venerdì 27 giugno 2014
mercoledì 25 giugno 2014
Sfursat di Valtellina Fruttaio Ca' Rizzieri '02, casa vinicola Rainoldi.
Siamo in Valtellina, in una delle zone d'Italia dove si pratica la cosiddetta viticoltura estrema o viticoltura eroica, tra vigneti appesi alle montagne, muretti a secco, terrazzamenti a strapiombo sulla valle.
Una situazione limite per vite e viticoltore, che ritroviamo non solo qui ma anche in altre regioni italiane.
In questo contesto difficile, fare qualità è la sfida quotidiana.
Casa Vinicola Aldo Rainoldi si caratterizza a mio parere, per standard elevati su tutta la linea, sia per i vini di fascia medio bassa che di fascia alta.
A quest'ultima categoria appartiene lo Sfursat di Valtellina docg Fruttaio Ca' Rizzieri '02.
E' ottenuto da uve Nebbiolo provenienti dai vigneti terrazzati meglio esposti.
Queste uve vengono poi sottoposte ad appassimento per circa 3 mesi sui graticci del Fruttaio Ca' Rizzieri (luogo asciutto e ventilato posto a 500 metri d'altitudine).
Il vino matura in botti di rovere per circa 15 mesi e successivo lungo affinamento in bottiglia.
Non filtrato.
Alla vista si presenta di un bel rosso rubino tendente al granato e lieve trasparenza sul bordo.
Intenso e complesso al naso, dove di primo acchito emergono le note fruttate d'appassimento, giocate su frutto in confettura e ciliegia sotto spirito.
Tuttavia tali evidenze sono di breve periodo, poichè il quadro rapidamente vira verso toni più austeri, caratterizzati da sensazioni di tipo erbaceo, cuoio, radice bagnata, sottobosco, spezie dolci e caffè.
Al palato è caldo e avvolgente.
Si avvertono il frutto stramaturo, la nota cremosa vanigliata, ciliegia e cannella, il cioccolato bianco, il tannino perfettamente integrato in chiusura.
Fine e robusto, di lunga persistenza.
Etichetta pluripremiata da parte delle principali Guide Vini italiane.
Quest'annata 2002 riceve il massimo riconoscimento dalle Guide edite nel 2008.
Valtellina docg Sfursat '02 Fruttaio Ca' Rizzieri - alcool 15 % - circa € 35.
Casa Vinicola Aldo Rainoldi - Chiuro (SO)
http://www.rainoldi.com/
post correlati:
https://vinidiconfine.blogspot.it/2012/05/valtellina-superiore-inferno-06-casa.html
https://vinidiconfine.blogspot.com/2018/07/valtellina-superiore-docg-04-crespino.html
E' ottenuto da uve Nebbiolo provenienti dai vigneti terrazzati meglio esposti.
Queste uve vengono poi sottoposte ad appassimento per circa 3 mesi sui graticci del Fruttaio Ca' Rizzieri (luogo asciutto e ventilato posto a 500 metri d'altitudine).
Il vino matura in botti di rovere per circa 15 mesi e successivo lungo affinamento in bottiglia.
Non filtrato.
Alla vista si presenta di un bel rosso rubino tendente al granato e lieve trasparenza sul bordo.
Intenso e complesso al naso, dove di primo acchito emergono le note fruttate d'appassimento, giocate su frutto in confettura e ciliegia sotto spirito.
Tuttavia tali evidenze sono di breve periodo, poichè il quadro rapidamente vira verso toni più austeri, caratterizzati da sensazioni di tipo erbaceo, cuoio, radice bagnata, sottobosco, spezie dolci e caffè.
Al palato è caldo e avvolgente.
Si avvertono il frutto stramaturo, la nota cremosa vanigliata, ciliegia e cannella, il cioccolato bianco, il tannino perfettamente integrato in chiusura.
Fine e robusto, di lunga persistenza.
Etichetta pluripremiata da parte delle principali Guide Vini italiane.
Quest'annata 2002 riceve il massimo riconoscimento dalle Guide edite nel 2008.
Valtellina docg Sfursat '02 Fruttaio Ca' Rizzieri - alcool 15 % - circa € 35.
Casa Vinicola Aldo Rainoldi - Chiuro (SO)
http://www.rainoldi.com/
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domenica 22 giugno 2014
Visita culturale e gastronomica in Valdaso (FM).
La Condotta Slow Food del Fermano in collaborazione con la Società Operaia di Porto San Giorgio organizza per domenica 29 giugno 2014 una giornata tra cultura e gastronomia da materie prime biologiche.
