Pagine
domenica 27 dicembre 2020
Marche Chardonnay '14 La Capinera Selezione, Capinera winery
mercoledì 23 dicembre 2020
Rosso Conero Doc '16 Finestre Rosse, Oriano Mercante winery
domenica 13 dicembre 2020
Rosso Piceno Superiore Doc '15 Ner Piceno, Tenuta La Riserva
L'azienda ascolana di costituzione relativamente recente, con sede legale ad Offida e sede operativa a Castel di Lama, presenta questo vino rosso di buona fattura e dal favorevole rapporto qualità/prezzo.
Ottenuto da uve 60% montepulciano e 40% sangiovese, maturato 12/18 mesi in rovere, appare rosso rubino carico, impenetrabile.
Fase olfattiva intensa e complessa.
Di primo acchito impatta il frutto stramaturo, la marasca sotto spirito, che riscontriamo di frequente nei montepulciano da invecchiamento, poi il quadro si arricchisce di altri descrittori riconducibili allo storico blend, prevalentemente di tipo speziato: liquirizia, sottobosco, terrosità, cuoio e cacao.
In bocca è corposo, in linea di continuità con i descrittori olfattivi.
Polisaccaridi, tannino e freschezze paiono procedere in unità d'intenti.
Amarena e speziatura sono in evidenza, così come la piega amarotico/sapida che persiste nel finale.
Sottili note boisèe prodotte dalla maturazione in legno grande, stemperano a stento la matrice ruvida più autentica.
Vino vigoroso, d'impronta territoriale, abbinabile per contrapposizione su preparazioni di carni, preferibilmente a tendenza grassa o dolce: stracotto di manzo, lepre in umido, spezzatino d'agnello, cinghiale al pepe nero.
Degustato a 18°C.
Valutazione @avvinatore: 88/100
Rosso Piceno Superiore Doc '15 Ner Piceno
14% vol.
Tenuta La Riserva - vini biologici
contrada San Francesco, 12 - 63082 Castel di Lama (AP)
Tel. +39 0736 87172 / Fax +39 0736 888633
Cell. +39 333 8020315 / e-mail: info@tenutalariserva.it
Web: https://www.tenutalariserva.it/
mercoledì 2 dicembre 2020
Degustazioni in Enoteca Giuli Pasquale, Porto San Giorgio
Dieci le aziende vinicole provenienti da varie regioni e una ventina i vini a disposizione dei visitatori in occasione dell'evento tenutosi a Porto San Giorgio.
Per quanto mi riguarda, circostanze di questo tipo, che consentono degustazioni in batteria, mi paiono funzionali non tanto ad una valutazione di merito, quanto ad una sorta di ripasso del patrimonio ampelografico italiano, alla presa d’atto delle diverse sfumature varietali, al loro confronto.
Legenda valutazioni:
+
=
-
Umbria Igt ’17 Arnèto
13% vol.
Tenuta Bellafonte
Da uve Trebbiano Spoletino si presenta giallo oro carico.
Vinificazione improntata alla naturalità: criomacerazione prefermentativa, fermentazione in botte grande con lieviti indigeni, malolattica svolta e sosta sur lies per circa 7 mesi, illimpidimento per decantazione, non filtrato.
Toni surmaturi, note burrose, lieviti, accenni di fiore di campo.
Il passaggio in legno e la prolungata sosta sulle fecce fini conferiscono spessore, ma non esaltano la motilità del quadro.
Pur nella variante Spoletina, mi pare di poter dire che il vitigno ribadisca un'impronta sostanzialmente neutra, non particolarmente caratterizzata da valori acidici.
In ogni modo, prestazione a mio parere più che dignitosa e quadro avvolgente.
Gnocchetti alla marinara.
Valutazione @avvinatore: =
Cortona Doc Syrah ’16 Crano
13,5% vol.
Azienda Agricola Baldetti
Maturato 12 mesi in barriques e successivo affinamento di almeno 9 mesi in bottiglia, si presenta rosso rubino limpido, non particolarmente carico.
Profumi intensi di spezie, frutto nero macerato, china, timo e rosmarino, marmellata di ciliegia; articolato e intenso in questa fase, crea un’aspettativa di pari spessore in quella successiva, laddove torna prepotente la ruvidezza tannica del bagaglio genetico, che proietta su toni acerbi.
