Pagine

martedì 30 dicembre 2014

Brut Metodo Classico Cuore Perlage, La Vite Maritata

La Vite Maritata è una piccola azienda di Ripatransone (AP), fondata nel 2008 per dare continuità alla tradizione vinicola di famiglia.
Dispone oggi di circa 3 ettari di vigneto coltivato a Passerina, Pecorino, Montepulciano, Sangiovese.
Cinque le etichette, per una produzione media annua di 15.000 bottiglie.
Tra queste anche un Brut Metodo Classico da uve Passerina e Pecorino, che ha avuto riconoscimento nella 31^ edizione del Concorso Nazionale Vini "Bollino dell'Enohobby", organizzato da Enohobby Club dei Colli Malatestiani di Gradara (PU).
Le risultanze del tasting di questo Spumante Brut Metodo Classico sono in qualche modo sorprendenti, tenuto conto delle dimensioni dell'azienda (siamo nell'ambito delle micro aziende di tipo artigianale) e soprattutto del fatto che siamo in un'area non certamente vocata alla spumantizzazione.
Ottenuto da uva Passerina 80% e da uva Pecorino 20%, si presenta alla vista giallo paglierino limpido, con perlage sottilissimo, quantitativamente scarso, evanescente.
L'effervescenza carbonica non eccede anche al palato, dove si sviluppano sensazioni setose.
In fase olfattiva sfoggia un bel bouquet contraddistinto da toni idrocarburici, crosta di pane, frutto a polpa bianca, note vegetali e agrumate: un quadro variegato, mediamente intenso, finemente complesso.
Al palato come già detto l'impatto è setoso, ma meno espressivo.
Tenui sono le sensazioni del frutto, la mela golden, l'agrume e più marcati sono i toni salmastri e la mineralità.
Tuttavia il quadro resta convincente, godibile, indirizzato nel senso della finezza.
Credo sia da affiancare ad antipasti di pesce, crostacei, canocchie bollite, cozze in guazzetto.
Spumante Brut Metodo Classico "Cuore Perlage"
alcool 12 % - circa € 11.
La Vite Maritata di Gabriele Illuminati
contrada Tosciano, 63065 Ripatransone (AP).
tel. 0735 99075 - 334 3051555
email: info@lavitemaritata.it
web: http://www.lavitemaritata.it/
abbinato su:
spaghetti, mazzancolle e vongole
Il marchio La Vite Maritata a mio parere, è la sintesi perfetta dell'impostazione produttiva di quest'azienda di Ripatransone, ancorata ai temi del lavoro artigiano, della manualità e figlia della stratificazione rurale che ha occupato in passato e occupa tutt'oggi gran parte di questo territorio. Le viti anticamente erano coltivate assecondando la loro naturale vocazione di piante rampicanti. La vite maritata non è altro che un albero sul quale è stata fatta crescere una vite. Questa pratica permetteva alla vite di “appoggiarsi” permanentemente a dei tutori “mariti”  ed era molto diffusa nel Centro Italia fino a metà del secolo scorso, tanto da svolgere un grande ruolo nella formazione del paesaggio rurale. Le specie più diffuse a fungere da "marito" erano l'acero, il gelso, l'olmo.
acero maritato a vite
by
Pier Giovanni Buatti
post correlati:

venerdì 26 dicembre 2014

Porto San Giorgio, Marche, Italy

Regione Marche
Comuni della Marca Fermana

 
http://youtu.be/ygzSUcWcl-U
Rocca Tiepolo (XIII secolo)

sabato 20 dicembre 2014

Corso Sommelier Ais primo livello, Porto San Giorgio.

