giovedì 27 marzo 2025

Bianchello del Metauro Doc, wine tasting in Tipicità Festival 2025

Degustazione guidata Bianchello del Metauro Doc, a cura di Ais Marche, tenutasi presso il quartiere fieristico Fermo Forum a Fermo, nel corso della 33^ edizione di Tipicità Festival dal 7 al 9 marzo 2025.
La Denominazione d'Origine Controllata Bianchello del Metauro fu istituita nel 1969; prevede 4 tipologie "Bianchello del Metauro", "Bianchello del Metauro superiore", "Bianchello del Metauro spumante", "Bianchello del Metauro passito" (le ultime tre, entrate in vigore dal 2011). 
La zona geografica è in provincia di Pesaro/Urbino ed è compresa tra il confine con la provincia di Ancona a sud ed il decorso del fiume Arzilla a nord; tale area a Doc, che prende il nome dal bacino del fiume Metauro che la attraversa da ovest ad est per tutta la sua estensione, interessa in tutto o in parte il territorio amministrativo di 18 comuni della provincia di Pesaro/Urbino compresi tra il mare Adriatico ed i monti della Cesana situati nella fascia preappenninica.
Il Bianchello o Biancame è un antico clone di Trebbiano, è un vitigno neutro, non ha grande spinta aromatica.
La caratteristica che spicca per il Bianchello del Metauro è la grande beva, la non troppo accentuata gradazione alcolica, il colore giallo paglierino scarico con riflessi verdolini e grande trasparenza, i profumi e i sapori tenui che richiamano i prati in fiore, la freschezza.
Queste caratteristiche sono state il pregio e il difetto della tipologia, destinata in passato al consumo quotidiano di massa e a produzioni più rivolte alla quantità che alla qualità.
Tuttavia da qualche anno a questa parte, lo scenario del Bianchello appare modificato e mira ad invertire il senso di marcia intrapreso in passato; a conferma di ciò, sono negli ultimi tempi arrivati anche riconoscimenti da parte delle principali guide vini italiane.
Vari fattori hanno contribuito ad elevare i valori qualitativi dell'areale, in particolar modo, a mio parere, il ricambio generazionale e il contributo enologico, come ad esempio l'adozione di pratiche di cantina mirate ad incrementare profumi e sapori, criomacerazioni pre e post fermentative, utilizzo calibrato di contenitori in legno o cemento, alternativi all'acciaio, in grado di stemperare o perlomeno contenere l'elevata dotazione acidica della varietà.
Abbiamo degustato 5 Bianchello del Metauro Doc nella tipologia Superiore.
Bianchello del Metauro Superiore Doc 2023 Le Fratte
12,5% vol.
Conventino di Monteciccardo
Conventino di Monteciccardo nasce nel 2000, ma dal 2008-2009 produce vini.
Annata calda.
Ottenuto da uve provenienti da 2 ettari di vigneto di circa 30 anni, nel comune di Cartoceto.
Giallo paglia piuttosto carico, tendente al dorato.
6 mesi in acciaio e altrettanti in bottiglia.
Frutta gialla e fiori gialli, pesca, ginestra, erba cedrina.
Sorso pieno, avvolgente, morbido, ben bilanciato con la dotazione minerale quasi salmastra e con l'acidità.
Su piatti di una certa importanza, rana pescatrice in potacchio.
Bianchello del Metauro Superiore Doc 2023 Campodarchi
13% vol.
Terracruda
Siamo a Fratterosa a 30 chilometri dall'Adriatico.
Questo vino è ottenuto da uve provenienti dai 2,5 ettari di vigneto, vecchio di 50 anni, posto a circa 400 metri sul livello del mare.
Vinificato gran parte in acciaio e il restante in barrique con sosta sur lies di almeno 12 mesi.
Appare giallo paglierino luminoso, ma meno carico del precedente.
L'escursione termica incrementa l'aromaticità su note fruttate e floreali, susina e melone, ma anche anice e mandorla.
Vino largo, sapido, di grande equilibrio tra parti dure e morbide.
Formaggi semistagionati, tagliatelle al tartufo.
Bianchello del Metauro Superiore Doc 2023 Celso
12,5% vol.
Guerrieri
Ottenuto da uve provenienti da 2 ettari di vigneto di 15/20 anni, fa 3 mesi in acciaio, 3 in cemento, più ulteriore affinamento in bottiglia.
Quadro variegato, note vegetali e agrumate, zenzero, limone cedrato, sambuco e salvia, mandorla non molto matura, sapidità.
Tagliatelle al ragù di carne.
Bianchello del Metauro Superiore Doc 2022 Luttichau
13% vol.
Galiardi
Annata meno calda della 2023, ma siccitosa.
Approccio produttivo aziendale cosiddetto naturale e utilizzo di lieviti indigeni.
Ottenuto da uve Bianchello provenienti da 3 ettari di vigneto vecchio di 70 anni, posto in località Villa di Luttichau e piccolo saldo Malvasia bianca.
Sosta un anno in acciaio, appare giallo paglierino limpido.
Intensità aromatica variamente articolata, scorza di limone e pesca gialla, mandorla e sambuco, miele d'acacia; la carica acidica importante, dà slancio al finale.
Formaggi semistagionati, Casciotta di Urbino.
Bianchello del Metauro Superiore Doc 2021 Giglio
13% vol.
Di Sante
Vinificazione in acciaio, pressatura soffice in atmosfera inerte dei grappoli interi refrigerati.
Sosta 9 mesi in acciaio e altrettanti in bottiglia, appare giallo paglia con riflesso dorato.
Il più anziano della cinquina, denota tuttavia toni verdi, propri di un vino d'annata: citrino, dotato di mineralità quasi salmastra, sassoso, vira sul floreale e sul nocciolato, su agrumi e fiori bianchi.
Vino dinamico, fresco, adatto su fritture.
post correlato:
You Tube shorts
Bianchello del Metauro Doc

