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domenica 21 aprile 2013

Vinitaly 2013, immagini dagli stands.

Incroci Bruni '12 (prova di botte),
Pergola rosso doc Aleatico Vettina '11,
Pergola doc Aleatico sup. Ortaia '11 (barrique 12-18 mesi)
di Terracruda, Fratterosa (PU)
Vinitaly 2013 flagellato dal maltempo.
Pioggia e temperature rigide hanno caratterizzato quest'ultima edizione, ma non limitato l'afflusso consueto di visitatori (...circa un'ora di attesa in fila all'entrata Cangrande, nella domenica inaugurale!).
Per quanto mi riguarda, tre giornate intense, quelle di domenica 7, lunedì 8 e martedì 9 aprile, dedicate agli incontri con i produttori e a degustazioni mirate.
Greco di Tufo docg Giallo d'Arles '11,
Irpinia Aglianico doc Terra D'Eclano '10
di Quintodecimo, Mirabella Eclano (AV) 
Terza giornata lasciata un po' all'improvvisazione e all'intuito personale; senza un filo conduttore rigido predefinito.
Passaggio consueto, come ogni anno, presso il Pad. 7 della regione Marche, come al solito affollato di visitatori.
Vini di carattere: quadro generale di produzione improntato a coniugare il fattore commerciale, con la territorialità e la valorizzazione dell'autoctono.
in secondo piano sulla sinistra, la Terrazza Live del padiglione Marche
Nota positiva di questo padiglione, la Terrazza Live.
Spazio alternativo, allietato persino da musica live con pianoforte a coda, facilmente fruibile da pubblico, addetti ai lavori e buyers, per testare al riparo dal marasma circostante, le oltre 200 etichette disponibili, ognuna delle quali fornita di scheda tecnica a supportare eventuali note di degustazione del visitatore.
A seguire, buona parte delle degustazioni fatte nel Pad.7 e negli altri padiglioni della fiera veronese.
Colli Pesaresi Sangiovese doc Goccione '08 di Roberto Lucarelli, Cartoceto (PU)
Offida Pecorino docg Danù '12 di Costadoro, S. Benedetto del Tronto (AP)
Rosso Piceno sup. doc Gotico '09,
Offida rosso docg Esperanto '06,
di Ciù Ciù, Offida (AP)
Conero riserva docg Folle '08,
Rosso Conero doc Terra Calcinara '09,
di La Calcinara, Candia (AN)
stand Fattoria La Monacesca, Matelica (MC),
Verdicchio di Matelica riserva Mirum '10
Marche rosso Igt Chaos '08 (50%montepulciano,25%merlot,25%syrah), Fattoria Le Terrazze, Numana (AN)
Marche rosso igt Pix '08 (merlot),
Marche rosso igt Akronte '07 (cabernet sauvignon),
di Boccadigabbia, Civitanova Marche (MC)
Brunello di Montalcino docg Madonna delle Grazie '08,
di Il Marroneto, Montalcino (SI)
Brunello di Montalcino docg Riserva '06,
di Le Macioche, Montalcino (SI)
Brunello di Montalcino docg Riserva gli Angeli '07,
di La Gerla, Montalcino (SI)
Brunello di Montalcino docg Vigna Soccorso '08,
Brunello di Montalcino docg Poggio Cerrino '08,
di Tiezzi, Montalcino (SI)
Vernaccia di S. Gimignano '10 Tradizionale,
di Montenidoli, S. Gimignano (SI)
Maremma Toscana igt Nectar Dei '09 (cabernet, merlot, syrah, petit verdot),
Chianti Classico docg Riserva '09 (95%sangiovese,5%merlot),
di Fattoria Nittardi, Castellina in Chianti (SI)
Colli Toscana Centrale igt Flaccianello della Pieve '09 (sangiovese),
di Fontodi, Panzano in Chianti (FI)
Viaggio in Abruzzo tra Trebbiano, Cerasuolo, Pecorino e Montepulciano.
Testati:
Pecorino Terre Aquilane igt Giulia '12 di Cataldi Madonna, Ofena (AQ).
Cerasuolo d'Abruzzo sup. doc '11 (biologico) e Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane docg Colle Trà '08 di Strappelli Guido, Torano Nuovo (TE).
Montepulciano d'Abruzzo doc Bellovedere '08 di Fattoria La Valentina, Spoltore (PE).
Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane docg ris. Zanna '08, di Dino Illuminati, Controguerra (TE).
Montepulciano d'Abruzzo doc Unico '11 (acciaio) e Montepulciano d'Abruzzo doc Amaranta '11 (barrique), di Tenuta Ulisse, Crecchio (CH).
Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane docg ris. Elèvito '08, di De Angelis Corvi, Controguerra (TE).
Trebbiano d'Abruzzo doc Vigneto di Popoli '10,
Trebbiano d'Abruzzo Vigna di Capestrano '09 (non filtrato),
di Valle Reale, Popoli (PE)
stand Masciarelli
Trebbiano d'Abruzzo doc Castello di Semivicoli '10,
Trebbiano d'Abruzzo doc ris. Marina Cvetic '10,
di Masciarelli, S. Martino sulla Marrucina (CH)
Montepulciano d'Abruzzo doc Coste di Moro '10 (certificato Demeter),
Terre di Chieti igt Malverno rosso '08 (60%montepulciano,40%merlot),
Montepulciano d'Abruzzo doc Mallorio,
di Orsogna Winery, Orsogna (CH)
Montepulciano d'Abruzzo doc Ninfea '10 (certificato Demeter),
di Matteucci vini, Canosa Sannita (CH)
La botte
più grande del mondo
al Vinitaly
Amarone di Valpolicella doc classico '05 (6 anni in rovere),
di Bertani, Grezzana (VR)
Vini "senza solfiti aggiunti" di Tenuta Sant'Antonio, Colognola ai Colli (VR).
Veneto igt Telos Il Bianco '12 (garganega,chardonnay),
Amarone di Valpolicella docg Telos '10 (70% corvina,20% rondinella,5% croatina,5% oseleta)
Amarone di Valpolicella doc '09,
Bianco Veronese igt Donna Francesca '10 (garganega,chardonnay),
di Giovanni Ederle, Verona
Amarone di Valpolicella doc classico l'Amarone '08,
Amarone di Valpolicella doc classico riserva '07,
di Cantine Buglioni, S. Pietro in Cariano (VR)
Aglianico del Vulture doc La Firma '09,
Aglianico del Vulture doc Il Sigillo '08,
di Cantine del Notaio, Rionero in Vulture (PZ)
Aglianico del Vulture doc Caselle '07 di D'Angelo, Rionero in Vulture (PZ)
Padiglione regione Sardegna
Cannonau di Sardegna doc '12,
di Masone Mannu, Monti (OT)
Cannonau di Sardegna doc Majstrali '11,
Vermentino di Gallura sup.docg Lagrimedda '12,
Vermentino di Gallura sup. docg Li Pastini '11,
di Cantina Li Seddi, Badesi (OT)
-vigne a piede franco-
Barolo docg Liste '08,
Barolo docg Cannubi '09,
di Damilano, Barolo (CN)
Franciacorta docg Zero '08,
di Contadi Castaldi, Adro (BS)
Franciacorta docg extra brut Comarì del Salem '07,
Franciacorta docg dosaggio zero Sublimis '06,
di Uberti, Erbusco (BS)
Padiglione regione
Emilia Romagna
Sangiovese di Romagna doc sup. riserva Pietramora '08,
di Fattoria Zerbina, Faenza (RA)
Sangiovese di Romagna doc sup. riserva Nonno Rico '09,
Savignone '12 
(uva a bacca rossa Centesimino),
di Poderi Morini, Faenza (RA)
Inoltre testati:
Sangiovese di Romagna doc sup. riserva Petrignone '10,
Sangiovese di Romagna doc sup. riserva Thea '10,
Albana di Romagna secco docg Vigna Rocca '12,
Colli d'Imola Sauvignon Blanc doc Salcerella '11, tutti vini prodotti da Tre Monti, Imola (BO).
Sangiovese di Romagna doc sup. riserva Pruno '09 di Drei Donà Tenuta La Palazza, Massa di Vecchiazzano (FC).
Sangiovese di Romagna doc riserva Olmatello '09 di Podere La Berta, Brisighella (RA).
Video intervista Poderi Morini.
Post correlati:
http://vinidiconfine.blogspot.it/2013/04/vinitaly-2013-vivit.html
http://vinidiconfine.blogspot.it/2013/04/vinitaly-2013-puglia.html

