domenica 28 marzo 2010

Osteria dell'Arco a Magliano di Tenna

Ci troviamo in località Magliano di Tenna (Fm), in zona collinare a circa 12 Km dal litorale Adriatico.
Nel centro storico di questo tipico "paesotto" dell'entroterra marchigiano, troviamo un accogliente ristorantino a conduzione familiare.
Una sessantina di coperti suddivisi in due salette adiacenti.
Ambiente di tipo rustico, con focolare e punto cottura a vista.
fiorentina di scottona
Proposta di cucina nel solco della tradizione, senza particolari spunti creativi, ma indirizzata a valorizzare la materia prima.
filetto al lardo
Menu della serata.
1 antipasto salumi del signor Passamonti di Monte Vidon Combatte.
5 mezze maniche Mancini al ragù d'agnello con formaggio di fossa.
2 tagliata al rosmarino con patate arrosto.
1 filetto al lardo di Colonnata.
1 taglio di fiorentina di circa un chilo da scottona di razza bavarese (..da non perdere quando disponibile).
2 tiramisù, 1 semifreddo al pistacchio, 2 fagottino di mele con gelato alla vaniglia.
fagottino di mele
con gelato
I vini.
Rosso Piceno Vigneto Contrada Vallone '07 di Tenute Rio Maggio.
Marche rosso igt Oppidum '02 dell'azienda Ciù Ciù.
Totale conto finale € 200.
Osteria dell'Arco
Piazza Gramsci 27, 63832 Magliano di Tenna (Fm)
tel. 0734 631630 - 338 363 1128
http://www.osteriaarco.it/

mercoledì 24 marzo 2010

E' tutto un magna magna.

Weekend enogastronomico
Pranzo marinaro "inter nos" e successiva cena al ristorante Il Crepuscolo di Porto S. Giorgio (Fm) a base di affettati nostrani e tagliata al rosmarino, abbinati su Toscana igt Vigorello '98 (sangiovese e cabernet sauvignon) dell'azienda San Felice di Castelnuovo Berardenga (Si).
Visita Il Crepuscolo nella vecchia sede (post di repertorio):

Di tutt'altro tenore il pranzo marinaro "inter nos".
Il convivio propone:
frutti di mare, alici, sarde marinate,
vongole nostrane in guazzetto

Spaghetti aglio, olio extra vergine, peperoncino (saittì nel gergo locale)
e bottarga di tonno

Crocette (tipico mollusco gasteropode del mare Adriatico) al sugo

Vino:
Marche igt Chardonnay '09 Villa Angela,
Velenosi Vini di Ascoli Piceno

Dessert:
semifreddo di pasticceria Patrizio di Porto S. Giorgio (Fm),
limoncino artigianale in accompagnamento.
live video:

sabato 20 marzo 2010

Rosso Piceno doc Morellone '02, Le Caniette

Un Rosso Piceno "superiore" di fatto, ma non ancora di nome.
Tale introduzione va spiegata:
il termine Superiore nella Doc Rosso Piceno, non ha lo scopo di magnificare la qualità del vino, ma è un riferimento territoriale previsto dal disciplinare di produzione, a tutela dell'area storica.
Sta cioè ad indicare che il vino è stato prodotto in una ristretta zona della provincia di Ascoli Piceno nella regione Marche, in un'area collinare a ridosso della sponda sinistra del fiume Tronto che si estende dal mare Adriatico fino ad Ascoli Piceno, delimitata a sud dalla via Salaria e a nord dalla strada Ripatransone-Grottammare.

L'azienda vinicola Le Caniette della famiglia Vagnoni, veniva a trovarsi confinante con l'estremo limite nord della predetta area e quindi i suoi vini rossi non hanno potuto fregiarsi fino a ieri del termine Superiore per una mera questione burocratica.

Le rettifiche al disciplinare di produzione dei vini a denominazione d'origine controllata "Rosso Piceno" e "Rosso Piceno Superiore" apportate con Decreto Ministeriale del 2011, fissando nuovi confini territoriali dell'area di produzione, consentono oggi a Le Caniette così come ad altre aziende limitrofe, di entrare a pieno titolo nell'area di produzione del "Rosso Piceno Superiore".
Le nuove disposizioni stabilite dal Decreto Ministeriale entrano in vigore a partire dalla campagna vendemmiale 2011-2012.
La degustazione di questo Rosso Piceno doc Morellone, ottenuto da selezione di uve, consente di acquisire facilmente e memorizzare, i caratteri salienti dei due vitigni principe di questa zona: il Montepulciano e il Sangiovese.

Il vino si presenta di color rosso rubino scuro, compatto, tendente al granato.
Bellissime impressioni olfattive, complesse e variegate: frutta rossa e nera stramatura sotto spirito (marasca, prugna), humus, sottobosco, un'intrigante vena di liquirizia.
Intenso ed etereo: sollecita emozioni.
Questi caratteri ritornano esattamente al palato: ampio, avvolgente, persistente, arricchito da tannino levigato.
Il legno piccolo d'affinamento svolge egregiamente il proprio compito, arrotonda le esuberanze senza prevaricare, ottimizzando il rapporto tra morbidezza e caratteri varietali.
Finale con leggere sensazioni retronasali empireumatiche da surmaturazione.

