sabato 31 agosto 2013

Vinea Festival a Offida (AP), 1^ edizione.

Nasce "Vinea Festival".
La 1^ edizione del nuovo evento dedicato alle eccellenze enogastronomiche della provincia di Ascoli Piceno, si svolgerà dal 6 all’8 settembre nel trecentesco ex Monastero di S. Francesco sede dell'Enoteca Regionale delle Marche a Offida (AP).
La manifestazione sostituisce il precedente format "Di Vino in Vino" che per 21 anni ha celebrato le eccellenze vinicole del territorio.
Vinea Festival ereditandone le esperienze, ne rappresenta l'evoluzione.
Ponendosi al centro di un più vasto progetto di filiera "Piceno Open - Vinea Qualità Picena", finalizzato alla promozione dei prodotti a denominazione di origine controllata e derivati da agricoltura biologica della provincia di Ascoli Piceno.
L'evento sarà inaugurato ufficialmente nel corso del convegno tematico “Piceno Open: sviluppo e promozione delle filiere locali. Il progetto Vinea Qualità Picena”, programmato alle ore 16.00 di venerdì 6 settembre presso l'ex Monastero di S. Francesco.
Previsti interventi di dirigenti della Vinea, di rappresentanti degli enti locali e delle associazioni di categoria.
fonte: http://www.picenopen.it/
Programma
Venerdì 6 settembre
- ore 20.00 / 23.00
Banco d'assaggio Piceno Open
percorso di degustazione tra le eccellenze Doc, Docg, Dop, Igp e dei prodotti di agricoltura biologica delle aziende aderenti al progetto.
- ore 20.00
" Piacere Barbecue: il Braciere è tutto mio!"
degustazioni di prodotti di filiera (carni, verdura e frutta), cotti alla brace e in abbinamento ai vini piceni.
a cura di A.R.O. (associazione ristoratori di Offida) in collaborazione con: http://www.piacerebarbecue.it/home.php
Sabato 7 settembre
- ore 16.00 / 23.00
Banco d'assaggio Piceno Open
percorso di degustazione tra le eccellenze Doc, Docg, Dop, Igp e dei prodotti di agricoltura biologica delle aziende aderenti al progetto.
- ore 17.00
"C'è Olio e Olio"
minicorso di assaggio di Olio Extravergine d'Oliva a cura di Flavor-Cultura di Gusto, tenuto da Tiziano Aleandri.
- ore 18.00
"Sorsi di territorio: l'Offida Docg Passerina"
laboratorio di approccio al vino a cura di AIS.
- ore 18.30
"Formaggi in enoteca"
minicorso di approccio al formaggio
- ore 19.30
"Sorsi di Territorio: l'Offida Docg Pecorino"
laboratorio di approccio al vino a cura di AIS.
- ore 20.00
" Piacere Barbecue: il Braciere è tutto mio!"
degustazioni di prodotti di filiera (carni, verdura e frutta), cotti alla brace e in abbinamento ai vini piceni.
a cura di A.R.O. (associazione ristoratori di Offida) in collaborazione con: http://www.piacerebarbecue.it/home.php
Domenica 8 settembre
- ore 16.00 / 23.00
Banco d'assaggio Piceno Open
percorso di degustazione tra le eccellenze Doc, Docg, Dop, Igp e dei prodotti di agricoltura biologica delle aziende aderenti al progetto.
- ore 17.00
"C'è Olio e Olio"
minicorso di assaggio di Olio Extravergine d'Oliva a cura di Flavor-Cultura di Gusto, tenuto da Tiziano Aleandri.
- ore 18.00
"Sorsi di territorio: l'Offida Docg Passerina"
laboratorio di approccio al vino a cura di AIS.
- ore 18.30
"Formaggi in enoteca"
minicorso di approccio al formaggio
- ore 19.30
"Sorsi di Territorio: l'Offida Docg Pecorino"
laboratorio di approccio al vino a cura di AIS.
- ore 20.00
" Piacere Barbecue: il Braciere è tutto mio!"
degustazioni di prodotti di filiera (carni, verdura e frutta), cotti alla brace e in abbinamento ai vini piceni.
a cura di A.R.O. (associazione ristoratori di Offida) in collaborazione con: http://www.piacerebarbecue.it/home.php
fonte: http://www.picenopen.it/
Il pubblico potrà accreditarsi gratuitamente all’entrata dell’Enoteca Regionale delle Marche.
Rilasciando i propri dati, riceverà in omaggio ben quattro degustazioni di Vino Piceno ed una di Olive Ascolane DOP.

