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sabato 26 ottobre 2024

Vinibuoni d'Italia 2025, le Corone regione Marche

Vinibuoni d'Italia 2025 la guida vini del Touring Club Italiano in libreria a partire da novembre 2024.
Circa 300 le Corone assegnate in guida, dalle commissioni dei coordinatori regionali.
I vini della regione Marche premiati con la Corona
  • Cantine Enzo Mecella Verdicchio di Matelica Riserva Docg Godenzia 2021
  • Casa Lucciola Verdicchio di Matelica Doc Casa Lucciola 2022
  • Emanuele Dianetti Offida Docg Pecorino Luciano Campo Vallerosa 2021
  • Fattoria San Lorenzo Marche Igt Bianco Campo delle Oche 2020
  • La Calcinara Rosso Cònero Doc Il Cacciatore di Sogni 2022
  • Le Caniette Rosso Piceno Doc Superiore Morellone 2020
  • Mancinelli Stefano Marche Igt Rosso Passito Re Sole 2016
  • Marcelli Clara Marche Igt Bianco Marke 2021
  • Mirizzi Gianluca Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore Ergo 2022
  • Monacesca Verdicchio di Matelica Riserva Docg Mirum 2022
  • Montecappone Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico Utopia 2020
  • Oasi degli Angeli Marche Igt Rosso Kupra 2021
  • Oasi degli Angeli Marche Igt Rosso Kurni 2022
  • Pantaleone Falerio Doc Pecorino Onirocep 2023
  • Pievalta Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico San Paolo 2021
  • Podere Sabbioni Colli Maceratesi Doc Ribona della Famiglia 2022
  • Santa Barbara Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore Stefano Antonucci 2022
  • Sartarelli Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico Milletta 2022
  • Tenuta di Tavignano Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico Misco Riserva 2020
  • Tenute Pieralisi/Monte Schiavo Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico Le Giuncare 2021
  • Tenute San Sisto Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico San Sisto 2021
  • Umani Ronchi Cònero Docg Riserva Campo San Giorgio 2020
  • Valter Mattoni Marche Igt Rosso Arshura 2021
  • Valter Mattoni Marche Igt Sangiovese CoseCose 2023
  • Velenosi Vini Rosso Piceno Doc Superiore Roggio del Filare 2021
  • Villa Bucci Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico Villa Bucci 2021

