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mercoledì 26 giugno 2024

I vini italiani a Casa Italia, Olimpiadi Parigi 2024

Ventinove cantine in rappresentanza di tutte le regioni del Paese.
Ecco i vini a Casa Italia, Parigi 2024.
Il plauso di Giovanni Malagò Presidente CONI.
Roma (26 Giugno 2024)– Svelati i 32 vini italiani (di 29 cantine) presenti a Casa Italia nel villaggio olimpico a Parigi 2024, in una selezione Paese curata dal team LT Wine & Food Advisory per conto del CONI.
29 cantine, per 16 vini rossi, 10 vini bianchi e 6 rosé, in una selezione Paese che valorizza le principali denominazioni in rappresentanza di tutte le regioni italiane.
Questa la fotografia del ‘made in Italy’ enologico a Casa Italia Parigi 2024 nella carta dei vini di Ensemble, l’hospitality house allestita nel villaggio olimpico a firma dello chef Davide Oldani, curatore della parte food restaurant.
Selezionate per conto del CONI dal team di LT Wine & Food Advisory, coordinato da Luciano Ferraro e Valentina Fanti, le etichette danno voce alle principali tipologie del vino italiano protagoniste nel mondo.
Una grande selezione di vini del nostro Paese per una doppia celebrazione storica – spiega Giovanni Malagò, Presidente del CONI - Innanzitutto, Casa Italia è l’hospitality house per eccellenza del mondo olimpico perché è la prima nata in assoluto e quest’anno a Parigi festeggeremo i 40 anni dalla nascita. E poi Casa Italia sarà allestita all’interno de Le Prè Catelan dove la sera del 23 giugno 1894 il barone Pierre de Coubertin elevò il calice per brindare alla nascita dei Giochi Olimpici dell’era moderna. Quindi doppio cin cin all’insegna della storia e della tradizione”.
Sulle 32 etichette in carta, parla Luciano Ferraro, firma di punta del giornalismo del vino, che ha supportato il team di LT Wine & Food Advisory nella selezione: “Cantine di grandi produttori e di piccoli artigiani, di denominazioni storiche oppure di più recente successo: la selezione dimostra quanto sia radicata in Italia la qualità del vino e la passione di chi lo mette in bottiglia, facendolo conoscere a tutto il mondo. Quello francese sarà il palcoscenico per mettere in scena ancora una volta l’unicità del Vigneto Italia”.
Sulla scelta dei vini queste le considerazioni del sommelier Manuele Pirovano: “Consapevoli del valore assoluto e distintivo che le cantine italiane sono in grado di dimostrare a livello internazionale, sono stati selezionati vini che dessero riconoscibilità e visibilità a tutte le 20 regioni italiane, ognuna con le proprie denominazioni e unicità”.
LT Wine & Food Advisory, fondata da Lorenzo Tersi, è boutique di consulenza specializzata nel settore wine ed attiva in ambito strategico, marketing ed M&A.
Vanta una lunga esperienza negli eventi sportivi più prestigiosi del Paese, ed è stata già al fianco della Federazione Italiana Giuoco Calcio (in diverse edizioni dei Campionati del mondo).
Recentemente in qualità di Wine Advisor ha assistito la Ryder Cup 2023, la più importante manifestazione golfistica mondiale ospitata lo scorso anno a Roma.
LT Wine & Food Advisory è supportata per gli aspetti legali da BonelliErede.
LE 32 ETICHETTE
ABRUZZO
Ciccio Zaccagnini - Cerasuolo d’Abruzzo Doc “Tralcetto” 2023
Fantini Group - Merlot Rosato “Calalenta” 2023
BASILICATA
Re Manfredi - Aglianico del Vulture Superiore DOCG “Serpara” 2017
CALABRIA
Librandi - Cirò Rosato DOC “Segno” 2023
CAMPANIA
Feudi di San Gregorio - Greco di tufo DOCG 2023
EMILIA ROMAGNA
Poderi dal Nespoli - Romagna DOC Sangiovese Superiore “Prugneto” 2023
Venturini Baldini - Reggiano Lambrusco Spumante DOP “Rubino del Cerro” 2022
FRIULI VENEZIA GIULIA
Torre Rosazza - Friuli Colli Orientali DOC Friulano 2023
LAZIO
Casale del Giglio - Bellone Lazio Bianco IGT “Anthium” 2023
LIGURIA
Lunae Bosoni - Colli di Luni DOC Vermentino “Etichetta Nera” 2022
LOMBARDIA
Nino Negri - Sforzato di Valtellina DOCG “Sfursat Carlo Negri” 2019
MARCHE
Sartarelli - Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore “Tralivio” 2022
MOLISE
Di Majo Norante - Aglianico del Molise DOC Riserva “Sassius” 2017
PIEMONTE
Damilano - Barolo DOCG “Lecinquevigne” 2020
PUGLIA
Fantini Group - “Edizione 5 Autoctoni 22” S.A.
Tormaresca - Primitivo del Salento IGT “Torcicoda” 2022 e Rosato IGT Salento
“Calafuria” 2023
SARDEGNA
Sella&Mosca - Vermentino di Sardegna DOC “Cala Reale” 2023 e Alghero Rosato DOC “Anemone” 2023
SICILIA
Cottanera - Etna DOC Bianco 2023
TOSCANA
Ambrogio&Giovanni Folonari Tenute - Chianti Classico Riserva DOCG “La Forra” 2020
Marchesi Frescobaldi - Toscana IGT Rosè “Aliè” 2023
Ruffino - Chianti DOCG “1877” 2023
Tenuta Le Potazzine - Brunello di Montalcino DOCG 2018
Tenuta Luce - Toscano Rosso IGT “Lucente” 2021
TRENTINO ALTO ADIGE
Cantina di Bolzano - Alto Adige DOC Gewurztraminer “Ceslar” 2023
Mezzacorona - Teroldego Rotaliano Riserva Trentino DOC “Castel Firmian” 2019
Villa Margon - Trentino Chardonnay DOC 2020
UMBRIA
Arnaldo Caprai - Montefalco Sagrantino DOCG 2019
VALLE D’AOSTA
Les Cretes - Chardonnay Valle D’Aosta DOP 2023
VENETO
Diesel Farm – Breganze DOC “Icon“ 2017
Pasqua Vigneti e Cantine - Valpolicella Ripasso DOC Superiore “Black Label” 2021