info e prenotazioni:
Enoteca Regionale delle Marche - via Garibaldi 75 - Offida (AP).
tel: +39 0736 880005
http://www.picenopen.it/

L’iniziativa è finanziata dal programma di sviluppo rurale 2007-2013 del Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale – Misura 1.3.3. – filiere locali.

mercoledì 28 agosto 2013

Rosso Piceno Superiore Quattro Tempora '06, Aldo Di Giacomi winery

Il Disciplinare di produzione dei vini a Denominazione d’Origine Controllata "Rosso Piceno", risale agli anni ’60, essendo stato approvato con DPR nell'agosto 1968 e successivamente modificato più volte con Decreti Ministeriali.
L’area della Doc è la più vasta della regione Marche, poiché va ad interessare il territorio di ben quattro delle cinque provincie marchigiane: Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Ancona (con esclusione all’interno di quest’ultima, dei territori appartenenti alla zona di produzione del Rosso Conero).
Solo nella parte più meridionale di detta zona di produzione, in una ristretta area a ridosso della sponda sinistra del fiume Tronto che dal mare Adriatico arriva fino ad Ascoli Piceno, delimitata a sud dalla via Salaria e a nord dalla strada Ripatransone-Grottammare, si può ottenere la tipologia Superiore (che è mero riferimento territoriale posto a tutela dell’area classica, storicamente vocata).
Ci troviamo appunto nel caso specifico, all'interno di quest'ultima ristretta area e precisamente a Castorano (AP), in un ambito territoriale che può godere dell'assetto pedoclimatico ideale per la coltivazione della vite e che può vantare una radicata tradizione vinicola.
A dire la verità tale radicata tradizione è andata via via affievolendosi nel corso degli anni, rischiando addirittura di scomparire a causa delle modificazioni avvenute nell'economia locale, oggi non più ad esclusiva caratterizzazione agricola.
Solo dalla fine degli anni '90, per iniziativa di un ristretto gruppo di aziende, si è cercato di recuperare e anche di riqualificare la storica vocazione vinicola di questo territorio, operando sostanziosi investimenti sui vigneti.
Una delle piccole aziende protagoniste del rilancio vinicolo della zona, è stata sicuramente l'Azienda Agricola Aldo Di Giacomi, proprietaria di poco più di 3 ettari di vigneto coltivato a Passerina, Malvasia, Trebbiano, Montepulciano, Sangiovese e condotto secondo i criteri dell'agricoltura biologica.
Senz'altro di spessore questo Rosso Piceno Superiore, in un'edizione dal mio punto di vista molto ben riuscita, non tanto per finezza, quanto per espressione autentica e territorialità.
Ottenuto da uve Montepulciano 70% e Sangiovese 30%, si presenta di un bel colore rosso rubino cupo, concentrato, impenetrabile.
Intenso e complesso al naso, dove si alternano in bell'armonia note di frutto nero stramaturo, sottobosco, amarena in confettura e note speziate più evidenti, noce moscata, cuoio, liquirizia, sviluppatesi con l'affinamento in legno piccolo.
In bocca la corposa mineralità amplifica le sensazioni di noce moscata già evidenziate all'olfazione, accompagnate da toni terrigni, erbacei, che impattano decisamente in prima battuta.
Il frutto nero maturo svolge ormai ruolo di comprimario e solamente in fase di chiusura.
Buona la persistenza retrogustativa.
Avendo testato questa stessa annata in due occasioni a distanza di 5 anni l'una dall'altra https://www.vinix.com/degustazioni_detail.php?ID=1209 mi pare di poter dire che il dato rilevante ricavabile dal confronto, sia l'assoluta tenuta del quadro organolettico, declinato ora ovviamente nel senso della maturità, sia per la parziale smussatura degli spigoli tannici che per il ridimensionamento dei caratteri fruttati.
Rosso Piceno superiore doc Quattro Tempora '06 - alcool 14,5 % - circa € 17.
Azienda Agricola Aldo Di Giacomi, contrada S. Silvestro 4 - Castorano (AP).
tel: 073687301
Tratta dal retroetichetta, iscrizione risalente con ogni probabilità ad epoca post medioevale:
"Ancora Statuemo et Ordiniamo che nissuna persona di Castorano o habitante in esso, ardisca per l'avvenire vendemiare nè far vendemiare avanti le Quattro Tempora, le quali vengono nel mese di Settembre.
Acciò l'uve diventino mature et che da loro ne venghi miglior vino".

