domenica 30 dicembre 2018
giovedì 20 dicembre 2018
Birraio dell'Anno 2018, Firenze
La decima edizione del premio che riconosce il miglior produttore italiano di birra darà vita ad un festival con protagoniste le migliori creazioni nazionali.
Birraio dell’Anno torna al teatro TuscanyHall (ex ObiHall) di Firenze, da venerdì 18 a domenica 20 gennaio 2019.
Ideato e organizzato dal network Fermento Birra, il premio, che riconosce il miglior artigiano della birra italiana, darà vita ad un appuntamento imperdibile per ogni appassionato.
La selezione birraria ottenuta grazie al voto di 100 esperti italiani si concretizzerà lungo i banchi spillatura della grande isola centrale dove saranno servite ben 150 birre prodotte dai 20 produttori candidati al premio Birraio dell’Anno e dai 5 candidati al premio Birraio Emergente.
Quest’anno l’evento prevede anche un'interessante novità che assicurerà una maggiore copertura territoriale migliorando l’esperienza di viaggio tra le birre italiane servite durante la tre giorni: i 10 migliori birrai delle regioni non coinvolte dalle nomination, individuati sulla base della classifica del primo turno di votazioni, saranno invitati a inserire le loro birre nel corner Best Off!.
Giunto alla decima edizione l’evento vuole essere una vetrina per un settore che vanta eccellenze riconosciute e apprezzate a livello internazionale, un doveroso tributo a prodotti artigianali unici, nati dalla maestria e dalla creatività dei nostri birrai, che durante il festival saranno pronti a raccontare la loro passione attraverso le loro birre.
Come da tradizione, domenica 20 alle 16.30, il noto degustatore Lorenzo “Kuaska” Dabove avrà il compito di condurre la premiazione e pronunciare l’atteso nome del vincitore, sia del premio Birraio dell’Anno, che del Birraio Emergente, riconosciuto al produttore con meno di due anni di esperienza.
In nome della qualità anche la selezione dei banchi dell’area food che quest'anno vedrà protagonisti locali cittadini, come il gastro-pub Pint of View, con le preparazioni orientaleggianti della giovane chef coreana Yejin Ha, la birreria Diorama con il tipico quinto quarto fiorentino, l'offerta ricercata dello chef Simone Cipriani del ristorante FAC e quella golosa degli hamburger di chianina di Panino Tondo.
Spazio anche alle tipicità extra-regionali con le specialità siciliane di Arà e quelle marchigiane di Ape Scottadito, per un menu variegato capace di celebrare nel migliore dei modi il matrimonio tra birra e street-food.
Non mancheranno inoltre i momenti culturali: degustazioni gratuite, realizzate nell’area Beer Show sul palco del teatro o incontri tematici nell’area Beer Match, in uno spazio dedicato.
Birrai, esperti, appassionati, curiosi, publican: tutti sono invitati a partecipare ad un evento nato per festeggiare la buona birra artigianale italiana.
Birraio dell’Anno è un evento realizzato da Fermento Birra con il supporto tecnico di Rastal, con la collaborazione di Mr Malt, Lallemand e J-Software.
Media partner: Fermento Birra Magazine.
Candidati al premio Birraio dell’Anno 2018
Josif Vezzoli del birrificio Birra Elvo di Graglia (BI)
Mauro Salaorni del birrificio Birra Mastino di San Martino Buon Albergo (VR)
Luana Meola e Luca Maestrini del birrificio Birra Perugia di Perugia
Agostino Arioli del Birrificio Italiano di Limido Comasco (CO)
Fabio Brocca del Birrificio Lambrate di Milano
Emanuele Longo del Birrificio Lariano di Dolzago (LC)
Samuele Cesaroni della Brasseria della Fonte di Pienza (SI)
Pietro Di Pilato del birrificio Brewfist di Codogno (LO)
Alessio Gatti del birrificio Canediguerra di Alessandria
Marco Ruffa del birrificio CR/AK di Campodarsego (PD)
Alessio Selvaggio del birrificio Croce di Malto di Trecate (NO)
Luigi D’Amelio del birrificio Extraomnes di Marnate (VA)
Gino Perissutti del birrificio Foglie d’Erba di Forni di Sopra (UD)
Marco Valeriani del birrificio Hammer di Villa D’Adda (BG)
Conor Gallagher Deeks del birrificio Hilltop di Bassano Romano (VT)
Valter Loverier del birrificio Loverbeer di Marentino (TO)
Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani del birrificio MC77 di Serrapetrona (MC)
Marco Raffaeli del birrificio Mukkeller di Porto Sant'Elpidio (FM)
Marco Sabatti del birrificio Porta Bruciata di Rodengo Saiano (BS)
Giovanni Faenza del birrificio Ritual Lab di Formello (RM)
Candidati al premio Birraio Emergente 2018
Giorgio Masio del birrificio Altavia di Sassello (SV)
Luca Tassinati del Birrificio Altotevere di San Giustino (PG)
Adriano Giulioni del birrificio Babylon di Folignano (AP)
Alessandro Sanna e Federico Bianco del birrificio Birra Bellazzi di San Lazzaro di Savena (BO)
Umberto Calabria del birrificio Jungle Juice Brewing di Roma
Best Off! (fuori concorso)
I 10 migliori birrai delle regioni non coinvolte dalle nomination del Birraio dell'Anno:
Eraldo Corti del birrificio A' Magara di Nocera Terinese (CZ)
Stefano di Stefano del birrificio Argo di Lemignano (PR)
Nicola Perra del birrificio Barley di Maracalagonis (CA)
Christian Pichler del birrificio Batzen Bräu di Bolzano
Donato Di Palma del birrificio Birranova di Triggianello (BA)
Giuseppe Schisano del Birrificio Sorrento di Sorrento (NA)
Angelo Scacco del Birrificio La Fucina di Pescolanciano (IS)
Fausto Marenco del birrificio Maltus Faber di Genova
Luigi Recchiuti del birrificio Opperbacco di Notaresco (TE)
Marco Gianino del birrificio Yblon di Ragusa
INGRESSO
Il biglietto giornaliero costa 10 euro comprensivo di bicchiere serigrafato, tracollina portabicchiere personalizzata, libretto informativo sui birrifici partecipanti e lista birre, 1 penna, 2 gettoni del valore di 2 euro, 1 buono valido per una bottiglia di acqua da mezzo litro.
Il biglietto ridotto costa 7 euro comprensivo di bicchiere serigrafato, tracollina portabicchiere personalizzata, libretto informativo sui birrifici partecipanti e lista birre, 1 penna, 2 gettoni del valore di 2 euro, 1 buono valido per una bottiglia di acqua da mezzo litro (lo sconto è rivolto esclusivamente agli abbonati a Fermento Birra Magazine e soci MoBi richiedendo la riduzione previo accredito).
L’abbonamento per i tre giorni costa 15 euro comprensivo di bicchiere serigrafato, tracollina portabicchiere personalizzata, libretto informativo sui birrifici partecipanti e lista birre, 1 penna, 1 buono valido per una bottiglia di acqua da mezzo litro (no gettoni).
È possibile ricevere il calice Mini-Teku (0,3l di capienza) al posto del bicchiere previsto (0,15l) al costo di un gettone.
I biglietti sono acquistabili direttamente in biglietteria durante l’evento o tramite prevendita attraverso i canali Box-office e Ticket One.
COSTO BIRRA
Il pagamento avviene mediante gettoni. 1 gettone = 1 euro
0,15l costa 2 gettoni (3 per alcune birre speciali).
0,30l costa 4 gettoni (6 per alcune birre speciali) – Il servizio da 0,3l è disponibile solo nel bicchiere Mini-Teku.
ORARI
venerdì 18 gennaio 2019 dalle 18.00 alle 01
sabato 19 gennaio 2019 dalle 12 alle 01
domenica 20 gennaio 2019 dalle 12 alle 22
DOVE
Il teatro TuscanyHall (ex ObiHall) si trova in Via Fabrizio De André a Firenze.
SITO EVENTO
www.birraiodellanno.it
Birraio dell’Anno torna al teatro TuscanyHall (ex ObiHall) di Firenze, da venerdì 18 a domenica 20 gennaio 2019.
Ideato e organizzato dal network Fermento Birra, il premio, che riconosce il miglior artigiano della birra italiana, darà vita ad un appuntamento imperdibile per ogni appassionato.
La selezione birraria ottenuta grazie al voto di 100 esperti italiani si concretizzerà lungo i banchi spillatura della grande isola centrale dove saranno servite ben 150 birre prodotte dai 20 produttori candidati al premio Birraio dell’Anno e dai 5 candidati al premio Birraio Emergente.
Quest’anno l’evento prevede anche un'interessante novità che assicurerà una maggiore copertura territoriale migliorando l’esperienza di viaggio tra le birre italiane servite durante la tre giorni: i 10 migliori birrai delle regioni non coinvolte dalle nomination, individuati sulla base della classifica del primo turno di votazioni, saranno invitati a inserire le loro birre nel corner Best Off!.
Giunto alla decima edizione l’evento vuole essere una vetrina per un settore che vanta eccellenze riconosciute e apprezzate a livello internazionale, un doveroso tributo a prodotti artigianali unici, nati dalla maestria e dalla creatività dei nostri birrai, che durante il festival saranno pronti a raccontare la loro passione attraverso le loro birre.
Come da tradizione, domenica 20 alle 16.30, il noto degustatore Lorenzo “Kuaska” Dabove avrà il compito di condurre la premiazione e pronunciare l’atteso nome del vincitore, sia del premio Birraio dell’Anno, che del Birraio Emergente, riconosciuto al produttore con meno di due anni di esperienza.
In nome della qualità anche la selezione dei banchi dell’area food che quest'anno vedrà protagonisti locali cittadini, come il gastro-pub Pint of View, con le preparazioni orientaleggianti della giovane chef coreana Yejin Ha, la birreria Diorama con il tipico quinto quarto fiorentino, l'offerta ricercata dello chef Simone Cipriani del ristorante FAC e quella golosa degli hamburger di chianina di Panino Tondo.
Spazio anche alle tipicità extra-regionali con le specialità siciliane di Arà e quelle marchigiane di Ape Scottadito, per un menu variegato capace di celebrare nel migliore dei modi il matrimonio tra birra e street-food.
Non mancheranno inoltre i momenti culturali: degustazioni gratuite, realizzate nell’area Beer Show sul palco del teatro o incontri tematici nell’area Beer Match, in uno spazio dedicato.
Birrai, esperti, appassionati, curiosi, publican: tutti sono invitati a partecipare ad un evento nato per festeggiare la buona birra artigianale italiana.
Birraio dell’Anno è un evento realizzato da Fermento Birra con il supporto tecnico di Rastal, con la collaborazione di Mr Malt, Lallemand e J-Software.
Media partner: Fermento Birra Magazine.
Candidati al premio Birraio dell’Anno 2018
Josif Vezzoli del birrificio Birra Elvo di Graglia (BI)
Mauro Salaorni del birrificio Birra Mastino di San Martino Buon Albergo (VR)
Luana Meola e Luca Maestrini del birrificio Birra Perugia di Perugia
Agostino Arioli del Birrificio Italiano di Limido Comasco (CO)
Fabio Brocca del Birrificio Lambrate di Milano
Emanuele Longo del Birrificio Lariano di Dolzago (LC)
Samuele Cesaroni della Brasseria della Fonte di Pienza (SI)
Pietro Di Pilato del birrificio Brewfist di Codogno (LO)
Alessio Gatti del birrificio Canediguerra di Alessandria
Marco Ruffa del birrificio CR/AK di Campodarsego (PD)
Alessio Selvaggio del birrificio Croce di Malto di Trecate (NO)
Luigi D’Amelio del birrificio Extraomnes di Marnate (VA)
Gino Perissutti del birrificio Foglie d’Erba di Forni di Sopra (UD)
Marco Valeriani del birrificio Hammer di Villa D’Adda (BG)
Conor Gallagher Deeks del birrificio Hilltop di Bassano Romano (VT)
Valter Loverier del birrificio Loverbeer di Marentino (TO)
Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani del birrificio MC77 di Serrapetrona (MC)
Marco Raffaeli del birrificio Mukkeller di Porto Sant'Elpidio (FM)
Marco Sabatti del birrificio Porta Bruciata di Rodengo Saiano (BS)
Giovanni Faenza del birrificio Ritual Lab di Formello (RM)
Candidati al premio Birraio Emergente 2018
Giorgio Masio del birrificio Altavia di Sassello (SV)
Luca Tassinati del Birrificio Altotevere di San Giustino (PG)
Adriano Giulioni del birrificio Babylon di Folignano (AP)
Alessandro Sanna e Federico Bianco del birrificio Birra Bellazzi di San Lazzaro di Savena (BO)
Umberto Calabria del birrificio Jungle Juice Brewing di Roma
Best Off! (fuori concorso)
I 10 migliori birrai delle regioni non coinvolte dalle nomination del Birraio dell'Anno:
Eraldo Corti del birrificio A' Magara di Nocera Terinese (CZ)
Stefano di Stefano del birrificio Argo di Lemignano (PR)
Nicola Perra del birrificio Barley di Maracalagonis (CA)
Christian Pichler del birrificio Batzen Bräu di Bolzano
Donato Di Palma del birrificio Birranova di Triggianello (BA)
Giuseppe Schisano del Birrificio Sorrento di Sorrento (NA)
Angelo Scacco del Birrificio La Fucina di Pescolanciano (IS)
Fausto Marenco del birrificio Maltus Faber di Genova
Luigi Recchiuti del birrificio Opperbacco di Notaresco (TE)
Marco Gianino del birrificio Yblon di Ragusa
INGRESSO
Il biglietto giornaliero costa 10 euro comprensivo di bicchiere serigrafato, tracollina portabicchiere personalizzata, libretto informativo sui birrifici partecipanti e lista birre, 1 penna, 2 gettoni del valore di 2 euro, 1 buono valido per una bottiglia di acqua da mezzo litro.
