Nel corso della 53^ edizione di Vinitaly (Verona 7-10 aprile), grande degustazione Tre Bicchieri 2019 Gambero Rosso in Sala Argento PalaExpo (evento riservato operatori e/o invito); un'occasione da non perdere per avere un quadro delle produzioni d'eccellenza, con un unico neo perlomeno dal mio punto di vista, manifestatosi in quest'ultima edizione, di una presenza in tiratura limitata delle etichette "cult" (1-2 bottiglie al massimo, assolutamente insufficienti per soddisfare la curiosità dei numerosi visitatori).
Al di là di ciò, mi permetterei di segnalare qualche vino di particolare pregio e a seguire qualche nota di degustazione più accurata.
Ineguagliabili per capacità di coniugare struttura ed eleganza: Brunello di Montalcino Docg '13 di Piancornello (15%vol.) e Brunello di Montalcino Docg Riserva '12 Duelecci Ovest di Tenuta di Sesta (14,5%vol. rosso dell'anno per G.R.).
Straordinaria ampiezza, carnoso, quasi masticabile: Alto Adige Sudtirol Doc '15 Pinot Nero Sanct Valentin Riserva di Cantina Produttori San Michele Appiano (14%vol.).
Pulizia e cifra stilistica: Barbera del Monferrato Superiore Docg '16 Le Cave di Castello di Uviglie (14%vol. vinificato in cemento).
La profondità del vino da meditazione scaturita dai 16%vol. del colosso veneto Amarone di Valpolicella Docg Riserva '11 Leone Zardini di Pietro Zardini winery (fermentazione spontanea con lieviti autoctoni).
Note di degustazione più accurate, fatte in apertura evento:
Calabria Igt Pecorello '18 - 13%vol.
Ippolito
Azienda storica dell'areale calabrese, artefice insieme a qualche altra cantina, del recupero di questo antico vitigno autoctono.
Bellissimo colore giallo paglia luminoso con riflessi oro.
Corredo aromatico intenso, caratterizzato da frutto tropicale, sfumato di spezie, macchia mediterranea.
In bocca traspare tutta l'influenza marina del vicino Jonio; toni iodati e frutto giallo, salvia e timo, confezionano un quadro dinamico, di notevole appeal, che esalta il tratto identitario.
Faro Doc '16 - 14%vol.
Le Casematte
Nerello Mascalese 55% con saldo Nerello Cappuccio, Nero d'Avola, Nocera.
Quattordici mesi botte grande.
Rosso rubino limpido, tendente al granato, con trasparenza.
Corredo aromatico vivido, sfrutta l'escursione termica dell'areale collinare a ridosso dello stretto di Messina: garrigue, eucalipto e lampone, sottobosco, pepe nero.
In bocca è caldo e avvolgente, sapido, proiettato su toni fruttati di ciliegia.
Esprime tutta la solarità mediterranea.
Montefalco Sagrantino Docg '14 Sacrantino - 14,5%vol.
Fratelli Pardi
Cru da vigneto Pietrauta.
Quattordici mesi in legno, altrettanti in acciaio e bottiglia.
Rosso rubino cupo, impenetrabile.
Coerenza gustolfattiva.
Prugna stramacerata, note animali, ciliegia sotto spirito, spezie dolci, sfumature vanigliate e smaltate, confezionano un quadro complesso, di grande suggestione.
Di gran corpo, con tannino graffiante così come nell'aspettativa ma non debordante.
Ammetto di avere un debole per la tipologia, però a me questa interpretazione appare esemplare.
Vino da brasati.
Montefalco Sagrantino Docg '14 Collenottolo - 14,5%vol.
Tenuta Bellafonte
Trentasei mesi in botte grande e almeno dodici in bottiglia.
Fermentazione con lieviti autoctoni.
Rosso granato scuro.
Ventaglio olfattivo che non si discosta sostanzialmente dal precedente, forse con un più pronunciato sentore di boscaglia e mirto.
In bocca i toni torrefatti e liquorosi accompagnano il frutto nero stramacerato, il tannino asciuga ruvido.