In ogni caso, vino di qualità e buona struttura.
Bollito misto e verdure.
Valutazione @avvinatore: =
Barbaresco Docg ’17 Giacone
14% vol.
Cascina Alberta
Da uve Nebbiolo, fermenta in acciaio, svolge la malolattica in botte grande, appare rosso granato limpido, non particolarmente carico.
Quadro su toni floreali, rosa e viola, ciliegia, pepe.
In bocca il tannino si fa sentire, così come è di prassi per la tipologia, ma non troviamo a controbatterlo adeguate masse muscolari.
In abbinamento per contrapposizione su piatti succulenti a tendenza grassa.
Valutazione @avvinatore: -
Barbera
D’Asti Superiore Docg ‘16 Sergio
14,5% vol.
Gozzelino Sergio
Maturato 24 mesi in botte grande, si presenta rosso rubino carico, tendente al porpora.
Quadro imperniato su note di ciliegia, fiori e foglie essiccate, sfumature mature che accennano al torrefatto.
Bella dinamica in bocca, ricca di frutto, spezie dolci, freschezza.
Tratto varietale, vino di qualità.
Manzo in umido con funghi.
Valutazione @avvinatore: +
Brunello di Montalcino Docg ‘15
14% vol.
Ridolfi
Fermentato in acciaio, maturato 36 mesi in botte grande, affinato almeno un anno in bottiglia, si presenta rosso granato, tendente all’aranciato.
Naso intrigante, complesso, contraddistinto da note boisèe, confettura, torrefazione, liquirizia.
Tutto torna al palato.
Fine, corposo, persistente, così come spetta all’eccellenza.
Selvaggina da piuma e da pelo.
Valutazione @avvinatore: +
Montepulciano
d’Abruzzo Doc Riserva ’16 Casino Murri 14
14% vol.
Cantina San Giacomo società cooperativa
Vinificato in acciaio, maturato 12-18 mesi in barriques e tonneaux, si presenta rosso rubino carico, con riflessi porpora, consistente nell’aspetto.
Le sensazioni spaziano dalla marasca sotto spirito, alla macchia mediterranea, a toni di tipo tartufato.
Caldo e corposo in bocca su note di frutto nero maturo e ciliegia, ruvido quanto basta per rammentarci il tratto rurale d’origine.
Vino a mio parere di qualità, proprio perché esalta il legame territoriale.
Costine d’agnello alla brace.
Valutazione @avvinatore: +
enoteca Giuli Pasquale |
mercoledì 25 novembre 2020
Vinitaly 2021, nuova data
Veronafiere_FotoEnnevi |
giovedì 19 novembre 2020
Cinque Grappoli Bibenda 2021, Marche
Guida Bibenda 2021 a cura di Fis (Fondazione Italiana Sommelier).
Ventiduesima edizione.
Elenco vini Regione Marche premiati con i 5 Grappoli.
AGRICOLA FIORANO Offida Pecorino Donna Orgilla 2019
ANDREA FELICI Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Vigna Il Cantico della Figura Ris. 2017
BELISARIO Verdicchio di Matelica Cambrugiano Riserva 2017
BISCI Verdicchio di Matelica Senex 2015
BUCCI Castelli di Jesi Verdicchio Classico Villa Bucci Riserva 2017
BUSCARETO Verdicchio dei Castelli di Jesi Ammazzaconte 2018
CASALFARNETO Cimaio 2017
COLONNARA Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Brut Ubaldo Rosi Riserva 2014
FATTORIA CORONCINO Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Gaiospino 2017
FATTORIA DEZI Regina del Bosco 2017
FATTORIA LA MONACESCA Verdicchio di Matelica Mirum Riserva 2018
GAROFOLI Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Podium 2018
IL POLLENZA Il Pollenza 2017
LA STAFFA Castelli di Jesi Verdicchio Classico Rincrocca Riserva 2017
LE CANIETTE Cinabro 2016
MACONDO Bianko 2018
MAROTTI CAMPI Castelli di Jesi Verdicchio Classico Salmariano Riserva 2017
OASI DEGLI ANGELI Kurni 2018
PANTALEONE Falerio Pecorino Onirocep 2019
POLENTA Conero Poy Riserva 2016
SANTA BARBARA Verdicchio dei Castelli di Jesi Superiore Stefano Antonucci 2018
SARTARELLI Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Balciana 2018
STEFANO MANCINELLI Lacrima di Morro d’Alba Superiore 2018
TENUTA COCCI GRIFONI Offida Pecorino Guido Cocci Grifoni 2015
TENUTA DE ANGELIS Offida Rosso Anghelos 2017
UMANI RONCHI Castelli di Jesi Verdicchio Classico Plenio Riserva 2017 e Maximo 2018
VELENOSI Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2017 e Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Verso Sera 2018
giovedì 12 novembre 2020
Wine2Wine 2020 in digitale, Vinitaly Veronafiere
Vino, versione 100% digitale per Wine2Wine 2020.