Il biglietto ridotto costa 7 euro comprensivo di bicchiere serigrafato, tracollina portabicchiere personalizzata, libretto informativo sui birrifici partecipanti e lista birre, 1 penna, 2 gettoni del valore di 2 euro, 1 buono valido per una bottiglia di acqua da mezzo litro (lo sconto è rivolto esclusivamente agli abbonati a Fermento Birra Magazine e soci MoBi richiedendo la riduzione previo accredito).
L’abbonamento per i tre giorni costa 15 euro comprensivo di bicchiere serigrafato, tracollina portabicchiere personalizzata, libretto informativo sui birrifici partecipanti e lista birre, 1 penna, 1 buono valido per una bottiglia di acqua da mezzo litro (no gettoni).
È possibile ricevere il calice Mini-Teku (0,3l di capienza) al posto del bicchiere previsto (0,15l) al costo di un gettone.
I biglietti sono acquistabili direttamente in biglietteria durante l’evento o tramite prevendita attraverso i canali Box-office e Ticket One.
COSTO BIRRA
Il pagamento avviene mediante gettoni. 1 gettone = 1 euro
0,15l costa 2 gettoni (3 per alcune birre speciali).
0,30l costa 4 gettoni (6 per alcune birre speciali) – Il servizio da 0,3l è disponibile solo nel bicchiere Mini-Teku.
ORARI
venerdì 18 gennaio 2019 dalle 18.00 alle 01
sabato 19 gennaio 2019 dalle 12 alle 01
domenica 20 gennaio 2019 dalle 12 alle 22
DOVE
Il teatro TuscanyHall (ex ObiHall) si trova in Via Fabrizio De André a Firenze.
SITO EVENTO
www.birraiodellanno.it
Risultati concorso:
giovedì 13 dicembre 2018
Guida Essenziale Vini d'Italia 2019 DoctorWine, Marche
La 5^ edizione della Guida Essenziale ai Vini d'Italia di DoctorWine by Daniele Cernilli, quest’anno vede affiancare alle versioni in italiano e in inglese, anche quella in tedesco.
Questi i numeri della guida:
· 1.134 Cantine selezionate
· 2.809 Vini recensiti
· 374 Faccini DoctorWine, di cui:
o 1 vino con 100/100
o 7 vini con 99/100
o 20 vini con 98/100
o 57 vini con 97/100
o 104 vini con 96/100
o 185 vini con 95/100
· 15 Premi Speciali
· 26 migliori Vini da Monovitigno
· 10 vini nella Classifica per Rapporto Qualità/Prezzo (oltre al premiato)
· 670 vini con il Like del Rapporto Qualità/prezzo
· 93 Cantine premiate con 3 stelle.
Shop on line € 18: https://www.doctorwine.it/shop/libri
I vini della regione Marche premiati con i "Faccini" dalla Guida Essenziale ai Vini d'Italia 2019:
Questi i numeri della guida:
· 1.134 Cantine selezionate
· 2.809 Vini recensiti
· 374 Faccini DoctorWine, di cui:
o 1 vino con 100/100
o 7 vini con 99/100
o 20 vini con 98/100
o 57 vini con 97/100
o 104 vini con 96/100
o 185 vini con 95/100
· 15 Premi Speciali
· 26 migliori Vini da Monovitigno
· 10 vini nella Classifica per Rapporto Qualità/Prezzo (oltre al premiato)
· 670 vini con il Like del Rapporto Qualità/prezzo
· 93 Cantine premiate con 3 stelle.
Shop on line € 18: https://www.doctorwine.it/shop/libri
I vini della regione Marche premiati con i "Faccini" dalla Guida Essenziale ai Vini d'Italia 2019:
98/100
Kupra 2015 - Oasi degli Angeli
97/100
Cambrugiano Riserva 2015 - Verdicchio di Matelica - Belisario
96/100
Arshura 2015 - Valter Mattoni
- 95/100 Serra Fiorese Riserva 2014 - Castelli di Jesi Verdicchio Classico - Gioacchino Garofoli
- Tardivo ma non Tardo Riserva 2016 - Castelli di Jesi Verdicchio Classico - Santa Barbara
- Utopia Riserva 2015 - Castelli di Jesi Verdicchio Classico - Montecappone
- Villa Bucci Riserva 2016 - Castelli di Jesi Verdicchio Classico - Bucci
- Vigna il Cantico della Figura Riserva 2015 - Castelli di Jesi Verdicchio Classico - Andrea Felici
- Campo San Giorgio Riserva 2013 - Conero - Umani Ronchi
- K’un 2015 - Clara Marcelli
- Kurni 2016 - Oasi degli Angeli
- Stella Flora 2015 - Maria Pia Castelli
- Massaccio 2016 - Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore - Fazi Battaglia
lunedì 10 dicembre 2018
Offida Pecorino e Rosso Piceno Superiore, degustazione.
Domenica 14 ottobre 2018 nel corso dell'evento "Di Uva in Vino" organizzato dal Comune di Fermo, banchi d'assaggio e degustazioni guidate a cura di Ais Marche e Consorzio Vini Piceni, nell'ambito delle celebrazioni per i 50 anni della Doc Rosso Piceno.
In degustazione anche vini bianchi del territorio.
Ho puntato l'attenzione su due vini, che a mio parere fotografano la tendenza del Piceno a contemperare territorialità e mercato.
Giallo paglierino limpido, tendente al verde.
Caratteri tipici del vino d'annata, intensamente fruttato, agrume e mela golden, freschezza, mineralità, sfumature vegetali.
Stemperato nei toni duri dalla vena glicerica, diventa piacevole e lungo al palato, sapido, varietale.
Versatile su cucina di mare, rana pescatrice in potacchio.
Temperatura di servizio 10/12°C.
Rosso rubino carico, impenetrabile.
Frutto rosso e nero, amarene e confettura, spezie dolci, accenni vanigliati, confezionano un quadro intrigante, pulito, di media struttura.
Fresco e sapido in bocca, con attacco morbido e finale parzialmente indurito dal tannino vibrante.
Spezzatino di vitello con patate, piccione ripieno in umido.
Temperatura di servizio 16/18°C.
In degustazione anche vini bianchi del territorio.
Ho puntato l'attenzione su due vini, che a mio parere fotografano la tendenza del Piceno a contemperare territorialità e mercato.
Offida Pecorino Docg '17 Kiara
alcool 13,5%
Azienda Agrobiologica San Giovanni
Offida (AP)
www.vinisangiovanni.it
Da uve Pecorino coltivate sulle colline offidane a circa 320 metri sul livello del mare, fermentato in acciaio, affinato 6 mesi complessivi, in acciaio e bottiglia.Giallo paglierino limpido, tendente al verde.
Caratteri tipici del vino d'annata, intensamente fruttato, agrume e mela golden, freschezza, mineralità, sfumature vegetali.
Stemperato nei toni duri dalla vena glicerica, diventa piacevole e lungo al palato, sapido, varietale.
Versatile su cucina di mare, rana pescatrice in potacchio.
Temperatura di servizio 10/12°C.
Rosso Piceno Superiore Doc '14
del carrettiere
alcool 13,5%
Le Cantine di Figaro
Ripatransone (AP)
www.lecantinedifigaro.it
Da uve Montepulciano e Sangiovese, affinato 12 mesi in botti di rovere.Rosso rubino carico, impenetrabile.
Frutto rosso e nero, amarene e confettura, spezie dolci, accenni vanigliati, confezionano un quadro intrigante, pulito, di media struttura.
Fresco e sapido in bocca, con attacco morbido e finale parzialmente indurito dal tannino vibrante.
Spezzatino di vitello con patate, piccione ripieno in umido.
Temperatura di servizio 16/18°C.
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giovedì 6 dicembre 2018
Tipicità 2019, presentazione ventisettesima edizione a Milano
A Milano, nella Casa dei Comuni, svelate in anteprima le novità della 27a edizione
Tipicità 2019: nel grembo dell’eccellenza.
Dal 9 all’11 marzo un kolossal esperienziale va in onda nelle Marche.
È l’edizione numero ventisette del Festival Tipicità, che avrà il suo cuore pulsante nell’innovativa struttura del Fermo Forum.
La manifestazione è stata presentata in anteprima lunedì 3 dicembre 2018 a Milano, nella sede di ANCI Lombardia.
Tre ambienti ad indicare la rotta per il visitatore: cibo in primis e poi making e turismo di scoperta.
Tipicità esplora il “vivere all’italiana” con un’operazione di coinvolgente outing delle nostre migliori risorse, da gustare con curiosità e apertura nei confronti del “futuro buono”.
E, non a caso, lo fa partendo dalle ondulate colline marchigiane, ricche di manualità e preziosi doni della terra, culla del Rinascimento e laboratorio a cielo aperto nel quale ogni giorno una grande tradizione evolve in innovazione e si proietta nel mondo.
Risultato? L’esclusiva ricetta di Tipicità da assaporare in un long week end.
Al centro della scena cibo e prelibatezze made in Marche, con specialità introvabili nei consueti canali.
A catturare l’attenzione saranno i focus sul biologico, i percorsi tra vitigni antichi, l’effervescenza delle birre artigianali, i prodotti di supernicchia, nutraceutica e biodiversità, il cibo del futuro.
Prestigiosi chef dall’Italia e dal mondo animeranno la spettacolare Accademia, la Sala Bio racconterà storie di persone intimamente legate all’ambiente naturale, dalla nuova area Grembo usciranno “pillole energetiche”.
E, a seguire, tante iniziative nel Teatro dei Sapori, nel Bio Garden e nelle aree focus&forum.
A solleticare curiosità e papille gustative anche le proposte della mitica Creta, realtà ospite estera, della toscana San Miniato, insieme a contributi di Russia, Stati Uniti e di tante realtà delle “Piccole Italie”, ossia di quell’Italia meno conosciuta ma più autentica.
Ad “interpretare” Tipicità un cast di protagonisti che sarà svelato in questi mesi: annunciate in anteprima le presenze del Ministro Centinaio, di Marco Ardemagni ed Antonio Pascale, degli economisti Fausto Panunzi ed Alberto Mingardi, di Enrico Derflingher, Michele Casadei Massari e dello chef stellato Paolo Gramaglia.
Frutto del lavoro di squadra di una compagine pubblico/privata - guidata dal Comune di Fermo, con UBI Banca nel ruolo di project partner e con la collaborazione della Regione Marche, delle Università di Ancona, Camerino e Macerata, insieme a una nutrita squadra di enti locali di tutta la regione - Tipicità 2019 si presenta con i numeri delle precedenti edizioni.
Ben 300 realtà in vetrina, 15.000 visitatori e 1.500 operati professionali, oltre 100 eventi, 40 partner privati e 25 entità locali sui 13.000 mq del Fermo Forum.
Tuttavia, Tipicità 2019 non finisce al Fermo Forum, ma la sera continua “in the city” con un palinsesto di iniziative da assaporare nell’accogliente salotto buono della città di Fermo.
http://www.tipicita.it/esporre/
Dal 9 all’11 marzo un kolossal esperienziale va in onda nelle Marche.
È l’edizione numero ventisette del Festival Tipicità, che avrà il suo cuore pulsante nell’innovativa struttura del Fermo Forum.
La manifestazione è stata presentata in anteprima lunedì 3 dicembre 2018 a Milano, nella sede di ANCI Lombardia.
Tre ambienti ad indicare la rotta per il visitatore: cibo in primis e poi making e turismo di scoperta.
Tipicità esplora il “vivere all’italiana” con un’operazione di coinvolgente outing delle nostre migliori risorse, da gustare con curiosità e apertura nei confronti del “futuro buono”.
E, non a caso, lo fa partendo dalle ondulate colline marchigiane, ricche di manualità e preziosi doni della terra, culla del Rinascimento e laboratorio a cielo aperto nel quale ogni giorno una grande tradizione evolve in innovazione e si proietta nel mondo.
Risultato? L’esclusiva ricetta di Tipicità da assaporare in un long week end.
Al centro della scena cibo e prelibatezze made in Marche, con specialità introvabili nei consueti canali.
A catturare l’attenzione saranno i focus sul biologico, i percorsi tra vitigni antichi, l’effervescenza delle birre artigianali, i prodotti di supernicchia, nutraceutica e biodiversità, il cibo del futuro.
Prestigiosi chef dall’Italia e dal mondo animeranno la spettacolare Accademia, la Sala Bio racconterà storie di persone intimamente legate all’ambiente naturale, dalla nuova area Grembo usciranno “pillole energetiche”.
E, a seguire, tante iniziative nel Teatro dei Sapori, nel Bio Garden e nelle aree focus&forum.
A solleticare curiosità e papille gustative anche le proposte della mitica Creta, realtà ospite estera, della toscana San Miniato, insieme a contributi di Russia, Stati Uniti e di tante realtà delle “Piccole Italie”, ossia di quell’Italia meno conosciuta ma più autentica.
Ad “interpretare” Tipicità un cast di protagonisti che sarà svelato in questi mesi: annunciate in anteprima le presenze del Ministro Centinaio, di Marco Ardemagni ed Antonio Pascale, degli economisti Fausto Panunzi ed Alberto Mingardi, di Enrico Derflingher, Michele Casadei Massari e dello chef stellato Paolo Gramaglia.
Frutto del lavoro di squadra di una compagine pubblico/privata - guidata dal Comune di Fermo, con UBI Banca nel ruolo di project partner e con la collaborazione della Regione Marche, delle Università di Ancona, Camerino e Macerata, insieme a una nutrita squadra di enti locali di tutta la regione - Tipicità 2019 si presenta con i numeri delle precedenti edizioni.
