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giovedì 17 settembre 2015

Etichettatura agroalimentare Made in Italy

ETICHETTATURA PRODOTTI ALIMENTARI MADE IN ITALY: TORNA L'OBBLIGO DI INDICARE LO STABILIMENTO DI PRODUZIONE IN ETICHETTA
Il Governo dà via libera a delega per reintroduzione obbligo indicazione dello stabilimento.
A breve notifica a UE per autorizzazione.
photo: www.gamberorosso.it
Ufficio Stampa Mipaaf, 10 settembre 2015 - Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali rende noto che il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di disegno di legge di delegazione europea che all'art.4 contiene la delega per la reintroduzione nel nostro ordinamento dell'indicazione obbligatoria della sede dello stabilimento di produzione o confezionamento per i prodotti alimentari e per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento n. 1169/2011 in materia di etichettatura.
L'obbligo di indicazione della sede dello stabilimento riguarderà gli alimenti prodotti in Italia e destinati al mercato italiano.
Allo stesso tempo partirà a breve la notifica della norma alle autorità europee per la preventiva autorizzazione.
L'Italia insisterà sulla legittimità dell'intervento in applicazione di quanto previsto dall'articolo 38 del regolamento n. 1169/2011, motivandola in particolare con ragioni di più efficace tutela della salute dei consumatori.
"Quello di oggi - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - è un passo importante che conferma la volontà del Governo di dare indicazioni chiare e trasparenti al consumatore sullo stabilimento di produzione degli alimenti. Diamo una risposta anche alle tantissime aziende che hanno chiesto questa norma e hanno continuato in questi mesi a dichiarare lo stabilimento di produzione nelle loro etichette. Non ci fermiamo qui, porteremo avanti la nostra battaglia anche in Europa, perché l'etichettatura sia sempre più completa, a partire dall'indicazione dell'origine degli alimenti. Per noi si tratta di un punto cruciale, perché la valorizzazione della distintività del modello agroalimentare italiano passa anche da qui. Lo scorso anno per la prima volta il Governo ha chiamato i cittadini a esprimersi ufficialmente su questa materia, attraverso una consultazione pubblica online. Il 90% dei 26 mila italiani che hanno risposto, ha detto che vuole leggere la provenienza chiaramente indicata sui prodotti che consuma".
fonte: https://www.politicheagricole.it/

La scomparsa dell'obbligo di indicare in etichetta lo stabilimento di produzione era stata provocata dall'entrata in vigore il 13 dicembre 2014, delle norme europee sulla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori del Reg. UE 1169/2011.
Tuttavia il regolamento consente interventi normativi nazionali ai singoli Stati Membri, qualora i cittadini esprimano in una consultazione, parere favorevole in materia di etichettatura obbligatoria dell'origine geografica degli alimenti.
L'opportunità è stata oggi colta per ciò che concerne l'indicazione dello stabilimento di trasformazione e confezionamento, ma deve ancora essere sfruttata per l'origine della materia prima, come chiede il 96,5 per cento dei consumatori che hanno partecipato al sondaggio Mipaaf.
info sondaggio Mipaaf: http://consultazione-pubblica-mipaaf.html

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