sabato 26 ottobre 2024

Vinibuoni d'Italia 2025, le Corone regione Marche

Vinibuoni d'Italia 2025 la guida vini del Touring Club Italiano in libreria a partire da novembre 2024.
Circa 300 le Corone assegnate in guida, dalle commissioni dei coordinatori regionali.
I vini della regione Marche premiati con la Corona
  • Cantine Enzo Mecella Verdicchio di Matelica Riserva Docg Godenzia 2021
  • Casa Lucciola Verdicchio di Matelica Doc Casa Lucciola 2022
  • Emanuele Dianetti Offida Docg Pecorino Luciano Campo Vallerosa 2021
  • Fattoria San Lorenzo Marche Igt Bianco Campo delle Oche 2020
  • La Calcinara Rosso Cònero Doc Il Cacciatore di Sogni 2022
  • Le Caniette Rosso Piceno Doc Superiore Morellone 2020
  • Mancinelli Stefano Marche Igt Rosso Passito Re Sole 2016
  • Marcelli Clara Marche Igt Bianco Marke 2021
  • Mirizzi Gianluca Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore Ergo 2022
  • Monacesca Verdicchio di Matelica Riserva Docg Mirum 2022
  • Montecappone Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico Utopia 2020
  • Oasi degli Angeli Marche Igt Rosso Kupra 2021
  • Oasi degli Angeli Marche Igt Rosso Kurni 2022
  • Pantaleone Falerio Doc Pecorino Onirocep 2023
  • Pievalta Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico San Paolo 2021
  • Podere Sabbioni Colli Maceratesi Doc Ribona della Famiglia 2022
  • Santa Barbara Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore Stefano Antonucci 2022
  • Sartarelli Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico Milletta 2022
  • Tenuta di Tavignano Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico Misco Riserva 2020
  • Tenute Pieralisi/Monte Schiavo Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico Le Giuncare 2021
  • Tenute San Sisto Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico San Sisto 2021
  • Umani Ronchi Cònero Docg Riserva Campo San Giorgio 2020
  • Valter Mattoni Marche Igt Rosso Arshura 2021
  • Valter Mattoni Marche Igt Sangiovese CoseCose 2023
  • Velenosi Vini Rosso Piceno Doc Superiore Roggio del Filare 2021
  • Villa Bucci Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico Villa Bucci 2021

martedì 22 ottobre 2024

Via libera alle UGA in Alto Adige Doc

La zona di produzione della Denominazione d'Origine Controllata "Alto Adige" o "Sudtirol", istituita nel 1975, si trova all'interno della provincia di Bolzano ed è delimitata nella parte superiore dal percorso del fiume Adige e in quella inferiore dalla Valle Isarco.
La collocazione vigneti va da circa 220 metri sul livello dal mare, fino ad oltre i 1000 metri; sensibili quindi possono essere le differenze pedoclimatiche e di terroir, per salvaguardare le quali furono istituite ben 6 sottozone (Valle Isarco, Santa Maddalena, Terlano, Merano, Val Venosta, Colli di Bolzano).
L'istituzione delle UGA (Unità Geografiche Aggiuntive all'interno di una Denominazione d'Origine) di questi ultimi giorni, rappresenta quindi un ulteriore sviluppo nel percorso identitario iniziato anni or sono.
Grazie al riconoscimento da parte del Ministero dell’Agricoltura (MASAF), la zonazione in Alto Adige ottiene, da oggi, uno status giuridico speciale.
Tale zonazione si prefigge di circoscrivere aree omogenee, individuarne i vitigni ottimali, inoltre di fissare limiti alla quantità di raccolto, con l'obiettivo ultimo di assicurare qualità e di garantire il consumatore sulla provenienza del vino e sull'individuazione dei vigneti.
Di conseguenza la specifica zona, per esempio Gries, Mazon, Eppan Berg o Brenntal per citare solo alcune delle 86 ufficialmente riconosciute, potrà in futuro essere indicata in etichetta come “Unità Geografica Aggiuntiva” (UGA) al fianco della denominazione “Alto Adige Doc”.
Si tratta della conclusione definitiva di un impegnativo iter di approvazione avviato dal Consorzio Vini Alto Adige già diversi anni fa.
Nelle varie località vinicole sono state formate commissioni composte da agronomi, enologi, viticoltori, produttori ed esperti di storia della viticoltura”, afferma il presidente del Consorzio Vini Alto Adige nonché presidente della Cantina Kurtatsch Andreas Kofler “A loro è stato assegnato il compito di suddividere le varie zone e decidere quali fossero i vitigni più adatti alle varie parcelle”.
Una suddivisione complessa
Alla base del concetto di zonazione c’è la consapevolezza che la qualità delle uve e del vino è condizionata innanzitutto dal terroir e dal microclima, oltre che dall’altitudine, dalla pendenza del terreno, dall’irraggiamento solare, dalle correnti ascensionali calde, dalla circolazione dell’aria e dalle precipitazioni.
Di conseguenza, per definire delle zone omogenee, sono stati valutati dati relativi al microclima, all’irraggiamento solare, all’ombreggiatura, all’altitudine e alle peculiarità del terreno.
Abbiamo attribuito enorme importanza anche al legame che queste zone hanno con la storia. Grazie al Catasto Teresiano della metà del XVIII secolo siamo stati in grado di risalire ai nomi storicamente attribuiti alle zone di coltivazione”, sottolinea il vicepresidente del Consorzio Vini Alto Adige nonché titolare della Tenuta J. Hofstätter di Termeno Martin Foradori.
Definiti i vitigni e ridotte le quantità
Oltre alla zonazione geografica del territorio della Doc Alto Adige, sono stati definiti anche i vitigni più adatti alle singole parcelle: “È importante precisare che il viticoltore potrà comunque continuare a coltivare, anche nelle Uga definite, i vitigni ammessi in Alto Adige”, spiega Eduard Bernhart, direttore del Consorzio Vini Alto Adige “Tuttavia, a poter essere identificati come vini da unità geografica aggiuntiva, saranno solo quelli prodotti da varietà selezionate dagli esperti. A seconda della Uga, possono anche esserci fino a cinque vitigni diversi, ma ci sono Uga per le quali sono stati selezionati solo uno o due vitigni”, precisa Bernhart.
Con una riduzione della quantità del 25% rispetto alla quantità ammessa per la Doc Alto Adige, ci assicuriamo anche che la qualità di questi speciali vini subisca un ulteriore incremento”, afferma Andreas Kofler.
E Martin Foradori aggiunge: “Il nostro obiettivo è portare nella bottiglia le speciali caratteristiche delle diverse zone. ‘Terroir’ non deve essere solo un concetto per il marketing, ma deve essere riconoscibile anche nel bicchiere”.
Un aiuto al consumatore finale
Un’ulteriore novità è rappresentata dal pittogramma specificamente realizzato dal Consorzio Vini Alto Adige. In etichetta, oltre all’indicazione della zona, il produttore è tenuto a riportare anche questo pittogramma. In questo modo, in futuro, consumatrici e consumatori avranno la possibilità di distinguere questi vini dal resto dell’offerta vinicola.
Andreas Kofler conclude delineando anche la visione perseguita dal settore vitivinicolo altoatesino con questa zonazione: “Se – come già avvenuto per i modelli adottati da altre famose zone vinicole – il nostro progetto riuscirà ad affermarsi, queste zone potranno diventare sinonimo di grandi vini, unici e inconfondibili”.

