martedì 30 maggio 2017

Vino in anfora Castrum Morisci

In occasione della 25^ edizione di Cantine Aperte, organizzata in tutta Italia dal Movimento Turismo del Vino, ho fatto visita all’azienda vinicola Castrum Morisci in località Moresco (Fm) nella regione Marche, a pochi chilometri dalla costa Adriatica, nel cuore dell'entroterra marchigiano intriso di ruralità e di valori paesaggistici.
Per raggiungere Castrum Morisci, arrivati in località Marina di Altidona (Fm) lungo la SS16 Adriatica, all’altezza del semaforo bisogna svoltare a destra se si proviene da nord, a sinistra se si proviene da sud, imboccare la SP 85 Valdaso, percorrerla per circa km 6,2 quindi svoltare a destra in direzione Moresco, salire in collina per oltre km 1,5 seguendo la segnaletica “via Molino”.
Azienda di antica tradizione risalente agli anni ’30 dedicatasi in passato al solo conferimento delle uve e alla produzione di vino cotto.
Il ricambio generazionale ne ha letteralmente cambiato i connotati.
Oggi l’azienda imbottiglia, elabora solo uve di proprietà e dispone di attrezzature di trasformazione, parte delle quali ispirate a criteri arcaici, reintrodotti in viticoltura negli anni scorsi dalle transavanguardie italiane e d’oltre confine, con l’obiettivo d’innovare guardando al passato, recuperare manualità e sapienze, differenziare le produzioni.
Collabora inoltre con ASSAM (Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche) al fine di recuperare vitigni rari in via di estinzione: attualmente microvinifica sperimentalmente uve Garofanata.
La produzione del vino cotto da uva Passerina è rimasta e avviene in due impianti a caldaia in acciaio da 15 ettolitri ciascuno; ne deriva un vino denominato Focagno, con gradazione alcolica limitata di circa 11%, dolce ma non troppo, utilizzabile come vino da dessert, da meditazione o in accompagnamento a sashimi e formaggi stagionati. Info vino cotto delle Marche: https://vinidiconfine.blogspot.it/2013/10/vino-cotto-azienda-agricola-tiberi.html
L’azienda, in fase di conversione al biologico a regime dal prossimo anno, dispone di 7,5 ettari di vigneto, di cui solo 6 per il momento produttivi, coltivati a Passerina, Pecorino, Vermentino, Malvasia, Pinot Grigio, Montepulciano, Sangiovese, per una produzione media annua di 20/25000 bottiglie, un decimo delle quali da vinificazione in anfora.
La gamma prodotti comprende otto etichette, di cui 4 vinificate in acciaio, 3 in anfora, 1 vino cotto; prezzi in cantina da 7 a 10 euro per la linea acciaio, 7 euro per il vino cotto in confezione da 500 cl, tra i 21 e i 24 euro per la linea anfora.
Prima vendemmia annata 2016.
Da sottolineare come il nuovo corso vada di pari passo con l'impostazione futurista dell'etichettatura, fornita di codice di lettura Braille per non vedenti, QR Code, tappo a corona per linea anfora, disegnata dagli artisti Roberto Montani (acciaio), Chris Rocchegiani (anfora).
La mia attenzione è stata rivolta alla linea anfora, innovativa, impegnativa, con bassa resa uva/vino, i cui nomi prendono spunto da altrettante contrade della città di Moresco.
Sostanzialmente la procedura di base prevede: criomacerazione prefermentativa, fermentazione separata delle uve con assemblaggio dopo la svinatura, lunghe macerazioni con le bucce di almeno 4 mesi, successiva svinatura, ulteriore sosta di due mesi con le fecce fini, decantazione a freddo, imbottigliamento.
Note di degustazione:
Marche Bianco Igt '16 Padreterno
alcool 12%
Ottenuto da uve Vermentino, Malvasia, Moscato, si presenta verde oro tenue, con qualche velatura.
Profumato di frutto giallo, fiore di tiglio, pesca nettarina, sfumature vegetali e mela golden.
Al gusto conferma l'impronta gentile apportata da uve con forte carica aromatica.
Sapido e fruttato.
In abbinamento su canocchie bollite, spaghetti alle vongole.
Marche Bianco Igt '16 Gallicano
alcool 13%
Ottenuto da uve Pecorino e Pinot Grigio, si presenta verde oro piuttosto carico.
Articolato ventaglio aromatico, alterna sentori maturi e sentori rinfrescanti, frutto a guscio, cetriolo e tè verde, frutta candita, anice e fieno.
Buona la progressione al palato, laddove la macerazione in anfora arricchisce, proietta su toni maturi, trova nel Pinot Grigio il coadiuvante per stemperare almeno in parte le pungenze varietali di carica acidica e mineralità, che peraltro tornano in evidenza nel finale.
Destinato ad evolvere positivamente.
In abbinamento su zuppe di pesce.
Piceno Doc Sangiovese '16
Testamozza
alcool 13%
Ottenuto da uva Sangiovese in purezza, si presenta di un bel rosso rubino limpido, tendente al porpora, con trasparenza sul bordo.
Naso mediamente intenso in prima battuta, si giova di breve ossigenazione.
In questa, così come nella successiva fase gustativa, il quadro esalta i caratteri varietali, a volte rusticaneggianti.
Le sensazioni spaziano dal terroso alla macchia mediterranea, con sentore di humus; frutto e ciliegia più in evidenza al palato, laddove il tannino non graffia e la carica acidica predomina.
Medio corpo e chiusura amarognola.
In abbinamento su spezzatino di vitello, lasagne al forno, coniglio in porchetta.
Societa' Agricola Castrum Morisci di Pettinari David & C. S.s.
contrada Molino 18, 63826 Moresco (Fm)
340 0820708
cantina@castrummorisci.it

1 commento:

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