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domenica 31 marzo 2013

Vino Naturalmente Vino 2013 a Chiavari.

Domenica 12 maggio dalle ore 11 alle ore 20 si svolgerà presso i giardini di Palazzo Rocca a Chiavari (GE), la 4^ edizione di "Vino Naturalmente Vino".
Piccoli produttori, vignaioli di filosofia biologica, biodinamica, naturale, non necessariamente certificati, daranno vita ad una domenica di degustazioni ed incontri.
L'evento si rivolge a tutti: dall'operatore al semplice curioso, dal sommelier all'amatore.
"VINO...naturalmente...VINO !!!"
E' una manifestazione annuale (aperta al pubblico) rivolta principalmente a tutti i piccoli produttori che lavorano con passione e dedizione.
A quei vignaioli che sono presenti in prima persona nei filari ed in cantina.
Ai semplici amatori che cercano di dar vita ad un prodotto vero e naturale.
In un contesto enologico sempre più confuso, ci si trova spesso di fronte a prodotti ben confezionati ma tutti uguali fra loro.
Vini identici dal Trentino alla Sicilia, privi di ogni personalità, adatti soltanto ad accontentare il tanto decantato gusto internazionale.
Prodotti che hanno perso molte delle caratteristiche primarie tipiche del territorio e della tradizione da cui nascono.
"VINO...naturalmente...VINO!!!" vuol dare voce a tutti quelli che pensano invece che il terroir, il giusto rapporto di innovazione e tradizione, il lavoro naturale e costante nella vigna, possano fornire ottimi risultati riuscendo al contempo a ravvivare emozioni dimenticate o mai conosciute dal palato di molti degustatori del divino nettare.

fonte: vino naturalmente vino http://www.vinonaturalmentevino.it/


modulo di preiscrizione per produttori: http://www.vinonaturalmentevino.it/preiscrizione.html