domenica 25 agosto 2013

Ristorante Matilda a Porto San Giorgio

La visita allo Chalet Matilda, è l'occasione per fare il punto sulla cucina di pesce praticata negli chalet sul lungomare di Porto S. Giorgio (FM) e tracciare un quadro approssimativo dei flussi stagionali estivi in questo ambito territoriale.
A fronte di un sensibile calo di presenze nei ristoranti sul mare della città nei periodi di giugno e luglio (complice lo sfavorevole andamento meteo), nel mese di agosto invece può notarsi una vera e propria inversione di tendenza: un netto rialzo di numeri e partecipazione, che viene con difficoltà assorbito dai singoli esercizi.
A conti fatti secondo il mio punto di vista, tale stato di cose finirà poi per compensare almeno in parte, le perdite di bilancio accumulate nei mesi precedenti e far chiudere la stagione turistica estiva in modo meno deludente da come era iniziata.
Tuttavia come spesso accade, i grandi numeri non vanno d'accordo con gli standard qualitativi e le proposte che s'incontrano frequentando in questo periodo i ristoranti sul mare di Porto S. Giorgio, sembrano confermare questo assunto.
Aggiungasi che dal 5 agosto al 15 settembre è in vigore il fermo pesca nel medio Adriatico (compartimento da Pesaro a Bari) ed abbiamo un quadro completo delle criticità che un'impresa di ristorazione deve oggi affrontare per sopravvivere.
Molto probabilmente, per non dire certamente, in bassa stagione o ancor meglio durante il resto dell'anno, la proposta di cucina potrà avere più margine per esprimersi e per darsi un'impronta propria.
Chalet Matilda è una bella struttura, ampia, affacciata sulla spiaggia, con circa 250 coperti disponibili, che diventano meno della metà nello spazio coperto adibito all'attività invernale.
Una quindicina gli addetti giovanissimi (età media inferiore a 30 anni), tra personale di cucina e servizio sala.
In alcune serate anche accompagnamento di soft music live.
soft music live
Il Menù
Antipasti
- Insalata di seppia
- Tortino caldo dei Giorgii (gambero e zucchina)
- Salmone ananas e mela
insalata di seppia e tortino caldo dei Giorgii
Primo piatto
Risotto gamberi, calamari e prosecco
risotto gamberi, calamari e prosecco
Secondi piatti
- Arrosto gamberi e calamari
- Frittura calamari e verdurine
arrosto gamberi e calamari
Vino in caraffa (Trebbiano del Rubicone)
Dessert
- Semifreddo fragola e panna
semifreddo celebrativo
Totale conto finale € 33.
Chalet Matilda ristorante pizzeria
lungomare Gramsci, conc.53
Porto San Giorgio (FM)
tel: 0734.675947 - mob: +39 393.9719263
email: info@ristorantematilda.com
http://www.ristorantematilda.com/

giovedì 22 agosto 2013

Verdicchio Riserva docg classico Donna Cloe ’09, Sparapani Frati Bianchi winery.

Ottenuto da uva Verdicchio e affinato in barriques nuove, si presenta alla vista di un bel colore giallo dorato carico.
Intenso e complesso al naso, dove predominano le note di frutta secca, datteri canditi, frutta esotica e sensazioni vanigliate: un bouquet intrigante e stramaturo.
In bocca tale spessore olfattivo, trova piena concretezza.
Ampio, profondo, persistente, giocato su note mielose e burrose, nocciola, buccia d’agrume candita, crema pasticcera, sfumature liquorose.
Certamente sbilanciato verso le parti morbide, per carica glicerica e per i toni vanigliati del legno piccolo.
Tuttavia il quadro organolettico è sembrato assestarsi e modificarsi, nel corso del tasting, a significare che la struttura aveva bisogno di spazio e di tempo per esprimersi al meglio.
Per poter avere una degustazione fruttuosa e affidabile, mi sentirei di consigliare, non tanto di dare peso all'impressione di primo impatto, quanto di darne a quella di secondo, effettuata dopo opportuna pausa ed adeguata ossigenazione.
Vino a chiudere.
Temperatura di servizio non inferiore ai 14° centigradi.
Può evolvere positivamente da qui in avanti.
Castelli di Jesi Verdicchio Riserva docg classico Donna Cloe ’09 – alcool 14% - circa € 23.
Azienda Sparapani Frati Bianchi, via Barchio 12, Cupramontana (AN).
http://www.fratibianchi.it/

