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giovedì 30 giugno 2016

Bere Rosa 2016, Roma

Martedì 5 luglio 2016 si terrà a Roma la quinta edizione di Bere Rosa, la manifestazione organizzata da Cucina & Vini e dedicata ai vini e spumanti rosé.
Banchi d'assaggio divisi per regioni nella splendida cornice di Palazzo Brancaccio in largo Brancaccio, 82 – Via Merulana sul Colle Oppio, sontuosa dimora ottocentesca a due passi dal Colosseo.
Quest'anno saranno 66 le aziende vinicole presenti, in rappresentanza di 14 regioni italiane.
Costo ingresso: € 10.
Info, espositori, ticket on line:
http://www.cucinaevini.it/bere-rosa-2016/

lunedì 27 giugno 2016

Cantine Aperte 2016, provincia di Fermo

Domenica 29 maggio 2016 in occasione della 24^ edizione di Cantine Aperte, abbiamo fatto visita a due aziende vinicole della provincia di Fermo, Le Corti dei Farfensi e Madonnabruna, poste nel primo entroterra collinare a breve distanza l'una dall'altra, a circa 5-6 Km. di distanza dal casello autostradale A14 di Porto San Giorgio (Fm).
Prima tappa presso l'azienda certificata biologica Le Corti dei Farfensi, dove abbiamo degustato due vini molto interessanti, nell'accogliente punto vendita dotato di ampia terrazza panoramica.
Falerio Pecorino Doc '15 Curtes
alcool 13% - circa € 8
Ottenuto da uve Pecorino, si presenta alla vista di color giallo paglierino limpido.
Naso non particolarmente impattante, peraltro in linea con i caratteri varietali di questa uva non molto profumata.
I descrittori spaziano da frutta bianca, a tè verde e cetriolo, a tenui accenni floreali di fiore di tiglio.
In bocca è dotato di buon corpo e mineralità; l'attacco è morbido, il finale fresco e fruttato.
In abbinamento su cucina di mare, cozze gratinate.
Marche rosso Igt '12 Abate Pietro
alcool 14% - circa € 18
Siamo di fronte ad un vino di spessore, per le grandi occasioni.
Ottenuto da uve Montepulciano 80% e Syrah 20%, maturato 16-18 mesi in piccoli fusti di rovere da 110 litri con successivo lungo affinamento in bottiglia, si presenta alla vista rosso rubino compatto, profondo, molto consistente e dotato di corredo aromatico intenso e complesso, incastonato su sentori terziari di amarena in confettura, cioccolato, accenni di spezie dolci e idrocarburici.
In bocca il quadro è avvolgente, dominato da frutto nero maturo, torrefazione, spunti catramosi e sottobosco, tannino levigato.
Fine, corposo, di lunga persistenza retronasale.
In abbinamento su brasati e cacciagione.
Le Corti dei Farfensi
Info, contatti:
Seconda tappa presso l'azienda Madonnabruna dove abbiamo degustato alcune etichette che per la verità, almeno per ciò che concerne i rossi, non ci hanno entusiasmato.
Abbiamo fatto test certamente più convincenti in altre annate più favorevoli, come ad esempio nella circostanza allegata:
https://vinidiconfine.blogspot.com/2013/12/vini-azienda-agricola-madonnabruna-fermo.html
Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, diciamo che scegliendo di assecondare l'andamento meteo stagionale, l'azienda ha inteso porre il timbro di autenticità.
Falerio Pecorino Doc '15 Maree - alcool 13,5% - circa € 8
Giallo paglierino scarico e profumi moderatamente intensi per questo Pecorino del Fermano, giocato su sentori di pomacea, accenni di frutta esotica, tipica mineralità.
Fresco e fruttato, appena imbottigliato, lascia intravedere positivi margini dopo ulteriore sosta in bottiglia.
Rosso Piceno Doc '14 Cugnolo - alcool 13,5% - circa € 8
Ottenuto da uve Montepulciano e Sangiovese, fermentato in acciaio, maturato per breve periodo in legni di secondo passaggio con ulteriore affinamento di 6 mesi in bottiglia, si presenta rosso rubino con lieve trasparenza.
Profumi di frutti rossi, ciliegia ed amarena, solo parzialmente ribaditi al palato, sovrastati da toni terrosi e acerbi che limitano la persistenza.
Annata meteorologicamente complicata.
Marche rosso Igt '12 Portese - alcool 13,5 - circa € 11
Ottenuto da uve Montepulciano 50% con saldo di Cabernet Sauvignon, Merlot e maturato in legni di primo passaggio.
Questa Riserva aziendale si presenta in una veste abbastanza dimessa, di color rosso rubino piuttosto scarico e fornito di spettro aromatico-gustativo nello stile di biodinamici transalpini.
Al naso non paiono attivarsi particolari dinamiche, imperniato com'è su sensazioni stanche di tipo animale e cuoio, che relegano in sottofondo il frutto stramaturo.
Tali impressioni trovano piena conferma al palato, dove la ciliegia impatta solo di primo acchito e soccombe di fronte a toni di vino vecchio, ematici, umidi di terra fradicia.
Finale ruvido con tannini amarognoli.
Annata praticamente terminata, ne rimangono meno di 400 bottiglie.

giovedì 23 giugno 2016

Dati export vino penalizzano regioni sud. Introdurre codici di nomenclatura combinata.

