sabato 18 settembre 2021

Slow Wine 2022, Marche

Elenco delle cantine e dei vini delle Marche che hanno ricevuto riconoscimento sulla Guida Slow Wine 2022 edita da Slow Food.
La Guida Slow Wine 2022 sarà presentata a Milano l'8 ottobre 2021; nelle due giornate successive, 9 e 10 ottobre, maxi degustazione di tutte le etichette premiate presso il Megawatt Court.
Legenda riconoscimenti
Chiocciola: valori organolettici, territoriali, ambientali, in sintonia con la filosofia di Slow Food.
Bottiglia: qualità media della produzione dell'anno.
Moneta: favorevole rapporto qualità/prezzo sulla produzione dell'anno.
Vino Slow: tipicità, riconducibilità a vitigno e territorio.
Vino Quotidiano: prezzo enoteca fino a 12 euro.
Top Wine: valore assoluto.
Riconoscimenti alle cantine:
Top Wines:
"Le Marche: una Regione al plurale, è uno slogan quanto mai valido anche per presentare la qualità enoica di questo territorio. Slow Wine 2022 riscontra un diffuso incremento dei vini premiati (ben 14 su 43) che nelle precedenti edizioni non avevano mai ricevuto riconoscimenti. Un ricambio importante, che attesta, se ce ne fosse bisogno, che la qualità in regione è diffusa, con sempre più vini che si contendono il podio. In questo contesto un cenno particolare va fatto al Top Wine-Vino Quotidiano, premio dedicato a bottiglie con prezzi medi inferiori a 12 euro. Un riconoscimento che talvolta viene interpretato da parte delle aziende e del pubblico come una “medaglia di consolazione”, un contentino per chi non ha ottenuto altri premi. In realtà i numeri ridotti (17 assegnati in questa edizione) rispetto alla vastità delle etichette assaggiate dimostrano che la selezione è rigorosa e il riconoscimento viene attribuito con molta parsimonia. Nella guida 2022 non può passare inosservato anche che l’80% delle aziende recensite sono biologiche o in fase di conversione, e se consideriamo la totalità di quelle che hanno presentato i vini per le selezioni i numeri delle pratiche colturali sostenibili sono ugualmente molto elevati. Le motivazioni, se etiche, commerciali o agronomiche, non vogliamo né discuterle né giudicarle. Ciò che conta è che la regione è più verde che mai. Merita inoltre evidenziare l’impegno sempre più diffuso alla riduzione del rame con i prodotti alternativi che la ricerca e la scienza stanno mettendo a disposizione. Concludiamo con uno sguardo ai vari comparti produttivi. È indubbio che il Verdicchio troneggi, sia in funzione dei numeri, sia per la qualità, che si attesta a livelli molto alti, con le differenze ormai dettate dalle sfumature. La 2020 si è dimostrata un’annata eccellente, con vini molto pronti ed equilibrati, e se il palato talvolta non ha l’adeguata freschezza, la sapidità viva e schietta riporta sempre il sorso in asse. La 2019, che aveva dato aspettative incoraggianti, ha impegnato molto la commissione di assaggio. I vini si sono mostrati interessanti, ma talvolta difficili da decifrare e meritevoli ancora di affinamento per raggiungere la giusta coesione, a differenza della 2018, rivelatasi distesa ed elegante, equilibrata e ricca di complessità. La conferma del Pecorino è inevitabile; l’annata 2020 anche in questo caso si rivela molto buona, con vini nitidi, spigliati e con la sapidità che garantisce profili equilibrati. Il Bianchello conferma la sua coerenza ma mancano ancora il guizzo e l’incisività che aspettiamo da tempo; idem per il Ribona, con la qualità in costante crescita ma le poche punte relegate a protagonismi individuali. Veniamo ai rossi. È acclarato che il Piceno ne sia la culla: i vini sono declinati con un occhio attento all’eleganza e al frutto, senza opulenze o densità eccessive, e in questo territorio merita attenzione il Grenache o Alicante, che sta convincendo con personalità, al punto che le due etichette sul podio sono solo l’apice di un quadro eccellente. Il Conero prova sempre a scrollarsi di dosso qualche pesantezza e ruvidità di troppo, e qui l’auspicio è che si acceleri il passo, mentre il Lacrima di Morro d’Alba ha un po’ sofferto il calore dell’annata 2020 e non ha messo in mostra il solito dinamismo. Chiudiamo con le due novità di Slow Wine 2022: per la prima volta un Lacrima passito e un Metodo Classico ottengono dei riconoscimenti: il Re Sole di Mancinelli e il Contatto di Mencaroni, nelle rispettive tipologie, hanno affascinato per l’eleganza stilistica e varietale".
(fonte Slow Wine):
https://www.slowfood.it/slowine/le-marche-per-slow-wine-2022/ 

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