domenica 18 agosto 2013

Azienda Agricola Rossi a Moresco (Fm)

Agriturismi marchigiani!
Ci troviamo a Moresco (FM), nella regione Marche, nel cuore del distretto agricolo Fermano, a 400 metri sul livello del mare e a circa 12 Km. dalla costa Adriatica.
In un ambito territoriale d'indubbia valenza paesaggistica: caratterizzato da verdi colline ondulate e degradanti, che sembrano il prolungamento del moto ondoso marino in entroterra.
Un contesto ideale, per full immersion rigeneranti in odori, sapori e ospitalità, declinati in "rural version".
Qui opera l'Azienda Agricola Rossi.
Nata nei primi anni '70 come centro d'allevamento di bovini e suini, diventa macelleria e salumificio agli inizi degli anni '90, svolgendo in proprio anche le attività di trasformazione e commercializzazione.
Da poco più di 3 anni ha aggiunto un servizio di ristorazione di tipo agrituristico, in modo da proporre i propri prodotti a Km. 0, direttamente dal produttore al consumatore.
Al massimo della capienza, il ristorante può ospitare fino a 250 coperti, divisi in varie verande e gazebo.
Il menù.
- Tocchi di polenta abbrustolita con salsiccia e crostoni di pane e pomodoro.
- Tagliere ai 4 formaggi e triade di marmellate fatte in casa d'accompagnamento.
Tagliere di
salumi locali
Trippa e spezzatino
con patate
Grigliata mista
- Vino: rosso e bianco sfuso dell'Azienda Allegrini di Lapedona (FM).
- Dolce della casa: ciambellotto e vino cotto.
- Mistrà del contadino.
Menù fisso - prezzo € 14.
Azienda Agricola Rossi, via dei Pini 35, Moresco (FM).
tel: 0734.59670 - 0734.59122
fax: 0734.59670
email: info@aziendaagricolarossi.it
http://www.aziendaagricolarossi.net/
post correlato:
https://www.vinix.com/recensioni_detail.php?ID=1359