Conferenza Stampa del Sen. Dario Stefàno
"Calcolo dati export su vino: regioni del sud penalizzate"
Giovedì 23 giugno 2016 alle ore 11.30
Sala Nassirya - Senato della Repubblica
Piazza Madama - ROMA

Il senatore Dario Stefàno ha proposto una soluzione per sanare la distorsione, generata da imprecisioni nel calcolo dei dati relativi all'export nel settore vinicolo, che danneggia alcune regioni Italiane, soprattutto al Sud.
A seguito di una segnalazione - spiega Stefàno - ho effettuato un approfondimento dei report pubblicati da Ismea e da Wine Monitor/Nomisma sull’evoluzione del sistema vitivinicolo con il focus sull'export delle regioni italiane e ho fatto una spiacevole scoperta. Alcune imprecisioni nel calcolo di dati e percentuali penalizzano le regioni del Sud come la Puglia. Intendo, pertanto, impegnare il Governo nazionale ad un intervento urgente per non vedere mortificato il grande lavoro che alcune regioni, come appunto la Puglia o la Sicilia, hanno da tempo coraggiosamente portato avanti nel settore vinicolo, sia a livello politico che nell’impegno imprenditoriale. Ho sviluppato una possibile soluzione al problema per sanare questa criticità”.
Con il senatore Dario Stefàno, è intervenuto il giornalista Andrea Gabbrielli.
comunicato stampa
CALCOLO DATI EXPORT SU VINO, REGIONI DEL SUD PENALIZZATE
Stefàno: “L’origine del prodotti per sanare un’ingiustizia: un tavolo tecnico che coinvolga anche il governo”

Dall’importante lavoro svolto da Ismea e di Wine Monitor - Nomisma, sull’export vinicolo delle regioni italiane, emerge quella che a mio avviso è un’evidente ingiustizia, tutta a scapito del Sud e soprattutto a svantaggio di regioni come la Puglia o la Sicilia. I codici di nomenclatura possono aiutare a “tracciare” gli scambi e ricostruire dati più aderenti al vero”. Lo ha dichiarato oggi in conferenza stampa, convocata per le 11:30 nella Sala Nassirya di Palazzo Madama, il senatore Dario Stefàno a proposito del calcolo dei dati export del vino, attraverso cui si evidenzia una mancata corrispondenza tra il luogo di origine del prodotto e la località di sdoganamento.

Non mettiamo in discussione il prezioso e puntuale lavoro di Ismea - precisa Stefàno - puntiamo invece i riflettori su quella che appare come una “pigrizia burocratica” che va a pregiudicare le performance di alcune ragioni tra le quali la Puglia”.

Basta osservare - ha proseguito Stefàno – dal punto di vista statistico, l'incremento della propensione all’export della regione dove avviene lo sdoganamento, a scapito appunto di quella di origine. È il caso palese di regioni come il Piemonte e il Trentino, dove tale propensione è a 3 cifre percentuali (rispettivamente 141% e 173%). Quindi - continua Stefàno - se è logico che una regione non possa esportare più del 100% di quanto produce, come opportunamente segnalato nello stesso report di ISMEA, tuttavia da questa percentuale "dopata" scaturiscono e si determinano ricadute penalizzanti e pesanti per interi territori. Una su tutte, la ripartizione dei fondi OCM vino che costruisce le sue determinazioni avvalendosi anche dei dati Istat (come quelli in questione) fino ad arrivare a possibili interessi di appeal commerciali o per investimenti che i privati potrebbero realizzare e che le attuali evidenze statistiche, per alcuni casi, potrebbero addirittura scoraggiare”.

Per sanare questa distorsione della lente statistica - aggiunge Stefàno - intendo proporre la convocazione di un tavolo tecnico presso il MIPAAF, coadiuvato da ISMEA, Agenzia delle Dogane e ISTAT, affinché vengano redatti, per le regioni mancanti, i codici di nomenclatura combinata mediante i quali sarà possibile ricostruire il vero dato circa la propensione all'export delle regioni nonché contribuire a migliorare il sistema di informazioni su tali scambi”. “Un’ iniziativa – conclude Stefàno – che ribadisce la centralità e l’importanza dell'origine dei prodotti, sulla quale l'Italia non può permettersi alcun tentennamento”.