L'Associazione Sommeliers AIS Marche Delegazione di Fermo e Porto San Giorgio, organizza il corso per Sommelier di 1° livello a partire da
gennaio 2015 fino ad aprile 2015
presso Hotel Il Caminetto
Porto San Giorgio (Lungomare Gramsci, 365).
Calendario
  1. Lunedì 26.01.2015 La figura del Sommelier \ Somm. Prof. C. Lapadula  
  2. Lunedì 02.02.2015 Viticoltura \ Somm. Simona Sestili
  3. Martedì 10.02.2015 Enologia. La Produzione del Vino \ Somm. Prof. S. Isidori
  4. Mercoledì 18.02.2015 Enologia. I Componenti del Vino \ Somm. Prof. S. Isidori
  5. Martedì 24.02.2015 Tecnica della degustazione. Esame visivo \ Somm. Prof. C. Giacomini 
  6. Giovedì 26.02.2015 Tecnica della degustazione. Esame olfattivo \ Somm. Prof. C. Giacomini 
  7. Martedì 03.03.2015 Tecnica della degustazione. Esame gustativo \ Somm. Prof. C. Giacomini 
  8. Martedì 10.03.2015 Enologia. Spumanti \ Somm. Antonio Giangrossi
  9. Martedì 17.03.2015 Enologia. Vini passiti e speciali \ Somm. Antonio Giangrossi
  10. Martedì 24.03.2015 Enografia nazionale e legislazione \ Somm. Stefania Morbidelli
  11. Martedì 31.03.2015 Birra \ Somm Prof. G. Compagnucci
  12. Giovedì 02.04.2015 I distillati e liquori \ Barman Stefano Renzetti
  13. Martedì 07.04.2015 Il servizio, le funzioni del Sommelier \ Somm Prof. G. Compagnucci 
  14. Sabato 11.04.2015 Visita in cantina SOLO POMERIDIANO \ Somm. Prof. S. Isidori
  15. Martedì 14.04.2015 Autoverifica e appr. sulla degustazione \ Somm. Prof. C. Giacomini
Le lezioni si svolgeranno:
Turno pomeridiano: dalle ore 16,00 alle ore 18,30 circa.
Turno serale: dalle ore 20,30 alle ore 23,00 circa.
Quota di partecipazione: € 430 comprende: la partecipazione al corso, il materiale didattico (libri, quaderno di degustazione, valigetta, bicchieri), IVA.
Obbligatorio iscrizione all’Associazione per l’anno 2015: € 80.

L'acconto da versare, quale caparra confirmatoria, all’atto dell’iscrizione è di € 220 + € 80 per iscrizione all’Associazione.
Per maggiori informazioni:
Somm. Prof. Stefano Isidori
mob: 333 5825397
email: fermo@aismarche.it

mercoledì 17 dicembre 2014

Consultazione pubblica Mipaaf etichettatura prodotti agroalimentari

Il 13 dicembre 2014 è entrato in vigore il regolamento della Commissione Europea n.1169/2011 in tema di etichettatura.
Dal 7 novembre scorso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf) ha aperto sul sito del Ministero una consultazione pubblica per sapere cosa i cittadini vogliono leggere sull’etichetta.
Il sondaggio sarà aperto fino a fine gennaio.
foto Mipaaf
Con questa consultazione il Mipaaf intende valutare la percezione che i consumatori hanno dell'indicazione relativa al luogo d'origine o di provenienza dei prodotti alimentari, al fine di trarre utili indicazioni per eventuali proposte a Bruxelles di nostre norme nazionali che rafforzino la tutela del consumatore.
La consultazione ha come destinatari tutti coloro che sono direttamente o indirettamente interessati al tema e hanno voglia di esprimere la propria opinione, siano essi singoli cittadini-consumatori o operatori delle filiere agroalimentari.

Sondaggio
compilazione questionario
http://consultazione.aspx

lunedì 15 dicembre 2014

Incrocio Bruni 54 BellAntonio ’13, Bruscoli Marianna winery.

