domenica 27 novembre 2011

Pelago '06, Umani Ronchi

C’ha la stoffa del campione questo Pelago ’06 da uve Cabernet Sauvignon, Montepulciano e Merlot. Nulla di nuovo sotto il sole, dato che quest’etichetta ormai da una quindicina d’anni può considerarsi come una delle griffes della viticoltura nazionale.
Il vino si presenta nella sua veste più austera: rosso granato scuro, quasi un nero d’inchiostro, impenetrabile.
Consistente e materico, si muove al ralenty, aggrappato al calice.
Si apre gradualmente all’analisi olfattiva: solo dopo adeguata ossigenazione il bouquet di profumi diventa intenso, trovando ampiezza e complessità.
I toni speziati di pepe nero e noce moscata procedono di pari passo con quelli fruttati di marasca e con quelli erbacei tipici del Cabernet.
Note di humus, caffè e fiori in appassimento, percepite qua e là in sottofondo.
L'impressione di equilibrio sostanziale, avvertita all'olfazione, trova piena conferma al palato.
In questa fase, al di là dei descrittori, è lo spessore di materia quasi masticabile, l’elemento più evidente.
E’ caldo, vellutato e morbido.
Non manca una nota sapida che alimenta di sostanza il corpo del vino.
La carica di freschezza portata dalla percentuale di Merlot, giova agli equilibri complessivi e alla bevibilità.
Finale ancora vivido e fruttato di marasca e ciliegia in confettura, che lascia presagire positivi margini evolutivi futuri, anche a lunga scadenza.
Abbinato su: spalletta d’agnello di razza sopravissana, all’arancia, in salmì
Non ha sfigurato su tagliatella ai funghi porcini.
Consigliabile anche in slow tasting a fine pasto, come puro piacere.
Marche rosso igt '06 Pelago - alcool 14 % - circa € 32.
Azienda Vinicola Umani Ronchi
via Adriatica 12, Osimo (AN).
http://www.umanironchi.com/it/
Vertical tasting Pelago

3 commenti:

  1. Notevole, condivido, come lo sono tutti i vini di Umani che ho assaggiato. A me è rimasto in testa il San Lorenzo, ma lo fanno sempre?
    Ciao dalla Toscana,
    Alessandro Zingoni

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  2. E' il Rosso Conero di mezzo diciamo così. Fanno un mare di etichette, suddivise poi in prima, seconda e terza fascia. Io preferisco i vini di prima fascia, frutto di selezioni più accurate e sempre affidabili.
    Ho visitato un paio d'anni fa la bottaia, veramente suggestiva e architettonicamente molto particolare, caratterizzata da travi di sostegno inclinate.
    A questo indirizzo un breve video fatto nell'occasione (..dall'ottavo minuto in poi, all'interno della bottaia): http://www.vinix.com/video_detail.php?ID=986

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  3. Grande Massimo e adesso Michele che con amore e passione hanno realizzato vini di grandissima eccellenza!!! Ed esportano il vino e con esso il grande MADE in ITALY in tutto il mondo...

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