giovedì 15 agosto 2013

Cotes de Provence Syrah Imperator '06 di Chateau St. Julien d'Aille

Rossi d’estate!
Difficile seguire un criterio oggettivo di stagionalità, per quanto riguarda il consumo dei vini rossi.
Più facile ovviamente, elaborarne uno soggettivo, in base al gusto personale, alle contingenze d'abbinamento, al palato culturale individuale.
Il mio criterio prevede nella stagione estiva ad esempio, una diminuita attenzione verso le ali estreme, costituite rispettivamente, dai vini d’imponente struttura e da quelli di facile beva.
Viceversa cerco di dare maggior rilievo a quelli di fascia intermedia, dotati di un certo spessore e di buona complessità.
Ritengo che questo vino di Chateau St. Julien d’Aille abbia i requisiti giusti per dare concretezza e oggettività ad un criterio di stagionalità, del tutto teorico e personale.
Ottenuto da uva Syrah, appare rubino cupo alla vista: impenetrabile, quasi nero.
Mediamente consistente.
Naso di grande finezza: un’intensità non esagerata, ma vivida.
Complesso e austero, con nota predominante di goudron inizialmente.
In seconda battuta trovano spazio note di cuoio, caffè, humus, sottobosco, china, mineralità.
In ogni modo il quadro olfattivo sembra essere caratterizzato da sensazioni catramose e idrocarburiche.
L’impressione è quella di una maturità raggiunta, laddove la terziarizzazione relega il frutto a ruolo di comprimario: appena accennati e timidi i sentori di confettura.
In bocca è particolarmente fine, a conferma dell’iniziale impressione suscitata dalla fase olfattiva.
Eccellente la continuità dei caratteri e significativa la nota sapida.
Direi che in questa fase, al di là di pelliccia, goudron ed altri fenomeni di terziarizzazione, il frutto maturo tenda a recuperare qualcosa, rispetto alla fase precedente, assumendo ruolo di co-protagonista sulle note della prugna macerata e della ciliegia in confettura.
Finale vellutato, morbido, appagante.
Chateau St. Julien d’Aille Imperator ’06 - alcool 13,5 % - circa € 28.
AOC Cotes de Provencemis en bouteille au Chateau.
Famille Bernard Fleury (proprietaire-recoltant).
Vidauban - Var - France
https://saintjuliendaille.com/
Ci troviamo a Vidauban (circa 45 minuti da Saint Tropez) dipartimento di Var: uno dei 3 dipartimenti (gli altri sono Bouches du Rhone e un’enclave nelle Alpi Marittime) in cui è suddivisa l’AOC (appellation d’origine controlée) Cotes de Provence, all’estremo lembo sud-orientale della Francia.
Qui ha sede lo storico Chateau St. Julien d'Aille, tra il piccolo fiume Aille e il Massiccio des Maures.
Il domaine, esteso su 172 ettari di cui circa 80 coltivati a vigneto, vede nel corso degli anni il susseguirsi di varie proprietà tra cui l’Istituto Pasteur.
Dal 1999 diviene proprietà della famiglia Fleury; che ad oggi, appare impegnata nel trovare una qualche forma di sintesi tra le tradizioni storiche del domaine, la cura artigianale del vigneto e l’innovazione tecnologica resasi necessaria in fase di vinificazione.

domenica 11 agosto 2013

Cannonau di Sardegna Mamuthone '09, Giuseppe Sedilesu

Rossi d’estate!
Nella rincorsa verso vini rossi di un certo spessore, al contempo adatti al consumo estivo, punto l’attenzione su un Cannonau di Sardegna apprezzabile per cifra stilistica e tipicità, ma che oggettivamente, a degustazione fatta, mi parrebbe più corretto etichettare come vino per tutte le stagioni.
Ci troviamo nel comune di Mamoiada (NU) al centro della Barbagia, a circa 600-700 metri sul livello del mare, in un contesto pedoclimatico ideale per le coltivazioni ad alberello di uva Cannonau.
Qui opera la Società Agricola Giuseppe Sedilesu.
Fondata poco meno di 40 fa, decide di dare una svolta produttiva nei primi anni 2000, in conseguenza dell’avvenuto ricambio generazionale.
Sostanzialmente l'azienda si pone oggi l'obiettivo di coniugare i valori della territorialità e della tradizione, con gli input provenienti dagli ambiti bio, tendenti ad enfatizzare la naturalità, nei processi di coltivazione e vinificazione.
Il vino si presenta di color rosso rubino tendente al granato e con lieve trasparenza sul bordo.
Fase olfattiva con andamento ondivago, aggiustatosi e modificatosi più volte nel corso della degustazione.
In ogni modo, un bouquet certamente intenso, anche abbastanza complesso, con evidenze speziate di pepe, liquirizia, cuoio, sensazioni muschiate, frutto nero in confettura e sottobosco.
Fase dunque caratterizzata da profumi tipici e sensazioni terrigne, che sembrano addirittura aprirmi immagini virtuali sul paesaggio aspro e severo dell’entroterra sardo.
Tuttavia l’esigenza d’elaborare un’analisi il più possibile oggettiva, m'induce a mantenere il giusto controllo critico e a non cedere a possibili infatuazioni ingenerate dal fascino dell’isola.
A riportami con i piedi per terra, ci pensa la successiva fase gustativa, laddove la declinazione quasi ruspante percepita all’olfazione, sembra invece gradualmente virare verso i toni della finezza e del controllo dell’esuberanze varietali.
Ora il sorso è rotondo, mediamente persistente, giocato anche qui su note speziate di pepe, liquirizia, sottofondo fruttato di ciliegia, tabacco.
Sostenuto da discreta acidità e sottile vena minerale.
Cannonau di Sardegna doc Mamuthone ’09 – alcool 14,5 % - circa € 14.
Società Agricola Giuseppe Sedilesu, via Vittorio Emanuele II, 64 - Mamoiada (NU).
tel +39 0784 56791 - fax +39 0784 56791
email: giuseppesedilesu@tiscali.it
Info su vini, territorio, impostazione produttiva:
https://www.giuseppesedilesu.it/