Siamo nel cuore del Montefeltro, in provincia di Pesaro-Urbino e precisamente all’interno della Tenuta Santi Giacomo e Filippo nell’Oasi Floro-Faunistica “La Badia”.
Qui opera da poco più di dieci anni l’Azienda Agricola Biologica Bruscoli Marianna, che dispone di 12 ettari di vigneto tra 100-200 metri sul livello del mare, coltivati a Merlot, Cabernet Sauvignon, Sangiovese, Montepulciano, Syrah, Bianchello, Verdicchio, Incrocio Bruni 54, per una produzione media annua di circa 20.000 bottiglie.
Da quest'anno l'intera filiera produttiva dei vini ha acquisito certificazione biologica IMC.
Tra le etichette in produzione abbiamo testato Marche bianco igt ’13 BellAntonio.
Ottenuto da uva Incrocio Bruni 54, si presenta alla vista di color giallo paglierino limpido, con tonalità verde.
Naso diretto, verticale, non particolarmente complesso, orientato su toni freschi d'erbette aromatiche, anice, pomacee, sfumato di mandorla e crosta di pane.
Anche in bocca l'attacco è deciso, caratterizzato da toni verdi.
In prima battuta ananas, poi foglia di pomodoro, prugna gialla, agrume, sviluppano un quadro gustativo fresco, a tratti asprigno, certamente godibile e anche tipico nell'espressione varietale.
Vino da pesce: crostacei, sogliola alla mugnaia, canocchie di mare bollite.
Temperatura di servizio: 10°-12° centigradi.
Marche bianco igt '13 BellAntonio - alcool 13,5 % - circa € 9.
TENUTA Ss. Giacomo e Filippo
URBINO Agricola – Azienda agricola di Bruscoli Marianna
Via San Giacomo in Foglia 9, località Pantiere - 61029 Urbino (PU)
Tel: +39 0722 580305
Mob: +39 331 6667164
Web: www.tenutasantigiacomoefilippo.it
  • Incrocio Bruni 54 (ibrido da impollinazione Sauvignon x Verdicchio)
Vitigno autoctono creato dal prof. Bruno Bruni, agronomo e ampelografo marchigiano, intorno alla metà degli anni ’30.

Riconosciuto di scarso interesse nel secolo scorso, poiché la resa non superava i 50-60 quintali per ettaro, fu praticamente abbandonato dai viticoltori del tempo, più interessati alle quantità prodotte che alle qualità organolettiche dei vini.

In questi ultimi anni per iniziativa dell’Assam (Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche) e d’illustri enologi marchigiani, ha preso il via un progetto di rivalorizzazione del vitigno, attraverso reimpianti in diverse aziende vinicole della regione Marche, dal maceratese fino al pesarese.

Il vino ottenuto da Incrocio Bruni 54 ha generalmente profumi intensi, freschezza, immediatezza, frutto.

Versatile in abbinamento.

Particolarmente indicato in apertura.

Nelle migliori espressioni è caratterizzato da palato scorrevole, ampio, di stampo oserei dire femminile.

In quelle meno riuscite, la componente fresca tende a debordare, rendendo ostico l’approccio gustativo.

Altre differenziazioni possono derivare dall’esposizione dei vigneti e dalla maggiore o minore influenza del clima marino.

A seconda dei casi cioè, possiamo avere vini dove prevalgono frutto, struttura e sapidità del Verdicchio, oppure vini con più pronunciato il Sauvignon.

In fase di sperimentazione versioni spumantizzate.

Sono poco più di una decina le aziende marchigiane che producono Incrocio Bruni 54.

giovedì 11 dicembre 2014

Corso di formazione sull'alimentazione, Fermo.