"Siamo in presenza - afferma Andrea Gabbrielli, intervenuto accanto a Stefàno in conferenza - di un paradosso: più cresce l’export di vino del Sud, più cresce la propensione all’export delle regioni del nord dalla logistica più sviluppata. Infatti l’attuale sistema di rilevazione dei dati export fa riferimento al luogo di sdoganamento e di fatto non tiene conto dell’origine del prodotto. Tutto ciò risulta particolarmente penalizzante per tutte le regioni meridionali e in particolare Puglia e Sicilia, che in questi anni hanno fatto grandi sforzi per l’internazionalizzazione. Si tratta di riconoscere, anche dal punto di vista statistico, questa realtà dei fatti. Il vino italiano è competitivo perché tutti contribuiscono al suo successo nello stesso modo".

domenica 19 giugno 2016

Vino biologico in degustazione a Terroir Marche 2016

Sabato 21 e Domenica 22 maggio 2016 si è svolta ad Ascoli Piceno la 2^ edizione di “Terroir Marche – Vini e Vignaioli Bio in Fiera” curata dal Consorzio Terroir Marche http://www.terroirmarche.com/ articolata su degustazioni libere e guidate, laboratori del gusto, seminari di approfondimento.
La partecipazione a tali seminari ci ha impedito di sostare nel modo dovuto nelle sale dedicate alle degustazioni libere; tuttavia le due etichette qui proposte ci sembrano di sicuro affidamento ed emblematiche degli standard qualitativi consorziali.
Offida Pecorino Docg '14 Fiobbo - alcool 13% - circa € 12
Aurora
Un anno tra acciaio e botte grande con un terzo dei volumi affinato in quest'ultima, assemblaggio dopo 11 mesi ed ulteriore affinamento di 6 mesi in bottiglia, per questo Pecorino del terroir offidano, tipico e dotato di finezza.
Giallo paglierino tenue, naso mediamente intenso su sentori vegetali e pomacea, spunti floreali e frutto a guscio.
In bocca il quadro è dinamico, sostenuto da tipica mineralità: citrino in prima battuta, si apre sui toni del frutto e del fiore già evidenziati all'olfazione, dopo adeguata ossigenazione.
Annata valida, nonostante l'andamento meteo sfavorevole.
Marche rosso Igt Valturio '09 - alcool 13% - circa € 17
Valturio
La piccola azienda del Montefeltro (11 ettari e mezzo per 50.000 bottiglie anno) presenta questo Sangiovese in una edizione molto riuscita, a suo tempo premiato dalle principali guide di settore.
24-36 mesi di affinamento, parte in barrique, parte in botte grande, addomesticano il quadro.
Rosso rubino scarico, tendente al granato.
Corredo aromatico intenso e complesso, giocato su frutto nero in confettura, amarena, speziatura di noce moscata.
L'attacco in bocca è sostanzialmente morbido, avvolgente, incastonato sui toni della ciliegia già rilevati all'olfazione e con tannino vellutato.
Fine e corposo.
Palazzo dei Capitani
comunicato stampa italianelbicchiere.it
Pieno di pubblico per la seconda edizione di “Terroir Marche” ad Ascoli Piceno

Oltre 1.000 le presenze alla tre giorni dei vignaioli biologici delle Marche, che ha visto arrivare nella città picena wine lover da tutta Italia per un lungo week-end di degustazioni, cultura e incontri internazionali
Non ha tradito le attese la seconda edizione di Terroir Marche – Vini e vignaioli bio in fiera, che dopo il successo dello scorso anno è tornata ad animare Ascoli Piceno nel week-end del 20-22 maggio. Dall’inaugurazione di venerdì sera della mostra fotografica “Le Marche di Mario Dondero” alla sera di domenica, hanno varcato le porte di Palazzo dei Capitani più di 850 visitatori, a cui si sono aggiunte altre 150 persone che nella serata di sabato hanno partecipato a “Chef Terroir”, la cena d’autore andata in scena al Sestiere Piazzarola grazie alla collaborazione con Picenum Tour. Particolarmente apprezzati sono stati i laboratori di degustazione guidati da esperti e giornalisti italiani e internazionale del settore (Sonja Christ-Brendemühl, Pierpaolo Rastelli, Jane Faulkner, Nicola Perullo, Alessandro Morichetti, Francesco Falcone, Antonio Boco) e il gemellaggio internazionale con i vignaioli della Mosella, arrivati nella città picena con i loro Riesling.
photo by italianelbicchiere.it
Terroir Marche in fiera si è dimostrato un grande momento di festa, confronto e crescita collettiva nel segno di un’agricoltura che mira a coniugare il rispetto per l’ambiente e per l’uomo con la proposta di vini buoni e capaci di rispecchiare il territorio” commenta soddisfatto Federico Pignati, presidente del consorzio Terroir Marche. “La presenza di vignaioli provenienti da altre parti d’Europa sarà un punto fermo anche delle prossime edizioni della manifestazione, stiamo già lavorando per l’appuntamento del 2017”.
Nato nel maggio del 2013 per iniziativa di cinque vignaioli, oggi il consorzio Terroir Marche conta tredici cantine associate rappresentative delle diverse anime vitivinicole della regione. Alla base del sodalizio è l’impegno comune per un’agricoltura biologica ed etica, in cui il rispetto dell’ambiente va di pari passo con la produzione diretta dei vini, una politica di prezzo equa e la centralità delle relazioni umane nei rapporti di lavoro e di collaborazione tra i soci.
Le cantine socie di Terroir Marche sono:
Aurora, La Valle del Sole, Paolini e Stanford di Offida (AP)
Fiorano di Cossignano (AP)
Pantaleone di Ascoli Piceno
Vigneti Vallorani di Colli del Tronto (AP)
Di Giulia, La Distesa e La Marca di San Michele di Cupramontana (AN)
Col di Corte di Montecarotto (AN)
Liana Peruzzi di Monte Roberto (AN)
Pievalta di Maiolati Spontini (AN)
Valturio di Macerata Feltria (PU).