Una piattaforma unica per business, degustazioni e networking.
Preview sabato 21 novembre con l’International Summit e OperaWine con Wine Spectator.
Da domenica 22 a martedì 24, sulla piattaforma online in calendario gli incontri b2b.
Da lunedì 23 al via due giorni di business forum con oltre cinquanta appuntamenti.
Verona, 12 novembre 2020. Switch digitale per Wine2Wine con appuntamenti dal 21 al 24 novembre.
Wine2Wine exhibition, la start up di Veronafiere dedicata al settore vitivinicolo, diventa “digital” e con gli oltre 50 seminari di wine2wine business forum insieme a Operawine, si trasferisce integralmente sulla già attiva piattaforma dedicata “VeronaFiere Plus” qui https://www.vinitaly.com/it/wine2wine-exhibition-digital-edition/
Un cambio necessario dopo il Dpcm emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri domenica 24 ottobre, che ha sancito la cessazione di ogni attività fieristica in presenza fino al 24 novembre.
I tre eventi in uno, nati per aggregare business, contenuti, incontri, formazione e idee si trasferiscono quindi online, senza però venire meno all’obiettivo di sostenere il rilancio del mercato vitivinicolo e del sistema-Italia.
Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: “Abbiamo messo a punto la massima interazione possibile per un evento che, giocoforza, si è dovuto trasferire online. A ciò si aggiunge un palinsesto di contenuti e di presenze business di altissima qualità. Un evento di servizio pensato a supporto del settore, per questo ringraziamo i numerosi partner che con noi stanno scommettendo compatti per la ripartenza del vino italiano. wine2wine sarà anche in grado di colmare la distanza tra operatori da tutto il mondo, grazie a incontri b2b, webinar, workshop e all’ampliamento del palinsesto di wine tasting degustazioni in remoto da Europa, Cina, Stati Uniti, Giappone e Brasile».
Confermato il programma degli eventi comprese le anteprime di sabato 21 novembre.
Ad aprire i lavori l’International summit sul tema Il futuro del vino: visioni differenti, unica prospettiva. Scenari attuali e possibili sfide del prossimo decennio. Sponsorizzato da Unicredit, l’evento vedrà la partecipazione di player internazionali e nazionali del settore, dei rappresentati istituzionali quali il direttore Ismea Raffaele Borriello, il presidente ICE Carlo Ferro e della ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova. Nell’incontro sarà presentata una ricerca realizzata da Nomisma Wine Monitor per Osservatorio Vinitaly che fornirà i dati del mercato nell’anno più complesso di sempre e che illustrerà un’indagine condotta sulle aziende italiane per tracciare il profilo del wine business nell’era post Covid. Nel pomeriggio OperaWine, con la presentazione da parte di Wine Spectator dei 100 top produttori 2021 e a seguire una sessione di domande e risposte.
Tra i tanti appuntamenti in calendario anche la Giornata Congressuale Assoenologi 2020 di domenica 22 e la tavola rotonda di lunedì 23 novembre Vino e grande distribuzione di fronte al cambiamento dedicata alla GDO Italiana.
Lunedì 23 e martedì 24, grande spazio all’internazionalità con 12 wine tasting riservati ai buyer esteri in collegamento da USA, Cina, Giappone, Brasile, Regno Unito, Paesi Bassi. Oltre cinquanta le sessioni, sempre in digitale, a wine2wine business forum con una platea di settanta relatori internazionali impegnati nell’affrontare tematiche di mercato quali globalizzazione, post-COVID, nuove modalità di consumo e di acquisto, enoturismo, marketing e digitalizzazione. Due focus speciali riguarderanno la leadership femminile e l’inclusività nella wine industry. Tra gli appuntamenti, anche il convegno sul tema “Il vino nello scenario globale che cambia: le sfide della filiera” (23 novembre) al quale prenderanno parte i vertici di Federdoc, Unione Italiana vini, Federvini, Alleanza per le cooperative, Fivi e il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani.