Il costo dell'intera giornata comprensivo di tutto è di € 35.
Per informazioni e prenotazioni:
Società Operaia PSG
Indirizzo: via Gentili 16 Porto San Giorgio (FM)
Tel: 0734 673307
Fax: 0734 683343
Email: societaoperaiapsg@libero.it
Orari Ufficio
Tutti i giorni dal Lunedì al Venerdì dalle 9.00 alle 12.30.
Condotta Slow Food del Fermano
Fiduciario:
Luigi Silenzi
Tel: 347 7526191
sabato 21 giugno 2014
Punti d'affezione Fivi in enoteca e ristorante.
NASCONO I “PUNTI DI AFFEZIONE FIVI” PER PROMUOVERE IL BERE CONSAPEVOLE
I Vignaioli indipendenti FIVI lanciano un progetto di collaborazione con enotecari e ristoratori,
per promuovere la consapevolezza nel consumo di vino. Perché siamo quello che beviamo!
comunicato stampa FIVI
FIVI - Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti è da anni in costante crescita grazie all’adesione di tante piccole realtà vitivinicole.
Il fenomeno ha portato numerosi enotecari e ristoratori a decidere di proporre le bottiglie dei vignaioli indipendenti ai loro clienti e di inserirle nelle loro carte dei vini.
Questa realtà ha spinto la Federazione a lanciare il progetto PUNTI DI AFFEZIONE FIVI.
Si tratta di una collaborazione fra i vignaioli e gli esercizi specializzati, che ha come obiettivo primo quello di promuovere la consapevolezza nel consumo di vino.
Questa realtà ha spinto la Federazione a lanciare il progetto PUNTI DI AFFEZIONE FIVI.
Si tratta di una collaborazione fra i vignaioli e gli esercizi specializzati, che ha come obiettivo primo quello di promuovere la consapevolezza nel consumo di vino.
Dove consapevolezza significa bere con moderazione, ma soprattutto essere consapevoli di ciò che si beve.
Fin dalla nascita FIVI ha scelto come simbolo un uomo che trasporta uva che proietta un'ombra a forma di bottiglia.
Questa immagine stilizzata rappresenta un preciso modello produttivo, quello dei vignaioli che seguono l’intera filiera, dalla vigna allo scaffale.
Sono i produttori che vivono e operano in uno specifico territorio, che non si limitano a prendere, ma si prodigano a dare; rispettando, custodendo, tutelando e promuovendo la specifica area in cui lavorano.
Ogni bottiglia con il logo FIVI racconta una storia unica, restituendo con gli interessi, tutto quello che dal territorio ha preso.
I consumatori che scelgono i vini dei vignaioli indipendenti sono consapevoli di quello che versano nei loro calici.
Questa immagine stilizzata rappresenta un preciso modello produttivo, quello dei vignaioli che seguono l’intera filiera, dalla vigna allo scaffale.
Sono i produttori che vivono e operano in uno specifico territorio, che non si limitano a prendere, ma si prodigano a dare; rispettando, custodendo, tutelando e promuovendo la specifica area in cui lavorano.
Ogni bottiglia con il logo FIVI racconta una storia unica, restituendo con gli interessi, tutto quello che dal territorio ha preso.
I consumatori che scelgono i vini dei vignaioli indipendenti sono consapevoli di quello che versano nei loro calici.
Bere Fivi significa non solo gustare una buona bottiglia, ma contribuire a salvaguardare e a custodire quei territori d'Italia che i vignaioli coltivano, ma che sono patrimonio di tutti e rappresentano il vero tesoro del nostro paese.
Per questo lo slogan dell’iniziativa è BEVI FIVI - #bevifivi
Per questo lo slogan dell’iniziativa è BEVI FIVI - #bevifivi
Il progetto PUNTI D'AFFEZIONE FIVI consiste nella fornitura di materiale promozionale agli esercizi che ne faranno richiesta, nel segnalare l'enoteca o il ristorante sul sito www.fivi.it e nel divulgare via social network la lista degli aderenti.
Gli esercizi saranno inoltre presentati e promossi durante l’annuale Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, che si terrà a Piacenza sabato 29 e domenica 30 novembre, occasione principe per i consumatori di conoscere, assaggiare e comprare i vini dei vignaioli soci; quelli che potranno poi trovare quotidianamente presso i vari Punti d'affezione.
Un’enoteca o un ristorante, per diventare Punti d'affezione Fivi occorre s'impegnino a vendere e promuovere vini di almeno 15 Vignaioli Indipendenti provenienti da almeno 5 differenti regioni d'Italia, segnalandoli con il logo della Federazione nella wine list e creando uno spazio/angolo dedicato.
