Ottobre e novembre sono i mesi delle Guide Vini d’Italia. Recensioni, valutazioni e classifiche di merito, a disposizione del lettore in edicola o in libreria; nel duplice intento di essere punto di riferimento per informare e strumento di promozione diretta di vini e aziende.
Io credo che il bilanciamento di questi due aspetti costitutivi delle guide, ossia della conoscenza e della promozione, sia condizione necessaria ed indispensabile per intercettare un target il più possibile vasto
e fare breccia nel mercato.
e fare breccia nel mercato.
Un ruolo non secondario e non ignorabile in questo andamento a decrescere, indubbiamente ce l’ha il web: vero catalizzatore d’interesse e apripista di logiche nuove nell’ambito dei rapporti tra comunicazione e fruizione delle news.
I meccanismi d’interazione alla base, concorrono alla creazione di un utente nuovo e attivo, meglio predisposto all’approccio consapevole; ma d’altra parte, sono anche responsabili indiretti della parziale perdita di appeal delle forme di comunicazione tradizionali come appunto le guide vini cartacee.
A mio parere per recuperare come priorità, il carattere informativo e cognitivo delle guide vini, e quindi per evitare il rischio di perdere del tutto un tradizionale e importante segmento editoriale, credo sia utile abolire le classifiche.
Descrizioni, valutazioni e simbologie presenti nelle guide, restano punto di riferimento e d'informazione per l'utente.
L'enfasi delle classifiche di merito, tutt'al più sono un pubblico riconoscimento al produttore.
I meccanismi d’interazione alla base, concorrono alla creazione di un utente nuovo e attivo, meglio predisposto all’approccio consapevole; ma d’altra parte, sono anche responsabili indiretti della parziale perdita di appeal delle forme di comunicazione tradizionali come appunto le guide vini cartacee.
Un elenco infinito e variegato di liste di merito (inflazione=svalutazione), non fanno altro che disorientare il lettore, che invece cerca pochi e certi punti di riferimento.
A mio parere per recuperare come priorità, il carattere informativo e cognitivo delle guide vini, e quindi per evitare il rischio di perdere del tutto un tradizionale e importante segmento editoriale, credo sia utile abolire le classifiche.
Descrizioni, valutazioni e simbologie presenti nelle guide, restano punto di riferimento e d'informazione per l'utente.
L'enfasi delle classifiche di merito, tutt'al più sono un pubblico riconoscimento al produttore.
Ancora opinioni e perplessità sul tema Guide Vini qui:
http://www.vinix.com/myDocDetail.php?ID=5577&insComment=yes
http://www.vinix.com/myDocDetail.php?ID=5577&insComment=yes
Condivido la tua opinione e aggiungo che una guida seria dovrebbe avere il coraggio di abbinare ai vini consigliati anche quelli sconsigliati...... ma non lo faranno mai! Non vogliono inimicarsi potenziali "clienti".
RispondiEliminaA presto e complimenti per il blog