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venerdì 23 luglio 2021

Veronafiere, green pass obbligatorio

Veronafiere, green pass obbligatorio per manifestazioni, eventi, convegni.
I primi eventi in settembre con IssaPulire, Automotive Dealer Day e Marmomac.
Già adottato un protocollo safetybusiness con biglietti digitali, termoscanner, sanificazione degli ambienti e molte altre misure in linea con le disposizioni ministeriali anti-Covid.
Veronafiere_EnneviFoto
Verona, 23 luglio 2021 – Anche a Veronafiere green pass obbligatorio per accedere al quartiere durante lo svolgimento di manifestazioni, eventi e convegni.
All’indomani della decisione del Governo, Veronafiere si fa trovare pronta, con uno specifico protocollo safetybusiness, contenente le linee guida più aggiornate in materia di prevenzione contro il Covid19, a cui si aggiunge la certificazione verde.
Una serie di misure adottate già dal 15 luglio scorso, giorno della ripartenza del settore fieristico a livello nazionale, e applicate alle manifestazioni che si sono svolte, tra cui Motor Bike Expo, Vinitaly Operawine, Vinitaly Preview, Innovabiomed.
In settembre le prime fiere che vedranno operativo il green pass sono IssaPulire (7-9 settembre), Automotive Dealer Day (14-16 settembre) e Marmomac (29 settembre–2 ottobre).
«Veronafiere è da sempre impegnata nella tutela della salute e della sicurezza dei propri espositori e visitatori, a maggior ragione con l’emergenza sanitaria in corso – osserva Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. Condividiamo la decisione del Consiglio dei ministri di estendere l’obbligatorietà del green pass al settore fieristico, che ha risentito pesantemente dello stop forzato lo scorso anno. Ci auguriamo che questa misura consenta alle imprese del made in Italy il ritorno al business in fiera».
Il protocollo safetybusiness adottato da Veronafiere è validato dal comitato tecnico scientifico della protezione civile, dalle autorità sanitarie nazionali e da Aefi, l’associazione di riferimento delle fiere italiane.
L’intero quartiere fieristico e le attività che si svolgono al suo interno sono stati riprogettati alla luce delle ultime misure di sicurezza.
A partire dalle modalità di accesso: biglietti digitali sullo smartphone acquistati online per una data specifica e misurazione della temperatura corporea con termoscanner ai tornelli.
La capienza giornaliera della fiera è contingentata sui parametri previsti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: una persona ogni 4 metri quadrati.
Con una superficie di oltre 300mila metri quadrati a disposizione, pari a 42 campi da calcio, a Veronafiere è facile incontrarsi e fare affari, rispettando in ogni momento il distanziamento interpersonale.
A ulteriore garanzia, inoltre, è attiva una rete intelligente di 400 telecamere, in grado di individuare in tempo reale eventuali assembramenti e monitorare il corretto utilizzo delle mascherine, grazie ad un software evoluto di computer vision.
Una volta entrati in fiera, è un’app di geolocalizzazione a guidare il visitatore tra gli stand, indirizzandolo verso percorsi differenziati di ingresso e uscita dai padiglioni, evidenziati anche da apposita segnaletica colorata a terra.
In tutti gli spazi comuni la parola d’ordine è igiene: oltre ai dispenser di gel idro-alcolici per disinfettare le mani, sono state rafforzate le procedure di sanificazione degli ambienti e degli impianti di climatizzazione, con squadre di pulizia specializzate.
Regole precise anche per le sale congressi, con capienza ridotta e sedute distanziate, e per la ristorazione.
In fiera, infatti, la sicurezza è servita anche a tavola, con nuovi criteri per la somministrazione di cibi e bevande e il lancio dell’app di food delivery per la prenotazione dei servizi di catering agli stand.
Durante ogni manifestazione, poi, è attivo un presidio medico gestito dalla Croce Blu con punto tamponi rapidi dove operatori, espositori e allestitori possono effettuare il test antigenico ad un prezzo convenzionato.
Un’equipe di medici e infermieri è pronta ad intervenire in caso di emergenza, con un protocollo specifico e una isolation-room per gestire sospetti casi di Covid19, grazie al supporto dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, struttura all’avanguardia nel campo delle malattie rare e infettive.

mercoledì 14 luglio 2021

Vino Nobile di Montepulciano Docg '13 Gersemi, Fassati winery

Siamo nell'ambito dei vini di un certo calibro, sullo scaffale tra € 23 e € 26.
Quest'annata è ottenuta da uve Sangiovese con saldo Merlot e Cabernet Sauvignon.
Annate successive prevedono una diversa composizione dell'uvaggio.
Maturato in botte grande ed in parte in barrique, si presenta alla vista di color rosso granato, mediamente carico.
Vino Nobile di Montepulciano Docg '13 Gersemi
14% vol.
Fase olfattiva complessa, improntata a severità, con caratteri di vino vintage, selvatici e animali: catrame e cuoio, toni mentolati d'aghi di pino marittimo, pepe bianco, mora di rovo in confettura.
In bocca l'anima selvatica non pregiudica la pulizia del quadro, variamente articolato su frutto di bosco ben maturo, lampone, sottobosco, tannino vellutato, piega amarotica e acidica sviluppata in chiusura.
Vino ampio e profondo, contempera cifra stilistica e struttura.
Probabilmente all'apice della curva evolutiva.
Valutazione @avvinatore: 90/100
In abbinamento su piatti parimenti strutturati: tagliata di manzo con parmigiano e rucola, gulasch.
Danilo e Gianni Della Camera titolari di Fattoria Saltecchio S.s.a., acquistano nel 2015 la storica Cantina Fassati, aggiungono ai poco più di 40 ettari di proprietà circa altri 60 portando l'estensione vitata complessiva ad oltre 105 ettari, così diventando una delle prime cinque aziende vinicole di Montepulciano per superficie vitata e per produzione di Vino Nobile di Montepulciano.
La Docg Vino Nobile di Montepulciano nasce nel 1980 e fa riferimento ad un'area molto circoscritta della regione Toscana, corrispondente al territorio amministrativo del comune di Montepulciano in provincia di Siena.
La base ampelografica è costituita da uva Sangiovese (detta localmente Prugnolo Gentile), ma possono concorrere anche altre uve autorizzate nella zona, fino ad un massimo del 30%.
Il vino a denominazione di origine controllata e garantita “Vino Nobile di Montepulciano” deve essere sottoposto ad un periodo di maturazione di almeno due anni, a partire dal 1°gennaio successivo alla vendemmia, tre anni per la tipologia "riserva".
L'appellativo "Nobile" di questo vino di antiche origini risalenti al 1300, è probabilmente dovuto al fatto che le produzioni ab origine erano curate dalle nobili famiglie del luogo.
La modifica al disciplinare di produzione del febbraio 2020, dispone l'obbligo di riportare in etichetta il termine "Toscana", di seguito alla dicitura integrale "Vino Nobile di Montepulciano Docg".
La Doc Rosso di Montepulciano istituita nel 1988, fa riferimento alla stessa zona della Docg, prevede la stessa base ampelografica, ma misure meno restrittive per ciò che concerne coltivazione e vinificazione.
Il vino a denominazione di origine controllata “Rosso di Montepulciano” non può essere immesso al consumo prima del primo marzo dell’annata successiva a quella di produzione delle uve.

Fattoria Saltecchio S.s.a.
Marchio Fassati
Via di Graccianiello 3/a, 53045 Montepulciano (Siena)
+39 0578 708708
info@cantinafassati.it
https://www.cantinafassati.it/