La degustazione di questa preziosa bottiglia di Montefalco Sagrantino Docg, mi offre lo spunto per fornire alcune informazioni di base su Montefalco Sagrantino Docg e Montefalco Doc, due denominazioni della regione Umbria che insistono sulla stessa area, corrispondente all'intero territorio del Comune di Montefalco e parte del territorio dei Comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell'Umbria in provincia di Perugia.
La denominazione Montefalco Sagrantino fu approvata a Doc con decreto del 1979 e divenne a Docg con decreto del 1992, più volte modificato fino al 2014.
Base ampelografia esclusivamente uva Sagrantino.
Sono previste due tipologie, "secco" e "passito", che devono essere sottoposte ad invecchiamento minimo di 33 mesi a decorrere dal 1° dicembre dell'anno di produzione delle uve, di cui, per la sola tipologia "secco", almeno 12 in legno di rovere.
E' previsto per entrambe le tipologie, un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia di almeno 4 mesi.
Gradazione minima 13% per la tipologia "secco", 18% per la tipologia "passito".
L’estensione vitata, in base a dati aggiornati al 2015, è pari a circa 610 ettari, per una produzione di oltre 2.000.000 di bottiglie.
Si possono fare diverse ipotesi sull'origine del nome "Sagrantino", che sarebbero in ogni caso riconducibili all’ambito del sacro e del religioso, poichè tale uva era coltivata dai frati che ne ricavavano un passito destinato ai riti liturgici, inoltre perché anticamente era il vino che il contadino tirava fuori in occasione delle ricorrenze religiose, Pasqua e Natale.
La Doc Montefalco viene istituita nel 1979, successivamente modificata più volte fino al maggio 2016.
Il nuovo disciplinare della Doc Montefalco entrato in vigore dalla vendemmia 2016 è riferito a 4 tipologie di vino:
– Montefalco Bianco Doc – Montefalco Grechetto Doc – Montefalco Rosso Doc – Montefalco Rosso Doc Riserva.
• Montefalco Grechetto Doc, minimo 85% uva Grechetto; possono concorrere altre uve a bacca bianca, non aromatiche, autorizzate nella regione Umbria
• Montefalco Bianco Doc, uva Trebbiano Spoletino non inferiore al 50%; possono concorrere altre uve a bacca bianca, non aromatiche, autorizzate nella regione Umbria
• Montefalco Rosso Doc, uva Sangiovese dal 60 al 80%, uva Sagrantino dal 10 al 25%, altre uve rosse come da elenco regionale da 0 a 30%.
Il periodo di invecchiamento obbligatorio è di almeno 18 mesi a decorrere dal 1° novembre dell’anno di produzione delle uve, mentre per il rosso “Riserva” occorrono almeno 30 mesi con decorrenza dal 1° novembre dell’anno di produzione delle uve, di cui 12 in botti di legno.
L’estensione vitata, in base a dati aggiornati al 2015, è pari a circa 410 ettari, per una produzione di circa 3.900.000 bottiglie
Veniamo ora alla scheda degustazione Montefalco Sagrantino Docg '03 Collepiano.
Occorre premettere che l’uva Sagrantino, autoctona della regione Umbria, quasi scomparsa dai vigneti umbri negli anni ‘60, fu recuperata grazie all’impegno di alcuni coraggiosi vignaioli.
Arnaldo Caprai, riconosciuta oggi come azienda leader nella produzione di Sagrantino, fu tra gli artefici della sua riscoperta all’inizio degli anni ’70.
Il vitigno dà origine a vini tannici, potenti, ricchi di polifenoli e antocianine, adatti all'invecchiamento.
Montefalco Sagrantino Collepiano esalta tali caratteri.
Maturato in barriques per 22 mesi, affinato per 8 mesi in bottiglia, si presenta rosso granato profondo, impenetrabile.
La lunga ossigenazione risulta basilare per un vino di quest'età.
In ogni caso, sia di primo acchito che a distanza di tempo, predomina l'impronta empireumatica.
Toni smaltati, pirazine, pietra focaia e catrame, sentori tartufati, torrefatti, sovrastano il frutto nero in confettura che appare defilato sullo sfondo.
Il quadro complesso e austero, carica l'aspettativa.
In bocca il sorso è avvincente.
Il frutto è ricco, godurioso, emergono persino toni di ribes rinfrescanti, in retrogusto accenni di liquore al caffè, la carica acidica è ancora palpabile, il tannino è poderoso e parte integrante del corredo varietale.
L'annata calda e siccitosa, per molti versi affine a quella attuale, ha implementato il già ricco bagaglio genetico e la capacità d'invecchiamento.
Montefalco Sagrantino Docg Collepiano è la seconda etichetta per prestigio della gamma aziendale, dopo Montefalco Sagrantino 25 Anni; tuttavia fu Collepiano ’03 e non 25 Anni ’03 a ricevere il massimo riconoscimento dalle principali guide vini italiane edite nel 2007.
Temperatura di servizio 18°-20° C.
In abbinamento su selvaggina da pelo e da piuma, stracotto di pecora, costata di scottona al pepe verde, carrè di maialino arrosto glassato al miele di caffè e purea di radici di cicoria.
Montefalco Sagrantino Docg '03 Collepiano alcool 14,5% - circa € 35 |
Base ampelografia esclusivamente uva Sagrantino.
Sono previste due tipologie, "secco" e "passito", che devono essere sottoposte ad invecchiamento minimo di 33 mesi a decorrere dal 1° dicembre dell'anno di produzione delle uve, di cui, per la sola tipologia "secco", almeno 12 in legno di rovere.
E' previsto per entrambe le tipologie, un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia di almeno 4 mesi.
Gradazione minima 13% per la tipologia "secco", 18% per la tipologia "passito".
L’estensione vitata, in base a dati aggiornati al 2015, è pari a circa 610 ettari, per una produzione di oltre 2.000.000 di bottiglie.
Si possono fare diverse ipotesi sull'origine del nome "Sagrantino", che sarebbero in ogni caso riconducibili all’ambito del sacro e del religioso, poichè tale uva era coltivata dai frati che ne ricavavano un passito destinato ai riti liturgici, inoltre perché anticamente era il vino che il contadino tirava fuori in occasione delle ricorrenze religiose, Pasqua e Natale.
Montefalco (Pg) centro storico: torre campanaria |
Il nuovo disciplinare della Doc Montefalco entrato in vigore dalla vendemmia 2016 è riferito a 4 tipologie di vino:
– Montefalco Bianco Doc – Montefalco Grechetto Doc – Montefalco Rosso Doc – Montefalco Rosso Doc Riserva.
• Montefalco Grechetto Doc, minimo 85% uva Grechetto; possono concorrere altre uve a bacca bianca, non aromatiche, autorizzate nella regione Umbria
• Montefalco Bianco Doc, uva Trebbiano Spoletino non inferiore al 50%; possono concorrere altre uve a bacca bianca, non aromatiche, autorizzate nella regione Umbria
• Montefalco Rosso Doc, uva Sangiovese dal 60 al 80%, uva Sagrantino dal 10 al 25%, altre uve rosse come da elenco regionale da 0 a 30%.
Il periodo di invecchiamento obbligatorio è di almeno 18 mesi a decorrere dal 1° novembre dell’anno di produzione delle uve, mentre per il rosso “Riserva” occorrono almeno 30 mesi con decorrenza dal 1° novembre dell’anno di produzione delle uve, di cui 12 in botti di legno.
L’estensione vitata, in base a dati aggiornati al 2015, è pari a circa 410 ettari, per una produzione di circa 3.900.000 bottiglie
barricaia Caprai |
Occorre premettere che l’uva Sagrantino, autoctona della regione Umbria, quasi scomparsa dai vigneti umbri negli anni ‘60, fu recuperata grazie all’impegno di alcuni coraggiosi vignaioli.
Arnaldo Caprai, riconosciuta oggi come azienda leader nella produzione di Sagrantino, fu tra gli artefici della sua riscoperta all’inizio degli anni ’70.
Il vitigno dà origine a vini tannici, potenti, ricchi di polifenoli e antocianine, adatti all'invecchiamento.
Montefalco Sagrantino Collepiano esalta tali caratteri.
Maturato in barriques per 22 mesi, affinato per 8 mesi in bottiglia, si presenta rosso granato profondo, impenetrabile.
La lunga ossigenazione risulta basilare per un vino di quest'età.
In ogni caso, sia di primo acchito che a distanza di tempo, predomina l'impronta empireumatica.
Toni smaltati, pirazine, pietra focaia e catrame, sentori tartufati, torrefatti, sovrastano il frutto nero in confettura che appare defilato sullo sfondo.
Il quadro complesso e austero, carica l'aspettativa.
In bocca il sorso è avvincente.
Il frutto è ricco, godurioso, emergono persino toni di ribes rinfrescanti, in retrogusto accenni di liquore al caffè, la carica acidica è ancora palpabile, il tannino è poderoso e parte integrante del corredo varietale.
L'annata calda e siccitosa, per molti versi affine a quella attuale, ha implementato il già ricco bagaglio genetico e la capacità d'invecchiamento.
Montefalco Sagrantino Docg Collepiano è la seconda etichetta per prestigio della gamma aziendale, dopo Montefalco Sagrantino 25 Anni; tuttavia fu Collepiano ’03 e non 25 Anni ’03 a ricevere il massimo riconoscimento dalle principali guide vini italiane edite nel 2007.
Temperatura di servizio 18°-20° C.
In abbinamento su selvaggina da pelo e da piuma, stracotto di pecora, costata di scottona al pepe verde, carrè di maialino arrosto glassato al miele di caffè e purea di radici di cicoria.
località Torre di Montefalco, 06036 Montefalco (PG)
Tel. 0742/378802 - Fax 0742/378422 - email: info@arnaldocaprai.it
http://www.arnaldocaprai.it/