitiva, da parte del Parlamento, della Legge di Bilancio che ha introdotto per la prima volta la disciplina dell’enoturismo, di cui lo stesso Stefàno è stato promotore, primo firmatario e animatore.
L’obiettivo - continua Stefàno - era disciplinare l’attività di centinaia di aziende italiane e valorizzare i territori di produzione che ospitano oltre 15 milioni di turisti e winelovers ogni anno. Per questo ho voluto cogliere l’opportunità della legge di bilancio intervenendo con lo sviluppo di un impianto normativo semplice che rappresenta un straordinario traguardo per il mondo enologico raggiunto anche grazie alla positiva interlocuzione con la struttura legislativa del Mipaaf e con lo stesso Ministro Martina e con i colleghi della ComAgri della Camera dei Deputati".
Alle cantine basterà presentare una SCIA al comune di competenza per esercitare le attività di promozione e conoscenza del vino.
A tali attività saranno applicate le disposizioni fiscali contenute nella legge fiscale sull’agriturismo, la n. 413 del 1991, mentre il regime forfettario dell’imposta sul valore aggiunto sarà applicato solo per i produttori agricoli che svolgono la propria attività nell'ambito di un'azienda agricola (articoli 295 e seguenti della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006).
Con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, da adottare d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni, saranno ora da definire linee guida e indirizzi in merito ai requisiti ed agli standard minimi di qualità per l'esercizio dell’attività enoturistica, che peraltro saranno omogenei su tutto il territorio nazionale. “Abbiamo declinato compiutamente la straordinaria portata di una attività complementare a quella di produzione del vino, andando a riempire lo spazio lasciato vuoto lo scorso anno dal Testo Unico del Vino. Ora dobbiamo concentrarci sull’istruzione e sulla formazione per irrobustire la cultura del vino e diventare leader assoluti nel mondo. Nella prossima legislatura l’impegno è di estendere le norme all’olio extravergine".
Nel dettaglio:
http://www.gamberorosso.it/it/vini/1046556-l-enoturismo-e-legge-ecco-cosa-cambia-punto-per-punto

domenica 17 dicembre 2017

Verdicchio Castelli di Jesi Doc Classico Superiore '11 Superum Mare, Quota 33

Elaborato in via sperimentale da cantina Quota 33 di Gianluca Bartolucci, oggi non è più in produzione.
La piccola azienda di Morro d'Alba prova a percorrere strade nuove, nell'intento di coniugare naturalità, tradizione, ricerca e innovazione.
Un esempio di ciò è stato questo vino, ottenuto da uve Verdicchio surmature, vinificato 70% in cemento vetrificato e 30% in legni di primo passaggio, con sosta sulle fecce nobili, non filtrato, che però non ha dato risultati apprezzabili.
Un Verdicchio "orange" a dir poco inconsueto per cromatismi e sostanza, che evidenzia chiari limiti di tenuta.
Colore verde oro carico con velature.
Quadro evoluto, oserei dire seduto, caratterizzato da frutta cotta e nespola, uva passa, noce e mandorla.
Evidenzia al palato sensazioni rifermentative dovute alla non filtrazione e sentori liquorosi maderizzati che caricano d'impronta amaricante.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore '11 Superum Mare.
alcool 14% - circa € 10.
Lo abbiamo adattato su:
gnocchi di patate al ragù di carne
Quota 33
Azienda Agraria Bartolucci Gianluca
Via Marciano 10/b - Morro D'Alba (An)
Tel. +39 339 7229846
info@gianlucabartolucci.it
http://www.gianlucabartolucci.it/
Azienda relativamente giovane (la prima vinificazione risale al 2009), di piccole dimensioni.
Dispone infatti di 6 ettari e mezzo di proprietà, più uno in affitto, coltivati a Lacrima di Morro d'Alba e Verdicchio, per una produzione media annua di circa 50.000 bottiglie.