Il Comune di Fermo - Assessorato ai Servizi Sociali organizza, in collaborazione con il Centro Sociale di Quartiere di Santa Petronilla e l'Associazione di volontariato "Ottavo giorno", un corso di formazione sull'alimentazione che sarà tenuto dal Dott. Andrea Strafonda, funzionario della Regione Marche ed esperto sui temi dell'educazione alimentare.
Il corso è a carattere gratuito e prevede sette incontri serali, con inizio alle ore 21.00, che si terranno a Fermo presso la Ludoteca Riù - ex locali Centro Sociale di Quartiere in via Giammarco - Santa Petronilla, secondo il programma di seguito riportato:
1. Venerdì 19 dicembre 2014 ( ore 21.00 )
Primo incontro: “Cosa mettiamo nel piatto”.
Presentazione di ciò che implica il consumo alimentare, dei risvolti etici, sociali, ambientali, gli eccessi alimentari, gli sprechi, luoghi comuni e errori nutrizionali, per mettere in discussione il “nostro modello alimentare”.
2. Venerdì 9 gennaio 2015 ( ore 21.00 )
Secondo incontro: LA PASTA e prodotti similari.
Regina della tavola italiana, in realtà per i più è un illustre sconosciuta.
3. Venerdì 16 gennaio 2015 ( ore 21.00 )
Terzo incontro: IL PANE e derivati.
Da sempre l’alimento simbolo, il “cibo che sfama”.
Breve carrellata sui cereali nel mondo e riflettori puntati sul pane, sui suoi derivati e sui numerosi luoghi comuni che lo accompagnano.
4. Venerdì 30 gennaio 2015 ( ore 21.00 )
Quarto incontro: Il LATTE e derivati.
Alimento centrale della colazione italiana, oggi presente in numerose forme, imitato da derivati vegetali, è un alimento che dovremmo conoscere sicuramente meglio.
5. Venerdì 6 febbraio 2015 ( ore 21.00 )
Quinto incontro: I GRASSI ALIMENTARI.
L’argomento sicuramente più caldo, perché è quello dove siamo sicuramente più ignoranti, la cui conoscenza spesso è stata limitata esclusivamente all’olio di oliva.
Verrà data un ampia informazione su tutti quelli che introduciamo ogni giorno nel nostro organismo sia in maniera esplicita che in maniera occulta.
6. Venerdì 20 febbraio 2015 ( ore 21.00 )
Sesto incontro: LA CARNE.
E’ sicuramente l’argomento più scandaloso e dove emerge una disinformazione diffusa, studiata, sistematica, volta a nascondere una realtà dai risvolti etici e nutrizionali inquietanti.
Anche in questo incontro verrà fornita una controinformazione sulle principali specie animali utilizzate e sui luoghi comuni che accompagnano da sempre le scelte del consumatore.
7. Venerdì 27 febbraio 2015 ( ore 21.00 )
Settimo incontro: LEGGERE LE ETICHETTE ALIMENTARI.
Leggere l’etichetta è l’unico strumento che abbiamo a disposizione per conoscere le caratteristiche di un prodotto; il suo scopo è quello di informare e tutelare l’acquirente in modo corretto e più possibile trasparente.

Per l'iscrizione al corso è necessario inviare entro il 19 dicembre 2014, una mail di adesione ai seguenti indirizzi:
samuela.baiocco@comune.fermo.it
oppure
marco.marchetti@comune.fermo.it
indicando nome, cognome, recapito telefonico e mail, accompagnato dalla dicitura:
"iscrizione Corso di formazione sull'alimentazione".
Riportiamo di seguito la scheda informativa del corso predisposta dal Dott. Andrea Strafonda:
Le giornate di controinformazione alimentare hanno lo scopo di fornire uno strumento semplice e duraturo per migliorare la nostra capacità di “scegliere” ciò che mettiamo nel piatto.
L’unica “formazione” in campo alimentare ci viene offerta dai media e non c’è alcun organo istituzionale che informi seriamente il consumatore, soprattutto senza essere viziato dalle “esigenze del marketing”, con l’unico scopo di aiutare noi cittadini ad effettuare scelte il più possibile etiche e nutrizionalmente corrette.
Il progetto è strutturato in 7 incontri che affronteranno i gruppi di alimenti più diffusi e che destano anche più grande preoccupazione nei consumatori, anche alla luce della sempre maggiore perizia richiesta nella scelta di questo o quel prodotto, in un ginepraio di etichette e di nomi altisonanti, che disorientano, fuorviano, distraggono e soprattutto non informano volutamente in maniera corretta chi è direttamente interessato.
L’informazione, o meglio la “formazione” di consumatori attenti, “intelligenti”, capaci di “leggere” i prodotti, è l’unico strumento capace di aiutare noi tutti a scegliere in maniera consapevole e a decidere chi finanziare e chi no, perché quando acquistiamo un prodotto, siamo noi i giudici, siamo noi che abbiamo il coltello dalla parte del manico, siamo noi che possiamo decidere e le ditte produttrici lo sanno ed è per questo motivo che ci bombardano, ci ammiccano, cercano di persuaderci a prendere un prodotto al posto di un altro.
Gli incontri vogliono avere un carattere soprattutto formativo, che rifugge assolutamente l’informazione “spot”, che ha la durata di un attimo e che non “incrina” il nostro modello alimentare.
Quindi sono rivolti a tutti coloro che “fanno letteralmente la spesa” tutti i giorni, che propongono ai propri figli questo o quel prodotto, ma che sono in particolare motivati ad acquisire una coscienza critica nei confronti del cibo, senza avere paura di mettere in crisi i propri comportamenti, i propri modelli, perché si sa che il cibo siamo noi e noi siamo quello che mangiamo e: “nessuno ci può dire quello che dobbiamo fare”!
A chi si sente sicuro e certo delle proprie scelte, le giornate di controinformazione non servono.
Servono invece a chi si sente in crisi, a chi ha dei dubbi, a chi ha voglia di stare a sentire “l’altra campana”.