giovedì 16 giugno 2016

Grand Tour delle Marche, Cinema e Verdicchio

Ritmi jazz e cinema d’autore, tra panorami mozzafiato e degustazioni d’autore.
Marche da spettacolo!
Tra le dolci colline pettinate.
Capodarco di Fermo e Montecarotto, prossime “tappe” del Grand Tour delle Marche
“Il modo migliore per viaggiare nelle Marche è viverle” recita lo slogan del Grand Tour delle Marche, il consolidato circuito di eventi “esperienziali” ideato da Tipicità ed ANCI.
E, sotto questo profilo, le prossime tappe promettono che non ci sarà sicuramente da annoiarsi! Ritmi jazz e cinema d’autore, tra panorami mozzafiato e degustazioni d’autore. Esperienze e spettacoli da godere, letteralmente avvolti dai colori pastello delle suadenti colline marchigiane.

A Montecarotto, nel cuore dei Castelli di Jesi, dal 30 giugno al 3 luglio è il vino simbolo delle Marche a farla da padrone: sua maestà il Verdicchio, fresco di riconferma del “titolo” di vino bianco fermo più premiato dalle guide italiane. Con Verdicchio in festa e MarcheJazz & Wine Festival, Montecarotto si tinge di vino, arte e musica. Un percorso a suon di jazz, con un intenso programma di eventi, tra inediti sound e coinvolgenti animazioni, da godere in compagnia del più amato tra i figli marchigiani di Bacco: il Verdicchio dei Castelli di Jesi.

Spostandosi più a sud, nelle morbide colline che degradano dolcemente dalla città di Fermo fino al blu dell’Adriatico, è “in onda” Capodarco l’Altro Festival. Dal 19 al 26 giugno, ben sette serate di emozioni coinvolgenti da godere in uno spettacolare “cinema a cielo aperto”: la terrazza a mare della Comunità di Capodarco. In programma cinema, cortometraggi, grandi ospiti, musica e buon cibo! Infatti, ciascuna serata si caratterizzerà per un’esclusiva degustazione in abbinamento allo spettacolo: sapori autentici marchigiani proposti dai produttori di Tipicità.

Le tappe del Grand tour delle Marche sono realmente fruibili attraverso l’innovativa piattaforma www.tipicitaexperience.it che permette di vivere e sperimentare “eventi che fanno battere il cuore”, itinerari imperdibili e luoghi che “restano negli occhi”!
INFO: 0734.225237, segreteria@tipicita.it, www.tipicita.it

martedì 14 giugno 2016

Mangialonga Picena 2016, vini, natura, cucina d'autore.

Domenica 24 luglio torna la passeggiata enogastronomica tra i vigneti dei colli di Offida (AP).
Protagonisti nove grandi chef e sette cantine per una giornata all’insegna del buon vivere.
Una giornata da trascorrere tra vigneti e sapori, facendo tappa tra cantine e aziende agricole per lasciarsi deliziare dalle creazioni di nove grandi chef e scoprire i tesori naturali di un suggestivo angolo delle Marche.
comunicato Mangialonga Picena
Dopo il successo delle prime due edizioni, tornerà domenica 24 luglio la Mangialonga Picena, passeggiata enogastronomica sui colli di Offida (Ascoli Piceno) organizzata dall’associazione culturale Picenum Tour.
Protagonisti della terza edizione della camminata gourmet saranno i vigneti della Docg Offida, tra i quali si snoderà un percorso di 6 km che potrà essere compiuto da mattina a sera in compagnia di tanti amanti della natura e dei prodotti tipici dal gusto genuino.