lunedì 11 dicembre 2017

Salone Vino Piceno 2017, Ascoli Piceno

Nuova edizione del “Salone del Vino Piceno”, l'evento che dal 2010 promuove un territorio (il Piceno) attraverso relazioni pubblico-produttori.
Il progetto ideato e diretto dai due ascolani Matteo Mattei e Mirko Isopi, quest'anno presenterà numerose novità tra le quali la prestigiosa collaborazione con il ristorante Le Scuderie e la guida enogastronomica TerrAmare.
Saranno una quindicina le cantine presenti, che faranno degustare le proprie eccellenze ed informeranno i curiosi e gli operatori del settore sulle novità ed i progetti intrapresi.
Le migliori cantine operanti nel nostro territorio saranno a disposizione in un contesto unico e prestigioso.
Gli eno-appassionati locali ed italiani si daranno appuntamento al Salone del Vino Piceno, realtà divenuta in pochi anni, evento specializzato e di riferimento dedicato al vino nel Piceno, nelle Marche ed in tutto il Centro Italia.
Il Salone del Vino Piceno ha come mission quella di diffondere la cultura del buon bere, quindi i valori artistici culturali del vino e dei suoi territori.
Sede 2017:
"Salone delle feste del Palazzo Malaspina"
c/o Le Scuderie Ristorante - Corso Mazzini 226, Ascoli Piceno.
Il Palazzo e' uno dei piu' sontuosi edifici patrizi del XVI secolo nella citta' di Ascoli Piceno.
Salite le scale, tra travertino e pietra, ed accomodatevi nel salone delle feste.
Cantine in esposizione:
- Cantina Colonnella - Cantine di Castignano - Conti di Buscareto - Decugnano dei Barbi - Il Sapore della Luna - Malgrà - Moncaro - Monte Schiavo - Montori - Orsogna Lunaria - Podere sul Lago - Tenuta Carretta - Tenuta Santi Giacomo e Filippo - Tenuta Santori - Villa Sandi.
Ingresso:
Dalle ore 17:00 alle 20:30 ingresso degustazioni € 10.
Dalle ore 16:00 alle 17:00 è previsto l'ingresso riservato per tutti gli "operatori del settore" previo accreditamento all'indirizzo email: salonedelvinopiceno@gmail.com

EVENTI COLLATERALI
+ Sabato 16 dicembre 2017 dalle ore 21:00 "La Cena di Gala del Salone" al Ristorante Le Scuderie con una verticale di alcune etichette presenti all'evento e menù preparato dallo chef Davide Fabi Cannella.
Costo cena: € 40.
Per i possessori dell'ingresso al Salone del Vino Piceno 2017 il costo della cena è di € 35.
Prenotazione obbligatoria.
Elegant Dress Code richiesto.
Posti limitatissimi, per info e prenotazioni:
Mirko 3206980041
Davide 3664126372
salonedelvinopiceno@gmail.com
+ Domenica 17 dicembre 2017 dalle ore 19:30 alle 20:30, presso il Ristorante Le Scuderie, in una elegante sala esclusiva, in scena "La Champagneria del Salone".
In degustazione guidata, il prestigioso marchio "De Venoge" direttamente dalla Francia, da uno dei terreni piu' rinomati di tutta la regione Champagne.
Evento a numero chiuso e riservato a solo n°30 iscritti.
Ingresso € 15.
E' richiesto l'abito elegante.
Per info e prenotazioni:
3661885876 Riccardo
3664126372 Daniele
salonedelvinopiceno@gmail.com
Per maggiori informazioni:
www.salonedelvinopiceno.it
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giovedì 7 dicembre 2017