L’area espositiva virtuale di wine2wine exhibition digital infine, fornisce alle aziende vinicole l’opportunità di promuovere i propri brand e prodotti, tutti indicizzati con tag per una ricerca rapida da parte dei visitatori registrati, attraverso filtri e suggerimenti automatici.
giovedì 5 novembre 2020
Quattro Viti Vitae 2021, regione Marche
La presentazione della Guida Vitae 2021 a cura di Ais Italia potrà essere seguita in streaming sabato 28 novembre 2020 dalle ore 11 alle ore 13 sulla pagina Facebook dell’Associazione Italiana Sommelier.
Sono 2014 le aziende recensite nell’edizione cartacea di Vitae 2021 e 694 i vini che hanno ricevuto le Quattro Viti, il massimo punteggio.
Elenco Quattro Viti regione Marche:
CAMPO DELLE OCHE 2016 - Fattoria San Lorenzo
CASTELLI DI JESI VERDICCHIO CLASSICO SERRA FIORESE RISERVA 2016 - Garofoli
CASTELLI DI JESI VERDICCHIO CLASSICO TARDIVO MA NON TARDO RISERVA 2018 - Santa Barbara
CASTELLI DI JESI VERDICCHIO CLASSICO VIGNA IL CANTICO DELLA FIGURA RISERVA 2017 - Andrea Felici
CONERO PIGMENTO RISERVA 2017 - Conte Leopardi Dittajuti
CONERO SASSI NERI RISERVA 2016 - Fattoria Le Terrazze
GIULIA ERMINIA 2018 - Fiorano
KUPRA 2017 - Oasi degli Angeli
LA RIBALTA 2016 - Pantaleone
LACRIMA DI MORRO D’ALBA SUPERIORE 2018 - Stefano Mancinelli
LACRIMA DI MORRO D’ALBA SUPERIORE ORGIOLO 2018 - Marotti Campi
OFFIDA PECORINO GUIDO COCCI GRIFONI 2015 - Tenuta Cocci Grifoni
OFFIDA PECORINO IO SONO GAIA NON SONO LUCREZIA 2018 - Le Caniette
OFFIDA ROSSO LUDI 2017 - Velenosi
PADRETERNO 2019 - Castrum Morisci
RUGGINE 2014 - Clara Marcelli
SOLO 2017 - Fattoria Dezi
VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI CLASSICO SUPERIORE MIRIZZI ERGO 2018 - Montecappone
VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI CLASSICO SUPERIORE VECCHIE VIGNE 2018 - Umani Ronchi
VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI PASSITO TORDIRUTA 2016 - Moncaro
VERDICCHIO DEI CASTELLI DI JESI SPUMANTE BRUT UBALDO ROSI 2014 - Colonnara
VERDICCHIO DI MATELICA CAMBRUGIANO RISERVA 2017 - Belisario
VERDICCHIO DI MATELICA GODENZIA 2018 - Cantine Mecella
VERDICCHIO DI MATELICA MIRUM RISERVA 2018 - Fattoria La Monacesca
le Quattro Viti |
martedì 20 ottobre 2020
Tre Stelle Oro 2021 Guida Veronelli, Marche
Guida Oro I Vini di Veronelli 2021.
Uscita in libreria, prevista a fine mese.
Criterio di valutazione:
i vini premiati, tutti con punteggi uguali o superiori a 94 centesimi, contano su eguali valutazioni conseguite negli anni precedenti, la continuità qualitativa è infatti un requisito indispensabile per le Stelle Oro.Elenco vini premiati della regione Marche:
Conero Riserva Campo San Giorgio 2016 Umani Ronchi
Conero Riserva Cùmaro 2016 Umani Ronchi
Il Pollenza Marche Rosso 2017 Il Pollenza
Kupra Marche Rosso 2017 Oasi degli Angeli
Kurni Marche Rosso 2018 Oasi degli Angeli
Lu Kont Marche Rosso 2017 Il Conte – Villa Prandone
Offida Rosso Ludi 2017 Velenosi
Passatempo Marche Rosso 2016 Degli Azzoni
Pix Marche Merlot 2015 Boccadigabbia
Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2017 Velenosi
Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Balciana 2018 Sartarelli
Verdicchio dei Castelli di Jesi Passito Lina 2018 Santa Barbara
venerdì 9 ottobre 2020
Slow Wine 2021, Marche
In edicola dal 14 ottobre 2020.