info e contatti: http://www.vinonaturalmentevino.it/contatti.html

lunedì 25 marzo 2013

Wine tasting Sangiovese in Tipicità 2013

Lunedì 18 marzo terza e conclusiva giornata della ventunesima edizione di Tipicità-Made in Marche Festival a Fermo.
http://www.tipicita.it/
Presso l'area d'animazione "Sala Dorica", talk show e wine tasting a cura dell'Associazione Italiana Sommelier "Ais Marche".
Protagonista il Sangiovese: l'uva a bacca rossa più diffusa in Italia, che però trova solo nella fascia intermedia della penisola il suo habitat ideale, soprattutto negli areali caratterizzati da particolare esposizione, composizione chimico fisica del suolo, escursione termica.
In degustazione 6 vini da uva Sangiovese della regione Marche: 2 dalla provincia di Pesaro, uno ciascuno dalle altre quattro province marchigiane.
Questa la progressione gustativa più opportuna, secondo il mio punto di vista:
1) Marche Igt Sangiovese "campione di vasca 2012" - alcool 13,5%.
Azienda Finocchi di Staffolo (AN).
Campione di vasca di una massa di vino che andrà successivamente affinata in botte grande o in bottiglia, in base ai parametri di valutazione aziendali e del consulente Giancarlo Soverchia.
Annata calda e vendemmia leggermente anticipata per salvaguardare l'acidità.
Rosso rubino tendente al porpora.
Vinoso e corposo.
Al naso sentori d'amarena che virano verso note floreali di viola mammola.
In bocca bella acidità, complessità, discreta sostanza e frutto.
Di buona prospettiva.
Azienda a mio parere emergente quella dei fratelli Marco e Maurizio Finocchi.
Confermatasi su ottimi livelli per ciò che concerne Verdicchio ed altre uve locali a bacca bianca come ad esempio Incrocio Bruni, ora con la supervisione di un enologo di fama e di grande esperienza come Giancarlo Soverchia, tenta il salto di qualità anche con i rossi.
2) Colli Pesaresi Doc Pianeta Rosso '11 - alcool 13,5% - circa € 10.
Tenuta Carlini di Pesaro (PU).
Piccola azienda di appena tre ettari, per circa 10.000 bottiglie di produzione annua complessiva, situata nel parco naturale del San Bartolo.
Solo acciaio per questo Sangiovese con piccolo taglio di Pinot Nero.
Si presenta alla vista di un bel colore rosso rubino.
Al naso piuttosto intenso, con susseguirsi di note floreali di violetta, fruttate d'amarena, lieve speziatura dolce.
Al gusto l'attacco è morbido, quasi dolciastro, fruttato, sapido, leggera astringenza in centro bocca.
3) Colli Pesaresi Doc Luigi Fiorini '07 - alcool 14,5% - circa € 20.
Azienda Fiorini di Barchi (PU).
Azienda storica del pesarese.
Circa 45 ettari, per una produzione media annua intorno alle 200.000 bottiglie, in gran parte da uve autoctone.
Rosso granato con unghia color mattone.
Profumi maturi, giocati su note di prugna macerata, tabacco, humus.
Complesso ed intrigante in questa fase, crea l'aspettativa di un vino austero e profondo nella successiva.
Invece al palato la sensazione d'austerità e complessità avvertita all'olfazione, viene in parte stemperata o per meglio dire ridimensionata, da note più gentili, quasi dolciastre di frutti rossi e dal calore alcolico.
Finale mediamente persistente, con tannino in evidenza.
4) Marche Igt Sangiovese Fedus '01 - alcool 14% - circa € 18.
Poderi Capecci S. Savino di Ripatransone (AP).
Circa 22 ettari per una produzione media annua di 120.000 bottiglie, in una delle zone più vocate della regione.
A 12 anni dalla vendemmia questo Fedus mantiene integri spessore e carattere, a dimostrazione del potenziale di tenuta del Sangiovese.
Alla vista si presenta color rubino scuro tendente al granato.
Profumi particolari, un po' sui generis: si alternano sensazioni austere di frutto nero macerato, speziatura dolce di cannella, note quasi country di zolla rimossa o fieno di stalla.
Anche al gusto tornano le stesse sensazioni, giocate sul fruttato di ciliegia stramatura, mineralità, evidenze terziarie di noce moscata e cuoio.
Tannino levigato.
L'impressione finale è che punti di più sul carattere autentico e la territorialità, che sulla finezza.
5) Marche Igt Sangiovese Saltapicchio '07 - alcool 15% - circa € 18.
Azienda Boccadigabbia di Civitanova Marche (MC).
Poco più di 35 ettari per una produzione media annua di 100.000 bottiglie.
Utilizzo sia di uve autoctone che uve internazionali; quest'ultime storicamente coltivate in azienda, erede di possedimenti in passato di proprietà dell'amministrazione Bonaparte.
Affinato in barrique di secondo passaggio, questo Saltapicchio da uva 100% Sangiovese si presenta alla vista di un bel rosso rubino scuro.
Al naso prevalgono sensazioni di frutto nero maturo, cacao, speziatura di cannella e una nota alcolica piuttosto pungente.
Al gusto è compatto, corposo, austero.
In evidenza prugna macerata, pepe, cuoio, mineralità.
Tannino oggettivamente un po' sopra le righe, ma "soggettivamente" gradito.
Vino articolato, di struttura importante, ancora in via di armonizzazione, per questo motivo non immediato.
Certamente destinato a trovare la sua dimensione solo tra qualche anno.
6) Marche rosso Igt Solo '09 - alcool 14,5% - circa € 28.
Fattoria Dezi di Servigliano (FM).
Una quindicina d'ettari per una produzione complessiva annua di poco più di 50.000 bottiglie, esclusivamente dedicate alle uve autoctone e tradizionali del territorio.
Affinato in rovere, questo magnifico vino da uva Sangiovese 100%, si presenta alla vista di color rosso rubino molto scuro e compatto.
Intense, per non dire travolgenti le sensazioni olfattive, dove predominano confettura di ciliegia e amarena sciroppata, sottobosco, spezie, tabacco.
Ugualmente ricco, ampio e appagante è l'impatto gustativo, prevalentemente giocato sulle note di frutto sotto spirito, liquirizia, spezie dolci, cioccolato fondente.
A fare da contraltare alla tendenza morbida, mineralità e una bella spalla acida.
Ma è l'equilibrio complessivo e la coerenza gustolfattiva, ciò che più coinvolge e sorprende il degustatore.
Tutto pare tarato verso l'alto, in questo vino di grande finezza e sostanza materica.

mercoledì 20 marzo 2013

Show cooking Tipicità 2013, Brodetto di Porto S. Giorgio e Piccione Fermano all'AgroBirra.

