Cinque Metodo Classico da uve autoctone, tre da uve a bacca bianca (ribona, bianchello, verdicchio), due rosati da uve a bacca rossa (aleatico, sangiovese).
Colli Maceratesi Doc Ribona Metodo Classico 2019 Dosaggio Zero, Fontezoppa
30 mesi sui lieviti, sboccatura 2022
6.000 bottiglie per questo spumante da uve maceratino or ribona.
Giallo paglierino con riflesso verdognolo; grande vitalità freschezza, frutta gialla, fiori gialli, mimosa, toni iodati.
Equilibrio e morbidezza al palato.
Frittura di mare.
Bianchello del Metauro Doc Metodo Classico Riserva Dosaggio Zero 2016 Conte Giulio,
Bruscia
48 mesi sui lieviti, tiraggio 2018, sboccatura 2022
Da uve bianchello, appare giallo paglia con riflesso dorato.
Fine perlage, note aromatiche intense, menta selvatica, sentori vegetali, cetriolo, crosta di pane e lieviti, frutta esotica.
Bolla setosa apporta morbidezza.
Sapido e lungo, forse un po' carente di freschezza rispetto al precedente.
Torta salata in abbinamento.
Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Metodo Classico 2015 Dosaggio Zero,
Casaleta
72 mesi sui lieviti, sboccatura 2022
Giallo paglia tendente al verde, fine perlage, persistente.
Risposta varietale, agrumato, citrino, lieviti e crosta di pane, sentori iodati, frutta bianca e fiore bianco che vira su fiore d'acacia al palato.
Carica acidica e sapidità si prolungano nel finale tipicamante ammandorlato.
In abbinamento su piatti a tendenza grassa.
Pergola Doc Metodo Classico Brut Rosè 2018 Cuvèe Emma Rossi,
Fattoria Villa Ligi
36 mesi sui lieviti, sboccatura 2022
Da uve aleatico, effervescenza e persistenza.
Appare rosa tenue, ha grande aromaticità: note vegetali, menta selvatica, venatura floreale di rosa e violetta, sentori balsamici, melograno.
Al palato non ha la carica acido/sapida del precedente, viceversa conferma il tratto delicato anticipato dalle caratteristiche cromatiche e olfattive.
Tartare di pesce.
Metodo Classico Nature Rosè 2017 Mont'illi,
Casale Vitali
60 mesi sui lieviti, sboccatura 2023
Special Edition, prodotto in sole 600 bottiglie.
Da uve sangiovese, appare rosa tenue, tendente al cerasuolo.
Effervescenza e persistenza.
Frutto rosso, ciliegia, carica acidica notevole, accenni floreali, speziatura, lieve tostatura e affumicatura simile a polvere da sparo.
In abbinamento su pesci grassi, crostacei, tartare di gamberi, ma anche su focaccia e burrata.
Considerazioni a margine
La due giorni Sangiorgese, di grande successo, dedicata ai vini spumante marchigiani nelle diverse tipologie, Metodo Classico, Metodo Charmat Martinotti, Metodo Scacchi, Metodo Ancestrale, mi porta a una riflessione di carattere generale incentrata sul rapporto tra tipologia spumante e territori.
In tema di spumantistica occorre prendere atto del fatto che tale segmento produttivo ormai non può più essere ignorato o sottovalutato, neanche dalle aree italiche non altamente vocate o senza specifica tradizione, poiché rappresenta una fetta importante di mercato sia interno che esterno.
Posto che il know how rimane a mio parere in capo ai territori più vocati, come ad esempio nord-est Italia, Franciacorta, Oltrepò Pavese, tuttavia oggi troviamo anche altri areali della Penisola intenti a cimentarsi in spumantistica, per una serie di motivi: emulare i maestri, valorizzare la materia prima a disposizione, verificarne versatilità e limiti, ritagliarsi spazi di mercato come sopra ho accennato.
Ritengo che il percorso di questi territori, ad oggi meno vocati, verso valori qualitativi maggiori, sia in atto, ma che ancora ci sia ampio margine di miglioramento.
Dentro questo trend spumantistico diffuso ormai su tutta la Penisola, la regione Marche secondo il mio punto di vista, non sta messa male, ovvero sta messa meglio rispetto ad altre regioni; ciò però non toglie, che si possa puntare ancora più in alto, per avvicinarsi ai capofila.
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