giovedì 17 ottobre 2024

Vini rossi del Fermano, degustazione guidata

Nell'ambito dell'edizione 2024 di "Di Uva in Vino" svoltasi domenica 13 ottobre in Piazza del Popolo a Fermo, manifestazione che da una decina d'anni celebra la vendemmia nell'areale Fermano, degustazione guidata a cura dei sommeliers di Ais Marche di vini rossi locali.
Quattro vini ottenuti da uve a bacca rossa tra le più diffuse nel territorio Fermano, Montepulciano, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, vinificate in purezza oppure in blend, ma anche da uve meno diffuse come Syrah e Cagnina.
Abbiamo verificato risultati differenti, non solo per effetto della composizione varietale, ma anche per progetto, per scelte enologiche, per utilizzo di materiali specifici in fase d'affinamento (acciaio, rovere grande o piccolo, anfora), per età.
Marche Rosso Igt 2022 Morhus (edition one)
Luci di Mezzo
Da uve 80% Cabernet Sauvignon e 20% Montepulciano, vinificato in acciaio con criomacerazione e maturazione di circa 8 mesi prima dell'imbottigliamento, appare rosso rubino limpido, non particolarmente carico.
Impronta floreale e fruttata, rosa e ciliegia, frutti di bosco, leggera pepatura, vinoso.
Vino fresco e immediato, da abbinare su primi piatti, salumi, formaggi non stagionati, paccheri ai tre pomodori.
Marche Rosso Igt 2021 Testamozza
Castrum Morisci
Etichetta modificata nella composizione varietale, non più da uve Sangiovese come le annate precedenti, ma da uve Syrah e Cagnina (sinonimo di Terrano); un binomio che appare al momento vincente, dove Cagnina dà struttura e arrotonda Syrah, quindi suscettibile di ulteriori sviluppi in prospettiva.
Fermentazione in anfore di terracotta, successiva maturazione sempre in anfora, con sosta sulle fecce fini di circa 6 mesi.
Il vino appare rosso rubino carico.
Cremosità vanigliata, frutto maturo, lamponi, confettura di more, ma anche spezie, liquirizia, macchia mediterranea, caratterizzano il profilo organolettico.
Corposo e persistente al palato.
Quadro complesso, ben bilanciato, dotato di una certa avvolgenza e morbidezza, prodotte da tenore alcolico e microssigenazione in anfora, imperniato quindi sui caratteri secondari sviluppati in fermentazione.
In abbinamento su coniglio arrosto, stinco di maiale al forno, pappardelle al sugo di papera.
Marche Rosso Igt 2020 Furnace
La Pila
Ottenuto da uve Montepulciano, matura due anni in barriques di secondo e terzo passaggio, permane in serbatoi di acciaio per ulteriori sei mesi, affina qualche altro mese in bottiglia.
Appare rosso rubino carico, tendente al porpora.
La sovraestrazione in vinificazione determina il colore, la grande struttura e la complessità.
Procedono impetuosi il frutto nero maturo e la prugna in confettura, speziature varie, note smaltate e vanigliate, chiodo di garofano, toni balsamici mentolati e iodati, grafite e cacao.
Potente al palato, sapido e tannico, quasi respingente, trova però adeguato contrappunto nel frutto nero maturo e nella vaniglia del legno piccolo.
Vino da brasati, spezzatino d'agnello in umido.
Rosso Piceno Doc 2018 Granarijs
Rio Maggio
Anche per questo vino, così come per il precedente, s'inverte la direzione di marcia consueta, che va da vino a degustatore; questo tipo di vini, austeri, complicati, sovraestratti, oppure con qualche anno sulle spalle, tendono a non attrarre a sè, a volte si isolano nella loro riservatezza, arrivano persino ad essere respingenti e per potersi concedere esigono un interlocutore interessato.
Ottenuto da uve Montepulciano 70% e Sangiovese 30%, fermentato in acciaio con rimontaggi, maturato circa 14 mesi in barriques e successivo affinamento di 6-8 mesi in bottiglia.
Alla vista il rosso rubino tende a spegnersi sul granato, con ancor più evidenza sull'unghia, rivelando lo stato evolutivo.
Al naso sviluppa sentori terziari, dovuti all'invecchiamento, note empireumatiche, tostate e speziate, sottobosco e torrefazione, che fanno tendere anche questa fase verso l'evoluto; trova in ogni caso beneficio da prolungata ossigenazione.
In bocca la concentrazione fruttata e selvatica del blend torna protagonista, torna l'irruenza, l'ampiezza, la profondità, il frutto nero è stramaturo, oserei dire carnoso, emerge il tratto varietale, la marasca sotto spirito, ma anche il frutto asciutto, la carruba secca disidratata, nonchè tostatura e goudron a rifinire.
La sovraestrazione glicerica e il passaggio in rovere piccolo, ricalibrano l'avvolgenza, riescono ad arrotondare, almeno in parte, il tannino galoppante, vigoroso.
Vino complesso, di grande struttura e persistenza, da abbinare su cacciagione, pappardelle al ragù di cinghiale, preferibilmente su pietanze a tendenza grassa o succulenta.
Un'annata che a mio parere avrebbe i requisiti per varcare in pompa magna la soglia dell'eccellenza, ma penalizzata, a mio modo di vedere, dalla sopra descritta discrasia tra fase olfattiva e gustativa.