Ai Punti d’affezione verranno inviati gratuitamente un grembiule brandizzato, una vetrofania e pannelli espositivi (in italiano e inglese) che spiegano nel dettaglio cos'è la Fivi.
La vetrofania rappresenta il logo contornato dalle parole Bevi Fivi - Fivi Consapevole.
Slogan perfetto per l’iniziativa, perché noi siamo quello che beviamo!
La vetrofania rappresenta il logo contornato dalle parole Bevi Fivi - Fivi Consapevole.
Slogan perfetto per l’iniziativa, perché noi siamo quello che beviamo!
PER ADERIRE non è necessario sostenere alcun costo, basta inoltrare richiesta presso la segreteria:
info@fivi.it - 366 3898705.
info@fivi.it - 366 3898705.
FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti
Attualmente sono 800 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 8.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. Circa 55 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale supera 0,5 miliardi di euro, per un valore in termini di export di più 200 milioni di euro. Gli 8.000 ettari di vigneto sono condotti per il 49 % in regime biologico/biodinamico, per il 10 % secondo i principi della lotta integrata e per il 41 % secondo la viticoltura convenzionale.
mercoledì 18 giugno 2014
Birra artigianale Kikka di Moncaro.
Birra bionda al vino Verdicchio
Non pastorizzata, ad alta fermentazione.Alla vista si presenta di color giallo paglierino velato.
Cappello di schiuma di notevole spessore, pannoso, persistente.
Profumata al naso.
Tutt'altro che "strong" al palato, d'impronta oserei dire femminile: fa della piacevolezza la sua dote migliore.
Frutto tropicale e lieviti in primo piano.
Pesca nettarina, sensazioni vanigliate, ananas, note agrumate e floreali, caratterizzano il quadro organolettico.
Meno protagonista la parte luppolata.
Ingredienti:
acqua del Monte Nerone, malto d'orzo, vino Verdicchio, zucchero, luppolo, lievito.
Birra artigianale Kikka - alcool 8 % - circa € 7 - 750 ml.Prodotto e imbottigliato da:
CA: ITPSA 000220 - Apecchio (PU)
per:
Terre Cortesi Moncaro - Montecarotto (AN).
domenica 15 giugno 2014
Guida Birre d’Italia 2015 di Slow Food
Dal 30 aprile 2014 la guida Birre d’Italia 2015 edita da Slow Food, è in libreria.
fonte: www.slowfood.it/slowine/
- Riconoscimenti ai birrifici.Attraverso la Chiocciola, la Bottiglia e il Fusto segnaliamo al lettore quali sono i birrifici che secondo noi si distinguono non solo per alcuni prodotti, ma per l’intera gamma e per l’approccio nella produzione.
IL FUSTO: è attribuito ai birrifici che esprimono notevole costanza e ottima qualità media in tutta la produzione, che preferiamo assaggiare in fusto.
LA BOTTIGLIA: è attribuita ai birrifici che esprimono notevole costanza e ottima qualità media in tutta la produzione, che preferiamo assaggiare in bottiglia.
LA CHIOCCIOLA: identifica i birrifici che ci piacciono in modo speciale per la qualità e la costanza delle loro birre, per il ruolo svolto nel settore birrario nazionale, per l’attenzione al territorio e all’ambiente.
Undici birrifici della regione Marche sono stati recensiti.
Hanno ricevuto LA BOTTIGLIA:
Mukkeller – Porto Sant’Elpidio (Mc)
MC77 – Serrapetrona (Mc)
Elenco completo birrifici premiati:http://www.slowfood.it/slowine/birre-ditalia-2015-i-birrifici-premiati/#.U10xO1V_vkZ
- Riconoscimenti alle birre.
Tre le categorie previste.
BIRRA QUOTIDIANA: birra di grande qualità organolettica che ha come caratteri principali equilibrio, semplicità e piacevolezza.
BIRRA SLOW: birra che oltre a essere eccellente per valore organolettico è in grado di emozionare, perché racconta la storia di un territorio, di un birrificio o di un birraio.
GRANDE BIRRA: birra di assoluto valore organolettico, da non perdere.
Birre della regione Marche premiate.
BIRRA QUOTIDIANA
Ladeisi – Le Fate, Comunanza (Ap)
New Order – Birrificio Pergolese, Pergola (Pu)
Mu Pils – Mukkeller, Porto Sant’Elpidio (Mc).