Ben 300 realtà in vetrina, 15.000 visitatori e 1.500 operati professionali, oltre 100 eventi, 40 partner privati e 25 entità locali sui 13.000 mq del Fermo Forum.
Tuttavia, Tipicità 2019 non finisce al Fermo Forum, ma la sera continua “in the city” con un palinsesto di iniziative da assaporare nell’accogliente salotto buono della città di Fermo.
Info:
0734/277893
segreteria@tipicita.it
www.tipicita.it
🎆🎆Sei un Espositore? ⏳⏱Affrettati: c’è tempo fino a sabato 15 dicembre per garantirsi la presenza a Tipicità con condizioni invariate rispetto all'anno precedente. 📝Compila il modulo e partecipa da protagonista.http://www.tipicita.it/esporre/
domenica 2 dicembre 2018
Export vino e focus promozione, wine2wine Veronafiere.
Vino, Ministro Centinaio: "Subito tavolo con MISE e MAECI per promozione unitaria Wine & Food".
Studio Vinitaly/Nomisma: "Record in chiaroscuro per il vino italiano nel 2018, +3,8 % l'export sfiora i 6,2 mld di euro".
Veronafiere: " Pochi i motivi per gioire, molti per riflettere su promozione".
Verona, 26 novembre 2018 - «Oggi il problema nel fare business all'estero è che l'Italia si presenta con troppi interlocutori che dicono cose e hanno esigenze diverse: servono nuove regole di ingaggio valide per tutti con strumenti di comunicazione e promozione univoci. Domani parlerò con i colleghi ministri dello Sviluppo economico e degli Esteri per istituire un tavolo che costruisca una promozione unica del Wine&Food italiano». Lo ha detto nel corso del convegno di apertura della 5^ edizione di wine2wine a Verona, il ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, Gian Marco Centinaio.
Al convegno, cui ha partecipato tutta la filiera del settore, comunicate le stime di chiusura 2018 dell’export enologico del Belpaese.
«Ci apprestiamo a registrare per il 9° anno consecutivo un nuovo record nelle esportazioni di vino - ha commentato il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese - con una crescita stimata per il 2018 più che doppia rispetto all’export globale del prodotto Italia. Ma dall’analisi dei dati del nostro Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor sono di più i motivi per rimboccarsi le maniche che per gioire: fatichiamo nei mercati chiave come Usa, Regno Unito, Canada, registriamo perdite in piazze storiche come la Germania e la Svizzera e cresciamo poco in Asia».
Le stime export presentate oggi dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor (a fonte dogane) prevedono una crescita delle vendite sui 12 mesi 2018 del 3,8%, a quasi 6,2 miliardi di euro di prodotto tricolore esportato.
Una variazione positiva che non trova riscontro nei volumi, in calo del 9%, principalmente dovuto alla scarsa vendemmia dello scorso anno.
Ma la crescita, rileva l’analisi illustrata oggi al ministro Centinaio, è interamente da imputare all’ennesima performance positiva degli sparkling (prosecco in primis) che hanno contribuito a mantenere un timido segno positivo nei mercati decisivi come Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Russia e Svezia e a limitare parzialmente i trend negativi di Giappone e Svizzera.
Crisi ‘strutturale’ invece del partner Germania, dove la perdita tocca il 4,1% con un calo sia dei fermi imbottigliati che degli spumanti.
«Chiudiamo un export 2018 a luci e ombre – ha aggiunto il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – in un anno in cui il vino italiano ha ricevuto straordinari posizionamenti nelle guide di settore a livello internazionale. È evidente che stiamo assistendo a un cambiamento delle polarità nel mercato del vino, per questo serve un’armonizzazione delle politiche di promozione: oggi serve un salto di qualità come a metà degli anni ’80, dove erano forti le bandiere di aggregazione del made in Italy. Dal canto nostro – ha concluso Mantovani – il nuovo piano industriale prevede un ulteriore sviluppo di Vinitaly sui mercati esteri».
Nel confronto diretto con i principali competitor, l’Italia realizza trend inferiori rispetto alla leader Francia (a 9,54 miliardi di euro, +4,8% a valore) e della Spagna, che supera la soglia dei 3 miliardi di euro (+5,2%).
Male i produttori del nuovo mondo, che nonostante gli accordi bilaterali favorevoli sul fronte dei dazi virano complessivamente in negativo.
Con l’Australia a +0,1% che stacca il Cile, a -5,4%, gli Usa (-6,8%) e la Nuova Zelanda a -4,4%.
Dati: la crisi dei vini fermi nei paesi chiave, solo gli spumanti fanno festa.
Il consueto exploit degli spumanti (+16,3%), evita la crescita zero del made in Italy enologico.
I fermi imbottigliati, destinati a chiudere a +1,2%, sono in sofferenza in particolare nei 3 principali Paesi buyer - Usa (-1,9%), Germania (5,4%), Regno Unito (-4,1%) -, ma anche in Giappone, Canada, Svizzera e Russia.
«Dall’analisi dei numeri – ha detto il responsabile di Nomisma Wine Monitor, Denis Pantini – quello che sembra emergere è che al di là di tutto, l’Italia cresce ma soprattutto grazie agli spumanti. Si tratta di un trend che va avanti ormai da alcuni anni e che nel 2018 si è maggiormente accentuato in alcuni Paesi come Usa e Germania dove nel primo caso sono i vini fermi francesi, in particolare i rosé, a togliere spazio di mercato ai nostri prodotti, mentre in Germania sono i domestic wine a crescere maggiormente».
Il dettaglio sui top 10 Paesi importatori (Usa, Uk, Germania, Cina, Canada, Giappone, Svizzera, Russia, Svezia, Brasile), che da soli valgono i 2/3 degli scambi globali di vino, segnala una perdita a volume dell’export italiano in tutte le aree considerate, a eccezione degli Usa (+0,9%).
Diverso lo scenario a valore, con decrementi in Germania, Giappone e Svizzera mentre sono positivi ma contenuti i trend nelle altre piazze, con Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Svezia e Russia destinati a crescere non oltre i 2 punti percentuali.
Diverso il discorso sulla Cina, che ha chiuso da 6 mesi le proprie fonti doganali e dove l’Italia, secondo i principali partner commerciali, cresce del 3,8%.
Metodologia Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor.
Il modello economico-statistico utilizzato per le stime previsionali a tutto il 2018 considera le importazioni di vino totale e per principale categoria nei diversi mercati target, di fonte doganale che registra i flussi per origine e non provenienza.
Questa diversa metodologia di rilevazione, unita alle differenze insite nei prezzi all’export rispetto all’import (i primi FOB, i secondi CIF), alle discrasie temporali intercorrenti tra registrazione della spedizione e dell’arrivo del prodotto, spiegano le differenze esistenti tra il vino esportato in un mercato da un paese e l’import del vino dallo stesso paese nel mercato target.
Inoltre, per una diretta ed immediata comparazione delle tendenze in atto da parte degli stakeholder del settore e degli operatori italiani, il modello restituisce valori in euro e non nella valuta locale del mercato analizzato.
Ciò fa sì che le variazioni calcolate sull’export incorporino anche le fluttuazioni avvenute nel tasso di cambio con l’euro.
Il video del convegno:
https://www.facebook.com/vinitalyofficial/videos/325229108308814/
Post correlato:
https://vinidiconfine.blogspot.com/2018/11/wine2wine-2018-veronafiere.html
Il mio commento:
"Promuovere vino equivale a promuovere territori; quindi il singolo comparto finisce per diventare parte integrante del sistema turistico. Su questa base, l'approccio univoco ai mercati sotto un unico brand, risulta ineludibile al fine di salvaguardare la parcellizzazione d'impresa e le diverse identità territoriali, che sono peculiarità italiche e valore aggiunto per la competitività del sistema Italia. L'idea troverebbe a mio parere concretezza in un contenitore universale, realizzato sul modello di format affermati (Tipicità Made in Marche Festival o Fico, tanto per non fare nomi), con partecipazione pubblica, in grado di proporre arte, artigianato, Pmi, manifatturiero, agroalimentare, territori, italian style".
Studio Vinitaly/Nomisma: "Record in chiaroscuro per il vino italiano nel 2018, +3,8 % l'export sfiora i 6,2 mld di euro".
Veronafiere: " Pochi i motivi per gioire, molti per riflettere su promozione".
Paolo del Debbio e Ministro Gian Marco Centinaio Photocredit: © Foto Veronafiere-ENNEVI |
Al convegno, cui ha partecipato tutta la filiera del settore, comunicate le stime di chiusura 2018 dell’export enologico del Belpaese.
«Ci apprestiamo a registrare per il 9° anno consecutivo un nuovo record nelle esportazioni di vino - ha commentato il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese - con una crescita stimata per il 2018 più che doppia rispetto all’export globale del prodotto Italia. Ma dall’analisi dei dati del nostro Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor sono di più i motivi per rimboccarsi le maniche che per gioire: fatichiamo nei mercati chiave come Usa, Regno Unito, Canada, registriamo perdite in piazze storiche come la Germania e la Svizzera e cresciamo poco in Asia».
Le stime export presentate oggi dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor (a fonte dogane) prevedono una crescita delle vendite sui 12 mesi 2018 del 3,8%, a quasi 6,2 miliardi di euro di prodotto tricolore esportato.
Una variazione positiva che non trova riscontro nei volumi, in calo del 9%, principalmente dovuto alla scarsa vendemmia dello scorso anno.
Ma la crescita, rileva l’analisi illustrata oggi al ministro Centinaio, è interamente da imputare all’ennesima performance positiva degli sparkling (prosecco in primis) che hanno contribuito a mantenere un timido segno positivo nei mercati decisivi come Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Russia e Svezia e a limitare parzialmente i trend negativi di Giappone e Svizzera.
Crisi ‘strutturale’ invece del partner Germania, dove la perdita tocca il 4,1% con un calo sia dei fermi imbottigliati che degli spumanti.
«Chiudiamo un export 2018 a luci e ombre – ha aggiunto il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – in un anno in cui il vino italiano ha ricevuto straordinari posizionamenti nelle guide di settore a livello internazionale. È evidente che stiamo assistendo a un cambiamento delle polarità nel mercato del vino, per questo serve un’armonizzazione delle politiche di promozione: oggi serve un salto di qualità come a metà degli anni ’80, dove erano forti le bandiere di aggregazione del made in Italy. Dal canto nostro – ha concluso Mantovani – il nuovo piano industriale prevede un ulteriore sviluppo di Vinitaly sui mercati esteri».
Nel confronto diretto con i principali competitor, l’Italia realizza trend inferiori rispetto alla leader Francia (a 9,54 miliardi di euro, +4,8% a valore) e della Spagna, che supera la soglia dei 3 miliardi di euro (+5,2%).
Male i produttori del nuovo mondo, che nonostante gli accordi bilaterali favorevoli sul fronte dei dazi virano complessivamente in negativo.
Con l’Australia a +0,1% che stacca il Cile, a -5,4%, gli Usa (-6,8%) e la Nuova Zelanda a -4,4%.
Dati: la crisi dei vini fermi nei paesi chiave, solo gli spumanti fanno festa.
Il consueto exploit degli spumanti (+16,3%), evita la crescita zero del made in Italy enologico.
I fermi imbottigliati, destinati a chiudere a +1,2%, sono in sofferenza in particolare nei 3 principali Paesi buyer - Usa (-1,9%), Germania (5,4%), Regno Unito (-4,1%) -, ma anche in Giappone, Canada, Svizzera e Russia.
«Dall’analisi dei numeri – ha detto il responsabile di Nomisma Wine Monitor, Denis Pantini – quello che sembra emergere è che al di là di tutto, l’Italia cresce ma soprattutto grazie agli spumanti. Si tratta di un trend che va avanti ormai da alcuni anni e che nel 2018 si è maggiormente accentuato in alcuni Paesi come Usa e Germania dove nel primo caso sono i vini fermi francesi, in particolare i rosé, a togliere spazio di mercato ai nostri prodotti, mentre in Germania sono i domestic wine a crescere maggiormente».
Il dettaglio sui top 10 Paesi importatori (Usa, Uk, Germania, Cina, Canada, Giappone, Svizzera, Russia, Svezia, Brasile), che da soli valgono i 2/3 degli scambi globali di vino, segnala una perdita a volume dell’export italiano in tutte le aree considerate, a eccezione degli Usa (+0,9%).
Diverso lo scenario a valore, con decrementi in Germania, Giappone e Svizzera mentre sono positivi ma contenuti i trend nelle altre piazze, con Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Svezia e Russia destinati a crescere non oltre i 2 punti percentuali.
Diverso il discorso sulla Cina, che ha chiuso da 6 mesi le proprie fonti doganali e dove l’Italia, secondo i principali partner commerciali, cresce del 3,8%.
Metodologia Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor.
Il modello economico-statistico utilizzato per le stime previsionali a tutto il 2018 considera le importazioni di vino totale e per principale categoria nei diversi mercati target, di fonte doganale che registra i flussi per origine e non provenienza.
Questa diversa metodologia di rilevazione, unita alle differenze insite nei prezzi all’export rispetto all’import (i primi FOB, i secondi CIF), alle discrasie temporali intercorrenti tra registrazione della spedizione e dell’arrivo del prodotto, spiegano le differenze esistenti tra il vino esportato in un mercato da un paese e l’import del vino dallo stesso paese nel mercato target.
Inoltre, per una diretta ed immediata comparazione delle tendenze in atto da parte degli stakeholder del settore e degli operatori italiani, il modello restituisce valori in euro e non nella valuta locale del mercato analizzato.
Ciò fa sì che le variazioni calcolate sull’export incorporino anche le fluttuazioni avvenute nel tasso di cambio con l’euro.
