Sono circa 250 gli ettari vitati, una trentina le aziende all'interno della Doc.
Il vitigno è difficile da coltivare, soffre le gelate primaverili; al massimo della maturazione l'acino può spaccarsi e lasciar "lacrimare" il succo.
1) Spumante Brut Rosè Metodo Classico 2018, Vicari
Rosa tenue, brillante.
Tostatura e lieviti, pan brioches, frutti di bosco.
Tratto aromatico varietale, floreale di gelsomino, more e lamponi.
2) Marche Igt Rosato 2022, Podere Santa Lucia
Rosa tenue.
Beva fresca, scattante, floreale di rose e gelsomini, frutti di bosco al palato, more e lamponi.
Vino d'entrèe.
Annata molto calda.
Piccola percentuale maturata in legno per attenuare i tannini, peraltro ancora incisivi.
Si presenta rosso porpora.
La parte fruttata di piccoli frutti rossi, appare preponderante rispetto a quella floreale che pure è parte integrante del corredo varietale.
In evidenza connotazioni speziate di pepe verde all'olfatto e vanigliate al gusto.
4) Lacrima di Morro d'Alba Superiore Doc 2020 Più Più, RomagnoliDa uve fatte appassire in appositi locali per 15-20 giorni.
Vinificato in acciaio.
Appare rosso porpora.
Complessità, frutto carnoso, fiori, rose e viole, al palato anche speziatura di pepe.
Tratto varietale inconfondibile, profondo e lungo.
Prodotto solo nelle annate favorevoli; la 2020 è stata la seconda annata, dopo la 2017.
Bottiglia da 500 ml.
Bouquet floreale.
Concentrazione di frutto e di fiore, confettura, ciliegia matura, amarene, leggeri toni acidici in chiusura vivacizzano il quadro.
Lunghezza aromatica e gustativa.
Vino da dessert, dolci al cioccolato, crostate ai frutti di bosco.
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