martedì 22 ottobre 2024

Via libera alle UGA in Alto Adige Doc

La zona di produzione della Denominazione d'Origine Controllata "Alto Adige" o "Sudtirol", istituita nel 1975, si trova all'interno della provincia di Bolzano ed è delimitata nella parte superiore dal percorso del fiume Adige e in quella inferiore dalla Valle Isarco.
La collocazione vigneti va da circa 220 metri sul livello dal mare, fino ad oltre i 1000 metri; sensibili quindi possono essere le differenze pedoclimatiche e di terroir, per salvaguardare le quali furono istituite ben 6 sottozone (Valle Isarco, Santa Maddalena, Terlano, Merano, Val Venosta, Colli di Bolzano).
L'istituzione delle UGA (Unità Geografiche Aggiuntive all'interno di una Denominazione d'Origine) di questi ultimi giorni, rappresenta quindi un ulteriore sviluppo nel percorso identitario iniziato anni or sono.
Grazie al riconoscimento da parte del Ministero dell’Agricoltura (MASAF), la zonazione in Alto Adige ottiene, da oggi, uno status giuridico speciale.
Tale zonazione si prefigge di circoscrivere aree omogenee, individuarne i vitigni ottimali, inoltre di fissare limiti alla quantità di raccolto, con l'obiettivo ultimo di assicurare qualità e di garantire il consumatore sulla provenienza del vino e sull'individuazione dei vigneti.
Di conseguenza la specifica zona, per esempio Gries, Mazon, Eppan Berg o Brenntal per citare solo alcune delle 86 ufficialmente riconosciute, potrà in futuro essere indicata in etichetta come “Unità Geografica Aggiuntiva” (UGA) al fianco della denominazione “Alto Adige Doc”.
Si tratta della conclusione definitiva di un impegnativo iter di approvazione avviato dal Consorzio Vini Alto Adige già diversi anni fa.
Nelle varie località vinicole sono state formate commissioni composte da agronomi, enologi, viticoltori, produttori ed esperti di storia della viticoltura”, afferma il presidente del Consorzio Vini Alto Adige nonché presidente della Cantina Kurtatsch Andreas Kofler “A loro è stato assegnato il compito di suddividere le varie zone e decidere quali fossero i vitigni più adatti alle varie parcelle”.
Una suddivisione complessa
Alla base del concetto di zonazione c’è la consapevolezza che la qualità delle uve e del vino è condizionata innanzitutto dal terroir e dal microclima, oltre che dall’altitudine, dalla pendenza del terreno, dall’irraggiamento solare, dalle correnti ascensionali calde, dalla circolazione dell’aria e dalle precipitazioni.
Di conseguenza, per definire delle zone omogenee, sono stati valutati dati relativi al microclima, all’irraggiamento solare, all’ombreggiatura, all’altitudine e alle peculiarità del terreno.
Abbiamo attribuito enorme importanza anche al legame che queste zone hanno con la storia. Grazie al Catasto Teresiano della metà del XVIII secolo siamo stati in grado di risalire ai nomi storicamente attribuiti alle zone di coltivazione”, sottolinea il vicepresidente del Consorzio Vini Alto Adige nonché titolare della Tenuta J. Hofstätter di Termeno Martin Foradori.
Definiti i vitigni e ridotte le quantità
Oltre alla zonazione geografica del territorio della Doc Alto Adige, sono stati definiti anche i vitigni più adatti alle singole parcelle: “È importante precisare che il viticoltore potrà comunque continuare a coltivare, anche nelle Uga definite, i vitigni ammessi in Alto Adige”, spiega Eduard Bernhart, direttore del Consorzio Vini Alto Adige “Tuttavia, a poter essere identificati come vini da unità geografica aggiuntiva, saranno solo quelli prodotti da varietà selezionate dagli esperti. A seconda della Uga, possono anche esserci fino a cinque vitigni diversi, ma ci sono Uga per le quali sono stati selezionati solo uno o due vitigni”, precisa Bernhart.
Con una riduzione della quantità del 25% rispetto alla quantità ammessa per la Doc Alto Adige, ci assicuriamo anche che la qualità di questi speciali vini subisca un ulteriore incremento”, afferma Andreas Kofler.
E Martin Foradori aggiunge: “Il nostro obiettivo è portare nella bottiglia le speciali caratteristiche delle diverse zone. ‘Terroir’ non deve essere solo un concetto per il marketing, ma deve essere riconoscibile anche nel bicchiere”.
Un aiuto al consumatore finale
Un’ulteriore novità è rappresentata dal pittogramma specificamente realizzato dal Consorzio Vini Alto Adige. In etichetta, oltre all’indicazione della zona, il produttore è tenuto a riportare anche questo pittogramma. In questo modo, in futuro, consumatrici e consumatori avranno la possibilità di distinguere questi vini dal resto dell’offerta vinicola.
Andreas Kofler conclude delineando anche la visione perseguita dal settore vitivinicolo altoatesino con questa zonazione: “Se – come già avvenuto per i modelli adottati da altre famose zone vinicole – il nostro progetto riuscirà ad affermarsi, queste zone potranno diventare sinonimo di grandi vini, unici e inconfondibili”.

