domenica 28 agosto 2022

Castelli di Jesi Verdicchio Doc e Riserva Docg, guided tasting

Nell'ambito della terza edizione di Marche in Vino Veritas ad Offida 12 e 13 agosto 2022, abbiamo avuto modo di partecipare a quattro degustazioni guidate: Offida Pecorino Docg, Rosso Piceno Superiore Doc, Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc e Riserva Docg, Rosso Conero Doc e Conero Riserva Docg.
Le degustazioni guidate si sono tenute nel trecentesco ex Monastero di San Francesco sede della Vinea (società che sovrintende alle attività agricole locali e alle attività di promozione) e sede dell'Enoteca Regionale delle Marche.
Relatore Sommelier Prof. Francesco Felix.
A seguire Verdicchio dei Castelli di Jesi Metodo Classico Doc, Classico Superiore Doc, Riserva Docg.
1) Castelli di Jesi Verdicchio Doc Spumante Metodo Classico Brut Riserva Millesimato 2019, Garofoli
12% vol.
Almeno 24 mesi sui lieviti.
Giallo paglierino verdolino, grana fine, mediamente persistente.
Impronta agrumata, buccia di limone, frutta bianca, accenni di lieviti e crosta di pane, erbette aromatiche.
In bocca è setoso, sapido, con finale lungo e citrino.
Voto @avvinatore: 8.
2) Castelli di Jesi Verdicchio Classico Superiore Doc '21 Vigna Vittoria, Lucchetti
13,5% vol.
Tappo a vite.
Ottenuto da vigneti di età media di 30 anni, vinificato con lieviti indigeni, 6 mesi in cemento vetrificato e 6 mesi in bottiglia.
Giallo paglia tenue, tendente al verde.
Dotazione minerale traducibile in pietra bagnata, fieno, connotazioni iodate, frutta bianca, pera.
Bocca proiettata sul salino intenso, polposo d'agrume e lungo.
Voto @avvinatore: 8.
3) Castelli di Jesi Verdicchio Classico Superiore Doc '19 Stefano Antonucci, Santa Barbara
13,5% vol.
Vinificato in acciaio, maturato in barrique.
Di colore verde luminoso.
In bella evidenza la dotazione minerale, ma anche frutto a polpa bianca, agrume, mandarino, fiore di ginestra; sfumature cremose cercano di controbattere l'impronta citrina, che torna decisa nel finale, accompagnata da connotazioni ammandorlate.
Voto @avvinatore: 8.
4) Castelli di Jesi Verdicchio Classico Riserva Docg '17 Misco, Tenuta di Tavignano
13,5% vol.
Da uve di secondo o terzo passaggio, vendemmiate cioè tardivamente al fine di concentrare gli zuccheri.
Vinificato in acciaio con 12 mesi di sosta sur lies e successivo lungo affinamento in bottiglia di circa 18 mesi.
Appare giallo luminoso, tendente al verde/oro.
Complesso e austero.
La dotazione minerale vira su erba tagliata, fieno e pietra focaia, appaiono sfumature fumèe, frutta secca e mandorla; la bocca è ricca di frutto giallo maturo e a guscio, ma anche di connotazioni citrine, in parte ridimensionate dalla sosta sur lies.
Voto @avvinatore: 8+.
5) Castelli di Jesi Verdicchio Classico Riserva Docg '16 Vigna Novali, Moncaro
14% vol.
Ottenuto da uve in parte surmature con sviluppo di muffa nobile, fermentato con lieviti indigeni, sosta 10 mesi sulle fecce fini in acciaio e in piccola parte in barrique, affina 18 mesi in bottiglia.
Appare giallo oro carico, solare.
Ricco e maturo al naso: pesca gialla, accenni tostati, burro fuso, biscotto e crema pasticcera.
In bocca il volume olfattivo trova parziale riscontro; in questa fase esprime appieno l'anima citrina, apparsa meno pronunciata al naso.
Voto @avvinatore: 8.
Castelli di Jesi Verdicchio Doc e Riserva Docg, basic info:
La zona di produzione di Castelli di Jesi Verdicchio Doc e Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg è individuata dal bacino del fiume Esino e comprende il territorio amministrativo di 23 comuni della provincia di Ancona e due della provincia di Macerata (Apiro, Cingoli), storicamente denominati Castelli perché gravitanti nella politica e nell'economia della città di Jesi che nel 1194 diede i natali a Federico II di Svevia.
Castelli di Jesi Verdicchio Doc istituita nel 1968, prevede 5 tipologie:
“Verdicchio dei Castelli di Jesi”
“Verdicchio dei Castelli di Jesi” Spumante
“Verdicchio dei Castelli di Jesi” Passito
“Verdicchio dei Castelli di Jesi” Classico
“Verdicchio dei Castelli di Jesi” Classico Superiore.
Castelli di Jesi Verdicchio Riserva approvata come tipologia della Doc nel 1995, diventa Docg nel marzo 2010; tale Denominazione d'Origine Controllata e Garantita è riservata ai vini «Castelli di Jesi Verdicchio Riserva» e «Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico», prima di essere immessi al consumo devono essere sottoposti ad un periodo d'invecchiamento minimo di 18 mesi, di cui almeno 6 in bottiglia, a decorrere dal 1° dicembre dell'anno della vendemmia.
La menzione "Classico" è consentita solo nell'area storicamente vocata, peraltro molto vasta poichè comprende 19 comuni, con esclusione dei territori posti alla sinistra del fiume Misa e dei territori appartenenti a 6 comuni del comprensorio Verdicchio posti in provincia di Ancona.
Per la tipologia "Classico Superiore" sono previste norme più restrittive per ciò che concerne ad esempio le rese o il titolo alcolometrico minimo; per questa tipologia è inoltre previsto il passaggio a Docg a partire dalla vendemmia 2023 e a questo scopo si stanno approntando i termini del nuovo disciplinare di produzione.
La tipologia “Spumante” può essere qualificata con la menzione “Riserva” a condizione che il vino sia stato sottoposto ad un periodo d'invecchiamento non inferiore ad un anno e ad un periodo di permanenza sulle fecce non inferiore a nove mesi.
Superficie coltivata a Verdicchio circa 2.100 ettari, produzione Doc anno 2021 oltre 134.000 ettolitri, imbottigliato da 75cl. nel 2021 oltre 18.700.000.

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