Laboratorio del gusto di domenica 3 marzo 2013, svoltosi nell'ambito della 1^ edizione di Choco Meet, evento promosso dall’Assessorato al Turismo di Porto San Giorgio (Fm).
"Il Montepulciano Colline Teramane incontra il cioccolato": a cura del dott. Ettore Ciabattoni e della dott.ssa Erminia Prosapio, con il contributo del Consorzio di Tutela Colline Teramane.
In degustazione varie tipologie di cioccolato: fondente, bianco, al latte, speziato, variamente farcito, alla frutta, ecc.
In abbinamento con le praline di produzione artigianale, eccellenti vini ottenuti da uva Montepulciano, provenienti dalla zona d'Abruzzo storicamente vocata in provincia di Teramo.
A dire il vero, nonostante la caratura dei protagonisti del laboratorio del gusto, il connubio, inteso come ideale abbinamento, è apparso fin da subito difficoltoso.
Di fatto le caratteristiche organolettiche di cioccolato e vino, hanno fatto sì che l'uno tendesse ad escludere l'altro.
La fase gustativa risultava bruscamente interrotta, invece di essere gradualmente accompagnata verso la chiusura, esattamente nel momento in cui il vino entrava a diretto contatto con il cioccolato e viceversa il cioccolato con il vino.
Insomma è apparsa in tutta evidenza una certa inconciliabilità di fondo, proprio per le diverse nature e qualità organolettiche.
Al di là di questa sorta di forzatura, da considerarsi tale anche alla luce dei modelli divulgativi oggettivi, adottati e codificati dalle associazioni professionali di sommellerie per diffondere corrette pratiche gustative, l’evento sangiorgese ha tuttavia evidenziato un dato sicuramente positivo.
Con questa iniziativa sembra infatti essersi inaugurata una nuova stagione a Porto San Giorgio, città storicamente vocata al turismo, ma da sempre restìa ad aprirsi a pratiche di promozione del territorio non strettamente legate alla stagione balneare.
In sostanza si ha l’impressione che eventi di questo tipo siano solo un primo segnale di una progettualità in essere, rivolta alla destagionalizzazione e alla promozione del territorio attraverso la valorizzazione del patrimonio enogastronomico nostrano.
Ovviamente per il successo di un tale per ora solo ipotetico progetto e per raggiungere l’obiettivo sotteso di una riqualificazione turistica della città, recuperandogli ruolo trainante in ambito comprensoriale, occorre fare in modo che le iniziative adottate oggi, non rimangano episodi isolati.
In sostanza risulterebbe d’importanza strategica a mio parere, rivolgersi con cadenza periodica al pubblico degli appassionati, ad un pubblico non ancora in via d’estinzione nonostante le poche occasioni disponibili, ma che al contrario, appare sempre più competente, ben predisposto culturalmente, anche interessato ad esprimersi sulle tematiche del gusto.
Temi cruciali che andando ad intrecciare enogastronomia e territorio, finiscono per coinvolgere non solo le sensibilità sensoriali, ma anche quelle intellettuali.
I 6 vini in degustazione nell’ordine di merito, secondo la mia personale valutazione:
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane docg Elèvito ’07: az. agr. De Angelis Corvi di Controguerra
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane docg Emidio Pepe ’03: az. agr. bio Emidio Pepe di Torano Nuovo
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane docg Torre Migliori ’05: az. agr. Cerulli Irelli Spinozzi di Canzano
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane docg Notari ’09: az. agr. Bruno Nicodemi di Notaresco
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane docg Primamadre ’07: az. agr. Vini La Quercia di Morro D’Oro
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane docg ’06: soc. coop. Cantina Colonnella di Colonnella
"Il Montepulciano Colline Teramane incontra il cioccolato": a cura del dott. Ettore Ciabattoni e della dott.ssa Erminia Prosapio, con il contributo del Consorzio di Tutela Colline Teramane.
In degustazione varie tipologie di cioccolato: fondente, bianco, al latte, speziato, variamente farcito, alla frutta, ecc.
In abbinamento con le praline di produzione artigianale, eccellenti vini ottenuti da uva Montepulciano, provenienti dalla zona d'Abruzzo storicamente vocata in provincia di Teramo.
A dire il vero, nonostante la caratura dei protagonisti del laboratorio del gusto, il connubio, inteso come ideale abbinamento, è apparso fin da subito difficoltoso.
Di fatto le caratteristiche organolettiche di cioccolato e vino, hanno fatto sì che l'uno tendesse ad escludere l'altro.
La fase gustativa risultava bruscamente interrotta, invece di essere gradualmente accompagnata verso la chiusura, esattamente nel momento in cui il vino entrava a diretto contatto con il cioccolato e viceversa il cioccolato con il vino.
Insomma è apparsa in tutta evidenza una certa inconciliabilità di fondo, proprio per le diverse nature e qualità organolettiche.
Al di là di questa sorta di forzatura, da considerarsi tale anche alla luce dei modelli divulgativi oggettivi, adottati e codificati dalle associazioni professionali di sommellerie per diffondere corrette pratiche gustative, l’evento sangiorgese ha tuttavia evidenziato un dato sicuramente positivo.
Con questa iniziativa sembra infatti essersi inaugurata una nuova stagione a Porto San Giorgio, città storicamente vocata al turismo, ma da sempre restìa ad aprirsi a pratiche di promozione del territorio non strettamente legate alla stagione balneare.
In sostanza si ha l’impressione che eventi di questo tipo siano solo un primo segnale di una progettualità in essere, rivolta alla destagionalizzazione e alla promozione del territorio attraverso la valorizzazione del patrimonio enogastronomico nostrano.
Ovviamente per il successo di un tale per ora solo ipotetico progetto e per raggiungere l’obiettivo sotteso di una riqualificazione turistica della città, recuperandogli ruolo trainante in ambito comprensoriale, occorre fare in modo che le iniziative adottate oggi, non rimangano episodi isolati.
In sostanza risulterebbe d’importanza strategica a mio parere, rivolgersi con cadenza periodica al pubblico degli appassionati, ad un pubblico non ancora in via d’estinzione nonostante le poche occasioni disponibili, ma che al contrario, appare sempre più competente, ben predisposto culturalmente, anche interessato ad esprimersi sulle tematiche del gusto.
Temi cruciali che andando ad intrecciare enogastronomia e territorio, finiscono per coinvolgere non solo le sensibilità sensoriali, ma anche quelle intellettuali.
I 6 vini in degustazione nell’ordine di merito, secondo la mia personale valutazione:
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane docg Elèvito ’07: az. agr. De Angelis Corvi di Controguerra
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane docg Emidio Pepe ’03: az. agr. bio Emidio Pepe di Torano Nuovo
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane docg Torre Migliori ’05: az. agr. Cerulli Irelli Spinozzi di Canzano
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane docg Notari ’09: az. agr. Bruno Nicodemi di Notaresco
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane docg Primamadre ’07: az. agr. Vini La Quercia di Morro D’Oro
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane docg ’06: soc. coop. Cantina Colonnella di Colonnella
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