Arshura 2017, Valter Mattoni VINO SLOW
Bianchello del Metauro Sup. Tenuta Campioli 2019, Fiorini VINO QUOTIDIANO
Campo delle Oche Integrale 2015, Fattoria San Lorenzo VINO SLOW
Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. Rincrocca 2017, La Staffa VINO SLOW
Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. San Paolo 2017, Pievalta VINO SLOW
Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. Vigna Il Cantico della Figura 2017, Andrea Felici
Castelli di Jesi Verdicchio Ris. Cl. Villa Bucci 2017, F.lli Bucci VINO SLOW
Di Gino 2019, Fattoria San Lorenzo VINO QUOTIDIANO
Falerio Pecorino Franco 2019, Officina del Sole
Falerio Pecorino Onirocep 2019, Pantaleone VINO SLOW
I Paoli 2019, Fiorano VINO QUOTIDIANO
Kurni 2018, Oasi degli Angeli
Lacrima di Morro d’Alba Da Sempre 2019, Vicari VINO QUOTIDIANO
Lacrima di Morro d’Alba Piramo 2018, Vigna degli Estensi VINO QUOTIDIANO
Lacrima di Morro d’Alba Sup. Orgiolo 2018, Marotti Campi VINO SLOW
Michelangelo 2016, Emanuele Dianetti
Offida Pecorino 2019, Tenuta Santori VINO QUOTIDIANO
Offida Pecorino Artemisia 2019, Tenuta Spinelli VINO QUOTIDIANO
Offida Pecorino Mida 2019, Maria Letizia Allevi VINO SLOW
Offida Rosso Lupo del Ciafone 2016, San Filippo VINO SLOW
Piceno Sup. Polisia 2016, Vigneti Vallorani VINO SLOW
Rosso Piceno Sup. 2018, Aurora VINO SLOW
Rosso Piceno Sup. Vigna Monteprandone 2018, Saladini Pilastri VINO SLOW
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Arsicci 2019, Fattoria Nannì VINO QUOTIDIANO
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Conscio 2018, Accadia VINO SLOW
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Cuprese 2018, Colonnara VINO QUOTIDIANO
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Ghiffa 2018, Cològnola – Tenuta Musone VINO QUOTIDIANO
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Il Priore 2018, Sparapani – Frati Bianchi
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. La Staffa 2019, La Staffa VINO QUOTIDIANO
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Podium 2018, Gioacchino Garofoli
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Tre Ripe 2019, Pievalta VINO QUOTIDIANO
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Vecchie Vigne 2018, Umani Ronchi
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Vigneto del Balluccio 2018, Tenuta dell’Ugolino VINO SLOW
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Ylice 2018, Poderi Mattioli VINO SLOW
Verdicchio di Matelica 2019, Tenuta Colpaola VINO QUOTIDIANO
Verdicchio di Matelica Bisci 2019, Bisci VINO QUOTIDIANO
Verdicchio di Matelica Cambrugiano Ris. 2017, Cantine Belisario
Verdicchio di Matelica Collestefano 2019, Collestefano VINO QUOTIDIANO
Verdicchio di Matelica Del Cerro 2019, Cantine Belisario VINO QUOTIDIANO
Verdicchio di Matelica Senex Ris. 2015, Bisci VINO SLOW
Verdicchio di Matelica Vertis 2018, Borgo Paglianetto VINO SLOW
Legenda:
Vino Slow (tipicità, riconducibilità a vitigno e territorio)
Vino Quotidiano (prezzo enoteca fino a 12 euro)
lunedì 28 settembre 2020
Tre Bicchieri 2021 Gambero Rosso, Marche
Elenco Tre Bicchieri 2021 regione Marche.
Commento a cura di Gambero Rosso.