martedì 9 dicembre 2014

Birra bianca Lunilia, birrificio Le Fate.

Siamo a Comunanza (AP) nella regione Marche.
Qui ha sede il Birrificio Artigianale Le Fate, nato dall'incontro tra un ex sommelier (Mauro Massacci) ed un'azienda agricola (Antonio Dionisi).
Attualmente il Birrificio imbottiglia una mezza dozzina di etichette.
L'azienda agricola non dispone d'attrezzature per la maltazione (trasformazione del cereale in malto), che è procedura complessa, generalmente non alla portata di piccole aziende agricole.
Peraltro la normativa prevede che per accedere all'agevolato regime fiscale agricolo, tale fase debba avvenire solo all'interno dell'azienda oppure in alternativa, presso una struttura associativa di cui si è soci.
Il Consorzio Italiano Produttori Orzo e Birra (COBI) nato nelle Marche nel 2003, prendendo l'orzo dai conferitori e trasformandolo in malto di prima qualità nel maltificio consortile di Ancona, ha inteso risolvere le criticità relative alla fase di maltazione e all'accesso al regime fiscale agevolato.
Così come altri soci produttori di cereali provenienti da tutta Italia, anche Birrificio Le Fate conferisce il proprio cereale nel maltificio consortile di Ancona dove avviene la selezione e trasformazione in malto.
by birrificiolefate.it
Lunilia è una blanche dal sapore armonioso e piacevole.
Si presenta di color giallo paglierino velato, con bella spuma soffice e persistente.
Profumi intensi, fruttati di banana, buccia d’arancia, crosta di pane.
Gusto acidulo, rinfrescante, con sentori agrumati, mandarino, note speziate di coriandolo e chiodo di garofano, chiusura amaricante.
Ottenuta dall’ammostamento del grano “Senatore Cappelli”, presenta sedimenti naturali.
Ingredienti:
acqua dei Monti Sibillini,
malto d’orzo,
grano autoctono “Senatore Cappelli”,
buccia d’arancia amara,
coriandolo.
Premiata a Rimini al “Concorso Birra dell’Anno 2014”.
L’evento organizzato dall’associazione Unionbirrai e giunto alla IX edizione, ha visto la partecipazione di 621 birre di 123 birrifici provenienti da tutta Italia.
Quaranta giudici hanno valutato le migliori birre artigianali italiane in 26 categorie prendendo in considerazione l’aspetto, l’aroma ed il gusto.
La birra Lunilia si è aggiudicata la medaglia d’argento nella categoria 16: birre chiare ad alta fermentazione, basso grado alcolico, di derivazione belga.
Lunilia birra bianca - alcool 5 % - circa € 7 - cl 75.
- Birrificio Le Fate -
Prodotto e imbottigliato da Dionisi Antonio Azienda Agricola,
contrada Colle Terme 5 (stabilimento: via Petrarca 3), Comunanza (AP).
Tel e Fax: 0736 844337
Mauro Massacci
Tel: 320 1108738
Email: info@birrificiolefate.it
Web: www.birrificiolefate.it