Due talk show degustazione, dedicati alla cucina di mare e alla cucina di terra, tratti dal programma della ventunesima edizione di Tipicità Made in Marche Festival, svoltosi presso il Fermo Forum in località Girola a Fermo nei giorni 16/17/18 marzo.
http://www.tipicita.it/programma-2013/
Domenica 17 marzo nell'area d'animazione "Accademia", protagonista il Brodetto di Porto San Giorgio: tradizionale zuppa di pesce in procinto di avere la certificazione DE.CO.(denominazione comunale d'origine).
Iniziativa a cui stanno lavorando: Assessorato al Turismo di Porto S. Giorgio, Associazione culturale "Chi Mangia la Foglia", Camera di Commercio di Fermo, Provincia di Fermo, Accademia Italiana della Cucina.
Hanno guidato la degustazione Paolo Felici del ristorante "Osteria Tre Nodi" e Noris Rocchi presidente dell'Associazione Culturale "Chi Mangia la Foglia".
Servizio in sala e di cucina curato dagli studenti dell'Istituto Alberghiero “Tarantelli” di Sant'Elpidio a Mare (FM).
Il brodetto è stato preparato con: sgombri, seppie, calamari, razze, rane pescatrici, triglie, tracine, pesce prete, gattuccio.
In accompagnamento: Offida Pecorino docg 2011 dell'azienda Irene Cameli di Castorano (AP).
Dagli interventi dei relatori, è emerso come, dalle ricerche storiche già fatte e da quelle ancora in corso, la ricetta del Brodetto di Porto S. Giorgio sia andata modificandosi nel corso degli anni.
Originariamente ad esempio, aceto e peperone avevano un ruolo di primo piano per la caratterizzazione del piatto; ciò però finiva per avere un effetto coprente sul resto degli ingredienti.
In considerazione del fatto che in passato non esistevano grandi impianti di refrigerazione o attrezzature di conservazione e che proprio per questo motivo era d'uso tra la popolazione locale il "pescato e mangiato", potendo altresì contare su materia prima assolutamente freschissima, l'utilizzo in forma massiccia di alcuni ingredienti andò gradualmente a diminuire nel dosaggio, come ad esempio l'aceto o a sparire del tutto, come ad esempio il peperone ( qui invece la versione col peperone: http://vinidiconfine.blogspot.it/2013/02/brodetto-di-porto-s-giorgio-in-live.html ).
Ciò ebbe il duplice scopo di salvaguardare le qualità organolettiche del pescato e di fissare il marchio di autenticità del brodetto locale, rispetto a quello di altri paesi limitrofi.
Nella giornata di sabato 16 marzo, sempre all'interno dell'area d'animazione "Accademia", altro show cooking con protagonisti: Piccione Fermano e Birra Artigianale, un dolce incontro tra il pennuto e la birra.
A cura di Federcuochi Fermo e Copagri.
Degustazione guidata da Alessandro Pazzaglia presidente F.I.C., con interventi di Emilio Landi presidente coop. agricola A.R.A.S. e Fabio Giangiacomi presidente Consorzio Italiano produttori Orzo e Birra.
Il talk show ha avuto il compito di realizzare alcuni obiettivi: esaltare sapori rurali in tempi moderni, valorizzare forme d'allevamento di carni alternative comunque legate alla tradizione locale, sottolineare la versatilità in cucina dell'ingrediente AgroBirra o Birra Agricola.
A proposito di quest'ultimo ingrediente, c'è da dire che la maltazione, ovvero la trasformazione del cereale in malto, è procedura complessa, di solito non alla portata di piccole aziende agricole.
Peraltro la normativa prevede che per accedere all'agevolato regime fiscale agricolo, tale fase debba avvenire solo all'interno dell'azienda oppure in alternativa, presso una struttura associativa di cui si è soci.
Il Consorzio Italiano Produttori Orzo e Birra (COBI),prendendo l'orzo dei conferitori e trasformandolo in malto di prima qualità, ha inteso risolvere tali criticità legate alla fase di maltazione.
Due i piatti proposti in degustazione: Piccione cotto in birra di tipo weiss e dessert "crema alla birra".
In abbinamento vini dell'azienda Poderi dei Colli di Montalto Marche (AP).