lunedì 14 ottobre 2024

Vini rosati made in Marche, Fermano area

Nell'ambito dell'edizione 2024 di "Di Uva in Vino" svoltasi domenica 13 ottobre in Piazza del Popolo a Fermo, manifestazione che da una decina d'anni celebra la vendemmia nell'areale Fermano, degustazione guidata a cura dei sommeliers di Ais Marche di vini rosati locali.
Cinque declinazioni di rosato, diverse per tipologia di vino, per varietà di uva, per cromatismi.
A proposito di quest'ultimo aspetto, occorre precisare che la nuova scheda analitico descrittiva Ais in vigore da qualche mese, prevede tra l'altro ben cinque categorie di rosati (fiori di pesco, ramato, salmone, corallo, peonia) in tonalità di rosa crescente, dalla più tenue alla più carica; tale nuova classificazione ha sostituito quella tradizionale (rosa tenue, rosa cerasuolo, rosa chiaretto).
Colle Monteverde Rosè Brut 2022 Uvè
Terrapremiata
Ottenuto da uve Pinot Nero 80% e Chardonnay 20%.
Metodo Charmat Martinotti lungo, 8-9 mesi in autoclave prima dell'imbottigliamento, appare rosa tenue (fiori di pesco nella nuova classificazione).
Fine perlage, piuttosto persistente.
Vino spumante delicato, su accenni di lieviti e croissant, toni floreali e fruttati, glicine e lampone, piccoli frutti rossi, fragoline.
Scorrevole al palato, setoso, elegante.
Vino d'entrèe.
Marche Igt Rosato 2022 Trecentoventisei
Castrum Morisci
Trecentoventisei identifica la parcella di vigneto da cui provengono le uve.
Ottenuto da uve Sangiovese, vinificato in acciaio, appare di colore quasi ramato.
La freschezza non particolarmente marcata al palato, rivela una tendenza all'evoluto; appaiono note cremose, pasticceria, frutto rosso e nero, note vegetali d'erbette aromatiche.
Marche Igt Rosato 2023 Prima Rosa
Cantina Di Ruscio
Ottenuto da uve Sangiovese 80% e Montepulciano 20%, rientra nella categoria rosa corallo, in subordine rosa quarzo brillante, oppure rosa cerasuolo così come previsto dalla classificazione tradizionale.
Giusto equilibrio tra freschezze e dolcezze; frutti di bosco appena colti ed erbette aromatiche, more e fragole, ritorni floreali di rosa e violetta, rosmarino.
Un rosato che non sorprende, che non innova, viceversa pare proiettato su percorsi a ritroso, alla ricerca di radici perdute: non tradisce le aspettative, iconografico.
Marche Igt Rosato 2022 Primavera
Vigneti Santa Liberata
Ottenuto da uve prevalentemente Montepulciano, con saldo Ciliegiolo, vinificato in cemento con sosta di una notte sulle bucce, appare di colore ambrato piuttosto carico, tendente all'orange, quindi difficilmente inglobabile nella classificazione di colore recentemente dismessa.
Un rosato che può sorprendere, inaspettato, non solo per colore, ma anche per caratteristiche organolettiche, certamente con doti limitate d'allungo, così come è di prassi per la tipologia, ma con buon corpo, carattere, discreta complessità; troviamo dolcezze fruttate, giuggiole e fico rosso, alternate a tonalità acidule e vegetali, anice e pompelmo.
Da osare non solo come vino d'entrèe, ma anche su primi piatti, tagliatelle al ragù di carne o al pomodoro.
Marche Igt Rosato 2023 Petalus
Villa Manù
Ottenuto da uve Merlot, vinificato in acciaio con sosta sulle bucce di 10-12 ore, appare rosa cerasuolo carico seguendo la classificazione dismessa, corallo cerasuolo o di color ciliegia in quella vigente.
Fragrante di frutto e acidico, frutti di bosco, more e ciliegie, sfumato d'agrume e di spezie.
Abbastanza aggressivo al palato, come fosse ancora alla ricerca di un bilanciamento ideale, di un proprio centro di gravità; ciononostante sollecita salivazione e invita al nuovo sorso.
In abbinamento su piatti con componente grassa, salumi e formaggi.
Annata 2022 pluripremiata, in tasting d'archivio:

venerdì 11 ottobre 2024

Slow Wine 2025, Marche

La guida Slow Wine 2025 di Slow Food editore, sarà in edicola e libreria tra ottobre e novembre 2024.
Così come avviene ogni anno, in attesa della presentazione ufficiale della Guida e dell'evento degustazione in programma il 19 ottobre 2024 dalle 14 alle 20 presso Superstudio Maxi in via Moncucco 35 a Milano, Slow Wine comunica le anticipazioni dei vini premiati, regione per regione.
Lista vini premiati della regione Marche
La lista comprende Top Wine (valore assoluto), Vino Slow (riconducibilità a vitigno e territorio), Moneta (favorevole rapporto qualità/prezzo)
  • Campo delle Oche Integrale 2018, Fattoria San Lorenzo TW-VS
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. Kochlos 2022, Edoardo Dottori TW-VS
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. Lauro 2021, Poderi Mattioli TW-VS
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. Passolento 2021, La Marca di San Michele TW-VS
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. Rincrocca 2021, La Staffa TW-VS
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. San Michele 21 Massaccese 2021, Ca' Liptra TW-VS
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. San Paolo 2021, Pievalta TW-VS
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. Selezione Cimarelli 2022, Cimarelli TW-VS
  • Cinabro 2020, Le Caniette TW
  • Conero Ris. Sassi Neri 2020, Fattoria Le Terrazze TW
  • Contrada Contro 2022, Contrada Contro TW-VS
  • Falerio Pecorino Al Montenero 2022, Qunti TW-VS
  • Falerio Pecorino Onirocep 2023, Pantaleone TW-VS
  • Isra 2021, Maria Letizia Allevi TW
  • Kurni 2022, Oasi degli Angeli TW
  • Offida Pecorino Artemisia 2023, Tenuta Spinelli TW-VS-M
  • Offida Pecorino Campo di Marte 2023, De Angelis TW-M
  • Offida Pecorino Fiobbo 2022, Aurora TW-VS-M
  • Offida Rosso Lupo del Ciafone 2020, San Filippo TW-VS-M
  • Regina del Bosco 2021, Fattoria Dezi TW-VS
  • Rosso Piceno Sup. 2021, Numa TW-VS-M
  • Serrapetrona Estella 2021, Fattoria Duri TW-VS-M
  • Skiants 2022, Fattoria Villa Ligi TW-VS
  • Trebbien 2022, Valter Mattoni TW
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Le Vaglie 2023, Santa Barbara TW-M
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Andrea Felici 2023, Andrea Felici TW-VS-M
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Arsicci 2023, Fattoria Nanni TW-VS-M
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Bucci 2023, Villa Bucci TW-VS
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Cuprese 2022, Colonnara TW-VS-M
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Historical 2019, Umani Ronchi TW
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Insieme 2023, Terralibera TW-VS-M
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Jano 2023, Colle Jano TW-VS-M
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. L'Insolito 2022, Vicari TW-M
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. San Nicolò 2023, Campanelli TW-VS-M
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Versiano 2023, Vignamato TW-VS-M
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Vigneto del Balluccio 2022, Tenuta dell'Ugolino TW-VS-M
  • Verdicchio di Matelica Collestefano 2023, Collestefano TW-VS-M
  • Verdicchio di Matelica Gegè 2021, Cavalieri TW-VS-M
  • Verdicchio di Matelica Ris. Senex 2018, Bisci TW-VS
  • Verdicchio di Matelica Tenuta Grimaldi 2023, Tenuta Grimaldi TW-VS-M
  • Verdicchio di Matelica Vertis 2022, Borgo Paglianetto TW
  • Verdicchio di Matelica Villa Marilla 2023, Marco Gatti TW-VS-M
Riconoscimenti alle cantine
Chiocciola: valori organolettici, territoriali, ambientali, in sintonia con la filosofia di Slow Food.
Bottiglia: qualità media della produzione dell'anno.
Moneta: favorevole rapporto qualità/prezzo sulla produzione dell'anno.