Tipicità 2018, presentazione a Milano

Debutta a Milano la ventiseiesima edizione del Festival, in programma a Fermo,
nella regione Marche,
dal 3 al 5 marzo.
MUSICA&CIBO - TIPICITÀ 2018
Tipicità 2018 parte da Milano, con una gremitissima presentazione tenutasi il 4 dicembre nella sede lombarda di ANCI, condotta dal celeberrimo duo Ardemagni-Poli di RAI Caterpillar.
In realtà si è trattato di un vero e proprio evento, con tanto di omaggio musicale al genio di Gioacchino Rossini, musicista e gourmet, anteprima di ciò che succederà a Tipicità in occasione del centocinquantesimo del grande compositore pesarese e che sarà sublimato dalle attività sviluppate con il Comune di Pesaro.
Musica e cibo, quindi, per iniziare col piede giusto il conto alla rovescia, con un ulteriore tributo al “cigno di Pesaro” scaturito dalla fisarmonica di Castelfidardo e dalle delizie dell’Accademia di Tipicità.
Al Fermo Forum, tra le dolci colline marchigiane, dal 3 al 5 marzo va “in onda” la ventiseiesima edizione di Tipicità, organizzata dal Comune di Fermo in collaborazione con la Camera di commercio di Fermo e tanti enti pubblici e partner privati.
Oltre 100 gli eventi in programma e 300 le realtà partecipanti - ha esordito il direttore Angelo Serri - per un Festival che negli anni è diventato un punto di riferimento nazionale, con tante “contaminazioni” internazionali e personaggi noti al grande pubblico”.
Da Expo 2015, Tipicità è diventata la nostra vetrina e ci ha aiutato anche a non perdere la fiducia dopo gli eventi sismici” ha sottolineato Maurizio Mangialardi, presidente di ANCI Marche.
Per Paolo Calcinaro, Sindaco di Fermo, “Tipicità è nata a Fermo e in questi ultimi anni è sempre più una vetrina che si apre all’Italia ed al mondo, capace di valorizzare non solo il cibo, ma tutto il saper fare marchigiano”.
Hanno illustrato i rispettivi progetti in atto con Tipicità anche Daniele Vimini, vicesindaco di Pesaro, Rita Soccio, assessore alla cultura di Recanati, Pierpaolo Sediari, vicesindaco di Ancona, città che a maggio ospita “Tipicità in blu”.
Riccardo Strano, dirigente all’internazionalizzazione della Regione Marche, ha affermato che “dobbiamo lavorare perché un evento come Tipicità, in grado di far crescere il turista e renderlo viaggatore, sia sempre più una fonte di attrazione verso il nostro territorio”.
Annunciati i primi grandi nomi di Tipicità 2018, tra i quali Emma d’Acquino, conduttrice del TG1-RAI, ed il tristellato chef Enrico Cerea.
Non sarà una fiera, ma un articolato sistema comprendente tanti contenitori tematici per immergersi nei “cluster del buon vivere”: qui si ricomincia dalla terra, con un grande giardino delle biodiversità da vivere tra animazioni, laboratori e l’incontro con varietà vegetali in via d’estinzione.
Naturalmente il cibo è al centro dell’attenzione, con tante proposte per calarsi nell’incanto della cultura enogastronomica del territorio: Bollicine di Marche, percorso nel quale degustare tutte le espressioni sparkling del “vigneto Marche”; Birra di Marca, che ospita le migliori produzioni di birre artigianali ed agricole; Orizzonte Bio, che mette a contatto il visitatore direttamente con i personaggi, le produzioni ed i terroir della scelta biologica in agricoltura.
Il Salone delle qualità enogastronomiche ed il Mercatino delle specialità completano la full immersion tra i cibi locali e si aprono all’incontro con culture italiane ed internazionali.
Ai confini del gusto è il contenitore nel quale, ogni anno, realtà estere ed il circuito delle Piccole Italie s’incontrano nel piatto di Tipicità: in questa edizione ci sarà l’Isola d’Elba, ma anche confronti con Cina, Russia, Emirati Arabi, Stati Uniti, Kazakistan, Moldova ed altri Paesi.
Tuttavia, quel grande contenitore di eventi qual'è Tipicità contempla altri numerosi momenti, da vivere: in Accademia, dove si assiste a performance-spettacolo di grandi chef che esaltano il connubio prodotti-territorio, nel Teatro dei Sapori, all’interno del quale sono invece le realtà locali e quelle ospiti a proporre “viaggi del gusto” con presentazioni e degustazioni guidate, mentre a Marche Book Style si esplora il territorio attraverso narrazione e racconto.
Inoltre, accanto al cibo, si aprono aree dedicate al “vivere il territorio”, come Tipicità Experience, vero e proprio Grand Tour nelle identità delle Marche, delle “Piccole Italie” e del mondo, insieme ad Art&Genius, expo-laboratorio di manualità, creatività ed innovazione, per ribadire che l’Italia che vince è quella delle sfumature, geniale, creativa ed innamorata del territorio.
E la sera, nel suggestivo centro storico di Fermo in un contesto architettonico “da salotto buono”, continua l’esperienza tra cultura, performance e buon cibo, con il programma Tipicità in the city.
Infine, speciali proposte week end sono a disposizione del turista per fare acquisti direttamente negli outlet e costruire “su misura” la propria esperienza di visita.

lunedì 4 dicembre 2017

Romagna Wine Festival 2017, Cesena

A Cesena torna il Romagna Wine Festival.
Dal 7 al 9 dicembre una girandola di degustazioni, laboratori del gusto, presentazioni a tema fra vino e cultura, convegni e conferenze in tutto il centro storico.
Sugli scudi il Derby del Sangiovese, una disfida fra territori per il principe dei rossi di Romagna e una degustazione en primeur di Albana e Sangiovese.
Cesena - La Romagna del vino e del cibo di qualità si dà appuntamento a Cesena per la V Edizione del Romagna Wine Festival, una tre giorni dedicata a gastronauti, vignaioli, giornalisti, winelovers, degustatori e appassionati del buon vivere.
Dal 7 al 9 dicembre il cuore storico della città malatestiana si trasforma in una grande arena del gusto, dove il Romagna Sangiovese e gli altri vini del territorio duettano con i prodotti della gastronomia locale e con tanti ospiti eccellenti provenienti da altre regioni del Belpaese.
ANTEPRIMA - Si comincia giovedì 7 dicembre alle 18.00 con l‘Aperid’hoc alla Libreria Giunti con appuntamenti a sorpresa fra vino e cultura.
Poi alle 20,30 al rinnovato Foro Annonario, in Piazza del Popolo, esplosione di Bollicine di Montagna con un laboratorio del gusto dedicato alle migliori etichette del Trento Doc.
La degustazione, aperta a 50 appassionati (25 euro solo su prenotazione), sarà guidata da Annalisa Barison sommelier degustatore, presidente Ais Emilia, sempre ai primi posti nei concorsi nazionali e internazionali come Ambasciatore delle bollicine, con particolare attenzione allo Champagne.
In degustazione il meglio delle bollicine metodo classico trentine con etichette tutte millesimate dal pedigree ineccepibile.
Archiviata l’anteprima, la manifestazione entra nel vivo il venerdì 8 e il sabato 9 con convegni, conferenze, momenti di intrattenimento fra vino e cultura, degustazioni, laboratori del gusto, disfide enologiche fra territori.
Tanti i “centri di gravità” del Wine Festival 2017 che coinvolgono tutto il centro storico di Cesena.
LE DEGUSTAZIONI - Teatro delle degustazioni del venerdì (a partire dalle 17,30, costo € 12) è ancora il Foro Annonario, dove fra allestimenti e scenografie ‘eco’ realizzate con imballaggi di legno, l’Associazione Italiana Sommelier presenta l’ultima vendemmia dei vini simbolo della Romagna, in un simpatico gioco ‘en primeur’ in cui il Romagna Sangiovese Doc e l’Albana Docg anno 2017, ancora in ‘vasca’, vengono serviti da grandi decanter e raccontati ai winelover dai sommelier e dai vigneron romagnoli.
In abbinamento al vino, piccoli assaggi di salumi e formaggi romagnoli della grassa tradizione emiliana.
Nella platea e sul palcoscenico del Teatro Verdi sono invece organizzate le degustazioni principali del sabato (dalle 16.00, costo € 18).
Centinaia le etichette in assaggio libero a cura dei produttori e dei sommelier Ais.
Fra i vini in degustazione il completo portafoglio enologico della Romagna, Sangiovese e Albana in testa a festeggiare i prestigiosi compleanni (cinquant’anni di Doc il primo e 30 di Docg la seconda).
Ad accompagnare i calici del territorio numerose etichette da altre regioni italiane, dalla Toscana soprattutto, con i cugini dei territori del Chianti e del Morellino, ma anche i freschi e taglienti bianchi dell’Alto Adige e allegre esplosioni di bollicine.
Il tutto abbinato a sfiziosi assaggi di prodotti del territorio, preparatati e serviti dai giovani allievi, futuri chef e camerieri, dell’Istituto Alberghiero Pellegrino Artusi di Forlimpopoli.
Tra i prodotti in degustazione, squacquerone di Romagna Dop, bucciato e ricotta al sale di Cervia della Centrale del Latte di Cesena, i gustosi salumi di Del Vecchio, l’immancabile Mortadella di Bologna Igp, sposa perfetta di ogni assaggio, il pane e le focacce della tradizione di Re di Pane.
Concludono in dolcezza le degustazioni, i gelati gourmet proposti da Babbi.
Al Verdi ci sarà anche il tempo di premiare il vincitore del Romagna Wine Contest, le cui foto saranno esposte nelle vetrine dei negozi del centro storico, che con originalità ha immortalato la vendemmia e le colline cesenati nel mese di ottobre.
CONFERENZE E CONVEGNI - Dedicata al rapporto fra vino e cinema, aperta al pubblico degli appassionati, ‘Cinema e Vino, una trama lunga un brindisi’, la conferenza del pomeriggio di venerdì (ore 16.00) alla Biblioteca Malatestina, animata dal saggista e studioso di cinema Miro Gori e dal Presidente di Riccione Teatri Daniele Gualdi.
Appuntamento per gli addetti ai lavori invece il sabato (a partire dalle ore 15 sempre alla Malatestiana) con il convegno principale del Festival ‘Dal Mio al Bio: Vino e sostenibilità, in vigna, in cantina, nel portafogli’ che cercherà di fare il punto con enologi ed esperti di settore sull’arcipelago della sostenibilità, ormai considerata parola d’ordine mondiale, anche nel settore vino.
Nel corso del convegno sarà consegnato anche il Premio Profeta in Patria assegnato, come ogni anno, ad un romagnolo illustre che ha incarichi e visibilità nel mondo del vino a livello nazionale.
FRA ARTE E VINO - Proseguendo il filone della cultura quest’anno RWF si arricchisce di un grande protagonista, lo scultore cesenate Leonardo Lucchi che per l’occasione ha deciso di aprire il suo atelier in Piazza del Popolo, per raccontare il suo rapporto artistico con la terra e il vino che sarà seguito da un momento di degustazione curato dai sommelier di Ais.
Poi tutti al Foro Annonario per ammirare ‘Il Vignaiolo’, magnifica installazione in bronzo a grandezza naturale che l’artista ha deciso di mettere ‘a guardia’ delle degustazioni al Foro durante il Wine Festival e che rimarrà in esposizione fino al 6 gennaio.
DERBY DEL SANGIOVESE - Anche quest’anno il Wine Festival propone la sua disfida attraverso il Derby del Sangiovese, che vede il confronto fra i territori della Romagna giudicati da una giuria tecnica e dagli assaggi ‘popolari’.
In disfida il Romagna sangiovese Superiore 2016 dei sei territori romagnoli: Riminese, Cesenate, Faentino, Forlivese, Ravennate, Imolese.
Come sempre ad aggiudicarsi il Premio Rilegno, un manufatto creato con stecche di barrique, realizzato ed inciso da Laser Service di Cesena, sarà una terna di vini di più territori.
Il Premio è simbolicamente intitolato al consorzio nazionale Rilegno che in Italia ricicla legno e sughero ed esempio di sostenibilità ambientale così come lo vuole essere il Romagna Wine Festival.
I PACCHETTI - Per chi volesse gustare pienamente tutte le giornate del festival, in sinergia con l’ufficio turistico comunale sono stati creati appositi pacchetti che prevedono un soggiorno a prezzi agevolati, sconti per degustazioni ed eventi e visite guidate gratuite nei musei della città
(info: www.comune.cesena.fc.it/cesenaturismo).
I PARTNER - Organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier Romagna, Agenzia PrimaPagina e Consorzio Produttori Olio e Vino di Cesena, in collaborazione con la Madia Travel Food e il Consorzio Vini di Romagna, il Festival è Patrocinato dal Comune di Cesena, dalla camera di Commercio Fc, dalla Regione Emilia Romagna e il contributo di Zona A.
Molti anche gli attori dei territori che hanno collaborato per rendere possibile la manifestazione cominciando da AXA Assicurazioni che ha in portafogli soluzioni pensate per gli specialisti del settore con particolare attenzione alla vitivinicoltura e al settore caseario, il Credito Cooperativo Romagnolo e Confcooperative Forlì-Cesena. E ancora la Ferri Ford che fornirà le vetture di cortesia per il festival, Saida, Tecno Pì, Agrimacchine Rubicone e Sun Ice che fornirà anche il ghiaccio per le degustazioni del Foro Annonario.
Info, programma:
Romagna Wine Festival
giovedì 7, venerdì 8, sabato 9 dicembre
Piazza del Popolo,1 Cesena
info@romagnawinefestival.it
348 861 5527
www.romagnawinefestival.it