Arshura ’17 – Valter Mattoni
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Ambrosia Ris. ’17 – Vignamato
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Ergo Sum Ris. Mirizzi ’16 – Montecappone-Mirizzi
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Rincrocca Ris. ’17 – La Staffa
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Salmariano Ris. ’17 – Marotti Campi
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. V. Il Cantico della Figura Ris. ’17 – Andrea Felici
Conero Campo San Giorgio Ris. ’16 – Umani Ronchi
Falerio Pecorino Onirocep ’19 – Pantaleone
Kupra ’17 – Oasi degli Angeli
Offida Pecorino ’19 – Tenuta Santori
Offida Pecorino Artemisia ’19 – Tenuta Spinelli
Offida Pecorino Vignagiulia ’19 – Emanuele Dianetti
Piceno Sup. Morellone ’16 – Le Caniette
Rosso Piceno Sup. Roggio del Filare ’17 – Velenosi
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Ghiffa ’18 – Cològnola-Tenuta Musone
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Massaccio ’18 – Tenute San Sisto-Fazi Battaglia
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Qudì ’18 – Roberto Venturi
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Ylice ’18 – Poderi Mattioli
Verdicchio di Matelica Cambrugiano Ris. ’17 – Belisario
Verdicchio di Matelica Collestefano ’19 – Collestefano
Verdicchio di Matelica Senex Ris. ’15 – Bisci
La varietà del panorama vitivinicolo delle Marche
Il blocco e i conseguenti devastanti effetti legati alla virulenta pandemia del 2020 hanno fatto vibrare il campanello di allarme in molte aziende marchigiane. L’ossatura del sistema produttivo regionale è fatto di imprese medio-piccole, capitalizzate ma non indebitate o comunque con un debito del tutto sostenibile, ampio ricorso a manodopera famigliare e di cooperative generalmente gestite in modo prudente. Questa struttura ha permesso di regger bene il colpo ma ha posto l’accento su alcune tematiche che vanno affrontate. In primis, la necessità di aumentare il valore aggiunto sulla produzione. È impensabile che anche nelle zone di maggior vocazione come Matelica, Castelli di Jesi, Conero e Piceno le uve siano scarsamente remunerative. Per questo si deve lavorare sulla comunicazione del livello qualitativo raggiunto, simboleggiato anche dai nostri Tre Bicchieri. Inoltre sarà bene implementare nuove forme di vendita che non sia il piccolo cabotaggio dei clienti locali. Commercio elettronico, wine club e GDO sono sbocchi di mercato maturi che non possono esser più trascurati.
I Tre Bicchieri 2021 delle Marche
L’analisi dei nomi che reggono alto il blasone della Regione vede quest’anno il brillante debutto de La Staffa di Riccardo Baldi e della Cantina Cològnola-Tenuta Musone della famiglia Darini. Tornano al massimo encomio, dopo qualche anno di assenza, Roberto Venturi e Oasi degli Angeli di Marco Casolanetti. Il nostro plauso va ai debuttanti dello scorso anno nel “club dei tribicchierati”, vale a dire Vignamato e Pantaleone, capaci di una riconferma mai semplice. Molto bene, ma non si può più parlare di sorpresa tout court davanti ai nomi di Montecappone – Mirizzi, Valter “Roccia” Mattoni, Emanuele Dianetti, Tenuta Santori, Bisci, Collestefano, Marotti Campi. Chiudiamo citando le colonne, veri campioni di costanza nel tempo come Umani Ronchi, Belisario, Fazi Battaglia-Tenute San Sisto, Poderi Mattioli, Velenosi, Le Caniette, Tenuta Spinelli e Leopardo Felici già Viticoltore dell’Anno nella passata edizione.
fonte Gambero Rosso: https://www.gamberorosso.it/notizie/notizie-vino/tre-bicchieri-2021-i-migliori-vini-delle-marche/
sabato 19 settembre 2020
Falerio Doc Settantasette '19, Cantina dei Colli Ripani
Packagings differenti contraddistinguono quattro linee produttive destinate alla grande e alla piccola distribuzione e al settore ristorazione.
Delle innumerevoli etichette, abbiamo testato questo Falerio Doc '19 della linea Settantasette (linea che celebra il 1977 primo anno di vinificazione e destinata al settore Horeca).
Profilo gustolfattivo contraddistinto da fiori di campo, frutta bianca e gialla, mela golden e melone.
