Dopo la presentazione ufficiale avvenuta in occasione del Salone del Gusto di Torino, la nuova Guida dei Vini Slow Food riceve anche in sede locale un'ulteriore spinta promozionale, a seguito di una serie di incontri e manifestazioni organizzate capillarmente dalle ramificazioni territoriali dell'Associazione, rivolte essenzialmente a chiarire gli aspetti di fondo e i criteri ispiratori della Guida.
All'interno dei locali messi a disposizione dal ristorante Enoteca Bar a Vino in Piazza del Popolo a Fermo, il responasabile Slow Food di zona Francesco Quercetti, invitato dalla Condotta del Fermano, ha esposto le linee guida dell'opera e guidato la degustazione di cinque vini marchigiani significativi in tal senso.
Piacevole intermezzo tra una degustazione e l'altra: stuzzichini, focacce, affettati locali e uno sfizioso primo piatto realizzato con riso Grumolo delle Abbadesse (presidio slow food della provincia di Padova), che l'oste-chef Peppe ha messo a punto da par suo.
Sostanzialmente, da quanto esposto dal relatore ai soci ed appassionati intervenuti, la Guida Slowine 2011 si propone non solo l'obiettivo di segnalare i vini, ma anche le aziende, la vita, il lavoro alla base del prodotto.
Tre le simbologie di merito previste per le aziende: la Chiocciola (filosofia produttiva), la Bottiglia (qualità della produzione generale), la Moneta (qualità-prezzo).
Tre le categorie di merito previste per i vini: Grande Vino (livello assoluto), Vino Quotidiano (qualità-prezzo), Vino Slow (tipicità, riconducibilità a vitigno e territorio).
Cinque i vini marchigiani degustati.
1) Verdicchio di Matelica Collestefano '09 dell'omonima azienda di Castelraimondo (MC) premiata con Chiocciola e Moneta. Il vino si presenta limpido cristallino, con sfumature verdoline; intenso all'olfatto e complesso di note floreali e fruttate di mela; al gusto è morbido; mineralità e freschezza entrano in simbiosi con alcoli e polialcoli, regalando un sorso armonico e piacevole. Premiato come Vino Quotidiano.
2) Offida Pecorino Podere Colle Vecchio '09 dell'azienda Cocci Grifoni di Ripatransone (AP); limpido, giallo paglierino scarico; intenso e abbastanza complesso all'analisi olfattiva; al gusto la spiccata acidità e la nota sapida viva, se da un lato sbilanciano gli equilibri verso le parti dure, dall'altro sono anche emblematici di un'interpretazione del vitigno in senso tradizionale e offrono al tempo stesso le giuste garanzie per un'evoluzione positiva futura di questo vino.
3) Verdicchio dei Castelli di Jesi cl. sup. S. Michele '08 dell'azienda Vallerosa Bonci di Cupramontana (AN); limpido verdolino scarico; verticalità olfattiva fatta di sensazioni minerali, note floreali di acacia e tipiche di anice; morbido al gusto; sapido e caldo con note di frutta matura. Premiato come Vino Slow.
4) Petronio '06 dell'azienda Quacquarini di Serrapetrona (MC); limpido, rosso granato concentrato, ma anche velato quasi come un Pinot Nero; ottenuto da uve Vernaccia Nera fatte appassire, al gusto è secco, morbido, elegante, tipicamente speziato. Premiato come Vino Slow.
5) Il Cupo '07 dell'azienda Esther Hauser di Staffolo (AN) premiata con la Bottiglia; magnifico Montepulciano frutto della combinazione di una molteplicità di "contaminazioni" apparentemente estranee le une alle altre: prodotto in una micro azienda di poco meno di due ettari; collocata nell'areale d'elezione del Verdicchio; guidata con maestria da una signora di origine elvetica...
Eppure il risultato è un vino affascinante; dal color rosso granato scuro, concentrato e impenetrabile; di grande intensità e complessità olfattiva, giocata su note di liquirizia, ciliegia sotto spirito, fiori appassiti e anche una leggera sfumatura di goudron; un bouquet variegato, ampio e tipico; al gusto si percepiscono sensazioni di frutta nera in confettura e cuoio, sostenute da bella acidità; un vino già da ora in grado di dare soddisfazioni papillari e di evolvere ancor più positivamente in futuro.
All'interno dei locali messi a disposizione dal ristorante Enoteca Bar a Vino in Piazza del Popolo a Fermo, il responasabile Slow Food di zona Francesco Quercetti, invitato dalla Condotta del Fermano, ha esposto le linee guida dell'opera e guidato la degustazione di cinque vini marchigiani significativi in tal senso.
Piacevole intermezzo tra una degustazione e l'altra: stuzzichini, focacce, affettati locali e uno sfizioso primo piatto realizzato con riso Grumolo delle Abbadesse (presidio slow food della provincia di Padova), che l'oste-chef Peppe ha messo a punto da par suo.
Sostanzialmente, da quanto esposto dal relatore ai soci ed appassionati intervenuti, la Guida Slowine 2011 si propone non solo l'obiettivo di segnalare i vini, ma anche le aziende, la vita, il lavoro alla base del prodotto.
Tre le simbologie di merito previste per le aziende: la Chiocciola (filosofia produttiva), la Bottiglia (qualità della produzione generale), la Moneta (qualità-prezzo).
Tre le categorie di merito previste per i vini: Grande Vino (livello assoluto), Vino Quotidiano (qualità-prezzo), Vino Slow (tipicità, riconducibilità a vitigno e territorio).
Cinque i vini marchigiani degustati.
1) Verdicchio di Matelica Collestefano '09 dell'omonima azienda di Castelraimondo (MC) premiata con Chiocciola e Moneta. Il vino si presenta limpido cristallino, con sfumature verdoline; intenso all'olfatto e complesso di note floreali e fruttate di mela; al gusto è morbido; mineralità e freschezza entrano in simbiosi con alcoli e polialcoli, regalando un sorso armonico e piacevole. Premiato come Vino Quotidiano.
2) Offida Pecorino Podere Colle Vecchio '09 dell'azienda Cocci Grifoni di Ripatransone (AP); limpido, giallo paglierino scarico; intenso e abbastanza complesso all'analisi olfattiva; al gusto la spiccata acidità e la nota sapida viva, se da un lato sbilanciano gli equilibri verso le parti dure, dall'altro sono anche emblematici di un'interpretazione del vitigno in senso tradizionale e offrono al tempo stesso le giuste garanzie per un'evoluzione positiva futura di questo vino.
3) Verdicchio dei Castelli di Jesi cl. sup. S. Michele '08 dell'azienda Vallerosa Bonci di Cupramontana (AN); limpido verdolino scarico; verticalità olfattiva fatta di sensazioni minerali, note floreali di acacia e tipiche di anice; morbido al gusto; sapido e caldo con note di frutta matura. Premiato come Vino Slow.
4) Petronio '06 dell'azienda Quacquarini di Serrapetrona (MC); limpido, rosso granato concentrato, ma anche velato quasi come un Pinot Nero; ottenuto da uve Vernaccia Nera fatte appassire, al gusto è secco, morbido, elegante, tipicamente speziato. Premiato come Vino Slow.
5) Il Cupo '07 dell'azienda Esther Hauser di Staffolo (AN) premiata con la Bottiglia; magnifico Montepulciano frutto della combinazione di una molteplicità di "contaminazioni" apparentemente estranee le une alle altre: prodotto in una micro azienda di poco meno di due ettari; collocata nell'areale d'elezione del Verdicchio; guidata con maestria da una signora di origine elvetica...
Eppure il risultato è un vino affascinante; dal color rosso granato scuro, concentrato e impenetrabile; di grande intensità e complessità olfattiva, giocata su note di liquirizia, ciliegia sotto spirito, fiori appassiti e anche una leggera sfumatura di goudron; un bouquet variegato, ampio e tipico; al gusto si percepiscono sensazioni di frutta nera in confettura e cuoio, sostenute da bella acidità; un vino già da ora in grado di dare soddisfazioni papillari e di evolvere ancor più positivamente in futuro.