mercoledì 12 marzo 2025

Biofestival Marche 2024, wine tasting in Tipicità Festival 2025

Nell'ambito dell'edizione 2025 di Tipicità Festival tenutasi presso il quartiere fieristico Fermo Forum a Fermo dal 7 al 9 marzo, risultati Concorso Biofestival 2024, a cura di Aiab e Ais Marche.
Un concorso ormai consolidato.
AIAB e AIS Marche insieme per premiare le migliori produzioni di vini biologici.
Le Marche sono in testa all’elenco delle regioni “biologiche” con circa il 30% della superfice vitata, ben 128mila ettari su un totale di 455mila.
Numeri importanti che hanno portato le Marche ad essere una regione particolarmente ricercata dagli enoturisti.
L’attenzione alla sostenibilità ambientale e alla qualità della vita sono al centro degli obiettivi che i moderni wine lovers cercano.
L’AIAB e l’AIS Marche sostengono con il loro impegno i viticoltori biologici con un concorso volto a premiare le eccellenze enologiche bio delle Marche.
Concorso 2024 i vincitori:
- categoria vini bianchi: Offida Pecorino Docg 2022 il Piuma, Azienda Agricola San Filippo
- categoria vini rosati: Marche Igt Rosato 2023 Fos, Azienda Agricola Lumavite
- categoria vini rossi: Rosso Conero Doc 2020 Campofiorito, Fattoria Lucesole
- categoria spumante: Marche Igt Spumante Metodo Classico Brut Nature 2019, Conventino di Monteciccardo
Marche Bianco Igt Spumante Metodo Classico Brut Nature cuvèe 2019
12,5% vol.
Conventino di Monteciccardo
50% Incrocio Bruni 54, 30% Famoso, 20% Sangiovese, vinificato in acciaio, 36 mesi sui lieviti, appare giallo paglia carico, molto brillante, fine perlage.
Intensità olfattiva caratterizzata in particolar modo dalla dotazione semiaromatica del Famoso, frutta gialla e tropicale, fiori gialli.
Setoso al palato, elegante, ricco di frutto e sapido.
Frittura di paranza e pesce azzurro.
Offida Pecorino Docg 2022 il Piuma
13,5% vol.
Azienda Agricola San Filippo
Da uve Pecorino provenienti da vigneti vecchi di 20 anni.
Criomacerazione prefermentativa, vinificazione in acciaio con passaggio in rovere di una parte delle masse.
Giallo paglierino luminoso, ma meno carico del precedente.
In evidenza la dotazione minerale imponente, ma anche fiori di campo, camomilla, frutta bianca e gialla, le note vanigliate da legno piccolo a stemperare la durezza sassosa e sapida parte integrante del bagaglio genetico varietale.
Stoccafisso con patate.
Marche Igt Rosato 2023 Fos
13,5% vol.
Azienda Agricola Lumavite
Rosato da salasso ottenuto da 40% Syrah, 40% Sangiovese, 20% Montepulciano, vinificato in acciaio, appare rosa peonia carico.
Mediamente intenso al naso, più corposo al palato su note di frutta rossa matura, rose rosse, toni terrosi, calcarei, leggera speziatura; caldo e morbido in questa fase, s'allunga nel finale acidico e sapido.
Versatile in abbinamento, preferibilmente su piatti a tendenza grassa, lasagne al forno vegetariane, crescia e ciauscolo.
Rosso Conero Doc 2020 Campofiorito
15,5% vol.
Fattoria Lucesole
Ottenuto da uve Montepulciano, fa due anni in acciaio e un anno in bottiglia prima della messa in commercio.
Appare rosso rubino carico, impenetrabile, con riflesso porpora.
Quadro di spessore e complesso; marasca sotto spirito, speziature varie, liquirizia, noce moscata, frutto nero stramaturo.
In bocca tende all'amarotico, ciliegia e cacao, tannino prepotente.
Vino di carattere e territoriale, destinato ad evolvere positivamente con l'invecchiamento.
In abbinamento su piatti a tendenza grassa o succulenta, agnello al forno.