La Mangialonga Picena 2016 partirà dal Piazzale delle Merlettaie di Offida, dove i partecipanti riceveranno il kit ufficiale della passeggiata e si metteranno in cammino, suddivisi in piccoli gruppi, dalle ore 10 alle ore 15.

Le prime due tappe della passeggiata saranno a Ripatransone.
Alla Tenuta Cocci Grifoni gli chef Alcide Andrea Romani e Sabrina Tuzi proporranno due antipasti d’autore, rispettivamente una terrina di cozze in saor burrata e pomodoro e un carpaccio di anguria con yogurt e rucola.
Mentre a Poderi Capecci San Savino si potrà gustare uno sfizioso street food di orto fritto di stagione, tradizione di oliva tenera ascolana e maionese artigianale al Campari a cura dello chef Roberto Di Sante.
In entrambe le tappe ad accompagnare i piatti degli chef saranno i vini tipici delle due cantine ospitanti, dove i produttori racconteranno segreti e particolarità dei vitigni autoctoni del territorio.

Successivamente i partecipanti continueranno il loro itinerario tra natura, sapori e delizie di Bacco a Offida, accolti prima dall’azienda agribiologica Aurora e poi alla cantina biologica Paolini e Stanford.
La terza tappa proporrà due primi piatti: un plin di humus, brodo di patate arrosto, lingua e umeboschi firmato dallo chef Nikita Sergeev e un timballo di verdure dell’orto con fiori di zucchine, zafferano e prosciutto crudo creato dalla chef Maria Elena Cicchi.
A seguire, sulla terrazza della cantina Paolini e Stanford saranno serviti un roast beef di vitellone bianco marchigiano cotto all’inglese con olio ed emulsione di oliva tenera ascolana dop, pepe rosa e soncino ideato dallo chef Luca De Cesaris e “Il mare in zuppa”, creazione dello chef Andrea Mosca.

Un festival di formaggi del territorio attenderà poi i food travellers alla Chiesa San Filippo di Offida per la quinta sosta della Mangialonga Picena: nel calice saranno serviti i vini biologici dell’azienda agricola San Filippo.
La passeggiata gourmet avrà un dolce epilogo con il ritorno nel centro storico di Offida: in Piazza del Popolo saranno serviti il dessert “Come un funghetto offidano” dello chef Daniele Citeroni e la crema, tamarindo e caramello dello chef Enrico Mazzaroni, accanto ai prodotti delle aziende agricole La Riserva e Colline Offidane di Angelini Nicolina e altre golosità del territorio.

Musica dal vivo, focus interattivi sulla natura, i prodotti piceni e piccole sorprese di strada accompagneranno i partecipanti della Mangialonga Picena lungo il loro cammino in cui potranno scoprire alcuni cibi e bevande prodotti sul territorio, come le bibite analcoliche Paoletti, la birra artigianale Carnival di Offida, l’anisetta Rosati, il caffè Orlandi Passion, il funghetto di Offida di Fior di Farina e il sorbetto del maestro gelatiere Fabio Bracciotti della Sorbetteria Crème Glacée di San Benedetto del Tronto.

E’ possibile iscriversi alla manifestazione dal 1° aprile fino al raggiungimento del numero massimo dei partecipanti.
In caso di maltempo la Mangialonga Picena 2016 si terrà domenica 31 luglio con lo stesso programma.
TARIFFARIO
Adulti € 40
Bambini 7-12 anni € 20
Bambini 0-6 anni gratis.
SCONTI ACQUISTO
In base al numero dei partecipanti (acquisto in un’unica soluzione) verrà applicato il seguente schema di sconti:
da 11 a 20 partecipanti, 1 biglietto omaggio;
da 21 a 30 partecipanti , 2 biglietti omaggio; ... e così via.
INFORMAZIONI
Telefono 324.5938465 (rif. Marco) 339.8477957 (rif. Emanuele)
Email info@mangialongapicena.it - info@picenumtour.it
Ulteriori informazioni sul sito:
www.mangialongapicena.it