In bocca è citrino e sapido; di tanto in tanto tonalità di pesca e di frutto giallo, prodotte dall'articolato blend, assorbono i graffi agrumati.
Il leggero innalzamento della temperatura di servizio evidenzia vieppiù la dotazione morbida e le glicerine, a contrappunto del tratto citrino.
Un Falerio Doc d'impronta tradizionale, dal favorevole rapporto qualità/prezzo, non arriva infatti alla doppia cifra sullo scaffale, che potremmo annoverare tra i riferimenti di vertice della tipologia, compagno ideale in un non necessariamente ipotetico viaggio intorno alla cucina di mare locale.
Degustato a 15°C, quindi a temperatura superiore a quella standard per i vini bianchi (10°-12°C), allo scopo di dilatare i marcatori e favorirne la percezione.
Valutazione @avvinatore 85/100.
mercoledì 12 agosto 2020
Falerio tastings, Amare il Falerio 2020
Viceversa un fattore comune potremmo individuarlo nel favorevole rapporto qualità/prezzo, poichè nella generalità dei casi non si supera la doppia cifra sullo scaffale.
Subito in evidenza il tratto varietale, la freschezza, il frutto a polpa bianca, l'agrume, la caratteristica impronta ammandorlata.
Un Falerio Doc nel pieno rispetto della tradizione.
Frutto in evidenza: pomacea e tamarindo danno l'impronta e piacevoli carezze.
Acidico quanto basta per dinamizzare e rinfrescare, senza graffiare.
Sottile vena minerale.
Vino bene costruito, coniuga struttura notevole e finezza.
Le sensazioni olfattive e gustative, ricche e complesse, indirizzerebbero verso una vendemmia leggermente ritardata o verso criomacerazione prefermentativa (uva pigiata, lasciata a circa 5°C per 12-24 ore) o verso crioestrazione selettiva (uva non pigiata lasciata congelare sotto 0°C per un periodo variabile) o verso una sosta più o meno lunga sulle fecce fini, ma ufficialmente tale vino risulta fare maturazione in acciaio e bottiglia per complessivi 6-8 mesi, senza ulteriori indicazioni.
In ogni caso e al di là delle scelte agronomiche e di vinificazione, il risultato è quello che conta ed è di tutto rispetto.
Già alla vista, gli archetti persistenti sul calice testimoniano la consistenza; al naso e al palato le sensazioni spaziano da lieviti e crosta di pane, alla macedonia di frutta, fino ai toni maturi di frutto a guscio e gherigli di noce.
A sostegno di tutto ciò e a rinfrescare il finale, interviene la prepotente dotazione acido/sapida del Pecorino.
A mio parere, un vino di questa portata non andrebbe servito a temperature troppo basse.
In abbinamento su cucina di mare, piatti di pari persistenza gustolfattiva, grigliata di pesce azzurro, scorfano al forno.
Si presenta giallo paglierino luminoso con riflessi oro.
Profumi di frutta fresca, mela e banana, mineralità, erbe officinali e fiori bianchi, tornano in piena continuità anche al gusto.
Quadro ben bilanciato, con doti d'avvolgenza oserei dire inaspettate per la tipologia, altresì rispettoso del profilo varietale, ma arrotondato nelle rugosità endemiche.
La Doc Falerio fu istituita nel 1975, successivamente più volte modificata fino al 2014.
Base ampelografica, Trebbiano 20%-50%, Passerina 10%-30%, Pecorino 10%-30%; possono concorrere altre uve a bacca bianca autorizzate in regione Marche fino a un massimo del 20% (n.d.r.: Trebbiano funge da uva neutra, che non modifica il profilo fruttato di Passerina e quello acido/sapido di Pecorino).
Nel 2011 fu istituita la Doc Falerio Pecorino la cui base ampelografica è almeno 85% Pecorino.
Esiste un unico disciplinare per le due Doc, che norma le differenze tra le due tipologie per ciò che riguarda rese per ettaro, fittezza sesti d'impianto, composizione varietale, titolo alcolometrico.
Le Denominazioni d'Origine Controllata Falerio e Falerio Pecorino hanno il medesimo riferimento territoriale, corrispondente all'intero territorio amministrativo delle provincie di Ascoli Piceno e Fermo.
martedì 4 agosto 2020
Amphora wine, Pecorino grape, Castrum Morisci winery
Bellissimo colore giallo oro carico, luminoso.