giovedì 20 giugno 2024

Uiv dice no a Ue su espianti vigneto

Consiglio Uiv (Unione Italiana Vini) riunito a Barolo: no a espianti "mascherati", a Bruxelles serve visione strategica.
Da settembre gruppo di alto livello in Commissione Ue per nuova Ocm Vino.
(Barolo CN, 19 giugno 2024). Sui tavoli di Bruxelles si chiama "ristrutturazione differita" ma si legge espianti. Secondo il consiglio nazionale di Unione Italiana Vini (Uiv), riunitosi a Barolo, finanziare l’abbandono alla vigna attraverso i fondi strategici del "programma nazionale di sostegno" (Pns) è sbagliato.
È vero – ha affermato il Consiglio – che c’è uno sbilanciamento tra domanda e offerta, ma sono altre le misure che si potrebbero adottare per riequilibrare il mercato senza intaccare un asset coltivato da decenni.
La Commissione Europea – ha annunciato il presidente di Uiv, Lamberto Frescobaldi – ha fissato per il prossimo settembre il primo incontro del gruppo di alto livello sul futuro dell’Ocm vino. Da Uiv sarà ferma opposizione alla distrazione dei fondi strategici, come quelli per la ristrutturazione e la promozione, ma ci sarà massima collaborazione nel considerare altre ipotesi per razionalizzare il potenziale produttivo del vigneto Italia”.
La "ristrutturazione differita", come proposto dalla Francia ma anche da alcune organizzazioni agricole italiane, rappresenta secondo Uiv più un invito all’abbandono (finanziato) che alla ristrutturazione: chi avrà accesso ai fondi Pns avrà tempo fino a 6 anni per reimpiantare, e qualora decidesse di non farlo incasserà in ogni caso il 50%.
In Italia si valuta addirittura di estendere l’arco temporale fino a 8 anni oppure di eliminare direttamente la durata del titolo.
Per il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti, sono altre le misure da adottare condivise oggi in Consiglio: “Il focus della nuova Ocm deve continuare ad avere un approccio imprenditoriale e non assistenzialista, come accaduto nell’ultima – inutile – tornata di espianti costata all’Ue oltre 3 miliardi di euro. Servono investimenti in vigneto, in tecnologia e in promozione ma soprattutto un piano strategico di sviluppo che in Italia ancora non c’è. Pensiamo a una maggiore spinta degli investimenti verdi, a nuove misure da attivare in favore – per esempio – di innovazione, analisi di mercato, promozione del turismo del vino. Quanto alla sovrapproduzione – conclude Castelletti – si deve pensare a una riduzione delle rese, alle riclassificazioni incontrollate e a una gestione intelligente delle nuove autorizzazioni che premi chi è realmente sul mercato, i giovani e l’agricoltura specializzata”.
fonte: 
https://news.unioneitalianavini.it/consiglio-uiv-no-a-espianti-mascherati-a-bruxelles-serve-visione-strategica/