Abbinata su 4 versioni di pizza:
pizza radicchio e salsiccia
pizza ai 3 formaggi
(taleggio,scamorza,mozzarella)
pizza funghi e carciofi
pizza Margherita

venerdì 5 dicembre 2014

Grasevina uva di Croazia

Degustazione guidata di vini della Croazia ottenuti da uva Grasevina, varietà autoctona a bacca bianca, corrispondente al nostro Riesling Italico.
L'evento si è svolto nella Sala Meeting dell'Hotel Caminetto di Porto San Giorgio (Fm) ed è stato curato da Ais Marche delegazione di Fermo in collaborazione con Ais Marche delegazione di Ancona. 
Hanno guidato la degustazione: Sommelier Tiziano Cacciani (delegazione Ais Ancona) e Sommelier Stefano Isidori (delegazione Ais Fermo).
Le zone vinicole Croate sono 4 (a loro volta suddivise in sottozone): Dalmazia, Istria, Croazia centrale, Slavonia-Baranja.
Il test ha preso in esame i vini di tre aziende di quest'ultima zona.
Vina Belje si trova nell'estremo lembo orientale della Baranja e dispone di 650 ettari vitati, ad un'altitudine tra i 200 e i 250 metri sul livello del mare, in un contesto climatico di tipo continentale, caratterizzato da clima umido ed escursione termica.
http://vinabelje.hr/en/

Vina Belje bianco secco classico '13 - alcool 13 %
Fermentato in acciaio, affinato sur lies per 6 mesi, si presenta giallo paglierino intenso.
Profumi freschi: erbe aromatiche, mela, mineralità, pesca nettarina.
In bocca è fresco e sapido, con note agrumate e di frutta gialla, alternate con quelle di mandorla e mallo di noce, per un quadro a tratti spigoloso, ma tipico e territoriale.
Destinato ad evolvere positivamente nell'arco di 2-3 anni.
Da abbinare su risotti o primi piatti a tendenza grassa.
Vina Belje classico superiore '13 - alcool 13,5 %
Può essere considerato il fratello maggiore del precedente.
Fermentazione in acciaio e affinamento sur lies per 8 mesi.
Colore un po' più carico dell'altro.
I due mesi sur lies in più rispetto al primo vino, incidono sia sul colore che sul quadro organolettico, che risulta più ricco e maturo, contraddistinto da note di pomacea, fiore d'acacia, frutto maturo.
Naso fine e gusto morbido, rotondo, reso pastoso dalla carica di alcoli e polialcoli.
Vino di carattere e buona struttura.
Kutjevo dispone di 800 ettari, di cui metà in affitto e metà di proprietà, ad un'altitudine compresa tra 200 e 400 metri.
In questo areale l'uva matura tardi e si vendemmia ad ottobre inoltrato.
http://www.kutjevo.com/