venerdì 10 giugno 2016

Offida Doc rosso '01 Esperanto, Ciù Ciù vini

Ci troviamo in contrada Ciafone nel territorio amministrativo del comune di Offida (AP) nella regione Marche.
In quest'area particolarmente vocata per la viticoltura, opera da quasi 50 anni la Società Agricola Ciù Ciù, che oggi può vantare dimensioni importanti, estendendosi su oltre 180 ettari per una produzione media annua di 700.000 bottiglie.
Questo Esperanto '01 che abbiamo degustato ancora con la vecchia etichetta color oro, rappresenta una delle punte di diamante dell'intera produzione, ma è soprattutto l'annata d'esordio della Doc Offida, istituita con DM del 23/05/2001, approvata a Docg con DM del 15/06/2011 successivamente modificato nel novembre dello stesso anno.
Con la nuova normativa del 2011 tre sono le tipologie previste, Offida Passerina, Offida Pecorino, Offida Rosso, mentre sono rimaste fuori Passerina passito, vin santo e spumante.
Sono inoltre cambiate in senso restrittivo, le disposizioni in materia di resa quintali/ettaro e uva/vino.
Per quanto riguarda la tipologia Offida Rosso, sono state modificate le percentuali minime delle uve che concorrono nella composizione dell'uvaggio: la Doc prevedeva Montepulciano minimo 50% e Cabernet Sauvignon minimo 30%, la Docg prevede Montepulciano minimo 85% più eventuali altre uve a bacca rossa a saldo, ponendosi in questo modo a tutela dell'autoctono.
Ottenuto da uve Montepulciano 70% e Cabernet Sauvignon 30% vinificate separatamente, affinato in barrique, sottoposto ad un periodo d'invecchiamento complessivo di 30 mesi di cui almeno 6 in bottiglia, si presenta alla vista di color mattone, rivelatore primo del dato anagrafico.
Anche il corredo aromatico risulta caratterizzato da quei sentori catramosi che spesso ritroviamo nei vini datati.
In bella evidenza anche radice di liquirizia e torrefazione.
Tali impressioni olfattive trovano piena conferma al palato.
I toni sono maturi, le sensazioni alternano spunti vegetali, sfumature vanigliate e d'amarena, frutto nero.
Le pulsioni vitali che hanno provocato modificazioni organolettiche interessanti durante il passaggio dalla fase evolutiva alla senilità, hanno ormai esaurito la loro carica: il quadro ora è stabile, arrotondato dalle percentuali dell'internazionale, reso severo dal tempo trascorso, ma destinato a mio parere alla parabola discendente nel breve periodo.
Offida Doc rosso '01 Esperanto - alcool 14,5% - circa € 20.
Società Agricola Ciù Ciù
contrada Ciafone 106, Offida (AP)
web: www.ciuciuvini.it

post correlato:
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martedì 7 giugno 2016

Grand Tour delle Marche e Brodetto

Il Grand Tour delle Marche celebra il “piatto simbolo” del Mare Adriatico
NELLE MARCHE È… BRODETTOMANIA!
Tra bianco e rosso, Porto Recanati e Porto San Giorgio al centro del gusto
comunicato stampa Tipicità.it
Nelle Marche è ora di… brodetto! Bianco o rosso che sia, sul popolare “piatto simbolo” della tradizionale cucina marinara del medio Adriatico si stanno per accendere i riflettori con una serie di eventi programmati, per ben otto giorni, a Porto Recanati e Porto San Giorgio per celebrare le varianti proposte dai due centri rivieraschi.
Il Grand Tour delle Marche approda sulle rive dell’Adriatico e propone una full immersion nella succulenta specialità marinara che rappresenta un’icona della biodiversità, il piatto “dei pescatori” per eccellenza: il brodetto. Come per tante altre pietanze comunemente definite povere, il brodetto viene declinato in numerose varianti, in funzione della tradizione locale, stagionalità e varietà del pescato, peraltro dipendente dalla reperibilità quotidiana.
Dall’11 al 18 giugno, Porto Recanati (An) propone “La settimana del Brodetto”. La ricetta portorecanatese presenta una caratteristica esclusiva che la distingue da tutte le altre, il colore bianco, o meglio “dorato”, dovuto all’impiego della zafferanella (carthamus tinctorius), sostituibile anche con lo zafferano.
Sono oltre venti i “santuari del gusto” nei quali assaggiare, a prezzi calmierati, il “Brodetto bianco” di Porto Recanati, una delle ricette più antiche ed apprezzate dai gourmet. Già dal 1931! Infatti, una pubblicazione del Touring Club Italiano di quel periodo, cita espressamente il “Brodetto Bianco che si prepara a sud del Monte Conero”. Ma c’è di più! Nello stesso articolo del TCI veniva fatta espressa menzione del fatto che il “brodetto” era talmente rinomato, da essere addirittura inscatolato e spedito già cotto a Milano!
Il 10 e 11 giugno a Porto San Giorgio (Fm), pochi chilometri più a sud, va in scena il “vero” Brodetto Sangiorgese, secondo la ricetta codificata nella Denominazione Comunale d’Origine. Si tratta di una variante “rossa” perché, a differenza di quello portorecanatese, prevede la presenza del pomodoro.
Per gli amanti dei sapori autentici, il Festival del Brodetto Sangiorgese propone una serie di incontri e degustazioni dedicate al piatto principe della gastronomia marinara dell’Adriatico. Inoltre, la ricetta De.Co. si può gustare tutto l’anno, una volta la settimana, nei ristoranti aderenti ad un circuito goloso ideato e costituito dal Comune di Porto San Giorgio.
INFO: 0734.225237; segreteria@tipicita.it; www.tipicitaexperience.it