Il video del convegno:
https://www.facebook.com/vinitalyofficial/videos/325229108308814/
Post correlato:
https://vinidiconfine.blogspot.com/2018/11/wine2wine-2018-veronafiere.html
Il mio commento:
"Promuovere vino equivale a promuovere territori; quindi il singolo comparto finisce per diventare parte integrante del sistema turistico. Su questa base, l'approccio univoco ai mercati sotto un unico brand, risulta ineludibile al fine di salvaguardare la parcellizzazione d'impresa e le diverse identità territoriali, che sono peculiarità italiche e valore aggiunto per la competitività del sistema Italia. L'idea troverebbe a mio parere concretezza in un contenitore universale, realizzato sul modello di format affermati (Tipicità Made in Marche Festival o Fico, tanto per non fare nomi), con partecipazione pubblica, in grado di proporre arte, artigianato, Pmi, manifatturiero, agroalimentare, territori, italian style".
giovedì 29 novembre 2018
Cantine Aperte a Natale 2018, Marche
Il Movimento Turismo del Vino Marche fa parte della più ampia associazione nazionale (MTV Italia) nata nel 1993 per promuovere l'enoturismo in Italia.
Ad oggi sono un'ottantina le aziende vinicole marchigiane associate.
Nel primo weekend di dicembre, una parte di esse aprirà le porte agli enoturisti e agli amanti del vino.
Due giorni in cui sarà possibile degustare, scoprire, conoscere, diffondere la cultura del vino, quella del bere bene, che da sempre appartiene al Movimento Turismo del Vino e a tutte le cantine associate.
Un modo anche per regalare ai propri cari, vini e prodotti tipici, espressione del territorio e della passione di chi nel proprio lavoro mette la storia e la tradizione delle Marche.
Ad oggi sono un'ottantina le aziende vinicole marchigiane associate.
Nel primo weekend di dicembre, una parte di esse aprirà le porte agli enoturisti e agli amanti del vino.
Due giorni in cui sarà possibile degustare, scoprire, conoscere, diffondere la cultura del vino, quella del bere bene, che da sempre appartiene al Movimento Turismo del Vino e a tutte le cantine associate.
Un modo anche per regalare ai propri cari, vini e prodotti tipici, espressione del territorio e della passione di chi nel proprio lavoro mette la storia e la tradizione delle Marche.
Elenco cantine aderenti all'evento
Per contatti con le cantine:
http://www.mtvmarche.it/soci/
martedì 27 novembre 2018
La Terra Trema 2018, Milano
La Terra Trema 2018 • Fiera feroce di vini, cibi, cultura materiale.
Abbiamo il piacere di comunicare che la dodicesima edizione de La Terra Trema si terrà a Milano dal 30 novembre al 2 dicembre 2018 al Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito.
La Terra Trema torna a Milano per accogliere le centinaia di storie di agricoltura e viticoltura che siete chiamati a rappresentare in prima persona.
Una celebrazione annuale lunga tre giorni nel corso dei quali, come d’abitudine, alle narrazioni si alterneranno concerti, presentazioni, degustazioni guidate, laboratori.
Dodicesima edizione.
Festa e non solo festa.
Dodici anni in cui abbiamo cambiato e visto cambiare il panorama politico, culturale ed economico che ruota tra vini e cibi di qualità.
Vittorie e sconfitte.
Rivoluzioni e appiattimenti.
Impegno spropositato e fuffa truffaldina.
C’è di tutto.
Intorno a vino e cibo si è imbastito un ordito controverso e intricato.
Val bene la metafora per raccontare quel che accade intorno all’agricoltura contadina nazionale e a chi vuole assumerne le fattezze.
Ficus watkinsiana altrimenti detto Fico strangolatore, arriva sulle altre piante dall’alto, trasportato dal guano di uccelli che ne hanno assaggiato i frutti.
Trovato un pertugio tra i rami o nel tronco quel seme cacato comincia la sua vita parassita sulla pianta ospite sottraendole tutto, acqua, luce, ossigeno, nutrimenti; prendendone le forme con le sue liane avvinghianti arriva fino a strangolarla, privata d’ogni linfa vitale.
Fico strangolatore, nomen omen.
Il cibo, è assodato, è grimaldello, strumento efficace per le food policy nei food district delle city of food.
Politiche sul cibo che per nulla riguardano la produzione ma solo la sua vetrinificazione.
La sua messa in mostra in città per lo più esclusive, capitalizzate, privatizzate, per pochi, sempre gli stessi.
Nel nostro dirci ancora materia fecciosa e insolvibile, racaille, di questo sistema lasciamo queste riflessioni per una nuova occasione di confronto nell’imminente edizione de La Terra Trema.
Con l’augurio di ritrovarci ancora insieme.
La Terra Trema
Folletto25603 (Abbiategrasso, MI)
Leoncavallo s. p. a. (Milano)
“Sarà una fiera del tutto nuova; vi si assaggeranno i vini di ogni parte d’Italia. Festeggeremo la vita”. Luigi Veronelli, prima edizione di /Terrà e Libertà/Critical Wine al Leoncavallo, dicembre 2003.
Vignaioli, birrifici e sidrerie partecipanti
ABRUZZO Colle San Massimo – Giulianova (TE) Fiore – Podere San Biagio – Controguerra (TE) Ludovico – Vittorito (AQ) Q500 – Di Nicola Maurizio – Penne (PE) Rasicci Emanuele – Controguerra (TE)
ALTO ADIGE Brunnenhof – Egna (BZ) Thomas Niedermayr – Appiano (BZ)
BASILICATA Podere Lucano – Ripacandida (PZ) Ripanero – Rionero in Vulture (PZ)
CALABRIA Lucà Santino – Bianco (RC) Masseria Perugini – San Marco Argentano (CS)
CAMPANIA Podere Veneri Vecchio – Castelvenere (BN) Salvatore Magnoni – Rutino (SA)
EMILIA ROMAGNA Bini Denny – Podere Cipolla – Coviolo (RE) Gualdora – Ziano Piacentino (PC) Tre Rii – Corniglio (PR)
FRIULI VENEZIA GIULIA Marco Pinat – Povoletto (UD) Nicolini Giorgio – Muggia (TS) Zahar – San Dorligo della Valle (TS)
LIGURIA Rosmarinus – Perinaldo (IM)
LOMBARDIA Alziati Annibale – Rovescala (PV) Birrificio Ma’aM – Abbiategrasso (MI) Il Gabbiano – Sondrio (SO) La Basia – Puegnago del Garda (BS) Orto Tellinum – San Giacomo di Teglio (SO) Piccolo Bacco dei Quaroni – Montù Beccaria (PV) Selva Pietro – Castione Andevenno (SO) Torre degli Alberi – Ruino (PV)
MARCHE Ca’liptra – Cupramontana (AN) Fiorano – Cossignano (AP) La Marca di San Michele – Cupramontana (AN) Tiberi David – Loro Piceno (MC) Tomassetti – Senigallia (AN) Vigneti Vallorani – Colli del Tronto (AP)
PIEMONTE Birrificio a Bassa Velocità – Cels – Exilles (TO) Buganza Renato – Piobesi D’Alba (CN) Cantine del Castello Conti – Maggiora (NO) Cascina ‘Tavijn – Scurzolengo (AT) Cascina Boccia – Tagliolo Monferrato (AL) Cascina Carrà – Monforte d’Alba (CN) Cascina del Monastero – La Morra (CN) Cascina Gasparda – Olivola (AL) Cascina Gentile – Capriata d’Orba (AL) Cascina Zerbetta – Quargnento (AL) Curto Marco – La Morra (CN) Eraldo Revelli – Farigliano (CN) Garella – Masserano (BI) Giachino Claudio – Montelupo Albese (CN) Gonella Vini – San Martino Alfieri (AT) Granja Farm – Chiomonte (TO) Il Mongetto – Vignale Monferrato (AL) Il Vino e le Rose – Momperone (AL) La Viranda – San Marzano Oliveto (AT) LeViti – Dogliani (CN) Manera – Alba (CN) Monfrà – Vignale Monferrato (AL) Piatti Antonella – Mazzè (TO) Roccheviberti – Castiglione Falletto (CN) Terre di Maté – Pasturana (AL)
PUGLIA Pantun – Mottola (TA) Tenuta Patruno Perniola – Gioia del Colle (BA)
SARDEGNA Orgosa – Orgosolo (NU) Piero Carta – Magomadas (OR) Sa Defenza – Donori (CA)
SICILIA Bertolino – Marsala (TP) Bosco Falconeria – Partinico (PA) Cantina Malopasso – Zafferana Etnea (CT) Cantine Barbera – Menfi (AG) Enò-Trio – Nunzio Puglisi – Randazzo (CT) Fenech – Isola di Salina (ME) Mulsum – Volzone – Trecastagni (CT) Valcerasa – Alice Bonaccorsi – Randazzo (CT) Viteadovest – Marsala (TP)
TOSCANA Casina di Cornia – Castellina in Chianti (SI) Fattoria Majnoni Guicciardini – Barberino Val d’Elsa (FI) I Botri di Ghiaccioforte – Scansano (GR) Il Cerchio – Capalbio (GR) La Pievuccia – Castiglion Fiorentino (AR) Monastero dei Frati Bianchi – Fivizzano (MS) Parmoleto – Castel del Piano (GR) Paterna – Terranuova Bracciolini (AR) Podere Ranieri – Massa Marrittima (GR) Poderino della Frasconaia – Casalguidi (PT) Prato al Pozzo – Cinigiano (GR) Sàgona – Loro Ciuffenna (AR) Sant’Agnese – Piombino (LI) Sorelle Palazzi – Morrona (PI) Taverna del Vara – Torza (SP) Tenuta Lenzini – Gragnano – Capannori (LU) Terra d’Arcoiris – Chianciano Terme (SI) Terre Apuane – Marina di Carrara (MS)
TRENTINO Cantina Bio Natura – Tenno (TN) Maso Bergamini – Cognola (TN)
UMBRIA La Casa dei Cini – Pietrafitta (PG)
VENETO Aldrighetti Lorenzo e Cristoforo – Marano di Valpolicella (VR) Alla Costiera – Vò (PD) Le Bignele – Marano di Valpolicella (VR) Monteforche – Vò (PD)
FRANCIA Chateau Pascaud Villefranche – Barsac (Drôme)
Agricoltori e artigiani partecipanti
ABRUZZO Lu Cavalire – Fontanelle di Atri (TE) Rotolo Gregorio – Valle Scannese – Scanno (AQ)
CAMPANIA Minieri Michele – Carife (AV)
EMILIA ROMAGNA Caseificio Beduzzo – Corniglio (PR) Piccolo Forno Marziali – Saludecio (RN)
LAZIO Passione Rossa – Lago di Martignano (RM)
LOMBARDIA Agripiccola – Telgate (BG) Apicoltura Veca – Milano (MI) Caffè Malatesta – Galbiate (LC) Cascina Caremma – Besate (MI) Cascina Contina – Rosate (MI) Cascina Selva – Ozzero (MI) Davide Caglio – Galbiate (LC) Il Fiore – Pasturo (LC) La Torta Fatta in Casa – Zelo Buon Persico (LO) Raetia Biodiversità Alpine – Teglio (SO) Strawberry Fields – Rho (MI)
PIEMONTE Caseificio di Vallefredda – Ponzone – Trivero (BI) Le Dolci Operaie – Arborio (VC) Ranghino Floriana – Arborio (VC)
PUGLIA Fiore Tommaso – Olio Infiore – Terlizzi (BA) Giovanni Giancane – Monteroni di Lecce (LE)
SARDEGNA Podda Fratelli – Il Cortile del Formaggio – Orgosolo (NU)
SICILIA Iacono Corrado – Noto (SR) Riber Navel – Ribera (AG)
TOSCANA Forra’pruno – Lamporecchio (PT) La Bucolika di Fazzano – Fivizzano (MS) Orto Bio – Camaiore (LU) La Quercia del Poggio – Arezzo (AR)
UMBRIA Fattoria Malabestias – Pietralunga (PG)
PALESTINA Fareed Taamallah – Sharaka – Ramallah
Informazioni utili
ORARI
Gli orari di apertura al pubblico della manifestazione sono i seguenti:
Venerdì 30 novembre 2018
15:00 – 22:00 Fiera contadina 22:00 – 03:00 Festa musicale
Sabato 1 dicembre 2018
15:00 – 22:00 Fiera contadina 23:00 – 03:00 Festa musicale
Domenica 2 dicembre 2018
13:00 – 20:00 Fiera contadina 20:00 – 22:00 Premiazione della Roncola d’Oro e cena conclusiva.
INGRESSO
L’ingresso alla manifestazione è con sottoscrizione al progetto di 10 € ed è valido per un giorno.
Venerdì e Sabato sera, dopo le ore 22, l’ingresso per i concerti è di 5 €.
Domenica sera, dopo le ore 20, l’ingresso è gratuito.
La sottoscrizione comprende: le degustazioni libere dei vini e dei prodotti dei vignaioli, dei birrifici, degli agricoltori e degli artigiani presenti, la partecipazione libera agli incontri, alle degustazioni guidate, ai laboratori, ai concerti.
All’entrata ogni visitatore sarà munito di: un calice da degustazione, un catalogo illustrante le aziende e i vini/prodotti presenti, gli eventi in programma, i menù delle cene a filiera diretta, la scheda per votare l’aspirante vincitore del premio della Roncola d’Oro sarà disponibile allo stand de La Terra Trema.
Ogni produttore nel proprio stand metterà in evidenza l’autocertificazione e il prezzo sorgente per permettere la massima rintracciabilità e trasparenza dei propri prodotti in degustazione e in vendita.
CUCINA
La cucina preparerà dei pasti a filiera diretta con le materie prime dei produttori presenti.
Non è necessaria la prenotazione, per questo consigliamo di avvicinarsi alla cucina con il giusto anticipo, è possibile infatti qualche minuto di fila.
Il costo indicativo di un pasto completo (antipasto, primo, secondo, contorno – dolce e vino esclusi) è all’incirca € 15.