Vino bianco secco Kutjevo '13 - alcool 12,5 %
Vino di base, si presenta giallo paglierino tenue.
Naso poco espressivo, giocato su note floreali e fruttate.
In bocca è fresco e semplice.
Vino d'antipasti di pesce.
Vino bianco secco Kutjevo '13 - alcool 13 %
Può considerarsi come il fratello maggiore del precedente, ricalcandone la fisionomia.
Olfatto elegante su note di pomacea, pompelmo, fiore di glicine.
In bocca ritornano le stesse sensazioni.
E' piacevole, fresco: si distingue per linearità e pulizia.
Vino bianco semi-secco Kutjevo '12 - alcool 13,7 %
Vendemmia tardiva con almeno il 20% di uve giunte ad appassimento.
Fermentazione con lieviti naturali in acciaio.
Giallo carico, tendente al dorato.
Profumi delicati di frutto maturo, pera, frutta gialla, mandorle, noci.
Al gusto non appare semi-secco come dichiarato in etichetta.
E' morbido, avvolgente, dotato di freschezza, sapidità, residuo zuccherino lieve e contraddistinto da note di frutta gialla, rosa, mandorla, sensazione amaricante finale.
Può sostenere piatti importanti come tagliata di tonno o tagliolino all'astice.
Vino secco Kutjevo De Gotho '12 - alcool 13,8 %
Fermentazione con lieviti naturali, 6 mesi in acciaio e 6 mesi in barrique: sottoposto a batonnage.
Giallo paglierino carico.
Naso speziato, tropicale di ananas, crosta di pane, miele d'acacia, sensazioni evolute.
In bocca evidenzia sensazioni vanigliate, d'albicocca fresca e mantiene in equilibrio parti dure e morbide.
Temperatura di servizio tra 12° e 14° gradi centigradi.
Ilocki Podrumi Doc Principovac (Ilok Cellars)
Ci troviamo su terreni alluvionali con sedimenti argillosi lungo le rive del Danubio, ad un'altitudine compresa tra 150 e 210 metri.
Qui Ilocki Podrumi (Ilok Cellars) dispone di circa 1000 ettari vitati, di cui 325 di proprietà.
http://www.ilocki-podrumi.hr/
Vino bianco secco Grasevina Premium '13 - alcool 13,5 %
Fermentato e affinato per 12 mesi  in acciaio.
Colore giallo carico, quasi dorato.
Naso surmaturo, avvolgente, contraddistinto da frutto giallo, crosta di pane, vaniglia: fine e complesso.
In bocca i toni freschi del frutto tendono ad assumere il ruolo da protagonista, ma trovano adeguato contrappunto nel residuo zuccherino di 3,6 g/l.
Ne risulta un quadro gustativo rotondo, armonico, proiettato su caratteri maturi, peraltro non consueti in un vino d'annata.
Pluripremiato in vari concorsi a livello internazionale.
Vino in grado di sostenere piatti complessi: baccalà alle erbe aromatiche, stoccafisso all'anconetana, brodetto di pesce.
Grasevina Principovac '11 - alcool 14,5 %
Vino semi-dolce da uve fatte appassire sulla pianta, con residuo zuccherino di 20,3 g/l.
Pressatura, sedimentazione a freddo per 24 ore.
Decantazione in vasche inox e fermentazione per 15-20 giorni a 10°-18° gradi centigradi.
Maturazione e affinamento in acciaio 18-24 mesi.
Si presenta alla vista giallo ambrato carico, di consistenza quasi oleosa.
Naso ampio, vario di profumi e complesso: fiori appassiti, datteri, fichi, frutta disidratata, miele d'acacia.
In bocca è intenso, profondo.
Vino da formaggi stagionati o erborinati.
Questi vini trovano canali distributivi in vari paesi d'Europa, ma non in Italia.

Chiunque interessato all'acquisto può contattare
Somm. Tiziano Cacciani ai seguenti riferimenti:
tel: 339 4511045
email: Tizko@yahoo.it

La fascia di prezzo è compresa tra € 5 e € 15 in cantina.
L'evento organizzato dalle delegazioni Ais Marche di Fermo e Ancona ha portato alla ribalta un territorio vinicolo ricco di storia, di peculiarità varietali, tuttavia ancora poco conosciuto e scarsamente presente nei circuiti internazionali di settore.
Un ulteriore dato positivo mi pare di poter dire sia quello relativo agli standard qualitativi, che paiono essere all'altezza della situazione.
In particolar modo personalmente graditi i due vini di Vina Belje, il semi-secco Kutjevo e il pluripremiato della linea Premium di Ilok Cellars (Ilocki Podrumi).

mercoledì 3 dicembre 2014

Natural Critical Wine 2014, Roma.

