Come ogni anno www.gamberorosso.it comunica, divise per singola regione, le anteprime dei vini premiati con i Tre Bicchieri dalla Guida Vini d'Italia 2017 che sarà ufficialmente presentata il 29 ottobre 2016 a Roma.
In questa edizione della Guida la regione tinge ancor più di bianco la propria lista delle eccellenze.
Su 20 Tre Bicchieri ben 14 vanno al Verdicchio, declinato tra la sponda jesina e quella matelicese, e 3 all'Offida Pecorino.
Ma i numeri, pur eloquenti, non riescono a spiegare la grande vivacità e l'innalzamento del livello qualitativo che si vive nei distretti citati.
Il primo effetto è un continuo rinnovamento dei premiati: ogni azienda deve ogni anno dimostrare di meritare l'encomio e nessuno può pensare di vivere sugli allori.
In alto i calici dunque per chi come Bucci, Casalfarneto, Tenuta Spinelli, Velenosi, Tenuta di Tavignano, Sparapani-Frati Bianchi, Belisario e Collestefano riesce a confermarsi rispetto all'edizione 2016, vincendo il confronto con agguerriti colleghi.
Tornano al Tre Bicchieri, chi dopo una sola edizione senza premio e chi dopo qualche anno, Pievalta, Poderi Mattioli, Marotti Campi, Montecappone, Bisci e La Monacesca.
E c'è chi debutta, senza distinzione di dimensione: da una parte il taglio artigiano di alto profilo di Sabbionare, dall'altra Tenuta Cocci Grifoni, uno dei nomi più noti in regione, giunta finalmente all'agognato riconoscimento con un vino magnifico dedicato a Guido Cocci Grifoni, l'artefice del salvataggio del Pecorino e suo primo diffusore sulla direttrice collinare posta tra Marche e Abruzzo.
Segna il passo il comparto rosso: se il nome del Conero torna a incidere il suo nome nel palmarès grazie al portentoso Campo San Giorgio '11 di Umani Ronchi, importanti distretti viticoli come Piceno e Maceratese perdono posizioni.
Annate climaticamente difficili per il Montepulciano, il Sangiovese e per le uve a bacca nera in genere, di certo non hanno giovato, ma occorre non abbassare la guardia sotto il profilo della maturità fenolica, dell'appropriato uso del legno, diffidare dalle eccessive concentrazioni di frutto ed estratti.
Appaiono quindi come gemme di brillante modernità il vino di un navigato vigneron come Marco Casolanetti con il suo Kupra '13 e quello di un esordiente d'incredibile passione come Emanuele Dianetti che ha sorpreso tutti con il suo Offida Rosso Vignagiulia '13.
Ma non ci si fermi solo ai premiati: tra le diverse aree delle Marche si annida tanto talento e con molta probabilità abbiamo sotto gli occhi qualche stella degli anni a venire.
Aguzzate il naso e il palato. Mettetevi alla ricerca. Noi siamo certi che non rimarrete delusi.
I 20 Tre Bicchieri 2017 regione Marche:
- Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Crisio Ris. Docg 2013 CasalFarneto
- Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Lauro Ris. Docg 2013 Mattioli
- Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Salmariano Ris. Docg 2013 Marotti Campi
- Castelli di Jesi Verdicchio Cl. San Paolo Ris. Docg 2013 Pievalta
- Castelli di Jesi Verdicchio Cl. San Sisto Ris. Docg 2014 Fazi Battaglia
- Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Utopia Ris. Docg 2013 Montecappone
- Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Villa Bucci Ris. Docg 2014 Bucci
- Conero Campo San Giorgio Ris. Docg 2011 Umani Ronchi
- Marche Igt rosso Kupra 2013 Oasi degli Angeli
- Offida Pecorino Artemisia Docg 2015 Spinelli
- Offida Pecorino Guido Cocci Grifoni Docg 2013 Tenuta Cocci Grifoni
- Offida Pecorino Rêve Docg 2014 Velenosi
- Offida Rosso Vignagiulia Docg 2013 Dianetti
- Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Il Priore Doc 2014 Sparapani - Frati Bianchi
- Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Misco Doc 2015 Tavignano
- Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Sabbionare Doc 2015 Sabbionare
- Verdicchio di Matelica Collestefano Doc 2015 Collestefano
- Verdicchio di Matelica Mirum Ris. Docg 2014 Monacesca
- Verdicchio di Matelica Vigneti B. Doc 2015 Belisario
- Verdicchio di Matelica Vigneto Fogliano Doc 2013 Bisci
Commento a cura di www.gamberorosso.it
17 i premiati solo tra i Verdicchio di Matelica e dei Castelli di Jesi e 3 tra gli Offida Pecorino: le Marche del vino affermano, anno dopo anno, la loro vocazione bianchista.In questa edizione della Guida la regione tinge ancor più di bianco la propria lista delle eccellenze.
Su 20 Tre Bicchieri ben 14 vanno al Verdicchio, declinato tra la sponda jesina e quella matelicese, e 3 all'Offida Pecorino.
Ma i numeri, pur eloquenti, non riescono a spiegare la grande vivacità e l'innalzamento del livello qualitativo che si vive nei distretti citati.
Il primo effetto è un continuo rinnovamento dei premiati: ogni azienda deve ogni anno dimostrare di meritare l'encomio e nessuno può pensare di vivere sugli allori.
In alto i calici dunque per chi come Bucci, Casalfarneto, Tenuta Spinelli, Velenosi, Tenuta di Tavignano, Sparapani-Frati Bianchi, Belisario e Collestefano riesce a confermarsi rispetto all'edizione 2016, vincendo il confronto con agguerriti colleghi.
Tornano al Tre Bicchieri, chi dopo una sola edizione senza premio e chi dopo qualche anno, Pievalta, Poderi Mattioli, Marotti Campi, Montecappone, Bisci e La Monacesca.
E c'è chi debutta, senza distinzione di dimensione: da una parte il taglio artigiano di alto profilo di Sabbionare, dall'altra Tenuta Cocci Grifoni, uno dei nomi più noti in regione, giunta finalmente all'agognato riconoscimento con un vino magnifico dedicato a Guido Cocci Grifoni, l'artefice del salvataggio del Pecorino e suo primo diffusore sulla direttrice collinare posta tra Marche e Abruzzo.
Segna il passo il comparto rosso: se il nome del Conero torna a incidere il suo nome nel palmarès grazie al portentoso Campo San Giorgio '11 di Umani Ronchi, importanti distretti viticoli come Piceno e Maceratese perdono posizioni.
Annate climaticamente difficili per il Montepulciano, il Sangiovese e per le uve a bacca nera in genere, di certo non hanno giovato, ma occorre non abbassare la guardia sotto il profilo della maturità fenolica, dell'appropriato uso del legno, diffidare dalle eccessive concentrazioni di frutto ed estratti.
Appaiono quindi come gemme di brillante modernità il vino di un navigato vigneron come Marco Casolanetti con il suo Kupra '13 e quello di un esordiente d'incredibile passione come Emanuele Dianetti che ha sorpreso tutti con il suo Offida Rosso Vignagiulia '13.
Ma non ci si fermi solo ai premiati: tra le diverse aree delle Marche si annida tanto talento e con molta probabilità abbiamo sotto gli occhi qualche stella degli anni a venire.
Aguzzate il naso e il palato. Mettetevi alla ricerca. Noi siamo certi che non rimarrete delusi.
Nessun commento:
Posta un commento