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giovedì 30 settembre 2021

Stime vendemmia 2021, Italia e regione Marche

Report stime vendemmiali 2021 regione Marche curate da Assoenologi Marche, estratto dalla relazione nazionale redatta da Assoenologi, UIV e Ismea - Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare.
in foto Giuliano D'Ignazi presidente Assoenologi Marche
Regione Marche, quantità: -13% rispetto vendemmia 2020.
Annata caratterizzata da condizioni metereologiche complesse per le vigne marchigiane con una stagione invernale che è stata tra le più calde per le Marche dal 1961.
Nonostante i soli 34 mm di pioggia nel mese di febbraio, le precipitazioni invernali sono state più abbondanti della norma e corrispondenti a 225 mm di media regionale.
La stagione primaverile è stata più fredda rispetto alla norma con una differenza di -0,4°C rispetto alla media storica di riferimento 1981-2010 e si è caratterizzata anche per la carenza di precipitazioni.
Le gelate tardive, giunte ad inizio aprile, hanno portato via un 5% della produzione nel centro-nord della regione, più che altro nei fondivalle ma non sui terreni collinari, né nelle aree interne come Matelica, dove le viti non avevano ancora germogliato.
Dopo le anomalie negative di marzo-aprile e il valore sostanzialmente in linea di maggio, la temperatura media è tornata a rialzarsi nel mese di giugno.
Nel mese di giugno sono caduti appena 15 mm di pioggia e mai nelle Marche è piovuto così poco nei primi sei mesi dell’anno.
A metà luglio sono arrivate le attese piogge, ma poi sono continuati la mancanza di piogge e i picchi termici al di sopra della media storica.
La prolungata siccità ha messo a dura prova i vigneti, soprattutto collinari, dove l’approvvigionamento idrico risulta più difficoltoso rispetto agli impianti di pianura.
Il ritardo accumulato nelle precedenti fasi si è leggermente attenuato e si sta recuperando, anche se la vendemmia sarà ritardata di circa una settimana rispetto alla media.
Il quadro sanitario è buono per l'assenza di peronospora e muffa grigia, mentre l'oidio è comparso in qualche areale soprattutto sul montepulciano, senza però causare problemi particolari.
Il livello vegetativo, più contenuto rispetto alla norma, è in generale regolare e si nota una riduzione della dimensione dell’acino.
La carenza di precipitazioni ha rallentato l’accumulo degli zuccheri che aumentano la loro concentrazione per effetto della disidratazione dell’acino.
Le temperature superiori alla media hanno favorito la degradazione dell’acidità totale, soprattutto a carico dell’acido malico, anche se i valori di pH sono ancora bassi grazie al ridotto tenore di potassio.
Pertanto, un po’ come successo in altre annate simili, l’acidità e il pH hanno avuto e avranno un forte potere discriminante nella decisione della data di vendemmia.
Le uve rosse avranno la tendenza a cedere tannini più reattivi soprattutto sul montepulciano e si dovrà tenere conto di ciò sui tempi di contatto con le bucce.
La vendemmia delle uve per basi spumante è partita dopo ferragosto, e per il pecorino è iniziata nella terza decade di agosto.
Per il verdicchio si attenderà la seconda decade di settembre.
Quindi si passerà alle uve rosse, sangiovese e montepulciano nell’ordine, che saranno probabilmente vendemmiate intorno a fine settembre/inizio ottobre, in funzione del prosieguo stagionale.
Si prevede una buona annata con punte di ottima qualità soprattutto nei vigneti più freschi con maggiore dotazione idrica.
Regione Marche:
Produzione 2020 (889.000 hl) dati Agea.
Produzione 2021 (778.000 hl) stime.
Relazione nazionale stime vendemmia 2021
👉https://bit.ly/Vendemmia_2021_stime
Vino, vendemmia: clima brucia il 9% del raccolto, bene la qualità.
Assoenologi, Ismea, Uiv: ora la sfida è sui mercati, ottimismo su rialzo prezzi.
(Roma, 8 settembre 2021). Uva poca ma buona, a tratti ottima, in un contesto di mercato in forte ripresa.
