Vele (80x120) acrilico su tela di Vincenzo Massari |
Negli spazi ricavati all'interno della panetteria-pasticceria-ristorante "180°Gradi" nel centro storico di Fermo, il docente maceratese, introdotto dalla fiduciaria di condotta Meri Ruggeri, ha tenuto la sua "lectio magistralis" sul tema:
il Gusto
Partendo dall'equazione sapore=sapere, dove l'uno è al tempo stesso causa ed effetto dell'altro, l'analisi si è sviluppata in varie direzioni, sottolineando in particolar modo come il Gusto, da fatto naturale, si connoti nel tempo come fatto culturale e come questa evoluzione abbia peraltro difficoltà a realizzarsi in modo compiuto, trovando ostacoli all'interno di un contesto economico-sociale che condiziona la vita e le scelte quotidiane.Oggi ad esempio, vengono a confrontarsi due modelli contrapposti:
da un lato il materialismo del cibo Fast Food, dove il cibo è pura materia, per così dire "neutralizzata",
dall'altro un materialismo di tipo diverso, che è quello Slow Food, rappresentato dalle cose vive e per questo anche spirituale, dove gioia e conoscenza procedono di pari passo.
L'analisi ha poi cercato d'individuare la valenza culturale che connota il concetto di Gusto, che non è prerogativa dell'animale, ma è carattere esclusivo dell'uomo il quale solo, può provare sentimenti e per questo motivo ha la capacità di trasformarli in un tempo congruo in sensazioni.
La sintesi in chiusura d'incontro, è stata che il Gusto non è qualcosa che abbiamo, ma è qualcosa che siamo.
Come corredo al taglio filosofico dell'iniziativa e per dare concretezza alle parole, si è poi proceduto alla degustazione di due vini ottenuti da uva autoctona maceratese dell'Azienda Vinicola Colli di Serrapetrona, con abbinamento di prodotti da forno della Forneria 180° Gradi:
foto by Colli di Serrapetrona |
Affinato in acciaio; dal gusto morbido, con note floreali, di piccoli frutti rossi e sottobosco.
Abbinato su prodotti da forno salati.
foto by Colli di Serrapetrona |
Vino dolce con poco più di 100 g/l di zuccheri residui: armonico, leggermente speziato e tipico, con sottofondo erbaceo e buona freschezza.
Abbinato su piccola pasticceria artigianale farcita con confettura di Mele Rosa dei Sibillini presidio Slow Food.
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