mercoledì 9 ottobre 2024

Assosommelier organizza corso sommelier a Porto San Giorgio

Assosommelier – Associazione Prowine con riconoscimento giuridico del Presidente della Repubblica n° 70/16 del 30/11/2016, organizza Corso 1° livello Sommelier a Porto San Giorgio.
Undici lezioni a partire da mercoledì 23/10/2024 fino a mercoledì 08/01/2025.
Orario corso: dalle 20.30 alle 22.30.
Sede: Hotel Il Timone – Via J. F. Kennedy, 85 – 63822 Porto San Giorgio (Fm).
Corso riservato ai soci Assosommelier.
Quota di partecipazione al corso € 400 + quota di primo tesseramento € 70.
Programma del Primo Livello Corso Sommelier a Porto San Giorgio:
- Mercoledì 23/10/2024
1. Storia della viticoltura dalle origini ai giorni nostri
- Mercoledì 30/10/2024
2. La vigna – produzione delle uve
- Mercoledì 06/11/2024
3. La cantina – Produzione e componenti del vino
- Sabato mattina 09/11/2024
4. Visita didattica a una azienda vitivinicola
- Mercoledì 13/11/2024
5. Esame visivo ed esame olfattivo del vino
- Mercoledì 20/11/2024
6. Esame gustativo del vino – scheda descrittiva e scheda punteggio
- Mercoledì 27/11/2024
7. Vini spumanti
- Mercoledì 04/12/2024
8. Vini passiti, Vini liquorosi, muffati e Icewine
- Mercoledì 11/12/2024
9. Il servizio del vino e le funzioni del sommelier
- Mercoledì 18/12/2024
10. La piramide qualitativa, la legislazione del vino
- Mercoledì 08/01/2025
11. Studio e degustazione dei principali Vitigni Internazionali
materiale didattico
Ulteriori informazioni
Contatti
mail: corsi@assosommelier.it
Tel. SMS o WhatsApp: 392 045 8249

martedì 8 ottobre 2024

Cinque Grappoli Bibenda 2025, Marche

Guida vini Bibenda a cura di FIS (Fondazione Italiana Sommelier).
L'edizione 2025 ha conferito il massimo riconoscimento "Cinque Grappoli" a 745 vini con valutazione a punteggio pari o superiore a 91/100.
Lista vini premiati della regione Marche
  • Amato 2019 VIGNAMATO
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ammazzaconte Riserva 2022 BUSCARETO
  • Castelli di Jesi Verdicchio Classico Plenio Riserva 2022 UMANI RONCHI
  • Castelli di Jesi Verdicchio Classico Rincrocca Riserva 2021 LA STAFFA
  • Castelli di Jesi Verdicchio Classico Salmariano Riserva 2021 MAROTTI CAMPI
  • Castelli di Jesi Verdicchio Classico Villa Bucci Riserva 2021 BUCCI
  • Colli Maceratesi Ribona Asola 2020 CANTINE FONTEZOPPA
  • Conero Sassi Neri Riserva 2020 FATTORIA LE TERRAZZE
  • Falerio Pecorino Onirocep 2023 PANTALEONE
  • Il Pollenza 2021 IL POLLENZA
  • Kurni 2022 OASI DEGLI ANGELI
  • Lacrima di Morro d'Alba Passito Re Sole 2016 STEFANO MANCINELLI
  • Offida Pecorino Donna Orgilla 2023 AGRICOLA FIORANO
  • Offida Rosso Anghelos 2021 TENUTA DE ANGELIS
  • Offida Rosso Ludi 2021 VELENOSI
  • Regina del Bosco R. quarantottomesi 2017 FATTORIA DEZI
  • Rosso Piceno Il Maschio da Monte 2022 SANTA BARBARA
  • Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2021 VELENOSI
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Balciana Riserva 2022 SARTARELLI
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Brut Ubaldo Rosi Riserva 2017 COLONNARA
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Gaiospino Riserva 2022 FATTORIA CORONCINO
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva 2020 MANCINI
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Due Stille 2021 CIMARELLI
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Ergo 2022 MONTECAPPONE
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Moss Blanc 2021 SANTA BARBARA
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Podium 2021 GAROFOLI
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore San Michele 2022 VALLEROSA BONCI
  • Verdicchio di Matelica Cambrugiano Riserva 2021 BELISARIO
  • Verdicchio di Matelica Mirum Riserva 2022 FATTORIA LA MONACESCA

lunedì 7 ottobre 2024

Di Uva in Vino 2024, Fermo

Di Uva in Vino è la manifestazione che da una decina d'anni celebra la vendemmia in regione Marche.
Domenica 13 ottobre 2024 in Piazza del Popolo a Fermo.
Organizzazione a cura dell'Assessorato al Commercio del Comune di Fermo, con la collaborazione di Ais Marche e dell'Associazione Culturale "Di Arte in Vino" di Sant'Elpidio a Mare (Fm).
Programma
- Apertura banchi d'assaggio dalle ore 15.00 delle 13 cantine marchigiane partecipanti:
LUCI DI MEZZO, LUMAVITE, TERRA FAGETO, SANTA LIBERATA, CONTI MARIA, ORTENZI, RIO MAGGIO, VILLA MANU, LA PILA, BASTIANELLI, DI RUSCIO CANTINA DEI POETI, CASTRUM MORISCI, TERRA PREMIATA
(selezione a cura dell'Associazione Culturale Di Arte in Vino)
- Aperitivo a cura della Contrada San Martino
- Degustazioni guidate a cura di Ais Marche delegazione di Fermo
ore 11.30 Le Marche in giallo
ore 16.00 Le Marche in rosa
ore 18.00 Le Marche in rosso
Prenotazione obbligatoria (posti limitati) tel. 349.8742151
Rievocazione storica della pigiatura dalle ore 17.00.
Suoni e canti della tradizione popolare a cura della Pro Loco di Ortezzano e del Gruppo Ortensia.
Animazione per bambini con Il Grillo Parlante.
Edizione 2023
You Tube channel:
Di Uva in Vino 2023 a Fermo

