lunedì 20 ottobre 2025

Degustazione autoctoni a Fermo, Di Uva in Vino 2025

Nell'ambito dell'edizione 2025 di "Di Uva in Vino" svoltasi domenica 12 ottobre in Piazza del Popolo a Fermo, manifestazione che da una decina d'anni celebra la vendemmia nell'areale Fermano, degustazione guidata a cura dei sommeliers di Ais Marche delegazione di Fermo.
Il tema di quest'anno è stato: "Il territorio nel calice: gli autoctoni".
Abbiamo degustato quattro vini da uve Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, Sangiovese, prodotti da altrettante cantine della provincia di Fermo, con sede legale rispettivamente a Pedaso, Sant'Elpidio a Mare, Montegiorgio, Rapagnano.
Spumante Rosè Brut Metodo Charmat Martinotti "Elìa", Terra Fageto
12% vol. 
Ottenuto da uve Montepulciano.
Color rosa tenue, fiori di pesco.
Delicato al palato e setoso, su note floreali di rosa e violetta, frutti di bosco, lampone, fragoline.
Sapido nel finale e citrino.
Vino d'entrèe, aperitivo, focaccia con salumi.
Marche Igt Trebbiano 2024 Alba, Agostino Romani
13% vol.
Seconda edizione per questa etichetta, a mio parere ancora in fase sperimentale, ma destinata ad evolvere edizione dopo edizione.
La sfida sarebbe quella di ottenere un vino di notevole caratura, ma da un vitigno localmente sottovalutato come il Trebbiano.
Vinificato in acciaio, si presenta giallo paglia tendente al dorato.
Mediamente intenso al naso, sferzante d'acidità e salino al palato.
Note smaltate e vegetali sembrano prevalere sul frutto a polpa bianca e sull'agrume.
Nel finale emerge una sensazione astringente di tipo tannico.
Molto probabilmente un lieve rialzo della temperatura di servizio, rispetto a quella standard per i vini bianchi, potrebbe ridurre l'effetto impattante sui recettori sensoriali.
Coniglio alla cacciatora, preparazioni a tendenza grassa.
Falerio Pecorino Doc 2024 Franco, Officina del Sole
13,5% vol.
Vinificato in acciaio, sosta 6 mesi sulle fecce fini.
Appare giallo paglierino limpido; intenso e complesso sia al naso che al palato, esalta il tratto varietale.
Ventaglio di frutta bianca e gialla, mineralità sassosa, cosiddetta pietra focaia, note vegetali che ricordano la foglia di pomodoro, arancia matura e toni salmastri nel finale.
Vino di notevole struttura e persistenza, con doti d'invecchiamento.
In abbinamento su piatti di una certa complessità, pesce azzurro al forno, lasagne vegetariane.
1° classificato ad "Amare il Falerio 2025" svoltosi nel mese di luglio a Porto Sant'Elpidio (Fm).
Marche Igt Sangiovese 2019 Frasseto, Lumavite
14,5% vol.
Ottenuto da un clone di Sangiovese equiparabile a Sangiovese Grosso, risulta fine e corposo.
Maturato 24 mesi in rovere piccolo di secondo e terzo passaggio, si presenta di color rosso rubino carico, tendente al granato.
Il vino ha notevole struttura, senza tuttavia cedimenti o appesantimenti; la carica polifenolica e gli estratti, procedono infatti di pari passo con le parti dure.
Gli acidi e i tannini sono certamente vividi, ma bene assorbiti, gli equilibri sembrano quindi raggiunti e il quadro non può che guadagnarne in finezza.
Intenso e complesso sia al naso che al palato, giocato su note prevalentemente di frutto nero maturo, ma anche ribes e frutti rossi, note speziate e boschive, cuoio, muschio, chiodo di garofano, accenni cioccolatosi e cacao.
Vino con ancora margini evolutivi davanti a sè.
In abbinamento su carni alla brace, cacciagione.
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