Rosso Piceno doc '02 Morellone - alcool 14,5 % - circa € 18.
Azienda Agricola Le Caniette
contrada Canali 23 - 63038 Ripatransone (AP).
www.lecaniette.it

Post correlato: http://vinidiconfine.blogspot.it/2010/02/le-caniette.html 

domenica 14 marzo 2010

Il Montepulciano vitigno

Il Montepulciano è l'uva a bacca rossa "regina" del territorio abruzzese e marchigiano: qui trova il suo habitat ideale.
L'origine del nome è incerta: non ha nulla a che fare con l'omonima città in provincia di Siena nè col Prugnolo Gentile alla base della Docg "Vino Nobile di Montepulciano".
In realtà sembra che il vitigno Montepulciano abbia avuto origine in Abruzzo e l'equivoco sul nome risalga ad un frettoloso collegamento tra due diverse realtà geografiche, fatto dagli ampelografi dei primi anni del XIX secolo.
Il Montepulciano è un'uva a maturazione tardiva, ricca di antociani, da cui si ottengono vini con lungo retrogusto e tannino vivido, contraddistinti sia al gusto che all'olfatto da sensazioni che ricordano l'amarena, la ciliegia matura che possono virare verso note speziate, cuoio e liquirizia.
Questa uva nel passato, veniva utilizzata prevalentemente come "uva da taglio" perchè conferiva potenza e intensità di profumi ai vini.
Oggi l'evoluzione enologica ha liberato tutte le potenzialità del Montepulciano e molte aziende sono in grado di esprimere vini di levatura mondiale.
Si tratta di un'uva versatile, in grado di coprire tutto lo spettro produttivo: può dar luogo sia a vini d'uso quotidiano non particolarmente complessi e di facile approccio, sia a versioni rosé (ferme e spumantizzate), sia a vini complessi, di grande profondità e struttura.
La capacità d'esprimere prodotti d'eccellenza, varia in relazione all'età dei vigneti.
Coltivato prevalentemente nelle regioni del centro-sud Italia, trova la sua zona d'elezione nella fascia di territorio compresa tra la linea collinare sub-appenninica e il mare Adriatico, estesa dalla regione Marche fino all'Abruzzo, al Molise, alla Puglia settentrionale.
E' in questa macro area che il Montepulciano dà il meglio di sè, per questioni legate al clima, al terreno, all'esposizione e consente ai viticoltori declinazioni diverse, dalle più semplici alle più complesse, da solo o in combinazione con altri vitigni.
All'interno di questa macro area è possibile individuarne altre tre, dove la diversa condizione pedoclimatica va ad incidere sui caratteri e le sfumature dei vini prodotti: quella abruzzese, quella del sud delle Marche e quella più a nord, comprendente la provincia di Ancona.
In Abruzzo l'escursione termica, dovuta alla vicinanza della catena appenninica, di solito determina una maggiore ampiezza delle nuances olfattive.
In provincia di Ancona, l'influenza del vicino mare Adriatico può invece accentuare sfumature minerali e salmastre.
Nell'ascolano il terreno collinare a calanchi e la tradizionale combinazione col vitigno Sangiovese, producono vini in genere grintosi, a volte esuberanti.
La diversità di terroir e di tradizioni vitivinicole regalano, pur nelle differenti sfumature, vini sempre inconfondibili. 
Degustazione cieca di 6 vini Riserva ottenuti da uve Montepulciano:
YouTube Channel:

martedì 9 marzo 2010

Marche rosso Cuma '05, Azienda Biologica Sgaly.

Blend di Montepulciano e Barbera delle colline marchigiane, dal colore rosso rubino scuro, con sfumature violacee, di media consistenza, limpido.
Naso più intenso che complesso, con parte alcolica sovrastante rispetto alle sensazioni fruttate di lampone e floreali di rosa.
Bocca non voluminosa, richiama solo in parte le sensazioni olfattive.
In prima battuta evidenze di tabacco, tostatura e spezie dolci prevalgono sul fruttato.
Poi la freschezza del Barbera diventa predominante e marchia l'intero quadro organolettico, rifiutando compromessi.
L'impressione finale è quella di un vino di carattere, leggermente sbilanciato sulle parti dure.
Per queste doti e per coglierne al meglio le sfumature, andrebbe abbinato ad hoc,
su piatti di carne a tendenza dolce: spezzatino di maiale alle castagne.
Marche rosso igt '05 Cuma - alcool 13,5 % - € 11 in azienda.
Azienda Agricola Biologica Sgaly di Tommaso Sgalippa.
via Aso 47- 63020 Ortezzano (Fm).
tel/fax: +39 0734 770012
mob: +39 335 6146325
email: info@sgaly.it
web: http://www.sgaly.it/
post correlato:

