Domenica 27 ottobre 2019 in Piazza del Popolo a Fermo, in occasione di "Di Uva in Vino" mostra mercato di prodotti tipi e artigianato, degustazione guidata di Bianchello del Metauro Doc a cura di Ais Marche per celebrare il cinquantenario della Denominazione.
Prese in esame quattro etichette della tipologia Superiore, in progressione dalla più giovane alla più vecchia.
Siamo partiti da un Bianchello allo stato "puro", diretto, verticale, varietale, per poi passare ad interpretazioni più complesse e strutturate.
Quattro espressioni differenti di uno stesso vitigno, condizionate da diversi fattori: grado zuccherino al momento della raccolta, processo di micro-ossidazione da riposo in legno o in bottiglia, tecniche di vinificazione come ad esempio criomacerazioni o sosta sur lies, ceppi di saccharomyces cerevisiae utilizzati.
Prezzi sullo scaffale non superiori ai 15 euro.
Bianchello del Metauro Superiore Doc '18 Tenuta Campioli
13% vol.
Azienda Agraria Fiorini
Giallo paglierino tenue, cristallino, tendente al verde.
Profumi intensi di tipo vegetale e agrumato, fiori e frutta bianca, banana, confermati al gusto.
Quadro caratterizzato da toni vivaci, dinamico; a chiudere, sfumature d'erbette aromatiche, timo e rosmarino.
Vinificato in cemento.
In abbinamento su carpaccio di polpo con rucola e datterini.
Bianchello del Metauro Superiore Doc '17 Brecce di Tufo
14% vol.
Conventino di Monteciccardo
Siamo in un'altra dimensione rispetto al precedente.
Dieci mesi in tonneau.
Giallo carico dorato.
Grasso al naso, note dolci, frutto tropicale, canditi.
Il passaggio in legno ha aiutato processi di micro-ossidazione.
Quadro surmaturo: burro, crema pasticcera, buccia d'agrume candita, consistenza.
Forse poteva chiudere la progressione gustativa della serata.
In abbinamento su formaggi stagionati, cannelloni farciti con formaggio di fossa e cardi.
Bianchello del Metauro Superiore Doc '16 il Superiore
15% vol.
Gabriele Pagliari
Giallo paglia, limpido.
Profilo olfattivo mediamente intenso, sviluppa più in ampiezza che in verticalità: sentori fini d'agrume e vegetali, frutta bianca e camomilla, anice e cellulosa, mineralità.
Fine e corposo al palato, avvolgente di calore alcolico e salmastro, addomesticato nelle pungenze acidiche, s'allunga sinuoso per via retronasale e gustativa.
Vinificato in acciaio.
In abbinamento su risotto al radicchio con pancetta.
Bianchello del Metauro Superiore Doc '15 Campodarchi
13,5% vol.
Terracruda
Quadro ricco, succoso, con tendenza alla complessità, arricchito dalle tecniche di vinificazione adottate, stemperato nelle pungenze varietali, coniuga freschezza e morbidezza.
Ottenuto da uve provenienti da vecchie vigne di 45 anni, vendemmiate tardivamente nel mese di ottobre, vinificato parte in acciaio e in piccola parte in barrique per 12/18 mesi con sosta sur lies e batonnage, più ulteriore affinamento di un anno in bottiglia, appare alla vista giallo oro carico.
Quadro gustolfattivo intenso e articolato, su note di frutta gialla e pompelmo, polialcoli, sentori di tipo vegetale, anice, fieno, sensazioni di frutto tropicale, mango e frutto della passione, più evidenti dopo ossigenazione.
Sontuosa carica acidica, chiude amarotico e speziato, con retrogusto ammandorlato.
In abbinamento su tagliatelle al tartufo bianco, petto di pollo alla griglia, pesce San Pietro al forno, Frecandò marchigiano (piatto povero della tradizione a base di verdure dell'orto, simile a ratatouille francese).
Prese in esame quattro etichette della tipologia Superiore, in progressione dalla più giovane alla più vecchia.
Siamo partiti da un Bianchello allo stato "puro", diretto, verticale, varietale, per poi passare ad interpretazioni più complesse e strutturate.
Quattro espressioni differenti di uno stesso vitigno, condizionate da diversi fattori: grado zuccherino al momento della raccolta, processo di micro-ossidazione da riposo in legno o in bottiglia, tecniche di vinificazione come ad esempio criomacerazioni o sosta sur lies, ceppi di saccharomyces cerevisiae utilizzati.
Prezzi sullo scaffale non superiori ai 15 euro.
Bianchello del Metauro Superiore Doc '18 Tenuta Campioli
13% vol.
Azienda Agraria Fiorini
Giallo paglierino tenue, cristallino, tendente al verde.
Profumi intensi di tipo vegetale e agrumato, fiori e frutta bianca, banana, confermati al gusto.
Quadro caratterizzato da toni vivaci, dinamico; a chiudere, sfumature d'erbette aromatiche, timo e rosmarino.
Vinificato in cemento.
In abbinamento su carpaccio di polpo con rucola e datterini.
Bianchello del Metauro Superiore Doc '17 Brecce di Tufo
14% vol.
Conventino di Monteciccardo
Siamo in un'altra dimensione rispetto al precedente.
Dieci mesi in tonneau.
Giallo carico dorato.
Grasso al naso, note dolci, frutto tropicale, canditi.
Il passaggio in legno ha aiutato processi di micro-ossidazione.
Quadro surmaturo: burro, crema pasticcera, buccia d'agrume candita, consistenza.
Forse poteva chiudere la progressione gustativa della serata.
In abbinamento su formaggi stagionati, cannelloni farciti con formaggio di fossa e cardi.
Bianchello del Metauro Superiore Doc '16 il Superiore
15% vol.
Gabriele Pagliari
Giallo paglia, limpido.
Profilo olfattivo mediamente intenso, sviluppa più in ampiezza che in verticalità: sentori fini d'agrume e vegetali, frutta bianca e camomilla, anice e cellulosa, mineralità.
Fine e corposo al palato, avvolgente di calore alcolico e salmastro, addomesticato nelle pungenze acidiche, s'allunga sinuoso per via retronasale e gustativa.
Vinificato in acciaio.
In abbinamento su risotto al radicchio con pancetta.
Bianchello del Metauro Superiore Doc '15 Campodarchi
13,5% vol.
Terracruda
Quadro ricco, succoso, con tendenza alla complessità, arricchito dalle tecniche di vinificazione adottate, stemperato nelle pungenze varietali, coniuga freschezza e morbidezza.
Ottenuto da uve provenienti da vecchie vigne di 45 anni, vendemmiate tardivamente nel mese di ottobre, vinificato parte in acciaio e in piccola parte in barrique per 12/18 mesi con sosta sur lies e batonnage, più ulteriore affinamento di un anno in bottiglia, appare alla vista giallo oro carico.
Quadro gustolfattivo intenso e articolato, su note di frutta gialla e pompelmo, polialcoli, sentori di tipo vegetale, anice, fieno, sensazioni di frutto tropicale, mango e frutto della passione, più evidenti dopo ossigenazione.
Sontuosa carica acidica, chiude amarotico e speziato, con retrogusto ammandorlato.
In abbinamento su tagliatelle al tartufo bianco, petto di pollo alla griglia, pesce San Pietro al forno, Frecandò marchigiano (piatto povero della tradizione a base di verdure dell'orto, simile a ratatouille francese).
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