Il Grand Tour delle Marche, circuito di 28 tappe studiato da Tipicità insieme ad ANCI, offre anche l’opportunità di vivere week end dedicati al brodetto, con particolari pacchetti turistici appositamente concepiti, o di costruirsi la propria personale esperienza di viaggio attraverso la piattaforma
www.tipicitaexperience.it

lunedì 6 giugno 2016

World Food Festival 2016, Numana

Si svolgerà anche quest'anno a Numana e Marcelli in provincia di Ancona, nei giorni di Venerdì 10 e Sabato 11 Giugno, il World Food Festival, giunto alla seconda edizione.
La manifestazione, ideata ed organizzata dall'agenzia di marketing e comunicazione Best74 di Ancona, nasce con l’intento di promuovere le città, valorizzando le attività del settore Food che vi operano.
Una delle peculiarità di questo evento è quella di coinvolgere direttamente le attività del posto, che durante i giorni dell’evento si trasformeranno in bar e ristoranti “internazionali”.
Quest’anno la manifestazione vede la collaborazione della CNA Provinciale di Ancona e del Comune di Numana, il quale si è detto da subito pronto a sostenere l'iniziativa utile alla promozione turistico-culturale del proprio territorio.

Il tema delle serate della manifestazione sarà la cucina etnica ed internazionale; ogni locale aderente sceglierà un paese del mondo e lo rappresenterà attraverso alcuni piatti tipici, il tutto in un’atmosfera ispirata ai colori ed alle usanze della nazione scelta.
Sono stati coinvolti anche quest'anno i migliori locali della zona con l’obiettivo di promuovere il centro ed il lungomare creando un clima “internazionale” che si riprodurrà negli allestimenti che coinvolgeranno tutto il paese.
L'edizione 2016 è inoltre stata arricchita dalle performance musicali che si terranno nelle piazze di Numana e Marcelli per far divertire tutti i partecipanti.

In entrambe le giornate della manifestazione l'orario di inizio sarà alle 18.30 con gli aperitivi e le cene internazionali presso i locali aderenti, e proseguirà dalle ore 22.00 nella giornata di Venerdì in Piazza Miramare di Marcelli con la musica e l'animazione a ritmo latino dei Floridita, mentre in Piazza del Santuario di Numana si terrà lo show musicale live del Duo Reveries.
Nella giornata di Sabato, l'evento proseguirà con il concerto live in Piazza Miramare di Marcelli dei Sean Conero, la band capace di far rivivere le più belle canzoni dagli anni 60 fino a quelle attuali italiane ed internazionali.
Saranno quindi due serate di festa tra ottimi piatti tipici da tutto il mondo, colori e musica tutto nella fantastica cornice della Riviera del Conero.

LOCALI ADERENTI
30 Nodi, Thailandia | Numana
Alga Marina, Portogallo | Marcelli
Bagno 25, Stati Uniti | Marcelli
Bellariva, Italia | Numana
Conero Cafè, Giappone | Marcelli
Crystal 37, Thailandia | Marcelli
Da Giuseppe, Rep. Dominicana | Marcelli
Da Luca, Stati Uniti | Numana
Da Marino, Spagna | Numana
Da Silvano, Russia | Numana
Il Conero Mare, Cuba | Marcelli
La Conchiglia, Brasile | Marcelli
La Spiaggiola, Francia | Numana
La Torre, Colombia | Numana
L’Approdo, Messico | Marcelli
Les Parasols, India | Marcelli
Millesapori, Spagna | Marcelli
Morelli, Grecia | Numana
Numana e Margherita, Germania | Numana
Rotonda Gigli, Hawaii | Marcelli
Sambar, Brasile | Marcelli
Taviani, Giappone |Numana

Maggiori informazioni e tutti i menù sono consultabili sui canali di comunicazione della manifestazione. Sito Web www.worldfoodfestival.it

BEST 74 snc
Via Giovanni Conti 8, Ancona – 60100
tel. +39 071.9983739 | www.best74.com | mail. info@best74.com

