sabato 31 marzo 2012

Vinitaly 2012, istantanee.

Anche quest’anno Vinitaly fa il pieno. Il cambio di data pare non abbia inciso negativamente. In particolare la giornata di lunedì 26 ha fatto registrare un afflusso di visitatori record.
Checchè se ne dica l’evento veronese rappresenta una tappa obbligata per tutti gli appassionati e gli addetti ai lavori. Da un lato indispensabile vetrina per dare visibilità alle aziende sul mercato interno ed estero, dall’altro strumento efficace per sollecitare o anche solo conservare l’interesse degli utenti per il settore, soprattutto in una fase delicata come quella odierna, caratterizzata da recessione economica e conseguente stagnazione dei consumi interni.
Per quanto riguarda le degustazioni, approfondita messa a fuoco su vini e aziende della regione Campania. Esperienze sensoriali veramente gratificanti. Ne segnalerei alcune:
Tenuta Pezzapane: Pallagrello bianco igp Terra del Volturno ’10 (q/p!).
Terre del Principe: Le Serole igt Terre del Volturno ’10 (fermentato in barrique e affinato in acciaio).
Az. San Giovanni di Mario Corrado: Tresinus ’10 (da uve Fiano) e Maroccia ’07 (da uve Aglianico).
Urciuolo: Greco di Tufo docg ’11 e Taurasi docg ’07.
Molettieri: Taurasi docg Vigna Cinque Querce ris. ’06 e ’05.
Luigi Maffini: Fiano Pietraincatenata ’09 e Cenito ’07 (da uve Aglianico).
Marisa Cuomo: Costa d’Amalfi Fiorduva ’10 (da uve Ripoli, Fenile, Ginestra).
Galardi: Terra di Lavoro ’09.
Altre note sparse di due giornate fitte di degustazioni:

Valle d'Aosta. La Crotta de Vegneron: Moscato ’11Liguria. Bio Vio: Pigato Bon in da Bon ’10 - Ka Mancinè: Galeae ’10 - Luciano Capellini: Sciacchetrà ‘09Abruzzo. Torre dei Beati: Cocciapazza ’09 e Mazzamurello ’09 – Emidio Pepe: Trebbiano ’10Marramiero: Inferi ’08 (top wine!) e Dante Marramiero ’01Masciarelli: Marina Cvetic ‘08 Montepulciano.

Marche. Montecappone: Verdicchio class.ris. Utopia ’09Rio Maggio: Sauvignon ’11 e Pinot Nero ’08Velenosi: Ludi ’08La Monacesca: Camerte ’08Carminucci: Paccaosso ’05 Costadoro: Pecorino Danù ’11.
Piemonte ( top wines!). Elio Grasso: Barolo ris. ’06Paolo Scavino: Barolo ris. ’06 Fantino Conterno: Barolo Vigna del Gris ’08 Matteo Correggia: Roero Roche d’Ampsey ris.’07La Colombera: Timorasso Colli Tortonesi Il Montino ’07.
Veneto. Accordini: Amarone classico Acinatico ’08 e Amarone classico Vigneto il Fornetto ’04 Buglioni: Amarone classico ’07 Coffele: Soave classico Ca’Visco e Soave classico Alzari ’10.

Emilia Romagna. Fattoria Zerbina: Sangiovese ris. Pietramora ’08 Ferrucci: Sangiovese ris. Domus Caia ’08.

Friuli Venezia Giulia. Roberto Picech: Friulano Athena ’09 e Rosso Ruben ris.’08Girolamo Dorigo: Montsclapade ’07 - Petrussa: Friulano ’10Il Carpino: Friulano Vigna Runc ’11Edi Keber: Collio ’10Livio Felluga: Terre Alte ’09 - Terre di Ger: Limine ’09 (q/p!).

Toscana. Folonari: Cabreo Black ’08 Pinot Nero.