martedì 1 ottobre 2024

Tre Bicchieri 2025 Gambero Rosso, regione Marche

La Guida Vini d'Italia 2025 del Gambero Rosso sarà in edicola e libreria tra ottobre e novembre 2024.
Così come avviene ogni anno, in attesa dell'uscita ufficiale della Guida e dell'evento degustazione con alcune delle etichette premiate con il massimo riconoscimento i "Tre Bicchieri" previsto per il 13 ottobre 2024 a Roma ore 16.00-20.00 presso Palazzo delle Esposizioni - Via Nazionale 194, Gambero Rosso comunica le anticipazioni dei vini premiati con i Tre Bicchieri, regione per regione.
Lista Tre Bicchieri 2025 delle Marche
  • Bianchello del Metauro Sup. Chiaraluce 2022 Crespaia
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Ambrosia Ris. 2021 Vignamato
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Franz Ris. 2021 Tenuta di Frà
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Kochlos Ris. 2022 Edoardo Dottori
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Lauro Ris. 2021 Poderi Mattioli
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Origini Ris. 2022 Fattoria Nannì
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Rincrocca Ris. 2021 La Staffa
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. San Paolo Ris. 2021 Pievalta
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Selezione Cimarelli Ris. 2022 Cimarelli
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Villa Bucci Ris. 2021 Bucci
  • Conero Sassi Neri Ris. 2020 Fattoria Le Terrazze
  • Falerio Pecorino Al MonteNero 2022 Quntì
  • Falerio Pecorino Onirocep 2023 Pantaleone
  • Kurni 2022 Oasi degli Angeli
  • Offida Pecorino Artemisia 2023 Tenuta Spinelli
  • Piceno Sup. 2020 La Valle del Sole
  • Piceno Sup. Morellone 2020 Le Caniette
  • Rosso Piceno Sup. Roggio del Filare 2021 Velenosi
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. V. V. Historical 2019 Umani Ronchi
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Vign. del Balluccio 2022 Tenuta dell'Ugolino
  • Verdicchio di Matelica Cambrugiano Ris. 2021 Belisario
  • Verdicchio di Matelica Senex Ris. 2018 Bisci
  • Verdicchio di Matelica Vertis 2022 Borgo Paglianetto
  • Vignagiulia Rosso 2019 Emanuele Dianetti
Commento a cura di Gambero Rosso
La viticoltura marchigiana. Le note negative
Già lo scorso anno parlavamo di rischi concreti per la viticoltura marchigiana: l’annata 2023 flagellata dalla peronospora ha effettivamente inciso non poco nelle scelte aziendali. C’è chi si è limitato a vinificare quel poco che aveva, chi si è rivolto al mercato delle uve, i più colpiti hanno rinunciato a produrre e si son rassegnati a saltare l’annata, avendo già in casa la buona quantità prodotta nel 2022 e confidando nella vendemmia 2024 che, a fine agosto, si prevede proficua nonostante un’estate siccitosa, arrivata con le riserve idriche al minimo dopo un inverno e una primavera avare di neve e piogge. Ai timori per il rallentamento del mercato mondiale si è poi aggiunta l’implosione di Terre Cortesi Moncaro. La più grande cooperativa marchigiana, attiva sui principali quadranti produttivi regionali, all’inizio del 2024 è entrata in una spirale di crisi economica e dirigenziale dagli esiti imprevedibili e che di certo avrà effetti negativi per tutto il comparto. Uno scenario talmente preoccupante da far muovere le istituzioni al più alto livello. La speranza è quella di una rapida soluzione che possa dare respiro a centinaia di soci e risollevare il destino di migliaia di ettari di vigneti specializzati.
La viticoltura marchigiana. Le note positive
Ora però passiamo alle belle notizie. La trama di aziende che compongono la tela marchigiana sembra reggere: le dimensioni spesso contenute, il forte impegno familiare e la naturale propensione della cultura campagnola locale nell’evitare sprechi ed eccessi danno forza e affidabilità. Tutto ciò si riflette in una qualità crescente, seppur a piccoli passi. Va in questa direzione il massimo riconoscimento a un Bianchello del Metauro, storica Doc che copre tanti vigneti in provincia di Pesaro.
Tre Bicchieri 2025 delle Marche. Le new entry
Salutiamo il debutto nel club dei Tre Bicchieri per le aziende Edoardo Dottori e Cimarelli su Jesi e de La Valle del Sole e Quinto “Quntì” Alfonsi nel Piceno. A questi si aggiunge il ritorno a livelli stratosferici di due vini: il Verdicchio Origini Riserva di Fattoria Nannì e il Kurni di Oasi degli Angeli.