giovedì 17 ottobre 2024

Vini rossi del Fermano, degustazione guidata

Nell'ambito dell'edizione 2024 di "Di Uva in Vino" svoltasi domenica 13 ottobre in Piazza del Popolo a Fermo, manifestazione che da una decina d'anni celebra la vendemmia nell'areale Fermano, degustazione guidata a cura dei sommeliers di Ais Marche di vini rossi locali.
Quattro vini ottenuti da uve a bacca rossa tra le più diffuse nel territorio Fermano, Montepulciano, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, vinificate in purezza oppure in blend, ma anche da uve meno diffuse come Syrah e Cagnina.
Abbiamo verificato risultati differenti, non solo per effetto della composizione varietale, ma anche per progetto, per scelte enologiche, per utilizzo di materiali specifici in fase d'affinamento (acciaio, rovere grande o piccolo, anfora), per età.
Marche Rosso Igt 2022 Morhus (edition one)
Luci di Mezzo
Da uve 80% Cabernet Sauvignon e 20% Montepulciano, vinificato in acciaio con criomacerazione e maturazione di circa 8 mesi prima dell'imbottigliamento, appare rosso rubino limpido, non particolarmente carico.
Impronta floreale e fruttata, rosa e ciliegia, frutti di bosco, leggera pepatura, vinoso.
Vino fresco e immediato, da abbinare su primi piatti, salumi, formaggi non stagionati, paccheri ai tre pomodori.
Marche Rosso Igt 2021 Testamozza
Castrum Morisci
Etichetta modificata nella composizione varietale, non più da uve Sangiovese come le annate precedenti, ma da uve Syrah e Cagnina (sinonimo di Terrano); un binomio che appare al momento vincente, dove Cagnina dà struttura e arrotonda Syrah, quindi suscettibile di ulteriori sviluppi in prospettiva.
Fermentazione in anfore di terracotta, successiva maturazione sempre in anfora, con sosta sulle fecce fini di circa 6 mesi.
Il vino appare rosso rubino carico.
Cremosità vanigliata, frutto maturo, lamponi, confettura di more, ma anche spezie, liquirizia, macchia mediterranea, caratterizzano il profilo organolettico.
Corposo e persistente al palato.
Quadro complesso, ben bilanciato, dotato di una certa avvolgenza e morbidezza, prodotte da tenore alcolico e microssigenazione in anfora, imperniato quindi sui caratteri secondari sviluppati in fermentazione.
In abbinamento su coniglio arrosto, stinco di maiale al forno, pappardelle al sugo di papera.
Marche Rosso Igt 2020 Furnace
La Pila
Ottenuto da uve Montepulciano, matura due anni in barriques di secondo e terzo passaggio, permane in serbatoi di acciaio per ulteriori sei mesi, affina qualche altro mese in bottiglia.
Appare rosso rubino carico, tendente al porpora.
La sovraestrazione in vinificazione determina il colore, la grande struttura e la complessità.
Procedono impetuosi il frutto nero maturo e la prugna in confettura, speziature varie, note smaltate e vanigliate, chiodo di garofano, toni balsamici mentolati e iodati, grafite e cacao.
Potente al palato, sapido e tannico, quasi respingente, trova però adeguato contrappunto nel frutto nero maturo e nella vaniglia del legno piccolo.
Vino da brasati, spezzatino d'agnello in umido.
Rosso Piceno Doc 2018 Granarijs
Rio Maggio
Anche per questo vino, così come per il precedente, s'inverte la direzione di marcia consueta, che va da vino a degustatore; questo tipo di vini, austeri, complicati, sovraestratti, oppure con qualche anno sulle spalle, tendono a non attrarre a sè, a volte si isolano nella loro riservatezza, arrivano persino ad essere respingenti e per potersi concedere esigono un interlocutore interessato.
Ottenuto da uve Montepulciano 70% e Sangiovese 30%, fermentato in acciaio con rimontaggi, maturato circa 14 mesi in barriques e successivo affinamento di 6-8 mesi in bottiglia.
Alla vista il rosso rubino tende a spegnersi sul granato, con ancor più evidenza sull'unghia, rivelando lo stato evolutivo.
Al naso sviluppa sentori terziari, dovuti all'invecchiamento, note empireumatiche, tostate e speziate, sottobosco e torrefazione, che fanno tendere anche questa fase verso l'evoluto; trova in ogni caso beneficio da prolungata ossigenazione.
In bocca la concentrazione fruttata e selvatica del blend torna protagonista, torna l'irruenza, l'ampiezza, la profondità, il frutto nero è stramaturo, oserei dire carnoso, emerge il tratto varietale, la marasca sotto spirito, ma anche il frutto asciutto, la carruba secca disidratata, nonchè tostatura e goudron a rifinire.
La sovraestrazione glicerica e il passaggio in rovere piccolo, ricalibrano l'avvolgenza, riescono ad arrotondare, almeno in parte, il tannino galoppante, vigoroso.
Vino complesso, di grande struttura e persistenza, da abbinare su cacciagione, pappardelle al ragù di cinghiale, preferibilmente su pietanze a tendenza grassa o succulenta.
Un'annata che a mio parere avrebbe i requisiti per varcare in pompa magna la soglia dell'eccellenza, ma penalizzata, a mio modo di vedere, dalla sopra descritta discrasia tra fase olfattiva e gustativa.

