Slow Food Marche e Slow Food Corridonia hanno organizzato a Monte San Giusto (Mc) la seconda edizione di "Giusto di Gusto", una due giorni (sabato 17 e domenica 18 settembre 2016) dedicata alla gastronomia.
Il tema della giustizia sociale legata al cibo è stato il filo conduttore dell'iniziativa.
Degustazioni, laboratori, incontri, mercati, contadini.
Nella giornata di sabato 17 settembre degustazione vini presso Palazzo Bonafede con la partecipazione di 11 aziende vinicole del territorio, alcune delle quali consolidate su standard di buon livello ed altre di recente costituzione, in cerca di un'identità per il momento non ancora ben definita.
Le degustazioni che abbiamo fatto di bianchi e di rossi, hanno alternato buone prove ad altre meno convincenti.
Ottava Musa è ottenuto da uva Pecorino, vinificato in acciaio e si presenta giallo paglierino scarico.
Naso giocato su pomacea, mineralità, sbuffi iodati.
Al palato troviamo la stessa impronta fruttata e sapida, con sottofondo amarognolo.
Annata difficile dal punto di vista meteo.
Vino destinato al consumo quotidiano.
Chirone è ottenuto da uve Pecorino, Sauvignon Blanc e Maceratino in percentuali pressochè paritarie, vinificato in acciaio, anch'esso di color giallo paglierino scarico.
Note olfattive di una certa finezza, su sentori vegetali di foglia di pomodoro, di frutta fresca e floreali, che trovano piena conferma al palato, dove chiude sapido.
Anche questo vino presentato da Cantina Santori si caratterizza per un'impronta poco impegnativa di vino quotidiano.
In abbinamento su finger food, insalata di mare.
Ottenuto da uva Pecorino si presenta giallo paglierino limpido e profumato di anice, pera, banana, mineraltà.
In bocca si apre sui toni dolci del frutto a polpa bianca, nespola, accenni esotici ed ananas.
Oggi godibile e fresco, è destinato ad evolvere positivamente nel tempo.
Annata certamente favorevole dal punto di vista meteo.
Dianetti si conferma viticoltore in ascesa, in grado di offrire prove convincenti sia per quanto riguarda i rossi (Offida Docg Rosso '13 Vignagiulia premiato con i Tre Bicchieri dalla Guida Vini d'Italia 2017 del Gambero Rosso) sia per i bianchi.
Il vino prende il nome della contrada e mi pare di poter dire che sia l'ennesima prova, tutt'altro che velleitaria, di questo viticoltore artigiano che nulla lascia al caso e dal quale ci aspettiamo continue sorprese.
Ottenuto da Sangiovese vinificato in bianco e Pecorino fatto appassire in fruttaia, si presenta alla vista di colore giallo paglierino limpido, con qualche riflesso dorato.
Naso mediamente intenso, giocato su toni vegetali, erbe aromatiche, fiori in appassimento, i rimandi di fragolina e di lampone del Sangiovese.
In bocca è pieno, sapido, ricco di sostanza con note surmature, variamente articolato nell'originale blend, tendenzialmente morbido su sentori di lieviti e con chiusura amaricante.
A mio parere trova il miglior assetto dopo adeguata ossigenazione.
Orata al cartoccio.
50% Pecorino, 30% Passerina, 10% Trebbiano, 10% Malvasia di Candia compongono il blend.
25 giorni di macerazione in tini grandi di rovere aperti, maturazione di 1 anno in barrique e 1 anno e mezzo in bottiglia sono i dati salienti di vinificazione.
Il vino è materico, di color verde oro carico, assimilabile di fatto ad un orange wine.
Ventaglio di profumi complesso, incastonato su sentori di frutta secca, datteri canditi, sensazioni d'erbe aromatiche e arbusti che ricordano la macchia mediterranea, fiore appassito.
In bocca procede su questa falsariga, evidenziando toni morbidi di frutto stramacerato e ricchezza ossidativa, contrappuntati da carica acidica nel finale.
Vino di grande spessore, in abbinamento su scaloppe di fegato grasso d'oca.
Il tema della giustizia sociale legata al cibo è stato il filo conduttore dell'iniziativa.
Degustazioni, laboratori, incontri, mercati, contadini.
Nella giornata di sabato 17 settembre degustazione vini presso Palazzo Bonafede con la partecipazione di 11 aziende vinicole del territorio, alcune delle quali consolidate su standard di buon livello ed altre di recente costituzione, in cerca di un'identità per il momento non ancora ben definita.
Le degustazioni che abbiamo fatto di bianchi e di rossi, hanno alternato buone prove ad altre meno convincenti.
Degustazione vini bianchi:
Marche Igt Bianco '14 Ottava Musa - alcool 13% - circa € 8
Marche Igt Bianco '13 Chirone - alcool 13% - circa € 8
Cantina Santori
Naso giocato su pomacea, mineralità, sbuffi iodati.
Al palato troviamo la stessa impronta fruttata e sapida, con sottofondo amarognolo.
Annata difficile dal punto di vista meteo.
Vino destinato al consumo quotidiano.
Chirone è ottenuto da uve Pecorino, Sauvignon Blanc e Maceratino in percentuali pressochè paritarie, vinificato in acciaio, anch'esso di color giallo paglierino scarico.
Note olfattive di una certa finezza, su sentori vegetali di foglia di pomodoro, di frutta fresca e floreali, che trovano piena conferma al palato, dove chiude sapido.
Anche questo vino presentato da Cantina Santori si caratterizza per un'impronta poco impegnativa di vino quotidiano.
In abbinamento su finger food, insalata di mare.
Offida Docg Pecorino '15 Vignagiulia - alcool 13% - circa € 11
Dianetti
In bocca si apre sui toni dolci del frutto a polpa bianca, nespola, accenni esotici ed ananas.
Oggi godibile e fresco, è destinato ad evolvere positivamente nel tempo.
Annata certamente favorevole dal punto di vista meteo.
Dianetti si conferma viticoltore in ascesa, in grado di offrire prove convincenti sia per quanto riguarda i rossi (Offida Docg Rosso '13 Vignagiulia premiato con i Tre Bicchieri dalla Guida Vini d'Italia 2017 del Gambero Rosso) sia per i bianchi.
Marche Igt Bianco '14 Crocifisso - alcool 14% - circa € 14
Vittorini di Speranza Nico
Ottenuto da Sangiovese vinificato in bianco e Pecorino fatto appassire in fruttaia, si presenta alla vista di colore giallo paglierino limpido, con qualche riflesso dorato.
Naso mediamente intenso, giocato su toni vegetali, erbe aromatiche, fiori in appassimento, i rimandi di fragolina e di lampone del Sangiovese.
In bocca è pieno, sapido, ricco di sostanza con note surmature, variamente articolato nell'originale blend, tendenzialmente morbido su sentori di lieviti e con chiusura amaricante.
A mio parere trova il miglior assetto dopo adeguata ossigenazione.
Orata al cartoccio.
Marche Igt Bianco '11 Stella Flora - alcool 12,5% - circa € 25
Maria Pia Castelli
25 giorni di macerazione in tini grandi di rovere aperti, maturazione di 1 anno in barrique e 1 anno e mezzo in bottiglia sono i dati salienti di vinificazione.
Il vino è materico, di color verde oro carico, assimilabile di fatto ad un orange wine.
Ventaglio di profumi complesso, incastonato su sentori di frutta secca, datteri canditi, sensazioni d'erbe aromatiche e arbusti che ricordano la macchia mediterranea, fiore appassito.
In bocca procede su questa falsariga, evidenziando toni morbidi di frutto stramacerato e ricchezza ossidativa, contrappuntati da carica acidica nel finale.
Vino di grande spessore, in abbinamento su scaloppe di fegato grasso d'oca.
Palazzo Bonafede