DOVE
Leoncavallo spazio pubblico autogestito, via Watteau 7, Milano (zona Greco).
Abbiamo il piacere di comunicare che la dodicesima edizione de La Terra Trema si terrà a Milano dal 30 novembre al 2 dicembre 2018 al Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito.
La Terra Trema torna a Milano per accogliere le centinaia di storie di agricoltura e viticoltura che siete chiamati a rappresentare in prima persona.
Una celebrazione annuale lunga tre giorni nel corso dei quali, come d’abitudine, alle narrazioni si alterneranno concerti, presentazioni, degustazioni guidate, laboratori.
Dodicesima edizione.
Festa e non solo festa.
Dodici anni in cui abbiamo cambiato e visto cambiare il panorama politico, culturale ed economico che ruota tra vini e cibi di qualità.
Vittorie e sconfitte.
Rivoluzioni e appiattimenti.
Impegno spropositato e fuffa truffaldina.
C’è di tutto.
Intorno a vino e cibo si è imbastito un ordito controverso e intricato.
Val bene la metafora per raccontare quel che accade intorno all’agricoltura contadina nazionale e a chi vuole assumerne le fattezze.
Ficus watkinsiana altrimenti detto Fico strangolatore, arriva sulle altre piante dall’alto, trasportato dal guano di uccelli che ne hanno assaggiato i frutti.
Trovato un pertugio tra i rami o nel tronco quel seme cacato comincia la sua vita parassita sulla pianta ospite sottraendole tutto, acqua, luce, ossigeno, nutrimenti; prendendone le forme con le sue liane avvinghianti arriva fino a strangolarla, privata d’ogni linfa vitale.
Fico strangolatore, nomen omen.
Il cibo, è assodato, è grimaldello, strumento efficace per le food policy nei food district delle city of food.
Politiche sul cibo che per nulla riguardano la produzione ma solo la sua vetrinificazione.
La sua messa in mostra in città per lo più esclusive, capitalizzate, privatizzate, per pochi, sempre gli stessi.
Nel nostro dirci ancora materia fecciosa e insolvibile, racaille, di questo sistema lasciamo queste riflessioni per una nuova occasione di confronto nell’imminente edizione de La Terra Trema.
Con l’augurio di ritrovarci ancora insieme.
La Terra Trema
Folletto25603 (Abbiategrasso, MI)
Leoncavallo s. p. a. (Milano)
“Sarà una fiera del tutto nuova; vi si assaggeranno i vini di ogni parte d’Italia. Festeggeremo la vita”. Luigi Veronelli, prima edizione di /Terrà e Libertà/Critical Wine al Leoncavallo, dicembre 2003.
Vignaioli, birrifici e sidrerie partecipanti
ABRUZZO Colle San Massimo – Giulianova (TE) Fiore – Podere San Biagio – Controguerra (TE) Ludovico – Vittorito (AQ) Q500 – Di Nicola Maurizio – Penne (PE) Rasicci Emanuele – Controguerra (TE)
ALTO ADIGE Brunnenhof – Egna (BZ) Thomas Niedermayr – Appiano (BZ)
BASILICATA Podere Lucano – Ripacandida (PZ) Ripanero – Rionero in Vulture (PZ)
CALABRIA Lucà Santino – Bianco (RC) Masseria Perugini – San Marco Argentano (CS)
CAMPANIA Podere Veneri Vecchio – Castelvenere (BN) Salvatore Magnoni – Rutino (SA)
EMILIA ROMAGNA Bini Denny – Podere Cipolla – Coviolo (RE) Gualdora – Ziano Piacentino (PC) Tre Rii – Corniglio (PR)
FRIULI VENEZIA GIULIA Marco Pinat – Povoletto (UD) Nicolini Giorgio – Muggia (TS) Zahar – San Dorligo della Valle (TS)
LIGURIA Rosmarinus – Perinaldo (IM)
LOMBARDIA Alziati Annibale – Rovescala (PV) Birrificio Ma’aM – Abbiategrasso (MI) Il Gabbiano – Sondrio (SO) La Basia – Puegnago del Garda (BS) Orto Tellinum – San Giacomo di Teglio (SO) Piccolo Bacco dei Quaroni – Montù Beccaria (PV) Selva Pietro – Castione Andevenno (SO) Torre degli Alberi – Ruino (PV)
MARCHE Ca’liptra – Cupramontana (AN) Fiorano – Cossignano (AP) La Marca di San Michele – Cupramontana (AN) Tiberi David – Loro Piceno (MC) Tomassetti – Senigallia (AN) Vigneti Vallorani – Colli del Tronto (AP)
PIEMONTE Birrificio a Bassa Velocità – Cels – Exilles (TO) Buganza Renato – Piobesi D’Alba (CN) Cantine del Castello Conti – Maggiora (NO) Cascina ‘Tavijn – Scurzolengo (AT) Cascina Boccia – Tagliolo Monferrato (AL) Cascina Carrà – Monforte d’Alba (CN) Cascina del Monastero – La Morra (CN) Cascina Gasparda – Olivola (AL) Cascina Gentile – Capriata d’Orba (AL) Cascina Zerbetta – Quargnento (AL) Curto Marco – La Morra (CN) Eraldo Revelli – Farigliano (CN) Garella – Masserano (BI) Giachino Claudio – Montelupo Albese (CN) Gonella Vini – San Martino Alfieri (AT) Granja Farm – Chiomonte (TO) Il Mongetto – Vignale Monferrato (AL) Il Vino e le Rose – Momperone (AL) La Viranda – San Marzano Oliveto (AT) LeViti – Dogliani (CN) Manera – Alba (CN) Monfrà – Vignale Monferrato (AL) Piatti Antonella – Mazzè (TO) Roccheviberti – Castiglione Falletto (CN) Terre di Maté – Pasturana (AL)
PUGLIA Pantun – Mottola (TA) Tenuta Patruno Perniola – Gioia del Colle (BA)
SARDEGNA Orgosa – Orgosolo (NU) Piero Carta – Magomadas (OR) Sa Defenza – Donori (CA)
SICILIA Bertolino – Marsala (TP) Bosco Falconeria – Partinico (PA) Cantina Malopasso – Zafferana Etnea (CT) Cantine Barbera – Menfi (AG) Enò-Trio – Nunzio Puglisi – Randazzo (CT) Fenech – Isola di Salina (ME) Mulsum – Volzone – Trecastagni (CT) Valcerasa – Alice Bonaccorsi – Randazzo (CT) Viteadovest – Marsala (TP)
TOSCANA Casina di Cornia – Castellina in Chianti (SI) Fattoria Majnoni Guicciardini – Barberino Val d’Elsa (FI) I Botri di Ghiaccioforte – Scansano (GR) Il Cerchio – Capalbio (GR) La Pievuccia – Castiglion Fiorentino (AR) Monastero dei Frati Bianchi – Fivizzano (MS) Parmoleto – Castel del Piano (GR) Paterna – Terranuova Bracciolini (AR) Podere Ranieri – Massa Marrittima (GR) Poderino della Frasconaia – Casalguidi (PT) Prato al Pozzo – Cinigiano (GR) Sàgona – Loro Ciuffenna (AR) Sant’Agnese – Piombino (LI) Sorelle Palazzi – Morrona (PI) Taverna del Vara – Torza (SP) Tenuta Lenzini – Gragnano – Capannori (LU) Terra d’Arcoiris – Chianciano Terme (SI) Terre Apuane – Marina di Carrara (MS)
TRENTINO Cantina Bio Natura – Tenno (TN) Maso Bergamini – Cognola (TN)
UMBRIA La Casa dei Cini – Pietrafitta (PG)
VENETO Aldrighetti Lorenzo e Cristoforo – Marano di Valpolicella (VR) Alla Costiera – Vò (PD) Le Bignele – Marano di Valpolicella (VR) Monteforche – Vò (PD)
FRANCIA Chateau Pascaud Villefranche – Barsac (Drôme)
Agricoltori e artigiani partecipanti
ABRUZZO Lu Cavalire – Fontanelle di Atri (TE) Rotolo Gregorio – Valle Scannese – Scanno (AQ)
CAMPANIA Minieri Michele – Carife (AV)
EMILIA ROMAGNA Caseificio Beduzzo – Corniglio (PR) Piccolo Forno Marziali – Saludecio (RN)
LAZIO Passione Rossa – Lago di Martignano (RM)
LOMBARDIA Agripiccola – Telgate (BG) Apicoltura Veca – Milano (MI) Caffè Malatesta – Galbiate (LC) Cascina Caremma – Besate (MI) Cascina Contina – Rosate (MI) Cascina Selva – Ozzero (MI) Davide Caglio – Galbiate (LC) Il Fiore – Pasturo (LC) La Torta Fatta in Casa – Zelo Buon Persico (LO) Raetia Biodiversità Alpine – Teglio (SO) Strawberry Fields – Rho (MI)
PIEMONTE Caseificio di Vallefredda – Ponzone – Trivero (BI) Le Dolci Operaie – Arborio (VC) Ranghino Floriana – Arborio (VC)
PUGLIA Fiore Tommaso – Olio Infiore – Terlizzi (BA) Giovanni Giancane – Monteroni di Lecce (LE)
SARDEGNA Podda Fratelli – Il Cortile del Formaggio – Orgosolo (NU)
SICILIA Iacono Corrado – Noto (SR) Riber Navel – Ribera (AG)
TOSCANA Forra’pruno – Lamporecchio (PT) La Bucolika di Fazzano – Fivizzano (MS) Orto Bio – Camaiore (LU) La Quercia del Poggio – Arezzo (AR)
UMBRIA Fattoria Malabestias – Pietralunga (PG)
PALESTINA Fareed Taamallah – Sharaka – Ramallah
Informazioni utili
ORARI
Gli orari di apertura al pubblico della manifestazione sono i seguenti:
Venerdì 30 novembre 2018
15:00 – 22:00 Fiera contadina 22:00 – 03:00 Festa musicale
Sabato 1 dicembre 2018
15:00 – 22:00 Fiera contadina 23:00 – 03:00 Festa musicale
Domenica 2 dicembre 2018
13:00 – 20:00 Fiera contadina 20:00 – 22:00 Premiazione della Roncola d’Oro e cena conclusiva.
INGRESSO
L’ingresso alla manifestazione è con sottoscrizione al progetto di 10 € ed è valido per un giorno.
Venerdì e Sabato sera, dopo le ore 22, l’ingresso per i concerti è di 5 €.
Domenica sera, dopo le ore 20, l’ingresso è gratuito.
La sottoscrizione comprende: le degustazioni libere dei vini e dei prodotti dei vignaioli, dei birrifici, degli agricoltori e degli artigiani presenti, la partecipazione libera agli incontri, alle degustazioni guidate, ai laboratori, ai concerti.
All’entrata ogni visitatore sarà munito di: un calice da degustazione, un catalogo illustrante le aziende e i vini/prodotti presenti, gli eventi in programma, i menù delle cene a filiera diretta, la scheda per votare l’aspirante vincitore del premio della Roncola d’Oro sarà disponibile allo stand de La Terra Trema.
Ogni produttore nel proprio stand metterà in evidenza l’autocertificazione e il prezzo sorgente per permettere la massima rintracciabilità e trasparenza dei propri prodotti in degustazione e in vendita.
CUCINA
La cucina preparerà dei pasti a filiera diretta con le materie prime dei produttori presenti.
Non è necessaria la prenotazione, per questo consigliamo di avvicinarsi alla cucina con il giusto anticipo, è possibile infatti qualche minuto di fila.
Il costo indicativo di un pasto completo (antipasto, primo, secondo, contorno – dolce e vino esclusi) è all’incirca € 15.
DOVE
Leoncavallo spazio pubblico autogestito, via Watteau 7, Milano (zona Greco).
CONTATTI
info@laterratrema.org
www.laterratrema.org
Leoncavallo spazio pubblico autogestito Tel. 02 36510287
domenica 25 novembre 2018
Missione di Tipicità in Albania
Toccate le città di Tirana, Valona e Berat.
La politica estera parte dalla tavola.
Una qualificata platea internazionale ha partecipato alla Taste Marche Experience Cibo, convivialità e diplomazia della concretezza.
Con queste credenziali Tipicità si è presentata a Tirana, di fronte ad una qualificata platea internazionale, in occasione della terza edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo.
La tavola diviene “ambasciatore” dell’italian style e sulla sua scia traina fashion, musica, ecodesign, meccanica di precisione e attrattive territoriali.
È il “vivere all’italiana”, un nuovo modo di presentare i talenti tricolori, non più come gioielli isolati, ma come un’unica e luminosa parure.
Promosso in tutto il mondo dalla Farnesina, il programma dell’iniziativa ha visto Tipicità protagonista nel “Paese delle aquile”, grazie ad una proficua sinergia con l’Ambasciata Italiana a Tirana e con il Consolato Generale d’Italia a Valona.
Un’operazione a tutto tondo sublimata dalla serata conclusiva organizzata nel cuore nevralgico della capitale albanese e guidata da Marco Ardemagni, noto conduttore di RAI Caterpillar AM.
Un vero e proprio “spettacolo del gusto” - ha sottolineato Angelo Serri, direttore di Tipicità - realizzato grazie al contributo fattivo di tanti imprenditori, dei due Istituti alberghieri di Senigallia e Porto Sant’Elpidio, e dei Comuni di Fermo e Castelfidardo”.
Accolto dall’ambasciatore Alberto Cutillo insieme a Luca Ceriscioli e Gino Sabatini, rispettivamente presidente della Regione Marche e della Camera di Commercio delle Marche, il qualificato pubblico composto da diplomatici, giornalisti ed importanti imprenditori della comunità internazionale presente a Tirana, ha partecipato con entusiasmo alla “Taste Marche Experience”, avviando scambi e relazioni proprio in occasione dell’inedito momento conviviale.