sabato 16 marzo 2013

Rosso Piceno Rusus '06, Terra Fageto winery

Il Disciplinare di produzione dei vini a Denominazione d’Origine Controllata "Rosso Piceno", risale agli anni ’60, essendo stato approvato con DPR nell’agosto 1968 e successivamente modificato più volte con Decreti Ministeriali.
L’area della Doc è la più vasta della regione Marche, poiché va ad interessare il territorio di ben quattro delle cinque provincie marchigiane: Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Ancona (con l’esclusione all’interno di quest’ultima, dei territori appartenenti alla zona di produzione del Rosso Conero).
Solo nella parte più meridionale di detta zona di produzione, in una ristretta area a ridosso della sponda sinistra del fiume Tronto, che dal mare Adriatico va fino ad Ascoli Piceno, delimitata a sud dalla via Salaria e a nord dalla strada Ripatransone-Grottammare, si può ottenere la tipologia Superiore (che è mero riferimento territoriale posto a tutela dell’area classica, storicamente vocata).
Di fatto però, anche al di fuori di tale area a Doc storicamente vocata, non è poi così raro trovare dei Rosso Piceno di buon livello.
Ne è un esempio questo Rusus ’06 dell’azienda vinicola biologica Terra Fageto di Pedaso (FM), che in etichetta riporta ancora il vecchio marchio aziendale “Castello Fageto”, sostituito dal nuovo marchio “Terra Fageto” dal 1 gennaio 2013.
Ottenuto da uve selezionate di Montepulciano e Sangiovese in percentuale paritaria, vendemmiate nella seconda decade di ottobre, in terreni di proprietà, posti a circa 300 m. sul livello del mare nei comuni di Pedaso e Campofilone sempre in provincia di Fermo e affinato in botte grande per 12 mesi.
Il vino si presenta alla vista di un bel colore compatto e scuro, su tonalità rubino tendente al granato.
Bouquet di profumi interessante, mediamente intenso e complesso, giocato prevalentemente su note di piccoli frutti neri, amarena, cioccolato fondente, note terziarie di cuoio e tabacco.
In bocca l’attacco è piuttosto morbido, lasciando spazio ai caratteri fruttati del mirtillo e alla carica estrattiva con evidenze di ciliegia dovuta alla macerazione delle uve nelle prime fasi di vinificazione.
Caratteri che introducono e vanno a corredare la vera struttura portante di questo vino, fatta di bella freschezza, discreta sapidità e tannino vibrante, che appare in tutta evidenza solo in seconda battuta e chiusura degustazione.
L’impressione è che sia proprio questa seconda dimensione, a determinare la solidità d’impianto, a garanzia di longevità e di qualità dell'annata.

Rosso Piceno doc Rusus ’06 – alcool 13,5 % – circa € 12.
Azienda Agricola Biologica Terra Fageto - via Valdaso 52 – Pedaso (Fm).
Tel. e Fax +39 0734 931784
email: info@terrafageto.it
web: www.terrafageto.it

post correlato:
https://terra-fageto-e-cantina-di-ruscio-wineries-in-pedaso.html

martedì 12 marzo 2013

Le Corti dei Farfensi winery in Moresco (FM)

