venerdì 7 ottobre 2011

n.c. Non Classificato

Ottobre e novembre sono i mesi delle Guide Vini d’Italia. Recensioni, valutazioni e classifiche di merito, a disposizione del lettore in edicola o in libreria; nel duplice intento di essere punto di riferimento per informare e strumento di promozione diretta di vini e aziende.

Io credo che il bilanciamento di questi due aspetti costitutivi delle guide, ossia della conoscenza e della promozione, sia condizione necessaria ed indispensabile per intercettare un target il più possibile vasto
e fare breccia nel mercato.

Al contrario noto come tali guide vadano incontro, da un po’ di tempo a questa parte, ad una progressiva perdita di autorevolezza e quindi di appeal; segno evidente, che il secondo aspetto tende a diventare prioritario e sovrastare il primo.

Un ruolo non secondario e non ignorabile in questo andamento a decrescere, indubbiamente ce l’ha il web: vero catalizzatore d’interesse e apripista di logiche nuove nell’ambito dei rapporti tra comunicazione e fruizione delle news.


I meccanismi d’interazione alla base, concorrono alla creazione di un utente nuovo e attivo, meglio predisposto all’approccio consapevole; ma d’altra parte, sono anche responsabili indiretti della parziale perdita di appeal delle forme di comunicazione tradizionali come appunto le guide vini cartacee.

Quindi in conclusione, mentre da un lato il panorama degli utenti medi va cambiando anche per merito del web, dall’altro c’è l’immobilismo delle guide, ancora bloccate su format a mio parere non più attuali; che fanno leva sul sistema delle classifiche per suscitare l’interesse degli appassionati.

Un elenco infinito e variegato di liste di merito (inflazione=svalutazione), non fanno altro che disorientare il lettore, che invece cerca pochi e certi punti di riferimento.

A mio parere per recuperare come priorità, il carattere informativo e cognitivo delle guide vini, e quindi per evitare il rischio di perdere del tutto un tradizionale e importante segmento editoriale, credo sia utile abolire le classifiche.

Descrizioni, valutazioni e simbologie presenti nelle guide, restano punto di riferimento e d'informazione per l'utente.
L'enfasi delle classifiche di merito, tutt'al più sono un pubblico riconoscimento al produttore.


Ancora opinioni e perplessità sul tema Guide Vini qui:
http://www.vinix.com/myDocDetail.php?ID=5577&insComment=yes

1 commento:

  1. Condivido la tua opinione e aggiungo che una guida seria dovrebbe avere il coraggio di abbinare ai vini consigliati anche quelli sconsigliati...... ma non lo faranno mai! Non vogliono inimicarsi potenziali "clienti".
    A presto e complimenti per il blog

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