lunedì 10 marzo 2025

Orcia Doc wine tasting in Tipicità Festival 2025

Degustazione guidata a cura di Ais Marche e Consorzio del Vino Orcia, tenutasi presso il quartiere fieristico Fermo Forum a Fermo, nel corso della 33^ edizione di Tipicità Festival dal 7 al 9 marzo 2025.
La degustazione ha celebrato i 25 anni dalla nascita del consorzio di tutela toscano.
La Denominazione d'Origine Controllata Orcia fu istituita nell'anno 2000, la zona di produzione comprende in tutto o in parte il territorio amministrativo di una dozzina di comuni in zona collinare nel sud/ovest della provincia di Siena, ad est ed ovest del bacino del fiume Orcia che dà il nome alla denominazione.
La Doc s'incunea tra altre due aree fortemente vocate dal punto di vista vitivinicolo (Montepulciano e Montalcino), ma appare con le carte in regola per sostenerne il confronto.
Le tipologie previste da disciplinare sono:
“Orcia” anche con la menzione riserva (Sangiovese: minimo 60%)
“Orcia” rosato (Sangiovese: minimo 60%)
“Orcia” bianco (Trebbiano toscano: minimo 50%)
“Orcia” Sangiovese anche con la menzione riserva (Sangiovese: minimo 90%)
“Orcia” Vinsanto o Vin Santo (Trebbiano toscano e Malvasia bianca lunga: da soli o congiuntamente minimo 50%).
Del Consorzio fanno parte circa 60 cantine, per complessivi circa 200 ettari vitati e una produzione media annua di 300.000 bottiglie.
Si tratta quindi di un comparto di nicchia, costituito da micro aziende di pochi ettari, la quasi totalità delle quali si dedica anche all'accoglienza agrituristica.
"Vino artigianale in un mercato globale" è lo slogan adottato dal Consorzio per promuovere cantine e territorio.
Abbiamo degustato: 1 Orcia Doc Rosato, 2 Orcia Doc, 1 Orcia Doc Sangiovese, 1 Orcia Doc Sangiovese Riserva, 1 Orcia Doc Riserva
Orcia Doc Rosato 2023 MaLamore
13,5% vol.
Bagnaia
L'azienda dispone di 6 ettari di vigneto e di agriturismo.
Ottenuto da uve Sangiovese, appare di color rosa fiori di pesco.
Aromi di frutti rossi, fiori bianchi e pomacee, note vegetali e nocciolate.
Agile di frutto rosso e sapido al palato: ribes, lampone, tonalità agrumate e fresche.
Orcia Doc 2022 Scorbutico
14,5% vol.
Poggio Grande
L'azienda dispone di 6 ettari di vigneto.
Ottenuto da 80% sangiovese, 10% cabernet, 10% merlot, matura 18 mesi complessivi, in tonneaux il sangiovese, in barrique gli internazionali.
Appare rosso rubino che va sul granato.
Quadro ricco e complesso.
Gli internazionali danno immediatezza e stemperano il tratto selvatico del sangiovese, le sensazioni scalpitano come il cavallo in etichetta, si va dalla prugna matura a note cremose e vanigliate, da una marcata speziatura di pepe nero e noce moscata, al frutto di bosco anche in confettura, a note terziarie e floreali di viola.