GRANDE BIRRA
Maior – Tenute Collesi, Apecchio (Pu)
Extrema Ratio – Birrificio dei Castelli, Arcevia (An)
Carmenta – Le Fate, Comunanza (Ap)
Corva Nera – Mukkeller, Porto Sant’Elpidio (Mc)
Mild the Gap – MC77, Serrapetrona (Mc).
Elenco completo birre premiate:http://www.slowfood.it/slowine/guida-alle-birre-ditalia-2014-ecco-i-riconoscimenti/#.U101WFV_vkZ
giovedì 12 giugno 2014
Di Arte in Vino 2014, wine tastings Cantina Sant'Isidoro
Conclusa l'8^ edizione di "Di Arte in Vino" a Sant'Elpidio a Mare (Fm).
La manifestazione organizzata nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 giugno dalla Nobile Contrada San Giovanni nei sotterranei del cinquecentesco Palazzo Montalto Nannerini, ha avuto un buon riscontro di partecipazione.Quest'anno sono state 12 le cantine marchigiane provenienti dalle provincie di Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Ancona, che hanno messo vini in degustazione.
Come tradizione vuole, oltre che sul momento strettamente enoico, l'evento elpidiense ha aperto finestre sul mondo dell'arte figurativa e della letteratura, con l'obiettivo ambizioso e legittimo di creare un connubio tra vino e arte, che sia strumento appropriato per veicolare l'immagine del territorio.
Per quanto attiene alle degustazioni in senso stretto, questo tipo di manifestazioni sono a mio parere funzionali per testare le ultime annate, trovare conferme da aziende conosciute, scoprirne di nuove o meno conosciute.
Buono il livello qualitativo medio di questa ottava edizione.
Conferme da etichette già ampiamente testate come:
- Lacrima di Morro d'Alba doc Superiore '12 di Azienda Agricola Stefano Mancinelli
www.mancinellivini.it
- Marche rosso igt '09 Abate Pietro di Le Corti dei Farfensi
www.lecortideifarfensi.it
- Offida docg Pecorino '13 Altissimo di Cherri d'Acquaviva
www.vinicherri.it
- Offida docg Pecorino '13 Kiara di Azienda Agrobiologica San Giovanni
www.vinisangiovanni.it
Inoltre testata la nuova linea Atavico (SO2 free) di Moncaro
www.moncaro.com
che comprende due etichette, una di Rosso Piceno e l'altra di Verdicchio.
Nel corso delle degustazioni in batteria, ho cercato di focalizzare l'attenzione in particolar modo su Cantina Sant'Isidoro, rivelatasi interessante e di prospettiva.
L'azienda relativamente giovane (nata nel 2004) si trova a Colbuccaro di Corridonia (MC).
Dispone di 13 ettari vitati, per una produzione media annua di 60.000 bottiglie.
Prevalenza di vitigni locali: Ribona, Pecorino, Montepulciano, Sangiovese e qualche cultivar internazionale come il Pinot Nero.
Una mezza dozzina le etichette prodotte, tra cui un Metodo Charmat da uva Ribona.
Apprezzabili le due etichette qui di seguito:
Marche bianco igt '12 Isidoro - alcool 13,5 % - circa € 11
Ottenuto da uva Pecorino in purezza vendemmiata a partire dalla seconda decade di settembre, vinificato con criomacerazione delle bucce, maturato in acciaio inox con sosta sulle fecce fini, si presenta alla vista limpido, di color giallo carico tendente al dorato.Mediamente profumato al naso, laddove il vitigno non ha di sua natura particolare intensità.
Tutt'altro carattere in bocca.
Ricco, ampio, avvolgente, giocato sui toni surmaturi del frutto a polpa gialla e della buccia d'agrume.
Porta in dote una carica minerale di prim'ordine.
Sapido al palato, fine e corposo.
Nonostante questo vino sia stato ottenuto da uva Pecorino, il nome del vitigno non risulta in etichetta, poichè in base alla normativa vigente posta a tutela della Docg Offida e della Doc Falerio Pecorino, nella regione Marche è vietato indicare il nome del vitigno Pecorino al di fuori di queste due denominazioni, essendo autorizzato soltanto in retroetichetta e in stile discorsivo.
Marche rosso igt '11 Montolmo - alcool 14 % - circa € 14.
(Sangiovese 90 %, Montepulciano 10%)
Rosso rubino profondo, scuro.Naso particolarmente intenso, giocato su toni di frutto nero stramacerato, accenni di macchia mediterranea e fiore appassito.