lunedì 14 ottobre 2024

Vini rosati made in Marche, Fermano area

Nell'ambito dell'edizione 2024 di "Di Uva in Vino" svoltasi domenica 13 ottobre in Piazza del Popolo a Fermo, manifestazione che da una decina d'anni celebra la vendemmia nell'areale Fermano, degustazione guidata a cura dei sommeliers di Ais Marche di vini rosati locali.
Cinque declinazioni di rosato, diverse per tipologia di vino, per varietà di uva, per cromatismi.
A proposito di quest'ultimo aspetto, occorre precisare che la nuova scheda analitico descrittiva Ais in vigore da qualche mese, prevede tra l'altro ben cinque categorie di rosati (fiori di pesco, ramato, salmone, corallo, peonia) in tonalità di rosa crescente, dalla più tenue alla più carica; tale nuova classificazione ha sostituito quella tradizionale (rosa tenue, rosa cerasuolo, rosa chiaretto).
Colle Monteverde Rosè Brut 2022 Uvè
Terrapremiata
Ottenuto da uve Pinot Nero 80% e Chardonnay 20%.
Metodo Charmat Martinotti lungo, 8-9 mesi in autoclave prima dell'imbottigliamento, appare rosa tenue (fiori di pesco nella nuova classificazione).
Fine perlage, piuttosto persistente.
Vino spumante delicato, su accenni di lieviti e croissant, toni floreali e fruttati, glicine e lampone, piccoli frutti rossi, fragoline.
Scorrevole al palato, setoso, elegante.
Vino d'entrèe.
Marche Igt Rosato 2022 Trecentoventisei
Castrum Morisci
Trecentoventisei identifica la parcella di vigneto da cui provengono le uve.
Ottenuto da uve Sangiovese, vinificato in acciaio, appare di colore quasi ramato.
La freschezza non particolarmente marcata al palato, rivela una tendenza all'evoluto; appaiono note cremose, pasticceria, frutto rosso e nero, note vegetali d'erbette aromatiche.
Marche Igt Rosato 2023 Prima Rosa
Cantina Di Ruscio
Ottenuto da uve Sangiovese 80% e Montepulciano 20%, rientra nella categoria rosa corallo, in subordine rosa quarzo brillante, oppure rosa cerasuolo così come previsto dalla classificazione tradizionale.
Giusto equilibrio tra freschezze e dolcezze; frutti di bosco appena colti ed erbette aromatiche, more e fragole, ritorni floreali di rosa e violetta, rosmarino.
Un rosato che non sorprende, che non innova, viceversa pare proiettato su percorsi a ritroso, alla ricerca di radici perdute: non tradisce le aspettative, iconografico.
Marche Igt Rosato 2022 Primavera
Vigneti Santa Liberata
Ottenuto da uve prevalentemente Montepulciano, con saldo Ciliegiolo, vinificato in cemento con sosta di una notte sulle bucce, appare di colore ambrato piuttosto carico, tendente all'orange, quindi difficilmente inglobabile nella classificazione di colore recentemente dismessa.
Un rosato che può sorprendere, inaspettato, non solo per colore, ma anche per caratteristiche organolettiche, certamente con doti limitate d'allungo, così come è di prassi per la tipologia, ma con buon corpo, carattere, discreta complessità; troviamo dolcezze fruttate, giuggiole e fico rosso, alternate a tonalità acidule e vegetali, anice e pompelmo.
Da osare non solo come vino d'entrèe, ma anche su primi piatti, tagliatelle al ragù di carne o al pomodoro.
Marche Igt Rosato 2023 Petalus
Villa Manù
Ottenuto da uve Merlot, vinificato in acciaio con sosta sulle bucce di 10-12 ore, appare rosa cerasuolo carico seguendo la classificazione dismessa, corallo cerasuolo o di color ciliegia in quella vigente.
Fragrante di frutto e acidico, frutti di bosco, more e ciliegie, sfumato d'agrume e di spezie.
Abbastanza aggressivo al palato, come fosse ancora alla ricerca di un bilanciamento ideale, di un proprio centro di gravità; ciononostante sollecita salivazione e invita al nuovo sorso.
In abbinamento su piatti con componente grassa, salumi e formaggi.
Annata 2022 pluripremiata, in tasting d'archivio:

