venerdì 15 marzo 2024

Vinitaly 2024 in pullman dalle Marche con Piergallini Viaggi

Fiera di Verona: Vinitaly 2024
56° Salone Internazionale dei vini e dei distillati dal 14 al 17 aprile
Piergallini Viaggi organizza pullman con partenza dalle Marche, in occasione della 56^ edizione della fiera veronese dei vini e dei distillati.
Vinitaly è l’appuntamento per conoscere, degustare ed apprezzare vini e distillati d’eccellenza provenienti da tutto il mondo; tante occasioni per degustare e documentarsi, per approfondimenti tecnici e culturali, per consolidare rapporti di mercato.
Viaggio in pullman giornata unica
Date:
domenica 14 aprile 2024 (confermato)
lunedì 15 aprile 2024 (in via di conferma)
Partenza:
ore 3.30 Pedaso (distributore Eni piazza Roma); 3.35 Santa Maria a Mare (Fermata Bus); 3.40 Porto San Giorgio (Bar Italia); 3.50 Porto Sant’Elpidio Faleriense (distributore Shell); 4.05 Civitanova Marche (parcheggio Globo di fianco uscita casello autostrada); 4.20 Porto Recanati (distributore carburanti discount nei pressi casello); 4.35 Ancona sud (piazzale Pittarello nei pressi casello Ancona sud); 4.50 Ancona nord (parcheggio Gigolè nei pressi casello Ancona nord) 5.10 Marotta (parcheggio nei pressi casello autostrada); 5.30 Pesaro (casello autostrada).
Punti di carico confermati con almeno 2 iscritti.
Ritrovo dei partecipanti per l’inizio del viaggio di ritorno alle ore 18.
Quota individuale di partecipazione € 57.
Solo viaggio andata o solo viaggio ritorno € 40.
La quota comprende: viaggio in pullman, assicurazione medico/bagagli polizza Nobis n°6001004868O, assistente di viaggio.
La quota non comprende: biglietto d'ingresso alla Fiera.
Ingresso vietato ai minorenni.
Piergallini Viaggi
Pedaso (Fm) - via Mazzini 19 - tel. 0734931823
Porto Sant'Elpidio (Fm) - via Umberto I 507 - tel. 0734877192
info@piergalliniviaggi.it
https://www.piergalliniviaggi.it/
Titoli di accesso in Fiera
Tariffe
biglietto giornaliero Vinitaly: € 120 (IVA inclusa) + € 6 di costi di commissione
abbonamento Vinitaly: € 260 (IVA inclusa) + € 13 di costi di commissione
La biglietteria è esclusivamente online, non saranno attivate casse on-site.

mercoledì 13 marzo 2024

Vinitaly and the City il fuori salone nel cuore di Verona

Vinitaly and the City 2024
Il fuori salone di Vinitaly nel cuore di Verona
Dal 12 al 15 aprile si rinnova nel centro storico di Verona l’appuntamento dedicato a tutti i winelovers.
Quattro giorni di eventi, degustazioni, wine talk, masterclass e percorsi enogastronomici alla scoperta delle eccellenze vinicole e dei luoghi più affascinanti della città.
Le piazze di Verona si colorano di tutte le sfumature del vino in un affascinante itinerario che prende forma tra Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale.
Preparati ad assaporare una Verona inedita tra eventi dedicati al vino e specialità gastronomiche.
Acquista online il tuo carnet degustazioni.
Risparmi e salti la coda.
Puoi acquistarlo online al prezzo scontato di € 16,50 invece di € 20.
I carnet degustazioni saranno acquistabili fino ad esaurimento disponibilità.
https://2024.vinitalyandthecity.com/
Cosa include il carnet degustazioni? 👀
➡️ Accesso alle lounge
Il carnet degustazioni include un calice con porta calice da collo, oltre all’accesso alle aree lounge dell’evento
➡️ 4 token degustazioni
Per degustazioni di vino o mixology negli stand di Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale.
➡️ 1 token esperienza
Valido per ingressi omaggio o sconti dedicati a iniziative speciali durante i giorni dell’evento.
Hai bisogno di informazioni?
+39 045 9691220
customercare@vinitaly.com
https://www.vinitaly.com/eventi/vinitaly-and-the-city/
Veronafiere S.p.A.
Viale del Lavoro 8 - 37135 Verona - Italia

lunedì 11 marzo 2024

Merano WineFestival e Vinitaly, nasce Amphora Revolution

In programma alle Gallerie Mercatali di Veronafiere venerdì 7 e sabato 8 giugno 2024.
Anni di esperienza, ricerca e passione nell’ambito dei vini in anfora; è con questo patrimonio che Merano WineFestival e Vinitaly lanciano la prima joint venture tra le due organizzazioni: l’idea di un evento dedicato alle giare in terracotta, che rappresenti le eccellenze a livello nazionale.
Obiettivo per entrambe, è il rilancio di una tecnica antica per una rivoluzione a sostegno della naturalità del prodotto e della sostenibilità, oltre a una sfida contro il cambiamento climatico.
Merano (BZ) - Verona (VR), 11 marzo 2024 – “Amphora Revolution” è il nuovo progetto nato dalla collaborazione tra Merano WineFestival e Vinitaly, prima joint venture tra le due organizzazioni.
Un evento d’eccellenza non solo volto a riunire una selezione dei migliori vini in anfora a livello nazionale, ma a promuovere e valorizzare una vecchia tecnologia, intesa come innovazione, in risposta anche alle sfide della sostenibilità e del cambiamento climatico sempre più concreto.
In programma a Verona venerdì 7 e sabato 8 giugno alle Gallerie Mercatali di Veronafiere, l’evento unirà produttori, enologi e opinion leader tra convention scientifica, simposio, tavole rotonde e masterclass.
“Amphora Revolution” vuole infatti posizionarsi come prima referenza nazionale e internazionale grazie alla presenza di produttori in anfora provenienti da tutto il territorio italiano, insieme ad una serie di convegni e simposio tecnico-scientifici che avranno l’obiettivo di raccontare il fascino di queste tecniche enologiche “antiche”, ma incredibilmente attuali.
«È una iniziativa che si inserisce nella linea del piano strategico di sviluppo di Veronafiere per il triennio 2024-2026 ed esplora nuovi ambiti b2b e b2c strettamente connessi al settore enologico che ha nel Vinitaly una piattaforma promozionale internazionale in grado di proporre il vino in tutte le sue declinazioni e le sue possibili proiezioni commerciali», evidenzia Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere.
«Le giare di terracotta ci riportano al futuro. La terracotta si trova nella terra e la terracotta la ritrovi come parte della vinificazione», sostiene Helmuth Köcher. «L’uomo produce vino in anfora da almeno 8mila anni, come dimostrano gli scavi archeologici in Georgia. L’Italia ha un grande potenziale, c’è molta qualità e lo dico anche in base al confronto che ho avuto modo di fare negli ultimi quindici anni con i vini georgiani. Abbiamo voluto creare questo evento per valorizzare questa antica tradizione che oggi più che mai si rivela un’innovazione, una vera rivoluzione. Ecco perché ‘Amphora Revolution’: un patrimonio antico che può garantire la naturalità del prodotto, in sintonia con la sostenibilità ambientale e che può rappresentare una sfida contro i cambiamenti climatici».
ll vino fermentato, invecchiato e conservato in anfore di argilla, una pratica nata nella Georgia Caucasica 6.000-8.000 anni fa, sta vivendo una rinascita in tutto il mondo e offre oggi nuove opportunità alla viticoltura.
Secondo i sostenitori, l'uso moderno di questa tecnica consente una lenta micro-ossigenazione, temperature controllate naturalmente, pura espressione del frutto e ammorbidimento dell'acidità o, se cotta a temperatura molto elevata, conservazione dell'acidità.
L’anfora inoltre, offre un vantaggio ambientale e finanziario, con una durata di decenni se non secoli.
In occasione di Vinitaly 2024, dal 14 al 17 aprile, il progetto verrà presentato ufficialmente attraverso una masterclass condotta da "The WineHunter" Helmuth Köcher che avrà l’obiettivo di raccontare in anteprima le eccellenze dei vini prodotti attraverso l’antica tecnica dell’utilizzo di giare in terracotta.