Note dal ViViT:
Martin Schaetzel: Riesling Kaefferkopf ’10.
La Stoppa: Stoppa ’04.
Co.vi.bio (consorzio viticoltori biodinamici): Il Rosso ’07 e Verdugo merlot ’09.
Caiarossa: Caiarossa bianco ’09.
Skerk: Vitovska ’09 e Ograde ’09.
Tenuta di Valgiano: Tenuta di Valgiano vino da tavola bianco ’10, Palistorti rosso ’09 e Tenuta di Valgiano rosso ’09.
Ampeleia: Ampeleia ’09 (top wine!).
Cosimo Maria Masini: Trebbiano Daphnè ’09.
Corte Sant’Alda: Amarone ’08.
Terre a Mano: Sassocarlo bianco toscano ’08 e Carmignano ’08.

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Da Cerea a Vinitaly.

martedì 27 marzo 2012

Vini Veri 2012, Cerea

La nona edizione della rassegna dei vini naturali di Cerea, ha visto la presenza di 125 aziende vinicole, tra italiane e straniere. Naturalità e diversità le parole d'ordine che il Consorzio Vini Veri ha utilizzato per promuovere l'evento. La parte del leone in questa logica di autenticità che anima la manifestazione, va inevitabilmente riservata a mio parere, ai vini carsici italiani e sloveni: al contempo testimonial e artefici dell'ideale manifesto di naturalità proposto dalla rassegna.
Le varie Vitovska, Ribolla Gialla, Malvasia Istriana, comunque sottoposte a lunghe macerazioni in anfora e non filtrate, finiscono per essere il vero zoccolo duro del movimento: vini senza compromessi.
Qualche citazione sparsa qua e là ( Vitovska '07 e '06 di Vodopivec, Ruje '06 di Zidarich, Vitovska '07 di Cotar), ma nel complesso una certa uniformità di stile tra le varie aziende.
Per quanto riguarda i vini degli altri territori rappresentati in rassegna (senz'altro di buon livello, per non dire eccellenti in almeno una mezza dozzina di casi) resta tuttavia difficile a mio parere appiccicargli l'etichetta di "diversi". Più corretto definirli  "vini ottimi", per tipicità, struttura, armonia complessiva; in grado cioè di ben figurare in qualsiasi rassegna vinicola, non solo riservata ai vini naturali.
Anche qui qualche citazione sparsa: (Chateau Moulin Pey-Labrie '04, merlot Aoc Canon Fronsac; Domaine Vacheron, "Chambrate" Sancerre sauvignon '10 e Pinot Noire "Belle Dame" '08; Enrico Druetto "Moret" barbera riserva '07; Serafino Rivella dolcetto d'Alba '10; Giuseppe Rinaldi "Barolo Brunate" '08 e "Barolo Cannubi" '08; Praesidium montepulciano d'Abruzzo riserva '07; Stefano Amerighi "Cortona Syrah '09; Carla Simonetti "Carmina Arvalia" igt rosso Toscana '09; Haderburg "Brut metodo classico" e "Obermairl" Kerner Valle Isarco '10; Eugenio Rosi "Esegesi" Vallagarina igt '07 e "Anisos" Vallagarina igt bianco '09).
Buon riscontro per le undici aziende marchigiane presenti.

Pheasant's Tears
Georgia
Caucaso
Pinot Noir '08 Belle Dame
Domaine Vacheron
Cortona Doc '09 Syrah
Stefano Amerighi
Esegesi '07
Cabernet Franc cuvée '07, '08, '09
Eugenio Rosi viticoltore
Post correlato: Da Cerea a Vinitaly.

domenica 18 marzo 2012

Marche rosè Sant'Isidoro '09 e la Paella di Can Majò

Can Majò è uno dei più famosi ristoranti di Barcellona www.canmajo.es
Ho avuto modo di assaggiare in quel ristorante spagnolo la celeberrima Paella.
La ripropongo oggi “in chiave casalinga”, nella versione originale catalana, ma con materia prima nostrana.
Ingredienti.
pescato dell’Adriatico centrale rigorosamente di giornata (seppie, mazzancolle, granchi, cicale di mare, vongole e cozze); peperone, zafferano, peperoncino.

riso Carnaroli superfino Riserva S.Massimo dell’omonima azienda agricola di Groppello Cairoli (PV).

