Vignaioli provenienti da diverse regioni d’Italia hanno incontrato i colleghi piceni per la tappa marchigiana di “Italia nel Bicchiere Day” rassegna itinerante dedicata all’enogastronomia di qualità e alle tipicità locali.
Dopo le tappe di Bertinoro, Mantova e Santarcangelo di Romagna, domenica 18 giugno 2017 l’appuntamento è stato nel borgo di Offida (
Ascoli Piceno) trasformato per l’occasione in un’arena del gusto tra abbinamenti di sapori, cultura e artigianato.
Vini Thomas Niedermayr
In degustazione spumanti metodo classico di Colletto (
Adrara San Martino in provincia di Bergamo), Verdicchio cantina La Staffa (
Staffolo in provincia di Ancona), vini vulcanici Davide Vignato (
Gambellara in provincia di Vicenza), vini toscani cantina Fabiani (
Cinigiano in provincia di Grosseto), Malvasia dei Colli di Parma di Vigna Cunial (
Traversetolo in provincia di Parma), Lambrusco Mantovano di Bugno Martino (
San Benedetto Po in provincia di Mantova).
Offida (Ap)
Corso Serpente Aureo
A rappresentare l’enologia del Piceno, le interpretazioni di Pecorino, Passerina, Montepulciano, Sangiovese di Paolini & Stanford, Aurora, La Valle del Sole, Pantaleone, San Giovanni, Poderi San Lazzaro, Cantina Offida.
Offida (Ap)
Piazza del Popolo
In questa occasione ho rivolto la mia attenzione ai vini da vitigni Piwi (
acronimo di pilzwiderstandfähig vitigni resistenti alle malattie fungine) di Thomas Niedermayr (
Appiano in provincia di Bolzano).
Vini sorprendenti, una vera e propria scoperta, per quanto mi riguarda.
Qualche informazione di carattere generale sull'azienda altoatesina e sui vitigni Piwi.
La tenuta Thomas Niedermayr, già conosciuta come Maso Gandberg, produce vini biologici certificati da oltre 20 anni.
Dal 1991 l’azienda è socia di Bioland, consorzio che riunisce i coltivatori biologici del Sudtirolo impegnati nella salvaguardia dell’ambiente, delle materie prime e delle risorse energetiche.
Immersa nello splendido paesaggio del bosco misto delle “Buche di Ghiaccio”, la tenuta Thomas Niedermayr coltiva una superficie di 3,3 ettari, che va dalla base del maso Gandberg fino a un’altitudine di 520 metri sul livello del mare.
A valle si trovano gli alberi di mele (
varietà Topaz e Pinova), mentre il vigneto si estende per 2 ettari sul promontorio a sud-est ai margini del territorio del Pinot Bianco di Appiano.
Proprio il Pinot Bianco trova in questo suolo spesso e leggermente basico le condizioni ideali per una produzione d’eccellenza.
Accanto a quest’uva tradizionale della zona, intorno alla metà degli anni '90 l’azienda introdusse alcune varietà resistenti alle malattie fungine (
oidio, peronospora) che sono definite Piwi.
Dopo le prime microvinificazioni sperimentali, decise di puntare sulla tipologia.
Oggi il 95% del vigneto è costituito da vitigni Piwi.
Si tratta di incroci tra varietà europee (
Vitis vinifera) e specie americane, sviluppati direttamente in vigneto attraverso la collaborazione con l’Università di Friburgo, che non richiedono i consueti trattamenti fitosanitari.
Cenni storici Piwi.
Il lungo lavoro di sperimentazione sui vitigni resistenti iniziò alla fine dell'Ottocento, quando la vite europea rischiò quasi l’estinzione a causa della fillossera.
Le prime varietà ottenute, non vengono giudicate molto interessanti dal punto di vista qualitativo; i buoni risultati raggiunti facendo innesti capaci di contrastare la fillossera sono però un incentivo a continuare la ricerca di nuove varietà resistenti alle malattie fungine.
Risultati qualitativamente interessanti arrivano con le varietà di terza e quarta generazione, al centro in Germania di un rigoroso lavoro di sperimentazione in vigna che dura più di cinquant’anni.
Tra gli esempi più sorprendenti di queste ultime varietà c’è il Bronner, iscritto nel Catalogo Italiano delle uve da vino nel 2009, ottenuto nel 1975 incrociando Merzling e Geisenheim 6494, anch’essi due varietà naturali che hanno tra i loro “progenitori” Riesling e Pinot Grigio, con i quali il nuovo vitigno condivide la vigoria e le caratteristiche del grappolo.
Grazie a questo lavoro iniziato alla fine dell’Ottocento, oggi sono disponibili varietà resistenti di ultima generazione che garantiscono ottime performance qualitative e sostenibilità ambientale, che vanno di pari passo al risparmio economico derivante dall’abbandono dei trattamenti necessari nell’agricoltura convenzionale e, seppure in minima parte, anche in quella biologica.
“Le varietà ibride naturali – afferma Thomas Niedermayr – possono rappresentare davvero il futuro della viticoltura e permettere a chi lavora in vigna di riscoprire che cosa può dare la terra, libera da ogni tipo di trattamento”.
La tenuta Thomas Niedermayr coltiva varietà Piwi sia a bacca bianca che a bacca rossa: Bronner, Solaris, Muscaris, Souvignier Gris, Fr. 50/64, Prior, Cabernet Cantor e Cabernet Cortis.