Un attacco oserei dire inaspettato, ma che in realtà denota la versatilità del Sangiovese, capace di declinarsi diversamente in relazione al biotipo, al contesto pedoclimatico e ai metodi di vinificazione.
In bocca coniuga carattere e piacevolezza.
La nota fruttata di prugna stramatura tende a virare verso toni speziati e cacao.
Senz'altro complesso e godibile.
Inavvertibili l'elevato tenore alcolico e gli effetti del passaggio in legno.
Affinato per il 50 % in botte grande da 30 hl per almeno 10 mesi e successivo affinamento in bottiglia per altri 12 mesi.
6.000 bottiglie prodotte.
Cantina Sant'Isidoro
indirizzo: Colle Sant'Isidoro 5, Colbuccaro di Corridonia (MC).
punto vendita: Civitanova Marche (MC), viale Vittorio Veneto 146.
web: www.cantinasantisidoro.it
lunedì 9 giugno 2014
TerroirVino 2014 a Genova
TerroirVino
L’incontro tra vino, persone e web
Domenica e Lunedì 15-16 Giugno 2014 – Decima Edizione
Genova
Porto Antico, Magazzini del Cotone
Porto Antico, Magazzini del Cotone
Con il patrocinio di:
Regione Liguria, Provincia di Genova e Comune di Genova
by: TerroirVino.it |
comunicato stampa TerroirVino
Per la 10^ edizione TerroirVino allunga a 2 giorni: con la domenica aperta a tutti e il lunedì pomeriggio, dopo l’Unconference della mattina, pensato soprattutto per gli operatori.Luogo dell’incontro i Magazzini del Cotone del Porto Antico di Genova, con circa 120 espositori selezionati presenti personalmente ed oltre 600 tra vini, oli e birre in degustazione.
L’incontro tra il vino, le persone e il web è il claim della manifestazione: le migliori aziende testate dal 2000 ad oggi dalla commissione di TigullioVino.it con le novità 2013/2014 relative ai vini e agli oli più fruibili per bevibilità, qualità e prezzo; l'incontro con le persone che attraverso i loro vini e la loro storia, regalano emozioni e fanno cultura del territorio; un momento di verifica, reale e tangibile, tra la nostra struttura, il pubblico e gli addetti ai lavori.
by: TerroirVino.it |
L’Unconference e gli eventi collegati
Nel vasto panorama delle manifestazioni dedicate al vino, TerroirVino si distingue da sempre per la capacità di catalizzare l’attenzione della maggior parte dei protagonisti della comunicazione enogastronomica della rete.Caratteristica che dal 2009 ha anche uno specifico momento d’incontro (quest’anno la mattina di lunedì 16 Giugno), tra mondo della comunicazione e della produzione:
Vinix Unplugged Unconference
-“non conferenza” sui temi del vino, del cibo e dell’interazione online -
A questo momento di scambio e confronto, informale nei modi, ma di spessore nei contenuti, partecipano ogni anno esperti di comunicazione e marketing, giornalisti, blogger, produttori, commercianti e chiunque abbia piacere di condividere contenuti e idee interessanti; con interventi in parte selezionati da noi ed in parte votati online su Vinix direttamente dal pubblico durante il mese di Maggio.La partecipazione è aperta a tutti ma è a numero chiuso per consentirci la migliore organizzazione possibile (non più di 200 persone).
E’ quindi accessibile solo su prenotazione.
Chi fosse in città già dal giorno prima, per la prima giornata di TerroirVino, avrà anche la possibilità di prenotare per la cena con i produttori della domenica sera.
Programma VUU di lunedì 16 giugno, menù cena di domenica 15 giugno, prenotazioni
https://www.vinix.com/myDocDetail.php?ID=7583&lang=ita
Gli eventi collegati:
a) Garage Wines ContestAlla quinta edizione, è un confronto internazionale gratuito per vignaioli dilettanti che dopo le preselezioni a cura di un’apposita commissione di TigullioVino tra aprile e maggio, vedrà la proclamazione del vincitore al Porto Antico di Genova a cura di una commissione mista di esperti e appassionati. Ai vincitori uno stand gratuito a TerroirVino in omaggio, dove avrà l’onore e l’onere di presentare i suoi vini insieme ai produttori professionisti. Tutte le informazioni qui: http://www.terroirvino.it/garage-wines-contest.htm
b) Baratto Wine Day
Si terrà domenica e lunedì 15-16 Giugno, in concomitanza con TerroirVino. Tramite un apposito banchetto presidiato, sarà possibile barattare vini acquistati alla manifestazione o portati da casa (astenersi perditempo) attraverso le semplici regole che potrete trovare sul sito: http://www.terroirvino.it/baratto-wine-day.htm
c) Degustazioni dal basso
Vini e territori raccontati in modo conviviale e comprensibile anche ai neofiti, da persone comuni ma competenti e soprattutto "vicine", per nascita o scelte di vita, al luogo che scelgono di raccontare, affiancate da speciali verticali d’autore condotte direttamente dai vignaioli.
Informazioni e dettagli qui: http://www.terroirvino.it/degustazioni-dal-basso.htm
by: TerroirVino.it |
Modalità d'ingresso, orari e costi TerroirVino
L’appuntamento per TerroirVino è domenica 15 giugno dalle ore 10.00 alle ore 19.30 aperto a tutti,lunedì 16 giugno dalle ore 14.00 alle ore 19.30 rivolto in particolare agli operatori.
Ingresso TerroirVino:
€ 20,00 (comprensivi di calice da degustazione, tracolla, catalogo espositori, piantina e pass ingresso).
Per il lunedì saranno distribuiti numerosi inviti omaggio solo per operatori.
info, espositori, alloggi, accrediti, logistica, parcheggi:
E-mail: info@terroirvino.it
Responsabile: Filippo Ronco
Cel. +39 347 2119450
Fax +39 06 233 220 684
Fax +39 06 233 220 684
Skype: filippo.ronco
Twitter: http://twitter.com/terroirvino
(tag: #terroirvino, #vuu, #gwc, #bwd, #ddb)
(tag: #terroirvino, #vuu, #gwc, #bwd, #ddb)
venerdì 6 giugno 2014
Marche Passerina '13 Rivafiorita, Madonnabruna winery.
La Passerina è un'uva autoctona a bacca bianca, diffusa lungo tutta la fascia centrale Adriatica, in particolar modo tra Marche ed Abruzzo, ma coltivata anche nel Lazio.
Si contraddistingue per acini piccoli, privi di vinaccioli.
Ha grande vigoria, adattabilità ai climi e produttività.
Assicurando grandi quantità, fu utilizzata in passato dai viticoltori per ripagare i debiti (da qui il sinonimo di Pagadebito).
Utilizzata prevalentemente all'interno di uvaggi come ad esempio nella Doc Falerio, da qualche anno invece si tende a vinificarla in purezza.
Inoltre nel sud della regione Marche molte aziende scelgono di vendemmiarla anticipatamente per ottenere basi spumante oppure la sottopongono ad appassimento per ottenere vini passiti.
I vini fermi ottenuti da uva Passerina sono generalmente snelli, immediati, fruttati, non adatti all'invecchiamento.
Appunto a questa tipologia si riferisce il test seguente.
Ottenuto da uva Passerina, si presenta alla vista di color giallo paglierino tenue, sfumato di verde.Naso non particolarmente intenso, giocato su toni floreali e frutto a polpa bianca: biancospino e mela golden.
Appena accennate, sensazioni di tè verde ed erbette aromatiche.
In bocca è più convincente.
Note di pomacee e floreali anche in questa seconda fase, frutto tropicale, ananas, buccia d'agrume e mineralità.
La buona materia assicurata da quest'ultima componente, dona pienezza gustativa, integrandosi perfettamente con i caratteri freschi e fruttati che sempre caratterizzano i vini ottenuti da uva Passerina.
Scorrevole al palato, tipico.
Ben calibrato è l'equilibrio tra parti dure e morbide.
In conclusione direi che quest'annata appare particolarmente riuscita e smentisce almeno in parte, l'assunto del vino di semplice fattura ancorchè godibile, che contraddistingue la tipologia.
In abbinamento a primi piatti, antipasti di pesce.
Marche igt Passerina '13 Rivafiorita - alcool 13 % - circa € 6
Azienda Agricola MADONNABRUNA
contrada Camera, 100
63900 Fermo (FM)
tel: +39 0734 679500 - cell: +39 338 1753801
web: http://www.madonnabruna.it/
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martedì 3 giugno 2014
Vitigni autoctoni marchigiani, Ribona e Incrocio Bruni 54.
L'Italia vanta un panorama ampelografico vastissimo, che nel 2013 l'ha posta sul terzo gradino del podio per numero di vitigni dopo Georgia e Canada, nella classifica redatta dall'OIV (organizzazione internazionale della vite e del vino) tra i 35 Stati membri.