Fiera Nazionale del Vino Naturale
Vignaioli Artigiani Naturali
Natural Critical Wine, fiera nazionale del vino naturale organizzata da Vignaioli Artigiani Naturali​: due giornate dedicate ad assaggi liberi, degustazioni guidate e conferenze, un vero e proprio viaggio nel mondo della qualità del vino naturale e del piacere della riscoperta di tradizioni antiche, sapori e profumi dimenticati.
La manifestazione vuole essere anche un’occasione stimolante per riflettere sulla cultura alimentare e sul consumo dei nostri giorni, aspetti caratterizzanti la qualità della vita e l’economia del territorio.
by Artinconnessione
comunicato stampa artinconnessione.com
La terza edizione del Natural Critical Wine, sarà ospitata dalla Città dell’Altra Economia di Roma, il 13 e il 14 dicembre 2014.
Si rinnova l’appuntamento esclusivo che vede protagonisti grandi vini, unici come le annate, i territori e i vignaioli che li producono.
Naturale, vero, sincero, biologico, biodinamico, appassionato, autentico, semplice, ricco, umano.
Questi i dieci aggettivi che gli organizzatori della fiera amano usare per definire il vino che si assapora al Natural Critical Wine.
Un viaggio nel mondo della qualità del vino naturale e del piacere della riscoperta di tradizioni antiche, sapori e profumi dimenticati, attraverso due giornate dedicate ad assaggi liberi, degustazioni guidate e conferenze.
Un’occasione di socialità in una festa che stimola anche alla riflessione sulla cultura alimentare e sul consumo dei nostri giorni, aspetti caratterizzanti la qualità della vita e l’economia del territorio.
La manifestazione mira ad incentivare un approccio critico e consapevole, fondato sull'affermazione del diritto all'individualità ed unicità del gusto – in contrasto con le attuali logiche di mercato che inducono una progressiva omogeneizzazione dello stesso – e alla salubrità del prodotto, valorizzando le produzioni a filiera corta, basate su tecniche naturali, artigianali e sostenibili.
by Artinconnessione
Dichiara Emilio Falcione, uno dei promotori della manifestazione: “Oltre trent’anni fa Luigi Veronelli dichiarava che il peggior vino contadino è migliore del miglior vino d’industria.
Oggi per produrre un vino convenzionale si possono utilizzare in cantina oltre 300 diversi prodotti (ovvero additivi alimentari, legali, utilizzabili in cantina per “correggere” il vino, o meglio costruirlo).
Questo vino non è più frutto della terra, ma un prodotto industriale, una merce che ha perso il suo valore di alimento per gli esseri umani.
Parafrasando Pasolini, la civiltà di un popolo si misura dalla sopravvivenza di un ambiente in cui vivano lucciole e farfalle.
Noi vogliamo riportare lucciole e farfalle nelle campagne ed i contadini ed i loro vini nelle città!
Nelle nostre Fiere auto organizzate pratichiamo il prezzo sorgente e la vendita diretta con la presenza del produttore.
Autocertifichiamo i metodi di produzione ed i rapporti di lavoro.
Nei nostri vini oltre all'uva vi sono bassissime quantità di
solforosa e nient'altro! “.
by Artinconnessione
Oltre cinquanta i produttori che porteranno la ricchezza della diversità, presentando al grande pubblico i prodotti provenienti da molte regioni italiane, frutto di passione, di un’agricoltura biologica e/o biodinamica, di lieviti naturali e fermentazioni spontanee.
Programma:
Sabato 13 dicembre, dalle ore 11 alle ore 20 - presentazione, degustazione e vendita prodotti
Domenica 14 dicembre, dalle ore 10 alle ore 19 – degustazione e vendita prodotti.
Ingresso:
€ 10 + calice € 2,50.
Indirizzo:
Città dell'Altra Economia
largo Dino Frisullo, Campo Boario ex mattatoio Rione Testaccio
Roma
Press Office:
Artinconnessione
tel. 3382006735
artinconnessione@gmai​l​.com