sabato 21 settembre 2024

Viaggio nei profumi e nei sapori del vino, a cura di Terredivini

Un viaggio nei profumi e nei sapori del vino
🔶Hai mai sentito parlare di sentori di frutta rossa, di note speziate o di retrogusto minerale?
Questi termini, apparentemente complessi, servono a descrivere la complessità e la ricchezza di un vino.
Scopriamo insieme cosa si nasconde dietro questi termini.
Gli aromi del vino: un mondo da scoprire
🔶Gli aromi di un vino possono essere suddivisi in tre categorie principali:
🔹Primari: derivano direttamente dall'uva e si ritrovano in vini giovani. Possono essere fruttati (mela, pera, pesca, frutti rossi, agrumi), floreali (rosa, violetta, sambuco) o vegetali (erba tagliata, foglia di pomodoro).
🔹 Secondari: si sviluppano durante la fermentazione e possono essere fruttati (marmellata, confettura), speziati (vaniglia, cannella, chiodo di garofano) o tostati (pane tostato, biscotto).
🔹 Terziari: si formano durante l'invecchiamento e sono tipici dei vini più maturi. Possono essere terrosi (terra bagnata, funghi), animali (cuoio, pelle, tabacco) o balsamici (mentolo, eucalipto).
I sapori del vino: un equilibrio perfetto
🔶 Oltre agli aromi, il gusto del vino è influenzato da altri elementi:
🔹Acidità: conferisce freschezza e vivacità al vino.
🔹Tannini: donano struttura e astringenza, soprattutto nei rossi.
🔹Alcol: contribuisce al corpo e al calore del vino.
🔹Glicerina: conferisce morbidezza e consistenza.
🔹Zuccheri residui: rendono il vino più dolce.
🔹Salinità: conferisce una sensazione minerale e sapida.
Il retrogusto: la persistenza del piacere
🔶Il retrogusto è la sensazione che rimane in bocca dopo aver deglutito il vino. Può essere breve o lungo, piacevole o sgradevole. Un buon retrogusto è sintomo di un vino di qualità.
Come descrivere un vino?
🔶Descrivere un vino è come dipingere un quadro. È importante usare un linguaggio preciso e evocativo, evitando termini troppo tecnici. Alcuni esempi di descrizioni:
🔹Vino rosso: "Rubino intenso, con profumi di frutta rossa matura, spezie dolci e un tocco di vaniglia. Al palato è caldo, tannico, con un lungo retrogusto di liquirizia."
🔹Vino bianco: "Giallo paglierino con riflessi verdolini, al naso sentori di fiori bianchi, pesca bianca e un tocco di salvia. In bocca è fresco, minerale, con una piacevole acidità."
Un mondo da esplorare
🔶Il mondo del vino è vastissimo e in continua evoluzione. Ogni vino è unico e ha una storia da raccontare. Speriamo che queste prime indicazioni ti aiutino ad avvicinarti a questo affascinante universo.
Terredivini di Marcoaldi Barbara
+39 0734 841687
info@terredivini.wine
http://www.terredivini.wine/
Punti vendita
🔹 Via Garda, 1
63813 Monte Urano (Fm)
Tel. 0734 841687
🔹 Borgo Fratelli Rosselli, 228
63822 Porto San Giorgio (Fm)
Tel. 0734 277337

giovedì 19 settembre 2024

Divina Harmonia 2024, Monte San Pietrangeli

3^ edizione di Divina Harmonia 🍷 a Monte San Pietrangeli (Fm) il 28 settembre 2024.
Save the date!
Mostra mercato e degustazione vini di una quindicina di cantine marchigiane, tra i vicoli illuminati del paese con musica dal vivo, bancarelle artigianali e stand gastronomici.
Vi aspettiamo numerosi!
*Cantine partecipanti*
Bastianelli
Podere Sabbioni
La Pila
Andrea Giorgetti
Il Lorese
Dante Duri
Dianetti Vini
Le Vigne di Franca
Tempere
Guglielmini
Germogli
Luci di Mezzo
Cantina Marzialetti
Cantina Volverino
Az. Agricola Tombetò e Il Pozzo dei Giganti
*Prezzi percorso degustazione*
7 ticket Calici degustazione, con calice e pettorina: € 20
5 ticket Calici degustazione: € 15
1 ticket Calici degustazione, con calice e pettorina € 5
*Servizio navetta parcheggi*
dal campo sportivo al centro storico
attivo dalle 17:00 alle 00:00
parcheggi campo sportivo: https://maps.app.goo.gl/K7VWDq4jRMaKxUjd6
*Band musicale*
After Eight Band
*Food* dislocati per il centro storico:
Taglieri salumi e formaggi: Proloco Monte San Pietrangeli
Primi piatti: Hotel Pina
Olive e Fritture: La pasta di Maria Teresa
Carne e Grill: Let'smEat food truck
Pesce: R&S Street Food food truck
Crescia e panini: Alimentari Casali
Saranno presenti anche bancarelle artigianali e artistiche.
L'Eco Gentile, Betty's creations, Le Kikke di Laura, Pamela Morresi
...programma in aggiornamento...
*Sede*
63815 Monte San Pietrangeli (Fm), Piazza Umberto I, 14,
Ingresso gratuito dalle ore 17:00
Divina Harmonia 2023 a Monte San Pietrangeli
You Tube channel:

martedì 17 settembre 2024

Marche vendemmia 2024, a cura di Enocentro Fermano

Dalle Marche del vino ogni anno si aspettano grandi vini, ma i nostri vignaioli negli ultimi anni hanno dovuto fare i conti anche con un clima decisamente altalenante.
Dopo la pausa fresca, ma negativa dell’anno scorso, che ha favorito lo sviluppo della peronospora provocando a fine vendemmia un calo del 40%, siamo tornati con la vendemmia 2024 alle tendenze torride delle ultimi anni.
Il 2024 ha battuto tutti i record portando l’inizio della raccolta delle basi spumante ai primi di agosto.
Una vendemmia mai così precoce, avviata quasi 20 giorni prima della media, con una produzione che farà registrare un +20%, rispetto al 2023.
Età ed esposizione influiscono sempre di più:
- vigneti più longevi, esposti a Nord e in zone fresche, andranno incontro ad un’ottima vendemmia
- quelli più giovani, posti in zone assolate e con terreni calcarei, risentiranno di più dello stress termico e produrranno meno.
Le alte temperature di questa estate torrida hanno stressato le uve e la resa sarà inferiore alla norma ma, una buona escursione termica e le piogge di questi giorni, contribuiranno a garantire una buona annata.
Insomma, anche questa vendemmia sarà per i viticoltori delle Marche una sfida, certamente climatica, ma anche economica, verso mercati locali ed esteri.
Una cosa è certa, assaggiando con attenzione i nostri vini si percepisce la passione ed il lavoro dei produttori.
(fonte: Paolo Mazzoni - Enocentro Fermano)

mercoledì 4 settembre 2024

Eroico Rosso 2024, festival del vino Sforzato di Valtellina

Eroico Rosso - Sforzato Wine Festival a Tirano in provincia di Sondrio, da venerdì 13 a sabato 14 settembre 2024.
10^ edizione.
A Tirano il piacere di vivere si celebra con Eroico Rosso, il festival dedicato al più famoso dei vini della Valtellina che sposa enologia e gastronomia con cultura e paesaggio.
29 fra le più importanti cantine vinicole produttrici di Sforzato fanno degustare i loro nobili vini nelle prestigiose corti, nei chiostri e nei giardini degli storici palazzi tiranesi.
Musica, arte, itinerari fra gli straordinari terrazzamenti, visite guidate, degustazioni in vigna e altre sorprese accolgono tutti coloro che ricercano gli aromi divini, i sapori e la cultura di un territorio unico ed eroico.
Degustazioni di Sforzato di Valtellina Docg:
VENERDÌ 13: dalle ore 20:00 alle 24:00
SABATO 14: dalle ore 18:00 alle 24:00
Carnet 3 calici € 18
Carnet 5 calici € 25
Carnet 10 calici con 2 bicchieri € 45
Info, programma, biglietti, cantine partecipanti:
https://www.eroicorosso.it/
Contatti:
Infopoint Tirano
Piazza delle Stazioni 18
23037 Tirano (So) - Italy
Tf. +39 0342 706066
Mail. info@eroicorosso.it - info@valtellinaturismo.com 
Web. https://tirano-mediavaltellina.it/