Vino abbinato.
Marche igt rosato Sant’Isidoro ’09
alcool 13% - circa € 9.
Azienda Maria Pia Castelli
via Sant'Isidoro 22, Monte Urano(FM)
tel: 0734 841774.

Rosè wine ottenuto con la tecnica del “salasso”.
Viene prelevata una certa quantità di mosto dalla vasca dove si sta preparando il vino rosso.
Questo prelievo avviene dopo alcune ore di contatto fra bucce e parte liquida.
La quantità prelevata avrà quindi un colore rosa più o meno intenso a seconda del momento in cui avviene lo spillamento dal mosto di partenza.
A questo punto il liquido prelevato procede con una classica vinificazione in bianco, senza ulteriore contatto con le bucce, che sono le responsabili della trasmissione del colore al vino.

Trasparenze sulla tonalità di buccia di cipolla, per questo rosato ottenuto da uve Sangiovese e Montepulciano.
Ovviamente non s’impone per intensità di profumi e sapori, né per complessità.
Lievemente fruttato, con residuo zuccherino non particolarmente evidente.
Più che altro giocato su toni freschi e sapidi.
Vino d’apertura, ma non d’aperitivo.
Un’interpretazione consona all’ortodossia rosè, più di quanto non lo sia stata la versione ‘08 (molto più intenso e complesso, con evidenze anche terziarie d’affinamento in legno, in grado di esprimere più spessore, profondità e persistenza, peraltro non consueti per un vino rosato e per questo motivo forse spiazzanti, ma a mio parere con un PAI più adeguato al ricco piatto abbinato).
Il gusto personale mi porta a non essere particolarmente attratto dalla tipologia rosè in senso lato; tuttavia il giudizio su questo Sant’Isidoro ‘09 non può che essere oggettivamente positivo.

giovedì 15 marzo 2012

Offida Pecorino '09 Agribiologica S.Filippo

Siamo nell'ambito della categoria di vini che potremmo definire "quotidiani", tenuto conto del favorevole rapporto qualità/prezzo.
Ottenuto da uva Pecorino, si presenta di un bel colore giallo paglierino, limpido, tendente al verdolino.
L’aspetto cromatico descrive molto bene il contenuto: il colore vivido e cristallino testimonia il buono stato di salute delle uve, la tonalità verdolina sottolinea i caratteri di freschezza.
In effetti c'è uno sbilanciamento del rapporto morbidezza/freschezza, a favore della seconda.
In sostanza questo Pecorino si fa apprezzare per pulizia, ma non s'impone per spessore.
Al naso è mediamente intenso.
Tenui i sentori floreali e agrumati: difficile cogliere altro.
Al gusto è corretto, animato da tipica mineralità e freschezza.
Lievi le note di frutta fresca e d'agrumi.
Finale asciugante: le sensazioni s’interrompono bruscamente, limitandone la persistenza.
A mio parere riassume l’andamento generale non molto brillante (chi più chi meno) della gran parte dei Pecorino ’09, in tutta l’area della Doc Offida.
Vino prodotto con uve biologiche.
Controllato e certificato da organismo autorizzato MiPAAF IT BIO 004.
Abbinato su spaghetti allo scoglio
Offida Pecorino doc ’09
alcool 13 % - circa € 6.
Società Agribiologica S. Filippo
contrada Ciafone 17/A, località Borgo Miriam, Offida(AP)
http://www.vinisanfilippo.it/

domenica 11 marzo 2012

Pinot Grigio '08 Jermann

Un Pinot Grigio perfettamente in linea con lo stile cosiddetto “modernista” di casa Jermann.

Color giallo paglia piuttosto carico, non limpidissimo, quasi torbidescente.

Intenso e complesso, più al naso che al palato.
Nella prima fase, il frutto, la mela golden, l'ananas sono in secondo piano rispetto ai toni vegetali di erba tagliata e alla mineralità.
Quadro olfattivo variegato, con nota di buccia d’arancia candita a corredo.