Prestazione a mio parere impeccabile.
Orcia Doc 2021 Banditone di Campotondo
14,5% vol.
Campotondo
L'azienda dispone di 3 ettari di vigne ad alberello poste a 600 metri sul livello del mare.
Blend di sangiovese, colorino e merlot, matura in rovere, appare rosso rubino carico, tendente al granato.
Vino scattante: carica acidica prepotente, frutto nero maturo e in confettura, note amarotiche e balsamiche, cacao e rosmarino.
Carne alla brace.
Orcia Doc Sangiovese 2021
14,5% vol.
Atrivm
Ottenuto da uve sangiovese in purezza, affinato 12 mesi in botte grande e altrettanti in bottiglia, appare rosso granato fitto.
Marcata speziatura, noce moscata, chiodo di garofano, ma anche frutto nero e tabacco, note floreali di viola e cioccolato, tannino scalpitante e acidico in chiusura.
Arrosti, cacciagione.
Orcia Doc Sangiovese Riserva 2020 Aetos
14% vol.
Tenuta Sanoner
L'azienda dispone di una ventina di ettari di vigneto a conduzione biologica e biodinamica.
Per questo vino 100% sangiovese, la fermentazione alcolica avviene in cemento ed è innescata da lieviti indigeni, la fermentazione malolattica è svolta in acciaio, l'affinamento è di 24 mesi in botti di rovere, più ulteriori 6 mesi in bottiglia.
Appare rosso rubino, tendente al granato, esprime note di anice e cuoio, floreali di viola mammola e speziate di pepe bianco.
In bocca ha note agrumate, è pulito, essenziale, netto, più acidico che tannico.
Orcia Doc Riserva 2020 Capitoni
15,5% vol.
Marco Capitoni
L'azienda dispone di 6/7 ettari di vigneto.
Questo vino è un blend di uve selezionate 80% sangiovese e 20% merlot, coltivate su una superficie di circa 4 ettari a 460 metri sul livello del mare.
Affina per 24 mesi in botti grandi e barriques, più ulteriori 12 mesi in bottiglia.
Con il passare degli anni il vino si affina ulteriormente, crescendo in morbidezza ed eleganza.
Data di imbottigliamento per questa annata: 20 maggio 2023.
Numero di bottiglie prodotte nell'annata: n°11695 da litri 0,750 - n°127 magnum da litri 1,5 - n°10 jeroboam da 3 litri.
Titolo alcolometrico: 15,5% 
Acidità totale: 4,67 g/l
Estratto secco: 30,5 g/l
Appare rosso granato carico.
Quadro di grande suggestione, oserei dire aristocratico, elegante e corposo.
Le sensazioni spaziano dal frutto nero stramaturo, prugna e ciliegia, alle spezie, pepe, ginepro, chiodo di garofano, fino a note animali e cuoio.
In bocca è avvolgente di calore alcolico e sapido, ha lunga persistenza, è ben bilanciato nel rapporto tra parti dure e morbide, è certamente ricco di glicerine, di marasca sotto spirito, di cioccolato e di vaniglia, adeguatamente contrappuntati però, dalla dotazione acidica e tannica.
Vino di pregio e dal formidabile rapporto qualità/prezzo.