Di notevole intensità anche le attività promosse dalla Console Generale, Luana Alita Micheli, nella città di Valona, attraente località rivierasca pronta ad accogliere opportunità di collaborazione con realtà italiane interessate ad investire, ma anche potenziale interessante mercato per wine & food, in considerazione della grande crescita del comparto turistico.
A Berat, città patrimonio Unesco, è stato rinnovato il gemellaggio siglato dodici anni fa con la città di Fermo rappresentata nella missione in Albania dal Sindaco Paolo Calcinaro.
La portata dell’operazione, che ha visto quale main-partner la compagnia di navigazione Adria Ferries realtà leader negli scambi tra Italia ed Albania, va quindi ben oltre il settore enogastronomico, coinvolgendo rappresentanti del mondo istituzionale, imprenditoriale, accademico e scolastico.
La missione in Albania fa seguito a quelle recentemente realizzate a New York e Creta dal “laboratorio permanente” di Tipicità per favorire l’economia della relazione e la valorizzazione di tutte le valenze che i territori locali sono in grado di esprimere e che saranno in vetrina in occasione del Festival di Tipicità 2019, programmato a Fermo dal 9 all’11 marzo prossimo.
La politica estera parte dalla tavola.
Una qualificata platea internazionale ha partecipato alla Taste Marche Experience Cibo, convivialità e diplomazia della concretezza.
Con queste credenziali Tipicità si è presentata a Tirana, di fronte ad una qualificata platea internazionale, in occasione della terza edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo.
La tavola diviene “ambasciatore” dell’italian style e sulla sua scia traina fashion, musica, ecodesign, meccanica di precisione e attrattive territoriali.
È il “vivere all’italiana”, un nuovo modo di presentare i talenti tricolori, non più come gioielli isolati, ma come un’unica e luminosa parure.
Promosso in tutto il mondo dalla Farnesina, il programma dell’iniziativa ha visto Tipicità protagonista nel “Paese delle aquile”, grazie ad una proficua sinergia con l’Ambasciata Italiana a Tirana e con il Consolato Generale d’Italia a Valona.
Un’operazione a tutto tondo sublimata dalla serata conclusiva organizzata nel cuore nevralgico della capitale albanese e guidata da Marco Ardemagni, noto conduttore di RAI Caterpillar AM.
Un vero e proprio “spettacolo del gusto” - ha sottolineato Angelo Serri, direttore di Tipicità - realizzato grazie al contributo fattivo di tanti imprenditori, dei due Istituti alberghieri di Senigallia e Porto Sant’Elpidio, e dei Comuni di Fermo e Castelfidardo”.
Accolto dall’ambasciatore Alberto Cutillo insieme a Luca Ceriscioli e Gino Sabatini, rispettivamente presidente della Regione Marche e della Camera di Commercio delle Marche, il qualificato pubblico composto da diplomatici, giornalisti ed importanti imprenditori della comunità internazionale presente a Tirana, ha partecipato con entusiasmo alla “Taste Marche Experience”, avviando scambi e relazioni proprio in occasione dell’inedito momento conviviale.
Di notevole intensità anche le attività promosse dalla Console Generale, Luana Alita Micheli, nella città di Valona, attraente località rivierasca pronta ad accogliere opportunità di collaborazione con realtà italiane interessate ad investire, ma anche potenziale interessante mercato per wine & food, in considerazione della grande crescita del comparto turistico.
A Berat, città patrimonio Unesco, è stato rinnovato il gemellaggio siglato dodici anni fa con la città di Fermo rappresentata nella missione in Albania dal Sindaco Paolo Calcinaro.
La portata dell’operazione, che ha visto quale main-partner la compagnia di navigazione Adria Ferries realtà leader negli scambi tra Italia ed Albania, va quindi ben oltre il settore enogastronomico, coinvolgendo rappresentanti del mondo istituzionale, imprenditoriale, accademico e scolastico.
La missione in Albania fa seguito a quelle recentemente realizzate a New York e Creta dal “laboratorio permanente” di Tipicità per favorire l’economia della relazione e la valorizzazione di tutte le valenze che i territori locali sono in grado di esprimere e che saranno in vetrina in occasione del Festival di Tipicità 2019, programmato a Fermo dal 9 all’11 marzo prossimo.
venerdì 23 novembre 2018
Wine2Wine 2018, Veronafiere.
Veronafiere-Vinitaly: a wine2wine focus sulla promozione del vino all’estero e in Italia, col Ministro Centinaio.
Lunedì 26 novembre alle ore 12.15 a Verona (Auditorium Verdi PalaExpo) è in programma il confronto con il Ministro delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo, insieme ai presidenti di Federvini, FiVi e Unione Italiana Vini, sulla promozione alla luce dei dati 2018 dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor.
Verona, 23 novembre 2018. “Export all’italiana: tutti per uno e nessuno per tutti - Le stime export sull’annata, i programmi e la vision su una promozione del made in Italy che deve superare i campanili” è l’appuntamento istituzionale di wine2wine 2018 in calendario lunedì 26 con inizio alle ore 12:15 alla presenza del Ministro delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio.
Un confronto che vede la partecipazione dei presidenti di Federvini, FiVi e Unione Italiana Vini, partner con Federdoc dell’evento, ed è preceduto dalla presentazione delle stime dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor sull’export vinicolo 2018.
Giunto alla sua 5^ edizione wine2wine (Veronafiere 26/27 novembre www.wine2wine.com), la piattaforma di Veronafiere-Vinitaly per il business, l’aggiornamento e la formazione professionale della community internazionale del vino, propone molte novità nel format dedicato in media ogni anno a 1.500 professionisti della filiera: dai seminari-sprint (30 minuti) a cui si aggiungono 15 minuti di domande e risposte, ai laboratori pratici ‘wine2winelab’, agli speed dating per incontri b2b fino ai networking’, cioè intermezzi di 15 minuti tra le diverse sessioni per comunicazioni e scambio di opinioni.
Circa 60 gli incontri previsti e oltre 100 gli esperti nazionali e internazionali che intervengono al forum per dare un contributo di idee e conoscenze.
Tra questi, oltre alle presenze già confermate dei principali imprenditori italiani del settore (come Carlo Franchetti, Tim Banks, direttore vendite e marketing di Ornellaia, Valentina Argiolas, Matteo Lunelli, Piero Mastroberardino, Ettore Nicoletto, Josè Rallo, Andrea Sartori, Alberto Tasca d’Almerita), anche personalità a vario titolo centrali nel mondo del vino: la Ceo di Krug Champagne e presidente degli Lvmh Estates & Wines, Margareth Henriquez; la top influencer cinese, Shenghan Whang (in arte Lady Penguin); la super-consulente globale e Master of Wine Lynne Sherriff; l’esperto di tecnologie applicate in ambito media e comunicazione, oltre che già country manager di Yahoo, Lorenzo Montagna e Marino Braccu general manager a Otto e Mezzo-Bombana di Hong Kong.
Attesa inoltre anche la wine writer di Wine Spectator, Alison Napjus, per svelare ai produttori i criteri di selezione dei vini della principale guida enologica al mondo.
Sotto la lente anche gli inediti approfondimenti dedicati ai mercati del futuro, come i Paesi considerati emergenti in Africa, Est Europa, Sud America e i nuovi asiatici, che sull’onda del Dragone si stanno avvicinando con sempre maggior decisione al vino.
Partner istituzionali di wine2wine sono: Agenzia ICE, UIV, Federvini, Federdoc, Agivi, FiVi, Movimento Turismo del Vino, Associazione Nazionale le Donne del Vino.
post correlato:
https://vinidiconfine.blogspot.com/2018/12/export-vino-e-focus-promozione.html
Lunedì 26 novembre alle ore 12.15 a Verona (Auditorium Verdi PalaExpo) è in programma il confronto con il Ministro delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo, insieme ai presidenti di Federvini, FiVi e Unione Italiana Vini, sulla promozione alla luce dei dati 2018 dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor.
Verona, 23 novembre 2018. “Export all’italiana: tutti per uno e nessuno per tutti - Le stime export sull’annata, i programmi e la vision su una promozione del made in Italy che deve superare i campanili” è l’appuntamento istituzionale di wine2wine 2018 in calendario lunedì 26 con inizio alle ore 12:15 alla presenza del Ministro delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio.
Un confronto che vede la partecipazione dei presidenti di Federvini, FiVi e Unione Italiana Vini, partner con Federdoc dell’evento, ed è preceduto dalla presentazione delle stime dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor sull’export vinicolo 2018.
Giunto alla sua 5^ edizione wine2wine (Veronafiere 26/27 novembre www.wine2wine.com), la piattaforma di Veronafiere-Vinitaly per il business, l’aggiornamento e la formazione professionale della community internazionale del vino, propone molte novità nel format dedicato in media ogni anno a 1.500 professionisti della filiera: dai seminari-sprint (30 minuti) a cui si aggiungono 15 minuti di domande e risposte, ai laboratori pratici ‘wine2winelab’, agli speed dating per incontri b2b fino ai networking’, cioè intermezzi di 15 minuti tra le diverse sessioni per comunicazioni e scambio di opinioni.
Circa 60 gli incontri previsti e oltre 100 gli esperti nazionali e internazionali che intervengono al forum per dare un contributo di idee e conoscenze.
Tra questi, oltre alle presenze già confermate dei principali imprenditori italiani del settore (come Carlo Franchetti, Tim Banks, direttore vendite e marketing di Ornellaia, Valentina Argiolas, Matteo Lunelli, Piero Mastroberardino, Ettore Nicoletto, Josè Rallo, Andrea Sartori, Alberto Tasca d’Almerita), anche personalità a vario titolo centrali nel mondo del vino: la Ceo di Krug Champagne e presidente degli Lvmh Estates & Wines, Margareth Henriquez; la top influencer cinese, Shenghan Whang (in arte Lady Penguin); la super-consulente globale e Master of Wine Lynne Sherriff; l’esperto di tecnologie applicate in ambito media e comunicazione, oltre che già country manager di Yahoo, Lorenzo Montagna e Marino Braccu general manager a Otto e Mezzo-Bombana di Hong Kong.
Attesa inoltre anche la wine writer di Wine Spectator, Alison Napjus, per svelare ai produttori i criteri di selezione dei vini della principale guida enologica al mondo.
Sotto la lente anche gli inediti approfondimenti dedicati ai mercati del futuro, come i Paesi considerati emergenti in Africa, Est Europa, Sud America e i nuovi asiatici, che sull’onda del Dragone si stanno avvicinando con sempre maggior decisione al vino.
Partner istituzionali di wine2wine sono: Agenzia ICE, UIV, Federvini, Federdoc, Agivi, FiVi, Movimento Turismo del Vino, Associazione Nazionale le Donne del Vino.
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giovedì 22 novembre 2018
Tre Prosit dell'Etna al Vinitaly 2018
La Sicilia è stata la protagonista delle mie degustazioni a Vinitaly 2018.
Un viaggio tra le diverse zone, tutt'altro che esaustivo, considerando ampiezza e volume della produzione sicula, assertivo però del fatto che degustare vino equivale ad esplorare territori.
Domenica 15 aprile 2018, degustazione guidata a cura di Onav Catania.
Abbiamo degustato 9 vini Etna Doc, ottenuti da uve di montagna, Carricante e Catarratto per i bianchi, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio per i rossi, coltivate sulle pendici dell'Etna ad un'altezza variabile tra 400 e 1000 metri, con riconoscimento "Tre Prosit" attribuito dalla Guida Onav.
Bianchi freschi, floreali, caratterizzati da notevole carica acidica; trovano migliore espressione a due/tre anni dalla vendemmia.
Rossi territoriali, poveri di antocianine, di media struttura, con spiccata mineralità da terreno vulcanico e frutto rosso, grafite, note speziate, ematiche.
Giallo paglierino verdolino, grana fine, abbastanza persistente.
Mineralità, crosta di pane e lieviti.
Ricco d'agrume, citrino.
Si fa apprezzare come ottimo vino d'entrèe questo spumante da Nerello Mascalese vinificato in bianco.
Giallo paglia, tendente al verde oro.
Fine, fiore di ginestra, tè verde, pomacea, agrume.
Uve Carricante e Catarratto.
Giallo paglia, tendente al verde.
Fine, mentolato, pera abate, mineralità, floreale, gelsomino, sfumato di frutto tropicale.
In bocca prevalgono i toni agrumati.
Uve Carricante e Catarratto, anche da viti centenarie.
Giallo paglia luminoso.
Naso intenso, floreale, mentolato.
Citrino in bocca, accenni tropicali, mela golden, salino.
Uve Carricante e Catarratto coltivate a 650 metri sul livello del mare.
Rosso granato.
Balsamico, erbaceo, sottobosco e frutti di bosco più evidenti al palato, note ematiche.
Tannino a chiudere.
Rosso granato.
Erbaceo al naso e alcolico.
Mentolo, eucalipto in bocca, cannella, frutto fresco, mora di rovo, sapido, armonico.
Affinato in botte grande.
Rosso granato.
Spezia dolce, cannella, terra smossa, frutti di bosco.
Note a mio parere evolute in bocca, polvere di caffè, pirazine.
Chiude asciugante.
Da vigneti posti a 1000 metri di altitudine.
Rosso granato.
Mineralità, sentori balsamici, fiore.
Bocca fruttata, confettura.
Trova beneficio da ossigenazione.
A differenza degli altri, appare rosso rubino luminoso, concentrato, impenetrabile.
Quadro complesso, di grande suggestione.
Frutto nero in macerazione, confettura di prugna, erbaceo, sfumato di caffè e liquirizia, mineralità.
In bocca toni boisè, eucaliptolo e mirtillo, note stramature, uva appassita, tattile, cioccolatoso.
Affinato in legni di rovere di medie dimensioni.
Un viaggio tra le diverse zone, tutt'altro che esaustivo, considerando ampiezza e volume della produzione sicula, assertivo però del fatto che degustare vino equivale ad esplorare territori.