Volendo cercare il pelo nell'uovo o per meglio dire, in un esercizio di comparazione oserei dire inevitabile tra vini di una stessa Denominazione, io direi che siamo di fronte a due interpretazioni di Montefalco Sagrantino Docg differenti ma ugualmente interessanti: l'una caratterizzata da impeccabile cifra stilistica, l'altra meno preoccupata di stemperare le pungenze varietali.
Al di là di ciò, mi permetterei di segnalare qualche vino di particolare pregio e a seguire qualche nota di degustazione più accurata.
Ineguagliabili per capacità di coniugare struttura ed eleganza: Brunello di Montalcino Docg '13 di Piancornello (15%vol.) e Brunello di Montalcino Docg Riserva '12 Duelecci Ovest di Tenuta di Sesta (14,5%vol. rosso dell'anno per G.R.).
Straordinaria ampiezza, carnoso, quasi masticabile: Alto Adige Sudtirol Doc '15 Pinot Nero Sanct Valentin Riserva di Cantina Produttori San Michele Appiano (14%vol.).
Pulizia e cifra stilistica: Barbera del Monferrato Superiore Docg '16 Le Cave di Castello di Uviglie (14%vol. vinificato in cemento).
La profondità del vino da meditazione scaturita dai 16%vol. del colosso veneto Amarone di Valpolicella Docg Riserva '11 Leone Zardini di Pietro Zardini winery (fermentazione spontanea con lieviti autoctoni).
Note di degustazione più accurate, fatte in apertura evento:
Calabria Igt Pecorello '18 - 13%vol.
Ippolito
Azienda storica dell'areale calabrese, artefice insieme a qualche altra cantina, del recupero di questo antico vitigno autoctono.
Bellissimo colore giallo paglia luminoso con riflessi oro.
Corredo aromatico intenso, caratterizzato da frutto tropicale, sfumato di spezie, macchia mediterranea.
In bocca traspare tutta l'influenza marina del vicino Jonio; toni iodati e frutto giallo, salvia e timo, confezionano un quadro dinamico, di notevole appeal, che esalta il tratto identitario.
Faro Doc '16 - 14%vol.
Le Casematte
Nerello Mascalese 55% con saldo Nerello Cappuccio, Nero d'Avola, Nocera.
Quattordici mesi botte grande.
Rosso rubino limpido, tendente al granato, con trasparenza.
Corredo aromatico vivido, sfrutta l'escursione termica dell'areale collinare a ridosso dello stretto di Messina: garrigue, eucalipto e lampone, sottobosco, pepe nero.
In bocca è caldo e avvolgente, sapido, proiettato su toni fruttati di ciliegia.
Esprime tutta la solarità mediterranea.
Montefalco Sagrantino Docg '14 Sacrantino - 14,5%vol.
Fratelli Pardi
Cru da vigneto Pietrauta.
Quattordici mesi in legno, altrettanti in acciaio e bottiglia.
Rosso rubino cupo, impenetrabile.
Coerenza gustolfattiva.
Prugna stramacerata, note animali, ciliegia sotto spirito, spezie dolci, sfumature vanigliate e smaltate, confezionano un quadro complesso, di grande suggestione.
Di gran corpo, con tannino graffiante così come nell'aspettativa ma non debordante.
Ammetto di avere un debole per la tipologia, però a me questa interpretazione appare esemplare.
Vino da brasati.
Montefalco Sagrantino Docg '14 Collenottolo - 14,5%vol.
Tenuta Bellafonte
Trentasei mesi in botte grande e almeno dodici in bottiglia.
Fermentazione con lieviti autoctoni.
Rosso granato scuro.
Ventaglio olfattivo che non si discosta sostanzialmente dal precedente, forse con un più pronunciato sentore di boscaglia e mirto.
In bocca i toni torrefatti e liquorosi accompagnano il frutto nero stramacerato, il tannino asciuga ruvido.
Volendo cercare il pelo nell'uovo o per meglio dire, in un esercizio di comparazione oserei dire inevitabile tra vini di una stessa Denominazione, io direi che siamo di fronte a due interpretazioni di Montefalco Sagrantino Docg differenti ma ugualmente interessanti: l'una caratterizzata da impeccabile cifra stilistica, l'altra meno preoccupata di stemperare le pungenze varietali.
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