Secondo appuntamento con "La Cantina del Mese".
Serie d'incontri con le aziende vinicole del territorio, a cura di Ais Marche delegazione di Fermo.
La formula intende sottolineare l'importanza del rapporto diretto col produttore ed allo stesso tempo dare visibilità ad aziende vinicole, che spesso risultano poco conosciute anche in ambito locale.
La storia di quest'azienda vinicola in provincia di Fermo, inizia una quindicina d'anni fa, allorquando Marco Cavalieri (agronomo ed enologo di grande esperienza, maturata sia in Italia che all'estero presso importanti aziende vinicole), coadiuvato dall'intera famiglia, decide di mettere tali competenze al servizio di un progetto proprio, con l'obiettivo di valorizzare il territorio, promuovendone il patrimonio vitivinicolo e le varietà, in una sorta di aperta sfida alle zone vinicole italiane e straniere più conosciute e apprezzate.
In effetti dalla serie di degustazioni fatte nel corso della visita, è emerso un livello medio piuttosto alto di tutti i vini.
Segno che in azienda si lavora con la consapevolezza che per ambire a quella difficile sfida, occorre procedere nel senso della qualità assoluta, senza però cedere alle mode omologanti, viceversa provando a salvaguardare le specificità locali e i caratteri varietali delle uve autoctone, in particolare Passerina e Pecorino per quanto riguarda le uve a bacca bianca, Sangiovese, Montepulciano e Syrah per quanto riguarda le uve a bacca rossa.
L'azienda ora, attraverso successive acquisizioni di terreni, è arrivata ad avere una dimensione piuttosto importante, potendo disporre di oltre 70 ettari (gran parte destinati alla coltivazione della vite; in piccola parte destinati alla coltivazione dell'olivo, da cui ricava ottimo olio extravergine), prevalentemente situati nel sud della regione Marche, in corrispondenza delle città di Moresco, Monterubbiano, Fermo, Grottammare, Ripatransone.
Questi i vini degustati:
Marche Passerina igt Ampor '11
Falerio Pecorino doc Regesto '11
Marche rosato igt Floriger '11 (Montepulciano, Sangiovese)
Marche Sangiovese igt Clos '09 (solo acciaio). Annata '15 testata in quest'altra circostanza: http://Di-Uva-in-Vino-2016-degustazione-vini-rossi.html
Rosso Piceno superiore S. Ioseph '09 (Montepulciano, Sangiovese affinato in rovere)
Marche rosso igt Abate Pietro '08 (Montepulciano 80%, Syrah 20%, affinato 16 mesi in rovere nuovo e 6 in bottiglia).
Tutti i vini hanno certificazione biologica.
Rapporto prezzo-qualità molto interessante, essendo la forbice compresa tra un minimo di € 6 un massimo di  18.
In altra circostanza abbiamo degustato:
Falerio Pecorino Doc '15 Curtes
alcool 13% - circa € 8
Marche rosso Igt '12 Abate Pietro
Nella città di Moresco (FM) c'è il cuore pulsante dell'azienda e la sede legale.
Le Corti dei Farfensi - via Molino 12 - Moresco (FM)
Invece in territorio di Fermo, c'è il punto vendita con annessa saletta con veranda panoramica, adibite ad incontri e degustazioni di vini e prodotti tipici.
Wine Shop - contrada Camera 95 - Fermo (FM)
Per arrivare al Wine Shop provenendo dalla Strada Statale 16, si deve imboccare la Strada Provinciale Val d'Ete (in prossimità del casello autostradale A14 di Porto S. Giorgio) e percorrerla per km. 3,9 circa, direzione Grottazzolina.
Giunti all'altezza della pescheria Di Stefano (pesce congelato), si deve svoltare a sinistra e procedere salendo in collina per ancora km. 1,4 circa.
by sito aziendale
Le Corti dei Farfensi Winery
cell: 327.4455863 - tel: 0734.274111 - fax: 0734.274112
email: info@lecortideifarfensi.it
web: www.lecortideifarfensi.it
post correlato:

venerdì 8 marzo 2013

Chocolate e Montepulciano d'Abruzzo in Porto San Giorgio

Laboratorio del gusto di domenica 3 marzo 2013, svoltosi nell'ambito della 1^ edizione di Choco Meet, evento promosso dall’Assessorato al Turismo di Porto San Giorgio (Fm).
"Il Montepulciano Colline Teramane incontra il cioccolato": a cura del dott. Ettore Ciabattoni e della dott.ssa Erminia Prosapio, con il contributo del Consorzio di Tutela Colline Teramane.
In degustazione varie tipologie di cioccolato: fondente, bianco, al latte, speziato, variamente farcito, alla frutta, ecc.
In abbinamento con le praline di produzione artigianale, eccellenti vini ottenuti da uva Montepulciano, provenienti dalla zona d'Abruzzo storicamente vocata in provincia di Teramo.
A dire il vero, nonostante la caratura dei protagonisti del laboratorio del gusto, il connubio, inteso come ideale abbinamento, è apparso fin da subito difficoltoso.
Di fatto le caratteristiche organolettiche di cioccolato e vino, hanno fatto sì che l'uno tendesse ad escludere l'altro.
La fase gustativa risultava bruscamente interrotta, invece di essere gradualmente accompagnata verso la chiusura, esattamente nel momento in cui il vino entrava a diretto contatto con il cioccolato e viceversa il cioccolato con il vino.
Insomma è apparsa in tutta evidenza una certa inconciliabilità di fondo, proprio per le diverse nature e qualità organolettiche.
Al di là di questa sorta di forzatura, da considerarsi tale anche alla luce dei modelli divulgativi oggettivi, adottati e codificati dalle associazioni professionali di sommellerie per diffondere corrette pratiche gustative, l’evento sangiorgese ha tuttavia evidenziato un dato sicuramente positivo.
Con questa iniziativa sembra infatti essersi inaugurata una nuova stagione a Porto San Giorgio, città storicamente vocata al turismo, ma da sempre restìa ad aprirsi a pratiche di promozione del territorio non strettamente legate alla stagione balneare.
In sostanza si ha l’impressione che eventi di questo tipo siano solo un primo segnale di una progettualità in essere, rivolta alla destagionalizzazione e alla promozione del territorio attraverso la valorizzazione del patrimonio enogastronomico nostrano.
Ovviamente per il successo di un tale per ora solo ipotetico progetto e per raggiungere l’obiettivo sotteso di una riqualificazione turistica della città, recuperandogli ruolo trainante in ambito comprensoriale, occorre fare in modo che le iniziative adottate oggi, non rimangano episodi isolati.
In sostanza risulterebbe d’importanza strategica a mio parere, rivolgersi con cadenza periodica al pubblico degli appassionati, ad un pubblico non ancora in via d’estinzione nonostante le poche occasioni disponibili, ma che al contrario, appare sempre più competente, ben predisposto culturalmente, anche interessato ad esprimersi sulle tematiche del gusto.
Temi cruciali che andando ad intrecciare enogastronomia e territorio, finiscono per coinvolgere non solo le sensibilità sensoriali, ma anche quelle intellettuali.
I 6 vini in degustazione nell’ordine di merito, secondo la mia personale valutazione:
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane docg Elèvito ’07: az. agr. De Angelis Corvi di Controguerra
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane docg Emidio Pepe ’03: az. agr. bio Emidio Pepe di Torano Nuovo
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane docg Torre Migliori ’05: az. agr. Cerulli Irelli Spinozzi di Canzano
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane docg Notari ’09: az. agr. Bruno Nicodemi di Notaresco
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane docg Primamadre ’07: az. agr. Vini La Quercia di Morro D’Oro
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane docg ’06: soc. coop. Cantina Colonnella di Colonnella