Scende a 44,5 milioni di ettolitri la produzione nazionale di vino 2021, un dato in calo del 9% rispetto ai 49 milioni di ettolitri del 2020 (dato Agea) che, nonostante la contrazione determinata dalle anomalie di un meteo sempre più protagonista, non scalfisce il primato produttivo tricolore in un’annata che vede la Spagna ferma attorno ai 40 milioni di ettolitri e la Francia penalizzata da un andamento climatico particolarmente avverso.
Secondo le previsioni vendemmiali di Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini, presentate oggi nel corso di una conferenza stampa online alla presenza anche del sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Gianmarco Centinaio, il vigneto Italia resiste e si presenta in buone condizioni non solo all’appuntamento con la vendemmia, ma anche sul fronte cruciale della ripartenza, con segnali incoraggianti sia dalla domanda estera (2,7 miliardi di euro e +11% il risultato dell’export nei primi 5 mesi dell’anno) che sul mercato interno, trainato dalla riapertura dell’Horeca e dalla ripresa del turismo.
Dopo una campagna 2020/21 con i prezzi in flessione del 3% (indice Ismea rispetto alla campagna precedente), la prospettiva di una minor produzione per la vendemmia in corso, assieme alla ritrovata dinamicità della domanda, genera ottimismo anche sull’andamento futuro dei listini.
Per Fabio Del Bravo, responsabile Direzione Servizi per lo Sviluppo Rurale Ismea: “Il vino è uscito a testa alta dalla prova del Covid. Quello che all’indomani dello scoppio della crisi pandemica si preannunciava come uno dei comparti più colpiti, per via della sua forte esposizione verso il circuito dell’Horeca e i mercati esteri, ha invece dimostrato una straordinaria capacità di adattamento. Senza voler sottostimare le difficoltà finanziarie affrontate da tante aziende, va evidenziato come la crisi abbia fornito alle cantine italiane uno stimolo straordinario all’innovazione digitale e alla diversificazione dei canali commerciali. I segnali che Ismea ha colto delineano delle buone prospettive per la campagna che sta per aprirsi, grazie al significativo rimbalzo dell’export, al rialzo dei listini, e alla ripresa dell’ontrade. Allo stesso tempo, il buon andamento registrato delle vendite domestiche favorisce l’ottimismo fornendo un chiaro segnale del maggiore orientamento dei consumatori verso la qualità. La campagna in corso, su livelli più bassi in termini quantitativi ma verosimilmente con uve di ottima qualità, sembra quindi poter ben accompagnare il percorso verso la Premiumisation che sta negli ultimi tempi interessando la domanda nazionale e internazionale di vino”.
"I cambiamenti climatici, con una tropicalizzazione del clima, stanno condizionando sempre più il mondo dell'agricoltura e quindi del vino – ha dichiarato Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi –. È compito di noi enologi mitigare gli effetti negativi ed esaltare quelli positivi, con particolare attenzione alla custodia e alla sostenibilità ambientale, elementi ormai necessari anche per un adeguato riconoscimento da parte dei consumatori. La qualità dipende anzitutto dall'andamento climatico, ma molto anche dal modo di condurre la vigna attraverso la scienza e la conoscenza che sono alla base dell'attività di noi enologi: laddove viene applicata con la massima meticolosità avremo una vendemmia molto buona, in alcuni casi ottima ed eccellente. Questo, unito alle caratteristiche eterogenee del nostro territorio, porta a una situazione di previsioni vendemmiali molto differenti, anche in zone limitrofe. Ma per l'eccezionale capacità della vite di adattarsi e al lavoro incessante di vignaioli ed enologi, come detto, la qualità delle uve appare buona, con punte di eccellenza, in tutto il vigneto Italia”.
Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, ha commentato: “Questa, che potremmo chiamare la vendemmia del rilancio, si presenta in un quadro positivo che ci aiuta a proseguire il nostro entusiasmante sviluppo sui mercati internazionali. Segnali di forte crescita si registrano, nel primo semestre 2021, su tutte le principali piazze, come Usa (+18% valore), Canada (+13%), Svizzera (+19%) e Giappone (+2%), ma assistiamo a forti rimbalzi anche in Russia e Cina. Sono dati positivi che devono spronarci a fare ancora di più e meglio anche per aiutarci a verificare sul mercato la possibilità di trasferire, almeno in parte, il fisiologico rialzo dei prezzi che subirà il vino a causa di una quantità di uva minore rispetto allo scorso anno e di ottima qualità. È necessario quindi proseguire con determinazione, spirito di squadra e “logica di sistema” nella promozione del “sistema Italia” che, lo diciamo da tempo, è quanto mai necessaria e complementare alla promozione ‘di brand’, con effetti positivi sull’immagine del nostro Paese e dell’enoturismo. Il Mipaaf – ha aggiunto - su questo tema deve giocare un ruolo da protagonista coinvolgendo le imprese nella definizione di azioni, mercati target e strumenti di comunicazione, affinché si lavori a progetti collettivi ed efficaci. Per quanto concerne la sostenibilità, in attesa dell’approvazione entro fine settembre del decreto che definirà lo standard unico e il logo sulla sostenibilità nel vino, cogliamo l’opportunità per sollecitare nuovamente il ministro Patuanelli a definire una chiara roadmap verso l’attuazione della normativa fortemente attesa dal settore”.
Andamento climatico e vegetativo
I mutamenti climatici, assieme ad un andamento meteorologico molto incerto dopo un inverno piovoso e con temperature nella norma, sono stati protagonisti anche nel Belpaese, dove le gelate primaverili, le grandinate di luglio, la siccità e le ondate di caldo estivo hanno colpito molto areali, con importanti differenze qualitative e quantitative anche in territori limitrofi.
Complessivamente, la situazione del vigneto italiano appare comunque buona, mentre si attende con attenzione l’evoluzione nei mesi di settembre e ottobre.
Dalle prime analisi si evidenziano delle gradazioni medio alte, con qualche criticità sul rapporto zuccheri/acidità su cui peserà il sempre ottimo lavoro degli enologi e delle imprese in cantina.
Guardando al calendario, la fase di fioritura è iniziata nella norma rispetto alla media 2001-2020 al Sud, mentre si evidenziano ritardi di 4-6 giorni al centro e di 6-10 giorni al Nord.
Ad oggi, è stato raccolto circa il 25% dell'uva, con la Sicilia al taglio del nastro già a fine luglio.
Tra la fine di agosto e la prima settimana di settembre si sono svolte le operazioni di vendemmia per le varietà precoci (Chardonnay, Pinot, Sauvignon) nella maggior parte delle regioni italiane, mentre si stima che su tutto il territorio il pieno della raccolta sarà quest’anno posticipato all’ultima decade di settembre, per concludersi verso la fine di ottobre se non agli inizi di novembre.
Geografia del Vigneto Italia 2021
Nella classifica per regioni, il Veneto si conferma capofila con quasi 11 milioni di ettolitri, seguito da Puglia (8,5), Emilia Romagna (6,7) e Sicilia (3,9), per una produzione complessiva delle quattro regioni di circa 26 milioni di ettolitri, pari al 60% di tutto il vino italiano.
Osservando i trend, spicca la contrazione della Toscana, vessata dalle gelate di aprile che hanno determinato una perdita del 25% del raccolto regionale, senza risparmiare il resto del Centro Italia (Umbria -18%, Marche -13% e Lazio -10%).
Al Nord è la Lombardia a registrare il decremento più importante (-20%), mentre sul versante Est si segnala il -15% dell’Emilia Romagna, con il resto delle regioni che oscillano tra il -10% e -7%.
E se l’Abruzzo segna il primato in negativo al Sud (-18%) seguito da Molise (-15%), Sardegna (-15%) e Basilicata (-10%), si distinguono con incrementi produttivi Sicilia, Calabria e Campania, mentre la Puglia contiene le perdite a -5%.
Produzione di vino e mosto in Italia (migliaia di ettolitri)
2020 - 2021 e variazione%
Piemonte 2.703 : 2.433 -10%
Valle d'Aosta 19 : 18 -7%
Lombardia 1.541 : 1.233 -20%
Trentino-Alto A. 1.294 : 1.168 -10%
Veneto 11.717 : 10.838 -7%
Friuli V.Giulia 1.853 : 1.723 -7%
Liguria 40 : 36 -10%
Emilia-Romagna 7.890 : 6.707 -15%
Toscana 2.209 : 1.650 -25%
Umbria 378 : 312 -18%
Marche 889 : 778 -13%
Lazio 784 : 706 -10%
Abruzzo 3.494 : 2.883 -18%
Molise 235 : 200 -15%
Campania 715 : 751 5%
Puglia 9.000 : 8.550 -5%
Basilicata 73 : 65 -10%
Calabria 97 : 106 10%
Sicilia 3.660 : 3.986 9%
Sardegna 475 : 404 -15%
Italia 49.066 : 44.546 -9%
Fonte: Agea per il 2020 e *stima Assoenologi, Ismea e UIV per il 2021

lunedì 27 settembre 2021

Tre Bicchieri 2022 Gambero Rosso, Marche

Anteprima vini della regione Marche premiati dalla Guida Vini d'Italia 2022 del Gambero Rosso.
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Ambrosia Ris. 2018 Vignamato
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Plenio Ris. 2018 Umani Ronchi
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Rincrocca Ris. 2018 Staffa
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. San Sisto Ris. 2018 Tenute San Sisto - Fazi Battaglia
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. V. Il Cantico della Figura Ris. 2018 Felici
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Villa Bucci Ris. 2018 Bucci
Cinabro 2017 Caniette
Il San Lorenzo Bianco 2008 San Lorenzo
Lacrima di Morro d’Alba Sup. Orgiolo 2019 Marotti Campi
Offida Pecorino 2020 Santori
Offida Pecorino Artemisia 2020 Spinelli
Offida Pecorino Montemisio 2020 Castignano - Cantine dal 1960
Offida Pecorino Vignagiulia 2020 Dianetti
Rosso Piceno Sup. Roggio del Filare 2018 Velenosi
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Dominè 2019 Pievalta
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Ergo Mirizzi 2019 Montecappone - Mirizzi
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Podium 2019 Garofoli
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Stefano Antonucci 2019 Santa Barbara
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Ylice 2019 Mattioli
Verdicchio di Matelica Cambrugiano Ris. 2018 Belisario
Verdicchio di Matelica Collestefano 2020 Collestefano
Verdicchio di Matelica Vertis 2019 Borgo Paglianetto
Verdicchio di Matelica Vign. Fogliano 2018 Bisci
Verdicchio di Matelica Villa Marilla 2019 Gatti
Commento a cura di redazione Gambero Rosso:
https://www.gamberorosso.it/notizie/notizie-vino/anteprima-tre-bicchieri-2022-i-migliori-vini-delle-marche/
Immaginiamo la soddisfazione di chiunque venga premiato o comunque citato in queste pagine. Raramente però ci soffermiamo sulle molteplici difficoltà affrontate da un’azienda vitivinicola nel corso della sua vita professionale. Il vignaiolo moderno si trova esposto e vulnerabile su molteplici fronti. Non esiste una ricetta unica, valida per tutti. Il consiglio è quello di porre sempre la massima attenzione e affrontare eventuali problemi sul nascere. In particolare va curata l’impostazione agronomica, determinante per affrontare i cambiamenti climatici. La lista dei Tre Bicchieri di quest’anno volge esplicitamente su tonalità cromatiche bianche. Che succede? Semplicemente la base ampelografica a bacca nera marchigiana soffre nelle annate avverse e quest’anno erano di scena i prodotti di punta dell’impietosa vendemmia 2017 e delle poco concilianti 2018 e 2019. In questo contesto appare ancor più rilevante l’abilità de Le Caniette, Velenosi e Marotti Campi nel produrre rossi che possano rivaleggiare senza timore con i pari di tutto il mondo. Verdicchio e Pecorino invece vanno a gonfie vele dal punto di vista qualitativo. Tante le conferme di aziende che stanno lavorando con dedizione come La Staffa, Vignamato, Dianetti, Tenuta Santori, Poderi Mattioli, Montecappone-Mirizzi e quelle dal passo regolare come Felici, Umani Ronchi, Collestefano, Bisci, Belisario, Tenuta Spinelli e Tenute San Sisto. Tornano al Tre Bicchieri, dopo uno o più anni di assenza, anche Bucci, Garofoli, Santa Barbara, Borgo Paglianetto e Pievalta. C’è spazio per due debutti: Marco Gatti e Cantine di Castignano. Entrambi ci sono riusciti dopo aver sfiorato il premio più volte in passato. Chiudiamo con la citazione di un’etichetta da uve verdicchio in purezza che sancisce una volta di più la straordinaria longevità dei vini ottenuti con la varietà: Il San Lorenzo 2008 di Natalino Crognaletti.

sabato 18 settembre 2021

Slow Wine 2022, Marche

Elenco delle cantine e dei vini delle Marche che hanno ricevuto riconoscimento sulla Guida Slow Wine 2022 edita da Slow Food.
La Guida Slow Wine 2022 sarà presentata a Milano l'8 ottobre 2021; nelle due giornate successive, 9 e 10 ottobre, maxi degustazione di tutte le etichette premiate presso il Megawatt Court.
Legenda riconoscimenti
Chiocciola: valori organolettici, territoriali, ambientali, in sintonia con la filosofia di Slow Food.
Bottiglia: qualità media della produzione dell'anno.
Moneta: favorevole rapporto qualità/prezzo sulla produzione dell'anno.
Vino Slow: tipicità, riconducibilità a vitigno e territorio.
Vino Quotidiano: prezzo enoteca fino a 12 euro.
Top Wine: valore assoluto.
Riconoscimenti alle cantine:
Top Wines:
"Le Marche: una Regione al plurale, è uno slogan quanto mai valido anche per presentare la qualità enoica di questo territorio. Slow Wine 2022 riscontra un diffuso incremento dei vini premiati (ben 14 su 43) che nelle precedenti edizioni non avevano mai ricevuto riconoscimenti. Un ricambio importante, che attesta, se ce ne fosse bisogno, che la qualità in regione è diffusa, con sempre più vini che si contendono il podio. In questo contesto un cenno particolare va fatto al Top Wine-Vino Quotidiano, premio dedicato a bottiglie con prezzi medi inferiori a 12 euro. Un riconoscimento che talvolta viene interpretato da parte delle aziende e del pubblico come una “medaglia di consolazione”, un contentino per chi non ha ottenuto altri premi. In realtà i numeri ridotti (17 assegnati in questa edizione) rispetto alla vastità delle etichette assaggiate dimostrano che la selezione è rigorosa e il riconoscimento viene attribuito con molta parsimonia. Nella guida 2022 non può passare inosservato anche che l’80% delle aziende recensite sono biologiche o in fase di conversione, e se consideriamo la totalità di quelle che hanno presentato i vini per le selezioni i numeri delle pratiche colturali sostenibili sono ugualmente molto elevati. Le motivazioni, se etiche, commerciali o agronomiche, non vogliamo né discuterle né giudicarle. Ciò che conta è che la regione è più verde che mai. Merita inoltre evidenziare l’impegno sempre più diffuso alla riduzione del rame con i prodotti alternativi che la ricerca e la scienza stanno mettendo a disposizione. Concludiamo con uno sguardo ai vari comparti produttivi. È indubbio che il Verdicchio troneggi, sia in funzione dei numeri, sia per la qualità, che si attesta a livelli molto alti, con le differenze ormai dettate dalle sfumature. La 2020 si è dimostrata un’annata eccellente, con vini molto pronti ed equilibrati, e se il palato talvolta non ha l’adeguata freschezza, la sapidità viva e schietta riporta sempre il sorso in asse. La 2019, che aveva dato aspettative incoraggianti, ha impegnato molto la commissione di assaggio. I vini si sono mostrati interessanti, ma talvolta difficili da decifrare e meritevoli ancora di affinamento per raggiungere la giusta coesione, a differenza della 2018, rivelatasi distesa ed elegante, equilibrata e ricca di complessità. La conferma del Pecorino è inevitabile; l’annata 2020 anche in questo caso si rivela molto buona, con vini nitidi, spigliati e con la sapidità che garantisce profili equilibrati. Il Bianchello conferma la sua coerenza ma mancano ancora il guizzo e l’incisività che aspettiamo da tempo; idem per il Ribona, con la qualità in costante crescita ma le poche punte relegate a protagonismi individuali. Veniamo ai rossi. È acclarato che il Piceno ne sia la culla: i vini sono declinati con un occhio attento all’eleganza e al frutto, senza opulenze o densità eccessive, e in questo territorio merita attenzione il Grenache o Alicante, che sta convincendo con personalità, al punto che le due etichette sul podio sono solo l’apice di un quadro eccellente. Il Conero prova sempre a scrollarsi di dosso qualche pesantezza e ruvidità di troppo, e qui l’auspicio è che si acceleri il passo, mentre il Lacrima di Morro d’Alba ha un po’ sofferto il calore dell’annata 2020 e non ha messo in mostra il solito dinamismo. Chiudiamo con le due novità di Slow Wine 2022: per la prima volta un Lacrima passito e un Metodo Classico ottengono dei riconoscimenti: il Re Sole di Mancinelli e il Contatto di Mencaroni, nelle rispettive tipologie, hanno affascinato per l’eleganza stilistica e varietale".
(fonte Slow Wine):
https://www.slowfood.it/slowine/le-marche-per-slow-wine-2022/ 

martedì 14 settembre 2021

Enologica Montefalco Abbinamenti 2021

“Enologica Montefalco – Abbinamenti”: dal 17 al 20 settembre a Montefalco l'evento dedicato al vino, con cibo, arte, musica, dalla danza contemporanea ai fumetti.
Prenotazioni attive da 1 settembre.
Montefalco (Pg) – Il vino in abbinamento al cibo, all’arte e alla musica: dal 17 al 20 Settembre a Montefalco (Perugia) l’attesissimo evento “Enologica Montefalco – Abbinamenti”, organizzato da Consorzio Tutela Vini Montefalco e La Strada del Sagrantino, anche con il contributo del PSR dell’Umbria e con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Montefalco.
Protagonisti saranno i grandi vini delle denominazioni Montefalco e Spoleto, tra gastronomia, musica e arte.
Tre giorni dedicati ad appassionati e winelovers con degustazioni, laboratori, iniziative in cantina ed esperienze al calar del sole, con una novità: una giornata, quella di lunedì 20 Settembre, riservata agli operatori del settore, con tantissime iniziative a loro dedicate.
Le prenotazioni online si sono aperte l'1 settembre e resteranno aperte fino al 15 settembre fino ad esaurimento posti, l’accesso sarà possibile solo con Green Pass.
Info su https://www.consorziomontefalco.it/enologicamontefalco/
Protagonista centrale sarà l’imperdibile appuntamento con il banco d’assaggio dei produttori, con degustazione dei vini DOC Montefalco, DOC Spoleto e DOCG Montefalco Sagrantino e gli altri vini prodotti all’interno dei comuni delle DO tutelate dal Consorzio Tutela Vini Montefalco (degustazione libera, accesso a fasce orarie della durata di 1,5 ore), in programma sabato 18 e domenica 19 settembre, dalle ore 11 alle ore 19.30.
Ben tre le iniziative in cartellone che prevedono ospiti speciali: sabato 18 settembre (ore 17, Giardino ex Carceri) “Movimenti di Vini”, che vedrà il vino in abbinamento a musica e danza.
Il giornalista Jacopo Cossater guiderà il pubblico in una degustazione dei vini del territorio in abbinamento alla danza contemporanea dei ballerini Luca Mazzarini e Stefania Bergamaschi, un percorso multisensoriale dove ad ogni vino verrà associata una diversa performance.
Sempre sabato 18 settembre (ore 21.30, Giardino ex Carceri) “Radio sotto le stelle”, iniziativa speciale che vedrà protagonista Tinto (Nicola Prudente) storica voce di “Decanter” su RaiRadio2 e volto di "Mica Pizza e Fichi" su LA7, che come in un programma radiofonico, tra musica, racconto e degustazione dei vini, presenta “Il collo della bottiglia – Storie di Vite”.
Domenica 19 settembre (ore 16, Giardino ex Carceri), “Tratti di vini”, vini in abbinamento ai fumetti.
Il giornalista Andrea Gori guiderà il pubblico in una degustazione dei vini DOC e DOCG, in abbinamento alla performance del cartoonist Joshua Held.
Un‘occasione imperdibile per vivere l’espressione del vino attraverso l’arte dell’illustrazione sulle note musicali rhytm and blues e motow soul.
Ci saranno anche le stelle protagoniste, venerdì 17 Settembre (ore 21.30, Giardino ex Carceri) in occasione di “Teatro del Cosmo” in collaborazione con Umbria Sky Watching, osservazione del cielo con un calice di vino, avventura immersiva e interattiva, guidati da un astrofisico nella lettura del cielo.
Ci sarà anche la “Degustazione con delitto” (sabato 18 settembre, ore 19, Giardino ex Carceri), gioco teatrale interattivo in collaborazione con Roompicapo in cui il pubblico vestirà i panni di detective, interrogando i sospettati per risolvere un misterioso caso di omicidio, degustando i vini e vivendo un’esperienza teatrale.
Atteso anche l’Aperitivo in cantina al tramonto, in programma domenica 19 settembre dalle ore 17.30 alle ore 19.30, un appuntamento unico per degustare i vini nello scenario delle cantine al calar del sole con una serie di eventi dedicati all’abbinamento dei vini al cibo, l’arte e la musica (info e cantine su https://www.consorziomontefalco.it/enologicamontefalco/ ).
Il Teatro San Filippo Neri ospiterà nei due giorni “Montefalco Terra per il Vino”, una serie di degustazioni guidate dedicate alle denominazioni Montefalco DOC (sabato 18 settembre ore 11), Montefalco Sagrantino DOCG (sabato 18 settembre ore 15), Spoleto Doc (domenica 19 ore 11.30).
Numerose le iniziative in programma presso il Complesso Museale San Francesco: venerdì 17 settembre alle ore 18:30 “Sapori e colori: osserva, degusta, ascolta”, in collaborazione con Maggioli Cultura, in cui l'arte di Benozzo Gozzoli incontrerà l'arte vinifica del Sagrantino.
Sabato 18 settembre e domenica 19 (ore 12 e 15.30) “Occhio a Benozzo!”, focus guidato per conoscere un capolavoro unico del Rinascimento Pittorico Italiano.
Domenica 19 settembre, alle ore 10.30, “Fuori Porta”, escursioni accompagnate alla scoperta delle chiese del territorio.
Per bambini e genitori due bellissimi appuntamenti in programma con l’attrice e animatrice Loretta Bonamente: sabato 18, presso il Giardino ex Carceri, ore 15.30, “La signora di…vino e la gang dell’uva”, laboratorio e caccia al tesoro nel centro storico per bambini 6/11 anni.
Domenica 19 (ore 18, Giardino Ex Carceri) “Il Tocco di…Vino”, laboratorio e storie per bambini 2/5 anni.
Al termine, per i genitori, una degustazione dei vini a loro riservata.
Numerose anche le esposizioni e mostre durante l’evento: “Bianco e nero” di Pier Paolo Metelli e Donatella Tavaglione presso il Chiostro Sant’Agostino, “Etichette celebrative annate Montefalco Sagrantino DOCG” presso infopoint Strada del Sagrantino, “Etichette partecipanti al concorso “Anteprima Sagrantino” presso Giardino Ex Carceri, “Ricette a tavola con il Sagrantino” di Pier Paolo Metelli e Donatella Tavaglione presso il Chiostro Sant’Agostino.
“Enologica Montefalco – Abbinamenti” si aprirà venerdì 17 settembre con la presentazione in streaming dell’evento, in diretta sulla pagina Facebook del Consorzio Tutela Vini Montefalco.
Ad arricchire il programma di “Enologica Montefalco – Abbinamenti” eventi in cantina e piatti in abbinamento ai vini Doc e Docg nei ristoranti.
Grande novità di questa edizione sarà la giornata riservata agli operatori del settore, in programma lunedì 20 settembre.
Presso il Chiostro di Sant’Agostino banco d’assaggio dei produttori (dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19.15) degustazione dei vini DOC Montefalco, DOC Spoleto e DOCG Montefalco Sagrantino e gli altri vini prodotti all’interno dei comuni delle DO tutelate dal Consorzio Tutela Vini Montefalco.
Per tutta la giornata eventi in cantina riservati (prenotazione obbligatoria a partire dal 1 ed entro il 15 Settembre 2021, e fino ad esaurimento posti, su https://www.consorziomontefalco.it/enologicamontefalco/ ).

martedì 7 settembre 2021

Incrocio Bruni 54, Marche native grape, English version.

Oggi parliamo di Incrocio Bruni 54
Today we are talking about Incrocio Bruni 54:
an autochthonous white grape variety, practically exclusive to the Marche region (mainly cultivated in the central northern part of the region), but also authorized in Umbria and Tuscany.
What is Incrocio Bruni 54: in essence it is a hybrid obtained from cross-pollination between Verdicchio and Sauvignon, registered in 1971 in the National Register of Grape Varieties, edited by Cravit (center for research and experimentation in agriculture and viticulture).
But Incrocio Bruni 54 was already created around the mid-1930s by Professor Bruno Bruni, a distinguished agronomist from the Marche region of international fame, who was an official of the Ministry of Agriculture until 1950.
The aim of Prof. Bruni at that time was to harmonize the characteristics of the vines to be crossed, compensating with at least a part of the aromatic qualities of Sauvignon, the aromatic deficiencies of Verdicchio, without compromising the structure of Verdicchio; it was not an easy experimentation, so much so that the goal was reached at the 54th attempt, the name of the new vine depended on this fact.
Going to the characteristics, I can say this: the vine is early ripening, it requires special attention in the vineyard and in the cellar (so much so that in past years it was abandoned by winemakers, only to be rediscovered only in the last decades); particular attention because it is necessary to grasp the ideal ripening state of the grapes, so as to avoid an excess of green and unripe connotations that could occur in wines, and can also undergo easy oxidation, so that it would be preferable to operate in reduction in the cellar; according to the opinion of some producers personally interviewed, this vine would find its ideal habitat in high mountain pedoclimatic contexts, where this particular attention would be less necessary.
The wines obtained from Incrocio Bruni 54, except for the problems of maturation I have mentioned, are of good body, flavor and freshness, conferred by Verdicchio: they highlight white fruit, pomaceous, minerality; to these characters is added the aromatic endowment, more or less mitigated compared to the precursor, conferred by Sauvignon; this is a varietal trait, which is of a vegetable type, so we have tones reminiscent of nettle, tomato leaf, evergreen shrubs such as boxwood; aromatic characteristics due to the presence in the genetic heritage of the Sauvignon precursor, of particular nitrogenous substances that make its identity trait unmistakable, substances also present in other fruit and vegetable products such as asparagus, green pepper, peas: the so-called metoxypyrazines.
Moving beyond this somewhat technical aspect and going instead on combinations, I would certainly say to combine on seafood, preferably at the opening given the qualities of freshness, but also on fried food, crazy water fish, boiled crustaceans, scampi , mantis shrimp; personally experimented with success on octopus carpaccio with rocket and datterini tomatoes.
Going on the regulatory aspects and moving towards the conclusion, I would say that in wines with Typical Geographical Indication, therefore in Marche Igt, we can find on the label the citation of the vine primarily (therefore Marche Igt Incontro Bruni 54), however this is only allowed when the percentage of the vine is equal to or greater than 85%, but this is a general rule of the Typical Geographical Indication that applies to all varieties, not only for this.
In conclusion, I can say this: considering the area under vines at Incontro Bruni 54, equal to more or less 12 hectares in total throughout Italy, I think I can say that the wines obtained from this autochthonous vine are not easily available on the market, at obviously outside the Marche region; however I can say that despite this, the prices remain affordable, within the reach of all budgets, I do not think in fact that they exceed 15 euros in the most expensive ones.
I concluded here, this viticulture pill dedicated to the autochthonous, appointment at the next dates, goodbye.
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(Incrocio Bruni 54 grape, label)