mercoledì 7 agosto 2013

Colli Tortonesi Timorasso doc Brezza d'Estate '08 di Cascina i Carpini

Per trovare refrigerio dal caldo d'agosto, nulla di meglio di una "Brezza d'Estate" proveniente dall'areale sud-orientale piemontese.
Il test si è rivelato proficuo sia per ciò che concerne la risposta al gusto che per quanto riguarda la tenuta nel tempo.
Il vino si presenta di un bel colore giallo paglia piuttosto carico, tendente al dorato, che dà la sensazione del vino maturo.
Effettivamente al naso le evidenze sono quelle di gherigli di noce, agrume candito, nocciola, accenni idrocarburici, sfumature ossidative, che testimoniano un'evoluzione ormai a buon punto.
Quadro olfattivo intenso, rinfrescato da frutto esotico, note vegetali, cetriolo.
Al gusto procede in piena continuità, laddove però, mineralità e freschezza tendono a sovrastare le parti morbide, messe più in evidenza dalla precedente fase.
Nel complesso il quadro gustativo appare vitale, variegato, godibile.
Media persistenza.
Degustato in due step successivi, a distanza di 24 ore l'uno dall'altro, mantiene sostanzialmente inalterati i caratteri.
- bottiglia n° 310 delle 1.123 prodotte nell'annata -
Ottenuto da uva Timorasso, una delle oltre 650 varietà che fanno della bio-diversità ampelografica italiana, una ricchezza inestimabile e unica al mondo.
Il Timorasso è un vitigno difficile, è sensibile alle variazioni climatiche e va incontro ad acinellatura.
E' diffuso in un ambito territoriale estremamente circoscritto, corrispondente alla parte sud-orientale della regione Piemonte nei pressi del confine lombardo-ligure ed è stato di recente rivalorizzato da parte di una ristretta cerchia di viticoltori locali.
Colli Tortonesi Timorasso doc Brezza d'Estate '08 - alcool 14 % - circa € 26
Cascina i Carpini - Pozzol Groppo (AL)
http://www.cascinacarpini.it/

domenica 4 agosto 2013

Collio doc Friulano '11, Venica e Venica winery.

Ottenuto da uva Friulano (ex Tocai).
Com'è noto da qualche anno non è più consentito ai viticoltori italiani in ambito UE, utilizzare in etichetta il nome Tocai.
Per questo motivo i produttori della regione Friuli Venezia Giulia, hanno scelto di comune accordo di sostituirlo con Friulano, in modo tale da non violare le disposizioni comunitarie in tema di indicazione geografica tipica.
Questo adeguamento alla normativa, è avvenuto a seguito di ricorso dell'Ungheria a tutela dell'indicazione geografica ungherese Tokaji, nei confronti di omonimie presenti all'interno della Comunità Europea.
La Corte Europea deliberò a favore del ricorso ungherese, stabilendo che "Tokaji" costituiva un'indicazione geografica ungherese, mentre "Tocai" non era un'indicazione geografica italiana, ma una varietà d'uva e come tale, non poteva godere della tutela accordata a tali indicazioni.
Questo Friulano (ex Tocai) si presenta alla vista di color giallo paglierino piuttosto scarico.
Mediamente intenso al naso, giocato prevalentemente su note fresche di mela, pera, sfumature di frutto esotico.
Gusto ugualmente fruttato, con evidenze di pesca nettarina e lieviti.
Piacevole e fresco, dal tratto gentile, non lungo.
Acciaio e sosta sur lies.
A mio parere tali leggiadria e frutto, risultano ancor più apprezzabili durante la stagione estiva, degustandolo fresco a tutto pasto, in accompagnamento a cucina di mare oppure in apertura di progressione gustativa.
Collio doc Friulano ’11 – alcool 13,5% - circa € 12.
Azienda Venica e Venica, località Cerò 8, Dolegna del Collio (GO).
http://www.venica.it/