lunedì 24 febbraio 2025

Bilancio Wine Paris 2025 by Vinexposium

All you need is Wine Paris
Parigi, febbraio 2025 – Wine Paris 2025 si conferma il principale evento mondiale del vino e degli alcolici, dopo tre giorni di presenze record con 52.622 visitatori, di cui il 45% internazionali provenienti da 154 Paesi.
In un contesto geo-economico incerto, segnato da instabilità politica, diminuzione dei consumi e sfide ambientali, i professionisti del settore hanno trovato nella manifestazione una fonte di ispirazione e influenza essenziale per il futuro dell'industria del vino e degli alcolici.
Più che un evento, Wine Paris è un volano per un intero settore, uno spazio in cui l'essenziale prende il sopravvento: condivisione, confronto, momenti di convivialità e dialoghi commerciali costruttivi.
Wine Paris 2025, un influencer irrinunciabile
Negli ultimi sei anni, Vinexposium si è trasformato in uno strumento d’influenza economica e politica leader.
La visita inaugurale del salone è stata caratterizzata dalla presenza e dagli interventi di tre ministri: Annie Genevard, Ministro dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Laurent Saint-Martin, Ministro Delegato al Commercio Estero e ai Francesi all'Estero, e Nathalie Delattre, Ministro Delegato al Turismo.
Wine Paris ha accolto anche ex ministri francesi (Thomas Cazenave, Geneviève Darrieussecq e Marc Fesneau), molti deputati, senatori e più di 30 delegazioni ufficiali internazionali, tra cui ambasciatori e ministri di Stato.
Wine Paris 2025, un catalizzatore di idee per il settore
L'impegno e la capacità di Wine Paris di far incontrare gli operatori del settore attorno a contenuti mirati e di alto livello è stato confermato ancora una volta nel corso di questa edizione, con un'affluenza record ai vari eventi e conferenze.
La conferenza stampa FEVS è stata l'occasione per presentare i risultati 2024 delle esportazioni francesi di vino e alcolici, la conferenza stampa dell'OIV per fare il punto sul commercio internazionale del vino, le tavole rotonde di Moët Hennessy per discutere delle politiche a sostegno della transizione agroecologica e delle pratiche rigenerative in viticoltura e la conferenza Wine Origins Alliance sull'azione collettiva del settore per eliminare le barriere al commercio del vino.
Infine, il programma dell'Academy di quest'anno ha riunito 250 esperti internazionali e un programma di 130 sessioni.
Questo ruolo di riferimento è ulteriormente confermato da Voice of the Industry, la piattaforma di analisi lanciata da Vinexposium, dedicata alle sfide del settore del vino e degli alcolici, decodificate dai principali player del settore e dalle istituzioni internazionali.
Wine Paris 2025, il vertice del commercio mondiale di vini e alcolici
I player mondiali hanno scelto Wine Paris.
L'edizione 2025 ha registrato un +80% di superficie dedicata all’internazionale rispetto al 2024 con tre interi padiglioni prenotati.
Con 54 paesi espositori, 116 partecipazioni collettive internazionali (di cui 8 nuovi partecipanti) e il 45% dei suoi visitatori provenienti da 154 paesi, Wine Paris 2025 conferma il suo ruolo di evento irrinunciabile per il commercio mondiale di vino e alcolici.
L'impegno di Vinexposium per lo sviluppo del business è stato confermato anche dall’aumento del 35% della partecipazione da parte di buyer provenienti dai mercati chiave.
Il servizio di matchmaking ha raggiunto un nuovo livello di performance raddoppiando il numero di incontri online tra produttori e buyer.
Margherita Alberati della Tenuta Lamborghini afferma: "Questa per noi è la terza volta che partecipiamo a Wine Paris e siamo sempre molto felici di partecipare, non solo a Parigi. Abbiamo già partecipato con voi ad Hong Kong e quest'anno verremo a Singapore. A Wine Paris abbiamo trovato un'ottima organizzazione, dei visitatori molto qualificati, visitatori che ci aiuteranno a far conoscere il nostro marchio, che è già un marchio molto conosciuto. Sicuramente con questa fiera riusciremo a fare anche meglio. Abbiamo avuto molti contatti e molte persone che sono venute a trovarci, quindi ottimo.".
Rebecca Ohayon, buyer della catena Majestic Wine nel Regno Unito, afferma: "Vengo a Parigi da più di dieci anni, ho visto crescere il salone e penso che il lavoro svolto dall’organizzatore sia eccezionale. A livello internazionale, il salone sta crescendo, ciò ci rende interessati a venire e se possiamo ad avere, come diciamo in inglese, uno "one stop show", è ancora meglio. L'atmosfera è magica, siamo a Parigi, una città attraente, e gli altri buyer sono d'accordo con me, i migliori ristoranti sono qui. Sono già pronti per il prossimo anno!".
La partecipazione francese è aumentata del 7%, con una rappresentanza di tutte le regioni vinicole francesi e la partecipazione di viticoltori indipendenti, cooperative, case d’importazione e grandi marchi.
Be Spirits, l'eccellenza mondiale degli spirit al posto d’onore
Nel 2025 Be Spirits ha registrato una notevole espansione, con 34 paesi produttori espositori, il 47% di superficie in più rispetto all'edizione 2024 e circa 300 espositori, di cui il 76% nuovi.
Accanto ai numerosi grandi marchi francesi presenti, il mercato internazionale si è sviluppato fortemente con un numero di espositori internazionali 2,5 volte superiore (rispetto al 2024) e 10 nuovi paesi che espongono a Be Spirits.
"In questo momento di incertezza, crisi economica e perdita di significato, l'isolazionismo non è un'opzione. Unendo le forze e promuovendo l'innovazione, l'impegno di tutti gli operatori del settore e le connessioni tra la sfera economica e quella politica, possiamo trovare e attuare soluzioni. Nel corso degli anni, Wine Paris si è affermato a livello mondiale come fonte di influenza vitale. Più che mai, l'edizione 2025 ha avuto un ruolo cruciale per tutti i player francesi ed internazionali del settore del vino e degli alcolici" conclude Rodolphe Lameyse, CEO di Vinexposium.
Con un calendario 2025 che copre tutti i continenti e lo svolgimento prossimo di Vinexpo America (7 e 8 maggio a Miami), Vinexpo Asia (dal 27 al 29 maggio a Singapore), Vinexpo India (11 e 12 ottobre a Mumbai) e World Bulk Wine Exhibition (24 e 25 novembre ad Amsterdam), Vinexposium accompagna i suoi partner in ogni fase del loro sviluppo internazionale.
Informazioni su WINE PARIS
Wine Paris è il luogo d'incontro annuale per i professionisti internazionali del vino e degli alcolici.
Situato a metà febbraio in un periodo chiave dell'anno, mira a riunire tutti gli operatori della professione attorno a un'offerta completa, pertinente e inclusiva che metta in risalto i terroir del vino e dei distillati del mondo.
Informazioni su VINEXPOSIUM
Vinexposium riunisce l'intera industria del vino e degli alcolici attraverso la progettazione di format di eventi vari e pertinenti, durante tutto l'anno, in tutto il mondo. Riunendo espositori e visitatori in 8 eventi all'anno, Vinexposium è l'alleato dei professionisti e si dedica allo sviluppo commerciale del settore. Vinexposium, creating momentum
CONTATTO STAMPA VINEXPOSIUM
Camille Cordasco: +33 6 27 26 77 67
camille.cordasco@vinexposium.com
DELEGAZIONE IN ITALIA
Saloni Internazionali Francesi Srl
Anna del Priore: 02/43 43 53 27
adelpriore@salonifrancesi.it
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martedì 18 febbraio 2025

