Come ogni anno, il sito www.gamberorosso.it comunica, suddivise per singola regione, le anteprime dei vini premiati con i Tre Bicchieri e gli altri premi speciali attribuiti dalla Guida Vini d'Italia 2016 che sarà ufficialmente presentata il 17 ottobre a Roma.
Premi Speciali 2016
Assegnate 9 targhe ad aziende vitivinicole che si sono distinte in alcune categorie: il Rosso, il Bianco, il Dolce, le Bollicine dell'Anno, il miglior Rapporto Qualità/Prezzo, la Cantina dell'Anno, la Cantina Emergente, il Viticoltore dell'Anno, premio per la Viticoltura Sostenibile.- Rosso dell’Anno
Etna Rosso V. Barbagalli 2012 – Pietradolce
Vino di straordinaria complessità e finezza, il Vigna Barbagalli '12 è sfaccettato e profondo al naso, dove si alternano frutti rossi, mineralità, spezie, tabacco e sentori balsamici; lunghissima e nitida la bocca, in cui il frutto ritorna nel lungo finale in tutta la sua elegante sensualità.
- Bianco dell’Anno
Collio Friulano 2014 - Schiopetto
Altra performance invidiabile di tutta la parata ma soprattutto del Friulano '14, che ha riconquistato i Tre Bicchieri e insieme il premio di Bianco dell'Anno, in virtù degli univoci apprezzamenti in entrambe le sedute di selezione. Ricco, complesso e armonico sia all’olfatto sia al palato, regala suggestioni di frutta matura, miele chiaro e fieno fiorito.
- Bollicine dell’Anno
Franciacorta Dosage Zéro Noir Vintage Collection Riserva 2006 – Ca’ del Bosco
Quarantesimo Tre Bicchieri in carriera a Ca’ del Bosco con uno straordinario Dosage Zéro Noir Riserva ’06 della linea Vintage Collection.
Oltre otto anni di maturazione sui lieviti regalano a questo Blanc de Noirs una profondità e una complessità straordinarie, che ne fanno un riferimento qualitativo assoluto.
Una prestazione magistrale che gli fa valere il premio di Bollicine dell'Anno.
- Dolce dell’Anno
Valle d’Aosta Chambave Moscato Passito Prieuré 2013 – La Crotta di Vegneron
Ha un colore dorato brillante e l’ampiezza del bagaglio olfattivo è sorprendente: apre sulle note della pesca e dell’albicocca per virare poi su nuance floreali, di timo e infine sulla frutta secca.
Al palato concentrazione di frutto, dolcezza, ma soprattutto freschezza e grandissima eleganza.
Da non perdere.
- Cantina dell’Anno
Allegrini
Marilisa e Franco Allegrini hanno saputo portare l’azienda fondata da papà Giovanni a essere una delle punte di diamante dell’enologia nazionale, sviluppandosi ben oltre i confini regionali e al tempo stesso rimanendo fortemente legata al territorio d’origine.
Sono più di cento ormai gli ettari di vigneto in Valpolicella, distribuiti lungo i pendii meglio esposti della denominazione, rifuggendo dai fondovalle e, anzi, inseguendo la freschezza che solo l’alta collina può donare, per una produzione solida e di grande integrità.
- Miglior Rapporto Qualità Prezzo
Falanghina del Sannio Svelato 2014 - Terre Stregate
La Falanghina Svelato con l’annata 2014 si aggiudica di prepotenza i Tre Bicchieri e il premio per il Miglior Rapporto Qualità Prezzo e si avvia a diventare un classico non solo del territorio ma dell’enologia campana.
Ha un colore paglierino verdolino brillante, naso intenso e ricco che richiama la rosa, il frutto giallo, le spezie e la vaniglia.
Al palato è ampia, prorompente e chiude lunga, fresca e vitale su suggestioni agrumate.
- Viticoltore dell’Anno
Giulio Grasso, Ca’ del Baio
Giulio Grasso è un autentico viticoltore, un uomo che vive i ritmi della natura, della campagna, praticamente in simbiosi con le sue vigne.
Se la sua produzione spazia dai vini bianchi ai rossi del territorio, sono però i sui Barbaresco dei cru Pora, Asili e Vallegrande i vini che lo rappresentano fino in fondo.
Lui, ma soprattutto il suo legame con la terra.
Questi valori Giulio li sta trasmettendo alle figlie Paola, Valentina e Federica che lo affiancano in azienda.
- Cantina Emergente
Guado al Melo
La cantina di Michele Scienza è stata la rivelazione dell’anno a Bolgheri, con una batteria di vini che va dal molto buono all’eccellente.
I diciassette ettari di vigna sono coltivati con cura maniacale per qualità e sostenibilità, mentre in cantina il lavoro è sostanzialmente artigianale e poco invasivo.
Le varietà allevate sono diverse, alcune in rappresentanza della tradizione mediterranea e caucasica.
Una specie di “collezione”, dominata comunque dalle classiche uve bolgheresi.
- Premio per la Vitivinicoltura Sostenibile
Manincor
Sophie e Michael Goëss-Enzemberg conducono l’azienda di famiglia a Caldaro, cinquanta ettari di proprietà suddivisi in cinque poderi condotti seguendo i dettami dell’agricoltura biodinamica, con la vigile e precisa collaborazione di Helmut Zozin.
Tutto gravita attorno al concetto di qualità, non solo da intendersi come qualità organolettica dei vini, peraltro ineccepibile, ma anche come qualità e rispetto per l’ambiente, tanto in campagna quanto all’interno della bella cantina che si sviluppa sotto i vigneti.
Fonte:
Nessun commento:
Posta un commento