Profilo organolettico articolato e maturo, ruvido quanto basta per rivendicare il primato del tratto varietale sul mero esercizio di stile.
I descrittori spaziano dalle note di lieviti e crosta di pane, a frutto giallo e gherigli di noce, fino ad accenni leggiadri di vanillina e frutto tropicale apportati da Passerina.
In bocca impatta prepotente la dote acido/sapida del Pecorino, restano sullo sfondo toni di frutto stramaturo e caramella mou.
L'affinamento in anfore di terracotta mi pare di poter dire che rivesta funzione neutra, di comprimariato, non usi violenza al quadro, a tutto vantaggio di riconoscibilità e territorialità.
Degustato a 17°C, quindi a temperatura superiore a quella standard per i vini bianchi (10°-12°C), allo scopo di dilatare i marcatori e favorirne la percezione.
Valutazione @avvinatore 87/100.
Qui ha sede Castrum Morisci, azienda vinicola di antica tradizione risalente agli anni '30, che in questi ultimi anni è passata dal semplice conferimento, all'imbottigliamento ed elaborazione di uve di proprietà.
L'azienda vinifica sia in modo tradizionale che in anfore di terracotta.
https://castrummorisci.it/
giovedì 30 luglio 2020
Enosophia 2020, degustazione Verdicchio e Rosso Piceno
La manifestazione voluta dall’Amministrazione Comunale di Sant’Elpidio a Mare e realizzata in collaborazione con l'Associazione Di Arte In Vino, ha rappresentato una sorta di ripartenza post-Covid.
Al suo interno, percorsi del gusto, cene itineranti, degustazioni, convegno assoenologi, spettacoli teatrali e nel giorno di chiusura, un omaggio ad Andrea Bacci, genius loci rinascimentale autodefinitosi "Andrea Baccius Philosophus, Medicus Elpidianus et Civis Romanus".
Al termine, degustazioni aperte al pubblico in Piazza Matteotti.
Presso la sala consiliare, incontro scientifico dedicato al Bacci, dal titolo “Andrea Bacci: l'archeologia del vino"; hanno relazionato il prof. Alvise Manni, presidente Centro Studi Civitanovesi e l'enologo Giuseppe Morelli, ha coordinato lo storico Enrico Fagiani.
Andrea Bacci (1524-1600), filosofo, medico, figura poliedrica, paradigmatico dello studioso rinascimentale, nacque a Sant'Elpidio a Mare e visse prevalentemente a Roma; fu autore, tra l'altro, di un trattato sulla viticoltura "De Naturalis Vinorum Historia De Vinis Italiae", un compendio di sette libri, il quinto dei quali riguardante l'area marchigiana, dal Piceno al Maceratese e al Fermano.
Il seminario ha provato ad interpretare le vicende della viticoltura del tempo nonchè il contesto storico, attraverso le prove documentali ricavate dal trattato del Bacci e i reperti archeologici successivi.
Un affascinante percorso a ritroso, alla ricerca delle radici perdute.
Degna conclusione in Piazza Matteotti con qualche degustazione di eccellenze locali.
Equilibrio, finezza, struttura: scheletro di sostegno proporzionato al tessuto molle soprastante.
Profilo gustolfattivo imperniato su polpa agrumata, frutto giallo, sfumature di frutto a guscio, dotazione minerale che tende a virare su resine vegetali e pietra focaia.
La vena acido/sapida corrobora il quadro, lo rinfresca, non pregiudica le doti d'allungo.
Finale amarotico ammandorlato, così come di prammatica per la tipologia.
Eccellente.
Maturato in botte grande per 24 mesi, più ulteriore affinamento di almeno 6 mesi in bottiglia, si presenta rosso granato limpido.
Quadro articolato, reso severo dal tempo trascorso, imperniato su note mature, frutto nero stramacerato, amarena, liquirizia, macchia mediterranea, vaghe note idrocarburiche.
In bocca tuttavia conserva l'anima fruttata del vino pronto, il lampone maturo, la mora di rovo.
Gli spunti acidici e tannici che caratterizzano il finale, ci rammentano il tratto ruvido, territoriale.
Direi prestazione degna di nota e profilo integro a distanza di sette anni dalla vendemmia.