mercoledì 5 marzo 2025

ProWein 2025 Dusseldorf Germany

Si apre il sipario a Düsseldorf.
Un programma ricchissimo che attira il settore internazionale del vino e dei liquori.
In occasione di ProWein, la città di Düsseldorf si trasformerà in un hotspot per il settore internazionale del vino e dei liquori.
Per sei giorni, nella metropoli renana tutto ruoterà intorno alle opportunità di business, a eventi emozionanti e alle ultime tendenze.
La fase calda inizierà giovedì 13 marzo, con il programma serale “ProWein goes city” per tutti gli intenditori in numerosi ristoranti, bar ed enoteche.
Sabato 15 marzo, l'evento proseguirà durante la giornata con la Meininger's Wine Conference (https://www.meiningers-conference.com): la conferenza, organizzata in collaborazione con ProWein, fornisce ogni anno preziose informazioni sulle tendenze attuali e sugli sviluppi futuri del settore vitivinicolo.
L'appuntamento di quest'anno vedrà relatori prestigiosi analizzare il tema "The Best Ways to Sell Wine".
Saranno messi in evidenza i temi chiave che plasmeranno il futuro del settore dei vini.
Il momento clou finale sarà la cerimonia di premiazione del Meiniger Awards.
Tre giorni di programma completo alla ProWein
La ProWein, la più importante fiera internazionale dei vini e degli alcolici, si terrà alla Messe Düsseldorf dal 16 al 18 marzo.
In nove degli undici padiglioni espositivi, i visitatori potranno esplorare una gamma completa di prodotti di aziende appartenenti alle principali regioni vinicole di tutti i continenti.
Negli altri due padiglioni, dedicati alla ProSpirits, gli operatori della vendita al dettaglio e della ristorazione avranno a disposizione una panoramica unica di liquori da tutto il mondo.
La gamma di espositori di alto profilo sarà completata da un programma di eventi collaterali di prim'ordine su tutte le tre giornate della fiera.
Tra questi, il nuovo Business Forum con sessioni entusiasmanti, il variegato programma presso gli stand degli espositori, le numerose degustazioni nel Masterclass Forum, l'area gastronomica urbana con chef stellati, la Champagne Lounge, la mostra speciale ProWein Zero, la presentazione di “Union des Grands Crus de Bordeaux”, la mostra speciale Packaging & Design, l’Organic World e molto altro ancora.
ProWein feeling anche per i non professionisti
Mentre i professionisti di tutto il mondo si incontreranno in tutti gli eventi in fiera, “ProWein goes city” creerà un ponte con i consumatori.
Dal 13 al 18 marzo si terranno degustazioni di vini e liquori, menù speciali in numerosi ristoranti ed eventi culturali in tutta la città.
In totale sono previsti oltre 100 eventi:
©Messe Düsseldorf
Con questo programma diversificato, la ProWein 2025 consolida la sua posizione di manifestazione imperdibile per tutti i professionisti del settore del vino e degli alcolici.
Ulteriori informazioni e biglietti su: