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venerdì 23 febbraio 2018

Paolini e Stanford, PS Winery, Offida.

Prendersi cura della terra accogliendone tutti i suoi frutti, sperimentare tecniche antiche e nuove conoscenze, vivere la campagna con le sue differenti colture e culture, ascoltare il ritmo e i linguaggi della natura, alimentare relazioni di valore per salvaguardare il territorio.
Sono i semi con cui l’azienda agricola biologica Paolini e Stanford coltiva ogni giorno il podere di Contrada Ciafone a Offida (AP) tra il recupero di antiche pratiche contadine e la ricerca di un’agricoltura sempre più attenta alla terra e ai suoi abitanti.
A guidare oggi l’azienda agricola, fondata nel 2008 insieme all’amico e socio per alcuni anni Dwight Stanford, è l’ascolano Raffaele Paolini, che nel tempo ha maturato un legame sempre più forte con Contrada Ciafone, scelta come base di un progetto lavorativo e di vita che affonda le radici nella campagna offidana e ha come direzione la tutela dell’identità di un territorio con un ricco patrimonio di storia e storie, colture e tradizioni.
LA NATURA
La scelta fatta all’arrivo a Contrada Ciafone è stata subito chiara: nessun trattamento chimico per un’agricoltura biologica certificata.
Il rispetto della “logica della vita” va oltre la scelta dei prodotti da utilizzare in campo, spaziando dalla ricerca dei semi da piantare al nutrimento della terra, dal rispetto dei suoi tempi alla cura dei suoi frutti.
Comprendere l’anima e i segreti quotidiani di una terra viva che si trasforma a ogni stagione e con il passare del tempo è una sfida impegnativa e affascinante” spiega Raffaele Paolini “uno stimolo a sperimentare nuove conoscenze e idee accanto alle tecniche già usate dai miei nonni, confrontandomi continuamente con chi come me lavora la terra in modo naturale, senza scorciatoie”.
VIVERE LA CAMPAGNA
Ascoltare, confrontarsi, imparare, aiutarsi: una vera crescita personale, aziendale e territoriale si basa su tutte queste parole, nessuna esclusa.
Oggi si parla tanto della necessità di fare rete – sottolinea Raffaele Paolini – eppure i nostri nonni erano più avanti di noi. Forse non sapevano di “fare rete”, ma curavano le relazioni con i vicini. Condividevano idee e problemi, pensieri e soluzioni. Il mio campo non è un’isola, le persone che ogni giorno si prendono cura della terra sono una miniera di conoscenze, compagni di strada a cui non voglio rinunciare”.
Se in passato l’agricoltura di sussistenza ha permesso ai contadini di Contrada Ciafone di vivere dei frutti della loro terra, oggi l’azienda agricola Paolini e Stanford è impegnata a recuperare molte buone pratiche dimenticate per salvaguardare il territorio e l’economia della campagna.
In un ecosistema circolare gli scarti e i derivati di una produzione diventano risorsa per un’altra produzione: in questo modo gli sprechi sono ridotti a zero.
IL VIGNETO E IL VINO
Produrre vini di qualità in modo naturale è stato un obiettivo importante fin dalla prima vendemmia del 2010.
Su 6 ettari di terreno collinare si trova una vigna in cui gli autoctoni Pecorino e Montepulciano crescono accanto a varietà rare come l’Incrocio Bruni 54 e a una selezione di vitigni francesi della zona del Bordeaux (Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e il raro Petit Verdot) e della Valle del Rodano (Syrah) particolarmente adatti al microclima territoriale.
Un’alta densità d’impianto, lo studio delle singole particelle e la selezione manuale dei migliori grappoli sono i passi fondamentali in vigna per portare uve di qualità in cantina.
Qui gli interventi sono ridotti al minimo per permettere a ogni vino di esprimere il proprio carattere nel rispetto dei singoli tempi di fermentazione e maturazione.
Le fasi di produzione, dalla vigna alla bottiglia, sono eseguite in azienda.
I VINI
Tra i vini derivanti da uve autoctone l’Offida Pecorino Docg Aurai è un mix di freschezza e morbidezza che valorizza la pienezza gustativa del vitigno regalando profumi intensi e fruttati.
Mentre l’Offida Rosso Docg Baccofino, un Montepulciano in purezza che riposa 24 mesi in botti grandi di rovere e un anno in bottiglia, racconta le potenzialità evolutive del territorio, arrivando a toccare i suoi estremi nella edizione limitata “Baccofino 55” (55 mesi di affinamento in legno e 24 in bottiglia).
Dall’Incrocio Bruni 54, vitigno nato dall’incrocio per impollinazione tra Verdicchio dei Castelli di Jesi e Sauvignon Blanc, nascono due versioni, una secca e una passita, che traducono in bottiglia la grande versatilità di questa uva rara marchigiana.
I vitigni internazionali danno vita ad altrettante vinificazioni in purezza che esprimono sfaccettature meno note del Piceno: il Marche Rosso Igt Petit Verdot PV, il Marche Rosso Igt Syrah S, il Marche Rosso Igt Cabernet Sauvignon CS, il Marche Rosso Igt Cabernet Franc CF e il Marche Rosso Igt Merlot M.
Dall’unione dei quattro vitigni di origine bordolese vinificati e affinati separatamente nasce il Marche Rosso Igt Confusion, un vino dai profumi evoluti e complessi unico nel suo genere.
Gli altri blend aziendali sono il Marche Rosso Igt Fatja (Cabernet Sauvignon e Merlot), che richiama nel nome il lavoro in campagna, e il Marche Rosso Igt Thalia, vino quotidiano per chi cerca pienezza di sapori e bevibilità.
L’ORTO
Scarola ascolana, bietole rosse e gialle, verze e altre verdure.
L’orto aziendale offre in ogni stagione una selezione di ortaggi biologici tipici della zona, accanto ai quali sono state piantate alcune varietà antiche poco diffuse o a rischio estinzione per la loro scarsa produttività.
La scelta di dare spazio a più varietà in piccole quantità nasce dalla volontà di preservare la biodiversità, far respirare la terra e produrre verdure dal sapore pieno.
IL POLLAIO
Il canto del gallo è il buongiorno quotidiano della piccola fattoria che sta crescendo.
Nel pollaio accanto all’orto, razzolano in libertà e si nutrono a “centimetro zero” galline ovaiole Marchigiane, note anche come galline a pois per il loro bellissimo piumaggio picchiettato.

L'Azienda Agricola Paolini&Stanford sarà a Live Wine a Milano (3-5 marzo).
Azienda Agricola Paolini e Standford
Contrada Ciafone, 97 – 63073 Offida (AP)
www.pswinery.it – info@pswinery.it

3 commenti:

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