lunedì 2 settembre 2024

Falerio Doc prospettive

Venerdì 26 luglio 2024 nel corso della 20^ edizione di "aMare il Falerio" a cura di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo e Ais Marche con la collaborazione del Comune di Porto Sant'Elpidio (Fm), convegno celebrativo del ventennale della manifestazione, dal titolo "20 anni di Falerio".
I relatori hanno aperto un focus sulle prospettive della Denominazione d'Origine Controllata "Falerio", in particolar modo soffermandosi sul legame antico con il territorio e sul tratto identitario inteso come volano di sviluppo dell'economia locale.
Gli interventi acuti dei relatori, non potevano che sollecitarmi qualche riflessione, che qui vado ad esporre.
Sul Falerio si potrebbe aprire un ampio e interessante dibattito.
Per la verità, il sottoscritto da parecchio tempo, parlo di anni, cerca di sensibilizzare produttori e addetti ai lavori sull'importanza di avere un tratto identitario vinicolo ben definito e riconoscibile.
Iniziative promozionali come quella di Porto Sant'Elpidio, di cui abbiamo celebrato il ventennale, sono a mio parere benemerite.
Un riferimento identitario vitivinicolo sarebbe in particolar modo utile per l'Agro Fermano, che a mio parere ancora non lo ha, a differenza di altri territori marchigiani come ad esempio quelli riferibili a Bianchello o a Verdicchio o a Rosso Piceno Superiore.
Eppure l'Agro Fermano avrebbe la sua carta da giocare, il suo asso nella manica: il vino Falerio ha una storia millenaria alle spalle, ha un radicamento sul territorio, ha valori enologici.
Il Falerio di oggi, proprio per l'evoluzione enologica, non è come quello del passato, oso dire che, al netto della sua storia millenaria, Falerio è paradossalmente diventato sinonimo di modernità, di contemporaneità.
Gli andamenti di mercato sono ciclici.
Anni fa le produzioni puntavano su sovraestrazioni, su vini poderosi, maestosi; come in una gara di sollevamento pesi, vinceva chi sollevava di più.
Oggi si fa l'esatto opposto, cioè si preferisce togliere, al fine di alleggerire, al fine di adeguarsi a stili di vita nuovi, a diete alimentari salutistiche, al fine di acchiappare millennials.
Il Falerio qua, in un contesto di questo tipo, ci cascherebbe a fagiolo, poichè ha quelle caratteristiche di leggiadrìa e di freschezza che il mercato odierno vuole e persino potrebbe avere ruolo di volano di sviluppo dell'economia locale.
Viceversa rimane all'angolo e nell'anonimato, poichè non è stato a tempo debito valorizzato dagli organismi preposti a promozione e sviluppo della viticoltura locale.
Data la situazione che si è venuta a creare, l'operazione di rivalutazione del Falerio come vino di territorio, risulta purtroppo in grave ritardo, nonostante tutta la buona volontà che ci hanno messo e continuano a metterci Confartigianato Imprese e Ais Marche.
Tale operazione, a dire la verità tutt'altro che semplice, una volta che si decidesse di realizzarla richiederebbe a mio parere tempi medio/lunghi, poichè si tratterebbe innanzitutto d'individuare l'organismo cioè la governance (dentro o anche fuori i Consorzi di Tutela) che si prenderebbe in carico la questione, poi si tratterebbe di elaborare una modalità operativa volta a produrre coesione tra produttori e dare univocità alla parcellizzazione, un brand ad esempio, una strada del vino, una sorta di infrastruttura di base, tangibile, iconica, riconoscibile.
Ciononostante il paradosso sarebbe in ogni caso in agguato dietro l'angolo, poichè se per ipotesi tutti gli obiettivi dovessero essere raggiunti, la tempistica medio-lunga di realizzazione potrebbe non metterli in sincrono con l'andamento dei mercati ciclico di cui parlavo sopra; l'operazione quindi rischierebbe di non sortire effetti positivi dal punto di vista commerciale.
Quest'ultima non voglio dire che sia una mia fuga in avanti, però è anch'essa un'ipotesi plausibile.
post correlato:
info Falerio Doc, english version, italian white wine, live video

mercoledì 21 agosto 2024

Villa Bucci entra nel gruppo Oniverse

Villa Bucci nasce negli anni '30 ad opera della famiglia Bucci, ad Ostra Vetere (An) in regione Marche e a partire dagli anni '70 diventa una delle perle dell'enologia italiana per merito del pioniere e visionario Ampelio Bucci, coadiuvato dall'enologo Giorgio Grai (scomparso nel 2020).
La cantina ha segnato la storia del Verdicchio dei Castelli di Jesi; con le etichette più rappresentative "Castelli di Jesi Verdicchio Classico Riserva Docg" e "Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc" è stata sistematicamente premiata dalla critica italiana, ma anche da quella internazionale, tant'è che la rivista americana Wine Enthusiast nella classifica“100 most exciting wines 2021”, attribuì all’annata 2019 di Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc il primo posto tra i vini bianchi.
In questi ultimi mesi, sempre più frequenti sono stati i rumors su una eventuale cessione dell'attività da parte di Ampelio Bucci alle prese con l'anagrafe delle sue 88 primavere e con un ricambio generazionale difficoltoso.
Tali rumors hanno trovato conferma nel mese di luglio 2024 con l'acquisizione ufficiale dei 25 ettari di vigneto di Verdicchio nella zona Classica e dei 6 ettari di uve rosse (Montepulciano e Sangiovese all'interno della Doc Rosso Piceno), da parte della famiglia Veronesi che alla guida del Gruppo Oniverse (ex Calzedonia, controlla enoteche Signorvino), ha così arricchito il proprio mosaico vinicolo che già comprende La Giuva in Valpolicella, Podere Guardia Grande in Sardegna, Tenimenti Leone nel Lazio e un progetto in fieri in Trentodoc.
"E' un percorso che deve necessariamente evolversi - commenta Ampelio Bucci - per adattarsi al futuro, con tutti i cambiamenti che questo comporta. Abbiamo ceduto la nostra divisione vinicola a uno dei gruppi italiani più dinamici e innovativi in vari ambiti del Made in Italy, dalla moda, all'artigianato industriale con un marchio d’avanguardia nel settore nautico, fino ai settori del cibo e del vino". 
La gestione Veronesi intende procedere in continuità a livello produttivo, ma anche inoculare linfa e strategie nuove in tema di marketing e comunicazione; Ampelio Bucci resterà in azienda come consulente esterno, mentre lo storico staff affiancherà la nuova gestione.