sabato 4 giugno 2016

Rosso Conero Visions of J '01, Fattoria Le Terrazze

Questo vino prende il nome da Visions of Johanna, la canzone di Bob Dylan inserita nell'album Blonde on Blonde.
Antonio Terni, proprietario di Fattoria Le Terrazze, è grande estimatore del cantante americano e attraverso il vino riuscì a coinvolgerlo in una joint venture.
Anche un altro vino di Fattoria Le Terrazze infatti, il Planet Waves, porta in etichetta il nome di un album di Dylan.
Ma veniamo alla descrizione di questo Visions of J '01.
Premiato con il massimo riconoscimento dalle più importanti Guide Vini italiane edite nel 2005, prodotto solo in annate favorevoli, ottenuto da selezione di uve Montepulciano provenienti dalle colline di Numana (An), a ridosso del promontorio del Monte Conero, nella regione Marche, in un areale particolarmente vocato alla coltivazione di questa uva ricca di polifenoli, ci è parso sostanzialmente arrivato all'apice dell'arco evolutivo.
Abbiamo infatti potuto verificare il ruolo preminente del fattore tempo in tutte le fasi di degustazione e le modifiche intervenute sul quadro organolettico.
Alla vista è di color mattone cupo, con riflessi aranciati sul bordo.
Di seguito, all'olfazione, il frutto nero in confettura e la visciola propri della tipologia, distintamente percepiti sul sughero nel primo approccio di prammatica, rimangono solo a livello di tracce.
L'impronta è severa, oserei dire ostica in prima battuta, contraddistinta da toni chiusi, tartufati e terrosi, da sfumature ossidative, fiore appassito e idrocarburo: sentori di vino vecchio che persistono e si ripuliscono dopo ossigenazione molto prolungata.
In bocca il quadro è confortante e trova il giusto assetto in tempi più rapidi.
In linea di continuità con la precedente fase, ribadisce i medesimi caratteri, tuttavia stemperati da tenui sensazioni cremose e frutta cotta, che avvolgono, in parte ammorbidiscono e indirizzano su finale amaricante.
Erbaceo e torrefatto, austero dall'attacco fino in chiusura, con spessi tannini a contrappuntare.
Questa etichetta diventa Conero Riserva a partire dall'annata '04, a seguito dell'istituzione della Denominazione d'Origine Controllata e Garantita (DOCG), avvenuta con Decreto Ministeriale del 1 settembre 2004.
Abbinato su:
stinco di vitello al forno con patate
Rosso Conero Doc '01 Vision of J - alcool 13,5% - circa € 50.
Fattoria Le Terrazze, via Musone 4, Numana (An).
http://www.fattorialeterrazze.it/

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giovedì 2 giugno 2016

Lacrima di Morro d'Alba Superiore '13, Stefano Mancinelli

Il disciplinare di produzione della Denominazione Lacrima di Morro o Lacrima di Morro d’Alba fa riferimento al territorio amministrativo di sei comuni della provincia di Ancona nella regione Marche, circostanti il comune di Morro d’Alba che dà il nome alla Doc e prevede per la tipologia Superiore condizioni più restrittive rispetto alla tipologia normale, per quanto riguarda titolo alcolometrico, rese per ettaro e periodo d’affinamento.
Il Lacrima di Morro d'Alba Superiore Doc '13 di Stefano Mancinelli qui degustato, è ottenuto da uve provenienti da un unico vigneto, fermentato ed affinato in acciaio, immesso al consumo un anno e mezzo dopo la vendemmia, superando quindi abbondandemente il limite minimo fissato da disciplinare, che parte dal 1° settembre dell’anno successivo a quello della vendemmia.
In questo caso viene inoltre prestata particolare attenzione alla resa per ettaro, particolarmente bassa, inferiore ai 60 quintali.
Si evince da questi particolari, l’impostazione aziendale costruita intorno a poche linee guida essenziali, ritenute però strumento indispensabile per assecondare il frutto nell’espressione autentica.
Il vino Lacrima nell’areale di riferimento è da sempre stato considerato come il vino quotidiano, quello che, per la prossimità tra costa ed entroterra, rallegrava nel passato, sia le tavole contadine che marinare: questo di Mancinelli, pur nella tipologia Superiore, mi pare di poter dire che conservi ed anzi rivendichi orgogliosamente quell’anima originaria.
Si presenta alla vista di colore rosso porpora vivace.
Corredo aromatico tipico, moderatamente intenso, caratterizzato da sentori floreali di rosa, geranio e violetta, piccoli frutti rossi e sfumature speziate.
Bocca certamente sostanziosa, inconfondibile su toni floreali, fragolina di bosco, visciola e spezie dolci, ma non graffiante né stucchevole.
Quadro lineare e pulito, con lieve astringenza in chiusura.
Versatile in abbinamento, preferibile su preparazioni ricche di erbe aromatiche, come ad esempio coniglio in porchetta od osabile anche su cucina di mare e Brodetto dell’Adriatico.
Artevinando 2016
Palazzo Sabbatini
Abbiamo avuto l’opportunità di testarlo durante le degustazioni libere di sabato 14 e domenica 15 maggio previste nella 2^ edizione di Artevinando, una manifestazione costruita su cinque eventi eno-artistici diluiti tra i mesi di aprile e luglio, organizzata nel centro storico di Sant'Elpidio a Mare (Fm) dall'Associazione Culturale Di Arte in Vino.
Stefano Mancinelli
foto di repertorio
Lacrima di Morro d’Alba Superiore Doc ’13 – alcool 13% - circa € 15
Azienda Agricola Stefano Mancinelli
via Roma 62, Morro d’Alba (An)
http://mancinellivini.it/