giovedì 7 marzo 2024

Pinot Nero delle Marche ad Artevinando 2024

Domenica 3 marzo 2024 presso il Municipio di Sant'Elpidio a Mare (Fm) si è svolto l'evento inaugurale della X edizione di Artevinando, cartellone di eventi che va da fine inverno a fine estate, organizzato dall'Associazione Culturale "Di Arte in Vino".
"Un francese nelle Marche, parliamo di Pinot Nero" è stato il convegno d'apertura, a cui è seguita la degustazione di Pinot Nero prodotti da 8 cantine marchigiane.
Il Pinot Nero è un vitigno nobile, originario della Borgogna, diffusosi nel corso della storia in tutto il mondo; esistono circa 180 cloni di Pinot Nero al mondo.
In Italia il vitigno ha grande tradizione nelle regioni del nord, tanto da essere assimilabile ad autoctono.
L'Oltrepò Pavese è area vocata in fatto di Pinot Nero, è la terza area produttiva d'Europa, dopo Borgogna e Champagne; dai 3000 ettari coltivati ricava il 75% dell'intera produzione italiana.
Il celebre viticoltore altoatesino Franz Haas, uno dei padri nobili della viticoltura italiana, prematuramente scomparso un paio d'anni fa, soleva definire il suo Pinot Nero di base, come "il bianco tra i rossi", a significare come frutto leggiadro e freschezza ne costituissero il perno.
Il vitigno dà effettivamente vini di grande finezza, poco colorati e poco tannici, caratterizzati da note di frutti di bosco e spezie nelle versioni d'annata; tuttavia in quelle più strutturate destinate all'invecchiamento, può sviluppare spessore materico, tonalità surmature o di tipo animale, ciliegia sotto spirito, cuoio, cacao, sottobosco, grande complessità.
Il Pinot Nero è un vitigno poco produttivo, è esigente e fragile, soffre le malattie fungine e i ristagni d'umidità, predilige l'escursione termica, ha bisogno di un terroir ideale per ciò che concerne ad esempio composizione chimico fisica del terreno, esposizione, microclima, necessita di cure assidue in vigna, va monitorato, richiede quindi un impegno maggiore in fatto di ore di lavoro.
Coltivare Pinot Nero è una vera e propria sfida per ogni viticoltore.
Nelle Marche il Pinot Nero fu introdotto dall'Amministrazione Bonaparte agli inizi del diciannovesimo secolo.
Nel corso di un paio di secoli è avvenuta la selezione clonale, che ha consentito al vitigno di meglio adattarsi in alcune zone rispetto ad altre; sono 20-25 i cloni coltivati in regione da una quindicina di cantine.
Il Pesarese possiamo considerarlo oggi come zona d'elezione, comprende infatti oltre la metà delle cantine produttrici; in questo areale l'estratto secco notevole, dà vini forse meno eleganti, più irruenti, ma con un proprio carattere e distintività.
Da qualche anno a questa parte, troviamo Pinot Nero anche al di fuori del Pesarese, ad esempio nel Maceratese o nel Fermano; all'interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini a Cupi di Visso a circa 1000 metri sul livello del mare, troviamo il vigneto più alto delle Marche e tra i più alti d'Italia.
Il vitigno è base ampelografica in Colli Pesaresi Doc Focara e in Colli Pesaresi Doc Roncaglia (Focara e Roncaglia sono due sottozone), è inoltre autorizzato in Marche Igt.
Mi pare di poter dire che il livello medio della degustazione elpidiense sia stato più che confortante, molto buono a mio parere, nonostante le uve provenissero da vigneti, quasi tutti, d'impianto relativamente recente; fedeltà varietale, grande fruibilità ed equilibrio, piccoli frutti rossi e freschezza, i comuni denominatori, da considerare come effetti diretti di scelte mirate, sia in vigna che in cantina, come ad esempio la massimale riduzione delle rese, per un vitigno già poco produttivo di suo, in alcuni casi fino a 35 quintali per ettaro, o come l'utilizzo di legni di terzo passaggio, quindi non particolarmente invasivi, in fase d'affinamento.
- Marche Igt Pinot Nero 2021 San Marone, Fontezoppa winery
- Marche Rosato Igt 2023 a Pois, Fontezoppa winery
- Marche Igt Rosso 2021 Rosso al Mare, Sor Rico winery
- Marche Igt Pinot Nero 2022, Coppacchioli Tattini winery
- Marche Igt Pinot Nero 2022 Silvo, De Leyva winery
- Marche Igt Pinot Nero 2022 Isabel (vinificato in bianco), De Leyva winery
- Colli Pesaresi Doc Focara Pinot Nero 2020, Roberto Lucarelli winery
- Colli Pesaresi Doc Focara Pinot Nero 2021, Fattoria Mancini winery
- Marche Igt Pinot Nero 2021 Lamorosa De Monteverde, Terrapremiata winery
- Marche Igt Pinot Nero 2021 Tempo, Agostino Romani winery