Garofanata vitigno autoctono regione Marche

La Garofanata è un antico vitigno autoctono della regione Marche, riconosciuto dalle commissioni ampelografiche istituite dopo l'unità d'Italia, abbandonato in passato dai viticoltori perchè poco produttivo, recuperato dopo la metà del secolo scorso dall'insigne ampelografo marchigiano Prof. Bruno Bruni che lo identificò come "moscato selvatico", successivamente tornato di nuovo nell'oblìo.
Nel primo decennio degli anni 2000 l'Assam - Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche - (riorganizzata e rinominata in Amap, Agenzia per l'Innovazione nel Settore Agroalimentare e della Pesca "Marche Agricoltura Pesca", con Legge Regionale n.11 del 12/05/2022), nell'ambito di un progetto di valorizzazione delle biodiversità regionali, coinvolse alcuni viticoltori nel recupero di questo antico vitigno, in modo da salvarlo dal rischio estinzione.
Da ricerche e sperimentazioni svolte da Amap sul profilo molecolare, Garofanata risulterebbe avere come progenitore il vitigno Famoso (per la precisione Famoso Marchigiano, al fine di distinguerlo dall'omonimo biotipo coltivato in Romagna) diffuso oggi in provincia di Pesaro/Urbino, in passato anch'esso a rischio estinzione ma recuperato intorno agli anni '80 in un vecchio vigneto del pesarese dal gruppo di lavoro dell'autorevole enologo marchigiano Giancarlo Soverchia; a sua volta codesto vitigno Famoso pare essere figlio della cultivar Crepolino/Visparola.
Uva a bacca bianca identificata col nome Garofanata o Garofalata fu recuperata in un vecchio vigneto dell'area di Corinaldo (An) intorno alla metà del secolo scorso.
Sulla base di tale pedigree, si ricaverebbe quindi che il vitigno Garofanata abbia avuto nel nord delle Marche, tra il Pesarese e l'Anconetano, la zona d'elezione originaria; tuttavia a seguito del rapporto di collaborazione instauratosi con Amap, abbiamo oggi in tutto il territorio regionale, da nord a sud, un esiguo e selezionato numero di cantine regionali che dispongono di uve Garofanata.
Si tratta quindi di un comparto di nicchia, per superficie vitata (appena una decina di ettari destinati però ad aumentare esponenzialmente nei prossimi anni) e per produzione.
L'iscrizione a RNVV (registro nazionale delle varietà di vite) avvenne nel 2012, l'iscrizione al Registro Regionale avvenne nel 2013.
Il profilo organolettico dei vini a base Garofanata finora degustati, risulta piuttosto scarico di colore, di profumi, di sapori e con limitate doti d'allungo anche in considerazione dell'età relativamente giovane degli impianti, per la maggior parte non antecedenti al 2016; questa uva dà vini freschi, fruttati, floreali, snelli, caratterizzati da tonalità agrumate, buccia di mandarino, lime, sottili note di pesca gialla (riconducibile quest'ultimo marcatore all'uva moscato selvatico citata dal Bruni), biancospino, accenni vegetali.
Vini preferibilmente d'entrèe, da abbinare su antipasti di mare, insalate, finger food, fritture.
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giovedì 13 febbraio 2025

Bolgheri Doc Rosso 2017 e 2018, Collemassari wine estates

Mini verticale di due annate ravvicinate, ma differenti per andamento climatico
Annata 2017 critica a macchia di leopardo in Italia, con primavera rigida e gelate nel mese di aprile che hanno modificato il ciclo vegetativo delle piante ritardando la germogliazione; estate arida, secca, siccitosa che ha messo sotto stress viti e viticoltori, anticipato le maturazioni e indotto a rimodulare le tempistiche di vendemmia; la limitata altitudine dei vigneti in Bolgheri Doc e l'effetto temperante del vicino Tirreno probabilmente hanno consentito di assorbire le criticità d'annata in modo migliore rispetto ad altri territori italiani.
Annata 2018 meno problematica, nonostante la notevole piovosità primaverile che ha da un lato messo a rischio il normale procedere del ciclo vegetativo delle piante, ma dall'altro ha consentito di ripristinare riserve idriche importanti, risultate poi utili per affrontare la calura estiva; settembre ancora piovoso, ma sostanziale rispetto della tempistica standard di vendemmia.
Bolgheri Doc Rosso 2017
13,5% vol.
Ottenuto da uve 50% cabernet sauvignon, 20% cabernet franc, 20% merlot, 6% sangiovese, 4% petit verdot, fermenta in acciaio, matura circa 10 mesi in barriques di secondo e terzo passaggio, più ulteriore affinamento di qualche mese in bottiglia.
Appare rosso rubino carico, tendente al granato.
Profumi intensi al naso e freschezza al palato.
More, lamponi, liquirizia, tonalità mentolate, carica acidica e tannino paiono eccedere rispetto alla carica estrattiva polifenolica e alle glicerine, soprattutto ad un primo step.
Dopo adeguata ossigenazione il quadro si aggiusta, trova migliore equilibrio, ma su parametri non elevati, cioè a discapito della corposità.
Valutazione @avvinatore 89/100.
Bolgheri Doc Rosso 2018
14% vol.
Ottenuto da uve 50% cabernet sauvignon, 20% cabernet franc, 20% merlot, 10% sangiovese, fermenta in acciaio, matura circa 10 mesi in barriques di secondo e terzo passaggio, più ulteriore affinamento di qualche mese in bottiglia.
Appare rosso rubino carico, tendente al granato.
In questo caso troviamo un equilibrio stabile, quindi immediatezza, ma anche intensità olfattiva, gusto pieno e bilanciamento raggiunto tra parti dure e morbide.
Quest'annata ribadisce sostanzialmente i marcatori della precedente, fruttati, balsamici, speziati, lampone, liquirizia, anche chiodo di garofano e cioccolato bianco, ma su parametri più elevati, risultando quindi di struttura leggermente superiore.
Valutazione @avvinatore 90/100.
Il gruppo Collemassari è costituito da 4 tenute in Toscana: Collemassari nel Montecucco, Podere Grattamacco a Bolgheri, Poggio di Sotto a Montalcino, Tenuta San Giorgio a Montalcino, acquisite dalla famiglia Tipa-Bertarelli a partire dalla fine degli anni '90 fino al 2016.
I vini qui degustati provengono dalla seconda tenuta.
Collemassari S.p.A. Società Agricola
Podere Grattamacco
località Lungagnano 128
57022 Castagneto Carducci (Li)-Toscana-Italia
T +39 0565765069
E info@grattamacco.it
W https://www.grattamacco.it/it/
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Bolgheri Doc, Collemassari winery
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