Marina di Porto San Giorgio area turistica |
Ciò soprattutto dopo l'inserimento della manifestazione nel progetto "Grand Tour nelle Marche", propedeutico a Milano Expo 2015, messo a punto da Tipicità Experience e presentato a Fermo in data 15/07/2014
http://vinidiconfine.blogspot.it/2014/07/tipicita-marche-expo-2015.html
Nel corso della 3^ edizione di Vongolopolis
( programma edizione 2014: http://vinidiconfine.blogspot.it/2014/07/vongolopolis-2014-porto-san-giorgio.html ),
svoltasi a Porto San Giorgio (Fm) nei giorni 25-26-27-28 luglio 2014,
convegno sul tema dell'enogastronomia:
( programma edizione 2014: http://vinidiconfine.blogspot.it/2014/07/vongolopolis-2014-porto-san-giorgio.html ),
svoltasi a Porto San Giorgio (Fm) nei giorni 25-26-27-28 luglio 2014,
convegno sul tema dell'enogastronomia:
"La vongola seduce i primi"
L'incontro si è tenuto nell'Area Portuale Peschereccia del Marina di Porto San Giorgio e ha visto la partecipazione di:Uriano Meconi (dirigente settore pesca Regione Marche)
Catia Ciabattoni (assessore pesca e attività produttive Porto S. Giorgio)
Corrado Piccinetti (responsabile laboratorio Biologia Marina Fano, dell'Università di Bologna)
Luciano Mirandola (presidente Strada del Vialone Nano Veronese IGP)
Vincenzo Spinosi (presidente associazione Maccheroncini di Campofilone IGP)
Ha condotto il dibattito Angelo Serri (giornalista e direttore Tipicità Experience).
Marina di Porto San Giorgio area peschereccia |
La ragione principale sta nel fatto che i fondali bassi e sabbiosi, sono l'habitat ideale per questo mollusco bivalve.
La temperatura relativamente elevata delle acque infatti, costituisce condizione favorevole per la trasmigrazione delle spore sessuali dalla vongola maschio alla vongola femmina; trasmigrazione che avviene in presenza di escursioni termiche anche minime, determinate dalle correnti.
Per inciso, vongole della stessa specie di quelle dell'Adriatico le troviamo nel Mar di Marmara e nel Mar Nero.
Marina di Porto San Giorgio area peschereccia |
Nelle Marche il settore pesca delle vongole è tutt'altro che secondario nell'ambito delle attività produttive e svolge anzi un ruolo di sostegno dell'economia locale.
La Regione può infatti contare su una flotta di 221 vongolare, suddivise tra i vari compartimenti, dal pesarese alle Marche meridionali, pari al 50% dell'intera flotta e al 35 % del prodotto nazionale che è quantificabile in circa 25.000 tonnellate di vongole all'anno.
La città di Porto San Giorgio riveste a sua volta ruolo primario in Regione, per tradizione peschereccia e per numero di vongolare (circa 50), essendo sopravanzata dal solo comparto fanese.
Tuttavia nonostante il peso specifico dato dai numeri e dalla valenza qualitativa della materia prima ittica, anche quest'attività produttiva non è esente oggi da criticità, per le mutate condizioni di vendita connesse allo stato di congiuntura economica.
Di fatto i paesi emergenti del sud est asiatico risultano oggi più attrattivi per i trasformatori, a causa dei bassi costi alla produzione.
In ambito regionale si è cercato di porre rimedio negli anni scorsi, costituendosi in Consorzi, allo scopo di razionalizzare il comparto, abbattere i costi di produzione, contrastare la concorrenza.
Ma le conclusioni del dibattito hanno dimostrato come ciò non sia stato sufficiente.
Ogni piccola produzione italiana per imporsi sul mercato dovrebbe infatti impegnarsi su 4 piani differenti e paralleli:
caratterizzazione territoriale,
coinvolgimento emotivo delle platee,
salvaguardia del valore economico del prodotto,
comunicazione.
La discussione ha poi trattato il tema culinario degli abbinamenti con le vongole.
In generale si può affermare che per sughi e condimenti è consigliabile l'utilizzo di vongole di piccola taglia, che predominano in Adriatico, poichè hanno più polpa in percentuale rispetto al guscio e quindi rendono i piatti più saporiti.
Per quanto invece riguarda specificamente l'abbinamento con il riso, si può tranquillamente affermare che questo connubio non faccia parte di una tradizione radicata.
Ciò non toglie che si possano realizzare risultati ottimi; specie se si dispone di riso Vialone Nano Veronese IGP, che per caratteristica propria è in grado di abbinarsi bene con tutto.
Per ciò che concerne l'abbinamento con i Maccheroncini di Campofilone IGP, il segreto è la semplicità.
Sugo alle vongole con aglio, olio, prezzemolo, vino bianco, eventualmente qualche pomodorino; evitando ingredienti coprenti il sapore del mare e il gusto del Maccheroncino di Campofilone.
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volta a contrastare l'utilizzo di prodotti ittici d'importazione a basso costo e infima qualità, sostituendoli con specialità ittiche locali, in particolar modo pesce cosiddetto "povero" ma ricco di proprietà nutritive, come molluschi bivalvi, cefali, triglie, pesce azzurro e altro.
Allo scopo, la Regione Marche offre alle scuole un contributo per l'acquisto di pesce locale e organizza corsi di formazione per cuoche.
Attualmente sono 122 le scuole e 22 i comuni aderenti, ma i numeri paiono destinati rapidamente ad aumentare.
VILLAGGIO VONGOLOPOLIS