venerdì 11 ottobre 2024

Slow Wine 2025, Marche

La guida Slow Wine 2025 di Slow Food editore, sarà in edicola e libreria tra ottobre e novembre 2024.
Così come avviene ogni anno, in attesa della presentazione ufficiale della Guida e dell'evento degustazione in programma il 19 ottobre 2024 dalle 14 alle 20 presso Superstudio Maxi in via Moncucco 35 a Milano, Slow Wine comunica le anticipazioni dei vini premiati, regione per regione.
Lista vini premiati della regione Marche
La lista comprende Top Wine (valore assoluto), Vino Slow (riconducibilità a vitigno e territorio), Moneta (favorevole rapporto qualità/prezzo)
  • Campo delle Oche Integrale 2018, Fattoria San Lorenzo TW-VS
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. Kochlos 2022, Edoardo Dottori TW-VS
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. Lauro 2021, Poderi Mattioli TW-VS
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. Passolento 2021, La Marca di San Michele TW-VS
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. Rincrocca 2021, La Staffa TW-VS
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. San Michele 21 Massaccese 2021, Ca' Liptra TW-VS
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. San Paolo 2021, Pievalta TW-VS
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. Selezione Cimarelli 2022, Cimarelli TW-VS
  • Cinabro 2020, Le Caniette TW
  • Conero Ris. Sassi Neri 2020, Fattoria Le Terrazze TW
  • Contrada Contro 2022, Contrada Contro TW-VS
  • Falerio Pecorino Al Montenero 2022, Qunti TW-VS
  • Falerio Pecorino Onirocep 2023, Pantaleone TW-VS
  • Isra 2021, Maria Letizia Allevi TW
  • Kurni 2022, Oasi degli Angeli TW
  • Offida Pecorino Artemisia 2023, Tenuta Spinelli TW-VS-M
  • Offida Pecorino Campo di Marte 2023, De Angelis TW-M
  • Offida Pecorino Fiobbo 2022, Aurora TW-VS-M
  • Offida Rosso Lupo del Ciafone 2020, San Filippo TW-VS-M
  • Regina del Bosco 2021, Fattoria Dezi TW-VS
  • Rosso Piceno Sup. 2021, Numa TW-VS-M
  • Serrapetrona Estella 2021, Fattoria Duri TW-VS-M
  • Skiants 2022, Fattoria Villa Ligi TW-VS
  • Trebbien 2022, Valter Mattoni TW
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Le Vaglie 2023, Santa Barbara TW-M
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Andrea Felici 2023, Andrea Felici TW-VS-M
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Arsicci 2023, Fattoria Nanni TW-VS-M
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Bucci 2023, Villa Bucci TW-VS
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Cuprese 2022, Colonnara TW-VS-M
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Historical 2019, Umani Ronchi TW
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Insieme 2023, Terralibera TW-VS-M
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Jano 2023, Colle Jano TW-VS-M
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. L'Insolito 2022, Vicari TW-M
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. San Nicolò 2023, Campanelli TW-VS-M
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Versiano 2023, Vignamato TW-VS-M
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Vigneto del Balluccio 2022, Tenuta dell'Ugolino TW-VS-M
  • Verdicchio di Matelica Collestefano 2023, Collestefano TW-VS-M
  • Verdicchio di Matelica Gegè 2021, Cavalieri TW-VS-M
  • Verdicchio di Matelica Ris. Senex 2018, Bisci TW-VS
  • Verdicchio di Matelica Tenuta Grimaldi 2023, Tenuta Grimaldi TW-VS-M
  • Verdicchio di Matelica Vertis 2022, Borgo Paglianetto TW
  • Verdicchio di Matelica Villa Marilla 2023, Marco Gatti TW-VS-M
Riconoscimenti alle cantine
Chiocciola: valori organolettici, territoriali, ambientali, in sintonia con la filosofia di Slow Food.
Bottiglia: qualità media della produzione dell'anno.
Moneta: favorevole rapporto qualità/prezzo sulla produzione dell'anno.

mercoledì 9 ottobre 2024

Assosommelier organizza corso sommelier a Porto San Giorgio

Assosommelier – Associazione Prowine con riconoscimento giuridico del Presidente della Repubblica n° 70/16 del 30/11/2016, organizza Corso 1° livello Sommelier a Porto San Giorgio.
Undici lezioni a partire da mercoledì 23/10/2024 fino a mercoledì 08/01/2025.
Orario corso: dalle 20.30 alle 22.30.
Sede: Hotel Il Timone – Via J. F. Kennedy, 85 – 63822 Porto San Giorgio (Fm).
Corso riservato ai soci Assosommelier.
Quota di partecipazione al corso € 400 + quota di primo tesseramento € 70.
Programma del Primo Livello Corso Sommelier a Porto San Giorgio:
- Mercoledì 23/10/2024
1. Storia della viticoltura dalle origini ai giorni nostri
- Mercoledì 30/10/2024
2. La vigna – produzione delle uve
- Mercoledì 06/11/2024
3. La cantina – Produzione e componenti del vino
- Sabato mattina 09/11/2024
4. Visita didattica a una azienda vitivinicola
- Mercoledì 13/11/2024
5. Esame visivo ed esame olfattivo del vino
- Mercoledì 20/11/2024
6. Esame gustativo del vino – scheda descrittiva e scheda punteggio
- Mercoledì 27/11/2024
7. Vini spumanti
- Mercoledì 04/12/2024
8. Vini passiti, Vini liquorosi, muffati e Icewine
- Mercoledì 11/12/2024
9. Il servizio del vino e le funzioni del sommelier
- Mercoledì 18/12/2024
10. La piramide qualitativa, la legislazione del vino
- Mercoledì 08/01/2025
11. Studio e degustazione dei principali Vitigni Internazionali
materiale didattico
Ulteriori informazioni
Contatti
mail: corsi@assosommelier.it
Tel. SMS o WhatsApp: 392 045 8249

