Trattasi di vitigno autoctono marchigiano, denominato Incrocio Bruni 54 (innesto di Verdicchio e Sauvignon), creato dal prof. Bruno Bruni negli anni ’30 e poi praticamente abbandonato dai viticoltori del tempo (la resa non supera i 50-60 quintali per ettaro), allora più interessati alla quantità che alla qualità del prodotto finale.
Color giallo paglierino limpido, tendente al verdolino.
Interessante bouquet di profumi, giocato su note fruttate di mela e banana, sensazioni erbacee e leggerissimi rimandi vanigliati.
Nonostante la natura di vitigno precoce, vendemmiabile già ad agosto, tuttavia le impressioni olfattive, sembrano invece rivelare note di leggera surmaturazione, che a mio parere portano giovamento al quadro organolettico.
Al gusto procede lineare, piuttosto fine e armonico; più giocato su note floreali ed erbacee che su toni fruttati.
La sensazione pseudocalorica dovuta al tenore alcolico, la sapidità avvolgente e la parte estrattiva, conferiscono la giusta ampiezza e anche discreta struttura.
Spiccata acidità tipica del vitigno soprattutto in finale degustazione.
Media persistenza.
Marche bianco igt Fior d’Acasia ’10
alcool 13,5 % - € 12 in carta ristorante.
Azienda Silvano Strologo
Camerano (AN).
http://www.vinorossoconero.com/
post correlato:
http://vitigni-autoctoni-marchigiani-IncrocioBruni54-Ribona.html
Color giallo paglierino limpido, tendente al verdolino.
Interessante bouquet di profumi, giocato su note fruttate di mela e banana, sensazioni erbacee e leggerissimi rimandi vanigliati.
Nonostante la natura di vitigno precoce, vendemmiabile già ad agosto, tuttavia le impressioni olfattive, sembrano invece rivelare note di leggera surmaturazione, che a mio parere portano giovamento al quadro organolettico.
Al gusto procede lineare, piuttosto fine e armonico; più giocato su note floreali ed erbacee che su toni fruttati.
La sensazione pseudocalorica dovuta al tenore alcolico, la sapidità avvolgente e la parte estrattiva, conferiscono la giusta ampiezza e anche discreta struttura.
Spiccata acidità tipica del vitigno soprattutto in finale degustazione.
Media persistenza.
Marche bianco igt Fior d’Acasia ’10
alcool 13,5 % - € 12 in carta ristorante.
Azienda Silvano Strologo
Camerano (AN).
http://www.vinorossoconero.com/
post correlato:
http://vitigni-autoctoni-marchigiani-IncrocioBruni54-Ribona.html
Strologo fa un ottimo rosso conero, mi piacerebbe degustare questa novità (per me) che dovrebbe tenere i livelli del produttore, sai dove sia possibile acquistare una boccia?
RispondiEliminaCiao e complimenti per questa info.
Marco
Sì ottimi sia il rosso conero Traiano (premiato quest'anno dall'Espresso), sia il conero riserva Decebalo.
RispondiEliminaQuest'Incrocio Bruni (fattomi conoscere dall'amico produttore Simone Santucci di Rio Maggio nel corso di un incontro conviviale), mi è sembrato piuttosto interessante, come tutte le novità di solito. Anzi secondo me questo matrimonio tra Verdicchio e Sauvignon, mi sembra che sia stato felicemente consumato...mi aspetto futuri spumantini :-))
Per quanto riguarda la reperibilità nella tua zona, dovresti contattare l'azienda stessa tramite il suo sito. Sicuramente sapranno darti indicazioni precise.
ciao
Rinaldo
Oggi a Roma, dintorni extra enoteca Costantini.. si parlava dell'incrocio Bruni.. Un vero peccato non recuperare i vecchi giacimenti..!
RispondiElimina...in verità stanno cercando di recuperare qualcosa.
EliminaSoprattutto però l'obiettivo principale mi pare che sia quello di capire bene il potenziale del vitigno e le sue prerogative, per valorizzarlo al meglio, senza snaturarlo.
Noto in prima linea e vero promotore del processo di riscoperta e valorizzazione del vitigno, l'inossidabile Giancarlo Soverchia: e questo mi pare un punto di partenza importante, per far in modo che tale processo di riscoperta non si risolva in un'operazione velleitaria.
Visto che ci sto, consiglio l'Incrocio Bruni '11 dell'azienda Finocchi di Staffolo: una prima edizione coi fiocchi!