A certificare le vicende viticole italiane, esiste un Registro Nazionale delle Varietà di Viti, istituito nel 1969 per dar seguito a precisa direttiva comunitaria e curato dal Servizio Nazionale Certificazione Vite del CRA-VIT (Centro Ricerca sperimentazione in Agricoltura e Viticoltura).
Tale Registro viene periodicamente aggiornato mediante decreti ministeriali.
Iscritte al Registro a tutto il 2013, risultano ben 469 varietà di uve da vino e 1140 cloni.
Da questa infinita gamma di biotipi, oggi prendo in esame due uve autoctone a bacca bianca, storicamente coltivate in aree circoscritte della regione Marche.
Da studi effettuati sul dna, sembra imparentato con il Greco di Tufo.
Secondo altre tesi, può considerarsi come la versione maceratese del Verdicchio diffuso nelle limitrofe zone dei Castelli di Jesi e di Matelica.
A certificare le vicende viticole italiane, esiste un Registro Nazionale delle Varietà di Viti, istituito nel 1969 per dar seguito a precisa direttiva comunitaria e curato dal Servizio Nazionale Certificazione Vite del CRA-VIT (Centro Ricerca sperimentazione in Agricoltura e Viticoltura).
Tale Registro viene periodicamente aggiornato mediante decreti ministeriali.
Iscritte al Registro a tutto il 2013, risultano ben 469 varietà di uve da vino e 1140 cloni.
Strolleco (Incrocio Bruni 54) Monsfloris (Ribona) Azienda I Tre Filari di Recanati (MC) |
- Ribona
Da studi effettuati sul dna, sembra imparentato con il Greco di Tufo.
Secondo altre tesi, può considerarsi come la versione maceratese del Verdicchio diffuso nelle limitrofe zone dei Castelli di Jesi e di Matelica.
Suole chiamarsi
anche Maceratino.
Ribona o Maceratino è un’uva contraddittoria.
“Facile” in vigna; dove è produttiva, resistente ai parassiti, adattabile a tutti i tipi di clima all’infuori del freddo intenso invernale.
“Difficile” in cantina; dove se non si adottano le dovute attenzioni, può dar luogo a vini caratterizzati da fenomeni di riduzione, ossia con difetti d’odore e sapori sulfurei.
Fatte salve le dovute cautele, quest’uva può dare grandi soddisfazioni e tirar fuori tutta la sua personalità, che si esplicita in vini apparentemente scontrosi, non immediati, che necessitano di tempo per maturare: vini che dopo tre o quattro anni hanno un’evoluzione positiva.
Il vino ottenuto da uva Ribona è generalmente dotato di discreto corpo e buoni profumi.
Mediamente complesso, ha caratteri distintivi ben definiti: mineralità, freschezza, sensazioni vegetali, toni agrumati e fruttati di pomacee, fanno parte del quadro organolettico di base.
Versatile in abbinamento, trova la sua collocazione ideale sulla cucina di mare: sia su antipasti e fritture, che su piatti più elaborati.
In conclusione si può affermare che le peculiarità del vino da uva Ribona sono essenzialmente due:
1) non è mai pronto subito e va nel sulfureo con molta facilità
2) nel mondo, l’uva Ribona è presente solo su 100 ettari di terreno, che si trovano nella regione Marche in provincia di Macerata.
Un vitigno ancora semisconosciuto ma di grande prospettiva.
Riconosciuto di scarso interesse nel secolo scorso, poiché la resa non superava i 50-60 quintali per ettaro, fu praticamente abbandonato dai viticoltori del tempo, più interessati alle quantità prodotte che alle qualità organolettiche dei vini.
In questi ultimi anni per iniziativa dell’Assam (Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche) e d’illustri enologi marchigiani tra cui Giancarlo Soverchia, ha preso il via un progetto di rivalorizzazione del vitigno, attraverso reimpianti in diverse aziende vinicole della regione Marche, dal maceratese fino al pesarese.
Il vino ottenuto da Incrocio Bruni 54 ha generalmente profumi intensi, freschezza, immediatezza, frutto.
Versatile in abbinamento.
Particolarmente indicato in apertura.
Nelle migliori espressioni è caratterizzato da palato scorrevole, ampio, di stampo oserei dire femminile.
In quelle meno riuscite, la componente fresca tende a debordare, rendendo ostico l’approccio gustativo.
Altre differenziazioni possono derivare dall’esposizione dei vigneti e dalla maggiore o minore influenza del clima marino.
A seconda dei casi cioè, possiamo avere vini dove prevalgono frutto, struttura e sapidità del Verdicchio, oppure vini con più protagonista il Sauvignon.