martedì 8 ottobre 2024

Cinque Grappoli Bibenda 2025, Marche

Guida vini Bibenda a cura di FIS (Fondazione Italiana Sommelier).
L'edizione 2025 ha conferito il massimo riconoscimento "Cinque Grappoli" a 745 vini con valutazione a punteggio pari o superiore a 91/100.
Lista vini premiati della regione Marche
  • Amato 2019 VIGNAMATO
  • Castelli di Jesi Verdicchio Ammazzaconte Riserva 2022 BUSCARETO
  • Castelli di Jesi Verdicchio Classico Plenio Riserva 2022 UMANI RONCHI
  • Castelli di Jesi Verdicchio Classico Rincrocca Riserva 2021 LA STAFFA
  • Castelli di Jesi Verdicchio Classico Salmariano Riserva 2021 MAROTTI CAMPI
  • Castelli di Jesi Verdicchio Classico Villa Bucci Riserva 2021 BUCCI
  • Colli Maceratesi Ribona Asola 2020 CANTINE FONTEZOPPA
  • Conero Sassi Neri Riserva 2020 FATTORIA LE TERRAZZE
  • Falerio Pecorino Onirocep 2023 PANTALEONE
  • Il Pollenza 2021 IL POLLENZA
  • Kurni 2022 OASI DEGLI ANGELI
  • Lacrima di Morro d'Alba Passito Re Sole 2016 STEFANO MANCINELLI
  • Offida Pecorino Donna Orgilla 2023 AGRICOLA FIORANO
  • Offida Rosso Anghelos 2021 TENUTA DE ANGELIS
  • Offida Rosso Ludi 2021 VELENOSI
  • Regina del Bosco R. quarantottomesi 2017 FATTORIA DEZI
  • Rosso Piceno Il Maschio da Monte 2022 SANTA BARBARA
  • Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2021 VELENOSI
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Balciana Riserva 2022 SARTARELLI
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Brut Ubaldo Rosi Riserva 2017 COLONNARA
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Gaiospino Riserva 2022 FATTORIA CORONCINO
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva 2020 MANCINI
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Due Stille 2021 CIMARELLI
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Ergo 2022 MONTECAPPONE
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Moss Blanc 2021 SANTA BARBARA
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Podium 2021 GAROFOLI
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore San Michele 2022 VALLEROSA BONCI
  • Verdicchio di Matelica Cambrugiano Riserva 2021 BELISARIO
  • Verdicchio di Matelica Mirum Riserva 2022 FATTORIA LA MONACESCA

lunedì 7 ottobre 2024

Di Uva in Vino 2024, Fermo

Di Uva in Vino è la manifestazione che da una decina d'anni celebra la vendemmia in regione Marche.
Domenica 13 ottobre 2024 in Piazza del Popolo a Fermo.
Organizzazione a cura dell'Assessorato al Commercio del Comune di Fermo, con la collaborazione di Ais Marche e dell'Associazione Culturale "Di Arte in Vino" di Sant'Elpidio a Mare (Fm).
Programma
- Apertura banchi d'assaggio dalle ore 15.00 delle 13 cantine marchigiane partecipanti:
LUCI DI MEZZO, LUMAVITE, TERRA FAGETO, SANTA LIBERATA, CONTI MARIA, ORTENZI, RIO MAGGIO, VILLA MANU, LA PILA, BASTIANELLI, DI RUSCIO CANTINA DEI POETI, CASTRUM MORISCI, TERRA PREMIATA
(selezione a cura dell'Associazione Culturale Di Arte in Vino)
- Aperitivo a cura della Contrada San Martino
- Degustazioni guidate a cura di Ais Marche delegazione di Fermo
ore 11.30 Le Marche in giallo
ore 16.00 Le Marche in rosa
ore 18.00 Le Marche in rosso
Prenotazione obbligatoria (posti limitati) tel. 349.8742151
Rievocazione storica della pigiatura dalle ore 17.00.
Suoni e canti della tradizione popolare a cura della Pro Loco di Ortezzano e del Gruppo Ortensia.
Animazione per bambini con Il Grillo Parlante.
Edizione 2023
You Tube channel:
Di Uva in Vino 2023 a Fermo