domenica 7 marzo 2010

Il Venerdì di Recupero

Il Venerdì di "Recupero"
gourmet-comic insert
Siete delusi?
Il destino vi sembra nemico?
Non preoccupatevi!
Avete appena perso, per chiusura iscrizioni, una cena degustazione con vini abbinati?
Per giunta la moglie dell'enologo che doveva descriverli, ha dato alla luce un figlio costringendo a rimandare il tutto a data da destinarsi?
Non preoccupatevi!
Gli amici, per seguirvi, hanno declinato altri inviti, ritrovandosene invece di due...manco uno e vorrebbero lapidarvi?
Non preoccupatevi!
Potete sempre contare su:
"Il Venerdì di Recupero"!
(l'esperta cuoca Marcisìna ha sempre valide soluzioni di ripiego)
Salviamo la serata in extremis con:
- Coratella d'agnello saltata in padella.
- Funghi champignon ripieni al forno (troppo pochi!...terminati prima della foto).
- Spalletta d'agnello in salmì aromatizzata all'arancio.
Rinaldo propone i seguenti vini.
Sulla coratella:
Marche igt Pinot Nero '03 Colle Monteverde -Tenute Rio Maggio.
Un gran bel vino, di corpo: stile Schweizer di Franz Haas.
Sui funghi champignon:
Rosso Conero doc '02 Sassi Neri - Fattoria Le Terrazze.
Nero ed impenetrabile Montepulciano, con note prevalenti di prugna stramatura.
Andava bene anche da solo a fine pasto.
Sulla spalletta d'agnello:
Tignanello 1999 - Marchesi Antinori.
Aperto un paio d'ore prima...troppo tardi!
Più ossigenava, più migliorava.
Fatto fuori prima di avere avuto il tempo di esprimersi al meglio.
La progressione gustativa ideale secondo me:
- Pinot Nero messo per primo, andava per terzo,
- Rosso Conero messo per secondo, andava per primo,
- Tignanello messo per terzo, andava per secondo.
Annate ormai irreperibili, credo: fate vobis.
per chiudere:
- semifreddo artigianale di Bar Ciferri di Porto S. Giorgio (Fm).
- Caol Ila a volontà.

martedì 2 marzo 2010

Ristorante I Piceni a Ortezzano (Fm).

Siamo nella regione Marche, alla ricerca di gustose esperienze gourmet.
Dal litorale fermano verso l'entroterra, attraverso la Valdaso, arriviamo ad Ortezzano (Fm).
Tra le stradine strette, le basse case, le torrette merlate, ci accoglie rigenerante la pace assoluta del borgo medioevale.
La trasferta inizia sotto i migliori auspici e si conclude degnamente intorno alla tavola.
Ristorante I Piceni offre un ambiente fine e raccolto.
Nel periodo estivo disponibili tavoli all'aperto sulla terrazza panoramica.
Servizio informale e cordiale.
Menù con diverse opzioni.
Discreta cantina con prevalenza di etichette locali.
coniglio in porchetta
con salsa aromatica
manzo affumicato
al fumo d'alloro
e pecorino di fossa
formaggio
pecorino di fossa
Oserei dire che appiccicare al Ristorante i Piceni l'etichetta di ristorante tipico, potrebbe essere riduttivo.
Indubbiamente e giustamente direi, l'offerta si basa sui piatti della tradizione, ma lo chef Giampiero ci mette del suo in fatto d'interpretazione e creatività, per dare un tocco di personalità ai piatti, rivisitati soprattutto in immagine, senza correre il rischio di stravolgere i caratteri tipici che li legano a questo territorio.
petto d'anatra
al Rosso Piceno
con tortino di verdure
Menù della serata.
Antipasto Piceno:
misto di salumi con focaccia al rosmarino,
manzo affumicato al fumo d'alloro con pecorino di fossa,
coniglio in porchetta con salsa aromatica,
pecorino di fossa, verdure miste passate in pastella e olive fritte.
Primo piatto:
1 linguine al peperoncino con ragù di anatra e porcini in bianco,
3 rigatoni con ragù di agnello e menta.
Secondo piatto:
1 petto d'anatra al rosso piceno con tortino di verdure,
3 agnello scottadito con le erbette.
Dessert:
semifreddo al mistrà
con salsa d'orzo
fagottino
di mele rosa in sfoglia
e gelato alla cannella
I vini
- Marche rosso igt K'un '07 dell'azienda Clara Marcelli di Castorano (AP): ottenuto da uva Montepulciano, vino di corpo, dal gusto merlotizzato, alcool 14%.
- Offida doc Esperanto '03 dell'azienda Ciu Ciu di Offida (AP): blend di Montepulciano e Cabernet Sauvignon, alcool 14,5%, piuttosto muscolare, appropriato alle carni.
Chiusura con Laphroaig e caffè.
Totale conto per quattro persone € 210.
Locanda Ristorante I Piceni - piazza Marcello Savini 1 - Ortezzano (Fm)
tel. 0734 778000
http://www.locandaipiceni.it/