Nei quattro giorni dedicati (19-20-21-22 luglio), Porto S. Giorgio (FM) diventa la "Città delle Vongole".
Degustazioni, convegni, show cooking, spazi ludo-didattici, hanno costituito l'asse portante della manifestazione: una serie di appuntamenti destinati alla conoscenza e divulgazione del patrimonio ittico e volti a ribadire il legame saldo della città con le tradizioni e con la marineria locale.
"La Vittoriosa": storica imbarcazione della marineria locale
Nella giornata di sabato 20 luglio, il convegno "Pesce, benessere, salute - Le vongole e il pesce azzurro nell'alimentazione quotidiana - Aspetti e benefici", è servito ad inquadrare la portata economica del settore pesca e l'incidenza dei prodotti ittici sulle abitudini alimentari.Hanno relazionato:
Prof. Corrado Piccinetti (Biologo marino, Professore associato di ecologia alla facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali dell'università di Bologna).
Prof. Natale Giuseppe Frega (scienze e tecnologie alimentari dell'università politecnica delle Marche).
Prof.ssa Cinzia Quagliarini (docente di scienza degli alimenti).
Negli interventi si è particolarmente posto l'accento sulla necessità odierna di rimodulare il rapporto tra domanda ed offerta di pescato, sia per salvaguardia di specie ittiche ed ecosostenibilità, che per ragioni economiche.
La tendenza di mercato attuale infatti, sembra vivere sul paradosso di una richiesta forte di specie ittiche non abbondanti e viceversa di una richiesta debole di specie abbondanti a basso costo.
Si tratta quindi, per modificare questo stato di cose, di valorizzare le specie ittiche minori; attraverso una capillare opera di comunicazione, volta a sensibilizzare consumatori, ristoratori, addetti ai lavori.
Show cooking di venerdì 19 luglio.
Lucia Mazzullo (chef della Città del Gusto Gambero Rosso di Catania) presenta:
zuppetta di vongole, zenzero, pomodoro infornato, servita con cavatelli artigianali.
Il pesce azzurro ad esempio, è ricco di grassi polinsaturi (omega 3, omega 6), con ovvi benefici salutistici.
Cozze e vongole possono essere considerate come un vero e proprio "viagra naturale", essendo ricche di zinco che è elemento necessario nella produzione di spermatozoi per la riproduzione umana.
Inoltre dai vari interventi dei relatori, è stata messa in luce la ragione per cui il bacino del Mare Adriatico risulti particolarmente ricco di vongole dalle ottime qualità organolettiche.
La ragione sta nel fatto che i bassi e sabbiosi fondali, sono l'habitat ideale per le vongole: la temperatura relativamente elevata delle acque adriatiche, costituisce infatti la condizione ideale per la trasmigrazione delle spore sessuali dalla vongola maschio alla vongola femmina.
Dagli interventi è risultato che la regione Marche dispone di una flotta di circa 220 barche destinate alla pesca delle vongole, ripartite in 4 Consorzi che, entro i limiti fissati dalla normativa nazionale, gestiscono autonomamente modalità e tempistiche di pesca.
Ne risulta un ambito territoriale regionale, in cui il pescato è pari a 1/3 di tutta la produzione italiana; collocando le Marche come regione capofila nel settore.
In particolare a Porto S. Giorgio la pesca delle vongole ha radici storiche.
La città ricopre oggi ruolo di primo piano con la sua flotta di circa 50 imbarcazioni, che rappresentano una parte rilevante dell'economia locale.
Stand Enoteca delle Marche, gestita da Ais Marche delegazione di Fermo
In conclusione mi preme sottolineare l'impegno, a fronte di oggettive difficoltà derivanti dallo stato di crisi economica generalizzato, che l'Amministrazione Comunale pone su questo evento Vongolopolis.La mia impressione è che il tentativo in corso già da questa 2^ edizione di riqualificarne la portata ed elevarne il profilo, sia inteso a fare di questa manifestazione, il fattore trainante per il rilancio turistico della città nel medio/lungo periodo.
Ciò peraltro potrebbe avere nel breve periodo, un'incidenza negativa sui numeri e sulla partecipazione di visitatori.
Tuttavia tali criticità fisiologiche, legate al tentativo di elevare il profilo dell'evento, potrebbero essere superate a mio parere, se solo si riuscisse nelle future edizioni, a trovare una sede adeguata per la parte più qualificante della manifestazione, relativa a convegni, laboratori del gusto, show cooking, che non trovano nella "piazza", peraltro assai adatta allo sviluppo della parte più folkloristica e partecipativa, la loro sistemazione logistica ideale.
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