lunedì 29 luglio 2024

aMare il Falerio 2024, risultati concorso

Venerdì 26 luglio 2024 si è svolta in centro città a Porto Sant'Elpidio la 20^ edizione di aMare il Falerio.
La manifestazione celebra il vino Falerio, il vino della tradizione, della quotidianità, il vino che accompagna egregiamente la cucina di mare, la cucina di terra ed è da sempre presente sulle tavole locali.
Il nome Falerio si fa derivare dall'antica città "Faleria Augusta", l'attuale Falerone in provincia di Fermo, nota già ai tempi della Roma Imperiale per la qualità delle produzioni agricole in generale.
Falerio Doc è un blend di trebbiano, passerina, pecorino, con possibilità di percentuali minoritarie di altre uve a bacca bianca consentite in regione Marche.
La denominazione d'origine controllata fu istituita nel 1975, ma dal 2011 esiste anche la tipologia Falerio Pecorino Doc che prevede almeno 85% di uva pecorino.
Zona di produzione, province di Fermo e Ascoli Piceno.
Esiste un unico disciplinare di produzione per le due tipologie.
"aMare il Falerio" è entrata in pianta stabile nel palinsesto turistico di Porto Sant'Elpidio (Fm) e si compone di due momenti: degustazione itinerante in centro città e premiazione concorsi "Calice Doc" (miglior Falerio Doc e Falerio Pecorino Doc dell'ultima annata, quest'anno il concorso è stato rivolto all'annata 2023), "Piatto per il Falerio" (miglior abbinamento cibo/vino) riservato ai ristoranti di Porto Sant'Elpidio e Sant'Elpidio a Mare.
Sedici le aziende vinicole partecipanti quest'anno e tredici i ristoranti.
Valutazioni di merito a cura della commissione d'assaggio composta da rappresentanti della Confartigianato locale e da sommeliers di Ais Marche.
Risultati concorso Calice Doc
Falerio Doc 2023
1° classificato Falerio Doc, Saladini Pilastri
2° classificato Falerio Doc settantasette, Cantina dei Colli Ripani
3° classificato ex aequo Falerio Doc Campofilonis, Cantina Di Ruscio
3° classificato ex aequo Falerio Doc Monte del Grano, Rio Maggio Vini
Falerio Pecorino Doc 2023
1° classificato Falerio Pecorino Doc, Luci di Mezzo
2° classificato Falerio Pecorino Doc Capitolo 9, Cantina dei Colli Ripani
3° classificato Falerio Pecorino 003, Castrum Morisci
Risultati concorso Piatto per il Falerio
1° classificato Ristorante La Papalina: "baccalà, patate, olive" abbinato su Falerio Doc Monte del Grano, Tenute Rio Maggio.
2° classificato Ristorante TI Oro: "filetto di ricciola con crema di datterino e zucchine marinate" abbinato su Falerio Doc, Saladini Pilastri.
3° classificato ex aequo Ristorante Lady Nautica: "sgombro nautico" abbinato su Falerio Pecorino Doc Capitolo 9, Cantina dei Colli Ripani.
3° classificato ex aequo Ristorante Cocoon: "Salerno vs Siracusa" abbinato su Falerio Doc Monte del Grano, Tenute Rio Maggio.
- Menzione Speciale (miglior piatto) Trattoria Trentasette: "crudo di sgombro, burro aromatizzato alle alici e bottarga" abbinato su Falerio Doc Monte del Grano, Tenute Rio Maggio.
- Menzione Speciale (qualità materia prima) Osteria Le Grottacce: "filetto di marchigiana alla brace con gazpacho di pomodorini gialli con zucchine e cipolla in pastella" abbinato su Falerio Pecorino Doc, Luci di Mezzo.
aMare il Falerio 2024 ventesima edizione, degustazioni
You Tube channel:

lunedì 15 luglio 2024

aMare il Falerio 2024, Porto Sant'Elpidio, ventesima edizione

Tutto pronto per la nuova edizione di aMare il Falerio 2024.
L’appuntamento estivo arriva quest'anno alla ventesima edizione ed ha come protagonista uno dei vini locali più amati, il vino della quotidianità, dal favorevole rapporto qualità/prezzo e dalla grande versatilità in abbinamento, sia su cucina di mare che di terra.
Evento organizzato dalla Confartigianato locale in collaborazione con AIS Marche e altri partner, con il patrocinio del Comune di Porto Sant’Elpidio.
Venerdì 26 luglio, lungo le vie del centro di Porto Sant’Elpidio (Fm), sono previste una decina di postazioni con banchi d'assaggio di Falerio Doc e Falerio Pecorino Doc annata 2023; la manifestazione si rivolge infatti all'ultima annata in commercio.
Ticket degustazioni illimitate, calice con sacca portabicchiere a tracolla gratuito, preparazioni gastronomiche in abbinamento al costo di € 5.
Esiste un unico Disciplinare di Produzione per le due Denominazioni d'Origine Controllata marchigiane: hanno la stessa zona di produzione (province di Fermo e Ascoli Piceno), ma una diversa composizione varietale.
Falerio Doc istituita nel 1975 prevede Trebbiano (20%-50%), Passerina (10%-30%), Pecorino (10%-30%), possono concorrere fino ad un massimo del 20% tutti gli altri vitigni non aromatici, a bacca bianca, idonei alla coltivazione in Regione Marche.
Falerio Pecorino Doc istituita nel 2011 prevede Pecorino (minimo 85%), possono concorrere fino ad un massimo del 15% tutti gli altri vitigni non aromatici, a bacca bianca, idonei alla coltivazione in Regione Marche.
Il programma prevede in apertura alle ore 17 circa, presso Polo Culturale Beniamino Gigli in Piazza Garibaldi, un convegno su "20 anni di Falerio"
Intorno alle ore 18,30 circa, si terrà la premiazione dei due concorsi in programma: "Calice Doc" riservato ai migliori Falerio Doc e Falerio Pecorino Doc annata 2023 e "Piatto per il Falerio", miglior abbinamento cibo/vino, riservato ai ristoranti dei Comuni di Porto Sant’Elpidio e Sant’Elpidio a Mare.
Sedici le cantine marchigiane partecipanti, una ventina le etichette in degustazione e in gara per il concorso "Calice Doc", tredici i ristoranti in gara per il concorso "Piatto per il Falerio".
Le graduatorie e le valutazioni di merito sono a cura di una commissione d'assaggio costituita da membri dell'organizzazione, della Confartigianato e dai sommeliers di Ais Marche.
Risultati Concorsi: