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domenica 17 dicembre 2023

Le Marche nel Bicchiere 2024, guida vini Ais Marche

La guida, giunta alla sedicesima edizione, illustra l'ampio panorama della produzione enologica marchigiana, con sezioni dedicate agli spumanti e ai vini passiti, ma anche ai vini da tartufo e agli oli monovarietali.
Uno strumento per conoscere il territorio e le sue eccellenze, con schede di analisi sensoriale di 627 vini e 55 oli, l'enogastronomia delle Marche in un comodo volume tascabile a meno di 10 euro.
Curatore: Associazione Italiana Sommelier Marche.
Elenco vini premiati col simbolo dell'eccellenza e del salvadanaio

giovedì 14 dicembre 2023

Falerio Pecorino Doc 2022 Incanto, Villa Manù winery

Ottenuto da uve pecorino, vinificato in acciaio, maturato 6-8 mesi in acciaio e bottiglia, si presenta alla vista di color giallo paglierino brillante, tendente al verde, con qualche riflesso oro.
Freschezza e risposta varietale sono i dati salienti.
Pomacea a polpa bianca, pera, mela golden, mineralità sviluppata su toni di mandorla e pietra bagnata, fanno da corredo alla solida impalcatura agrumata.
Impronta intensa e fruttata.
In bocca la spinta propulsiva prodotta dalla dotazione acidica varietale pare irrefrenabile, la variabile citrina assume ruolo dominante, dà spessore, è altresì integrata da sensazioni meno puntute di erbe di campo, susina gialla, fiorellini bianchi, in funzione ovattante.
Il quadro variamente articolato, certamente corposo, trova beneficio da prolungata ossigenazione, probabile sintomo di vino ancora alla ricerca del proprio "centro di gravità permanente".
In abbinamento su cucina di mare, sgombro al forno, cozze gratinate, zuppe di pesce.
Valutazione @avvinatore: 90/100.
Falerio Pecorino Doc 2022 Incanto
13,5% vol.
Cantina Villa Manù
Via Madonna Manù 51/C, 63823 Lapedona (Fm)
Alfredo +39 348 306 3027
Morena +39 324 783 6598
info@vinivillamanu.it
https://www.vinivillamanu.it/
Falerio Pecorino Doc Incanto, Villa Manù
You Tube channel:

giovedì 7 dicembre 2023

Conero Riserva Docg Dorico cantina Moroder, vertical tasting

Sabato 2 e Domenica 3 dicembre 2023 la storica Villa Bonaparte di Porto San Giorgio (Fm) è stata animata dalla 2^ edizione di "Rosso di Sera-Festival dei Vini Rossi delle Marche".
Nell'ambito del nutrito programma, degustazione dal titolo "Time Machine: un viaggio nel tempo attraverso le migliori annate di Dorico Conero Riserva - cantina Moroder".
Verticale di quattro annate 2000 - 2004 - 2013 - 2018, guidata da Andrea Amadei, sommelier e gastronomo, voce di Rai2.
Acidità e tannino sono l'impalcatura, ovvero la corazza, che consente alla struttura di un vino non solo di non cedere sotto il peso di polisaccaridi e polialcoli, ma anche d'incrementare complessità e capacità d'invecchiare.
Questa semplice e adamantina regola, mi pare il dato saliente ricavabile dalla verticale di queste quattro annate di Conero Riserva Docg di cantina Moroder, azienda storica della regione Marche, con sede ad Ancona frazione Montacuto.
Ottenuto da uve montepulciano, provenienti da vigneti impiantati alla fine degli anni '60.
Conero Riserva Docg Dorico 2018
Annata abbastanza calorica, ma nel complesso equilibrata dal punto di vista dell'andamento meteo.
30 mesi in rovere, 12 in bottiglia, macerazione 20-25 giorni.
Rosso rubino carico, violaceo sull'unghia.
Note surmature di ciliegia selvatica, lamponi in confettura, abbondante speziatura, chiodo di garofano, note balsamiche e mentolo, acidità a stimolare la salivazione.
Quadro vibrante, fruttato, acidico, tannico, colto nella fase ascendente dell'arco evolutivo.
Conero Riserva Docg Dorico 2013
Rosso rubino tendente al granato.
Note ematiche, terrose, sottofondo torrefatto, spezie, eucaliptolo.
In bocca è stramaturo, frutto nero, prugna essiccata, note cioccolatose e vanigliate in funzione ammorbidente.
Il tannino perfettamente integrato, oserei dire vellutato, incrementa la rotondità gustativa.
Ancora fresco nel finale, nonostante l'età.
Colto all'apice dell'arco evolutivo.
Prestazione a mio parere di grosso livello.
Conero Riserva Docg Dorico 2004
Annata fresca dal punto di vista meteo e successiva ad un'annata particolarmente calda.
Rosso ancora brillante, impenetrabile, tra il granato e il rubino.
Anche qui note ematiche e terrose, speziatura abbondante, chiodo di garofano e cannella, visciole.
In bocca pare indurirsi, freschezza acidica e tannino tendono a sovrastare frutto e polisaccaridi.
Finale sapido, non infinito.
Quest'annata è stata oggetto di pareri diversificati da parte dei partecipanti alla degustazione.
A me parrebbe aver inesorabilmente intrapreso la parabola discendente dell'arco evolutivo; dietro la corazza acidica e tannica, è apparso, perlomeno a me, un dimagrimento sensibile di volumi e di persistenza.
Rosso Conero Doc Dorico 2000
Rosso granato con unghia aranciata.
Cuoio, prugna secca, note boisèe di legno antico, spezie e cacao, chiodo di garofano, complessità.
Tannino svolto e acidità vivace, allungano il finale.
Vino austero, oserei dire aristocratico e di grande eleganza.
Annata decisamente sorprendente per integrità, pare tenacemente aggrappata all'apice dell'arco evolutivo, senza alcuna intenzione d'intraprendere la discesa.
La forma è tonica, non ancora sfiorita, a dispetto dell'anagrafe.
La Denominazione d'Origine Controllata  Rosso Conero fu istituita nel 1967, la Docg Conero Riserva nel 2004, quindi l'annata 2000 di Dorico è ancora Rosso Conero Doc poichè precedente all'istituzione della Docg.
I vini a Denominazione Controllata e Garantita Conero Riserva (è ammessa ma non obbligatoria la menzione Riserva) non possono essere immessi al consumo prima di 24 mesi a partire da 1 novembre dell'anno della vendemmia e una parte dell'invecchiamento deve essere fatto in legno.
Base ampelografica almeno 85% uva montepulciano, eventuale saldo al massimo 15% uva sangiovese.
La zona di produzione di Conero Docg è la stessa di Rosso Conero Doc, è molto ristretta e corrispondente al territorio amministrativo di 7 comuni della provincia di Ancona: Ancona, Camerano, Offagna, Numana, Sirolo e parte del territorio dei comuni di Osimo e di Castelfidardo, tutt'intorno al promontorio del Monte Conero che dà il nome alle due Denominazioni d'Origine.
Azienda Agricola Alessandro Moroder
Frazione Montacuto 112, 60129 Ancona
+ 39 071 898 232
+ 39 071 280 03 67
mail@moroder.wine
https://www.moroder.wine/

martedì 5 dicembre 2023

Rosso di Sera 2023, masterclass "50 sfumature di rosso"

Sabato 2 e Domenica 3 dicembre 2023 la storica Villa Bonaparte di Porto San Giorgio (Fm) è stata animata dalla 2^ edizione di "Rosso di Sera-Festival dei Vini Rossi delle Marche".
Nell'ambito del nutrito programma, degustazione guidata dal titolo "50 sfumature di rosso", a cura del sommelier e voce di Rai2 Andrea Amadei.
Abbiamo degustato 6 vini di 6 diverse Denominazioni d'Origine marchigiane:
Rosso Piceno Superiore Doc – Roggio del Filare (Velenosi)
Colli Pesaresi Doc Sangiovese Riserva – Pìkler (Bruscia)
Pergola Doc Aleatico Superiore – Ortaia (Terracruda),
Offida Rosso Docg – Vigna Giulia (Dianetti),
Lacrima di Morro d’Alba Doc – Morro (Tenuta Mattei)
Vernaccia di Serrapetrona Docg – Vernaccianera (Terre di Serrapetrona).
Lacrima di Morro d'Alba Doc 2022 Morro
Tenuta Mattei
Rosso porpora tipico della tipologia.
Delicati sentori floreali e fruttati, rosa e violetta, frutti di bosco, fragoline.
In bocca astringenza varietale e freschezza di vino ancor giovane, entrano in congiunzione con le note leggiadre del frutto rosso e del fiore.
Vinificato in acciaio.
Insaccati spalmabili, focaccia e ciauscolo, lasagne al forno.
Pergola Doc Aleatico Superiore 2020 Ortaia
Terracruda
Vitigno semi aromatico Aleatico.
Rosso rubino con riflesso porpora.
Quadro ricco di profumi e sapori ben calibrati, frutti di bosco in generoso dosaggio, fragola matura, ribes e lampone, toni mentolati.
In bocca è fresco e speziato, non ha il grip tannico del precedente, ma è lungo e avvolgente nel finale.
Sosta sur lies, matura 16-18 mesi in barrique di secondo passaggio.
Cucina orientale a base di spezie, goulasch, arista di maiale alle prugne.
Colli Pesaresi Doc Sangiovese Riserva 2019 Pikler
Bruscia
Rosso rubino cupo, tendente al granato.
Approccio gustolfattivo piuttosto impattante, opulento, frutta nera macerata, sentori terrosi e incensati, legno d'antan.
Al gusto tannini scalpitanti e carica acidica tendono a sovrastare le morbidezze, in sottofondo cacao e torrefazione.
Botte grande e barrique per 12 mesi, più ulteriori 6 mesi in bottiglia.
In abbinamento su piatti succulenti o a tendenza grassa.
Offida Rosso Docg 2018 Vigna Giulia
Dianetti
Ottenuto da uve montepulciano, ha colore rosso rubino tendente al granato.
Un pot-pourri di frutti rossi e neri, amarene, marasca sotto spirito, toni mentolati, accenni di noce di cola uno degli ingredienti della famosa bibita.
Connotazioni cioccolatose e amarotiche in chiusura, accompagnano la vaniglia del legno piccolo e contrappuntano la carica acidica vibrante.
Obiettivo raggiunto, se l'intento era quello d'alleggerire l'irruenza varietale.
Rosso Piceno Superiore Doc 2019 Roggio del Filare
Velenosi
70% montepulciano e 30% sangiovese.
Vino pluripremiato dalle principali guide vini italiane in tutte o quasi le annate.
Rosso rubino carico, tendente al porpora.
Grande equilibrio aromatico e gustativo, sintomatico del vino che fa dell'eleganza la prerogativa.
Ciliegia fresca e in confettura, toni terrosi, cioccolatosi, sottobosco, corredo di spezie, cannella e chiodo di garofano si alternano a visciole e cacao.
Grande complessità, struttura e finezza procedono di pari passo, addomesticata è l'irruenza varietale.
Vernaccia di Serrapetrona Docg Vernaccianera
Terre di Serrapetrona-Tenuta Stefano Graidi
Vino spumante dolce, ottenuto da uve vernaccia nera.
Il Vernaccia di Serrapetrona Docg pare che sia l'unico vino spumante rosso italiano a denominazione d'origine controllata e garantita, che subisce tre fermentazioni.
Trattasi di Metodo Charmat Martinotti.
In estrema sintesi la procedura: si ottiene, in una prima fase, il vino tranquillo da una parte delle uve vendemmiate (prima fermentazione), si lascia l'altra metà delle uve (circa il 40%) ad appassire in fruttaia fino a gennaio più o meno, si procede alla pressatura e diraspatura di quest'ultime e all'assemblaggio del mosto con il vino tranquillo precedentemente ottenuto; parte qui la seconda fermentazione che è molto lenta e dopo un paio di mesi, il vino maturato viene messo in autoclave, dove con aggiunta di lieviti e zuccheri (cosiddetta presa di spuma) parte la terza fermentazione e si protrae per qualche mese la sosta sulle fecce di fermentazione.
Si ottiene così lo Spumante Docg, in versione secca o dolce in relazione al residuo zuccherino, spumante che non può essere commercializzato prima del 30 giugno dell'anno successivo alla vendemmia.
Rosso rubino profondo, spuma fitta, carbonica setosa.
Mediamente intenso al naso, dolce ma non stucchevole al palato, anche in considerazione dei 55 gr/l di residuo zuccherino, ben al di sotto dei massimali raggiunti da altri vini dolci.
Il sorso è avvolgente, i marcatori virano su note speziate e frutti di bosco, pepe e fragoline, ciliegia e uva passa, cioccolato bianco.
Vino da dessert da abbinare su dolci secchi, semifreddi, dolci al cioccolato e natalizi.