domenica 24 agosto 2014

Zuccheraggio del vino

Il post è tratto dalla newsletter di AisMarche.it sito ufficiale dell'Associazione Italiana Sommelier della regione Marche.

SVOLTA PER LE CANTINE: AUTORIZZATO LO ZUCCHERAGGIO DEL VINO
È la più rilevante novità dell’ultima versione dell’OCM vino comunitaria (Organizzazione comune di mercato – Regolamento UE 1308/2013), che ha modificato la norma che impediva l’utilizzo dello zucchero d’uva (solido, ndr) nella produzione del vino.
La normativa chiarisce che si deve trattare di un prodotto ottenuto senza impiego di solvente e che deve possedere caratteristiche di purezza migliori rispetto al mosto concentrato liquido, in riferimento alla presenza di anidride solforosa.
Da quest’anno è infatti possibile utilizzare anche in cantina lo “zucchero” d’uva, in altre parole il mosto concentrato rettificato solido.
È stata l’Azienda Naturalia Ingredients Srl che ha messo a punto la tecnologia adatta a “creare” la solidità dello zucchero dell’uva.
Fino al 2009 questo zucchero era disponibile solo in forma liquida (mosto concentrato e mosto concentrato rettificato).
Ora la nuova formula permette di avere un prodotto più sicuro, di maggiore conservabilità, più puro e “solido” grazie ad un processo innovativo brevettato.
La produzione industriale è iniziata nel 2012 con il completamento del nuovo impianto a Mazzara del Vallo (Trapani).
È un prodotto naturale al 100%, di assoluta stabilità microbiologica, privo di allergeni, esalta la sapidità con un gusto fruttato ed è conforme a tutte le leggi specifiche della normativa alimentare.
La concentrazione del mosto d’uva è una pratica antica, messa a punto dai nostri antenati, per conservare il più a lungo possibile il succo di questa preziosa bacca.
Che si chiamasse mosto cotto o sapa, il succo d’uva concentrato è stato utilizzato per dolcificare tanti alimenti o dare forza ai vini deboli.
È una miscela di preziosi monosaccaridi, fruttosio e glucosio in pari percentuali e piccole tracce di altri, utilizzato nell’industria alimentare per via delle sue indiscusse qualità sia tecniche sia organolettiche.
A partire dalla vendemmia 2014 le aziende avranno la possibilità di utilizzare questo prodotto innovativo per spumantizzare, per arricchire, per dolcificare, grazie alle caratteristiche di maggiore flessibilità ed efficacia rispetto agli altri prodotti.

Fonte: Agronotizie
http://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2014/04/10/vino-novita-in-cantina-con-lo-zucchero-drsquouva-cristallizzato/37631

- n.d.r.  Per inquadrare meglio questa parziale novità introdotta dall'ultima versione dell'OCM unica, occorre risalire all'antefatto.
Vietare lo zuccheraggio dei vini attraverso la nuova Organizzazione Comune di Mercato del vino, avrebbe avuto il significato di scremare la quantità dei vini immessi sul mercato globale.
Ma il risultato a Bruxelles nel dicembre 2007, è stato schiacciante: 20 paesi su 27 si sono schierati pro zuccheraggio (pratica che è normale consuetudine nei paesi del nord Europa).
Nel momento in cui lo zuccheraggio è rimasto, per non creare discriminazioni, sono stati dati ai paesi del resto d'Europa dove lo zuccheraggio da saccarosio è vietato, aiuti per addizionare il vino con i mosti concentrati liquidi (mc e mcr): una sorta di tentativo di fissare una “par condicio”
In sostanza mentre poteva auspicarsi una riforma che rimettesse al centro il vigneto e l'esaltazione del terroir, al contrario si è preferito premiare la cantina, le pratiche enologiche, i vini "costruiti". -


Approfondimento sul tema:
http://www.repubblica.it/ambiente/2014/08/27/news/zucchero_nel_vino_nel_nord_europa_si_pu_fare_ma_l_etichetta_non_lo_dice-94526053/

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