martedì 1 ottobre 2024

Tre Bicchieri 2025 Gambero Rosso, regione Marche

La Guida Vini d'Italia 2025 del Gambero Rosso sarà in edicola e libreria tra ottobre e novembre 2024.
Così come avviene ogni anno, in attesa dell'uscita ufficiale della Guida e dell'evento degustazione con alcune delle etichette premiate con il massimo riconoscimento i "Tre Bicchieri" previsto per il 13 ottobre 2024 a Roma ore 16.00-20.00 presso Palazzo delle Esposizioni - Via Nazionale 194, Gambero Rosso comunica le anticipazioni dei vini premiati con i Tre Bicchieri, regione per regione.
Lista Tre Bicchieri 2025 delle Marche
  • Bianchello del Metauro Sup. Chiaraluce 2022 Crespaia
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Ambrosia Ris. 2021 Vignamato
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Franz Ris. 2021 Tenuta di Frà
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Kochlos Ris. 2022 Edoardo Dottori
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Lauro Ris. 2021 Poderi Mattioli
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Origini Ris. 2022 Fattoria Nannì
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Rincrocca Ris. 2021 La Staffa
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. San Paolo Ris. 2021 Pievalta
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Selezione Cimarelli Ris. 2022 Cimarelli
  • Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Villa Bucci Ris. 2021 Bucci
  • Conero Sassi Neri Ris. 2020 Fattoria Le Terrazze
  • Falerio Pecorino Al MonteNero 2022 Quntì
  • Falerio Pecorino Onirocep 2023 Pantaleone
  • Kurni 2022 Oasi degli Angeli
  • Offida Pecorino Artemisia 2023 Tenuta Spinelli
  • Piceno Sup. 2020 La Valle del Sole
  • Piceno Sup. Morellone 2020 Le Caniette
  • Rosso Piceno Sup. Roggio del Filare 2021 Velenosi
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. V. V. Historical 2019 Umani Ronchi
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Vign. del Balluccio 2022 Tenuta dell'Ugolino
  • Verdicchio di Matelica Cambrugiano Ris. 2021 Belisario
  • Verdicchio di Matelica Senex Ris. 2018 Bisci
  • Verdicchio di Matelica Vertis 2022 Borgo Paglianetto
  • Vignagiulia Rosso 2019 Emanuele Dianetti
Commento a cura di Gambero Rosso
La viticoltura marchigiana. Le note negative
Già lo scorso anno parlavamo di rischi concreti per la viticoltura marchigiana: l’annata 2023 flagellata dalla peronospora ha effettivamente inciso non poco nelle scelte aziendali. C’è chi si è limitato a vinificare quel poco che aveva, chi si è rivolto al mercato delle uve, i più colpiti hanno rinunciato a produrre e si son rassegnati a saltare l’annata, avendo già in casa la buona quantità prodotta nel 2022 e confidando nella vendemmia 2024 che, a fine agosto, si prevede proficua nonostante un’estate siccitosa, arrivata con le riserve idriche al minimo dopo un inverno e una primavera avare di neve e piogge. Ai timori per il rallentamento del mercato mondiale si è poi aggiunta l’implosione di Terre Cortesi Moncaro. La più grande cooperativa marchigiana, attiva sui principali quadranti produttivi regionali, all’inizio del 2024 è entrata in una spirale di crisi economica e dirigenziale dagli esiti imprevedibili e che di certo avrà effetti negativi per tutto il comparto. Uno scenario talmente preoccupante da far muovere le istituzioni al più alto livello. La speranza è quella di una rapida soluzione che possa dare respiro a centinaia di soci e risollevare il destino di migliaia di ettari di vigneti specializzati.
La viticoltura marchigiana. Le note positive
Ora però passiamo alle belle notizie. La trama di aziende che compongono la tela marchigiana sembra reggere: le dimensioni spesso contenute, il forte impegno familiare e la naturale propensione della cultura campagnola locale nell’evitare sprechi ed eccessi danno forza e affidabilità. Tutto ciò si riflette in una qualità crescente, seppur a piccoli passi. Va in questa direzione il massimo riconoscimento a un Bianchello del Metauro, storica Doc che copre tanti vigneti in provincia di Pesaro.
Tre Bicchieri 2025 delle Marche. Le new entry
Salutiamo il debutto nel club dei Tre Bicchieri per le aziende Edoardo Dottori e Cimarelli su Jesi e de La Valle del Sole e Quinto “Quntì” Alfonsi nel Piceno. A questi si aggiunge il ritorno a livelli stratosferici di due vini: il Verdicchio Origini Riserva di Fattoria Nannì e il Kurni di Oasi degli Angeli.