lunedì 28 settembre 2020

Tre Bicchieri 2021 Gambero Rosso, Marche

Elenco Tre Bicchieri 2021 regione Marche.

Commento a cura di Gambero Rosso.

Arshura ’17 – Valter Mattoni

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Ambrosia Ris. ’17 – Vignamato

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Ergo Sum Ris. Mirizzi ’16 – Montecappone-Mirizzi

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Rincrocca Ris. ’17 – La Staffa

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Salmariano Ris. ’17 – Marotti Campi

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. V. Il Cantico della Figura Ris. ’17 – Andrea Felici

Conero Campo San Giorgio Ris. ’16 – Umani Ronchi

Falerio Pecorino Onirocep ’19 – Pantaleone

Kupra ’17 – Oasi degli Angeli

Offida Pecorino ’19 – Tenuta Santori

Offida Pecorino Artemisia ’19 – Tenuta Spinelli

Offida Pecorino Vignagiulia ’19 – Emanuele Dianetti

Piceno Sup. Morellone ’16 – Le Caniette

Rosso Piceno Sup. Roggio del Filare ’17 – Velenosi

Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Ghiffa ’18 – Cològnola-Tenuta Musone

Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Massaccio ’18 – Tenute San Sisto-Fazi Battaglia

Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Qudì ’18 – Roberto Venturi

Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Ylice ’18 – Poderi Mattioli

Verdicchio di Matelica Cambrugiano Ris. ’17 – Belisario

Verdicchio di Matelica Collestefano ’19 – Collestefano

Verdicchio di Matelica Senex Ris. ’15 – Bisci

La varietà del panorama vitivinicolo delle Marche

Il blocco e i conseguenti devastanti effetti legati alla virulenta pandemia del 2020 hanno fatto vibrare il campanello di allarme in molte aziende marchigiane. L’ossatura del sistema produttivo regionale è fatto di imprese medio-piccole, capitalizzate ma non indebitate o comunque con un debito del tutto sostenibile, ampio ricorso a manodopera famigliare e di cooperative generalmente gestite in modo prudente. Questa struttura ha permesso di regger bene il colpo ma ha posto l’accento su alcune tematiche che vanno affrontate. In primis, la necessità di aumentare il valore aggiunto sulla produzione. È impensabile che anche nelle zone di maggior vocazione come Matelica, Castelli di Jesi, Conero e Piceno le uve siano scarsamente remunerative. Per questo si deve lavorare sulla comunicazione del livello qualitativo raggiunto, simboleggiato anche dai nostri Tre Bicchieri. Inoltre sarà bene implementare nuove forme di vendita che non sia il piccolo cabotaggio dei clienti locali. Commercio elettronico, wine club e GDO sono sbocchi di mercato maturi che non possono esser più trascurati.

I Tre Bicchieri 2021 delle Marche

L’analisi dei nomi che reggono alto il blasone della Regione vede quest’anno il brillante debutto de La Staffa di Riccardo Baldi e della Cantina Cològnola-Tenuta Musone della famiglia Darini. Tornano al massimo encomio, dopo qualche anno di assenza, Roberto Venturi e Oasi degli Angeli di Marco Casolanetti. Il nostro plauso va ai debuttanti dello scorso anno nel “club dei tribicchierati”, vale a dire Vignamato e Pantaleone, capaci di una riconferma mai semplice. Molto bene, ma non si può più parlare di sorpresa tout court davanti ai nomi di Montecappone – Mirizzi, Valter “Roccia” Mattoni, Emanuele Dianetti, Tenuta Santori, Bisci, Collestefano, Marotti Campi. Chiudiamo citando le colonne, veri campioni di costanza nel tempo come Umani Ronchi, Belisario, Fazi Battaglia-Tenute San Sisto, Poderi Mattioli, Velenosi, Le Caniette, Tenuta Spinelli e Leopardo Felici già Viticoltore dell’Anno nella passata edizione.

fonte Gambero Rosso: https://www.gamberorosso.it/notizie/notizie-vino/tre-bicchieri-2021-i-migliori-vini-delle-marche/

sabato 19 settembre 2020

Falerio Doc Settantasette '19, Cantina dei Colli Ripani

Cantina dei Colli Ripani è una delle principali cantine cooperative delle Marche; fondata alla fine degli anni '60, conta circa 380 soci conferitori e lavora uve provenienti da poco meno di 700 ettari di vigneto parzialmente coltivati in biologico, per una produzione media annua di 1.000.000 di bottiglie.
Packagings differenti contraddistinguono quattro linee produttive destinate alla grande e alla piccola distribuzione e al settore ristorazione.
Delle innumerevoli etichette, abbiamo testato questo Falerio Doc '19 della linea Settantasette (linea che celebra il 1977 primo anno di vinificazione e destinata al settore Horeca).
Falerio Doc Settantase77e '19
13% vol.
Ottenuto da un blend articolato di Trebbiano, Passerina, Pecorino, Vermentino, Chardonnay, Malvasia, appare giallo paglierino tenue, con riflessi verdi.
Profilo gustolfattivo contraddistinto da fiori di campo, frutta bianca e gialla, mela golden e melone.
In bocca è citrino e sapido; di tanto in tanto tonalità di pesca e di frutto giallo, prodotte dall'articolato blend, assorbono i graffi agrumati.
Il leggero innalzamento della temperatura di servizio evidenzia vieppiù la dotazione morbida e le glicerine, a contrappunto del tratto citrino.
Un Falerio Doc d'impronta tradizionale, dal favorevole rapporto qualità/prezzo, non arriva infatti alla doppia cifra sullo scaffale, che potremmo annoverare tra i riferimenti di vertice della tipologia, compagno ideale in un non necessariamente ipotetico viaggio intorno alla cucina di mare locale.
Degustato a 15°C, quindi a temperatura superiore a quella standard per i vini bianchi (10°-12°C), allo scopo di dilatare i marcatori e favorirne la percezione.
Valutazione @avvinatore 85/100.
Consigliato su antipasti e primi piatti di pesce, abbinato su:
gnocchetti alla marinara.
La Cantina dei Colli Ripani, Società Cooperativa
Contrada Tosciano, 28
63065 Ripatransone (AP)
Amministrazione:
T. +39 0735 9505
F. +39 0735 99334
info@colliripani.it
https://colliripani.com/
linea "settantase77e"