La tenuta è curata dai Niedermayr da generazioni ed è oggi gestita dal giovane Thomas, poco più che trentenne, deciso a continuare l’attività di famiglia nella produzione di vini naturali, coltivando la terra per sfruttarne le energie e trasferirle ai vini.
Per questo motivo nei vigneti si possono trovare sia erba alta che piante in fiore o animali vari, che vivono in perfetta armonia, creando un piccolo ecosistema equilibrato.
In questo ambiente l’azienda produce i "vini del futuro" o "super bio", prevalentemente ottenuti da “varietà resistenti”, frutto cioè di un’agricoltura libera da sostanze chimiche e destinata a diventare sempre più diffusa perché rispettosa dell’ambiente e capace di dare vita a prodotti di grande qualità.
L'impostazione produttiva presta quindi attenzione all'ecocompatibilità ambientale, nonchè alla naturalità dell'espressione varietale.
In cantina sono banditi tutti i prodotti enologici tradizionalmente utilizzati per trasformare l’uva in vino. Fermentazione spontanea con lieviti indigeni, sosta sur lies fino all'imbottigliamento, non utilizzo di chiarifiche e filtrazioni, bassi dosaggi di solforosa, accomunano l'intera produzione.
“
In questo modo i vini sono ogni anno leggermente diversi – spiega Thomas –
perché raccontano quelle che sono state le esperienze e i cambiamenti che le uve hanno sperimentato in vigna. L’uso di prodotti enologici in cantina rischierebbe di farci dimenticare che cos’è e cosa può dare realmente l’uva che abbiamo nei nostri vigneti, dando vita a vini sempre uguali a prescindere dall’andamento delle stagioni”.
Le degustazioni fatte in occasione di Italia nel Bicchiere Day ad Offida, mi hanno permesso di tracciare quello che potrei definire "lo stile aziendale" inteso a valorizzare il bagaglio cromosomico delle uve in modo completo.
Le fermentazioni paiono integralmente svolte, il frutto ricco e maturo trova nella carica acidica l'adeguato contrappunto, intrigante è il corredo aromatico.
Ne risultano vini ben bilanciati, dotati di finezza, di spiccata personalità, destinati a nicchie di mercato e agli enoappassionati.
Tappo Stelvin su tutta la gamma.
Le degustazioni:
Mitterberg Igt Bronner '15
13,5% - circa € 23
Da uva Bronner (
Piwi)
Un anno in botti di rovere usate da 500 litri.
Giallo paglia, limpido.
Odori di pomacea, sfumature tropicali, mineralità.
Al gusto è fresco e fine, su note di frutta bianca e pan brioches.
Mitterberg Igt Sonnrain '15
14% - circa € 25
Da uve Piwi aromatiche: 60% Solaris, 20% Muscaris, 20% Vite Fr. 50/64.
Solo acciaio.
Uve fermentate separatamente e successivamente assemblate.
Giallo paglia limpido.
Corredo aromatico intenso, verticale, contraddistinto da pesca nettarina, frutto tropicale, lichi, sentori floreali.
Al gusto è piacevole ma non stucchevole, la carica acidica contrappunta le morbidezze nella giusta misura.
In etichetta è riportato l'anno d'impianto del vigneto.
Vino da Tavola '14 Abendrot
(nome di fantasia:
rosso di sera
nel gergo sud tirolese)
alcool 14% - circa € 35
Da uve Souvignier Gris (
Piwi).
Due settimane in macerazione con le bucce, svinatura, 12 mesi in rovere da 500 litri, 10 mesi in acciaio, per questo vino corposo che si presenta giallo carico con velature.
Fase olfattiva più complessa che intensa, imperniata su sentori di noce, frutta secca, canditi, pasticceria, sfumata d’erbette aromatiche.
Anche in bocca il quadro è surmaturo, ricco, glicerico ma non stucchevole, aggiustato dall’apporto acidico.
Amaricante in chiusura.
In etichetta è riportato l’anno d’impianto del vigneto.
Mitterberg Igt Weissburgunder ’13
alcool 14% - circa € 22
Da vecchie viti di 40 anni di Pinot Bianco, l’unico vitigno non Piwi rimasto in azienda.
Tre anni in acciaio.
Giallo paglierino tenue.
Fermentazione naturale che è avanzata, si è interrotta ed è ripresa “a singhiozzo” per circa 24 mesi.
Il T.N. Weissburgunder 2013 ha così sviluppato un gusto intenso, persistente, particolare.
I classici profumi di mela del Pinot Bianco si confondono con quelli di frutta cotta e pan brioches.
In bocca è tagliente, tende a "sauvignonizzare", evidenziando frutta fresca, anice, su sfondo vegetale e foglia di pomodoro.
Acidità e sapidità danno slancio a un vino che può essere abbinato con carni bianche, pesci e piatti leggermente aromatici.
In etichetta è riportato l’anno d’impianto del vigneto.
Offida (Ap)
Corso Serpente Aureo
Thomas Niedermayr
Hof Gandberg
Schulthauserweg / Strada Castel Palù 1
39057 Eppan / Appiano (Bz)
Tel: +39 3408242495
Email: info@thomas-niedermayr.com
Web: www.thomas-niedermayr.com
Vitigni resistenti alle malattie fungine.
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