lunedì 4 marzo 2013

Le Marche nel Bicchiere 2013, Guida Vini di Ais Marche

Presentazione ufficiale della Guida Vini “Le Marche nel Bicchiere”: vini, spumanti, cantine e prodotti della regione Marche.
L’evento si è tenuto venerdì 1 marzo all’Hotel Calabresi di S. Benedetto del Tronto (AP).
La Guida giunta alla sua quinta edizione, è stata curata dall’Associazione Sommelier AIS Marche e realizzata con contributo regionale.
Sintetizza l’impegno che l’ente pubblico, i consorzi di produttori, le associazioni di categoria, rivolgono al coordinamento delle attività di promozione territoriale.
Impegno indispensabile sia per consentire la salvaguardia e tutela delle specificità territoriali, sia per affrontare in modo univoco e sinergico le sfide della globalizzazione.
La Guida infatti non è solo un’elencazione di vini della regione Marche e relativi punteggi di merito, ma consta di varie sezioni tra cui:
prodotti tipici,
classificazione vini regionali a Denominazione d’Origine Controllata Garantita, Denominazione d’Origine, Indicazione Geografica Tipica, salumi delle Marche con cenni storici sulla norcineria locale.
L’edizione 2013 prevede come novità, una sezione apposita dedicata agli spumanti regionali.

Tutto ciò per offrire uno spaccato di territorio, dove gli aspetti ambientali, culturali, sociali, legati all’agroalimentare siano anch’essi fattore trainante ed occasione di promozione del marchio Made in Marche sul mercato interno ed estero.

Nel corso della manifestazione sono stati premiati i vini che hanno ottenuto la valutazione massima nelle categorie: Eccellenza e Oscar Qualità Prezzo.
by Palmiro Ciccarelli di Ais Marche
Il nucleo del volumetto è costituito dalla sezione “Vini e Cantine”, divisa per provincie.
In questa sezione vengono prese in esame le singole aziende, con sommarie informazioni sulle stesse, prezzi e tipologie di vini, valutazione e descrizione di due etichette rappresentative; selezionate dall’apposita Commissione Professionale di analisi sensoriale di Ais Marche che ha curato tutte le degustazioni.
Complessivamente descritte 148 aziende vinicole e degustati 350 vini.
Di quest’ultimi, selezionati 43 Eccellenze e 18 Oscar Qualità Prezzo, tutti elencati nell’apposita sezione riservata ai vini premiati.
La Guida Vini “Le Marche nel Bicchiere” edizione 2013, è composta di 312 pagine ed è già in edicola e libreria al prezzo di € 9,90.
Quasi tutti i testi hanno la corrispondente traduzione in lingua inglese.

Per acquisto copie e info:
tel. 338.1337538
segreteria@aismarche.it