Domenica 15 aprile 2018, degustazione guidata a cura di Onav Catania.
Abbiamo degustato 9 vini Etna Doc, ottenuti da uve di montagna, Carricante e Catarratto per i bianchi, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio per i rossi, coltivate sulle pendici dell'Etna ad un'altezza variabile tra 400 e 1000 metri, con riconoscimento "Tre Prosit" attribuito dalla Guida Onav.
Bianchi freschi, floreali, caratterizzati da notevole carica acidica; trovano migliore espressione a due/tre anni dalla vendemmia.
Rossi territoriali, poveri di antocianine, di media struttura, con spiccata mineralità da terreno vulcanico e frutto rosso, grafite, note speziate, ematiche.
Etna Spumante Doc '13
Sosta Tre Santi
11,5% vol.
sboccatura ott. 2017
Tenute Nicosia
(versante sud)
|
Mineralità, crosta di pane e lieviti.
Ricco d'agrume, citrino.
Si fa apprezzare come ottimo vino d'entrèe questo spumante da Nerello Mascalese vinificato in bianco.
Etna Bianco Doc '16
13% vol.
Monte Gorna
(versante sud)
|
Fine, fiore di ginestra, tè verde, pomacea, agrume.
Uve Carricante e Catarratto.
Etna Bianco Doc '16
Bianco di sei
13% vol.
Palmento Costanzo
(pendici nord)
|
Fine, mentolato, pera abate, mineralità, floreale, gelsomino, sfumato di frutto tropicale.
In bocca prevalgono i toni agrumati.
Uve Carricante e Catarratto, anche da viti centenarie.
Etna Bianco Doc '16
Valle Galfina
13,5% vol.
Scilio
(colline orientali)
|
Naso intenso, floreale, mentolato.
Citrino in bocca, accenni tropicali, mela golden, salino.
Uve Carricante e Catarratto coltivate a 650 metri sul livello del mare.
Etna Rosso Doc '15
14% vol.
Irene Badalà
(pendici nord)
|
Balsamico, erbaceo, sottobosco e frutti di bosco più evidenti al palato, note ematiche.
Tannino a chiudere.
Etna Rosso Doc '13
Petralava
13,5% vol.
Antichi Vinai
(pendici nord)
|
Erbaceo al naso e alcolico.
Mentolo, eucalipto in bocca, cannella, frutto fresco, mora di rovo, sapido, armonico.
Affinato in botte grande.
Etna Rosso Doc '12
Millemetri
14,5% vol.
Feudo Cavaliere
(versante sud)
|
Spezia dolce, cannella, terra smossa, frutti di bosco.
Note a mio parere evolute in bocca, polvere di caffè, pirazine.
Chiude asciugante.
Da vigneti posti a 1000 metri di altitudine.
Etna Rosso Doc '11
13,5% vol.
Tenute Mannino di Plachi
(pendici nord)
|
Mineralità, sentori balsamici, fiore.
Bocca fruttata, confettura.
Trova beneficio da ossigenazione.
Etna Rosso Doc '10 Aithòs 14% vol. Destro (versante nord-est) |
Quadro complesso, di grande suggestione.
Frutto nero in macerazione, confettura di prugna, erbaceo, sfumato di caffè e liquirizia, mineralità.
In bocca toni boisè, eucaliptolo e mirtillo, note stramature, uva appassita, tattile, cioccolatoso.
Affinato in legni di rovere di medie dimensioni.
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lunedì 19 novembre 2018
Vinitaly va a Mosca e San Pietroburgo
Vinitaly, tappa a Mosca e San Pietroburgo con 43 cantine italiane.
Russia: consumi di vino per 3,9 mld di euro, import 880 mln e Italia 1° fornitore.
Mantovani (dg Veronafiere): «Per crescere promozione strutturata e formazione»
Mosca, 19 novembre 2018 – Per Vinitaly doppio appuntamento in Russia, a Mosca e San Pietroburgo. La più importante manifestazione al mondo dedicata a vino e distillati, accompagna 43 cantine italiane in un mercato che rappresenta il settimo consumatore a livello globale (3,9 miliardi di euro in valore nel 2017), con una spesa enologica raddoppiata in dieci anni.
La missione commerciale organizzata da Veronafiere, con il supporto di ICE-Agenzia e dell’Ambasciata italiana, prende il via oggi a Mosca.
Nell’hotel Lotte è in programma una giornata di degustazioni e incontri b2b con 18 importatori russi e distributori locali selezionati.
In calendario anche i seminari della Vinitaly International Academy per formare i buyer stranieri sulle specificità delle etichette e della biodiversità dei vitigni italiani.
Con l’occasione, l'italian wine ambassador Nikolay Chashchinov presenta al pubblico 5StarWines-The Book, la guida internazionale di Vinitaly che raccoglie i migliori vini.
«Secondo le analisi del nostro Osservatorio Vinitaly-Nomisma – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –, Mosca sarà un mercato chiave per il vino anche nei prossimi 5 anni con un tasso di crescita a valore attorno al 4,5% annuo, complice il previsto aumento del pil pro-capite e del peso dell’upper class. Grazie a 255 milioni di euro di vendite del 2017, oggi l’Italia è il principale fornitore con una quota di mercato del 29%, ma ci sono ancora ampi margini per migliorare. Per farlo servono promozione strutturata e programmi educational mirati sui nostri prodotti vitivinicoli: quello che Vinitaly fa in Russia dal 2004».
Nei primi 8 mesi di quest’anno l’import vitivinicolo russo è aumentato a valore del 3,3% a fronte di +1% dell’export italiano verso la Federazione russa che ha visto un leggero rallentamento dei vini fermi (-2%), parzialmente compensato da un +7,5% degli spumanti.
Lo scorso anno la Russia ha chiuso al 10° posto tra i top-importer mondiali, per un controvalore di 880 milioni di euro (+33% sul 2016).
«Il plauso per i risultati fin qui raggiunti – commenta Pasquale Terracciano, ambasciatore d’Italia a Mosca, dall’inaugurazione della 15ª edizione di Vinitaly Russia – va a Veronafiere, ai produttori italiani e ai distributori russi. A tutti loro il merito di continuare a lavorare per far crescere la diffusione del nostro vino, puntando sul valore aggiunto di tradizioni e territori unici apprezzati in tutto il mondo».
All’evento, presenti anche Pier Paolo Celeste, direttore dell’Ufficio ICE di Mosca e Marisa Florio, direttore della Rappresentanza a Mosca della Camera di commercio italo-russa.
Dopo Mosca, il tour di Vinitaly domani fa tappa a San Pietroburgo, con un evento b2b serale che coinvolge produttori italiani e una rappresentativa commerciale russa.
Protagonisti della cena di lavoro, venti differenti vini, in rappresentanza di tutte le regioni italiane.
L’iniziativa è stata pensata anche per celebrare la concomitanza della Settimana della cucina italiana nel mondo (19-25 novembre).
Fonte dati: Osservatorio Vinitaly/Nomisma Wine Monitor su base dogane.
Nella foto allegata, da sinistra: Stevie Kim, managing director di Vinitaly International; Pasquale Terracciano, ambasciatore d’Italia a Mosca; Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere; Pier Paolo Celeste, direttore dell’Ufficio ICE di Mosca.
Russia: consumi di vino per 3,9 mld di euro, import 880 mln e Italia 1° fornitore.
Mantovani (dg Veronafiere): «Per crescere promozione strutturata e formazione»
Mosca, 19 novembre 2018 – Per Vinitaly doppio appuntamento in Russia, a Mosca e San Pietroburgo. La più importante manifestazione al mondo dedicata a vino e distillati, accompagna 43 cantine italiane in un mercato che rappresenta il settimo consumatore a livello globale (3,9 miliardi di euro in valore nel 2017), con una spesa enologica raddoppiata in dieci anni.
La missione commerciale organizzata da Veronafiere, con il supporto di ICE-Agenzia e dell’Ambasciata italiana, prende il via oggi a Mosca.
Nell’hotel Lotte è in programma una giornata di degustazioni e incontri b2b con 18 importatori russi e distributori locali selezionati.
In calendario anche i seminari della Vinitaly International Academy per formare i buyer stranieri sulle specificità delle etichette e della biodiversità dei vitigni italiani.
Con l’occasione, l'italian wine ambassador Nikolay Chashchinov presenta al pubblico 5StarWines-The Book, la guida internazionale di Vinitaly che raccoglie i migliori vini.
«Secondo le analisi del nostro Osservatorio Vinitaly-Nomisma – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –, Mosca sarà un mercato chiave per il vino anche nei prossimi 5 anni con un tasso di crescita a valore attorno al 4,5% annuo, complice il previsto aumento del pil pro-capite e del peso dell’upper class. Grazie a 255 milioni di euro di vendite del 2017, oggi l’Italia è il principale fornitore con una quota di mercato del 29%, ma ci sono ancora ampi margini per migliorare. Per farlo servono promozione strutturata e programmi educational mirati sui nostri prodotti vitivinicoli: quello che Vinitaly fa in Russia dal 2004».
Nei primi 8 mesi di quest’anno l’import vitivinicolo russo è aumentato a valore del 3,3% a fronte di +1% dell’export italiano verso la Federazione russa che ha visto un leggero rallentamento dei vini fermi (-2%), parzialmente compensato da un +7,5% degli spumanti.
Lo scorso anno la Russia ha chiuso al 10° posto tra i top-importer mondiali, per un controvalore di 880 milioni di euro (+33% sul 2016).
«Il plauso per i risultati fin qui raggiunti – commenta Pasquale Terracciano, ambasciatore d’Italia a Mosca, dall’inaugurazione della 15ª edizione di Vinitaly Russia – va a Veronafiere, ai produttori italiani e ai distributori russi. A tutti loro il merito di continuare a lavorare per far crescere la diffusione del nostro vino, puntando sul valore aggiunto di tradizioni e territori unici apprezzati in tutto il mondo».
All’evento, presenti anche Pier Paolo Celeste, direttore dell’Ufficio ICE di Mosca e Marisa Florio, direttore della Rappresentanza a Mosca della Camera di commercio italo-russa.
Dopo Mosca, il tour di Vinitaly domani fa tappa a San Pietroburgo, con un evento b2b serale che coinvolge produttori italiani e una rappresentativa commerciale russa.
Protagonisti della cena di lavoro, venti differenti vini, in rappresentanza di tutte le regioni italiane.
L’iniziativa è stata pensata anche per celebrare la concomitanza della Settimana della cucina italiana nel mondo (19-25 novembre).
Fonte dati: Osservatorio Vinitaly/Nomisma Wine Monitor su base dogane.
Nella foto allegata, da sinistra: Stevie Kim, managing director di Vinitaly International; Pasquale Terracciano, ambasciatore d’Italia a Mosca; Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere; Pier Paolo Celeste, direttore dell’Ufficio ICE di Mosca.
domenica 18 novembre 2018
Festa della Cicerchia a Serra de' Conti, Grand Tour delle Marche
Il 23, 24 e 25 novembre 2018, Serra de’ Conti è sede di tappa del Grand Tour delle Marche.
Con la Cicerchia, Dieta Mediterranea in festa.
L’antico legume servito nella “pagnotta” di pane appositamente scavata.
Per il Bel Paese, il penultimo weekend di novembre coincide con la “Settimana della cucina italiana nel mondo”, un tributo all’Italian Style dedicato quest’anno alla Dieta Mediterranea e proposto nelle ambasciate italiane dell’intero pianeta.
A Serra de’ Conti, grazioso centro dell’Anconetano adagiato tra le dolci colline del Verdicchio dei Castelli di Jesi, il 23-24 e 25 novembre con la Festa della Cicerchia si celebrano la Dieta Mediterrana e lo stile di vita sano, genuino e gustoso.
Qualcuno si chiederà: ma cos’è la cicerchia?
È un legume antico, con notevoli proprietà nutritive, detentore di proteine nobili, ma per molto tempo dimenticato.
Intorno a questa icona dello stile di vita mediterraneo, a Serra de’ Conti è nata l’Associazione Festa della Cicerchia, intento della quale è: “celebrare un legume povero che per secoli ha fatto parte della nostra cultura alimentare”.
A fare da corollario, una bella festa per riscoprire i sapori della memoria, promuovere i prodotti tipici di qualità, salvaguardare dall’estinzione realtà produttive minori e difendere il diritto alla sovranità alimentare.
La Festa della Cicerchia è, insieme, esaltazione del buongusto, dei colori e dei profumi d’autunno.
Lo stupendo scrigno medioevale di Serra de’ Conti (An) è pronto ad accogliere i viaggiatori del gusto e gli amanti dei sapori autentici con un piatto veramente irresistibile, ossia la cicerchia cucinata nella ricetta tradizionale e servita dentro alla “pagnotta” di pane scavata al suo interno per accogliere la succulenta zuppa.
Ci saranno gli “agricoltori custodi della biodiversità”, i presidi slow food e la comunità ospite del Molise.
Tutto da scoprire anche il “Mercato di Campagna Amica” ed una miriade di prodotti di “supernicchia”, quali: il lonzino di fico, il fagiolo solfino, i frutti dimenticati ed il vino di visciola.
Per l’occasione, i locali del centro storico si trasformeranno in “cantine del buongusto”, con tante sfiziosità e la cicerchia da gustare in ricette che svariano dalla polenta preparata con farina derivata dal prezioso legume, alle tagliatelle al ragù di cicerchia.
Un omaggio al “vivere all’italiana” che, oltre al cibo, propone anche gli antichi mestieri del “making” e che è tappa del Grand Tour delle Marche, il circuito di eventi proposto da Tipicità ed ANCI Marche per vivere esperienze autentiche nelle comunità ospitanti.