Fase gustativa coerente, ma meno complessa della precedente.
In evidenza mela, frutta secca, gherigli di noce.
Glicerico, tendenzialmente morbido, consistente.
Finale con sensazione amaricante.

Venezia Giulia igt Pinot Grigio’08
alcool 13% - circa € 13.
Azienda Jermann - Villanova di Farra (GO)
http://www.jermann.it/
Abbinato su: mazzancolle al vino bianco
procedimento
Soffritto di rosmarino, olio extra vergine oliva, aglio in camicia e peperoncino.
Aggiungere le mazzancolle e sfumare col vino bianco.
Olive nere secondo gusto.
Meno di un quarto d’ora di cottura.

giovedì 8 marzo 2012

Dezio vigneto beccaccia '07, Fattoria Dezi.

In versione magnum da 1,5 litri.
Blend di Montepulciano e Sangiovese con taglio minoritario del secondo.
Rosso rubino scuro, di media consistenza.
Note olfattive piuttosto interessanti, giocate su toni maturi di frutta nera macerata e terziari di liquirizia, profumi di caffè, speziatura leggera di pepe e cannella.
Al gusto le note fruttate, in particolare marasca, prevalgono sulle speziate, pur confermandosi sostanzialmente le impressioni rilevate all’analisi olfattiva.
Tannino sostenuto e vibrante, spalla acida graffiante (lievemente sopra le righe e personalmente proprio per questo graditi), segnano profondamente il quadro gustativo e danno carattere.
Chiusura amarognola su nota di caffè espresso.

Abbinato su tagliata al rosmarino
Marche rosso igt ‘07 Dezio vigneto beccaccia
formato Magnum da 1,5 litri
alcool 13,5% - circa € 25.
Fattoria Dezi
contrada Fontemaggio 14, Servigliano (FM)
tel: 0734.710090

domenica 4 marzo 2012

Hotel Ristorante San Marco (da Zenà) in Servigliano.

Ristorante di carne di antica tradizione risalente al secolo scorso.
La famiglia Cordari può essere considerata antesignana della ristorazione in questo territorio.
Nel corso degli anni l'attività di famiglia si è evoluta, passando da piccola locanda nel centro storico di Servigliano (Fm) gestita da Totti Zenaide-Zenà-, all'attuale Hotel Ristorante realizzato sulla fine degli anni '60 in grado di fornire tra l'altro, servizio di catering e banqueting.
La buona fama di cui gode il ristorante è senza dubbio un'eredità del passato, ma a mio parere è anche la conseguenza diretta di una gestione accorta, molto attenta a fattori decisamente sostanziali: utilizzo di buone materie prime e capacità di proporre qualità rimanendo in sintonia con le tradizioni, i gusti, la territorialità.
Il ristorante dispone di tre sale su due piani sovrapposti: una sorta di privèe, la sala di medie dimensioni con enorme girarrosto a vista, la sala grande al piano superiore adibita a banchetti.
Più o meno 400 i coperti complessivi.
maialino allo spiedo
Menù
Antipasti caldi e freddi (affettati locali, coratella d'agnello, trippa in umido spolverata di pecorino, crostini caldi)
Tagliata al rosmarino
Maialino allo spiedo
Bis di tagliata al rosmarino
1 semifreddo al pistacchio
2 amaro e caffè
Vini:
1 Marche rosso igt Dezio vigneto beccaccia '07 in versione magnum da 1,5 l. dell'azienda Dezi di Servigliano http://vinidiconfine.blogspot.it/2012/03/marche-rosso-igt-dezio-vigneto.html )
2 Marche rosso igt Solo '08 in versione normale da 75 cl. della stessa azienda http://vinidiconfine.blogspot.it/2012/10/solo-08-di-fattoria-dezi.html ).
Totale conto finale per 5 persone: € 250.
Hotel Ristorante San Marco - via Garibaldi 14 - Servigliano (Fm)
tel: 0734 750761
fax: 0734 750740
email: info@hotelristorantesanmarco.it
web: http://www.hotelristorantesanmarco.it/