martedì 1 ottobre 2024

Tre Bicchieri 2025 Gambero Rosso, regione Marche

La Guida Vini d'Italia 2025 del Gambero Rosso sarà in edicola e libreria tra ottobre e novembre 2024.
Così come avviene ogni anno, in attesa dell'uscita ufficiale della Guida e dell'evento degustazione con alcune delle etichette premiate con il massimo riconoscimento i "Tre Bicchieri" previsto per il 13 ottobre 2024 a Roma ore 16.00-20.00 presso Palazzo delle Esposizioni - Via Nazionale 194, Gambero Rosso comunica le anticipazioni dei vini premiati con i Tre Bicchieri, regione per regione.
Lista Tre Bicchieri 2025 delle Marche
  • Bianchello del Metauro Sup. Chiaraluce 2022 Crespaia
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Ambrosia Ris. 2021 Vignamato
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Franz Ris. 2021 Tenuta di Frà
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Kochlos Ris. 2022 Edoardo Dottori
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Lauro Ris. 2021 Poderi Mattioli
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Origini Ris. 2022 Fattoria Nannì
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Rincrocca Ris. 2021 La Staffa
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. San Paolo Ris. 2021 Pievalta
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Selezione Cimarelli Ris. 2022 Cimarelli
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Villa Bucci Ris. 2021 Bucci
  • Conero Sassi Neri Ris. 2020 Fattoria Le Terrazze
  • Falerio Pecorino Al MonteNero 2022 Quntì
  • Falerio Pecorino Onirocep 2023 Pantaleone
  • Kurni 2022 Oasi degli Angeli
  • Offida Pecorino Artemisia 2023 Tenuta Spinelli
  • Piceno Sup. 2020 La Valle del Sole
  • Piceno Sup. Morellone 2020 Le Caniette
  • Rosso Piceno Sup. Roggio del Filare 2021 Velenosi
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. V. V. Historical 2019 Umani Ronchi
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Vign. del Balluccio 2022 Tenuta dell'Ugolino
  • Verdicchio di Matelica Cambrugiano Ris. 2021 Belisario
  • Verdicchio di Matelica Senex Ris. 2018 Bisci
  • Verdicchio di Matelica Vertis 2022 Borgo Paglianetto
  • Vignagiulia Rosso 2019 Emanuele Dianetti
Commento a cura di Gambero Rosso
La viticoltura marchigiana. Le note negative
Già lo scorso anno parlavamo di rischi concreti per la viticoltura marchigiana: l’annata 2023 flagellata dalla peronospora ha effettivamente inciso non poco nelle scelte aziendali. C’è chi si è limitato a vinificare quel poco che aveva, chi si è rivolto al mercato delle uve, i più colpiti hanno rinunciato a produrre e si son rassegnati a saltare l’annata, avendo già in casa la buona quantità prodotta nel 2022 e confidando nella vendemmia 2024 che, a fine agosto, si prevede proficua nonostante un’estate siccitosa, arrivata con le riserve idriche al minimo dopo un inverno e una primavera avare di neve e piogge. Ai timori per il rallentamento del mercato mondiale si è poi aggiunta l’implosione di Terre Cortesi Moncaro. La più grande cooperativa marchigiana, attiva sui principali quadranti produttivi regionali, all’inizio del 2024 è entrata in una spirale di crisi economica e dirigenziale dagli esiti imprevedibili e che di certo avrà effetti negativi per tutto il comparto. Uno scenario talmente preoccupante da far muovere le istituzioni al più alto livello. La speranza è quella di una rapida soluzione che possa dare respiro a centinaia di soci e risollevare il destino di migliaia di ettari di vigneti specializzati.
La viticoltura marchigiana. Le note positive
Ora però passiamo alle belle notizie. La trama di aziende che compongono la tela marchigiana sembra reggere: le dimensioni spesso contenute, il forte impegno familiare e la naturale propensione della cultura campagnola locale nell’evitare sprechi ed eccessi danno forza e affidabilità. Tutto ciò si riflette in una qualità crescente, seppur a piccoli passi. Va in questa direzione il massimo riconoscimento a un Bianchello del Metauro, storica Doc che copre tanti vigneti in provincia di Pesaro.
Tre Bicchieri 2025 delle Marche. Le new entry
Salutiamo il debutto nel club dei Tre Bicchieri per le aziende Edoardo Dottori e Cimarelli su Jesi e de La Valle del Sole e Quinto “Quntì” Alfonsi nel Piceno. A questi si aggiunge il ritorno a livelli stratosferici di due vini: il Verdicchio Origini Riserva di Fattoria Nannì e il Kurni di Oasi degli Angeli.

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