4 commenti:

  1. Ciao Rinaldo, ammaz.. una bella full immersion direi, ti sei attrezzato bene, complimenti, e m'hai fatto veni' pure sente.. di qualcosa di buono come in queste tue invitanti immagini:)

    Ale

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    1. ...manca ancora qualcosina in verità; anche assaggi interessanti.
      circa 230 degustazioni in tre giorni; però per vari motivi, tra cui non ultimo le foto di qualità non ottimale, non tutte documentabili.

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  2. Approfitto del Post per chiedere un giudizio sui seguenti vini:

    - Entrambe le riserve di Uberti
    - Il SIgillo di Cantine del Notaio
    - Pix di Boccadigabbia vino che mi ripropongo di assaggiare ma ancora non ho avuto modo di trovarlo a buon prezzo
    _ Danu della cantina costadoro me lo ricordo un ottimo pecorino insieme alla riserva di Merlot in purezza anche se sono vini che non bevo da almeno 5 anni

    Saluti Benux

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    1. Cominciamo dalla fine.
      Per me Danù è un ottimo Pecorino: frutto, mineralità, struttura, tipico. In tutte le annate non ha mai deluso. Probabilmente sottovalutato dalla critica.
      I due vini di Boccadigabbia li trovo veramente riusciti: due belle annate, due grandi vini di spessore. Certo c'hanno il loro costo: Pix dovrebbe stare sui 20-22 euro, mentre Akronte un po' di più tra 25-30 euro credo. Grande carica estrattiva in entrambi: ampi, lunghi, persistenti, di carattere.
      Cantine del Notaio proponeva in degustazione praticamente guidata al bancone d'assaggio dal personale aziendale in foto, tutte le etichette in progressione gustativa: dal vino più semplice al più complesso. Al di là dei toni descrittivi piuttosto enfatici, che tendevano a sottolineare l'opulenza dei vini di punta ottenuti da uve surmature, come appunto quelli indicati in didascalia, la mia impressione invece è stata diversa; ossia quella di vini rotondi, dotati di indubbia finezza, in grado di trovare un punto d'equilibrio tra struttura ed eleganza, ma certamente non muscolari o particolarmente dotati di carica estrattiva, come da descrizione, uno si sarebbe potuto aspettare.
      Su Uberti nulla da dire, nel senso che c'è solo da degustare...e alla grande! A me è piaciuto moltissimo Comarì!

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