In fase di sperimentazione versioni spumantizzate.
Complessivamente non superano le dieci unità, le aziende marchigiane che producono Incrocio Bruni 54.
Ribona o Maceratino è un’uva contraddittoria.
“Facile” in vigna; dove è produttiva, resistente ai parassiti, adattabile a tutti i tipi di clima all’infuori del freddo intenso invernale.
“Difficile” in cantina; dove se non si adottano le dovute attenzioni, può dar luogo a vini caratterizzati da fenomeni di riduzione, ossia con difetti d’odore e sapori sulfurei.
Fatte salve le dovute cautele, quest’uva può dare grandi soddisfazioni e tirar fuori tutta la sua personalità, che si esplicita in vini apparentemente scontrosi, non immediati, che necessitano di tempo per maturare: vini che dopo tre o quattro anni hanno un’evoluzione positiva.
Il vino ottenuto da uva Ribona è generalmente dotato di discreto corpo e buoni profumi.
Mediamente complesso, ha caratteri distintivi ben definiti: mineralità, freschezza, sensazioni vegetali, toni agrumati e fruttati di pomacee, fanno parte del quadro organolettico di base.
Versatile in abbinamento, trova la sua collocazione ideale sulla cucina di mare: sia su antipasti e fritture, che su piatti più elaborati.
In conclusione si può affermare che le peculiarità del vino da uva Ribona sono essenzialmente due:
1) non è mai pronto subito e va nel sulfureo con molta facilità
2) nel mondo, l’uva Ribona è presente solo su 100 ettari di terreno, che si trovano nella regione Marche in provincia di Macerata.
Un vitigno ancora semisconosciuto ma di grande prospettiva.
Tastings Maceratino o Ribona:
Incrocio Bruni 54 Azienda Finocchi di Staffolo (AN) |
- Incrocio Bruni 54 (ibrido da impollinazione Sauvignon x Verdicchio)
creato
dal prof. Bruno Bruni, agronomo e ampelografo marchigiano, intorno alla metà degli
anni ’30.
Riconosciuto di scarso interesse nel secolo scorso, poiché la resa non superava i 50-60 quintali per ettaro, fu praticamente abbandonato dai viticoltori del tempo, più interessati alle quantità prodotte che alle qualità organolettiche dei vini.
In questi ultimi anni per iniziativa dell’Assam (Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche) e d’illustri enologi marchigiani tra cui Giancarlo Soverchia, ha preso il via un progetto di rivalorizzazione del vitigno, attraverso reimpianti in diverse aziende vinicole della regione Marche, dal maceratese fino al pesarese.
Il vino ottenuto da Incrocio Bruni 54 ha generalmente profumi intensi, freschezza, immediatezza, frutto.
Versatile in abbinamento.
Particolarmente indicato in apertura.
Nelle migliori espressioni è caratterizzato da palato scorrevole, ampio, di stampo oserei dire femminile.
In quelle meno riuscite, la componente fresca tende a debordare, rendendo ostico l’approccio gustativo.
Altre differenziazioni possono derivare dall’esposizione dei vigneti e dalla maggiore o minore influenza del clima marino.
A seconda dei casi cioè, possiamo avere vini dove prevalgono frutto, struttura e sapidità del Verdicchio, oppure vini con più protagonista il Sauvignon.
In fase di sperimentazione versioni spumantizzate.
Complessivamente non superano le dieci unità, le aziende marchigiane che producono Incrocio Bruni 54.
Tastings Incrocio Bruni 54
http://Fior d'Acasia '10 Silvano Strologo.html
http://BellAntonio '13 Bruscoli Marianna.html
http://Marche bianco Igt '14 Vittorini di Nico Speranza.html
http://Incrocio Bruni '14 Viticoltori Finocchi-calici-darte-2015.html
http://Strolleco '14 I Tre Filari-degustazioni-onav-ancona-tipicita-2016.html
https://Marche Igt Incrocio Bruni 54 '16 Versus Vignamato-vini-di-pasqua-degustazioni.html
http://Fior d'Acasia '10 Silvano Strologo.html
http://BellAntonio '13 Bruscoli Marianna.html
http://Marche bianco Igt '14 Vittorini di Nico Speranza.html
http://Incrocio Bruni '14 Viticoltori Finocchi-calici-darte-2015.html
http://Strolleco '14 I Tre Filari-degustazioni-onav-ancona-tipicita-2016.html
https://Marche Igt Incrocio Bruni 54 '16 Versus Vignamato-vini-di-pasqua-degustazioni.html
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