Le attrattive turistiche, i suggerimenti per lo shopping aziendale e le proposte di ospitalità sono consultabili sul sito internet www.tipicitaexperience.it oppure sull’applicazione di Tipicità scaricabile gratuitamente dallo store.
Con la Cicerchia, Dieta Mediterranea in festa.
L’antico legume servito nella “pagnotta” di pane appositamente scavata.
Per il Bel Paese, il penultimo weekend di novembre coincide con la “Settimana della cucina italiana nel mondo”, un tributo all’Italian Style dedicato quest’anno alla Dieta Mediterranea e proposto nelle ambasciate italiane dell’intero pianeta.
A Serra de’ Conti, grazioso centro dell’Anconetano adagiato tra le dolci colline del Verdicchio dei Castelli di Jesi, il 23-24 e 25 novembre con la Festa della Cicerchia si celebrano la Dieta Mediterrana e lo stile di vita sano, genuino e gustoso.
Qualcuno si chiederà: ma cos’è la cicerchia?
È un legume antico, con notevoli proprietà nutritive, detentore di proteine nobili, ma per molto tempo dimenticato.
Intorno a questa icona dello stile di vita mediterraneo, a Serra de’ Conti è nata l’Associazione Festa della Cicerchia, intento della quale è: “celebrare un legume povero che per secoli ha fatto parte della nostra cultura alimentare”.
A fare da corollario, una bella festa per riscoprire i sapori della memoria, promuovere i prodotti tipici di qualità, salvaguardare dall’estinzione realtà produttive minori e difendere il diritto alla sovranità alimentare.
La Festa della Cicerchia è, insieme, esaltazione del buongusto, dei colori e dei profumi d’autunno.
Lo stupendo scrigno medioevale di Serra de’ Conti (An) è pronto ad accogliere i viaggiatori del gusto e gli amanti dei sapori autentici con un piatto veramente irresistibile, ossia la cicerchia cucinata nella ricetta tradizionale e servita dentro alla “pagnotta” di pane scavata al suo interno per accogliere la succulenta zuppa.
Ci saranno gli “agricoltori custodi della biodiversità”, i presidi slow food e la comunità ospite del Molise.
Tutto da scoprire anche il “Mercato di Campagna Amica” ed una miriade di prodotti di “supernicchia”, quali: il lonzino di fico, il fagiolo solfino, i frutti dimenticati ed il vino di visciola.
Per l’occasione, i locali del centro storico si trasformeranno in “cantine del buongusto”, con tante sfiziosità e la cicerchia da gustare in ricette che svariano dalla polenta preparata con farina derivata dal prezioso legume, alle tagliatelle al ragù di cicerchia.
Un omaggio al “vivere all’italiana” che, oltre al cibo, propone anche gli antichi mestieri del “making” e che è tappa del Grand Tour delle Marche, il circuito di eventi proposto da Tipicità ed ANCI Marche per vivere esperienze autentiche nelle comunità ospitanti.
Le attrattive turistiche, i suggerimenti per lo shopping aziendale e le proposte di ospitalità sono consultabili sul sito internet www.tipicitaexperience.it oppure sull’applicazione di Tipicità scaricabile gratuitamente dallo store.
INFO:
0734.277893
segreteria@tipicita.it
www.tipicitaexperience.it
venerdì 16 novembre 2018
Trattoria vineria Farghetto, Monterubbiano
Nel centro storico di Monterubbiano (Fm).
Trattoria, vineria, cena, apericena, degustazione prodotti tipici km.0.
Nell'immagine e nella sostanza, l'anima rurale del territorio.
Appena una trentina di coperti, divisi su due piani, a livello stradale e nel sottosuolo, in ambiente rustico con travate a vista.
La fornitissima cantina a cui si può accedere procedendo in sotterranea, custodisce gelosamente a temperatura costante per tutto l'anno, un buon numero di etichette locali, di vino e birra artigianale.
Il dato saliente di carattere generale che posso ricavare dalla visita:
"Ristorante vineria che realizza nel suo piccolo compiutamente, l'approccio integrato: coordinamento di filiera tra produttori, distributori, esercenti, oggi indispensabile per dare impulso all'economia del territorio e per la promozione turistica".
Menù degustazione autunnale:
crema di zucca, tagliere salumi e formaggi locali, bruschetteria, verdure grigliate, vino in caraffa Passerina e Rosso Piceno.
Extra menù, dessert della casa:
crostata di ricotta, tartufo bianco, cantucci e vino cotto.
Totale conto finale per 5 persone: € 94.
Farghetto di Antonelli Osvaldo
Corso Italia 20, 63825 Monterubbiano (Fm)
Tel: 389 873 9535
Email: farghetto77@gmail.com
Trattoria, vineria, cena, apericena, degustazione prodotti tipici km.0.
Nell'immagine e nella sostanza, l'anima rurale del territorio.
Appena una trentina di coperti, divisi su due piani, a livello stradale e nel sottosuolo, in ambiente rustico con travate a vista.
La fornitissima cantina a cui si può accedere procedendo in sotterranea, custodisce gelosamente a temperatura costante per tutto l'anno, un buon numero di etichette locali, di vino e birra artigianale.
entrata caveau |
"Ristorante vineria che realizza nel suo piccolo compiutamente, l'approccio integrato: coordinamento di filiera tra produttori, distributori, esercenti, oggi indispensabile per dare impulso all'economia del territorio e per la promozione turistica".
tagliere salumi |
crema di zucca, tagliere salumi e formaggi locali, bruschetteria, verdure grigliate, vino in caraffa Passerina e Rosso Piceno.
crema di zucca |
crostata di ricotta, tartufo bianco, cantucci e vino cotto.
cantucci e vino cotto |
Corso Italia 20, 63825 Monterubbiano (Fm)
Tel: 389 873 9535
Email: farghetto77@gmail.com
martedì 13 novembre 2018
Strada dei vini, dei saperi e dei sapori fermani
Domenica 11 novembre 2018 presso sala Postacchini dell’Hotel Astoria di Fermo, l'Associazione Culturale ArmonicaMente ha convocato un'assemblea per fare il punto sul suo progetto “Strada dei vini, dei saperi e dei sapori fermani”, da qualche anno in cantiere.
In breve tale progetto si prefigge di sviluppare itinerari che favoriscano la scoperta dell'identità locale, valorizzando le risorse storiche, culturali, artistiche, naturalistiche, le tradizioni artigianali, musicali, il ricco patrimonio gastronomico.
Un brand, un'unica linea per descrivere il profilo territoriale caratterizzato da tre fiumi e da tre valli: Aso, Ete, Tenna.
Un segno semplice ed efficace per unire, nel racconto iconografico, elementi naturali, storici, architettonici ed economici.
Il progetto si propone di accrescere la notorietà, la conoscenza, l’immagine del territorio fermano, attraverso i prodotti enogastronomici e culturali, per incentivarne lo sviluppo turistico ed economico.
Nel corso dell'assemblea hanno relazionato tra gli altri: Paolo Calcinaro, Sindaco di Fermo, Mario Iommi, consulente Regione Marche, Davide Bonassi, giornalista e Presidente Giuria Premio San Martino d’Oro, Lando Siliquini, Presidente Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea, Adolfo Leoni, giornalista presidente dell'Associazione Antichi Sentieri-Nuovi Cammini, tra i fondatori del Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea, Guido Tassotti ristoratore.
Dal dibattito è emersa in tutta evidenza la difficoltà di coinvolgere nell'iniziativa i produttori vitivinicoli e gli operatori del comparto agroalimentare, oggi molto restii a supportare un progetto ancora in embrione per ciò che concerne governance, meccanismi di attuazione, finanziamenti.
Nel merito e sulla base del rapporto elaborato dall'Osservatorio Città del Vino, il dibattito ha verificato come per il successo del progetto, il vino non debba essere inteso come elemento a sè stante, ma come parte di un contesto relazionale tra operatori dell'economia locale, che comprovi la predisposizione turistica di un territorio.
In sostanza, fondamentale diventa il coinvolgimento del territorio in tutte le sue peculiarità, culturali, dell'accoglienza, ecc.
Al di là degli esiti del progetto di Associazione ArmonicaMente, mi pare che l'incontro di Fermo abbia ribadito l'esistenza di una coscienza nuova sui temi riguardanti il territorio e la necessità di un approccio condiviso, che connetta costa ed entroterra sfruttandone la prossimità, enfatizzando quindi l'impronta identitaria comprensoriale, caratterizzata appunto dalla contaminazione tra balneare e rurale.
Contesto relazionale, approccio integrato, coordinamento di filiera tra produttori, distributori, esercenti, incoming turistico, sono oggi i presupposti indispensabili per dare impulso allo sviluppo economico del territorio e per la promozione turistica.
In breve tale progetto si prefigge di sviluppare itinerari che favoriscano la scoperta dell'identità locale, valorizzando le risorse storiche, culturali, artistiche, naturalistiche, le tradizioni artigianali, musicali, il ricco patrimonio gastronomico.
Un brand, un'unica linea per descrivere il profilo territoriale caratterizzato da tre fiumi e da tre valli: Aso, Ete, Tenna.
Un segno semplice ed efficace per unire, nel racconto iconografico, elementi naturali, storici, architettonici ed economici.
Il progetto si propone di accrescere la notorietà, la conoscenza, l’immagine del territorio fermano, attraverso i prodotti enogastronomici e culturali, per incentivarne lo sviluppo turistico ed economico.
Nel corso dell'assemblea hanno relazionato tra gli altri: Paolo Calcinaro, Sindaco di Fermo, Mario Iommi, consulente Regione Marche, Davide Bonassi, giornalista e Presidente Giuria Premio San Martino d’Oro, Lando Siliquini, Presidente Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea, Adolfo Leoni, giornalista presidente dell'Associazione Antichi Sentieri-Nuovi Cammini, tra i fondatori del Laboratorio Piceno della Dieta Mediterranea, Guido Tassotti ristoratore.
Dal dibattito è emersa in tutta evidenza la difficoltà di coinvolgere nell'iniziativa i produttori vitivinicoli e gli operatori del comparto agroalimentare, oggi molto restii a supportare un progetto ancora in embrione per ciò che concerne governance, meccanismi di attuazione, finanziamenti.
Nel merito e sulla base del rapporto elaborato dall'Osservatorio Città del Vino, il dibattito ha verificato come per il successo del progetto, il vino non debba essere inteso come elemento a sè stante, ma come parte di un contesto relazionale tra operatori dell'economia locale, che comprovi la predisposizione turistica di un territorio.
In sostanza, fondamentale diventa il coinvolgimento del territorio in tutte le sue peculiarità, culturali, dell'accoglienza, ecc.
Al di là degli esiti del progetto di Associazione ArmonicaMente, mi pare che l'incontro di Fermo abbia ribadito l'esistenza di una coscienza nuova sui temi riguardanti il territorio e la necessità di un approccio condiviso, che connetta costa ed entroterra sfruttandone la prossimità, enfatizzando quindi l'impronta identitaria comprensoriale, caratterizzata appunto dalla contaminazione tra balneare e rurale.
Contesto relazionale, approccio integrato, coordinamento di filiera tra produttori, distributori, esercenti, incoming turistico, sono oggi i presupposti indispensabili per dare impulso allo sviluppo economico del territorio e per la promozione turistica.
sabato 10 novembre 2018
Corso Sommelier Ais primo livello, Porto San Giorgio
Corso di 1° livello Sommelier Ais, Fermo - Porto San Giorgio
22/01/2019 - 29/04/2019
Inizio lezioni serali ore 20.30
Calendario:1 Martedì 22.01.2019 La figura del Sommelier
2 Lunedì 28.01.2019 Viticoltura
3 Lunedì 04.02.2019 Enologia. La Produzione del Vino
4 Lunedì 11.02.2019 Enologia. I Componenti del Vino
5 Martedì 19.02.2019 Tecnica della degustazione. Esame visivo
6 Martedì 26.02.2019 Tecnica della degustazione. Esame olfattivo
7 Lunedì 04.03.2019 Tecnica della Degustazione. Esame gustativo
8 Lunedì 11.03.2019 Enologia. Spumanti
9 Lunedì 18.03.2019 Enologia. Vini passiti e speciali
10 Martedì 26.03.2019 Enografia nazionale e legislazione
11 Sabato 30.03.2019 Visita in cantina
12 Lunedì 01.04.2019 Birra
13 Martedì 09.04.2019 I distillati e liquori
14 Lunedì 15.04.2019 Il servizio, le funzioni del sommelier
15 Lunedì 29.04.2019 Autoverifica e appr. sulla degustazione
Il presente calendario potrebbe subire delle variazioni.
Inizio lezione serale ore: 20:30/23:00
Direttore Corso:
Somm. Barbara Paglialunga
Quota di partecipazione:
€ 430,00 IVA compresa (comprende i libri di testo, il quaderno di degustazione, la valigetta con quattro bicchieri, i vini in degustazione ogni lezione, visita ad una cantina).
Per la partecipazione al 1° livello è indispensabile l'iscrizione annuale all'Associazione Italiana Sommelier - € 80,00 - che permetterà la partecipazione a tutte le attività associative, nonché la ricezione delle riviste e guide regionali e nazionali.
Per iscriversi e versare la quota associativa seguire il link sotto riportato http://www.aisitalia.it/soci.aspx#.WH4fK9LhBdg
Sede del Corso:
Best Western David Palace Hotel
Via Spontini 10, Porto San Giorgio (Fm).
Iscrizioni:
da effettuarsi entro il 16 gennaio 2019.
Per le iscrizioni rivolgersi al Somm. Barbara Paglialunga 349 8742151.
L’acconto da versare quando si firma il “contratto di partecipazione al corso” è di € 200,00.
L'intera quota del corso dovrà essere versata, inderogabilmente, entro la terza lezione.
Per ulteriori informazioni:
Delegato Barbara Paglialunga
fermo@aismarche.it
La sezione si attiverà con un minimo 20 iscritti.
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